una versione ristretta dell`allegato fotografico n 7 LA

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una versione ristretta dell`allegato fotografico n 7 LA
CONTRATTO QUADRO
PER LA CESSIONE DELLE PATATE DA CONSUMO
FRESCO PER IL TRIENNIO 2013/15
Prima guida fotografica di ausilio agli addetti al campionamento per la definizione esatta
delle categorie di classificazione delle patate consegnate a norma del contratto quadro
per la cessione delle patate da consumo fresco campagna 2012.
Versione confermata anche per il triennio 2013 2015
Standard qualitativi delle patate da
conservazione definiti tra i firmatari del
contratto quadro regionale
Obiettivo della presente brochure:
- uniformare i metodi di campionamento per tutti i firmatari del contratto quadro e quindi rendere
confrontabili le valutazioni della merce in entrata nei diversi magazzini
- definire i requisiti qualitativi per le patate destinate alla conservazione
- questo lavoro dovrà servire come riferimento per tutti i firmatari il contratto quadro, per dare una
valutazione, il più possibile uniforme, alle partite di patate entrate nei magazzini.
- Essere il riferimento per la Commissione di Valutazione, durante il lavoro di messa a punto e di
valutazione dei sistemi di campionamento per dare una valutazione omogenea alle partite.
1
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Disposizioni riguardanti la qualità
Note importanti al presente lavoro
•
Nelle slide che seguono sono riportate foto che dovrebbero essere
esemplificative per la classificazione delle patate
• Sono suddivise per tipologia di difettosità
• Ad ogni tipologia abbiamo aggiunto la classificazione di PRIMA, SECONDA
e SCARTO
• Al fine di rispettare la prerogativa varietale di forma, le tipologie prima e
deforme sono state suddivise per varietà PRIMURA e AGATA
• Le foto riguardano tuberi in condizioni medie quindi non i migliori e non i
peggiori della ctg indicata
• Alcune difettosità come lo spellato, il danneggiato fresco e il colore di fondo
sono tipicamente rilevabili solo alla raccolta e per queste sarà necessaria
una implementazione con materiale da fotografare alla raccolta 2012
• Per la colorazione di fondo occorrerà anche una tipologia di stampa che ne
rispetti i parametri cromatici
• Alcune difettosità non sono state fotografate nelle condizioni più esplicative
ed alcune foto dovranno essere aggiunte. (es. germogliato)
• La brochure per alcune difettosità sarà integrata a fine campagna
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Modalità di prelievo del campione per la valutazione
•
•
•
•
I contenitori (solitamente bins) prelevati per l’effettuazione del campione
dovranno essere completamente svuotati, tramite rovesciamento e durante
lo svuotamento dovrà essere prelevata una quantità di prodotto pari a circa il
5% in peso del contenitore.
Ogni altra tipologia di prelevamento del campione deve essere fatta in
maniera tale da prelevare un campione rappresentativo del bins
Sulla quantità prelevata andrà fatta la valutazione con i parametri di seguito
riportati, preferibilmente dopo il lavaggio, fatto allo scopo di eliminare i
residui terrosi
La terra eventualmente aderente è da considerare nella ctg SCARTO
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Sommario delle pa che seguono
CLASSIFICAZIONI DESCRITTE
 ctg PRIMA vr. Primura
 ctg DEFORME vr. Primura
 ctg PRIMA vr. AGATA
 ctg DEFORME vr. AGATA
 - DANNI MECCANICI
 - INVERDIMENTO
 - DANNI DA INSETTI
 - DANNI DA PROBLEMATICHE FITOSANITARIE
 - GERMOGLIATO
 - DIFETTI INTERNI
- Cuore cavo
- Maculatura ferruginea (mancano foto)
- Vitrescenza (mancano foto)
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CATEGORIA
PRIMA vr. PRIMURA
Appartengono a questa categoria i tuberi della
forma e del colore caratteristici della varietà.
la varietà Primura presenta le seguenti caratteristiche
• a) tuberi di forma prevalentemente ovale - allungata, piuttosto
regolare, con presenza di occhi (gemme) superficiali mediamente
pronunciati, sono tollerati lievi difetti di forma;
• b) buccia liscia, integra, priva o con lievi difetti esterni;
• d) polpa di colore variabile nelle tonalità medie del giallo paglierino;
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NESSUNA Difettosità Vr PRIMURA
ctg.PRIMA
ctg.PRIMA
ctg.PRIMA
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ctg.PRIMA
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NESSUNA Difettosità Vr PRIMURA
ctg.PRIMA
ctg.PRIMA
ctg.PRIMA
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ctg.PRIMA
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NESSUNA Difettosità Vr PRIMURA
ctg.PRIMA
ctg.PRIMA
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ctg.PRIMA
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CATEGORIA
DEFORME vr. PRIMURA
Appartengono a questa categoria i tuberi della
forma non caratteristica della varietà.
- Una deformità lieve che non ne pregiudica la forma
caratteristica resta indicato in PRIMA ctg
- Una deformità accentuata viene individuata in SECONDA ctg
- Il deforme grave è indicato come ctg “scarto”
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità di FORMA varietà primura
ctg.PRIMA
ctg.PRIMA
ctg. SECONDA
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ctg.PRIMA
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità di forma varietà primura
ctg. SECONDA
ctg. SCARTO
ctg.PRIMA fino a 3 mm
ctg. SECONDA oltre 3
mm di profondità
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ctg. SECONDA
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità di forma varietà primura
ctg.PRIMA
ctg.PRIMA fino a 3 mm
ctg. SECONDA oltre 3
mm di profondita’
ctg. SCARTO
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ctg.PRIMA
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità di forma varietà primura
ctg. SCARTO
ctg.PRIMA fino a 3 mm
ctg. SECONDA oltre 3
mm di profondità
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CATEGORIA
PRIMA vr. AGATA
Appartengono a questa categoria i tuberi della
forma e del colore caratteristici della varietà.
- la varietà AGATA presenta le seguenti
caratteristiche
•
•
•
a) tuberi di forma prevalentemente ovale - allungata, piuttosto
regolare, con presenza di occhi (gemme) superficiali poco
pronunciati;
b) buccia liscia, integra e priva o con lievi difetti esterni di colore
giallo;
d) polpa di colore variabile nelle tonalità medie del giallo paglierino;
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NESSUNA Difettosità Vr AGATA
ctg.PRIMA
ctg.PRIMA
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ctg.PRIMA
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CATEGORIA
DEFORME vr. AGATA
Appartengono a questa categoria i tuberi della
forma non caratteristica della varietà.
- La prerogativa della varietà AGATA è una forma molto
regolare per cui una deformità lieve per questa varietà è poco
tollerata in prima categoria
- Una deformità lieve che non ne pregiudica la forma
caratteristica resta indicato in PRIMA ctg
- Una deformità accentuata viene individuata in SECONDA ctg
- Il deforme grave è indicato come ctg “scarto”
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità DEFORME agata
ctg. SCARTO
ctg. SCARTO
ctg. SCARTO
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ctg. SCARTO
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità DEFORME agata
ctg. SCARTO
ctg. SCARTO
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ctg. SCARTO
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CATEGORIA
DANNI MECCANICI
Appartengono a questa categoria i tuberi che hanno subito
una alterazione dell’epidermide e della polpa sottostante di
origine traumatica e non possono essere catalogati di ctg
prima
- Quando la lesione interessa solo l’epidermide fino a 10 mm
di lunghezza viene considerato ctg seconda
- Quando la lesione interessa solo l’epidermide oltre 10 mm
di lunghezza viene considerato ctg scarto
- Quando la lesione interessa anche la polpa è da
considerare ctg scarto indipendemente dalla lunghezza
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità da danni meccanici
SECONDA
inf. A 10 mm
di lunghezza
SCARTO
Oltre 10 mm
di lunghezza
SCARTO
Oltre 10 mm
di lunghezza
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SCARTO
Oltre 10 mm
di lunghezza
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità da danni meccanici
SCARTO
Oltre 10 mm
di lunghezza
SCARTO
Oltre 10 mm di
lunghezza
SCARTO
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SCARTO
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità da danni meccanici
SCARTO
SCARTO
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SCARTO
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità da danni meccanici
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CATEGORIA
INVERDITO
Appartengono a questa categoria i tuberi che
presentano una alterazione del colore dell’epidermide
che può interessare anche la polpa sottostante
PREMESSA: Commercialmente la patata inverdita, per
il suo contenuto in solanina, non può essere venduta
Partendo da questo presupposto e considerato che un
lieve inverdimento all’entrata, in conservazione
regredisce, è stata convenuta la classificazione che
segue:
n.b. per una definizione più esatta della colorimetria gli interessati
debbono fare riferimento alle copie stampate direttamente dalle O.P. e
consegnate ai firmatari il CQ e alle aziende agricole associate
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità INVERDITO
ctg.PRIMA
(inverdimento
lieve)
ctg.PRIMA
(inverdimento
lieve)
ctg.PRIMA
(inverdimento
lieve)
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ctg.PRIMA
(inverdimento
lieve)
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità INVERDITO
ctg. SCARTO
inverdito
ctg. SCARTO
inverdito
ctg. SCARTO
inverdito
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ctg. SCARTO
inverdito
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità INVERDITO
ctg. SCARTO
inverdito
ctg. SCARTO
inverdito
ctg. SCARTO
inverdito
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ctg. PRIMA
(inverdimento
lieve)
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità INVERDITO varietà agata
ctg. SCARTO
inverdito
ctg. SCARTO
inverdito
ctg. SCARTO
inverdito
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ctg. PRIMA
(inverdimento
lieve)
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CATEGORIA
DANNI DA INSETTI
Appartengono a questa categoria i tuberi attaccati, in
varia forma e intensità nell’epidermide e nella polpa
sottostante, a causa di fitofagi di varia natura
AI FINI DELLA CLASSIFICAZIONE VIENE APPLICATO IL MEDESIMO CONCETTO DI
DANNO MECCANICO QUINDI:
- Quando la lesione interessa solo l’epidermide fino a
10 mm di lunghezza viene considerato ctg
seconda
- Quando la lesione interessa solo l’epidermide oltre
10 mm di lunghezza viene considerato ctg scarto
- Quando la lesione interessa anche la polpa è da
considerare ctg scarto indipendemente dalla
lunghezza
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Danni da insetti terricoli
ctg. SCARTO
Dann. Da
nottua
ctg. SCARTO
Dann. Da
tignola
ctg. SCARTO
Dann. Da
elateridi
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ctg. SCARTO
Dann. Da
elateridi
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CATEGORIA
DANNI DA PROBLEMATICHE
FITOSANITARIE
Appartengono a questa categoria i tuberi con
danni da attacchi di malattie
- Rizoctonia
- Scabbia comune e scabbia polverulenta
- Scabbia argentea prevalente in magazzino
- Peronospora (o genericamente marciumi sono da
considerare comunque scarto)
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Danni fitosanitari
ctg.PRIMA
(infezione
lieve)
ctg.PRIMA
(infezione
lieve)
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ctg. SCARTO
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DANNI DA PROBLEMATICHE
FITOSANITARIE
Danni da scabbia
comune
Danni da scabbia argentea
(in magazzino)
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CATEGORIA
DANNI DA PROBLEMATICHE FITOSANITARIE
Non essendo stato possibile, alla data attuale,
reperire una scala completa di attacchi da scabbia
riprendiamo una scala riportata su documentazione
estera a titolo esemplificativo.
Il risultato è sufficiente a dare una indicazione della
classificazione da attuare.
Sarà cura della commissione approntare una
documentazione fotografica appropriata per la
prossima stesura della brochure.
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Difettosità dei tuberi campionamento
DANNI DA RIZOCTONIA SOLANI
livelli
1
Livello n. 1
ctg.PRIMA
3
Livello n. 3
ctg.
SECONDA
5
7
9
Livelli n. 5 n. 7 e n. 9 ctg. SCARTO
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Difettosità dei tuberi campionamento
SCABBIA COMUNE
livelli
1
Livello n. 1
ctg.PRIMA
3
Livello n. 3
ctg.
SECONDA
5
7
9
Livelli n. 5 n. 7 e n. 9 ctg. SCARTO
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Difettosità dei tuberi campionamento
SCABBIA POLVERULENTA
Livello n. 1
ctg.PRIMA
Livelli n. 3, n. 5, n. 7 e n. 9 ctg. SCARTO
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CATEGORIA
TUBERI GERMOGLIATI
Appartengono a questa categoria i tuberi che
presentano il germoglio emerso.
In fase di raccolta il limite tollerato è di 2 mm oltre i
2 mm di lunghezza il tubero è considerato
scarto.
NOTE: anche in questo, per la realizzazione definitiva della
pubblicazione, dovranno essere effettuate foto esemplificative in
fase di raccolta 2012
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità da germogliamento
ctg.PRIMA
ctg. SCARTO germogliato (oltre 2 mm di lunghezza)
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difettosità da germogliamento
ctg. SCARTO germogliato
(oltre 2 mm di lunghezza)
ctg.
SECONDA
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CLASSIFICAZIONE
DIFETTI INTERNI
Appartengono a questa categoria i tuberi con
difettosità interne
E’ da considerare scarto la sola presenza della
difettosità indipendentemente dalla intensità di
presenza all’interno del tubero
Non è stato possibile fotografare danni da maculatura ferruginea e vitrescenza
per cui anche in questo caso dovranno essere prese foto esemplificative
nella campagna 2012
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CLASSIFICAZIONE
DIFETTI INTERNI
NOTE:
La difettosità cuore cavo di solito è rilevabile su
tuberi di calibro superiore a 65 mm.
Le altre difettosità (vitrescenza e maculatura
ferruginea) sono dipendenti solitamente da
stress ambientali associati a sensibilità varietale.
AI FINI DELLA VERIFICA:
Vengono tagliati, in senso lungitudinale, alcuni
tuberi fra i più grossi al fine di verificare
l’eventuale presenza
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Difettosità dei tuberi campionamento
• Difetti INTERNI – CUORE CAVO
ctg. SCARTO
Diff. Interna da
cuore cavo
ctg. SCARTO
Diff. Interna da
cuore cavo
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ULTERIORI TIPOLOGIE DI
VALUTAZIONE e DATI TECNICI
•
E’ opportuno che tutti i firmatari il contratto quadro, se già non lo fanno,
inizino un rilevamento sistematico di alcuni parametri prima di porre le
patate in conservazione.
•
Primo fra tutti il parametro della Sostanza Secca
•
E’ buona norma anche iniziare a dotarsi di un termometro a sonda e
rilevare anche la temperatura interna media dei tuberi all’entrata
Tutti questi dati potranno essere statisticamente confrontati, in fase di post
controllo del prodotto in magazzino o alla lavorazione, per rilevarne
connessioni logiche con la conservazione e la predisposizione alla
conservazione.
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INDICE DI
LAVABILITA’
La lavabilità è valutata sul campione complessivo
commerciale, dopo lavaggio manuale, utilizzando
una scala fotografica.
Essa valuta omplessivamente i difetti esterni di tipo
fisiologico (es. rugosità) e sanitario (rizottoniosi,
scabbia, ecc.)
IN ATTESA di una scala di riferimento elaborata sulla
tipologia delle nostre patate, prendiamo a
riferimento, in senso propedeutico, la nuova scala
indicata dal CNIPT francese nei valori da 1 a 7.
Rispetto alla precedente scala francese la nuova
valutazione numerica risulta invertita per cui a
numero alto corrisponde una scarsa lavabilità.
Nei valori medi attorno al 4 – 5 sostanzialmente non
cambia rispetto alla scala precedente.
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INDICE DI
LAVABILITA’
Tabella di correlazione vecchia
scala e nuova scala francese
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ULTERIORI TIPOLOGIE DI
VALUTAZIONE
Sostanza secca.
• Il dato è ottenuto attraverso la trasformazione lineare del
peso specifico (ss% = 3,3542 + 0,2102 × [(peso
specifico – 1) × 1.000] dei tuberi in acqua di 5 tuberi
replicati tre volte
• Il tenore di sostanza secca è da calcolare su un
campione come di seguito riportato
• In maniera più semplice e diretta il dato si ottiene
attraverso un idrometro opportunamente tarato come
nell’esempio che segue. (per la taratura di uno strumento
specifico seguire le indicazioni del costruttore o venditore)
VERSIONE ristretta 01 DEL 25 05
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PREMESSA: procurarsi un fusto pieno di acqua alto almeno
1 metro e del diametro di almeno 60 cm in maniera da
permettere il galleggiamento completo dello strumento.
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L’idrometro và preventivamente tarato mettendo nel
cestello vuoto la barretta di ferro in dotazione e immergendo
il cesto attaccato allo strumento. (insieme pesano 600 gr.)
Spostare la scala di lettura graduata di carta dentro al
cilindro di plastica posizionandola in maniera che la lettura,
al pelo dell’acqua, risulti di 18,1 % ovvero 1,071 di peso
specifico.
N.B. QUESTO è UN ESEMPIO, DOVRANNO ESSERE
APPLICATE LE ISTRUZIONI SPECIFICHE DELLO
STRUMENTO A DISPOSIZIONE
Dopo ciò lo strumento è tarato. Per determinare la S.S. si
procedere con il pesare kg. 3,670 di patate mettendoli poi
nel cesto. Per comodità il cesto con le patate con le patate in
giusta quantità deve pesare 4 kg. esatti. (per raggiungere il
peso esatto si possono anche tagliare alcune patate). Poi si
prende il galleggiante, lo si attacca al cesto e si immerge il
tutto nell’acqua avendo cura di prendere con una mano il
cesto e con l’altra il galleggiante e accompagnando in acqua
il tutto. Quando il galleggiamento si è stabilizzato si và a
48
leggere al pelo dell’acqua la sostanza secca.
Tabella corrispondenza peso specifico e sostanza
secca
(Peso Specifico patate) PSp
S.S. %
1,063
16,5
1,070
18,0
1,072
18,5
1,074
19,0
1,079
20,0
- si utilizzano kg. 3,670 di tuberi
VERSIONE ristretta 01 DEL 25 05
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DETERMINAZIONE PESO SPECIFICO DELLE PATATE
SI UTILIZZANO 5 KG. DI PATATE A TEMPERATURA DELL’ACQUA SUPERIORE A 8 GRADI CENTIGRADI
Peso
specifico
patate
=
(
/
Peso in
aria
Peso in
aria
-
)
Peso in
acqua
Peso specifico
Sostanza secca
Amido
Peso specifico
Sostanza secca
Amido
1,063
16,5
10,4
1,073
18,7
12,4
1,064
16,8
10,5
1,074
19
12,6
1,065
17
10,8
1,075
19,2
12,9
1,066
17,3
11
1,076
19,5
13
1,067
17,5
11,2
1,078
19,7
13,4
1,068
17,7
11,4
1,079
20
13,6
1,07
18
11,8
1,08
20,2
13,8
1,071
18,2
12
1,081
20,5
14
1,072
18,5
12,2
1,082
20,7
14,2
50
Appunti finali della prima versione
(ver 01 del 25 05 2012)
(versione confermata anche per il triennio 2013 2015)
Versione non completa
Mancano:
- Foto di germoglio in campo
- Foto e descrizione scala di colore della buccia
- SCHEDA LAVABILTA’
- foto di retinatura e ruggisità della buccia tipiche di Vivaldi (la cui
classificazione è associabile al grado di lavabilità)
- foto sbucciato al raccolto
- foto di Maculatura ferruginea
- foto di Scabbia e rizoctonia
- Foto Vitresceza
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CONTRATTO QUADRO
PER LA CESSIONE DELLE PATATE DA CONSUMO FRESCO
PER IL TRIENNIO 2013/15
FIRMATARI
ORGANIZZAZIONI DEI PRODOTTORI
ASSOPA Soc. Agr. Coop
A.P.P.E. coop.
ORGANIZZAZIONI DI IMPRESE DI TRASFORMAZIONE, DISTRIBUZIONE E
COMMERCIALIZZAZIONE
FRUITIMPRESE
ASCOM
DITTE ACQUIRENTI
COOPERATIVA AGRICOLE DI
COMMERCIALIZZAZIONE
SOCIE DELLE O.P. FIRMATARIE
1 BASCHIERI RINO
2 FUITEM & ORSINI
3 Leonesi S.r.l
4 Orsini Ercole s.r.l.
5 Ort. Moderna s.r.l.
6 Parma Ortofrutticola
7 Romagnoli F.lli S.p.A.
8 Pizzoli S.p.A.
9 Marmocchi Angiolino s.r.l.u.
10 Gandolfi Marco s.r.l.
11 Collinfrutta s.n.c.
1 APOFRUIT ITALIA
2 CO.ME.T.A.
3 PATFRUT
4 TRE SPIGHE
5 TERREMERSE
6 OROGEL FRESCO
7 CICO
8 CESAC
52