Riconoscere e gestire le urgenze in RSA
Transcript
Riconoscere e gestire le urgenze in RSA
Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso Dott. Francesco Russi Assistente D.E.A. Humanitas gavazzeni Bergamo Cominciamo bene… dalla parte del P.S • Non e’ possibile!!! Ancora dalla casa di riposo ???!!! • Ma cosa ne facciamo noi ora? • Ma perche’ ce l’hanno mandato? • Non potevano tenerselo? • Cosa potremmo mai fare noi di diverso dal loro? • Ma i parenti sanno che non c’è nulla da fare di miracoloso? • Con chi possiamo parlare noi? Dove sono i parenti? Alcune domande fondamentali 1. E’ urgenza o emergenza? 2. Quale è la storia anamnestica e quali le condizione del paziente ? 3. La struttura dove mi trovo quali potenzialità mi mette a disposizione? 4. Quali sono le mi capacità professionali di gestire la situazione? 5. Vi sono accordi specifici “ante facto” di gestione dell’urgenza presi con i familiari o con il paziente stesso ? 6. Devo ricorrere alla medicina difensiva? Alcune domande fondamentali 1. E’ urgenza o emergenza? Urgenza ? Emergenza? Per definire l’urgenza e l’emergenza è indispensabile il concetto di ESITO, che in ambito sanitario si riferisce alle modificazioni delle condizioni di salute prodotte nei destinatari degli interventi medici. Se l’esito in gioco è la sopravvivenza del paziente , quindi sono compromessi i parametri vitali, e se occorrono interventi immediati per garantirla, si parla di EMERGENZA, quando invece occorre un intervento pronto , ma non necessariamente immediato, senza compromissione grave dei parametri vitali, si parla di URGENZA. Urgenza ? Emergenza? Parametri vitali Obiettività Tempistica stimata per il deterioramento irreparabile del quadro clinico (minuti o ore?) Urgenza ? Emergenza? In ospedale questa valutazione prende il nome di TRIAGE e viene eseguita da infermiere professionale a tutti i pazienti che si presentano all’accettazione PRIMA della visita medica. Si tratta quindi di valutazione infermieristica (eventualmente con ausilio medico nei casi dubbi) che non richiede formulazione di DIAGNOSI né esecuzione di esami strumentali Alla fine della valutazione il paziente viene inserito in una classe di rischio abbinata ad un colore ROSSO = emergenza GIALLO= urgenza VERDE = non urgenza Provocazione Perché non utilizzare un metodo simile di fronte ad un improvviso peggioramento del quadro clinico di un paziente degente? • SEMPLICE • RAPIDO • ESEGUITO ANCHE DA PERSONALE NON MEDICO • PRIMO SCREENING SULLA TEMPISTICA N.E.W.S. CONCETTO BASE Nei pazienti ricoverati in ospedale, così come nei ricoverati in RSA, è raro che una condizione di gravità sia imprevista e non preceduta nelle ore o addirittura nei giorni precedenti ad progressivo deterioramento delle condizioni cliniche. I pazienti cronici hanno maggiori possibilità di soffrire in acuto di una evoluzione della loro patologia di base o di sindromi acute correlate alla patologia di base. Dobbiamo sforzarci di individuare quei segni clinici che precedono il fatto acuto N.E.W.S. Alcune domande fondamentali 1. E’ urgenza o emergenza? 2. Quale è la storia anamnestica e quali le condizione del paziente ? Qual’ è la storia del paziente? 1. Età 2. Comorbilità : con particolare attenzione ad eventuale patologia oncologica 3. Deterioramento cognitivo 4. Autosufficienza (scale A.D.L) Una corretta valutazione da parte del medico dell’anamnesi e delle condizioni di base del paziente DEVE NECESSARIAMENTE indirizzare verso trattamenti diversi anche in condizioni di emergenza urgenza Alcune domande fondamentali 1. E’ urgenza o emergenza? 2. Quale è la storia anamnestica e quali le condizione del paziente ? 3. La struttura dove mi trovo quali potenzialità mi mette a disposizione? Cosa posso fare in R.S.A. ? Fondamentale che il personale sanitario (medici ed infermieri) sappiano con esattezza quali sono le risorse a loro disposizione nella struttura dove lavorano. Quali farmaci? Quali presidi diagnostici? Fondamentale che medici ed infermieri professionali, ognuno a seconda del proprio ruolo, siano in grado TUTTI di utilizzare al meglio e con sicurezza i presidi di urgenza che sono messi a loro disposizione. Provocazione • Carrello di urgenza in ogni piano della RSA ? • Elettrocardiografo in ogni piano RSA? Alcune domande fondamentali 1. E’ urgenza o emergenza? 2. Quale è la storia anamnestica e quali le condizione del paziente ? 3. La struttura dove mi trovo quali potenzialità mi mette a disposizione? 4. Quali sono le mi capacità professionali di gestire la situazione? Competenze Il medico in RSA NON e un medico d’urgenza !!!!! Però…. .....Caspita.... E’ un medico!!!!!!! Provocazione 1. Corso di base per lettura ECG ??? 1. Periodo di breve frequentazione in un dipartimento di emergenza urgenza ???? NOI SIAMO DISPONIBILI Alcune domande fondamentali 1. E’ urgenza o emergenza? 2. Quale è la storia anamnestica e quali le condizione del paziente ? 3. La struttura dove mi trovo quali potenzialità mi mette a disposizione? 4. Quali sono le mi capacità professionali di gestire la situazione? 5. Vi sono accordi specifici “ante facto” di gestione dell’urgenza presi con i familiari o con il paziente stesso ? Gestione del rapporto con i familiari Fondamentale è l’inquadramento del paziente al momento del ricovero in R.S.A con un colloquio approfondito con lo stesso e/o con i familiari Dovrà essere seriamente e CHIARAMENTE affrontata l’ipotesi di un peggioramento delle condizioni cliniche Ogni qual volta le condizioni cliniche del paziente si modificano (non solo quando diventano gravi!!!) andrebbero avvertiti i familiari e rivalutato il loro atteggiamento riguardo all’attuazione di procedure urgenti invasive con trasferimento presso reparto di emergenza Gestione del rapporto con i familiari Affrontato seriamente e con obiettività, il colloquio con i familiari risulterà decisivo nell’ orientare il medico durante l’eventuale successivo intervento d’urgenza sul paziente Sembrerà incredibile ma esistono casi rarissimi (è una provocazione) in cui i parenti non desiderano che il loro parente di 95 anni affetto da Alzheimer con esiti di neoplasia polmonare e grave BPCO che durante la notte presenta quadro di insuff. respiratoria acuta venga trasportato in Pronto Soccorso Questi parenti vanno però avvertiti preventivamente e non solo 10 minuti prima del riscontro dello stato pre agonico del loro caro. Alcune domande fondamentali 1. E’ urgenza o emergenza? 2. Quale è la storia anamnestica e quali le condizione del paziente ? 3. La struttura dove mi trovo quali potenzialità mi mette a disposizione? 4. Quali sono le mi capacità professionali di gestire la situazione? 5. Vi sono accordi specifici “ante facto” di gestione dell’urgenza presi con i familiari o con il paziente stesso ? 6. Devo ricorrere alla medicina difensiva? Medicina difensiva 1. E’ una realta’ che non si può disconoscere ma non dovrebbe essere mai il “primum movens” di ogni decisione medica 2. Può essere combattuta con un corretto atteggiamento professionale 3. Può essere combattuta se esiste un accordo preventivo con il paziente e/o con i familiari (sono loro che potrebbero denunciare ma non lo faranno se resi partecipi della decisione) 4. Ricordatevi la deontologia medica !!!!!! Provocazione ESISTE L’ACCANIMENTO TERAPEUTICO il male del XXI secolo ESISTE LA MEDICINA PALLIATIVA (LEGGE 38) la cura per la patologia di cui sopra