Progetto Ricerca e Innovazione MI

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Progetto Ricerca e Innovazione MI
Progetto Ricerca e Innovazione MI2
IL BUSINESS PLAN
Il business plan è quel documento con il quale si descrive, si pianifica e si valuta l’idea
imprenditoriale. In esso i promotori effettuano un'analisi completa ed obiettiva della
fattibilità dell'iniziativa, mettendo a confronto ipotesi alternative.
Il business plan costituisce una linea guida per la futura attività, oltre che un importante
strumento di comunicazione della stessa ad interlocutori esterni. Esso potrà essere
utilizzato, ad esempio, per contattare potenziali investitori o finanziatori esterni, offrendo
loro una dimostrazione della validità dell'iniziativa; oppure per comunicare ai collaboratori
interni in che modo l'azienda intende muoversi in futuro e quali risultati pensa di
conseguire; oppure per programmare operativamente l’attività ed effettuare periodici
controlli sulla gestione aziendale.
E’ opportuno premettere che non vi sono regole rigide per la stesura di un business plan,
né sono stabiliti con precisione i contenuti e la lunghezza del piano stesso: in relazione
alle specifiche caratteristiche della nuova iniziativa alcuni aspetti potrebbero meritare un
maggiore dettaglio ed altri risultare appena accennati.
Pur non esistendo un modello prestabilito per la redazione di un business plan, vi sono,
tuttavia, dei requisiti minimi di forma e di contenuto dai quali non si può prescindere:
nella prassi aziendale, il business plan sta assumendo sempre più una connotazione ben
precisa e una struttura di riferimento consolidata.
In particolare si richiede che il documento debba approfondire i seguenti argomenti,
sviluppati secondo un ordine logico:
•
presentazione del soggetto proponente e della sua attività;
•
analisi del mercato e della concorrenza;
•
descrizione del progetto;
•
descrizione del processo produttivo e delle risorse umane coinvolte;
•
indicazione dei costi del progetto;
•
definizione del piano di marketing;
•
il piano economico-finanziario.
Linee guida per la stesura del business plan
Indice
Executive summary
1. SOGGETTO PROPONENTE
2. ANALISI DELLO SCENARIO: SETTORE DI ATTIVITA’ E CARATTERISTICHE DEL
MERCATO
3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO
4. COSTI DEL PROGETTO
5. RICADUTE ECONOMICO-INDUSTRIALI DEL PROGETTO
6. STRATEGIA DI MARKETING
7. PIANIFICAZIONE COMMERCIALE
8. PIANO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO
Executive summary
Breve scheda di sintesi (posta dopo l'indice), lunga non più di due pagine, dove
riportare tutte le informazioni cruciali per la valutazione del progetto di ricerca e
innovazione. Essendo una scheda riassuntiva, è buona norma compilarla a piano
concluso e solo dopo aver controllato il tutto, importi compresi.
In questa scheda è opportuno riportare in maniera sintetica e schematica:
Descrizione generale del progetto;
Principali aspetti innovativi del progetto, esplicitando i presupposti e le
motivazioni che ne sono all’origine;
Dimensioni dell’investimento;
Fattori critici per il successo, indicando le principali problematiche tecnicoscientifiche e tecnologiche da risolvere per conseguire gli obiettivi progettuali.
SOGGETTO PROPONENTE
In questa sezione del business plan è necessario descrivere il gruppo imprenditoriale con
l’indicazione delle loro principali esperienze e competenze, sia da un punto di vista
tecnologico che di mercato. Si dovrà inoltre fornire una descrizione dell’impresa, della sua
storia, i principali dati economici e finanziari consuntivi e la presenza di legami e
collaborazioni con le altre aziende. In particolare sarà opportuno evidenziare gli asset
strategici detenuti dall’impresa per la realizzazione del progetto imprenditoriale innovativo
(tecnologia, know-how, organizzazione commerciale, ecc.).
Nella descrizione dell’impresa si rilevano le esperienze significative per li
successo dell’attuale progetto?
Il gruppo imprenditoriale ha precedenti esperienze progettuali finanziate da
terzi?
Ci sono elementi comuni fra il know-how tecnologico dell’impresa e il nuovo
progetto imprenditoriale?
Le conoscenze di mercato dell’impresa sono discriminanti per il nuovo
progetto?
Gli attuali fornitori possono essere strategici per lo sviluppo del nuovo
prodotto/servizio?
ANALISI DELLO SCENARIO: SETTORE DI ATTIVITÀ E CARATTERISTICHE
DEL MERCATO
In questa sezione del business plan si dovrà fornire una descrizione degli scenari
economici e di mercato nei quali l’impresa realizzerà il proprio progetto. In particolare,
l'analisi del mercato dovrà avvalorare l’idea imprenditoriale e le relative strategie
presentate grazie a puntuali ricerche, informazioni e trend relativi alla domanda e
all’offerta. L’attenzione dovrà concentrarsi sia sulla domanda valutandone la
dimensione, la reattività al prezzo, la segmentazione e i profili principali dei
consumatori presenti in essa; sia sull’offerta, con l’obiettivo di valutare quanta parte del
mercato è già soddisfatta dai prodotti dei concorrenti e i loro punti di forza e di
debolezza. Sarà inoltre importante individuare i propri competitori e i principali punti di
forza della loro offerta
Si tratta di un progetto che ha come obiettivo un’innovazione di prodotto?
Identificare le caratteristiche chiave del prodotto/servizio
Si tratta di un’innovazione di processo? Quale/i fase/i del ciclo produttivo
interessa?
Avete descritto il settore di attività nel quale opera il soggetto proponente e
le sue caratteristiche principali sotto il profilo tecnologico e produttivo?
Quali sono le dimensioni e il trend del settore?
Vi sono economie di scala produttive?
Esistono normative che disciplinano il settore di attività?
Sono avvenuti cambiamenti significativi negli ultimi anni? Quali?
Quali sono i principali accordi tecnici e/o commerciali, di licenze e brevetti
detenuti?
Descrivere i segmenti di mercato e le tipologie di clienti
Quale è la vostra posizione nel mercato? Chi è il vostro cliente attuale e
potenziale? Quali sono le sue caratteristiche?
Chi sono i vostri principali concorrenti, sia nazionali che esteri, e le relative
quote di mercato detenute? La loro attività è stabile, in sviluppo o in declino?
Quali sono i punti di forza e di debolezza?
La dimensione scelta è efficiente anche rispetto a quella dei concorrenti?
l’accesso diretto alle tecnologie di produzione, alle materie prime e ai canali
di vendita presenta difficoltà particolari?
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Tecnologia e processo produttivo
In questa parte si dovrà fornire una descrizione del progetto, con indicazione del nuovo
prodotto,
processo o servizio da sviluppare, evidenziando i principali obiettivi che si
intendono raggiungere e che costituiscono i cosiddetti “obiettivi realizzativi” da conseguire
con il progetto di ricerca proposto.
Si dovranno quindi descrivere sinteticamente, per ogni obiettivo realizzativo del
programma di ricerca e sviluppo, le relative attività di progetto da realizzare.
In questo capitolo si dovranno illustrare gli aspetti essenziali e caratterizzanti della
tecnologia che verrà impiegata nel progetto, cercando di evidenziarne gli aspetti innovativi
anche rispetto allo stato della tecnica e del livello tecnologico aziendale e dei vostri
competitori. È’ infatti importante indicare il livello di sviluppo della tecnologia e la sua
evoluzione.
In particolare :
•
Obiettivi finali del programma
-
descrivere, evidenziandone le caratteristiche e le prestazioni, il prodotto, il processo
o il servizio da sviluppare, rispetto al prodotto e/o al ciclo produttivo preesistenti al
progetto, illustrando le principali problematiche tecnico-scientifiche e tecnologiche
da risolvere per conseguire gli obiettivi del programma di innovazione e le soluzioni
previste;
-
indicare i principali presupposti e motivazioni che sono all’origine del progetto;
-
descrivere la tecnologia prima dell’introduzione dell’innovazione oggetto del
programma, evidenziando, in riferimento al prodotto/processo oggetto della ricerca,
gli aspetti innovativi del progetto rispetto allo stato dell’arte,
rispetto cioè alla
situazione aziendale ante-progetto e anche in riferimento alla concorrenza;
-
evidenziare gli elementi di validità del programma, descrivendo gli aspetti più
significativi, sotto il profilo tecnologico e con particolare riferimento allo sviluppo del
settore in cui opera il soggetto, che caratterizzano la validità del programma.
•
Attività del programma
Descrivere le attività per ciascuna fase di sviluppo e di ricerca, del programma,
articolate
in
eventuali
studi
di
fattibilità,
sperimentazione,
sviluppo
e
preindustrializzazione, attraverso le quali si prevede di raggiungere gli obiettivi finali
del programma, evidenziando i problemi progettuali da affrontare e le soluzioni
tecnologiche proposte nonché il previsto impiego di personale interno per ciascuna
delle varie fasi di attività previste.
Indicare per grandi linee le metodologie di ricerca e le tecnologie che si ipotizza di
utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi indicati.
Quali sono gli elementi distintivi della tecnologia rispetto allo stato dell’arte?
È disponibile un prototipo?
Esistono brevetti o tutele del copyright in merito?
Quale influenza può avere il futuro sviluppo delle tecnologie sull’impresa?
Quali sono le caratteristiche degli impianti?
Quali sono le parti più importanti della produzione?
Quali sono gli eventuali sub fornitori e quali criteri utilizzerete per selezionare
le imprese subfornitrici?
Inserire un diagramma di Gantt/crono programma indicante le tempistiche di
realizzazione del programma e in particolare le fasi di avvio, durata e
conclusione.
COSTI DEL PROGETTO
Risorse umane ed organizzazione
In questa sezione dovrà essere fornita una sintetica descrizione delle risorse umane
coinvolte, dell’organizzazione aziendale e delle principali aree funzionali, evidenziando
quali e quante professionalità saranno coinvolte nell'impresa ai diversi livelli di
responsabilità ed in relazione alle diverse aree aziendali. Si dovranno pertanto evidenziare
le
competenze
detenute
dai
soci,
dagli
amministratori
e
dalle
figure
chiave
dell’organizzazione aziendale.
(Si consiglia di allegare per ciascun promotore un breve curriculum.
Si dovrà inoltre dare adeguata indicazione delle principali spese ed investimenti che si
intende sostenere per il raggiungimento degli obiettivi di programma: materiali, consulenze
esterne, strumenti ed attrezzature, ecc.., oltre al costo del personale dipendente interno
che si prevede di coinvolgere nelle attività di progetto.
Occorre altresì indicare approssimativamente la tempistica di realizzazione del progetto ed
i luoghi di svolgimento dell’iniziativa, a supporto dell’impegno di personale sopra
richiamato
L’azienda dispone di professionalità interne adeguate per lo sviluppo delle
attività di progetto?
Di quali professionalità l’azienda ha attualmente bisogno? In futuro?
Le professionalità ricercate possono essere attinte dal mercato del lavoro
locale o vi sarà bisogno di cercarle altrove?
Chi farà la selezione?
Sarà necessario ricorrere anche a servizi di consulenza ed altri servizi simili,
inclusa l’acquisizione dei risultati di ricerche, di brevetti e di know-how, di
diritti di licenza?
Si prevede di utilizzare per l’attività del programma alcune consulenze
scientifiche (Università, Centri di ricerca, ecc.)?
Descrizione del personale per ciascuna area aziendale, indicando numero,
qualifica, livello retributivo
Sono pianificati interventi di formazione /part time/ particolari forme
contrattuali?
Avete un piano per lo sviluppo delle risorse umane?
Allegare organigramma della struttura
RICADUTE ECONOMICO-INDUSTRIALI DEL PROGETTO
In questo capitolo occorre riportare:
gli investimenti previsti per la successiva fase di industrializzazione dei risultati di
progetto, precisando, oltre ai costi, anche i tempi (numero anni) ed i luoghi di tale fase
di sfruttamento industriale dei risultati dell’iniziativa;
descrizione dei vantaggi ottenibili dall’industrializzazione dei risultati del programma in
termini tecnici, economici e commerciali, indicando gli aspetti quantitativi e qualitativi e
le loro ricadute sul conto economico del soggetto proponente (maggiore quota di
mercato, incremento di ricavi e/o risparmio di costi ottenibili annualmente a regime);
indicare le eventuali ricadute occupazionali previste nella fase di sfruttamento
industriale dei risultati;
eventuali effetti di miglioramento ambientale del progetto, compresi l’ambiente e le
condizioni di lavoro, e risparmi energetici indotti dal programma.
STRATEGIA DI MARKETING
In questa capitolo del piano si dovranno descrivere le caratteristiche dell’offerta
dell’azienda relativamente ai prodotti e/o servizi sviluppati nel presente progetto. Si
dovranno pertanto illustrare le caratteristiche del prodotto, come si è determinato o come
si determinerà il prezzo di vendita, quali saranno i canali distributivi e il piano di
promozione e pubblicità.
Come avete determinato il prezzo?
Il prezzo consente un buon margine?
Come si pone rispetto a quello dei concorrenti
Quale canale utilizzerete per distribuire il prodotto?
È necessaria un’attività di promozione/pubblicità?
Quali saranno eventualmente i contenuti e i canali di comunicazione?
Utilizzerete dei consulenti?
PIANO COMMERCIALE
All’interno del piano commerciale occorre definire gli obiettivi di vendita, le risorse e
l’organizzazione necessarie per perseguirli. Per la realizzazione del piano commerciale
sono estremamente importanti le indicazioni derivanti dall’analisi del contesto competitivo
(da cui derivano le previsioni di vendita) e le conseguenti scelte di marketing, con
particolare riferimento all’adozione di determinati canali di distribuzione.
L’organizzazione della rete commerciale è coerente con le previsioni di
vendita?
Sono state definite opportune politiche di prezzo?
Quali saranno le politiche:
o Per avvicinare e mantenere i clienti
o Per i rapporti con intermediari e distributori
o Per le consegne
o Per i resi
PIANO ECONOMICO, PATRIMONIALE E-FINANZIARIO
Il piano economico finanziario è parte integrante e fondamentale di un business plan e
consiste nella traduzione in termini quantitativi (monetari) delle diverse ipotesi
organizzative, commerciali e produttive contenute nei capitoli precedenti.
Il piano economico e finanziario persegue i seguenti principali obiettivi:
•
determinare l'entità e la natura del fabbisogno finanziario derivante dalla realizzazione
del progetto di ricerca e dalla successiva fase di industrializzazione dei risultati così da
poter procedere alla individuazione delle relative fonti di copertura;
•
valutare la redditività attesa;
•
valutare il grado di rischio.
Alla base del piano vi è la costruzione di tre documenti contabili fra loro strettamente
interrelati:
•
il conto economico previsionale pro-forma;
•
lo stato patrimoniale previsionale pro-forma;
•
la tavola dei flussi finanziari previsionali.
In particolare è necessario fornire:
- descrizione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale del soggetto
proponente con riferimento agli ultimi due esercizi ed a quello in corso;
- proiezioni economico-finanziarie e patrimoniali dell’impresa proponente conseguenti alla
realizzazione del progetto, con indicazione delle risorse finanziarie che si intende
utilizzare per la copertura del corrispondente fabbisogno finanziario generato
dall’iniziativa e dalla successiva fase di industrializzazione;
- Illustrazione dei criteri adottati per la determinazione dei dati di base assunti per le
proiezioni economico-finanziarie (conti economici, stati patrimoniali e flussi finanziari
previsionali).
Avete specificato tutti i costi variabili distinguendo tra i consumi di materie
prime e servizi per unità di prodotto ed i prezzi degli stessi?
Avete individuato i costi fissi di struttura?
Quali costi sono fissati contrattualmente e quali sono invece soggetti a
possibili variazioni?
Avete rilevato gli investimenti tecnici, immateriali, finanziari?
Quali sono i tempi medi di dilazione le modalità di pagamento di clienti e
fornitori?
Qual è il fabbisogno finanziario annuale?
Come varia il capitale circolante netto nel corso dell’anno?
Come intendete coprire il fabbisogno finanziario?
Avete una sufficiente riserva di liquidità in caso di imprevisti?
In quanto tempo l’iniziativa raggiunge la fase di regime?
Quali sono i margini operativi e netti sulle vendite a regime?
Qual è la redditività attesa del capitale investito e del capitale netto a regime?
In quanto tempo i flussi di cassa generati dalla gestione recuperano
l’investimento iniziale?
Qual è il punto di pareggio in termini di quantità o di fatturato nei vari anni e a
regime?
Quali sono le variabili critiche, cioè quelle che influenzano maggiormente la
redditività dell’iniziativa?
Appendice
Inserire documentazione aziendale (Bilanci degli ultimi tre anni e atto
costitutivo aziendale)
Allegare
Stato
Patrimoniale
e
Conto
Economico
previsionali.
Per
un’opportuna valutazione del progetto si ritiene importante, inoltre, effettuare
la break even analysis e la valutazione dell’investimento (capacità di recupero
dell’investimento iniziale).
Di seguito vengono forniti i modelli utilizzabili per le valutazioni indicate.
MODELLI PER LA BREAK EVEN ANALYSIS E LA VALUTAZIONE
DELL’INVESTIMENTO
Investimenti materiali
Anno 1
Anno 2
Anno 3
Anno 1
Anno 2
Anno 3
Anno 1
Anno 2
Anno 3
Impianti
Macchinari
Attrezzature produttive
Hardware
Elaboratori
Mobili e arredi
Automezzi commerciali
Automezzi industriali
Totale investimenti materiali
Investimenti immateriali
Spese di costrituzione
Brevetti
Spese di sviluppo software
Spese di Ricerca e Sviluppo
Totale investimenti immateriali
Totale investimenti
Cash flow
Reddito operativo
Ammortamenti
Accantonamenti TFR
Autofinanziamento economico
Variazione crediti Italia
Variazione crediti estero
Variazione scorte
Variazione debiti v/fornitori MP e LE
Variazione debiti v/agenti trasportatori
Variazione debiti v/ fornitori vari
Variazione capitale circolante netto
Flusso della gestione operativa
Investimenti immobilizzazioni tecniche
Investimenti immobilizzazioni immateriali
Investimenti
Saldo operativo
Apporti/rimborsi capitale sociale
Finanziamenti a m/l termine
Distribuzione utili
Immobilizzazioni finanziaria
Saldo finanziario
Saldo netto
Oneri finanziari
Imposte e tasse
Flusso di cassa
Saldo iniziale
Saldo finale
MODELLO DI STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
A1
A2
A3
A1
A2
A3
Attivo immobilizzato (AI)
IMMOBILIZZAZIONI
MATERIALI
IMMATERIALI
FINANZIARIE
FONDI AMMORTAMENTO
TOTALE ATTIVO FISSO
Attivo corrente
LIQUIDITA' DIFFERITA
-crediti v/clienti
-Altri crediti
LIQUIDITA' IMMEDIATA
SCORTE
TOT ATTIVO CIRCOLANTE
FABBISOGNO
PASSIVO
Patrimonio netto
CAPITALE NETTO
RISERVE
UTILE D'ESERCIZIO
MEZZI PROPRI
PASSIVO CONSOLIDATO
TFR
MUTUI
DEBITI MLT
TOT PASSIVO CONSOLIDATO
CAPITALE PERMANENTE
Passivo corrente
DEBITI BANCHE
DEBITI FORNITORI
ALTRI DEBITI
TOT. PASSIVO CORRENTE
TOT.CAPITALE DI TERZI
FONTI
MODELLO DI CONTO ECONOMICO
ANNO 1
1
RICAVI NETTI
2
Consumi (materie prime, semilavorati, prodotti finiti)
3
Costi Variabili Industriali
4
Costi Variabili Commerciali
5
Costi Variabili Amministrativi
6
COSTI VARIABILI (2+3+4+5)
7
MARGINE DI CONTRIBUZIONE (1-6)
8
Costi Fissi Industriali
9
Costi Fissi Commerciali
10 Costi Fissi Amministrativi
11 COSTI FISSI (8+9+10)
12 REDD. OPERAT. CARATTERISTICO (7-11)
13 Proventi Finanziari
14 Proventi Accessori
ANNO 2
ANNO 3
15 Oneri Accessori
16 Altri Oneri e Proventi non Tipici
17 RISULTATO GEST. ACCESSORIA (13+14-15+/-16)
18 REDDITO OPERATIVO GLOBALE (12+17)
19 Oneri Finanziari
20 REDDITO DI COMPETENZA (18-19)
21 Proventi Straordinari
22 Oneri Straordinari
23 REDDITO PRE IMPOSTE (20+21-22)
24 Imposte e Tasse
25 REDDITO NETTO D'ESERCIZIO (23-24)
INFORMATIVA SULLA TUTELA DELLE INFORMAZIONI PRESENTI NEL
BUSINESS PLAN
Strumento fondamentale dell’attività d’impresa è l’innovazione ossia l’idea, il bene o il prodotto da realizzare
e immettere sul mercato.
Le informazioni del documento denominato “Business plan” non possono essere diffuse, pubblicate o
comunicate in qualsiasi forma a terzi e sono tutelate come previsto dal diritto italiano e il diritto internazionale
in materia di brevetti e di segreto industriale ossia l’innovazione non soggetta alla speciale disciplina di cui
agli artt. 2584-2591 del codice civile e al r.d. 5 febbraio 1940, n. 244 e al r.d. 25 agosto 1940, n. 1411.
Vengono in considerazione anche le norme del codice civile in tema di concorrenza sleale, artt. 2598, num.
3, la norma del codice penale, art. 623 e le normative che fanno cenno al segreto industriale e aziendale
quali la legge n. 198 del 1996 di modifica del regio decreto n. 1127 del 1939 “Testo delle disposizioni
legislative in materia di brevetti per invenzioni industriali”, la legge n. 675 del 1996 e successive modifiche e
integrazioni e la recente legge di modifica del diritto d’autore, legge n. 248 del 2000.
Si riconosce il diritto dell’autore dell’innovazione di agire contro chiunque compia atti di concorrenza sleale
concretanti nella rivelazione a terzi oppure nella acquisizione o utilizzazione da parte di terzi di informazioni
aziendali, ivi comprese le informazioni commerciali, ove tali informazioni siano segrete oppure abbiano
valore economico proprio in quanto segrete oppure siano sottoposte, da parte delle persone al cui legittimo
controllo sono soggette, a misure da ritenersi ragionevolmente adeguate a mantenerle segrete.
Realizzato da:
Massimo Antinori – Banca delle Marche
Alessandro Iacopini – I.L.O. Università Politecnica delle Marche
Francesca Riccioni – Confindustria Marche
Michele Sanna – Banca delle Marche