Operaclick: notizie dal mondo dell.Opera Lirica e Forum
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Rachmaninov e Ciajkovskij Vicenza - Teatro Olimpico: Il Rachmaninov destrutturato di Pogorelich La recensione Un destino comune sembra unire Ciajkovskij a Rachmaninov: oltre alla loro spiccata tendenza ad allontanarsi dallo stile compositivo della scuola nazionale russa, con una conseguente “occidentalizzazione” di entrambi, sia l’uno che l’altro soffrono di tremende insicurezze riguardanti il valore della loro arte, insicurezze che li portano a soffrire di sindromi depressive. Se però per Rachmaninov la composizione del Concerto per pianoforte n. 2 segnò, col successo che ottenne, un momento catartico della sua carriera di compositore, la Sinfonia n. 5 fu, al contrario, per Ciajkovskij una sorta di totale, disillusa, rassegnata resa all’ineluttabilità del fato ed all’oggettiva impossibilità di opporsi ai suoi disegni. Il concerto inaugurale della stagione sinfonica 2008-2009 dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza ha visto a confronto le due composizioni, con esiti diametralmente opposti. Confessiamo preventivamente il nostro scarsissimo amore per il Concerto n.2 di Rachmaninov, al quale, pur nella sua perizia compositiva, non riconosciamo che una estrema gradevolezza all’ascolto e, al contempo, imputiamo una certa superficialità nei contenuti. Rachmaninov sceglie sempre la via più semplice, l’effetto che ti fa sospirare, certi languori sensuali che si esauriscono esattamente lì dove cominciano, però, alla fine risulta facile all’ascolto e non costringe a riflettere; il paragone più immediato che viene alla mente è quello con certe torte magnifiche a vedersi per opulenza di decorazioni ma che si rivelano insipide all’assaggio. Essendo dunque musica “easy listening”, l’esecuzione deve, e sottolineiamo deve, essere travolgente e coinvolgente, e non è stato questo il caso. Ivo Pogorelich, nell’occasione più sregolatezza che genio, stravolge completamente la parte solistica, con una scelta dissennata ed incomprensibile di tempi e dinamiche, soprattutto nell’Adagio sostenuto che costituisce il movimento centrale. Il pianista serbo compie un’operazione di destrutturazione e di riassemblamento: le note ci sono tutte, ma tempi, agogica, uso estemporaneo del pedale, fanno sì che il filo del discorso non solo melodico, ma anche timbrico, si perda nell’inconcludenza di mille rivoli. L’orchestra, ammirevole sotto la bacchetta di Giancarlo De Lorenzo, dapprima tenta di star dietro, non senza difficoltà alle estrosità del solista, poi, saggiamente, decide di tirare i remi in barca limitandosi a garantire un buon tappetino musicale e nulla più. Al termine nulla più di un successo cordiale, compensato da un “Mephisto Waltz” che abbiamo, sinceramente, stentato a riconoscere nella reinterpretazione di Pogorelich, che come poco prima per La locandina Data dello spettacolo: 17/10/2008 pianoforte Ivo Pogorelich direttore Giancarlo De Lorenzo - Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza PROGRAMMA S. Rachmaninov Concerto per pianoforte n. 2 in do minore op. 18 P. I. Ciajkovskij Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 Bis F. Liszt Mephisto Waltz Operaclick: notizie dal mondo dell’Opera Lirica e Forum 2 di 2 http://www.operaclick.com/pagpn/vrec.php?id=2871 Rachmaninov, ha di fatto sacrificato il cristallino rigore lisztiano alla sua ricerca di “novità”. Di ben altro valore la seconda parte de concerto. La Sinfonia n.5 di Ciajkovskij è un capolavoro assoluto, un turbine di emozioni fatte suono, al quale orchestra e direttore hanno reso piena giustizia. La lettura di De Lorenzo è essenziale, quasi analitica, ma mai fredda; i palpiti, le ansie, l’ineluttabilità del fato emergono prepotenti. L’intesa con l’orchestra, la quale è oramai una solida e valida presenza nel panorama musicale non solo italiano, è pressoché perfetta, il gesto è gradevolmente nitido. Magnifica soprattutto la resa secondo movimento, quell’ “Andante cantabile con alcuna licenza” con il dialogo d’amore tra corno e clarinetto più volte interrotto ed infine violentemente annientato. Il pubblico vicentino ha gradito ed ha ripagato la sua orchestra con ovazioni prolungate e, a nostro giudizio, più che meritate. Alessandro Cammarano Home Chi siamo Recensioni Interviste Biografie Terza pagina Forum Chat Appuntamenti Guest book Gli ascolti Gli speciali © OperaClick Tutti i diritti riservati. È vietato l'utilizzo anche parziale di qualsiasi pagina di questo sito senza autorizzazione Autorizzazione del tribunale di Milano n° 696 dell’8 ottobre 2004 - P. Iva: 04237170966 22/10/2008 17.14