In REgIonE ToscAnA IL DATA cEnTER è cLoUD

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In REgIonE ToscAnA IL DATA cEnTER è cLoUD
In Regione Toscana
Il data center è cloud
La nuova infrastruttura avviata da pochi mesi – Tix, Tuscany InterExchange – si connota
come una delle prime iniziative concrete e operativa nel cloud computing
di un ente della Pubblica Amministrazione italiana.
Un modello che nasce da una lunga storia di condivisione con il territorio
RUGGERO VOTA*
a pochi mesi è operativo il nuovo data center della Toscana,
D
di questa iniziativa e il principale motore propositivo dell’inno-
conosciuto dagli addetti ai lavori come Tix, dove Tix sta per
vazione, la nuova infrastruttura nasce per consolidare un per-
Tuscany InterExchange. Un nome che racchiude una vocazione
corso paritetico di collaborazione e di condivisione nel settore
ben precisa, ovvero quella alla collaborazione e all’interopera-
dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo della società dell’in-
bilità tra realtà diversificate. “Preferiamo parlare del nuovo data
formazione tra gli enti della PA Toscana e del mondo sanitario
center della Toscana intesa come territorio, e non della Regione
avviato ormai dal 1997”, dichiara Laura Castellani, responsabile
Toscana, proprio perché, sebbene la Regione sia il promotore
del settore infrastrutture e tecnologie della Regione Toscana e
delle politiche di settore relative alla società dell’informazione e
dell’innovazione tecnologica.
“D’altra parte – afferma Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana – quando la politica parla di sviluppo della società
dell’informazione e della conoscenza, se non si dà concretezza a
queste linee strategiche, come abbiamo sempre cercato di fare e
come dimostra anche questa nuova tappa raggiunta con il nuovo
data center, certe progettazioni non andrebbero lontane perché
avrebbero le gambe corte”.
Il nuovo data center è quindi sicuramente un punto di arrivo di un
percorso che viene da lontano, ma per la sua qualità tecnologica
e organizzativa, costruita in modo originale intorno al modello del
cloud computing, rappresenta anche un nuovo punto di partenza
che può portare molteplici benefici in futuro a tutto il territorio
regionale.
Una collaborazione paritetica che parte da lontano
Fin dal 1997, anno in cui prese il via il progetto della Rete Telematica Regionale Toscana (di seguito anche Rtrt) per fornire
Laura Castellani, Responsabile del settore Infrastrutture e
Tecnologie della Regione Toscana e delle politiche di settore
relative alla Società dell’Informazione e dell’Innovazione
Tecnologica
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connettività ai diversi enti in una logica di economia di scala, si è
sviluppata una politica di condivisione nel settore dell’innovazione
tecnologica e nello sviluppo della società dell’informazione con gli
altri soggetti della Pubblica Amministrazione come comuni, progennaio-febbraio 2013 PROFILI
vince, comunità montane, Asl, università e altri, che ha sempre
accompagnato e supportato parallelamente le iniziative in questi
ambiti. “Siamo stati sempre convinti che il successo dell’iniziativa
Rtrt non potesse prescindere da una governance del territorio
che creasse condivisione di obiettivi, motivazioni e opportunità
per tutti – racconta Castellani – e a questo proposito, insieme
alla infrastruttura Rtrt è nata fin da subito anche la Comunità
della Rete Telematica Regionale Toscana, per raccogliere quelle
Pubbliche Amministrazioni che lavorano insieme sui temi dell’innovazione tecnologica”. Per dare sostanza alla comunità, questo
particolare meccanismo di governance è stato anche normato
da una legge regionale (Legge 1 del 2004), che ha riconosciuto
la Comunità Rtrt come una comunità di enti, formalizzando ruoli
e competenze: il presidente, il coordinatore, la direzione tecnica
operativa, che fornisce l’esperienza e la conoscenza tecnologica,
e il comitato strategico, composto da amministratori dei diversi
enti della Toscana coinvolti, che elabora gli indirizzi di politica e
strategia. Presidente della Comunità Rtrt è proprio Stella Targetti,
vicepresidente della Regione Toscana, proprio per marcare un
ruolo politico forte nell’ambito delle politiche di sviluppo: “I no-
Stella Targetti, Vicepresidente della Regione Toscana
stri investimenti devono essere guidati da logiche che nascono
dalle richieste di cittadini e imprese, e il tema della società dell’in-
aderire oppure no, la politica della Regione non è mai stata quella
formazione e della conoscenza deve essere trasversale a tutti i
di imporre soluzioni applicative o di sistema, ma di salvaguardare
processi di sviluppo. Il nostro obiettivo è quindi realizzare una
invece le scelte operate dai singoli enti per svolgere al meglio il
programmazione ex-ante della domanda pubblica, aggregando
proprio lavoro.
e integrando i bisogni, costruendo così una domanda intelligente
“Una volta avviata l’infrastruttura di rete, dal 2000 abbiamo ini-
che si rivolge al mercato già con un valore aggiunto significativo.
ziato a lavorare costruendo tutta una serie di infrastrutture ap-
Mi sembra che a livello nazionale, la nuova Agenzia per l’Italia
plicative (interoperabilità Cart, accesso sicuro e autenticato ai
Digitale, pensa oggi di andare nella stessa direzione”.
servizi Arpa, conservazione a norma Dax…), nella logica di favo-
Tutti gli interventi nel settore dell’ICT e dell’innovazione tecnolo-
rire un dialogo facilitato tra gli enti coinvolti preservando le scelte
gica per lo sviluppo della Società dell’Informazione e della Co-
territoriali – afferma Castellani –. Il nostro ruolo è sempre stato
noscenza sono racchiusi all’interno di un atto programmatorio
quello di occuparsi di tutti gli aspetti di integrazione e interopera-
dell’Ente che è il Programma Regionale della Società dell’In-
bilità”. Lo sviluppo dell’infrastruttura di interoperabilità e coopera-
formazione e della Conoscenza, che indica tutti gli interventi
zione applicativa Cart (infrastruttura dove ad oggi transitano circa
programmati e che la Regione Toscana intende portare avanti
60 milioni di messaggi mensili), è stata accompagnata anche da
nell’arco temporale definito. Di fatto il programma, valido dal
un processo di accompagnamento per il coinvolgimento delle
2012 al 2015, costituisce l’Agenda Digitale Toscana e contiene
imprese software presenti sul territorio toscano: “Per coinvolgere
tutti gli interventi nel campo dell’innovazione tecnologica, come
le aziende a lavorare insieme in modo soddisfacente, abbiamo
per esempio le politiche attive per l’eliminazione del digital divide:
costituito un processo di eToscana compliance – racconta Ca-
“Per i prossimi anni abbiamo pianificato un investimento di circa
stellani –, un meccanismo nel quale enti e aziende del territorio,
40 milioni di euro che, secondo i nostri calcoli, dovrebbero es-
supportati da un centro tecnico per la compliance e da un ap-
sere sufficienti per riuscire a completare al 100% l’infrastruttura
posito comitato, lavorano insieme per definire gli standard sui
in banda larga del territorio Toscano – dichiara Targetti –. Nel
quali sviluppare i diversi domini applicativi che hanno necessità di
frattempo, però, ci stiamo ponendo l’obiettivo dell’infrastruttura-
dialogare tra loro: non ci siamo inventati niente di nuovo, poiché
zione in banda ultralarga”.
abbiamo implementato il modello Rfc (request for comment, ndr),
e oggi abbiamo attivato gli Rfc per ogni dominio applicativo che
Un data center che salvaguardia le specificità
deve interoperare”.
Il rapporto paritetico tra gli enti si concretizza nel fatto che una
Una volta formalizzate le proposte di specifiche come standard,
volta avviata Rtrt, alla quale ogni ente è stato sempre libero di
le imprese che adeguano le loro applicazioni agli Rfc definiti ri-
gennaio-febbraio 2013
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In Regione Toscana Il data center è cloud
la posta elettronica e le applicazioni d’ufficio, cosa che stiamo già
cominciando a fare”.
L’autonomia delle scelte applicative e la capacità di personalizzazione delle richieste verrà sempre tutelata, ma è vero che stiamo
registrando che molti enti che hanno la necessità di districarsi tra
tagli e spending review iniziano a chiedere di usare sempre di più
una logica di standardizzazione anche a livello applicativo, quindi
di ottimizzazione e riuso delle applicazioni. “La nostra logica del
riuso cercherà di offrire in ogni ambito applicativo non una sola
scelta, ma un ventaglio di opzioni che permetterà a ogni ente
di scegliere la soluzione che più si avvicina alle sue esigenze”,
assicura Castellani.
Il ruolo ‘politico’ dell’offerta dei servizi di piattaforma
Lo snodo che consente di mettere a fattor comune molte attività
di gestione dei sistemi e continuare al contempo a garantire a
ogni ente la libertà di lavorare con le applicazioni in essere, è oggi
interpretato dall’offerta di servizi di piattaforma. “Quello che caratterizza la base dei sistemi informativi installati dagli enti pubblici
Antonio Amati, Direttore Generale Divisione IT AlmavivA
della Toscana è l’eterogeneità dei sistemi funzionanti – racconta
Castellani. Nei diversi enti, infatti, sono presenti da anni macchine
cevono il ‘marchio’ eToscana compliance: “Diventano parte di
Unix nei più diversi dialetti, Linux e altri ambienti caratteristici della
un ecosistema dove si lavora tutti insieme per l’integrazione e
stagione IT degli Anni ‘80 e ’90. Se si ha l’ambizione di essere il
l’interoperabilità”.
data center della Toscana, l’obiettivo non può che essere quello
Oltre all’iniziativa relativa all’interoperabilità, nel tempo sono state
di accogliere tutti questi mondi nella propria architettura virtua-
avviate altre infrastrutture e piattaforme quali quella per i paga-
lizzata”.
menti online, quella per la conservazione a norma, quella per la
Il progetto è quindi quello di passare da una virtualizzazione, oggi
gestione dell’identità federata e il fascicolo del cittadino…
molto focalizzata sugli ambienti industry standard, a una logica
Tutte queste infrastrutture e piattaforme hanno portato nel 2002
più aperta anche ai sistemi del passato, che sono alla base di
alla nascita del primo data center Tix, che è nato come Nap
applicazioni e gestioni dei dati utilizzate ancora oggi dalle diverse
(ovvero network access point, punto di interconnessione di rete),
PA: “Gli ambienti che abbiamo cercato di mettere a listino sono
per consentire lo sviluppo di Rtrt aperta a Isp accreditati, al quale
i più vari, ovvero DB2, Oracle, SQL Server. Il valore sta nella ca-
si è affiancato fin da subito anche un data center:“Il primo data
pacità di gestire un ampio spettro di architetture, di sistemi data
center è nato con la logica dell’housing, ovvero offrendo ai diversi
base, di application server, il tutto gestito con un ordine metodo-
enti del territorio la possibilità di ospitare i loro server e sistemi
logico che è difficile implementare in realtà di piccole dimensioni”.
informativi, in modo da condividere il più possibile i costi di gestione, manutenzione e aggiornamento dei sistemi”.
Le caratteristiche del nuovo data center
Nel 2009, prima della scadenza del contratto che aveva gestito
Attualmente nel nuovo data center Tix sono installati circa 900
il Tix nella prima fase e tenendo conto della nuova filosofia di
server di cui 150 fisici e 750 virtuali: “Raggiungiamo dei livelli
cloud computing, sono state fatte diverse considerazioni: “L’e-
di virtualizzazione molto elevati che consentono l’utilizzo di una
sperienza fatta in precedenza era stata sicuramente positiva, ma
numerosità di applicazioni significativa”.
ritenevamo che per dare più sostanza e sicurezza, bisognava
In tutte le gare ICT della Regione Toscana l’aspetto tecnico pesa
allargare il raggio del nostro intervento. Abbiamo quindi pensato
nella valutazione finale per una quota del 70%, e questo ha per-
di progettare e realizzare un data center di tipo cloud, in grado
messo di focalizzare la selezione sugli aspetti di qualità dell’archi-
di supportare la disponibilità di servizi di infrastruttura (IaaS) e di
tettura e di qualità del servizio per la realizzazione e la successiva
piattaforma (PaaS) - racconta Castellani. Abbiamo trovato subito
gestione del data center.
una grande condivisione su questo progetto da parte della Co-
Il data center realizzato si basa su un modello di scalabilità nuovo,
munità Rtrt, anzi molti enti oggi ci chiedono di allargare il prima
che richiama l’organizzazione delle reti Gsm della telefonia mobile
possibile l’offerta anche ai servizi applicativi di base (SaaS) come
e che consente una crescita lineare e graduale dell’infrastruttura
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gennaio-febbraio 2013 e dell’investimento in tecnologia. Tale impostazione al nuovo
sarà il consolidamento nell’infrastruttura dei diversi sistemi che
data center è stata affidata ad Almaviva, che insieme a CDC e
fanno riferimento a tutti gli enti della sanità attivi in Toscana: “Un
TD Group ha dato vita al consorzio aggiudicatario della gara del
progetto di migrazione che mette in gioco piattaforme molto
valore di 8 milioni di euro per la realizzazione del data center e di
diverse che devono essere portate in unico ambiente – spiega
22 milioni per la gestione e per il contratto aperto che consente
Amati –; una cosa non certo banale per cui sono necessarie me-
la ‘vendita’ dei servizi ai diversi enti della Toscana.
todologie, capacità e competenze di eccellenza, che possiamo
“Abbiamo trovato in Regione Toscana una realtà molto avan-
mettere a disposizione grazie alle nostre esperienze: per alcuni
zata nella definizione del proprio modello di cloud computing e
grandi clienti abbiamo migrato soluzioni di complessità tra le più
in questo senso la relazione fra Almaviva e Regione Toscana ha
grandi d’Europa in tre mesi”.
portato molti benefici a entrambi – racconta Antonio Amati, Di-
Il contratto, che andrà in scadenza a dicembre 2014, apre nuove
rettore Generale Divisione IT AlmavivA. Si tratta senza ombra di
prospettive di sviluppo per il futuro, spiega Castellani: “Il Tix co-
dubbio della prima implementazione tecnologica e organizzativa
struito in logica cloud ci permette di essere già pronti a mettere
attiva nel nostro Paese che si basa su una struttura abilitante
in pratica le nuove politiche di erogazione dei servizi, andando
grazie alla quale è possibile in modo celere mettere a disposi-
incontro a quelle che sono le direttive sia dell’Agenda Digitale
zione una molteplicità di servizi. Con il Tix si è realizzato ed è
Europea che di quella Italiana”.
ormai operativo uno schema articolato di data center in ottica
cloud mentre in molte altre pubbliche amministrazioni, del cloud
computing si sta ancora solo parlando. Siamo convinti che la
*Redattore executive.it
qualità di questa esperienza possa comunque essere replicata
in molte altre occasioni”.
La prima sfida importante da vincere per il nuovo data center
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