ALBISOLA i vandali della movida
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ALBISOLA i vandali della movida
il caso LUCIANO MORALDO ALBISOLA SUPERIORE oci di protesta sul web nell’estate albisolese. Sono quelle dei cittadini che abitano vicino alle discoteche e ai locali dove, durante le notti del weekend, si accende la movida che, troppo spesso, degenera in vandalismo Sulle sponde del Sansobbia, il bilancio dei fine settimana assume sempre di più i connotati della guerriglia urbana. «La situazione è diventata insostenibile per il ripetersi degli atti di vandalismo», denunciano su Facebook i cittadini, che snocciolano casi di teppismo a ripetizione: dagli sfregi alla carrozzeria di automobili, alla rottura degli specchietti retrovisori laterali, addirittura uno scooter scaraventato nel torrente Sansobbia (imitando quanto fecero qualche anno fa, in un momento di follia collettiva i tifosi dell’Inter allo stadio Meazza). Per non parlare delle risse, degli schiamazzi notturni, delle urla e canti a squarciagola, dei citofoni suonati in piena notte, degli ombrelloni, sdraio e pattìni devastati nelle spiagge, il tutto condito da dosi extrastrong di bestemmie e insulti generalizzati. «Questo non è turismo – scrivono al sindaco Franco Orsi su Facebook -, questo è lasciare le chiavi della città in mano a teppisti. Esiste un limite oltre il quale la tolleranza finisce e comincia l’intolleranza. Ci aspettiamo che i provvedimenti presi siano inflessibili e definitivi. Gra- V Sul web scoppia la rivolta contro i vandali della movida Proteste su Facebook. Orsi: “Farò un incontro con gli esercenti” Il sindaco e la notte Franco Orsi ha già vietato il consumo e a vendita in aree pubbliche di bevande in lattina e bottiglia dalle 22,30 zie a nome di tutti i cittadini che vivono vicino all’uscita della discoteca». E, sempre su Fb, non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino albisolese: «L’apertura di alcune attività all’orario di chiusura delle discoteche provoca assembramenti problematici di ragazzi in alcune vie dalle 3,30 fino all’alba. Se poi si deve assistere a danneggiamenti, spintoni e risse con decine di persone identificate e denunce delle forze dell’ordine siamo ben al di là di qualunque soglia di tolleranza che deve caratterizzare una città che vuole essere turistica». Il sindaco annuncia poi che in settimana inviterà al tavolo i titolari delle attività commerciali notturne per fare il punto della situazione e trovare il modo di affrontare la questione: «I problemi – scrive Orsi - non si possono gestire solo con il presidio delle forze dell’ordine e se le cose degenerano è giusto che il sindaco difenda la città con i provvedimenti che la legge prevede possa prendere in relazione agli orari di apertura delle attività commerciali e la libertà di accesso o assembramento nelle vie. Per chi magari non conosce i “fenomeni” di cui parlo è bene chiarire che mi riferisco a ciò che avviene tra le 3,30 e le 6,30 del mattino del venerdì e del sabato notte», conclude il sindaco Orsi che prima dell’estate aveva già messo a segno la prima mossa in ottica movida con un’ordinanza che vieta fino al 30 settembre, dalle 22,30 di ogni sera, il consumo in aree pubbliche e la vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie di vetro e lattine.