Verso il Palio di Siena del 16 agosto 2014, le strategie
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Verso il Palio di Siena del 16 agosto 2014, le strategie
Verso il Palio di Siena del 16 agosto 2014, le strategie delle dieci Contrade al canape raccontate dai Capita Scritto da di Gabriele Voltolini - foto di Giuseppe©Pirastru Sabato 09 Agosto 2014 10:29 E’ stata la contrada che a luglio ha sorpreso un po’ tutti, scegliendo di far esordire il giovanissimo Enrico Bruschelli (soprannominato Bellocchio) su Naikè. La Giraffa torna in Piazza anche ad agosto per la seconda chanche del 2014 ed il capitano del rione di Provenzano Maurizio Vanni ci racconta le strategie della sua contrada. Maurizio, raccontaci il vostro palio di luglio… «L’assegnazione non ci è andata bene e ci ha dato in sorte un cavallo che eravamo coscienti fosse l’ultimo del lotto. La parte positiva riguarda invece il fantino. Enrico è stata una gran bella scoperta, un ragazzo che è molto più maturo rispetto ai suoi 18 anni. La Giraffa con lui ha fatto un investimento per il futuro. In sintesi possiamo dire che il palio è stato positivo, ma è ovvio che ad agosto speriamo in un risultato diverso». La scelta di Bellocchio ha stupito un po’ tutti. Era da molto che lo seguivate? «Lo abbiamo seguito nel suo percorso in provincia e nei vari paliotti, ma questo non vuol dire che ci sia stato bisogno di una presenza costante nei suoi confronti. Prima del palio ci siamo presentati e gli abbiamo chiesto se a determinate condizioni sarebbe venuto volentieri nella Giraffa e lui ci ha detto subito di si. L’occasione è capitata immediatamente e dopo che ci è 1/2 Verso il Palio di Siena del 16 agosto 2014, le strategie delle dieci Contrade al canape raccontate dai Capita Scritto da di Gabriele Voltolini - foto di Giuseppe©Pirastru Sabato 09 Agosto 2014 10:29 toccato Naikè, il cavallo di scuderia sul quale monta tutti i giorni, abbiamo deciso di contattarlo». Ad agosto la Giraffa potrebbe ripartire da lui? «La Giraffa è aperta a 360°. Abbiamo ottimi rapporti con tutti e faremo una scelta ponderata in base al cavallo che ci toccherà in sorte». Fermi restando i punti di riferimento Andrea Mari e Alessio Migheli… «Indubbiamente Andrea e Alessio rappresentano un valore aggiunto. Entrambi hanno montato da noi, Andrea ci ha anche vinto quindi è ovvio che sono in cima alla nostra scaletta». Dopo il figlio, la sorpresa di agosto potrebbe essere la monta del padre? Ovviamente mi riferisco a Luigi Bruschelli… «Gigi ha vinto più di tutti. Perché dovremmo escludere questa possibilità?». In generale, pensi che dopo Enrico possa essere la volta di qualche altro esordiente? «Perché no. Ci sono tanti ragazzi bravi, molti giovani che proprio come Enrico si sono messi in evidenza. La nostra scelta di luglio è stata dettata dal cavallo e penso che anche ad agosto potrebbe esserci spazio per qualche esordiente». Ti aspettavi l’exploit di Oppio e di Salasso? «Di Oppio sapevamo che veniva dato come un buon cavallo. Personalmente non sono un addetto ai lavori e non credevo che avesse delle simili potenzialità, magari qualcuno più esperto se lo immaginava. Alberto, invece, non mi stupisce. Se ha la giornata favorevole può fare questo ed altro. Anche da noi nel 2004 fece qualcosa fuori dall’ordinario. Per me rappresenta un vero valore aggiunto». Parlando del lotto di luglio, anche te pensi che sia inevitabile prendere tutti i migliori? «Parlare quando ancora non conosciamo l’esito delle previsite è totalmente inutile perché non sappiamo cosa ne scaturirà. Noi abbiamo sempre lottato per inserire i migliori e anche stavolta faremo lo stesso». Come hai valutato la mossa di luglio? «Parto dal presupposto che abbiamo un mossiere validissimo, ma nessuno è perfetto. Ultimamente assistiamo a mosse troppo giovani perché i fantini hanno esasperato il tentativo di forzare la mossa. Il mossiere ha la facoltà di abbassare i canapi e annullare la partenza quindi penso sia opportuno un utilizzo maggiore di questi strumenti. Non è giusto favorire troppo chi sta dentro i canapi a discapito della rincorsa. Se poi quest’ultima si trova anche costretta a partire dal mossiere viene penalizzata il doppio. Bisogna dare il tempo alla rincorsa e allo stesso modo non si può assistere a mosse di un’ora e mezzo». 2/2