Gagliano Aterno - Stefano Maria Cianciotta

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Gagliano Aterno - Stefano Maria Cianciotta
AB RUZ ZO
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CO I NVOLTI IM PR E S E E PRO F E S S I O N I S TI LOC ALI
Territorio
Gagliano Aterno
modello di ricostruzione partecipata
Appena 36 mesi e l’antico
borgo di Gagliano Aterno,
un gioiello impreziosito
dai segni architettonici dei
Barberini-Colonna, tornerà a
vivere dopo il sisma che ha
colpito l’Abruzzo. A guidare
la ricostruzione del borgo,
che ha 93 unità immobiliari
completamente inagibili, sarà
un Consorzio composto da
imprese e professionisti, che
ha offerto la propria consulenza
al Comune e ai privati.
Il progetto sarà esteso ai 7
Comuni della Valle Subequana.
di Stefano Cianciotta
IL CONSORZIO
Imprese capofila: Straferro Costruzioni srl
di Monteprandone (Ap)
Consulenza strutturale: Gabriele Cicconi;
Maurizio Maria Malatesta; Giuseppe Mancinelli
Progettazione e consulenza geotecnica:
Gianfranco Totani (Università de L’Aquila)
Giuseppe Lanzo (Università La Sapienza di Roma)
Consulenza amministrativa: Nico Moravia
(studio legale Pavia e Ansaldo)
Consulenza storica: Pasquale Casale
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IL NUOVO CANTIERE
Progettazione generale architettonica e
urbanistica: Vincenzo Orsatti (coordinatore gruppo
di progettazione); Luigi Di Paolo; Francesco
Garrubba; Venturino Orsatti; Chiaromonte Biordi;
Bruno Casale; Giuseppe Colantoni
Marzo 2010 N. 2
Coordinamento generale: Ilario Biondi
(Straferro Costruzioni)
A GAGLIANO ATERNO, dopo il sisma del 6 aprile, 93 unità immobiliari sono completamente inagibili e 70 sono parzialmente inagibili. Il paese in provincia de L’Aquila è ricco
dal punto di vista delle testimonianze storiche. Oltre allo splendido castello, già sede dei Barberini-Colonna, Gagliano ospita il monastero duecentesco di Santa Chiara.
Marzo 2010 N. 2
G
IL NUOVO CANTIERE
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agliano Aterno è un piccolo gioiello incastonato nella Valle Subequana, a circa 50 km
da L’Aquila, con poco più di 300 residenti e un
patrimonio storico-architettonico di straordinario
valore. Il sisma del 6 aprile ha colpito duramente anche questo centro, lasciando numeri che
parlano da soli: 93 sono le unità immobiliari
completamente inagibili e più di 70 quelle parzialmente o temporaneamente inagibili, senza contare i gravi danni a carico del patrimonio
pubblico civile e religioso. Un gruppo di imprese
e tecnici, nel mese di giugno 2009, ha invitato il
Comune di Gagliano a condividere, insieme con
i privati cittadini, l’intero processo di ricostruzione del centro storico, attraverso una convenzione
con la quale il Comune si sarebbe dotato senza
oneri a suo carico del Piano di Ricostruzione, redatto dai professionisti coinvolti. Lo strumento
avrebbe guidato sotto il profilo geotecnico e urbanistico-architettonico l’intera fase progettuale e,
successivamente, di cantiere. L’invito a costituire
un Consorzio privato, attraverso il quale coordinare l’intera operazione, dalla predisposizione
delle richieste di finanziamento per la ricostruzione degli edifici danneggiati, alla successiva
progettazione degli interventi e infine alla fase
«I singoli proprietari
degli edifici stanno già
riscontrando l’efficacia
operativa dell’iniziativa
che, grazie a un
coordinamento
generale, a un’unica
articolata entità progettuale, e a
un unico grande cantiere, porterà
all’intera ricostruzione in 24-36 mesi,
altrimenti impossibili da prefigurare».
Enzo Orsatti, Coordinatore
del gruppo di progettazione
di cantiere, è diventata, dopo cinque mesi di accurata preparazione, realtà operativa.
Il Comune, esterno al Consorzio, oltre a controllare e approvare le varie fasi della ricostruzione, avrà così la possibilità di decidere l’assetto e lo sviluppo urbanistico futuro del suo
territorio, soprattutto in funzione delle esigenze sismiche: nella fase di analisi del Piano di
Ricostruzione, sarà posta in essere una vera e
accurata microzonazione sismica che, parallelamente alle istanze urbanistiche, detterà la
trama definitiva dello strumento pianificatorio.
Il Consiglio Comunale di Gagliano ha approvato all’unanimità il 28 novembre 2009 la convenzione, con la quale si regolano i rapporti tra
il Consorzio, che provvederà alla ricostruzione
degli edifici privati. Il Comune controllerà l’intero processo. Il Consorzio presenterà il progetto anche agli altri sei Comuni della Valle Subequana, che saranno chiamati a pronunciarsi in
tempi rapidi sulla sua attuazione.