Lettera al Dirigente

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Lettera al Dirigente
Lettera al Dirigente
del CTG di Verona
8 - Gennaio 2007
Carissimi, eccoci all’inizio di un nuovo anno, ed oltre agli auguri ed alle
prospettive è anche tempo di fare un bilancio su quello appena trascorso. Il 2006 è
stato un anno particolare per il nostro CTG veronese, iniziato con il Congresso
Provinciale e funestato a marzo dalla scomparsa di Angelo Pasquali, poi
continuato con il Congresso Nazionale e con tutta una serie di appuntamenti
associativi, culturali, ricreativi e turistici, tra cui l’impegno del Convegno
Ecclesiale Nazionale, tenutosi a Verona. In quest’anno il CTG veronese è cresciuto
in gruppi (ben 29) che operano sul territorio nell’animazione del tempo libero, del
turismo, della cultura e dell’ambiente; è cresciuto anche in qualità e quantità di
iniziative, progetti e proposte, ma resta ancora molto da fare, soprattutto nella
comunicazione tra i gruppi e tra i gruppi ed il provinciale. Si può dire che il CTG
veronese sta soffrendo di una “crisi di crescenza”, nel senso che possiede tutti i
presupposti per “spiccare il volo” e volare alto, ma ha paura e non si decide a
spiccare questo volo. Volare è come abbandonare una parte del proprio passato,
delle sicurezze acquisite, per rischiare nel raggiungere e costruire una realtà
nuova. Ma non si tratta di spiccare un salto nel vuoto o di compiere voli pindarici:
si tratta di avere il coraggio e la determinatezza di affrontare il nuovo con
originalità e creatività, però con i piedi ben piantati per terra. Il volo, prima o poi
termina, e occorre tornare su di una nuova terraferma. E’ allora comprensibile
come vi siano dubbi, incertezze e timori da parte di alcuni dirigenti, ma anche da
parte mia e della nostra stessa Presidenza, di fronte ad ogni scelta da compiere (e
sarebbe grave se non avessimo questi dubbi!). La strada per il futuro va tracciata e
percorsa comunque assieme, senza cancellare o rinnegare il passato, ma facendo
tesoro proprio sul grande bagaglio di esperienze che in oltre cinquant’anni il
nostro CTG veronese ha accumulato. In questo sforzo per andare avanti e “volare
alto”, noi abbiamo bisogno non solo di tutti i dirigenti e soci del CTG, ma anche di
nuovi soci, nuovi dirigenti e nuovi gruppi che portino avanti e diffondano i valori
del nostro essere e fare CTG:
-I valori della vita e quelli legati all’esistenza umana, innanzitutto, come
quelli della umanità, dignità, intelligenza, amicizia, creatività, amore,
dell’impegno, della solidarietà, della condivisione, ecc. L’uomo è la cosa più
importante che Dio abbia creato, ma quest’uomo è perfettibile e migliorabile
in tutti i giorni della sua vita. Un uomo ricco di doni e di “talenti”, che ha il
compito e l’impegno di portarli, giorno dopo giorno, a maturazione, con fede,
tanta speranza e carità. E i giovani, sono un terreno ricco di promesse, un
campo nel quale lavorare e spendere le proprie energie, una speranza per il
futuro di tutti.
- Il valore della cultura come fonte e stimolo di progresso spirituale e
materiale per tutti. E il turismo è una grande fonte di cultura, se fatto nel
debito modo, come dovrebbe farlo il CTG.
- Il valore dell’amicizia, cioè della capacità che l’uomo ha di vivere insieme
ai suoi simili e di costruire con loro legami sempre più profondi e veri, che
nascono dall’avere ideali e finalità consimili; ma pure legami che nascono
dall’operare insieme, dallo stare insieme, dal fare insieme vita di gruppo.
- Il valore della natura, come casa che Dio ha donato all’uomo, perché
l’uomo ne possa godere ed usufruire. Casa quindi da amare e da rispettare;
da proteggere per chi verrà dopo di noi, per i nostri figli.
Se noi crediamo nell’importanza di questi valori, se pensiamo di poterli fare nostri;
se meditiamo di poter collaborare a diffonderli e farli vivere…, ecco allora noi ci
leghiamo profondamente al Ctg prendendo la tessera, ci impegniamo a viverne e a
diffondere gli ideali di questa associazione.
La tessera è anche un segno visibile, esterno di qualche cosa che c’è dentro. Se la
tessera fosse solo un segno esterno… beh, allora sarebbe meglio che non ci fosse. Il
suo significato deriva infatti dalla consapevolezza che noi, prendendo la tessera, ci
leghiamo a qualche cosa che ci interessa, che ci piace; a qualcosa in cui crediamo e
in cui ci piace credere; in qualcosa che stimola a dei valori ai quali ci sentiamo di
aderire. Da ciò nasce l’importanza di curare il tesseramento per il nuovo anno:
più soci vuol dire non solo più forza, più aiuto e possibilità di agire, ma anche
migliori opportunità di ricambio di dirigenti.
Ecco cari amici, crediamo di più nel nostro CTG, e di conseguenza, operiamo per
la sua crescita, nel gruppo, nel provinciale e in ogni nostra realtà! Questo è
l’augurio che vi faccio e mi faccio per l’anno che abbiamo appena iniziato!
In questo mese continuano gli appuntamenti rilevanti della programmazione per
tutti i gruppi e delle nuove attività da mettere in calendario. Tra gli
appuntamenti di gennaio, ricordo il 6° Corso Conoscere il Garda-Baldo,
organizzato da El Vissinel a Cavaion a partire da martedì 9, gli incontri per
Conoscere l’anfiteatro morenico di Rivoli, che si terranno a Caprino dal 10, curati
dall’ACA Monte Baldo, la visita guidata a Povegliano, alla Madonna dell’Uva
Secca, di sabato 13, organizzata dal “Tira e Tasi” e da “El Cuerno”, il Corso sulla
Bassa e la coltura del riso che inizierà ad Isola della Scala mercoledì 16, la visita
guidata nei dintorni di Balconi “i percorsi della memoria: testimonianze di guerra
nel territorio di Pescantina”, organizzata dal “Citrato”, per terminare con gli
Incontri di animazione e conoscenza di Verona Romana, promossi dal VBA in
collaborazione con l’ACA Verona a partire da mercoledì 31.
Ancora grazie a tutti per il vostro impegno nel CTG, e tanti auguri per un sereno e
costruttivo 2007!
Maurizio Delibori