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NUTRACEUTICA STUDIO TECNOLOGICO E BIOLOGICO DI CITRUS AURANTIUM VAR. AMARA DI POTENZIALE USO IN NUTRACEUTICA: COMPOSIZIONE E ATTIVITÀ ANTIEDEMATOSA Le specie del genere Citrus sono ampiamente coltivate a livello mondiale e i frutti sono fonte di ingredienti utilizzati anche nei settori farmaceutico e cosmetico, grazie al contenuto di molecole bioattive, in particolare di flavonoidi, sostanze che presentano una spiccata azione vasoprotettiva oggetto della ricerca presentata in questo articolo. * Rita P. Aquino * Patrizia Picerno * Teresa Mencherini * Francesca Sansone 26 t natural 1 dicembre 2014 L’ uso di estratti vegetali come ingredienti per la produzione di alimenti funzionali, medicamenti e cosmetici è di grande attualità come dimostrato dall’interesse di organismi internazionali quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che hanno riconosciuto l’importanza della medicina tradizionale, e dell’integrazione alimentare per la salute dell’uomo determinando un crescente utilizzo delle piante officinali (Mearelli, 2005). L’uso dei prodotti fitoterapici è in grande espansione grazie, anche, a una migliore definizione della composizione chimica e della loro attività biologica spesso dovuta all’azione sinergica delle molecole presenti nel fitocomplesso (Lee, L.,1999). Negli ultimi anni, accanto al crescente interesse rivolto al potenziale terapeutico derivante dal mondo naturale, si è assistito a un aumento della sensibilità da parte dell’industria e del consumatore al concetto di ecosostenibilità e di ecocompatibilità. In particolare, i processi di produzione delle industrie agro-alimentari portano all’inevitabile formazione di scarti provenienti dalla lavorazione. L’elevata quantità di questi sottoprodotti crea alle aziende seri problemi di smaltimento, perché classificati come rifiuti speciali non pericolosi, aggravati dall’alta suscettibilità alla degradazione microbica. Pertanto anche la ricerca universitaria di base ha rivolto il proprio interesse al potenziale recupero di questi scarti dalla filiera produttiva agro-alimentare per trasformarli da problema economico e legale a fonte di guadagno e di benessere per la società e la salute umana. Le specie del genere Citrus (agrumi) sono ampiamente coltivate nel mondo e i frutti, oltre al consumo diretto, sono industrialmente trasformati per ottenere prodotti alimentari (succhi, marmellate, aromatizzanti) o ingredienti utilizzati nel settore farmaceutico e cosmetico (estratti, acque aromatiche, oli essenziali). Le bucce dei frutti, insieme alla polpa e ai semi rappresentano il principale sottoprodotto che si genera dalla spremitura e dall’estrazione delle essenze. Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato la possibilità di valorizzare le bucce come fonte di molecole bioattive, in particolare, flavonoidi (soprattutto flavanoni glicosidici come naringina, esperidina, narirutina e neoesperidina), spesso presenti in quantità più elevate rispetto ai succhi. I flavonoidi sono un’ampia classe di metaboliti secondari presenti in numerosi vegetali commestibili (frutta e verdura) e dotati di un vasto range di attività biologiche, dall’attività antiossidante e antinfiammatoria a quella chemopreventiva e antimicrobica (Gryglewski, R. J., et al., 1987; Middleton, E. J. R., et al.,1992; Cooks, N. C. & Samman, S., 1996). Dopo ingestione, questi metaboliti hanno una breve permanenza nell’organismo, non si dicembre 2014 natural 1 t 27 Foto di H. Toyama Foto di H. Toyama NUTRACEUTICA Sono numerose le specie del genere Citrus coltivate nel mondo: a sinistra il frutto e a destra i fiori di Citrus limon, il limone. depositano e accumulano, non danno tossicità acuta e, pertanto, possono essere somministrati in forma di medicamento o integratore alimentare come coadiuvanti nei trattamenti prolungati delle affezioni croniche, quali edema degli arti inferiori, fragilità capillare e alterazioni del microcircolo (Weiss, R., 1996). Il presente lavoro di ricerca è stato proprio indirizzato allo studio di una tintura ottenuta dalla buccia essiccata e polverizzata dei frutti di Citrus aurantium L. var. amara (arancio amaro), ricca in flavonoidi, per valutarne il potenziale utilizzo in prodotti salutistici per soggetti con insufficienza venosa cronica (Garcia Mesa, M.; et al., 2002). Citrus aurantium L. var. amara (arancio amaro) (famiglia Rutaceae), ibrido del genere Citrus, è un piccolo albero di 4-5 m, origina- 28 t natural 1 dicembre 2014 rio dell’India settentrionale, ma ampiamente coltivato soprattutto nell’area mediterranea. Il succo del frutto di Citrus aurantium rientra nella composizione di numerosi prodotti, soprattutto bevande, nell’ambito di un’alimentazione controllata in regime di apporto calorico controllato (Hirata, T., et al., 2009). Tale uso viene giustificato dalla presenza nella polpa, ma anche nella buccia, della p-sinefrina e dalla p-octamina, simpaticomimetici agonisti dei recettori β-3 adrenergici, la cui stimolazione potrebbe essere correlata a un effetto lipolitico (Hoffman, B.B et al., 2011; Carpene, C., et al., 1999). La buccia (epicarpo) del frutto contiene, oltre a costituenti minerali, pectine, acidi organici (citrico e malico), glucosidi flavonici e l’essenza di arancio amaro. L’olio essenziale è usato in aromaterapia per il sue effetto rilassante o rinfrescante a seconda della miscelazione con altri oli. Inoltre esplica azione tonica per l’apparato digerente, il sistema nervoso ed è ritenuto antidepressivo e indicato contro l’insonnia e l’esaurimento nervoso. L’essenza possiede proprietà antisettiche ed è utilizzata in prodotti topici per il trattamento dell’acne e della forfora. La buccia di C. aurantium inoltre rientra nella composizione di tinture e tisane, sciroppi, tonici amari, stomachici, aromatizzanti ed è usata per la produzione di gelatine e marmellate (Maugini, 2007). La tintura ottenuta dalla buccia del frutto di C. aurantium var. amara viene comunemente utilizzata per via orale come coadiuvante nel trattamento di disordini vascolari nella fitomedicina a Cuba (Garcia Mesa, M.; et al., 2002), anche se in letteratura non sono presenti sufficienti dati scientifici per supportarne l’uso tradizionale. Per tale motivo, obiettivi della presente attività di ricerca sono stati: 1) la determinazione della composizione chimica della tintura (EtOH 70%) attraverso: l’isolamento dei principali derivati polifenolici identificati come cumarine, furanocumarine, flavanoni e flavoni; la titolazione della tintura nei principali markers biologici, Neoesperidina, Naringina e Neoeriocitrina, flavonoidi dalla ben nota attività vasoprotettiva e antiossidante. 2) La valutazione in vivo degli effetti della tintura sull’iperpermeabilità vascolare indotta da istamina e destrano nella zampa di ratto. Figura 1 a: Principali cumarine (1-3) e furanocumarine (4) isolate dalla tintura preparata da frutti essiccati e polverizzati di C. aurantium L. var. amara CARATTERIZZAZIONE E STUDIO BIOLOGICO DELLA TINTURA DI BUCCIA DI Citrus aurantium L. var. amara Preparazione e caratterizzazione di una tintura da buccia di C. aurantium var. amara I frutti di C. aurantium L. var. amara sono stati raccolti in un frutteto del Ministero cubano dell’Agricoltura (Fica de los Cerro) nel luglio del 2010. Un campione è depositato presso l’Herbario del Jardín Botánico Nacional “Dr Johannes Bisse”, la Havana, Cuba. La tintura è stata preparata dalle bucce essiccate e polverizzate dei frutti di C. aurantium L. var. amara per macerazione con etanolo (EtOH) 70% per 7 Figura 1 b: Principali flavanoni (6-8) e flavoni (5, 9-10) isolati dalla tintura ottenuta da frutti essiccati e polverizzati di C. aurantium L. var. amara dicembre 2014 natural 1 t 29 NUTRACEUTICA anoside (9) e Neodiosmina (10)) (Figura 1a e 1b). Analisi quantitativa della tintura di Citrus aurantium L. var. amara Figura 2: metodo di calibrazione diretta mediante HPLC-UV-DAD e fingerprint della tintura Tabella 1 Risultati analisi quantitativa della tintura e dell’estratto n-butanolo (n-BuOH) di C. aurantium var. amara giorni. Dopo rimozione del solvente sotto vuoto è stato ripartito tra n butanolo (n-BuOH) e H2O. La frazione solubile in n-BuOH è stata sospesa in acqua e liofilizzata. Al fine di caratterizzare la tintura, un’aliquota è stata separata mediante cromatografia a esclusione molecolare su colonna Sephadex LH-20 usando metanolo (MeOH) come eluente. Le quattro principali frazioni raccolte (I-IV) sono state successivamente separate mediante cromatografia HPLC a fase inversa (RP-HPLC) per fornire dieci principali compo- 30 t natural 1 dicembre 2014 sti (1-10). La struttura chimica è stata determinata mediante analisi combinata degli spettri di massa (MS) e NMR ottenuti con tecniche mono e bidimensionali, in confronto con i dati riportati in letteratura. I composti sono stati identificati come cumarine (8-3’-β-glucopiranosilossi-2’-idrossi-3’-metilbutil-7-metossicumarina (1), meranzina idrata (2) e Isomerazina), furanocumarine (6’,7’-Diidrossibergamottina) (4), flavanoni (Neoeriocitrina (6), Naringina (7) e Neoesperedina (8)) e flavoni (Nobiletina (5), Apigenina-6,8-di-C-β-D-glucopir- I derivati flavonoidici isolati dalla tintura di C. aurantium L. var. amara sono caratteristici del genere Citrus (Sawalha, S. M. S., et al., 2009). In particolare, molti lavori in letteratura riportano i flavanoni come la più abbondante classe di flavonoidi presenti principalmente nella buccia dei frutti (He, X., et al.,1997; Benavente-Garcia, O., et al.,2008; Bilbao, M., et al., 2007; Pellati, F., et al., 2004). Per tale motivo i composti 6-8 sono stati scelti come markers per la determinazione quantitativa, mediante HPLC con rivelatore UV-DAD, del contenuto di flavonoidi della tintura e dell’estratto n-BuOH di C. aurantium var. amara. I risultati del metodo di calibrazione diretta da noi messo a punto mostrano che la Neoesperidina (8), la Naringina (7) e la Neoeriocitrina (6) rappresentano il 4.50, il 3.48 e l’1.31% p/p, rispettivamente della tintura e il 12.45, il 10.05 e il 3.83% p/p, rispettivamente dell’estratto n-BuOH (Figura 2 e Tabella 1). Saggi biologici in vivo: attività antiedematosa della tintura di C. aurantium L. var. amara I flavonoidi esercitano un effetto protettivo sui vasi sanguigni, riducendo la permeabilità capillare e aumentando la resistenza delle pareti vasali (Jantet, G. Relief study; Benavente-García, O., et al., 2008). A questa attività è dovuto il loro utilizzo nel trattamento dell’insufficienza venosa (Petrassi, C., et al., 2000; Middleton, E. Jr., et al., 2000). Infatti, la diminuzione della permeabilità e l’aumento della resistenza dei capillari ha come conseguenza un ridotto passaggio di liquido, ricco di proteine (particolarmente albumina) e cellule, dai vasi sanguigni ai tessuti extravascolari che si accumula negli spazi interstiziali con conseguente edema. L’attività antiedematosa della tintura di Citrus aurantium L. var. amara, ricca di flavonoidi, è stata valutata come inibizione dell’iperpermeabilità vascolare indotta nella zampa di ratto da istamina e destrano (Andrade, S. F., et al., 2007). L’attività antiedematosa della tintura di C. aurantium var. amara o del farmaco utilizzato come controllo positivo (ciproeptadine), è stata espressa come IC50, cioè come la quantità di p.a. necessaria per ridurre del 50% l’iperpermeabilità vascolare indotta da istamina, rispetto agli animali di controllo ed espressa come mg di tintura/ Kg di peso corporeo. I risultati ottenuti hanno mostrato che il pre-trattamento per via orale con la tintura di C. aurantium var. amara inibisce significativamente (p < 0.05) l’aumento della permeabilità vascolare indotto sia da istamina che da destrano. I valori di IC50 risultano di 119.6 e 118.3 mgKg-1, rispettivamente, in confronto a quelli della ciproeptadine, un antagonista dei recettori H1, utilizzato come controllo positivo (IC50 = 6.2 e 7.1 mgKg-1, rispettivamente). I risultati ottenuti mostrano che l’attività della tintura è pro- babilmente dovuta a un’azione anti-istamina e anti-serotonina (Figura 3). Conclusioni I risultati del nostro studio mostrano che la tintura di C. aurantium var. amara usata come fitoterapico a Cuba, contiene numerosi flavonoidi: cumarine (1-3), furanocumarine (4), flavanoni (6-8) e flavoni (5, 9-10). Neoesperidina (8), Naringina (7) e Neoeriocitrina (6) rappresenta- Figura 3: Effetto della tintura di C. aurantium var. amara (75-150-200 mgKg-1) e della ciproeptadina (10 mgKg-1) sull’iperpermeabilità vascolare indotta da Destrano e Istamina nella zampa del ratto dopo 7 giorni di somministrazione per via orale. Ciascuna colonna rappresenta la media ± s.d. n=6. * p<0.05, ANOVA seguito dal t-test di Student. LA QUALITÀ CHE CI DISTINGUE Laboratori Biokyma s.r.l. - Anghiari (AR) - (39) 0575 749989 - www.biokyma.com dicembre 2014 natural 1 t 31 NUTRACEUTICA Bibliografia Citrus bergamia 32 t no i maggiori costituenti (4.50, il 3.48 e l’1.31% p/p, rispettivamente) della tintura e contribuiscono alla sua attività biologica. L’attività antiedematosa è stata confermata da test in vivo condotti in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Angiologia e Chirurgia Vascolare de la Havana (Cuba), valutando l’effetto inibitorio della tintura di C. aurantium var. amara sull’iperpermeabilità vascolare indotta da due agenti flogogeni, quali istamina e destrano nei ratti. I risultati ottenuti dall’analisi della composizione chimica e dell’effetto antiedematoso della tintura di Citrus rappresentano un supporto scientifico all’uso della tintura di C. aurantium nel trattamento dei disordini vascolari nella medicina tradi- natural 1 dicembre 2014 zionale cubana. Inoltre, benchè altri studi siano necessari per completare la caratterizzazione del prodotto, questa ricerca preliminare indica che le bucce di C. aurantium, normalmente prodotto di scarto dell’industria di trasformazione del Citrus, rappresentano una fonte di principi attivi di sicuro interesse farmacologico e nutraceutico. La tintura dal frutto opportunamente titolata e standardizzata rappresenta una materia prima per la produzione di forme farmaceutiche complesse (polveri, granulati e compresse) ad alta concentrazione di principi attivi. * Università degli Studi di Salerno Dipartimento di Farmacia Andrade, S. F.; Cardoso, L. G. V.; Carvalho, J. C. T.; Bastos, J. K. Anti-inflammatory and antinociceptive activities of extract, fractions and populnoic acid from bark wood of Austroplenckia populnea. Journal of Ethnopharmacology 2007, 109, 464–471. Benavente-Garcia, O.; Castillo, J. Update on uses and properties of Citrus flavonoide: new findings in anticancer, cardiovascular, and anti-inflammatory activity. J. Agric. Food Chem. 2008, 56 (15), 61856205). Bilbao, M.; Andrés-Lacueva, C.; Jáuregui, O.; Lamuela-Raventós, R. M. Determination of flavonoids in a Citrus fruit extract by LC-DAD and LC-MS Food Chem. 2007, 101, 1742-1747. Carpene, C., Galitzky, J., Fontana, E., Atgie, C., Lafontan, M., Berlan M. 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