Diapositiva 1 - Società Italiana di Scienze Sensoriali

Transcript

Diapositiva 1 - Società Italiana di Scienze Sensoriali
L'APPLICAZIONE DELLE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE SENSORIALE ALL'AMBITO "NON
FOOD":IL CASO DELLE CREME IDRATANTI PER IL VISO.
Sabrina Di Marzo*1; Gian Paolo Zoboli 1; Federica Russo1; Maria Ferrero2; Andrea Artoni 3
1 Adacta International – Napoli; 2 Consulente; 3 Conad – Bologna
[email protected]
INTRODUZIONE
Le più note e consolidate tecniche di valutazione sensoriale sono generalmente utilizzate per lo
studio dei prodotti alimentari. È, al contrario, molto meno diffusa la loro applicazione nell’ambito
non food, in particolare nel mondo della cosmesi e “personal care”, sebbene anche in queste
categorie di prodotti i sensi siano fortemente coinvolti nella valutazione e nella percezione del
consumatore.
In condizioni “blind”, i fattori che principalmente influenzano le preferenze del consumatore per
le creme idratanti viso sono la “facilità con cui la crema si stende” sulla pelle, la “consistenza
della crema” percepibile al tatto e la “sensazione immediata sulla pelle” (morbidezza,
idratazione). Contrariamente alle attese, meno rilevante è il profumo. (fig 3).
100
95
OBIETTIVI
MATERIALI E METODI
I PRODOTTI
Sono state prese in esame 6 creme idratanti per il viso, tra le più diffuse in commercio,
rappresentative dei principali brand del settore e di alcune Private Label.
IL PIANO SPERIMENTALE
Analisi
Analisi con
con giudici
giudici
sensoriali
sensoriali
Profilo
Profilo sensoriale
sensoriale
oggettivo
oggettivo delle
delle 66
creme,
creme, mediante
mediante QDA
QDA
94
88
L’obbiettivo di questo studio è stato, dunque, quello di “trasferire” alcune delle più consuete
metodologie sensoriali dal contesto food a quello non food.
Nello specifico, l’ambito di ricerca è stato quello delle creme idratanti viso.
Lo studio si è proposto di:
- comprendere quali siano i fattori che principalmente incidono sul giudizio di gradimento del
prodotto al primo impatto, ovvero all’atto della prima applicazione della crema;
- studiare le relazioni tra il giudizio del consumatore e le caratteristiche intrinseche dei prodotti,
valutate sia sensorialmente con soggetti addestrati, sia con misurazioni strumentali (analisi
reologiche).
- verificare se l’efficacia idratante auto-percepita, conseguente all’uso continuativo del prodotto,
modifica il giudizio iniziale di primo impatto
- verificare l’influenza della marca e delle informazioni che accompagnano il prodotto sul giudizio di
gradimento/soddisfazione dei consumatori.
Analisi
Analisi strumentali
strumentali
Test
Test con
con consumatori
consumatori
Misura,
Misura, mediante
mediante
viscosimetro,
viscosimetro, dei
dei parametri
parametri
reologici:
reologici:
1/n:
1/n: indice
indice di
di
pseudoplasticità
pseudoplasticità
k:
k: indice
indice di
di consistenza
consistenza
Area
Area tissotropica
tissotropica
  viscosità
viscosità ad
ad alti
alti shear
shear
150
150 donne;
donne; valutazione
valutazione dei
dei prodotti
prodotti in
in
tre
tre diverse
diverse condizioni:
condizioni:
-in
-in test
test center,
center, in
in condizioni
condizioni “blind”,
“blind”,
senza
senza alcuna
alcuna informazione.
informazione.
-in
-in test center, in
in condizioni
condizioni
“informed”,
“informed”, rendendo
rendendo note
note le
le
informazioni
informazioni presenti
presenti sulla
sulla confezione
confezione
di
di vendita
vendita
-- aa casa
casa propria,
propria, utilizzando
utilizzando ii prodotti
prodotti
(blind)
(blind) in
in modo
modo continuativo,
continuativo, per
per 10
10
giorni.
giorni.
Correlazione dei diversi set di dati mediante mappa di
preferenza esterna
LA MODALITÀ
MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DELLE CREME
Per la valutazione domiciliare, il consumatore doveva applicare la crema sul viso secondo le
proprie abitudini di consumo, per circa 10 gg.
Per la valutazione in Test Center e da parte dei giudici, le creme sono state applicate sulle
braccia, in particolare sugli avambracci volari.
Sia ai consumatori (convocati in test center) che ai giudici è stata delimitata un’area circolare
(diametro 8 cm) su ciascuno dei due avambracci entro la quale spalmare ognuna delle creme.
La quantità di crema somministrata era pari a 0,1 ml, applicata da un operatore con un apposito
dosatore.
Il soggetto (consumatore o giudice) doveva spalmare la crema con un dito entro l’area circolare
predefinita, effettuando un movimento circolare, fino al completo assorbimento.
81
65
FACILITA' CON
CUI SI STENDE
CONSISTENZA AL SENSAZIONE DI
TATTO
IDRATAZIONE
SENSAZIONE DI
MORBIDEZZA
FACILITA' DI
PROFUMO SULLA
ASSORBIMENTO
PELLE
Fig.2 – I generatori di edonismo
La mappa riportata in fig.3 consente di visualizzare il posizionamento (sensoriale e strumentale) dei
prodotti valutati e nello specifico identificare chi è più simile a chi (fra i prodotti) e quali sono gli attributi
(sensoriali e reologici) che più concorrono a connotare e/o differenziare i prodotti. Nella mappa sono
vicini i prodotti dal profilo più simile o meno diverso; i prodotti più lontani presentano il maggior numero
di differenze significative. Gli attributi che cadono vicini sono tra loro direttamente correlati; viceversa
quelli posizionati in aree opposte della mappa.
Al fine di identificare le caratteristiche sensoriali più apprezzate dai consumatori, all’interno della
mappa sono proiettati anche i consumatori, suddivisi (segmentati) in base alle preferenze manifestate.
Ogni segmento (rappresentato da una circonferenza, di ampiezza proporzionale alla relativa
numerosità) si colloca in prossimità delle proprietà sensoriali più gradite.
Nel caso specifico, l’analisi dei dati di gradimento individuali permesso individuare 3 cluster di
consumatori, ciascuno caratterizzato da un proprio orientamento.
Il primo cluster (50%) gradisce
creme di facile assorbimento e
PROFUMO PELLE
che si stendono/spalmano
PROFUMO GLOB.
facilmente; al contrario non
amano prodotti appiccicosi
sulla pelle e che lasciamo
Cluster 2
CONSISTENZA AL
residui. Le creme che più
(31%)
APPICCICOSITA'
TATTO
POST ASSORB.
apprezzano sono A, E e,
PRODOTTO C
soprattutto, D. Per il cluster 2

LEVIGATEZZA
(31%) – che più di ogni altro
QUANTITA' RESIDUI
CONSISTENZA
PRODOTTO F
preferisce il prodotto C – una
VISIVA
PRODOTTO B
PRODOTTO E
crema per il viso deve essere
PRODOTTO A VELOCITA' DI
k
ASSORBIMENTO
consistente (visivamente e,
LUCENTEZZA
Cluster 3
PRODOTTO D
soprattutto, al tatto), profumata
SENSAZIONE
(19%)
UNTUOSA
SCORREVOLEZZA
e deve lasciare la pelle
Cluster 1
1/n
levigata, non unta. Infine, il
(50%)
cluster 3 (19%) apprezza creme
Area tissotropica
più liquide/meno consistenti,
quindi anche più lucenti,
sebbene si assorbano più
lentamente. Il prodotto più
apprezzato è B.
Fig.3 – La chiave sensoriale del gradimento
In fig.4 è riportato lo scostamento tra punteggi di gradimento espressi al primo impatto (in home
use) e dopo 10 gg di utilizzo continuativo. Nella parte sinistra del grafico, troviamo le creme per
le quali il giudizio di primo impatto è più elevato del giudizio dopo l’uso continuativo per 10 gg,
viceversa per le creme che si trovano a destra.
-1,0 -0,8 -0,6 -0,4 -0,2 0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
L
’ANALISI DEI DATI
L’ANALISI
La significatività statistica delle differenze fra i prodotti, per ciascuna variabile, è stata determinata
mediante analisi della varianza ad una via (One-way ANOVA; alpha = 0,05) e test della minima
differenza significativa (LSD test, P=95%).
I generatori di edonismo sono stati calcolati mediante analisi PLS (Partial Least Square)
La mappa sensoriale dei prodotti è stata ottenuta mediante PCA (Principal Component Analysis).
Le relazioni tra il giudizio del consumatore e le caratteristiche intrinseche dei prodotti sono state
studiate mediante Mappa Esterna di Preferenza (PCR – Principal Component Regression)
prodotto A
Come è possibile osservare dal
grafico, per nessuna delle creme
testate la distanza tra le due
valutazioni supera la soglia della
minima
differenza
significativa
(area tratteggiata). Dunque, per tutti
i prodotti, l’uso prolungato non
modifica la percezione di primo
impatto.
La soddisfazione finale espressa
delle consumatrici si conferma
essenzialmente
legata
alla
percezione di primo impatto;
appare poco influente l’effetto
funzionale di questo genere di
prodotto, derivante dalla regolare
applicazione quotidiana di medio
periodo.
prodotto B
prodotto C
RISULTATI E DISCUSSIONE
Nella fig.1 sono riportati i punteggi di gradimento complessivo registrati nelle due fasi di
rilevazione. Confrontando i dati, si osserva come la percezione di gradimento del
consumatore possa risultare molto influenzata/modificata dalla conoscenza delle
informazioni che accompagnano il prodotto. Questo, infatti, si verifica in modo
significativo per almeno 3 dei 6 prodotti in test. Il gap più elevato fra fase blind e fase
informed si registra per alcuni dei marchi più noti e diffusi, ossia per i prodotti D, E, ed F.
Di questi, in condizioni branded, il prodotto E e, soprattutto, il prodotto D migliorano la
loro performance. Per il prodotto F si assiste ad un trend inverso: la conoscenza delle
informazioni di etichetta (marchio, claim, prezzo) determinano un calo del punteggio di
gradimento overall registrato in condizioni blind. Per i prodotti A, B e C non si rilevano
differenze significative tra le due fasi.
6,8
6,7
PRODOTTO A
PRODOTTO B
prodotto E
prodotto F
primo impatto > uso
prolungato
primo impatto < uso
prolungato
Fig.4 – Differenza fra i punteggi di gradimento espressi al primo
impatto e dopo uso quotidiano prolungato
5,9
6,1
PRODOTTO C
6,6
6,8
PRODOTTO D
6,6
PRODOTTO E
PRODOTTO F
GRADIMENTO blind
GRADIMENTO informed
prodotto D
6,2
5,7
CONCLUSIONI
7,4
*
7,0
7,4
*
• Lo studio ha confermato la possibilità e - soprattutto - l’utilità dell’applicazione delle tecniche
sensoriali anche all’ambito “non food”, da un lato per individuare quali siano gli aspetti sensoriali
che principalmente condizionano il giudizio di gradimento del consumatore, dall’altro per capire
se e quanto le altre principali leve del marketing mix influenzano la percezione del consumatore.
*lsd (P=95%) BLIND = 0,4
*
*lsd (P=95%) INFORMED = 0,4
I prodotti per i quali la distanza tra le due fasi è significativa sono contraddistinti da un asterisco (*)
Fig. 1 Il gradimento nelle due condizioni di prova (scala 1 – 9)
• I risultati mostrano che, in condizioni “blind”, i fattori che principalmente influenzano le
preferenze di “primo impatto” del consumatore sono la facilità con cui la crema si stende sulla
pelle, la consistenza percepibile al tatto e la sensazione immediata di idratazione della pelle; per
contro, il profumo appare meno determinante. Nella realtà, però, ovvero in condizione branded, è
molto forte l’influenza marchio e delle promesse/informazioni riportate sulla confezione.
• Contrariamente a quanto fosse lecito attendersi, considerata la promessa funzionale di questi
prodotti, l’uso quotidiano prolungato non cambia il giudizio del consumatore.
Convegno SISS – Trieste, 22-23 novembre 2012