Dichiarazione Ambientale - Anno 2010-13
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Dichiarazione Ambientale - Anno 2010-13
Discarica di rifiuti non pericolosi “GINESTRETO” Impianto di cernita e valorizzazione Impianto di stabilizzazione Uffici legali ed amministrativi Sogliano al Rubicone (FC) Dichiarazione Ambientale 2010 – 2013 (Edizione 0 del 2013 - dati aggiornati al 30 giugno 2013) Sommario IMPEGNO AMBIENTALE DI SOGLIANO AMBIENTE S.P.A._______________________________________ 3 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ _________________________________________________________ 5 DESCRIZIONE DEI SITI ______________________________________________________________ 7 La discarica di Ginestreto ____________________________________________________________ 7 L’impianto di cernita e valorizzazione _________________________________________________ 9 L’impianto di stabilizzazione _________________________________________________________ 9 La sede legale e gli uffici amministrativi ______________________________________________ 10 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI _______________________________________________________ 11 La discarica di Ginestreto ___________________________________________________________ 11 L’impianto di cernita e valorizzazione ________________________________________________ 15 L’impianto di stabilizzazione ________________________________________________________ 20 LA POLITICA AZIENDALE ___________________________________________________________ 23 IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO (AMBIENTE, QUALITÀ E SICUREZZA) ________________________ 25 GLI ASPETTI E GLI IMPATTI AMBIENTALI DELLE ATTIVITÀ ____________________________________ 27 Rifiuti prodotti ____________________________________________________________________ 29 Utilizzo di risorse __________________________________________________________________ 36 Scarichi idrici _____________________________________________________________________ 41 Emissioni in atmosfera _____________________________________________________________ 44 Rumore ___________________________________________________________________________ 49 Traffico ___________________________________________________________________________ 50 Inserimento paesaggistico ed impatto visivo __________________________________________ 52 Alterazione dell’ecosistema _________________________________________________________ 53 Altri impatti _______________________________________________________________________ 54 I RISULTATI DEL QUADRIENNIO 2010 - 2013 ____________________________________________ 56 INDICATORI CHIAVE NEL QUADRIENNIO 2010 – 2013 ______________________________________ 63 IL MIGLIORAMENTO CONTINUO _______________________________________________________ 68 ELENCO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI ________________________________________ 71 DICHIARAZIONE DI APPROVAZIONE ____________________________________________________ 75 GLOSSARIO _____________________________________________________________________ 76 ALLEGATO A – “Leggi ambientali applicabili” Pagina 3 di 78 IMPEGNO AMBIENTALE DI SOGLIANO AMBIENTE S.P.A. Sogliano Ambiente S.p.A. è stata costituita nel dicembre 1996 su iniziativa del Comune di Sogliano al Rubicone. Il Comune di Sogliano al Rubicone affidò alla società, oltre ad alcuni servizi locali, la gestione della propria discarica per rifiuti urbani e speciali denominata “Ginestreto” (sito attualmente denominato Ginestreto 1 ed indicato con la sigla G1). A partire da dicembre 2003 l’impianto di “Ginestreto” è stato ampliato e, oltre al sito di G1 è stato autorizzato e realizzato il sito di Ginestreto 2 (G2): quest’ultimo è attualmente in esercizio, mentre G1, avendo esaurito la sua volumetria disponibile in data 30 aprile 2005, è in fase di post gestione. Nel corso del 2006 Sogliano Ambiente S.p.A. ha ampliato le proprie attività con la realizzazione e la gestione di un impianto di cernita e valorizzazione delle frazioni riutilizzabili dai rifiuti provenienti da raccolte specifiche ubicato nel sito denominato “Area Marconi” in prossimità della discarica di Ginestreto ed ha trasferito la sede legale ed i propri uffici amministrativi e tecnici presso una nuova sede situata nel centro storico del Comune di Sogliano al Rubicone. Nel 2013 è entrato in funzione un impianto per la stabilizzazione delle frazioni organiche dei rifiuti finalizzato al recupero energetico e di materia: tale impianto, in cui sono trattate sia la frazione organica dei rifiuti urbani e l’organico proveniente da raccolte differenziate, per quantitativi fino a 40.000 ton/anno, sorge in località di Ginestreto, nel comune di Sogliano al Rubicone (FC), in un’area adiacente all’impianto di cernita e valorizzazione (quest’ultimo e l’impianto di stabilizzazione costituiscono il Comparto “Area Marconi”). Sogliano Ambiente S.p.A. grazie alla professionalità accumulata in campo nazionale e internazionale si occupa delle seguenti attività: Progettazione, costruzione, gestione e conduzione di: - impianti di smaltimento (discariche) e servizi ad essi connessi, compresi gli impianti di captazione e combustione del biogas; - impianti per la produzione di energia elettrica attraverso il recupero di biogas; - impianti di trattamento e recupero di rifiuti, compresi gli impianti di trattamento del biogas e di cernita dei rifiuti urbani e speciali provenienti da raccolta differenziata. L’attività di progettazione e costruzione degli impianti elencati è certificata dall’organismo di qualificazione all’esecuzione dei lavori pubblici (SOA) - categorie OG9 ,OG12 e OS14. Trasporto dei rifiuti non pericolosi fino agli impianti di smaltimento, trasporto di rifiuti non pericolosi derivanti da flussi selezionati verso l’impianto di cernita e valorizzazione, attraverso società controllata, la Sogliano Ambiente Trasporti s.r.l. (azienda certificata ai sensi della UNI EN ISO 14001:2004); Attività di project financing, finanziamento di opere di interesse ambientale (nello specifico di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti), che consente il recupero del capitale investito attraverso la gestione o conduzione degli stessi. Sogliano Ambiente S.p.A. è consapevole che le proprie attività debbano essere indirizzate al perseguimento di un sempre più elevato grado di protezione e rispetto dell’ambiente. La gestione degli impianti si basa, infatti, su scelte che favoriscono il raggiungimento di obiettivi di tutela ambientale, condivise con i soggetti pubblici e privati interessati. Inoltre, la società ritiene fondamentale la comunicazione verso l’esterno delle problematiche connesse agli impatti ambientali dell’attività e la sensibilizzazione delle parti interessate (popolazione, enti di controllo, utenti e fornitori) in merito alle soluzioni individuate. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 4 di 78 Per far fede a tali presupposti Sogliano Ambiente S.p.A. ha ottenuto le seguenti certificazioni: Registrazione secondo il Reg. CE/1221/09 (EMAS III) delle attività di gestione della discarica di Ginestreto, dell’impianto connesso per la produzione di energia elettrica dal recupero del biogas, dell’impianto di cernita e valorizzazione di rifiuti non pericolosi ubicato nel sito denominato “Area Marconi” e della Sede legale. La registrazione è stata raggiunta nel 2002 e riguardava solamente la discarica e l’impianto per la produzione di energia elettrica connesso, poi, nel corso del 2007, il campo di applicazione è stato esteso all’attività di gestione dell’impianto di cernita e alla Sede legale. Nel mese di settembre 2013 è pianificata la verifica di estensione della registrazione all’impianto di stabilizzazione (compreso all’interno della presente Dichiarazione Ambientale). Certificazione secondo la norma UNI ISO 14001:2004 dell’attività di: - gestione della discarica di Ginestreto (Sogliano al Rubicone) e dell’impianto connesso per la produzione di energia elettrica dal recupero del biogas. Tale attività ha ottenuto la certificazione nel 2002. - gestione dell’impianto di cernita e valorizzazione di rifiuti non pericolosi ubicato nel sito denominato “Area Marconi” e della sede legale (seconda integrazione, avvenuta nel 2007); - conduzione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas. Questa attività è stata inserita nello scopo di certificazione, costituendone la prima integrazione, nel 2005; - progettazione e costruzione di discariche per rifiuti non pericolosi, di impianti di recupero di rifiuti non pericolosi e di impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas (terza integrazione, anche essa avvenuta nel 2007); - attività di commercio ed intermediazione di rifiuti senza detenzione (quarta integrazione, avvenuta nel 2011); Certificazione secondo la norma UNI ISO 9001:2008 dell’attività di progettazione, costruzione e gestione di impianti di smaltimento (discariche), trattamento (compreso il trattamento del biogas) e recupero (compresa la produzione di energia elettrica dall’utilizzo di biogas); la certificazione è stata raggiunta nel 2004. Nel 2007 lo scopo di certificazione è stato ampliato alla gestione di impianti per la cernita, valorizzazione e commercializzazione di rifiuti non pericolosi. Certificazione secondo lo standard BS OHSAS 18001:2007, ottenuta a gennaio 2011, di tutte le attività svolte dalla Sogliano Ambiente S.p.A.: (non ci sono attività escluse dal campo di applicazione): - Progettazione e costruzione di discariche (OG12), di impianti di recupero rifiuti (OS14) e di impianti per la produzione di energia elettrica (OG9); - Gestione e conduzione di discariche ed impianti connessi; - Gestione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas; - Cernita e valorizzazione dei rifiuti non pericolosi presso il sito di Ginestreto (Area Marconi); - Manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti gestiti (discariche ed impianti connessi, impianti di recupero). Nel mese di settembre 2013 è pianificata la verifica di estensione della certificazione ai sensi delle norme UNI ISO 14001:2004, UNI ISO 9001:2008 e secondo lo standard BS OHSAS 18001:2007 all’impianto di stabilizzazione (compreso all’interno della presente Dichiarazione Ambientale). LA PUBBLICAZIONE DELLA PRESENTE DICHIARAZIONE AMBIENTALE, REDATTA CONFORMEMENTE AL REGOLAMENTO (CE) DEL 25 NOVEMBRE 2009 N. 1221 “EMAS” RELATIVA ALLA DISCARICA DI GINESTRETO, ALL’IMPIANTO DI CERNITA E VALORIZZAZIONE, ALL’IMPIANTO DI STABILIZZAZIONE ANAEROBNICA E ALLA SEDE LEGALE, RINNOVA L’IMPEGNO DELLA SOCIETÀ VERSO L’AMBIENTE E LA TRASPARENZA DI COMUNICAZIONE. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 5 di 78 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ Le attività principali svolte attualmente dalla società sono quelle descritte nel paragrafo precedente. Gli impianti, sia di recupero che di smaltimento, sui quali la Sogliano Ambiente S.p.A. esercita attività di gestione (così come definita dal D.Lgs. 36/2003) e conduzione sono i seguenti: 1. DISCARICA DENOMINATA “GINESTRETO” nel Comune di Sogliano al Rubicone (oggetto della registrazione EMAS). L’impianto di “GINESTRETO” è costituito da due siti rispettivamente denominati GINESTRETO 1 (G1) e GINESTRETO 2 (G2). Il sito G2 è attualmente in esercizio ed è stato realizzato l’ampliamento a 2.500.000 m3, mentre il sito G1, avendo esaurito la volumetria disponibile, è in fase di post gestione (Delibera n. 640 del 16/12/2008). Presso il sito discarica è presente anche un impianto di produzione di energia elettrica alimentato a biogas costituito da 5 motori di cui uno di riserva (nell’anno 2012 si è proceduto con la dismissione di uno dei motori a servizio dell’impianto. Il numero di motori è, quindi passato da 6 a 5). Nel corso del 2008 è stato realizzato un ulteriore impianto di produzione di energia elettrica (turbo-generatore denominato “ORC”) che sfrutta i flussi di vapore caldo derivanti dai fumi dei motori. Nel corso del 2009 è stata ottenuta l’Autorizzazione Integrata Ambientale per G2 (Delibera G.P. n° 426 del 08/08/2009). Nel corso del 2013 viene realizzato l’ impianto di trattamento reflui di discarica di Ginestreto; 2. IMPIANTO DI CERNITA E VALORIZZAZIONE UBICATO NEL SITO DENOMINATO “AREA MARCONI” in prossimità della discarica per rifiuti non pericolosi di Ginestreto, nel Comune di Sogliano al Rubicone (oggetto della registrazione EMAS) che riceve e tratta rifiuti derivanti da flussi selezionati e da raccolte specifiche. L’impianto è in possesso di Autorizzazione all’esercizio rilasciata con Delibera di Giunta Provinciale della Provincia di Forlì Cesena n°159 del 05/04/2011; 3. IMPIANTO DI STABILIZZAZIONE delle frazioni organiche dei rifiuti finalizzato al recupero energetico e di materia (di seguito indicato come “Impianto di stabilizzazione anerobica”) che tratta la frazione organica dei rifiuti urbani e l’organico proveniente da raccolte differenziate. L’impianto sorge presso l’Area Marconi, adiacente all’impianto di cernita e valorizzazione, ed è in possesso di Autorizzazione ai sensi della Delibera di Giunta Provinciale n°345 del 29/07/2010; 4. Impianto di produzione energia elettrica alimentato a biogas situato presso la discarica di Cà Lucio (PU): la conduzione dell’impianto è stata affidata alla Sogliano Ambiente da parte di Marche Multiservizi (impianto certificato ai sensi della UNI EN ISO 14001:2004); 5. Impianti di produzione energia elettrica alimentati a biogas situati presso le discariche di: “Tre Monti” - Imola (BO); “Fosso Pondo” in località San Martino in Varolo nel Comune di Civitella di Romagna (FC); “Tessello”, in località S. Carlo nel Comune di Cesena (FC) le cui conduzioni sono state affidate alla Sogliano Ambiente da parte di Romagna Energia Srl (tutti gli impianti sono certificati ai sensi della UNI EN ISO 14001:2004). La SEDE LEGALE E GLI UFFICI AMMINISTRATIVI E TECNICI della Sogliano Ambiente S.p.A. si trovano nel centro storico del Comune di Sogliano al Rubicone, a Palazzo Nardini, in Piazza Garibaldi 12: anche la sede legale ed amministrativa è oggetto di registrazione EMAS e di certificazione UNI EN ISO 14001:2004. Altre attività svolte dalla Sogliano Ambiente S.p.A. sono: - progettazione e costruzione di impianti (attività certificata ai sensi della UNI EN ISO 14001:2004); - intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione (attività certificata ai sensi della UNI EN ISO 14001:2004); - conduzione di discariche (oltre a quelle già richiamate) in seguito ad accordi ed appalti di volta in vota stipulati. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 6 di 78 Nella presente Dichiarazione Ambientale per gli anni 2010, 2011 e 2012 sono riportati i valori reali dei parametri mentre per il 2013 il dato effettivo è riferito al periodo che va dal 01/01/2013 al 30/06/2013. Per effettuare un confronto con i precedenti anni è stata ipotizzata una attività proporzionale a quella dei mesi precedenti (tale proiezione è stata evidenziata nei grafici con colore differente ove ciò fosse di aiuto alla comprensione). Nelle Tabelle di seguito riportate sono indicate le principali caratteristiche degli impianti di discarica, di cernita e valorizzazione e di stabilizzazione. Unità di misura Anno di inizio attività Durata complessiva prevista - anni Previsione di Quantità di rifiuto smaltimento per smaltito il 2013 giornalmente t/anno Volumetria complessiva del sito autorizzata t/giorno m3 950 4.775.000 140.000 di rifiuti* GINESTRETO 2005 + 25 (solo sito G2) 20.000 di sovvallo* Gestione percolato: Impianto di trattamento reflui di discarica situato presso il sito di Ginestreto Gestione biogas: Produzione di energia elettrica (combustione in torcia ad alta temperatura in caso di emergenza) * Definito tramite Delibera di Consiglio Comunale n ° 70 del 18/12/2012 Sogliano Ambiente SpA per il 2013 ha una previsione di smaltimento di circa 176.000 t/anno. La differenza rispetto a quanto definito nella sopracitata delibera è dovuta al recupero dei quantitativi non smaltiti nel 2012. Tab. 1 – Le caratteristiche delle discariche in gestione. Anno di inizio attività Unità di misura gg/mm/aa Quantitativo trattato nel 2010 Quantitativo trattato nel 2011 Quantitativo trattato nel 2012 Quantitativo trattato nel 2013 (fino al 30/06/2013) Personale impiegato al 30/06/2013 t t t t n. Impianto di cernita e valorizzazione 02/05/06 35.0374 31.520 32.484 18.624 29 di cui 18 appartenenti alla Coop. Sociale “La Finestra” Impianto di stabilizzazione 20/02/13 _ _ _ 11.989 11 Tab. 2 - Le caratteristiche dell’Impianto di cernita e valorizzazione e dell’impianto di stabilizzazione (comparto “Area Marconi”). Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 7 di 78 DESCRIZIONE DEI SITI Nel presente capitolo è riportata una descrizione dei siti e della attività svolte presso i siti soggetti a registrazione EMAS.. Viene di seguito riportata “una scheda anagrafica” contenente i dati generali dell’azienda: Ragione Sociale dell’Azienda SOGLIANO AMBIENTE S.p.A. Codice NACE Gruppo 90.0 Raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi Gruppo 40.1 Produzione e distribuzione di energia elettrica Gruppo 37.1 Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici Gruppo 37.2 Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami non metallici Indirizzo Sede Legale P.zza Garibaldi 12 Telefono/fax 0541 – 948910 0541 – 948909 Indirizzo Discarica, Impianto di cernita e valorizzazione Via Ginestreto – Morsano n° 14 Impianto di stabilizzazione Via Ginestreto – Morsano n° 15 Telefono/fax Discarica 0541 – 948160 / 0541 – 817098 Telefono/fax Impianto di cernita e valorizzazione 0541 – 939137 / 0541 – 939152 Telefono Impianto di stabilizzazione 0541 – 1792858 Località Sogliano al Rubicone Provincia Forlì - Cesena LA DISCARICA DI GINESTRETO L’area individuata per la realizzazione della discarica “Ginestreto” è costituita da una successione di calanchi ai margini del territorio comunale ed è priva di vocazioni economiche di rilievo. Le caratteristiche geologiche hanno costituito un fattore determinante per la scelta del sito, fornendo una garanzia di isolamento della discarica dall’ambiente circostante aggiuntiva rispetto a quelle realizzate artificialmente. L’impianto è stato avviato nel dicembre del 1990 con la realizzazione e coltivazione del sito denominato Ginestreto 1 (G1), il cui esaurimento è avvenuto in data 30 aprile 2005. La chiusura definitiva, comprensiva di collaudo, ha dato inizio alla fase detta di “post-gestione”: durante questa fase, della durata di almeno 30 anni, si continueranno a gestire sia il biogas che il percolato prodotti dalla discarica. Contestualmente all’esaurimento di G1 è entrato in esercizio il nuovo sito, denominato Ginestreto 2 (G2), che interessa un’area complessiva di circa 12 ettari, per una potenzialità di stoccaggio pari a 1.500.000 m3 e che garantirà lo smaltimento dei rifiuti fino al 2020. G2 è adiacente a G1 e con esso divide le attrezzature di servizio come appare dalla Fig. 1. Nel corso del 2009 sono state condotte le attività di costruzione dell’ampliamento di G2 grazie al quale è possibile abbancare 2.500.000 m3 di rifiuto sia urbano (proveniente dalle provincie di Rimini e Forlì - Cesena) che speciale. Entrambi i siti (G1 e G2) sono conformi alla normativa sulle discariche (D.lgs. n.36 del 13/01/03) che dispone, in modo dettagliato, i criteri costruttivi e gestionali degli impianti di discarica. Nel corso del 2012 si è provveduto alla definitiva dismissione del motore endotermico da 630 KW (motore n. 6), del relativo punto di emissione G2-3 dell'impianto di cogenerazione di Ginestreto e Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 8 di 78 sistema di analisi: tale modifica impiantistica è stata realizzata a seguito della deliberazione di modifica non sostanziale dell'AIA n. 308 del 24/07/2012. La principale novità che si registra nel 2012 – primi mesi del 2013 presso la discarica di Ginestreto è la progettazione e costruzione (che terminerà nel secondo semestre del 2013) di un impianto di trattamento dei reflui di discarica a servizio delle discariche G1 e G2 (progetto approvato in data con Delibera di Giunta Provinciale di Forlì - Cesena N.330 del 27/08/2012). L’impianto ha una potenzialità di 72 m³/giorno ed il processo di depurazione prevede trattamenti chimico – fisici che permettono, fra l’altro, di produrre solfato d’ammonio, venduto come prodotto a ditte esterne che lo utilizzano in processi industriali specifici. Il solfato d’ammonio non è un rifiuto bensì un prodotto. La presenza di un impianto di trattamento dei reflui di discarica all’interno del sito di G1 e G2 comporta una serie di vantaggi di carattere tecnico ed ambientale: la garanzia di disporre di un processo specificamente progettato sul percolato, con ottimi risultati sulla qualità del refluo in uscita; la significativa riduzione del traffico indotto dal trasporto del percolato agli impianti di depurazione; una maggiore efficienza energetica collegata da un lato al fatto che non è più richiesta l’energia necessaria per il trasporto al depuratore autorizzato e dall’altro che in loco è possibile sfruttare il calore fornito dai motori di produzione di energia elettrica alimentati con il biogas prelevato dalle discariche, attraverso il recupero del calore dell’acqua di raffreddamento dei motori, che altrimenti sarebbe dissipato in atmosfera; la riduzione del battente di percolato all’interno del corpo discarica e un suo migliore controllo essendo garantito, proprio dalla presenza in loco dell’impianto, un deflusso costante. Nel corso del 2013 è stata realizzata la nuova pesa che consente di migliorare la viabilità agli impianti. AMPLIAMENTO DISCARICA ESAURITA (G1) DISCARICA IN COLTIVAZIONE (G2) IMPIANTO DI COGENERAZIONE LUOGO IN CUI SORGE IMPIANTO DI TRATTAMENTO PERCOLATO TORCE VASCHE PERCOLATO NORD Fig. 1 – Veduta aerea del sito di discarica denominato Ginestreto, con indicazione del sito in post – gestione (G1), del sito operativo (G2), delle attrezzature di servizio. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 9 di 78 L’IMPIANTO DI CERNITA E VALORIZZAZIONE L’impianto di cernita e valorizzazione (Fig. 3) è realizzato nel sito denominato “Area Marconi” a circa 3 km dalla discarica per rifiuti non pericolosi di Ginestreto, a cui è collegato tramite strada privata, ed è finalizzato al recupero delle frazioni riutilizzabili dei rifiuti provenienti da flussi selezionati e da raccolte specifiche. Il recupero viene realizzato mediante cernita manuale: quest’ultima garantisce una efficace separazione, e quindi recupero, del rifiuto dato che i diversi addetti alla cernita si occupano di selezionare un tipo specifico di materiale. Talune tipologie di rifiuti vengono preventivamente trattate tramite triturazione e vagliatura. Il materiale recuperabile selezionato viene successivamente inviato in impianti finalizzati al recupero mentre il residuo non recuperabile viene destinato allo smaltimento presso la vicina discarica di Ginestreto. L’impianto è dotato di servizi generali (spogliatoi, uffici ecc), di un piazzale interno adibito a viabilità, di parcheggi ed aree di carico e scarico del materiale selezionato; la sua realizzazione è stata completata con interventi di piantumazione di specie arboree al perimetro del sito al fine di migliorare l’integrazione nel paesaggio della struttura. Fig. 2 – Veduta aerea del sito di Cernita e Valorizzazione. L’IMPIANTO DI STABILIZZAZIONE Nell’area adiacente all’impianto di cernita e valorizzazione di “Area Marconi” è stato progettato e costruito un impianto per la stabilizzazione delle frazioni organiche dei rifiuti finalizzato al recupero energetico e di materia a partire dalle frazioni organiche dei rifiuti urbani e speciali. Sono state definite negli atti autorizzativi in possesso dell’impianto le singole tipologie di rifiuto che possono essere trattate (anche in funzione della tipologia di prodotto [ammendante compostato misto o biostabilizzato] in uscita dall’impianto stesso). Infatti, in funzione delle diverse caratteristiche iniziali dei rifiuti trattati e del processo di lavorazione a cui vengono e sottoposti, si possono avere prodotti finali diversificati: ammendante compostato misto (compost di qualità o compost fuori specifica, in relazione alla qualità del materiale in ingresso), biostabilizzato. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 10 di 78 Oltre ai prodotti sopra elencati, l’impianto recupera anche biogas, attraverso la produzione di energia elettrica. La produzione di energia elettrica da biogas è integrata con la produzione di energia elettrica da celle fotovoltaiche in silicio poste sulla copertura del fabbricato (1 MW). Il processo viene descritto come “ciclo chiuso” dal momento che non necessita di apporti energetici esterni, né di acqua o di altri elementi da immettere nel circolo. L’impianto di stabilizzazione, unitamente alle porzioni di fabbricato da destinare alla movimentazione del rifiuto grezzo e dei prodotti finiti (compost e biostabilizzato) è realizzato all’interno di un capannone in calcestruzzo armato prefabbricato avente una superficie coperta di circa m 2 11.200. In adiacenza al capannone è stato realizzato di un piccolo edificio che si sviluppa su due piani, in cui si trovano gli spogliatoi e gli uffici. NORD Fig. 3 – Comparto “Area Marconi”: Impianto di cernita e valorizzazione ed impianto di stabilizzazione. LA SEDE LEGALE E GLI UFFICI AMMINISTRATIVI La sede amministrativa e legale della Sogliano Ambiente SpA è ubicata a Sogliano al Rubicone, in piazzetta Garibaldi, all’interno di un palazzo che fu di proprietà dei Conti Nardini. Un tempo sede del Tribunale di Giustizia e dei Notai, lo storico edificio del XV sec., appendice del Castello Malatestiano, è stato ristrutturato e rimesso completamente a nuovo, trovando così un utilizzo non molto differente da quello che aveva in origine. Fig. 4 – La sede legale della Sogliano Ambiente S.p.A. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 11 di 78 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI Di seguito è riportata una descrizione delle attività svolte presso la discarica di Ginestreto, l’impianto di cernita e valorizzazione e quello di stabilizzazione. Le diverse fasi delle attività svolte ed i conseguenti impatti ambientali sono riportati ed elencati nel paragrafo “Elenco degli aspetti ambientali significativi” a pagina 71. LA DISCARICA DI GINESTRETO La figura sottostante riporta uno schema a blocchi delle diverse attività con indicazione dei principali flussi in ingresso (materie prime, rifiuti smaltiti, risorse consumate) e in uscita (rifiuti prodotti, energia prodotta, biogas). Inoltre le attività indicate nelle caselle di colore bianco sono svolte direttamente da Sogliano Ambiente S.p.A., quelle nelle caselle di colore verde sono affidate a società terze. EMISSIONI RIFIUTI ENERGIA PRODOTTA COGENERAZIONE EMISSIONI COMBUSTIONE Solo in caso di blocco dell’impianto di cogenerazione ENERGIA ENERGIA TRASPORTO RESIDUI IMPIANTO DI TRATTAMENTO MATERIALI PER COLLETTORI PERCOLATO TRATTAMENTO DEL PERCOLATO GUAINA IN HDPE CONDENSA ASPIRAZIONE ENERGIA BIOGAS PERCOLATO ARGILLA BIOGAS PREPARAZIONE DEL LOTTO COLTIVAZIONE PERCOLATO RECUPERO DEL SITO TERRENO DI COPERTURA ENERGIA TERRENO ASPORTATO MATERIALE DRENI BIOGAS SCARICO DEI RIFIUTI LEGENDA TRASPORTO DEI RIFIUTI USCITE INGRESSI Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 12 di 78 Nei grafici seguenti sono riportati gli andamenti dei rifiuti smaltiti (Fig. 5 e Fig. 6) per il periodo 20102013. Rifiuti smaltiti - Discarica Ginestreto 180000 160000 140000 120000 100000 80000 65.277,32 162.208,00 169.944,00 163.529,26 60000 40000 65.277,32 20000 0 2010 2011 t (smaltite presso G2) 2012 2013 proiezione t (smaltite presso G2) Fig. 5 – Quantitativi di rifiuti smaltiti presso la discarica di Ginestreto nel periodo 2010 - 2013. Dal grafico in Figura 5 si evince che il quantitativo di rifiuti che si ipotizza di smaltire nell’anno 2013 è inferiore rispetto agli anni precedenti. Il dato è giustificato dalla riduzione dei conferimenti da parte di Hera (in particolare di RU, come si evince dalla figura di seguito riportata) nonché dalle conseguenze della crisi economica che ha ridotto la produzione di rifiuti. Presso la discarica di Ginestreto vengono conferiti Rifiuti Urbani (RU) e Rifiuti Speciali (RS) i cui quantitativi sono riportati nella figura sotto riportata. Rifiuti urbani e speciali smaltiti - Discarica Ginestreto 180000 160000 Quantità (t) 140000 120000 100000 106.024 124.124 117.398 58.326 80000 60000 58.326 40000 20000 56.184 46.131 45.820 6.951 0 2010 t RU 2011 t RU con proiezione 2013 2012 t RS 6.951 2013 t RS con proiezione 2013 Fig. 6 – Quantitativo di rifiuti smaltiti presso la discarica di Ginestreto suddivisi in RU (Rifiuti urbani) e RS (Rifiuti speciali) nel periodo 2010 - 2013. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 13 di 78 Dalla Fig. 6 si evince che: nel triennio 2010-2012 il quantitativo dei RU smaltiti è rapidamente diminuito, raggiungendo il valore minimo nell’anno 2012, permettendo un aumento dello smaltimento dei rifiuti speciali; nel 2012 i rifiuti speciali hanno raggiunto il valore più alto del periodo: questo è giustificabile dall’entrata in funzione a pieno regime dell’inceneritore di Rimini, in aggiunta a specifiche scelte aziendali. nel 2013 si attende una notevolmente diminuzione del quantitativo di RU a causa della riduzione dei conferimenti da parte di Hera, mentre si attende costante il quantitativo dei RS. Nel sito di “Ginestreto” il biogas prodotto dalla degradazione dei rifiuti viene recuperato poiché utilizzato per la produzione di energia elettrica: l’attuale configurazione dell'impianto connesso alla discarica di Ginestreto consente l'utilizzo del 100% del biogas aspirato per la produzione di energia elettrica. La produzione di energia, riportata nella Fig. 7, è utilizzata anche per l’alimentazione degli impianti ausiliari alla produzione di energia, quindi per l’auto-consumo, mentre la restante parte è ceduta in rete ad ENEL distribuzione. L’impianto per il recupero di biogas è attualmente costituito da 5 elettrogeneratori ognuno dei quali mette in movimento un generatore di corrente utilizzando il biogas come carburante. L’impianto è completato, nel corso del 2008, da un generatore a turbina denominato “ORC” che, utilizzando un liquido organico (N-pentano) in un sistema a ciclo chiuso senza emissioni, recupera il calore dei fumi in uscita dai 5 motori. Il generatore aggiuntivo è un generatore di energia a “ciclo Rankine” che produce energia dal recupero di calore, utilizzando il salto termico della temperatura dei fumi, prodotti dai motori a combustione interna alimentati a biogas, per produrre energia elettrica. Il recupero di energia avviene attraverso appositi scambiatori di calore aria – olio diatermico impiegati per riscaldare l’olio di circa 280° C necessari per fare evaporare il pentano mediante uno scambiatore olio – pentano. Il pentano, nell’evaporare determina un salto di pressione, pari ad un massimo di 32 bar che utilizzato per mettere in movimento la turbina. Si tratta di una delle prime istallazioni in Italia di questo tipo di tecnologia. Energia elettrica 30.000 25.000 27.851 25.573 24.682 26.559 26.381 24.154 24.883 Energia (MWh) 22.314 20.000 15.000 10.000 5.000 890 1.079 1.470 1.840 477 1.677 176 915 0 2010 EE prodotta 2011 EE venduta 2012 EE per autoconsumo 2013 (con proiezione) EE acquistata Fig. 7 – Trend di produzione di energia elettrica per il periodo 2010 – 2013 suddivisa in energia elettrica prodotta e ceduta interamente alla rete di distribuzione, energia consumata internamente (autoconsumo) ed energia acquistata successivamente. Osservando la Figura 7 sopra riportata si può notare un andamento altalenante del quantitativo di energia elettrica prodotta nel corso del quadriennio. Il valore del 2010 è imputabile all’adeguamento Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 14 di 78 dell’impianto di aspirazione e alla sostituzione di 2 motori. Il calo del 2012 rispetto al 2011 è dovuto invece alla riduzione di produzione di biogas del sito di G2 (legato al minor quantitativo di rifiuto urbano smaltito) e all’eliminazione del motore endotermico da 630 KW (motore n. 6) a seguito della deliberazione di modifica non sostanziale dell'AIA n. 308 del 24/07/2012. Il dato relativo all’anno 2013 è da ritenersi indicativo in quanto è una proiezione sui 12 mesi della produzione effettuata nei primi 6 mesi dell’anno. Inoltre, i dati relativi al primo semestre possono subire piccole modifiche a seguito del controllo a consuntivo alla fine del 2013. Si segnala, comunque, che l’incremento di consumo di energia elettrica (data dall’autoconsumo e da quella acquistata) è dovuto alla messa in funzione del nuovo impianto di trattamento reflui di G1 e G2. Nel sito di “Ginestreto” si recupera l’energia sottoforma di calore non solo attraverso il generatore “ORC” che recupera il calore dei fumi dei motori, ma anche attraverso il nuovo impianto di trattamento del refluo di discarica: il fabbisogno termico dell’impianto di trattamento è pari a 1.000.000 kcal/h (≈ 1.150 kWt), che viene fornito dai 70 m³/h di acqua calda del recupero termico dei motori di cogenerazione. E’ presente una piccola centrale termica a biogas con potenzialità di 0,715 MW per garantire la continuità di marcia in caso di anomalie o manutenzione ai motori stessi. IMPIANTO DI COGENERAZIONE IMPIANTO DI TRATTAMENTO REFLUI DI DISCARICA Fig. 8 – L’impianto di cogenerazione e l’impianto di trattamento reflui di discarica di Ginestreto – veduta aerea. L’attività svolta da Sogliano Ambiente S.p.A. nell’ambito della discarica di Ginestreto è costituita da: Progettazione e realizzazione del sito Conferimento dei rifiuti in discarica Trasporto dei rifiuti Accettazione dei rifiuti Scarico e movimentazione del rifiuto Coltivazione del rifiuto e gestione biogas e percolato Recupero finale del sito Ripristino ambientale e gestione del post-esercizio Impianti ed attività connessi alla gestione della discarica Impianto di aspirazione del biogas. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 15 di 78 L’IMPIANTO DI CERNITA E VALORIZZAZIONE L’impianto di cernita e valorizzazione è costituito da un capannone industriale e dall’adiacente area di piazzale, utilizzato in parte per la viabilità dei mezzi ed in parte per lo stoccaggio del rifiuto selezionato in attesa del suo conferimento presso impianti di recupero. All’interno del capannone vengono effettuate le diverse operazioni che portano alla selezione del rifiuto. Le operazioni di recupero prevedono lo scarico del rifiuto all’interno dell’ area di scarico del rifiuto. In essa avviene un iniziale controllo del materiale scaricato a cui segue la cernita meccanica con caricatore a ragno per isolare le frazioni pesanti e/o di grandi dimensioni eventualmente presenti. Talune tipologie di rifiuti vengono preventivamente trattate tramite triturazione e vagliatura attraverso un impianto mobile. Il materiale che residua dalla cernita meccanica è caricato su nastri trasportatori. Il nastro trasportatore (Fig. 9 9), è realizzato con elementi di lamiera piegata e costituisce la linea su cui si sviluppano tutte le lavorazioni dell'impianto. Fig. 9 – Interno dell’impianto di cernita e valorizzazione con particolare del ragno che carica il rifiuto sul nastro trasportatore. Il rifiuto trasportato dal nastro passa, dapprima, attraverso un impianto di deferizzazione e demetallizzazione che permette di separare i materiali ferrosi eventualmente presenti, quindi viene accuratamente selezionato e separato in frazioni omogenee dagli operatori posti sull’impalcato di selezione (Fig. 10). Fig. 10 – La cabina di selezione del rifiuto: l’esterno ed il particolare dell’interno. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 16 di 78 Nell’impalcato, costituito da un cabinato servito da impianto di aerazione forzata e condizionata, per garantire una migliore igiene del lavoro, dotato di passerella di servizio, si trovano le postazioni di lavoro in cui viene effettuata la fase di selezione manuale del rifiuto. Il materiale compressibile recuperato è inviato tramite un secondo nastro all’apparato di pressatura nel quale subisce una riduzione volumetrica ed è imballato: pressa ed impianto di legatura del materiale, posizionati al termine della linea di trattamento, permettono di compattare ed imballare il rifiuto selezionato e formare elementi facilmente stoccabili e trasportabili. Successivamente le balle di materiale omogeneo sono caricate da muletti e trasportate all’esterno, ove sono localizzate le apposite aree di stoccaggio dei materiali. Le balle di materiale, raggruppate per merceologie omogenee, sono impilate, nel rispetto delle norme di sicurezza, in attesa della successiva destinazione alle attività di utilizzo finale. Il materiale non pressabile, come ad esempio il ferro, ed il legno sono stoccati all’esterno sulle apposite aree di deposito o all’interno di contenitori. I conferimenti costituiti da mono materiali, e quindi già raccolti in modo differenziato dai produttori, sono sottoposti ad un’eventuale ulteriore pulizia da corpi estranei, a pressatura, se possibile, e a successivo stoccaggio esterno. Il sovvallo derivante dall’attività di cernita manuale è scaricato in un’area di deposito preliminare delimitato, caricato su mezzi di trasporto e conferito in discarica. All’interno del capannone industriale è presente un impianto di nebulizzazione dell’acqua, posizionato nei punti in cui è maggiore la produzione di polveri che permette di ridurre il quantitativo di polveri sospese all’interno del capannone. L’Impianto di cernita e valorizzazione, in base all’autorizzazione approvata con D.G.P. di Forlì - Cesena n.556 del 28/10/2008, ha effettuato le seguenti operazioni di recupero rifiuti fino al 30 Aprile 2011: R3: riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche) – I materiali gestiti consistono principalmente in carta e cartone, legno, plastica e tessuti, quindi materiali non putrescibili. R4: riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici - I materiali gestiti sono metalli. R5: riciclo/recupero di altre sostanze organiche - I rifiuti a cui si fa riferimento sono in prevalenza materiali inerti e vetro; R13: messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo prima della raccolta nel luogo in cui sono prodotti). Con D.G.P. di Forlì - Cesena n.159 del 05/04/2011 l’Impianto di cernita e valorizzazione è stato autorizzato ad effettuare, a partire dal primo maggio 2011 sino al 30 Aprile 2021, le seguenti operazioni di recupero di rifiuti : R3: riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche) – I materiali gestiti consistono principalmente in carta e cartone, legno, plastica e tessuti, quindi materiali non putrescibili. R12: scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate da R1 ad R11; R13: messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo prima della raccolta nel luogo in cui sono prodotti) Per ogni operazione sono stati identificati i rifiuti (codici CER) che possono essere sottoposti alle operazioni di recupero sopra riportate. Nella tabella sottostante sono riportati i quantitativi di rifiuti trattati presso l’impianto di cernita e valorizzazione. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 17 di 78 Rifiuti gestiti Codice CER Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 RIFIUTI PLASTICI (AD ESCLUSIONE DEGLI IMBALLAGGI) 020104 52.860 88.400 RIFIUTI DELLA SILVICOLTURA 020107 442.780 030105 Anno 2013 Anno 2013 (dati al 30 giugno) (dati con proiezione) 153.480 68.260 136.520 62.940 61.440 60.980 121.960 721.640 584.360 385.460 87.700 175.400 030308 528.120 1.280.930 954.170 253.270 506.540 040109 311.770 33.800 84.320 19.760 39.520 040209 42.930 - - - - 040222 207.956 96.320 771.740 51.185 10.2370 070213 134.840 128.020 385.142 451.639 903.278 101209 4.280 - - - - 120105 66.080 60.516 66.830 20.970 41.940 150101 4.146.690 4.369.685 5.130.780 2.685.650 5.371.300 IMBALLAGGI IN PLASTICA 150102 2.068.360 1.668.775 2.182.965 1.497.845 2.995.690 IMBALLAGGI IN LEGNO IMBALLAGGI METALLICI IMBALLAGGI IN MATERIALI COMPOSTI IMBALLAGGI IN MATERIALI MISTI IMBALLAGGI IN VETRO IMBALLAGGI IN MATERIA TESSILE ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI, STRACCI E INDUMENTI PROTETTIVI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 150202 PNEUMATICI FUORI USO METALLI FERROSI PLASTICA VETRO COMPONENTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI INORGANICI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 160303 150103 150104 1.345.170 1.868.600 1.705.860 855.300 1.710.600 28.820 36.250 75.080 55.560 111.120 150105 - - 12.560 4.850 9.700 150106 17.439.650 11.170.870 8.440.229 5.159.801 10.319.602 150107 204.975 721.880 654.280 1.393.260 2.786.520 150109 8.740 - - - - 150203 1.320 - - - - 160103 160117 160119 160120 11.940 500 23.330 7.232 4.940 3.880 32.264 340 6.160 11.140 41.560 3.020 3.910 33.850 1.260 7.820 67.700 2.520 160122 68.860 - 1.920 670 1.340 160304 8.500 3.220 36.100 16.740 33.480 SEGATURA, TRUCIOLI, RESIDUI DI TAGLIO, LEGNO,PANNELLI DI TRUCIOLARE E PIALLACCI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 030104 SCARTI DELLA SELEZIONE DI CARTA E CARTONE DESTINATI AD ESSERE RICICLATI RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI CONFEZIONAMENTO E FINITURA RIFIUTI DA MATERIALI COMPOSITI (FIBRE IMPREGNATE, ELASTOMERI, PLASTOMERI) RIFIUTI DA FIBRE TESSILI LAVORATE RIFIUTI PLASTICI SCARTI DI CERAMICA, MATTONI, MATTONELLE E MATERIALI DA COSTRUZIONE (SOTTOPOSTI A TRATTAMENTO TERMICO) LIMATURA E TRUCIOLI DI MATERIALI PLASTICI IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 18 di 78 Anno 2013 Anno 2013 Codice CER Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 160306 - - 170102 170201 170202 170203 170401 170402 802.900 652.190 34.320 20.460 10.460 - - 215.260 440 12.840 166.870 100 2.480 173.230 260 7.060 121.510 6.470 243.020 12.940 FERRO E ACCIAIO 170405 246.060 371.920 523.290 222.310 444.620 METALLI MISTI MATERIALI ISOLANTI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLE VOCI 170601 E 170603 MATERIALI DA COSTRUZIONE A BASE DI GESSO DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 170801 RIFIUTI MISTI DELL'ATTIVITA' DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLE VOCI 170901, 170902 E 170903 CARTA E CARTONE METALLI FERROSI 170407 16.400 3.820 1.740 200 400 170604 42.260 113.815 115.800 5.420 10.840 170802 178.160 183.200 327.780 98.790 197.580 170904 1.283.990 649.980 739.134 135.870 271.740 191201 191202 3.880 - - 30.300 - - PLASTICA E GOMMA 191204 2.739.207 3.791.770 5.726.904 3.249.410 6.498.820 VETRO LEGNO DIVERSO DA QUELLO DI CUI ALLA VOCE 19 12 06 CARTA E CARTONE VETRO ABBIGLIAMENTO PRODOTTI TESSILI LEGNO, DIVERSO DA QUELLO DI CUI ALLA VOCE 200137 PLASTICA 191205 - - 13.920 - - 191207 - 63.080 348.980 - - 200101 200102 200110 200111 719.740 235.340 82.900 - 16.980 - 61.560 20.800 123.120 41.600 - 130 - - - - 17.430 - - - 200138 91.500 472.420 837.360 463.060 926.120 200139 75.720 562.560 1.055.840 123.720 247.440 METALLO RIFIUTI INGOMBRANTI 200140 200307 - 35.620 - - - 462.080 2.157.100 813.540 1.267.900 2.535.800 35.037.440 31.563.835 32.482.054 18.623.650 37.247.300 19.161.800 16.719.670 15.797.360 9.269.650 18.539.300 55% 53% 49% 8.744.026 8.838.130 10.428.002 3.306.856 2.737.300 3.655.482 1.842.350 3.684.700 VETRO* 334.040 735.270 488.130 1.512.160 3.024.320 LEGNO* 4.430.350 4.189.880 4.550.580 1.787.980 3.575.960 480.530 634.310 846.760 468.210 936.420 Rifiuti gestiti RIFIUTI ORGANICI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 160305 MATTONI LEGNO VETRO PLASTICA RAME, BRONZO, OTTONE ALLUMINIO TOTALE RIFIUTI IN INGRESSO SOVVALLO 191212 % DI SOVVALLO SU RIFIUTO IN INGRESSO RIFIUTI CONFERITI ALLE DITTE RIUTILIZZATRICI PLASTICA* (IN USCITA CON IL CER 191204) (IN USCITA CON IL CER 191205) (IN USCITA CON IL CER 191207) METALLI FERROSI E NON FERROSI* (IN USCITA CON IL CER 191202 E 191203) (dati al 30 giugno) (dati con proiezione) 64.780 54.700 109.400 9.820 500.640 69.470 138.940 50% 5.759.640 11.519.280 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 19 di 78 Rifiuti gestiti CARTA E CARTONE** Codice CER Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 6.385.300 5.558.560 6.166.680 Anno 2013 Anno 2013 (dati al 30 giugno) (dati con proiezione) 3.225.700 6.451.400 * Plastica, legno e metalli non sono i soli rifiuti conferiti alle ditte riutilizzatrici. Sono inviati a tali ditte anche altri rifiuti (terre e rocce da scavo, rifiuti da costruzione-demolizione, …), in quantitativi percentualmente molto bassi. ** Carta e cartone non sono compresi nella voce “Rifiuti conferiti alle ditte riutilizzatrici” in quanto, una volta selezionati presso l’impianto non sono più considerati come rifiuti ma come materia prima. Tab. 3 – I quantitativi di rifiuti trattati presso l’impianto di cernita e valorizzazione espressi in kg. La percentuale di sovvallo si mantiene compresa all’interno del 50% anche nel corso del primo semestre 2013, nonostante la grande quantità di rifiuti lavorati. Tale risultato è ascrivibile sia all’esperienza degli operatori nella cernita manuale (ad es. maggiore dimestichezza nell’individuazione dei rifiuti e rapidità nella loro selezione) sia alla possibilità di scegliere, da parte di Sogliano Ambiente S.p.A., soggetti che portano all’impianto rifiuti dai quali è possibile ottenere una elevata percentuale di materiale recuperabile. Si fa notare che la somma dei rifiuti in uscita dall’impianto (sovvallo, rifiuti conferiti alle ditte riutilizzatici, carta e cartone) non coincide perfettamente con il rifiuto in ingresso. Tale discrepanza è dovuta alla presenza di giacenze di materiale già trattato presso l’impianto e in attesa di essere venduto alle ditte riutilizzatici. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 20 di 78 L’IMPIANTO DI STABILIZZAZIONE L’impianto di recupero dei rifiuti organici è dimensionato per trattare annualmente circa 40.000 t/anno di rifiuti provenienti da flussi selezionati e da raccolte specifiche quali: rifiuti urbani che provengono dalla Provincia di Forlì - Cesena, nelle quantità che di anno in anno saranno identificate, sulla base delle necessità individuate per la Provincia stessa; frazioni di rifiuti urbani selezionate meccanicamente che, qualora destinate al recupero, potranno provenire anche da altre Province in quanto non subiscono il limite di circolazione territoriale essendo indirizzate ad un impianto finalizzato al recupero; potranno inoltre essere ammessi alla lavorazione, le frazioni di rifiuti urbani provenienti dalla regione o extraregionali, oggetto di raccolta differenziata destinate al recupero, per le quali è sempre permessa la libera circolazione sul territorio nazionale, al fine di favorire quanto più è possibile il loro recupero (fatto salvo il principio di prossimità); rifiuti speciali autorizzati. L’impianto di stabilizzazione sfrutta una tecnologia finalizzata al recupero di materia ed energia a partire dalle frazioni organiche dei rifiuti urbani e speciali che si compone di due fasi successive: a) fase di fermentazione in ambiente anaerobico (in assenza di ossigeno molecolare o legato ad altri elementi), con degradazione della sostanza organica e formazione di gas metano e biossido di carbonio. Questa fase avviene all’interno di digestori, all’interno dei quali il rifiuto rimane stoccato in cumuli con altezza media indicativamente di 4 m per garantire un corretto drenaggio del percolato nel cumulo in fermentazione, per tempi minimi definiti dall’autorizzazione. All’interno dei digestori il rifiuto viene irrorato con il percolato che si origina dalla degradazione del rifiuto stesso grazie ad impianti per la raccolta e per il ricircolo del percolato, quest’ultimo particolarmente importante per lo sviluppo del processo biologico in quanto contiene i batteri metani geni. Il metano recuperato nel processo è utilizzato per produrre energia elettrica e calore; b) fase di compostaggio, suddivisibile in due momenti successivi: bio-ossidazione - avviene in biotunnel ed è caratterizzata da una rapida decomposizione delle matrici organiche, con un’intensa attività metabolica ed innalzamento della temperatura, il risultato è compost fresco. Il materiale è stoccato in cumuli di altezza pari a circa 3 metri che consente di ottenere una corretta aerazione della massa senza ricorrere a eccessive pressioni di insufflazione dell'aria, che risultano molto dispendiose dal punto di vista energetico; maturazione, denominata curing phase - avviene sulle aie di maturazione, dotate di un pavimento ventilato, ed il risultato finale è un compost maturo con maggior contenuto di sostanze umiche. L’Autorizzazione ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006 (Prot. n° 345 del 29/07/10 rilasciata dalla Provincia di Forlì – Cesena) permette all’impianto di stabilizzazione di effettuare le operazioni di recupero e di recuperare: Operazioni di recupero autorizzate Materiale/ prodotto recuperato Usi del materiale / prodotto R3 - R13 ammendante compostato misto utilizzo in agricoltura. La commercializzazione è subordinata al rispetto delle condizioni e degli obblighi previsti dal D.Lgs. 75/2010 e del Reg. CE. 2003/2003 R13 materiale di copertura delle discariche o sistemazione di scarpate, argini e terrapieni. biostabilizzato L’utilizzo è subordinato al rispetto delle condizioni e degli obblighi previsti dalla D.G.R. 1996/06 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 21 di 78 Operazioni di recupero autorizzate Materiale/ prodotto recuperato R1 (quantitativo massimo annuo pari a 5.400 tonnellate) biogas Usi del materiale / prodotto aspirato mediante tubazioni collegate ad aperture poste alle estremità dei digestori, avviato mediante un ventilatore al sistema di stoccaggio costituito da un serbatoio di tipo flessibile, denominato accumulatore pressostatico posizionato sul solaio di copertura dei digestori. Il sistema di stoccaggio consente anche la miscelazione e deumidificazione del gas; aspirato dai cogeneratori per l’attività di recupero. Dall’apertura dell’impianto di stabilizzazione sono stati trattati i rifiuti (provenienti da flussi selezionati e da raccolte specifiche ed elencati nella Tabella 4 sotto riportata) dai quali è stato prodotto compost di qualità (il biostabilizzato non è stato prodotto alla data del 30 giugno 2013). Il compost prodotto, il cui processo di produzione deve essere di durata pari ad almeno 90 giorni, non è ancora stato commercializzato e non è disponibile un dato quantitativo della relativa produzione. Codice CER Anno 2013 Anno 2013 020304 120.280 240.560 020601 49.670 99.340 LEGNO DIVERSO DA QUELLO DI CUI ALLA VOCE 191206 191207 14.360 28.720 RIFIUTI BIODEGRADABILI DI CUCINE E MENSE 200108 11.804.250 23.608.500 11.988.560 23.977.120 Rifiuti gestiti SCARTI INUTILIZZABILI PER IL CONSUMO O LA TRASFORMAZIONE SCARTI INUTILIZZABILI PER IL CONSUMO O LA TRASFORMAZIONE TOTALE (dati al 30 giugno) (dati con proiezione) Tab. 4 – I quantitativi di rifiuti trattati presso l’impianto di stabilizzazione espressi in kg. L’impianto di stabilizzazione produce energia elettrica attraverso: l’impianto alimentato con il biogas mediante due generatori containerizzati. L’energia elettrica ottenuta dai motori, che utilizzano il biogas derivante dal processo di stabilizzazione, viene venduta al 100%. La variazione della qualità del biogas prodotto, il cui tenore in metano può oscillare dal 45 al 65% è dovuta alla differente velocità di degradazione dei diversi componenti della materia organica degradabile. Infatti, poco dopo l’introduzione del substrato nel digestore, i primi componenti si degradano, producendo un biogas molto ricco di anidride carbonica, mentre gli altri componenti si degradano più tardi con produzione di un biogas più ricco in metano (per maggiori dettagli in relazione alla produzione di biogas si rimanda al paragrafo “Rifiuti prodotti” di cui alla presente Dichiarazione Ambientale). l’impianto fotovoltaico. L’energia elettrica ottenuta viene utilizzata per l’uso interno (uso sul posto) e solo la rimanenza viene ceduta al GSE. L’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica è posizionato sull’intera copertura dell’edificio principale; Il ricorso a tale tecnologia nasce dall’esigenza di coniugare: una produzione di energia elettrica senza emissioni di sostanze inquinanti; nessun inquinamento acustico; un risparmio di combustibile fossile, la compatibilità fra esigenze costruttive legate ad una copertura di notevoli dimensioni con la necessità di tutela ambientale che si riassume in un intervento di compensazione ad altissima valenza ambientale. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 22 di 78 Fig. 11 – Veduta dell’impianto di stabilizzazione e delle attrezzature di servizio (in particolare si notano l’impianto fotovoltaico e la cogenerazione). Dall’apertura dell’impianto di stabilizzazione è stata prodotta energia elettrica i cui quantitativi sono stati elencati nella sottostante tabella: Anno 2013 Anno 2013 1.489,200 2.978,400 Energia elettrica prodotta da impianto fotovoltaico 393,588 787,176 TOTALE 1.882,79 3.765,58 Energia elettrica prodotta dall’impianto di stabilizzazione espressa in Mwh Energia elettrica prodotta da generatori alimentati a biogas (dati al 30 giugno) (dati con proiezione) Inoltre, l’energia termica prodotta dai due cogeneratori è sufficiente per coprire anche le richieste termiche del processo e per riscaldare: i digestori, mediante un sistema a circolazione d’acqua calda incorporato nel pavimento; il percolato all’interno della vasca di raccolta è riscaldato dal calore prodotto dai gruppi di cogenerazione (processo analogo al riscaldamento a pavimento) in modo in modo che si produca biogas anche all’interno della vasca stessa; gli uffici. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 23 di 78 LA POLITICA AZIENDALE La politica per la protezione dell’ambiente rappresenta l’impegno ad orientare le proprie attività verso il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. Tale impegno non si limita al rispetto delle leggi e delle normative vigenti: infatti attraverso l'adozione di un Sistema di Gestione intergrato Ambiente - Qualità - Sicurezza gli obiettivi vanno oltre i requisiti minimi degli obblighi di legge. In particolare Sogliano Ambiente S.p.A. si impegna ad osservare la seguente Politica Aziendale. POLITICA AZIENDALE INTEGRATA PER L’AMBIENTE, PER LA QUALITA’ E PER LA SICUREZZA Rev.7 del 02/05/2013 La politica aziendale integrata per l’ambiente, la qualità e la salute e sicurezza dei lavoratori di Sogliano Ambiente SpA definisce i principi d’azione rivolti alla soddisfazione del cliente ed all’attenzione alle parti interessate, mirando al miglioramento costante dell’efficienza aziendale, nel rispetto delle disposizioni di legge nazionali e regionali e delle indicazioni degli organi di governo territoriali (Provincia, Comuni, ecc.), con l’intento di ridurre e, ove possibile, eliminare gli impatti ambientali ed i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori connessi alle attività svolte. Sogliano Ambiente SpA conduce le attività di progettazione e costruzione di impianti di gestione rifiuti e di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili individuando, sin dalle prime fasi, le implicazioni per qualità, ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori e normative ed agisce, nell’ambito della propria sfera di influenza, per il contenimento degli impatti ambientali, la riduzione dei rischi e l’adozione delle migliori tecniche disponibili. Sogliano Ambiente SpA considera parti essenziali dei propri compiti la promozione della sicurezza e della salute dei propri lavoratori accanto al rispetto dell’ambiente. La Politica Ambientale di Sogliano Ambiente SpA si basa sui seguenti principi: coinvolgimento di tutto il personale attraverso iniziative di formazione e sensibilizzazione riguardanti le responsabilità verso l’ambiente; valutazione e controllo degli effetti ambientali delle attività in corso sull’ambiente locale ed esame di tutte le incidenze rilevanti delle stesse attività sull’ambiente; in particolare: controllo e gestione delle emissioni atmosferiche e degli odori, finalizzati alla loro riduzione; controllo della produzione di rifiuti e di reflui liquidi, cercando, ove possibile, di ridurne la quantità e la pericolosità; predisposizione e attuazione di un adeguato piano di recupero di tutte le discariche, anche al fine di ridurne l’impatto visivo; aumento della percentuale di rifiuto avviato a recupero tramite la gestione dell’ impianto di cernita e valorizzazione e dell’impianto di stabilizzazione anaerobica e aerobica a secco per la frazione umida di rifiuti urbani e di rifiuti speciali provenienti da raccolte differenziate o da separazione meccanica; adozione di disposizioni necessarie per prevenire o eliminare l’inquinamento e, qualora ciò fosse impossibile, per ridurre al minimo la produzione di emissioni inquinanti e preservare le risorse tenendo conto di possibili tecnologie pulite; adozione di misure necessarie per prevenire sversamenti accidentali di sostanze pericolose, sprechi di energia e di altre risorse in generale; valutazione in anticipo degli effetti ambientali di tutti i nuovi processi ed attività; creazione di Piani di emergenza con lo scopo di controllare e ridurre le conseguenze di eventuali incidenti; applicazione di procedure ed interventi in caso di non conformità alla politica, agli obiettivi e agli scopi ambientali. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 24 di 78 La Politica della Qualità di Sogliano Ambiente SpA si basa sui seguenti principi: offrire agli enti pubblici un pacchetto completo di servizi integrati che spaziano dalla progettazione alla realizzazione e gestione di impianti e discariche tramite un team di esperti coordinati dalla Direzione; interpretare al meglio le esigenze del mercato e del singolo cliente, al fine di verificare preventivamente le capacita dell’azienda e pianificare correttamente i costi e le attività necessarie per offrire un servizio il più possibile completo ed adeguato alle esigenze della committenza; individuare e selezionare sul territorio fornitori di prestazioni e materiali col miglior rapporto qualità/prezzo, al fine di poter offrire al cliente servizi ad elevato grado di specializzazione; monitorare costantemente le esigenze del cliente al fine di interpretarne sia le esigenze sia il grado di soddisfazione per migliorare, integrare ed affinare i servizi offerti. Sogliano Ambiente SpA, consapevole della centralità del tema Sicurezza e Salute dei Lavoratori, nello svolgimento di tutte le proprie attività ritiene prioritario: prevenire gli infortuni e le malattie professionali profondendo ogni sforzo per garantire le migliori condizioni di operatività per la propria organizzazione; operare nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, nonché di ogni altra prescrizione sottoscritta in tale ambito; perseguire un miglioramento continuo del proprio sistema di gestione e delle prestazioni in termini di tutela della salute e della sicurezza dei propri dipendenti, collaboratori e terzi per essa operanti nonchè dei visitatori e della popolazione che vive nei pressi dei propri impianti. Per quel che riguarda il rapporto col proprio personale, il pubblico, i clienti, i fornitori e la Pubblica Amministrazione: viene perseguito un dialogo aperto attraverso la comunicazione delle informazioni necessarie a comprendere gli effetti sull’ambiente delle attività svolte e della relativa politica ambientale adottata dalla società; viene data indicazione a chiunque usufruisca del servizio fornito dalla Sogliano Ambiente SpA delle opportune avvertenze da osservare nelle fasi di trasporto, manipolazione e gestione del rifiuto, cioè precedenti al deposito in discarica o al conferimento agli impianti; vengono predisposte misure per garantire che i fornitori e gli appaltatori si attengano alle prescrizioni del sistema SGQSA della società; vengono coinvolti i clienti del servizio fornito per il progressivo adeguamento alle disposizioni discendenti dalle procedure di miglioramento via via adottate; il personale, i partners in affari e la comunità locale vengono coinvolti ed informati sulla politica aziendale, sugli obiettivi di miglioramento e sui progressi raggiunti, valutando con sensibilità le esigenze e le istanze delle controparti interne ed esterne; la Pubblica Amministrazione e gli organi di controllo vengono coinvolti preventivamente nelle fasi di progettazione e definizione delle metodiche e modalità di controllo degli aspetti ambientali definendo programmi concordati per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento prefissati; vengono coinvolti l’RLS ed i lavoratori di Sogliano Ambiente S.p.A. per tutte le tematiche sensibili inerenti la Salute e la Sicurezza sul Lavoro; vengono coinvolti, informati e sensibilizzati tutti gli appaltatori, i fornitori, i liberi professionisti ed i visitatori degli impianti di Sogliano Ambiente SpA in merito alle tematiche relative alla Gestione delle tematiche QSA. Nel complesso Sogliano Ambiente SpA intende: mantenere un sistema di gestione aziendale che permetta il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento, coinvolgendo tutte le attività interne, esterne, dirette e indirette in conformità alle norme UNI EN ISO 14001, UNI EN ISO 9001, al Regolamento EMAS ed OHSAS 18001; migliorare nel tempo le prestazioni ambientali, di salute e sicurezza dei lavoratori ed il servizio offerto al cliente; soddisfare il cliente e le parti interessate esterne. Sogliano al Rubicone, 02/05/2013 Il Direttore Generale - Geom. Giovanni Giannini Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 25 di 78 IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO (AMBIENTE, QUALITÀ E SICUREZZA) L’impegno di Sogliano Ambiente S.p.A. per la prevenzione dell’inquinamento e la tutela delle risorse naturali si è concretizzato nella definizione di un sistema di gestione integrato che mira, tra le altre cose, alla prevenzione degli impatti ambientali ed al miglioramento delle prestazioni ambientali degli impianti in gestione (discarica ed impianto di cernita e valorizzazione). Il riferimento mantenuto nella progettazione del Sistema è il Regolamento CE 1221/2009 del 25 novembre 2009 che riconosce ufficialmente la norma ISO 14001 come standard di buona tecnica per la definizione di un sistema di Gestione ambientale. Sogliano Ambiente adotta per i siti “discarica di Ginestreto, impianto di cernita e valorizzazione, impianto di stabilizzazione anerobica e sede legale” un Sistema di Gestione Integrato Qualità – Ambiente - Sicurezza strutturato in modo da garantire l’applicazione della Politica Aziendale, la definizione di obiettivi di miglioramento e lo sviluppo di programmi per la loro realizzazione. Tutto ciò è illustrato all’interno di un Manuale del Sistema di Gestione Aziendale, in cui sono descritti tutti gli elementi del Sistema, dalla definizione ed aggiornamento della Politica Aziendale, alla pianificazione delle attività del sistema (ivi comprese le modalità di identificazione delle prescrizioni di legge in materia ambientale), alla struttura organizzativa (descritta nell’organigramma seguente) e le risorse per la sua attuazione e funzionamento, alle verifiche e controlli, sino al riesame periodico da parte della Direzione di discarica dell’andamento ed attualità del Sistema. In sintesi gli aspetti che caratterizzano il sistema sono costituiti da: la definizione di ruoli e compiti, tra cui fondamentale è l’impegno della direzione nel fornire guida e risorse per l’applicazione del Sistema, oltre alla nomina di un Rappresentante della Direzione (il Responsabile del Sistema di Gestione Integrato) con autorità e responsabilità per implementare e consolidare il Sistema; il coinvolgimento di tutto il personale e delle parti esterne (comunità locali, scuole, enti di controllo ed autorizzativi, esperti del settore) mediante attività di sensibilizzazione e strumenti di comunicazione che vanno dalle visite guidate, alla partecipazione a fiere ed iniziative locali; un sistema di aggiornamento e gestione della normativa applicabile in materia ambientale, che ne assicura la conoscenza e la considerazione degli adempimenti di rilievo nella definizione dei programmi aziendali; un sistema per la definizione di obiettivi, traguardi e programmi di gestione ambientali documentati, completi dell’individuazione di responsabilità, risorse e scadenze e formulati in modo tale da costituire un quadro entro cui muovere i progetti per il miglioramento ambientale; un sistema di controlli ambientali concordato con gli enti di controllo effettuati con continuità e utilizzando diverse metodologie per monitorare in maniera adeguata ed oltre quanto previsto dalla normativa vigente, gli impatti potenziali della discarica sull’ambiente; un sistema specifico di individuazione, registrazione e risoluzione di eventuali non conformità ambientali per l’identificazione ed attuazione di adeguate azioni correttive; programmi di formazione e informazione del personale sulle tematiche generali e specifiche per ruolo di rilievo per la gestione ambientale; un sistema documentale di procedure che regolano sia aspetti gestionali del sistema, che i dettagli operativi delle attività collegate ad aspetti ambientali significativi; un’attività di audit del sistema opportunamente pianificato e condotto da personale (sia interno che esterno) qualificato; un’attività di valutazione e riesame periodico del Sistema e delle sue prestazioni, che ne consente la revisione da parte della Direzione, e l’adozione di nuove o modificate strategie per il miglioramento. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 26 di 78 Di seguito viene descritta la struttura organizzativa della Sogliano Ambiente S.p.A. (Fig. 12). C.d.A. PRESIDENTE Alta Direzione Direttore Generale RAF RCM Resp. Commerciale ACM Addetto Commerciale Resp. Amministrativo Finanza e Controllo RPC DCV Resp.Progettazione e Costruzione Direttore Impianto Cernita e Valorizzaz. CONT RC Addetto Contabilità Resp. Commessa RIS Resp. Impianto Stabilizzazione RCV AISR Resp. Impianto Cernita e Valorizzaz. Addetto Amm. Impianto Stabilizz. CFB APC AUCV ATSR Addetto Clienti, fornitori e banche Addetto Progettazione Addetto Ufficio Cernita e Valorizzaz Addetto Uff. Tecnico Impianto Stabilizz. SG Addetto Segreteria PP Addetto Paghe CI Capo Impianto Cernita e Valorizzaz. CT Capo Turno ACV OIS Addetto Impianto Cernita e Valorizzaz. Operatore Impianto Stabilizz. RGD RGC Resp. gestione Discariche Resp. gestione Cogenerazione AGD Addetto gestione Discatriche Resp. Operativo Cogenerazione ROC CD AI Capo Discarica Addetto Impianto Cogenerazione RGP Resp. Imp. Trattam refluo Ginestreto ROP Resp.operativo Imp. Trattam refluo Ginestreto AM Addetto manutenzione RRA RSI Resp. Ufficio Rifiuti ed Ambiente Resp. Sistema Integrato ARA Addetto Ufficio Rifiuti ed Ambiente AP Addetto Pesa OD Operatori Discarica RME Resp. Manutenzioni elettriche AME Addetto manut. Elettr. Impianto Stabilizz ROCS Resp. operativo Cogenerazione Stabilizzaz AIS Addetto impianto Cogenerazione stabilizz. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 27 di 78 GLI ASPETTI E GLI IMPATTI AMBIENTALI DELLE ATTIVITÀ Gli aspetti ambientali delle attività comprendono quelli relativi alla gestione della discarica, dell’impianto di cernita e valorizzazione, dell’impianto di stabilizzazione, nonché all’attività di ufficio. Gli aspetti ambientali possono essere diretti e indiretti. Quelli indiretti sono quelli su cui la Sogliano Ambiente non è in grado di agire direttamente in quanto non generati dall’attività svolta, ma effettuati da terzi. Quelli diretti sono invece conseguenza dell’attività svolta direttamente con il proprio personale. Si riassumono di seguito gli aspetti diretti identificati dalla Sogliano Ambiente S.p.A.: produzione di rifiuti: percolato, biogas, sovvallo, olio esausto, filtri a carbone attivo esausti, rifiuti della manutenzione delle macchine operatrici, degli impianti e attrezzature; utilizzo di risorse: acqua, energia elettrica, gasolio e Gas naturale/GPL; scarichi idrici: relativamente alla discarica di Ginestreto gli scarichi soggetti ad autorizzazione ed attivi sono quelli provenienti dalla fossa biologica del locale uffici e da quella presente nel locale manutenzioni e spogliatoi costituita da fossa Imhoff, disoleatore e sistema di fitodepurazione finale. Nel corso del 2013 è stato attivato lo scarico in corpo idrico superficiale a valle dell’impianto di trattamento dei reflui di discarica di G1 e G2. Relativamente all’impianto di cernita e valorizzazione e all’impianto di stabilizzazione sono soggetti ad autorizzazione gli scarichi delle acque nere derivanti dagli uffici e dai locali spogliatoi e gli scarichi delle acque di prima pioggia. La sede legale della Sogliano Ambiente S.p.A. è collegata alla fognatura comunale ed è per questo autorizzata per questo allacciamento; emissioni in atmosfera: fumi di combustione delle centrali di produzione energia elettrica, biogas, odore del rifiuto in lavorazione presso gli impianti, polveri, emissioni dall’impianto di aspirazione presente presso l’impianto di cernita e valorizzazione dei rifiuti, odore dei biofiltri; rumore: sorgenti puntuali fisse quali le centrali di produzione energia elettrica, l’impianto di aspirazione e combustione del biogas presso la discarica, impianti presenti presso gli impianti di cernita e valorizzazione e stabilizzazione e le sorgenti mobili come le macchine operatrici; attività di manutenzione: comporta la produzione di rifiuti di vario tipo (vedi produzione rifiuti); potenziali incidenti ambientali: le emergenze ambientali identificate sono quelle relative all’incendio in discarica, presso gli impianti connessi alla discarica (impianti di aspirazione e di produzione di energia), presso l’Impianto di cernita e valorizzazione, presso l’impianto di stabilizzazione, quelle legate all’eventuale contaminazione del suolo, sottosuolo o delle acque superficiali a seguito di perdite di percolato, fuoriuscite di biogas e altre cause naturali descritte all’interno dell’apposito piano di emergenza aziendale. Sogliano Ambiente S.p.A. all’interno del suo sistema di gestione ha identificato e tiene sotto controllo gli aspetti ambientali indiretti, aspetti di cui non ha una gestione diretta, ma su cui ha comunque un livello di influenza. Tali aspetti sono: traffico: generato dal trasporto dei rifiuti e delle materie. Questi possono essere conferiti in discarica, all’impianto di cernita e valorizzazione o di stabilizzazione. Viene considerato anche il flusso di mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti e delle merci in uscita dall’impianto di selezione e da quello di stabilizzazione; rifiuti trasportati dai clienti di Sogliano Ambiente: i rifiuti conferiti in discarica devono rispondere ai requisiti previsti dal Piano di Ammissione, allegato alle convenzioni con i clienti. In esso sono riportati per ogni CER le procedure di accettazione e le corrette modalità di trasporto su strada e di transito all’interno dell’impianto.. Analoghi criteri di Ammissibilità sono stati definiti sia per l’impianto dio cernita e valorizzazione sia per l’impianto di stabilizzazione. Sull’applicazione del Piano di Ammissione e dei Piani di Ammissibilità sono eseguiti controlli amministrativi (ad es. tariffe di conferimento e rispetto delle condizioni pattuite all’interno delle convenzioni, verifica delle autorizzazioni necessarie) e verifiche in ingresso (attribuzione del codice CER, verifica della corretta compilazione dei formulari, verifica dell’idoneità del mezzo e delle modalità di trasporto); Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 28 di 78 Clienti e fornitori: gli aspetti ambientali legati all’acquisto di beni e servizi sono considerati dall’organizzazione attraverso una procedura specifica nella quale sono state inserite le modalità di gestione e i requisiti ambientali e di sicurezza richiesti. La significatività degli aspetti ambientali viene misurata in funzione dell’applicabilità o meno di almeno uno dei criteri di seguito elencati e dell’applicazione sull’aspetto di una forma di controllo o influenza da parte dell’Azienda. PL - Applicabilità di prescrizioni legislative o regolamentari PA - Attinenza con la Politica Ambientale PI – Accettabilità da parte delle parti interessate VT – Vulnerabilità del territorio in relazione alla componente ambientale considerata Tab. 5 – Andamento dei consumi delle risorse energetiche (energia elettrica, gasolio e GPL) espressi in Tep presso l’impianto di cernita e valorizzazione e presso gli uffici di Palazzo Nardini. Per ciascun aspetto identificato, si formula una valutazione della priorità assegnando un punteggio al livello di importanza (I) e a quelli ritenuti significativi sono successivamente associate attività di miglioramento allo scopo di ridurne gli impatti, e opportuni indici o indicatori di controllo per verificare continuamente l’efficienza ambientale. L’elenco degli aspetti ambientali significativi e dei relativi impatti è riportato nel paragrafo “Elenco degli aspetti ambientali significativi” a pagina 71. Vengono di seguito analizzati in maggior dettaglio i parametri di rilievo relativi a questi aspetti ambientali con l’obiettivo di presentare quantitativamente i loro impatti sulla base dei dati relativi agli anni 2010, 2011, 2012 (riportando i valori reali) e 2013 (il dato effettivo è riferito al periodo che va dal 01/01/2013 al 30/07/2013. Per effettuare un confronto con i precedenti anni è stata ipotizzata una attività proporzionale a quella dei mesi precedenti). Nel testo è indicata nel dettaglio ogni eventuale deviazione da questa regola di base. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 29 di 78 RIFIUTI PRODOTTI I rifiuti prodotti da Sogliano Ambiente S.p.A. sono: Percolato (CER 190703): è il rifiuto liquido prodotto dalla degradazione biologica del rifiuto stoccato e dall’umidità contenuta in origine dallo stesso. Presso Ginestreto viene prelevato dal fondo della discarica per mezzo di una fitta rete di drenaggio ed inviato a stoccaggio in una vasca in cemento armato. Da cui era periodicamente prelevato e avviato tramite autocisterne a smaltimento in impianti di depurazione autorizzati. Nei primi mesi del 2013 è entrato in funzione l’impianto di trattamento di tale liquido di discarica, localizzato presso Ginestreto, che permette di trattare in loco tale prodotto della discarica (per maggiori dettagli si rimanda a pag. 7 all’interno del capitolo “La discarica di Ginestreto”) e di non doverlo gestire più come rifiuto. Analisi qualitative sono effettuate periodicamente sul percolato e sui prodotti in uscita dall’impianto di trattamento. Condensa biogas (CER 190703): il rifiuto liquido prodotto dal raffreddamento del biogas aspirato dal corpo discarica. Si produce sia durante la captazione, sia a seguito di trattamento di refrigerazione a monte del recupero: in entrambi i casi la condensa viene convogliata direttamente nella vasca del percolato e da qui avviata all’impianto di trattamento reflui di discarica. Percolato dell’impianto di stabilizzazione (CER 190603): La degradazione biologica del rifiuto trattato e l’umidità contenuta in origine dallo stesso determina la produzione di percolato. La quotaparte che non viene riutilizzata come acqua di processo dell’impianto viene gestito come rifiuto liquido e periodicamente smaltito tramite ditte terze autorizzate. Biogas prodotto dall’ammasso del rifiuto (CER 190699): il biogas captato dal corpo discarica e quello ottenuto dal processo di stabilizzazione del rifiuto organico è un rifiuto allo stato gassoso avviato a recupero secondo il D.M. 05/02/1998. Le quantità recuperate sono registrate sui registri di carico e scarico. Sovvallo (CER 191212): è lo scarto non recuperabile originato dalle operazioni di trattamento compiute presso l’impianto di cernita e valorizzazione. Tale rifiuto viene quotidianamente conferito alla vicina discarica di Ginestreto, distante meno di 3 km dall’impianto di trattamento. Sovvallo dell’impianto di stabilizzazione (CER 190501): la lavorazione ed il trattamento dei rifiuti presso l’impianto di stabilizzazione determina la produzione di uno scarto non recuperabile che viene periodicamente conferito alla vicina discarica di Ginestreto; Compost fuori specifica (CER 190503): anche detto “Biostabilizzato” viene impiegato per la realizzazione della copertura giornaliera dei rifiuti presso la vicina discarica di Ginestreto; Fanghi di risulta (CER 190814) dalla parte biologica dell’impianto di trattamento refluo di G1 e G2 costituiti dalla parte solida dello scarico dei fanghi che periodicamente deve essere eseguita; Rifiuti selezionati: frazioni sulle quali è gia stato realizzato il processo di selezione, che risultano pertanto omogenee e che devono essere sottoposte ad ulteriori operazioni di recupero presso le industrie riutilizzatici. Tali frazioni seguono la normativa dei rifiuti. I rifiuti selezionati sono essenzialmente plastica, metalli ed eventualmente legnami. La carta esce dall’impianto di cernita direttamente come materia e non più come rifiuto. Ulteriori considerazioni sui rifiuti selezionati sono effettuate all’interno del capitolo “L’Impianto di cernita e valorizzazione”. Altri rifiuti prodotti, legati essenzialmente ad attività di manutenzione dei mezzi e dei vari impianti, sono i seguenti: Oli esausti (CER 130110* e 130205*): prodotti dalle operazioni di sostituzione dell’olio motore dalle macchine operatrici e dai motori degli impianti di produzione di energia elettrica e di quello idraulico dalle macchine operatrici. Lo stoccaggio avviene separatamente in appositi serbatoi a norma e per le quantità consentite dalla normativa vigente. Gli oli esausti vengono ritirati dai consorzi obbligatori oli usati che li trasportano e inviano ad operazioni di recupero e rigenerazione; Filtri impianto di depurazione biogas (CER 190110*): i filtri a carbone attivo esausti, provenienti dal sistema di trattamento chimico-fisico del biogas, sono sostituiti mediamente con una frequenza di 2/3 gg. o quando sopravvengono problemi di efficienza del trattamento verificati Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 30 di 78 tramite analisi periodiche del biogas. I filtri una volta saturi sono sostituiti e avviati a rigenerazione in impianti autorizzati; Fanghi e acque oleose (CER 190814 e 130507): fanghi derivanti dal trattamento delle acque (sia derivanti dalla pulizia dei dissabbiatori sia derivanti dalla pulizia della vasca di sfangaggio della discarica) e acque oleose dalla separazione olio derivanti dalla pulizia dei disoleatori. A partire dall’entrata in funzione dell’impianto di trattamento dei reflui di discarica, sono prodotti fanghi derivanti dal trattamento della condensa (produzione stimata pari a circa 50 kg/giorno) che vangono stoccati in appositi sacconi e successivamente smaltiti in discarica. Altri rifiuti prodotti in quantità esigua sono quelli generati dalle manutenzioni eseguite in officina sui mezzi d’opera e smaltiti attraverso ditte specializzate (batterie esauste, filtri dell’olio, stracci sporchi di olio, fusti olio fresco vuoti), i rifiuti che possono derivare dall’attività di ufficio (monitor e case di computer, stampanti, tubi al neon) nonché i contenitori dei prodotti chimici necessari al ciclo di trattamento dei reflui di G1 e di G2. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 31 di 78 In Fig. 13 è descritta la produzione del percolato presso la discarica di Ginestreto espressa in tonnellate. il dato fornisce indicazioni sull’efficienza del sistema di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche dal corpo discarica, tenuto conto del fatto che ad un incremento della superficie coltivata, esposta alle precipitazioni meteoriche, dovrebbe corrispondere un incremento della produzione di percolato. La produzione di percolato è funzione della piovosità annuale e della superficie di coltivazione esposta e non coperta nella fase giornaliera di coltivazione del rifiuto. Percolato Quantità prodotta (t) 30.000 25.000 20.000 15.000 13.919 17.739 12.825 5.028 10.000 5.000 5.028 10.044 3.917 8.309 7.163 0 2010 G1 2011 2012 proiezione G1 G2 3.917 2013 Proiezione G2 Fig. 13 - Quantitativo di percolato prodotto e gestito come rifiuto presso la discarica di Ginestreto nel periodo 2010- 2013. Piovosità 1200 1000 mm 800 441,8 600 1035,4 400 680,8 705,9 441,8 200 0 2010 2011 Millimetri di pioggia 2012 2013 Proiezione Millimetri di pioggia Fig. 14 – Piovosità annua (espressa in mm) nel periodo 2010- 2013 Dall’analisi delle figure sopra riportate si evince che la produzione di percolato di G1 è in diminuzione (la diminuzione è tangibile a partire dall’anno 2007, anno in cui è stata effettuata la chiusura definitiva della discarica, fatto che determina una minore infiltrazione di acqua piovana). Tale trend di diminuzione sembra essere non confermato dal dato del 2013: tale dato è, però, parziale in quanto è frutto della proiezione sull’intero anno di quanto prodotto nei primi 6 mesi (caratterizzati da forte Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 32 di 78 piovosità e maltempo, come confermato dal grafico che riproduce l’andamento della piovosità nei primi 6 mesi del 2013 e la proiezione sull’anno). Relativamente a G2 la produzione di percolato nel 2010 può essere giustificata prendendo in considerazione la piovosità intensa che ha caratterizzato quell’anno (si veda la Fig. 13); l’elevata produzione di percolato nel corso del 2011, in controtendenza con la scarsa piovosità, è stata cagionata dalle copiose nevicate invernali che hanno aumentato la quantità di acqua permeata all’interno del corpo della discarica in coltivazione. Le medesime considerazioni riportate per l’anno 2011 possono essere applicate al 2012. Infatti, se il quantitativo di percolato prodotto dipendesse unicamente dalla piovosità, si sarebbe dovuto assistere ad un aumento del percolato prodotto nel 2012, ma a differenza del 2011, il 2012 è stato caratterizzato da intensi fenomeni nevosi che hanno portato ad un aumento dei quantitativi di percolato prodotto rispetto al biennio precedente. Nel 2013 il quantitativo di percolato prodotto e smaltito come rifiuto è in lieve diminuzione a fronte di una piovosità accentuata. Questo dato deve essere considerato insieme al fatto che nel 2013, a partire dalla data di entrata in funzione dell’impianto di trattamento dei reflui di discarica, non si è prodotto solamente percolato, ma anche un refluo di discarica (percolato che non assume la connotazione di "rifiuto" – si veda la definizione riportata nel paragrafo “GLOSSARIO”) i cui quantitativi sono indicati nella tabella sotto riportata. Anno 2013 Refluo di discarica da G1 avviato a trattamento all’interno dell’impianto di Ginestreto espresso in kg Refluo di discarica da G2 avviato a trattamento all’interno dell’impianto di Ginestreto espresso in kg Anno 2013 (dati al 30 giugno) (dati con proiezione) 1.730.200 3.460.400 5.206.100 10.412.200 Si produce percolato (identificato dal codice CER 190603) anche nell’impianto di stabilizzazione a causa della degradazione biologica del rifiuto trattato e dell’umidità contenuta in origine dallo stesso. La quota parte che non viene riutilizzata come acqua di processo all’interno dell’impianto viene gestito come rifiuto liquido e periodicamente smaltito tramite ditte terze autorizzate. Anno 2013 Percolato dell’impianto di stabilizzazione (CER 190603) espresso in kg Anno 2013 (dati al 30 giugno) (dati con proiezione) 581.800 1.163.600 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 33 di 78 Il biogas è il prodotto finale della degradazione della materia organica biodegradabile che si verifica: all'interno della massa di rifiuti di una discarica controllata e durante il processo di stabilizzazione anaerobica. L'estrazione del biogas, unitamente al successivo impiego, accelera il processo di degradazione del rifiuto e, di conseguenza, accorcia il periodo di gestione post-chiusura della discarica nonché i tempi per la stabilizzazione del rifiuto. Gestione e utilizzo del biogas prodotto rappresentano un elemento di mitigazione degli impatti connessi ai diversi fattori ambientali interessati, tra cui in primo luogo la riduzione delle emissioni di biogas dalla superficie discarica e quindi della diffusione di cattivi odori, nonché dei fenomeni legati all'emissione di gas serra. Inoltre costituisce una fonte di energia di qualità a ridotto impatto ambientale. In Fig. 15 viene riportato l’andamento del quantitativo di biogas prodotto dal corpo della discarica di Ginestreto ed avviato a recupero. Biogas di discarica 20000000 18000000 Quantità prodotta (Nm3) 16000000 14000000 8.194.758 12000000 10000000 8000000 17.682.026 15.539.656 14.980.364 6000000 8.194.758 4000000 2000000 0 2010 2011 2012 2013 (con proiezione) Fig. 15 – Il quantitativo di biogas che arriva all’impianto di recupero prodotto dal corpo della discarica di Ginestreto nel periodo 2010- 2013 espresso in Nm3. Si sottolinea che l’aumento nella produzione di biogas presso la discarica si registra in concomitanza con la degradazione della materia organica biodegradabile contenuta nel rifiuto stoccato. Nel corso del 2010 la produzione di biogas è stata penalizzata dal fatto che fino al 10 maggio 2010 tutto il biogas captato in G1 è stato bruciato in torcia per consentire la realizzazione dei lavori che hanno permesso di asservire a G2 anche tutte le linee di captazione di G1. Inoltre sono stati realizzati lavori di adeguamento dell’impianto di aspirazione e di sostituzione di 2 motori del’impianto di cogenerazione. Nel 2011 si assiste ad un aumento del quantitativo di biogas aspirato dall’impianto di recupero: tale aumento può essere imputato al progressivo incremento di rifiuto abbancato presso il sito G2, al fatto che nell’anno considerato non sono stati eseguiti interventi particolari e non sono occorsi eventi che abbiano ridotto l’aspirazione (non ci sono state lavorazioni o modifiche impiantistiche che abbiano determinato il funzionamento prolungato della torcia). Nel 2012 il quantitativo di biogas prodotto è diminuito: la diminuzione può essere giustificata dal minor quantitativo di rifiuto urbano smaltito e dall’eliminazione del motore endotermico n.6 da 630 KW (deliberazione di modifica non sostanziale dell'AIA n. 308 del 24/07/2012) dal momento che il quantitativo complessivo estratto dalla discarica non era più sufficiente per l’ottimale alimentazione di tutti i motori. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 34 di 78 Nel primo semestre del 2013 la produzione di biogas è tale da far auspicare una produzione, alla fine dell’anno 2013, superiore all’anno precedente. Il biogas ottenuto presso l’impianto di stabilizzazione dalla fermentazione anaerobica metanogenica di rifiuti a matrice organica possiede definite caratteristiche, anche al fine di una efficiente alimentazione dei motori endotermici di cogenerazione. Il biogas prodotto presso l’impianto di stabilizzazione nel primo semestre 2013 è pari a Anno 2013 Biogas prodotto dall’impianto di stabilizzazione espresso in kg Anno 2013 (dati al 30 giugno) (dati con proiezione) 884.939,58 1.769.879,16 Dal trattamento effettuato sui rifiuti presso l’Impianto di cernita e valorizzazione e presso l’impianto di stabilizzazione si può produrre uno scarto non recuperabile detto “sovvallo” che viene smaltito presso la vicina discarica di Ginestreto utilizzando: per l’impianto di cernita e valorizzazione il codice CER 191212 – “Altri rifiuti provenienti dal trattamento meccanico dei rifiuti diversi da quelli di cui alla voce 191211*”. I quantitativi di sovvallo prodotti sono riportati in Tab. 3 a pagina 19; per l’impianto di stabilizzazione il codice CER 190501 – “Parte di rifiuti urbani e simili non compostata”. Nei primi mesi di apertura dell’impianto non si è prodotta tale tipologia di rifiuto dal momento che i materiali non compostati e non adatti alla formazione di compost o di biostabilizzato sono stati utilizzati per ottimizzare il processo utilizzandoli come strutturante. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 35 di 78 Gli andamenti della produzione dei principali rifiuti prodotti dalla manutenzione ordinaria dei mezzi utilizzati da Sogliano Ambiente S.p.A., degli impianti connessi alla discarica e degli impianti di cernita e valorizzazione e di stabilizzazione sono riportati in Fig. 16 16: si osserva che, il quantitativo di olio esausto prodotto è aumentato nel corso del 2011 poiché sono state eseguite attività straordinarie di manutenzione al sistema di recupero termico dei fumi (ORC) con conseguente incremento di olio esausto da smaltire. Inoltre può essere utile segnalare che dal 2010 i cambi dell’olio sono stati fissati al raggiungimento delle 1.200 ore degli impianti. Nel corso del 2012 il quantitativo di oli esausti prodotto ha raggiunto i livelli minimi del quadriennio: tale diminuzione può essere ascritta alle attività manutentive effettuate ogni 1.200 ore, al fatto che nel corso del 2012 non si sono verificate importanti sostituzioni di olio ed alla dismissione del motore endotermico n.6 da 630 KW (deliberazione di modifica non sostanziale dell'AIA n. 308 del 24/07/2012). Nel 2013 il quantitativo (in proiezione) di oli esausti torna ad aumentare e l’andamento può essere giustificato dal fatto che nei primi 6 mesi dell’anno sono state effettuate diverse attività manutentive connesse alla messa in esercizio dei nuovi impianti e delle nuove strutture (es. impianto di trattamento reflui e pesa). Il quantitativo di filtri a carbone attivo prodotti risulta pressoché stabile nell’ultimo triennio: la tendenza è ascrivibile alla frequenza con cui sono effettuate le sostituzioni dei filtri (aumentate rispetto agli anni precedenti al fine di preservare i motori) . Gli oli esausti e i filtri costituiscono i principali rifiuti pericolosi prodotti da Sogliano Ambiente S.p.A. durante le proprie attività: pertanto, la loro quantificazione risulta indispensabile ai fini della determinazione dell’indicatore chiave “Produzione annua di rifiuti pericolosi”, in accordo con il Regolamento EMAS 1221/2009. Oli esausti e filtri Quantità prodotta (kg) 250000 197.240 200000 198.220 192.440 159.880 150000 100000 50000 26.300 17.913 15.860 18.080 0 2010 2011 Oli esausti (CER 130205 e 130110) 2012 2013 (con proiezione) Filtri (CER 190110) Fig. 16 – I quantitativi di oli esausti e filtri avviati a recupero/smaltimento nel periodo 2010 - 2013. Nei primi 6 mesi dell’anno 2013 si segnala: presso il comparto di Ginestreto, una importante produzione di soluzioni acquose di scarto (CER 161002) a seguito dello smantellamento e rifacimento della vasca di sfangaggio dei mezzi in uscita dalla discarica di Ginestreto; presso l’impianto di stabilizzazione la produzione del rifiuto individuato dal codice CER 161002 (per un quantitativo pari a 1.639.340 kg): tale rifiuto è costituito da refluo che si produce dalla degradazione dei rifiuti durante il permanere nell’area di accettazione all’interno dell’impianto. Per i dettagli in merito alla produzione di rifiuti si rimanda al capitolo “Indicatori Chiave nel quadriennio 2010 - 2013” a pagina 63 ed in particolare nel paragrafo “Rifiuti”. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 36 di 78 UTILIZZO DI RISORSE Le principali risorse utilizzate da Sogliano Ambiente S.p.A. nell’esecuzione delle proprie attività sono: Energia elettrica autoprodotta degli impianti di recupero del biogas e, a partire dal 2013, anche dall’impianto fotovoltaico posizionato sul coperto dell’impianto di stabilizzazione. L’energia elettrica viene utilizzata per molte attività di servizio (ad esempio: funzionamento degli impianti di aspirazione e combustione del biogas, illuminazione delle strade di accesso agli impianti, funzionamneto delle attrezzature di servizio) e per l’alimentazione degli spogliatoi, dell’illuminazione interna ed esterna agli impianti nonché di tutti i locali uffici; Gasolio utilizzato per il rifornimento delle macchine operatrici, delle autovetture aziendali e delle attrezzature di servizio; GPL e gas naturale utilizzati per il riscaldamento degli uffici e spogliatoi in uso agli operatori della discarica (il consumo risulta indipendente dalle attività svolte in discarica), del locale manutenzioni e rimessaggio, per il riscaldamento degli uffici dell’impianto di cernita a valorizzazione e per il riscaldamento della sede legale (solo per quest’ultima il riscaldamento è effettuato non con GPL ma con gas naturale – metano, preso direttamente dalla rete); Acqua utilizzata per i servizi igienici dei diversi locali adibiti ad ufficio, del locale manutenzioni e rimessaggio, degli spogliatoi (tale consumo risulta indipendente dalle attività svolte nella discarica, nell’impianto di cernita e valorizzazione e nell’impianto di stabilizzazione). Nelle tabelle e nei grafici di seguito proposti sono riportati i dati di consumo di risorse energetiche (energia elettrica, gasolio, GPL e gas naturale) per gli impianti e le sedi di Sogliano Ambiente S.p.A. oggetto di registrazione EMAS. Per l’elaborazione dei dati (trasformazione in TEP) sono stati utilizzati i seguenti fattori di conversione (Circolare del Ministero Industrie … N° 219/F del 02/03/1992): Energia elettrica: 1 MWh = 0,25 TEP; Gasolio: 1000 l = 0,85 t; 1t = 1,08 TEP quindi 1 litro = 0,000918 TEP; GPL: 1000 l = 0,50 t; 1 t = 1,10 TEP quindi 1 litro = 0,0005553 TEP; Gas naturale: 1000 Nm3 = 0,82 TEP. Nella tabella e nella figura seguenti sono riportati i dati di consumo di energia elettrica, gasolio e GPL relativi alla discarica di Ginestreto: nel 2011 solo l’energia elettrica si è mantenuta sotto il dato dell’anno precedente, continuando un trend di calo dei consumi, mentre sia il gasolio che il GPL risultano lievemente aumentati. Nel 2012 i consumi di gasolio sono sensibilmente diminuiti e tale andamento è dovuto sia alla riduzione delle attività sul corpo di discarica nel periodo delle abbondanti nevicate, sia alla nuova configurazione di scarico che ha consentito un risparmio del carburante. La diminuzione dei consumi di GPL nel 2012 è invece dovuta all’inserimento di termostati di regolazione della temperature all’interno degli ambienti da riscaldare. Infine l’energia elettrica utilizzata dall’impianto di Ginestreto risulta lievemente aumentata per un maggior utilizzo del sistema di trattamento del biogas (impianto di refrigerazione). Nel 2013 si conferma il trend in diminuzione del consumo di gasolio, si riduce il consumo di GPL, mentre il consumo di energtia elettrica aumenta in modo evidente: l’incremento di consumo di energia elettrica è dovuto alla messa in funzione del nuovo impianto di trattamento Reflui di G1 e G2. ANNO Discarica di Ginestreto Energia Elettrica Gasolio MWh TEP l TEP GPL l TEP 2010 1.969,20 492,3 256.000 235,0 17.400 9,7 2011 1.947,22 486,8 270.600 248,4 18.400 10,2 2012 2.015,94 504,0 242.000 222,2 17.100 9,5 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 37 di 78 ANNO 2013 dati al 30 giugno 2013 dati con proiezione Discarica di Ginestreto Energia Elettrica Gasolio MWh TEP l TEP GPL l TEP 1.295,65 323,91 111.500 102,4 7.450 4,1 2.591,29 647,82 223.000 204,7 14.900 8,3 Consumo di risorse - Discarica Ginestreto 1000 8,3 900 800 9,7 10,2 9,5 235,0 248,4 222,2 204,7 700 TEP 600 500 400 647,8 300 200 492,3 486,8 504,0 2010 2011 2012 100 0 Energia Elettrica Gasolio 2013 (con proiezione) GPL Fig. 17 – Andamento dei consumi delle risorse energetiche (energia elettrica, gasolio e GPL) espressi in Tep presso la discarica di Ginestreto nel quadriennio 2010 - 2013. Nella tabella e nella figura seguenti sono riportati i dati di consumo di energia elettrica, gasolio e GPL relativi al comparto “Area Marconi” (impianto di cernita e valorizzazione e impianto di stabilizzazione). I dati relativi al 2011, presso l’impianto di cernita e valorizzazione, evidenziano consumi più elevati per gasolio e GPL, mentre si osserva una riduzione importante del consumo di energia elettrica dovuta, per la maggior misura, alle rotture e relative manutenzioni dell’impianto di condizionamento durante il periodo estivo e al verificarsi di un principio d’incendio nella notte del 30 Settembre 2011 che ha comportato il fermo di tutte le apparecchiature dell’impianto per un lasso di tempo sufficiente al ripristino dell’impianto elettrico danneggiato. Nel 2012 presso l’impianto di cernita e valorizzazione si osserva una riduzione del cosumo di energia elettrica e di GPL a causa della riduzione, in alcuni periodi dell’anno, dei turni di lavoro. Si osserva altresì nel 2012 un aumento del cosumo di gasolio a causa del maggior utilizzo dei mezzi d’opera. Nel 2013, anno in cui è stato attivato l’impianto di stabilizzazione, si deve sottolinare che: non è stato possibile individuare il quantitativo di energia elettrica consumata singolarmente dagli impianti del comparto “Area Marconi” dal momento che l’impianto di cernita e quello di stabilizzazione hanno in comune il punto di prelievo e la bolletta, da cui sono ottenibili i dati di consumo, consente solamente il calcolo dei consumi dei due impianti al netto della produzione di energia elettrica del fotovoltaico; Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 38 di 78 si suppone un aumento dell’energia elettica consumata dal solo impianto di cernita e valorizzazione poiché nel corso del 2013 è iniziata l’attività di utilizzo del vaglio (alimentato ad energia elettrica); l’energia elettrica è utilizzata presso l’impianto di stabilizzazione per l’alimentazione di tutti gli impianti tecnici nonché dei locali uffici e spogliatoi, dell’illuminazione interna ed esterna; l’aumento del gasolio consumato dal solo impianto di cernita e valorizzazione (pari a 40.000 litri nei primi 6 mesi dell’anno) può essere attributo all’aumento dell’attività lavorativa e all’attività di triturazione dei rifiuti per la quale viene utilizzato un trituratore a gasolio; il gasolio è stato utilizzato presso l’impianto di stabilizzazione per l’iniziale riscaldamento dei digestori e per la continua l’alimentazione dei mezzi utilizzati per la movimentazione dei rifiuti all’interno del capannone. Comparto “Area Marconi” (impianto di cernita e valorizzazione e impianto di stabilizzazione) Energia Elettrica Gasolio GPL ANNO MWh TEP l TEP l TEP 2010* 414,7 103,7 45.000 41,3 9.792 5,4 2011* 364,3 91,1 50.000 45,9 8.910 4,9 2012* 313,8 78,5 49,2 5.750 3,2 2013 dati al 30 giugno 535,77 133,9 53.600 99.500 (di cui 40.000 per l’impianto di cernita e valorizzazione) 91,3 3.900 2,2 2013 dati con proiezione 1.071,54 267,9 (di cui 80.000 per l’impianto di cernita e valorizzazione) 182,7 7.800 4,3 199.000 * presente solamente l’impianto di cernita e valorizzazione Consumo di risorse - Comparto "Area Marconi" 500 4,3 450 400 182,7 350 TEP 300 250 200 150 5,4 4,9 3,2 41,3 45,9 49,2 103,7 91,1 78,5 2010 2011 2012 100 50 267,9 0 Energia Elettrica Gasolio 2013 GPL Fig. 18 – Andamento dei consumi delle risorse energetiche (energia elettrica, gasolio e GPL) espressi in Tep presso l’impianto di cernita e valorizzazione nel triennio 2010 - 2013. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 39 di 78 Per la sede di Palazzo Nardini si segnala nell’anno 2013, come per il 2012, un aumento del consumo di gas naturale, a fronte di una diminuzione nel consumo di energia elettrica determinato dal maggior utilizzo dell’impianto di riscaldamento durante il periodo invernale che nell’ultimo biennio si e rivelato rigido rispetto agli anni passati. ANNO Palazzo Nardini (sede legale ed amministrativa) Energia Elettrica Gasolio MWh TEP l TEP Gas naturale m3 TEP 2010 34,3 8,6 - - 3.910 3,2 2011 37,4 9,4 - - 2.833 2,3 2012 32,2 8,0 - - 4.562 3,7 2013 12,8 3,2 - - 2.572 2,1 2013 25,6 6,4 - - 5.144 4,2 dati al 30 giugno dati con proiezione Tab. 6 – Andamento dei consumi delle risorse energetiche (energia elettrica e Gas naturale) espressi in Tep presso la sede di Palazzo Nardini nel triennio 2010 - 2013. L’andamento dei quantitativi di acqua consumata durante il periodo 2010 - 2013 nei diversi locali a servizio della discarica di Ginestreto (comprensivi del raffreddamento dei motori dell’impianto di produzione di energia elettrica localizati presso la discarica), dell’impianto di cernita e valorizzazione e della sede legale della Sogliano Ambiente S.p.A. si veda quanto riportato in Tab. 7. Nella tabella è anche riportato il quantitativo di acqua consumata nel corso del 2013 dall’impianto di stabilizzazione per gli usi della palazzina uffici (quindi per i servizi igienici e per gli spogliatoi) e come reintegro delle due vasche di accumulo dell’acqua piovana, in caso di scarsità di acqua nelle stesse. L’impianto di stabilizzazione, infatti, utilizza acque che provengono dalla raccolta dell’acqua piovana in un vasche di accumulo delle acque di recupero per: bagnatura dei biofiltri; lavaggio pannelli fotovoltaici; lavaggio dell’area di ricezione dei rifiuti (posta all’interno dell’impianto); irrigazione del verde aziendali. Acqua (m3) ANNO Impianto Discarica di Ginestreto 2010 1140 2011 508 2012 387 2013 - dati al 30 giugno 191 2013 - dati con proiezione 383 Impianto di cernita e valorizzazione* 2010 926 2011 1188 2012 926 2013 - dati al 30 giugno 430,5 2013 - dati con proiezione 861 Impianto di stabilizzazione 2013 - dati al 30 giugno 60 2013 - dati con proiezione 120 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 40 di 78 Acqua (m3) ANNO Palazzo Nardini 2010 143 2011 102 2012 139 2013 - dati al 30 giugno 73 2013 - dati con proiezione 146 *Consumo stimato sulla base delle fatture e delle comunicazioni con il Comune di Sogliano al Rubicone Tab. 7 - Consumi di acqua espressi in m3 relativi alle sedi e agli impianti oggetto della presente Dichiarazione. Il consumo idrico della discarica risulta essere piuttosto costante fatta eccezione per i consumi dell’anno 2010 presso determinati da diversi fattori: in primo luogo è stata effettuata la reintegrazione del circuito idraulico per la sostituzione dei 2 motori: tali operazioni necessitano di moltissima acqua. Inoltre, sono avvenute rotture nelle tubazioni che hanno determinato perdite idirche. In relazione ai consumi idrici della discarica si segnala che l’approvvigionamento idrico dell’impianto di trattamento reflui è minimo poiché l’impianto è stato progettato per non necessitare di fonti esterne d’apporto (all’avvio dell’impianto il sistema è stato fornito di acqua in quantità necessaria al riempimento del circuito di scambio calore fra motori di cogenerazione e scambiatori. Non si prevedono dunque, per la tecnologia stessa d’impianto, particolari necessità d’apporti idrici suppletivi in quanto il sistema riutilizza l’acqua depurata dal ciclo stesso di trattamento.). L’impianto è provvisto di acqua potabile utilizzata per alimentare docce e lava-occhi di emergenza o, di necessità, per piccole attività di pulizia. Il dato sul consumo di acqua risulta, anche sugli altri siti oggetto della presente Dichiarazione Ambientale, in linea con gli anni precedenti e non si segnalano scostamenti di rilievo. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 41 di 78 SCARICHI IDRICI Gli scarichi liquidi prodotti presso la discarica di Ginestreto e soggetti ad autorizzazione da parte degli Enti competenti sono: refluo civile derivante dalla depurazione in fossa biologica delle acque di scarico dei servizi igienici degli uffici, successivamente immesse nel Rio Morsano. Per tali reflui ARPA, nella nuova revisione del Piano di Sorveglianza e Controllo (PSC) del 2010, non ha ritenuto necessario continuare il monitoraggio analitico di questo specifico scarico; refluo industriale proveniente dalla depurazione in fossa imhoff e impianto di disoleatura delle acque di scarico del locale manutenzione e degli spogliatoi (servizi igienici e lavaggio mezzi), successivamente immesse nel Rio Morsano. Sui reflui industriali sono effettuate analisi annuali allo scopo di verificare il rispetto dei parametri di scarico in acque superficiali riportati nella Allegato 5 - Tab. 3 del D.Lgs. n.152/2006 e s.m.i. I valori riscontrati nelle analisi finora eseguite (riportati nel paragrafo “I risultati del quadriennio”) mettono in evidenza il pieno rispetto dei limiti di legge; refluo industriale derivante dall’impianto di trattamento dei reflui delle discariche G1 e G2 parzialmente attivo dal primo semestre del 2013. Il trattamento dei reflui di discarica avviene in un impianto con una potenzialità di 72 m³/g ed il processo si sviluppa in tre fasi successive: evaporazione sotto vuoto a circolazione forzata e concentrazione - il percolato, proveniente dalle vasche di stoccaggio, è inviato all’impianto di evaporazione nel quale avviene la separazione della fase acquosa, successivamente recuperata per condensazione, e la parte concentrata del residuo; trattamento dell’ammoniaca (strippaggio ed assorbimento con aria a circuito chiuso) presente nella condensa prodotta all’impianto di evaporazione. La soluzione salina proveniente dal trattamento di strippaggio, la cui produzione prevista è di circa 2.500 kg/giorno, viene commercializzata come soluzione azotata; finissaggio biologico con processo MBR (Membrane Biological Reactor) della condensa. Tali fasi garantiscono la produzione di un refluo in uscita che rispetta pienamente i limiti di concentrazione per lo scarico in acque superficiali secondo quanto definito in Tabella 3 Allegato 5 Parte Terza del D.Lgs. 152/06. Altri reflui che non sono classificabili come scarichi liquidi dell’attività sono le acque raccolte al di sotto della barriera impermeabilizzante del fondo discarica. Queste acque provengono da modeste infiltrazioni di acque superficiali al di sotto della discarica derivati dai fianchi di questa e da eventuali acque di circolazione sotterranea. Il sistema di intercettazione delle acque meteoriche avviene attraverso fossi di guardia, posti sia a monte che al contorno del corpo discarica, che scaricano nei corpi recettori (acque superficiali) posti ai piedi dell’impianto. Come ulteriore misura di sicurezza viene realizzato un canale di grosso diametro posto al di sotto del corpo della discarica che la percorre trasversalmente scaricando anch’esso in acqua superficiale. Questa tubazione è denominata canale di fondo (CF) e le acque intercettate sono acque meteoriche superficiali. Vengono inoltre posti in opera al di sotto della barriera di impermeabilizzazione della discarica dei drenaggi la cui funzione è monitorare eventuali fuoriuscite di percolato causate dalla rottura del manto: anche questi drenaggi recapitano direttamente nel corpo ricettore. Le acque intercettate sono quindi naturali superficiali o di circolazione sotterranea, e non costituiscono, se non in caso di accertata fuoriuscita di percolato, uno scarico dell’attività. I drenaggi descritti vengono identificati con il termine di monitoraggi di sottotelo (M1, M2). Il controllo analitico dei tre monitoraggi (CF, M1 ed M2) è eseguito da laboratori privati esterni e dall’ARPA a partire dal 1991 (periodicità - trimestrale in fase di gestione e semestrale in fase di post – gestione) al fine di rilevare eventuali variazioni dello stato di qualità delle acque che circolano al di Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 42 di 78 sotto del corpo discarica e di verificare l’efficienza di tenuta del telo di impermeabilizzazione del fondo della discarica. Le autorizzazioni allo scarico in acque superficiali, sia quella che regolamenta lo scarico ubicato presso l’ufficio pesa sia quella dello scarico delle acque industriali della discarica di Ginestreto, sono ricomprese all’interno dell’AIA 426 del 08/09/2009 e sue modifiche ed integrazioni successive (lo scarico dell’impianto di trattamento reflui è autorizzato nella D.G.P della Provincia di Forlì-Cesena n.330/82612 del 27/08/2012 a modifica non sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale citata). Presso l’impianto di cernita e valorizzazione le acque sono gestite tramite modalità differenti di seguito descritte:: le acque nere, cioè le acque reflue provenienti dagli scarichi idrici dei servizi igienici, sono depurate abbinando diversi trattamenti: dapprima un passaggio in pozzetto degrassatore, quindi la successiva sedimentazione del fango in vasca Imhoff (quest’ultima è stata dimensionata cautelativamente per 15 Abitanti Equivalenti) ed il successivo trattamento delle stesse tramite sistema di fitodepurazione del tipo soil - based systems (sistemi di trattamento su terreno) mediante letto assorbente. Sono quindi convogliate in acque superficiali; le acque reflue industriali derivanti dal dilavamento delle zone di stoccaggio dei rifiuti e dei materiali imballati sono sottoposte a trattamento in dissabiatore e disoleatore. A seguito di questo primo trattamento le acque sono reintrodotte nella rete delle acque di piazzale; le acque di piazzale sono convogliate ad una vasca di prima pioggia munita di apposito by – pass: i primi 5 mm delle acque piovute sul piazzale, corripsondenti a circa 50 m3, sono temporaneamente stoccate nella vasca e alla fine dell’evento meteorico sono sottoposte ad un trattamento di sedimentazione e di disoleatura con lo scopo di far dapprima sedimentare le sostanze con peso specifico superiore a quello dell’acqua e poi di separare a parte gli oli (in base al tipo di attività che si svolge sul piazzale ed al tipo di rifiuti che in esso è cernito si può supporre che siano presenti oli lubrificanti persi dai mezzi in movimento e materiali pesanti da sedimentare. I trattamenti sono stati progettati sulla base di dette ipotesi e delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque di prima pioggia individuate). Le acque passano, quindi, ad una vasca di laminazione nella quale sono convoglaite direttamente anche le acque di by – pass. Tutte le acque sono, infine, immesse nel ricettore finale; le acque bianche, cioè le acque drenate sul piazzale eccedenti la prima pioggia, e le acque provenienti dai pluviali vengono convogliate nella vasca di laminazione e da qui confluiscono direttamente nel Rio Morsano, a monte della confluenza con il torrente Uso. Per l’Impianto di cernita e valorizzazione sono presenti le autorizzazioni allo scarico: delle acque nere (Autorizzazione del Comune di Sogliano al Rubicone con Prot. 1081 del 30/01/2012) con validità a partire dal 16/05/2012 (durata di quattro anni) e delle altre acque reflue (Autorizzazione rilascita dalla Provincia di Forlì – Cesena n.516 del 19.12.2011) con validità a partire dal 07 Ottobre 2012 (durata di quattro anni). Presso l’impianto di stabilizzazione le acque sono gestite tramite modalità differenti di seguito descritte: le acque nere, cioè le acque reflue provenienti dagli scarichi idrici dei servizi igienici della palazzina spogliatoi/uffici, sono depurate abbinando il trattamento in pozzetto degrassatore (dove vengono separate le schiume, i detergenti e le frazioni grasse di lavaggio) alla successiva sedimentazione del fango in vasca Imhoff. A valle della vasca Imhoff si affina ulteriormente il processo di fitodepurazione a flusso sub-superficiale verticale (con un sistema di trattamento reflui basato sulla coltivazione di piante mediante processi di filtrazione e degradazione che garantiscono la rimozione di Azoto, Fosforo, COD. virus e batteri). Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 43 di 78 le acque di prima pioggia, cioè i primi 5 mm di acqua piovuta sul piazzale, sono convogliate, tramite una rete di drenaggio, in vasche di idonee dimensioni dotate di disoleatore con lo scopo di separare e stoccare a parte gli oli e fare sedimentare le sostanze con peso specifico superiore a quello dell’acqua, in modo che quest’ultima risulti depurata e possa essere immessa nel recipiente finale; le acque di seconda pioggia, cioè eccedenti la prima pioggia, scolmano direttamente a 2 vasche di laminazione da 300 m3 e da qui verso il fiume Uso. La presenza delle vasche garantisce l’invarianza idraulica anche in presenza di piogge che possano determinare una portata elevata verso il fiume Uso. le acque dei pluviali (acque di pioggia raccolte dalle coperture) vengono raccolte in due vasche di accumulo da 110 m3 l’una che costituiscono il recettore intermedio per le acque provenienti dalle coperture. L’acqua qui accumulata sarà utilizzata per irrigazione e per il lavaggio dei pannelli fotovoltaici integrati nella struttura. Le portate eccedenti l’accumulo nelle 2 vasche scolmano nelle vasche di laminazione verso il corpo idrico ricettore. Il progetto delle fognature è stato sviluppato conformemente ai requisiti stabiliti dalle D.G.R. Emilia Romagna n° 286 del 14/02/2005 e D.G.R. n°1860 del 18/12/2006 nonché del D.Lgs. 15272006 e s.m.i. e l’impianto di stabilizzazione è in possesso dell’autorizzazione allo scarico: delle acque di prima pioggia (Autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Forlì – Cesena con n° 260 del 20/07/2010. L’autorizzazione costituisce l’Allegato 6 della Delibera Giunta Provinciale n° 345 del 29/04/2010); delle acque reflue domestiche (Autorizzazione del Comune di Sogliano al Rubicone n° 11636 del 12/11/2012). Presso la sede legale lo scarico idrico originato dalle acque di scarico dei servizi igienici è collegato alla fognatura comunale. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 44 di 78 EMISSIONI IN ATMOSFERA Nel sito di discarica di Ginestreto, le emissioni in atmosfera sono derivanti da: 1. 2. 3. 4. 5. impianto di combustione del biogas; impianto per la produzione di energia elettrica; corpo della discarica; macchine operatrici utilizzate per lo scarico e la coltivazione del rifiuto in discarica; caldaia di emergenza dell’impianto trattamento reflui. 1. L’impianto di combustione del biogas è costituito da due torce ad alta temperatura e viene utilizzato esclusivamente in caso di blocco dell’impianto di recupero. 2. L’impianto di produzione di energia elettrica è attualmente costituito da 5 elettro - generatori alimentati a biogas e da un generatore collegato a turbina che produce energia dal recupero di calore dai gas di scarico dei motori. Infatti, a partire dal 24 aprile 2012 Sogliano Ambiente S.p.A., facendo opportuna comunicazione di richiesta di variazione non sostanziale dell'AIA, ha effettuato la dismissione definitiva del motore endotermico da 630 kW (motore n.6), del suo punto di emissione in atmosfera classificato come G2-3 e del relativo sistema di analisi (rif. D.G.P. 308 del 24/07/2012). A partire dal 2010 tutti i motori utilizzano il biogas prodotto da G2. L’impianto di produzione di energia elettrica ha, ad oggi, i seguenti punti di emissione in atmosfera: G2-4 - Emissione dei motori n. 1 e n. 2 attualmente uniti in un unico punto di emissione; G2-5 - Emissione motore n. 3; G2-6 - Emissione motore n. 4; G2-7 - Emissione motore n. 5 (funge anche come motore di emergenza). Su tali punti viene annualmente effettuato il controllo delle emissioni in atmosfera. I dati derivanti da tali analisi, raffrontati con i limiti imposti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, sono riportati nel compendio dei dati al paragrafo “I risultati del quadriennio 2010 - 2013”, a pagina 56. I dati relativi a Monossido di Carbonio, Ossidi di Azoto e ad Ossidi di Zolfo, oltre che annualmente, sono monitorati in continuo tramite acquisizione da parte di una centralina. L’elaborazione dei dati acquisiti avviene calcolando le medie minuto, oraria e giornaliera visualizzate sull’elaboratore elettronico. La frequenza di acquisizione necessaria alla verifica del rispetto dei limiti avviene in conformità alla normativa vigente. Il limite di emissione prescritto dall’autorità competente si intende rispettato se la media delle concentrazioni orarie rilevate durante l’effettivo funzionamento dell’impianto nell’arco delle 24 ore (media giornaliera) è inferiore o uguale al limite di emissione stabilito, mentre ciascun valore di concentrazione oraria non deve essere superiore al 125% di tale limite. Le caratteristiche del biogas di alimentazione dell’impianto, sia quelle previste dalla legge che quelle specifiche di utilizzo, sono controllate mensilmente da laboratorio esterno e le produzioni di biogas vengono registrate su un registro vidimato così come prescritto dalla normativa vigente. I valori medi annuali delle caratteristiche rilevate sono riportati nel compendio di dati ed evidenziano il pieno rispetto dei parametri di legge, anche ogni singola misura rispetta tali limiti. 3. La discarica è essa stessa fonte di emissioni diffuse di biogas sia in fase di coltivazione che in fase di ripristino che, in corrispondenza di situazioni meteo-climatiche particolarmente sfavorevoli, possono determinare diffusione di sostanze maleodoranti. La misura della portata di biogas disperso dalla copertura in atmosfera viene svolto attraverso apposite “camere di cattura dinamiche” appoggiate alla superficie dell’ammasso, che catturano il flusso di biogas nell’arco delle 24 ore successive al loro posizionamento. La rilevazione è finalizzata alla valutazione della corretta realizzazione e tenuta nel tempo del sistema di copertura finale e dell’efficienza del sistema di aspirazione di biogas dal corpo discarica. Inoltre l’emissione in atmosfera Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 45 di 78 del biogas viene correlata con le condizioni meteo-climatiche locali, acquisite dalla centralina meteoclimatica in dotazione. Un’ulteriore metodologia di monitoraggio dell’aria in funzione dell’emissione di biogas dalla discarica viene svolta attraverso il posizionamento di un mezzo mobile di rilevazione della qualità dell’aria sui ricettori sensibili più vicini all’impianto e potenzialmente interessati dalla presenza della discarica. In merito all’impatto sulla popolazione circostante la discarica determinato dall’emissione di sostanze odorigene prodotte dal rifiuto fresco stoccato e dal biogas, si segnala che il sistema di gestione aziendale prevede la raccolta delle segnalazioni provenienti dall’esterno (popolazione, Enti di controllo) e la valutazione della loro attendibilità sulla base di criteri che tengono conto anche delle rilevazioni meteo climatiche acquisite da apposita centralina fissa, quali ad esempio la direzione e la velocità del vento. In ogni caso il numero di segnalazioni pervenute nell’ultimo quadriennio è molto basso come indicato nella tabella riportata di seguito. Segnalazioni esterne n° 2010 2011 2012 2013 0 0 0 2* * Le segnalazioni sono pervenute con un intervallo di circa 6 mesi In presenza di almeno cinque segnalazioni attendibili (uno dei criteri di attendibilità è la presenza di tre segnalazioni nell’arco temporale di 24 ore) in un periodo non superiore a sei mesi l’aspetto odore sarà ritenuto significativo e dovranno essere adottate misure di controllo dello stesso entro i sei mesi successivi. In tal caso, inoltre, dovrà essere disposta una nuova campagna di monitoraggio della qualità dell’aria stabilita in accordo con il Comitato Tecnico Scientifico. 4. Ulteriori fonti di emissione sono costituite dai fumi di scarico delle macchine operatrici per lo scarico e la coltivazione del rifiuto in discarica e degli automezzi che trasportano il rifiuto in discarica. Si valuta che tali emissioni determinino impatti trascurabili. Inoltre, le emissioni delle macchine operatrici non possono, ad oggi, essere trattate in modo esaustivo dal momento che non sono disponibili dati sufficienti sui mezzi d’opera utilizzati dai quali poter ricavare informazioni utili per la valutazione delle emissioni in atmosfera, che non esiste per i suddetti mezzi, una procedura standard per la corretta valutazione delle emissioni e il riferimento normativo, rappresentato dal D.M. del 20/12/1999 “Attuazione della direttiva 97/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 1997 concernente i provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori a combustione interna destinati all'installazione su macchine mobili non stradali.” e ss.mm.ii., considera dei fattori di emissione solo per pochi inquinanti gassosi (NO2 e PM). Il contributo determinato dagli automezzi che portano il rifiuto in discarica è di tipo indiretto per la Sogliano Ambiente S.p.A. e gestito come descritto nel paragrafo “Traffico” a pagina 50. 5. La caldaia di emergenza alimentata a biogas di discarica presente nell’impianto di trattamento reflui di G1 e G2 determina un punto di emissione denominato B101 (rif. D.G.P. della Provincia di ForlìCesena n.330/82612 del 27/08/2012 a modifica non sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale vigente nella discarica di Ginestreto). L’accensione della caldaia di emergenza avviene soltanto in condizioni di emergenza cioè quando i motori di cogenerazione - a causa di manutenzioni straordinarie, rotture o malfunzionamenti imprevisti - sono spenti e non riescono a riscaldare l’acqua calda necessaria al ciclo di depurazione dei reflui. L’accensione è permessa per una durata massima di 60 giorni l’anno e la caldaia stessa deve rispettare le specifiche indicate all’interno della D.G.P. della Provincia di Forlì-Cesena n.330/82612 del 27/08/2012. Se da un lato è, quindi, minimo l’apporto delle emissioni atmosferiche dal punto B101 per le motivazioni sopra esposte, dall’altro, la presenza di un impianto di trattamento reflui all’interno del sito delle discariche di G1 e G2 comporta la significativa riduzione del traffico su strada indotto dal trasporto del percolato verso gli impianti di depurazione. In relazione alla tematica odori, il normale funzionamento dell’impianto di trattamento non genera alcun incremento degli odori nell’area circostante perché tutto il ciclo di depurazione è un sistema chiuso. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 46 di 78 Nell’Impianto di cernita e valorizzazione esiste un solo punto di emissione in atmosfera in cui sono convogliati i flussi di aria derivanti: dall’impianto di aspirazione sui punti di caduta dei rifiuti lungo la linea di sollevamento dei rifiuti stessi dal piano di campagna alla cabina di selezione; dall’impianto di aspirazione all’interno della cabina di selezione in cui avviene la cernita manuale. Tale emissione è stata autorizzata (con autorizzazione rilasciate dalla Provincia di Forlì Cesena n° 126 del 07/03/2006 ex D.P.R. 203/88) e su di essa vengono fatti i controlli prescritti: l’unico limite previsto in autorizzazione riguarda la presenza di materiale particellare. I risultati delle analisi sono riportati nel paragrafo “I risultati del quadriennio” a pagina 56. La procedura utilizzata per la quantificazione del disturbo relativo all’odore descritta per la discarica di Ginestreto è utilizzata anche per l’impianto di cernita e valorizzazione. Nell’impianto di cernita e valorizzazione la problematica delle emissioni odorigene è, comunque, trascurabile dato che il materiale destinato all’impianto riguarda la frazione “secca” proveniente da flussi selezionati di rifiuti e le frazioni umide non sono previste nella tipologia di rifiuto da trattare. Non sono mai pervenute segnalazioni in merito a disturbi relativi all’odore generato dalle attività svolte presso l’impianto. Nell’Impianto di stabilizzazione le emissioni in atmosfera sono derivanti da: 1. impianto di combustione del biogas; 2. impianto per la produzione di energia elettrica; 3. trattamento aria effettuato tramite biofiltri 1. L’impianto di combustione del biogas è costituito dalla torcia di emergenza (punto di emissione identificato con E1). La torcia è ad alta efficienza per garantire la combustione del biogas prodotto anche durante gli eventuali fermi dei motori per guasti e manutenzioni. 2. L’impianto per la produzione di energia elettrica è costituito da 2 motori endotermici (punti di emissione identificati con E2 ed E3) . E’ presente anche un sistema di depurazione del biogas, costituito da un gruppo di desolforazione e deumidificazione posto in serie con un sistema di filtrazione a carboni attivi, che entra in funzione nel caso in cui nel biogas siano individuati microinquinanti che possano danneggiare i gruppi di cogenerazione. I motori funzionano in modo continuo, anche grazie raddoppio dei sistemi di aspirazione del biogas dai digestori anaerobici in modo da mantenere in funzionamento l‘impianto anche in caso di guasti o manutenzioni ad uno dei ventilatori di aspirazione. 3. il trattamento aria viene effettuato tramite 2 Biofiltri (punti di emissione identificati con E4 ed E5) dimensionati per garantire 4 ricambi/ora d’aria all’interno del capannone, sono costituiti da legno vergine di varia pezzatura. L’impianto tratta l’aria del capannone che non viene utilizzata come aria di processo nei biotunnel. Il sistema è stato sovradimensionato, per escludere la possibilità di impatti odorigeni provocati dall’impianto. Il biofiltro è realizzato in legno vergine e non si utilizzano materiali derivanti dal trattamento dei rifiuti verdi a causa della possibile presenza di contaminanti (plastiche, chiodi, ecc.) e dell'impossibilità di controllare il loro stato di decomposizione, che talvolta presenta dei fenomeni anaerobici con relativi problemi di odore. Per verificare il possibile impatto sull’ambiente a seguito della messa in esercizio dell’impianto di stabilizzazione e garantire la tenuta sotto controllo dell’impatto odorigeno è stato condotto in data 03/08/2011 un monitoraggio olfattimetrico. Prima dell'avvio dell’impianto è stato eseguito il primo Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 47 di 78 monitoraggio specifico per la valutazione di fondo ambientale, quindi il monitoraggio andrà ripetuto entro un anno dalla messa a regime dell’ impianto e, successivamente, almeno una volta l’anno. Al 30 giugno 2013 non sono pervenute segnalazioni scritte di cattivo odore. A dimostrazione della pro-attività ambientale che caratterizza l’operato di Sogliano Ambiente si segnala che l’impianto di Stabilizzazione ha implementato un monitoraggio presso la cittadinanza (ovvero presso alcuni nuclei famigliari) del limitrofo Comune di Masrola al fine di analizzare al meglio l’impatto odorigeno dell’impianto di stabilizzazione. Le emissioni in atmosfera dell’impianto di stabilizzazione sono gestite in ottemperanza alle prescrizioni individuate dall’’autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. che costituisce l’Allegato 5 della Delibera Giunta Provinciale numero 345 del 29/04/2010. Per la discarica di Ginestreto, gli impianti di cernita e valorizzazione, l’impianto di stabilizzazione e la sede legale si ritengono di interesse le emissioni dalle autovetture utilizzate dagli operatori per gli spostamenti: di queste emissioni si è tenuto conto nel calcolo degli indicatori chiave di cui al capitolo “Indicatori chiave nel quadriennio 2010 - 2013”. Nel calcolo degli indicatori chiave ci si è limitati al calcolo delle emissioni dalle sole autovetture (elencate nella tabella sotto riportata) utilizzate dal personale di Sogliano Ambiente S.p.A. per le attività di lavoro legate agli impianti oggetto della registrazione EMAS: Mezzo Tipo mezzo Targa Ubicazione Categoria Cilindrata (cc) 1 FIAT BRAVO DH542ML Sede legale 1910 2 FIAT PANDA DF033BN Discarica Ginestreto 1248 3 FIAT PANDA DF036BN Discarica Ginestreto 1248 4 FIAT PANDA DL268NX Impianto di Stabilizzazione 1248 5 FIAT PUNTO CG916ZK Impianto C/V e Impianto di Stabilizzazione 1248 6 FIAT PUNTO DB575PV Impianto C/V 1248 7 FIAT PUNTO DC584TM Impianto C/V e Discarica di Ginestreto 1248 8 FIAT PUNTO DC586TM Sede legale 1248 9 LAND ROVER DISCOVERY FO889925 Discarica Ginestreto 2495 10 FIAT PANDA CX253NS Discarica Ginestreto 1248 11 FIAT PUNTO DP843VW Sede legale 1248 12 FIAT BRAVO DY175CM Sede legale 1910 13 TOYOTA HI LUX AW340FD Discarica di Ginestreto e Impianto di Stabilizzazione 2982 14 FIAT BRAVO DZ567ZK Sede legale 1598 15 FIAT CROMA DZ558ZK Impianto C/V 1910 16 FIAT BRAVO DZ562ZL Sede legale 1598 17 FIAT CROMA DY640MA Sede legale 1910 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 48 di 78 Mezzo Tipo mezzo Targa Ubicazione 18 FIAT BRAVO EG960TC Sede legale e Impianto C/V Categoria Cilindrata 1598 (cc) 19 FIAT BRAVO EK252TH Sede legale 1598 20 FIAT SEDICI EG511FH stabilizzazione 1956 21 NISSAN NAVARA ED065LC Impianto di Stabilizzazione 2488 22 NISSAN NAVARA ED066LC Discarica Ginestreto 2488 Tab. 8 - Elenco autovetture aziendali aggiornato al 30/06/2013. Presso i siti oggetto di registrazione EMAS di Sogliano Ambiente S.p.A. sono alcuni impianti che utilizzano gas refrigeranti in quantitativo superiore ai 3 kg: tali impianti, sottoposti a verifiche periodiche ai sensi della vigente normativa, sono riportati nella tabella sotto proposta. Gas refrigerante contenuto Quantitativo di gas refrigerante (Kg) R 407C 75 R404a 240 R 407C 3,5 R 407C 4,7 R 407C 4,7 Impianto di trattamento reflui di discarica presso Discarica di Ginestreto R404c 4,4 Impianto di Cernita e Valorizzazione (cabina selezione) R410a 5 Impianto di cogenerazione presso l’impianto stabilizzazione R 407C 13 Palazzina uffici presso l’impianto stabilizzazione R410a 11,8 3 Power center presso l’impianto stabilizzazione* (3 impianti di refrigerazione ciascuno con in quantitativo indicato in tabella) R410a 4,4 Palazzo Nardini (sede legale) R407C 9,2 Luogo di posizionamento Impianto di cogenerazione presso Discarica di Ginestreto Per tutti gli impianti in funzione al 31 dicembre 2012 è stata effettuata comunicazione all’ISPRA ai sensi della vigente normativa. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 49 di 78 RUMORE Le principali fonti di rumore sono sorgenti mobili quali macchine operatrici (pale, ruspe, escavatori e muletti) e fisse come gli impianti di produzione di energia elettrica, l’impianto di aspirazione e combustione del biogas di discarica e gli impianti di cernita e valorizzazione e di stabilizzazione. Inoltre, nei periodi estivi, può capitare di utilizzare, presso la discarica di Ginestreto, l’impianto mobile di frantumazione e vagliatura di inerti per la produzione di ghiaia per drenaggi e sottofondo stradali. Un ulteriore aspetto indiretto è il rumore generato dagli automezzi terzi che trasportano il rifiuto alla discarica e all’impianto di cernita e valorizzazione: tale impatto è comunque trascurabile. Le attività operative coinvolte nella produzione del rumore si svolgono: presso la discarica, nella fascia oraria che va dalle 7:30 alle 18:00 dal lunedì al venerdì e dalle 7:30 alle 13:00 il sabato; presso l’impianto di cernita e valorizzazione, nella fascia oraria che va dalle 06:00 alle 21:00 dal lunedì al venerdì e dalle 6:00 alle 12:00 il sabato; presso l’impianto di stabilizzazione, nella fascia oraria che va dalle 06:00 alle 21:00 dal lunedì al venerdì e dalle 6:00 alle 12:00 il sabato; 24 ore su 24 per quanto riguarda gli impianti fissi. I limiti normativi da applicare sull’area in cui si trovano sia la discarica, sia gli impianti di selezione e di stabilizzazione (entrambi distanti circa 3 km dalla discarica e connessi con essa da una strada privata) sono quelli definiti dal Comune all’interno della Zonizzazione acustica comunale ovvero: 60 dB(A) nel periodo diurno e 50 dB(A) nel periodo notturno poiché le aree in cui sorgono la discarica e l’impianto di cernita e valorizzazione rientrano nella zona di tipo III “Aree di tipo misto”. Per quanto riguarda la discarica di Ginestreto è stata effettuata la valutazione di clima acustico in seguito all’installazione del sesto motore e alla realizzazione dell’impianto di trattamento del percolato di G1 e G2 (Marzo 2013). Le conclusioni della campagna di monitoraggio definiscono che le attività svolte presso la discarica di Ginestreto risulta pienamente compatibile con l’ambiente circostante in termini di impatto acustico. Gli impianti di cernita e valorizzazione e di stabilizzazione risultano compatibili con l’impatto indotto sulla componente rumore anche perché le lavorazioni si svolgono interamente al chiuso riducendo ulteriormente gli impatti dovuti al rumore. In particolare per l’Impianto di cernita e valorizzazione sono stati effettuati vari rilevamenti sul rumore al fine della redazione della valutazione di impatto acustico; tali rilevamenti sono stati eseguiti: da ARPA durante la fase di cantiere per la costruzione dell’impianto (19 e 20 gennaio 2006) nella condizione di funzionamento dell’impianto a regime (07 febbraio e 14 marzo 2007); nella condizione di funzionamento dell’impianto a regime (nel Luglio 2009). Per l’Impianto di stabilizzazione sono state effettuate scelte progettuali che permettono di contenere il rumore e sono stati effettuati vari rilevamenti sul rumore al fine della redazione della valutazione di impatto acustico. Tali rilevamenti sono stati eseguiti nella condizione di funzionamento non a regime dell’impianto ma post operam (Marzo 2013 e Maggio 2013). Le misure eseguite hanno evidenziato il rispetto dei limiti assoluti e differenziali di immissione. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 50 di 78 TRAFFICO Uno dei fattori di impatto sull’ambiente e sulle comunità limitrofe degli impianti descritti nella presente Dichiarazione Ambientale è il traffico generato dai mezzi di trasporto provenienti dall’esterno, per il conferimento dei rifiuti dalle varie utenze servite. La via di accesso agli impianti è una strada provinciale che attraversa vari centri abitati della Valle del fiume Uso. Si ricorda che l’impatto ambientale relativo al traffico dei mezzi di trasporto è indiretto in quanto non derivante direttamente dalle attività svolte dal personale di Sogliano Ambiente S.p.A. ma effettuato da ditte esterne. Per la riduzione dell’impatto Sogliano Ambiente S.p.A.: ha costituito una società controllata, la Sogliano Ambiente Trasporti S.r.l., che trasporta rifiuti con propri mezzi e/o servendosi di terzisti. In tale modo Sogliano Ambiente S.p.A. può intervenire in maniera più decisa ed energica sull’attività di trasporto. Nel 2008 anche la Sogliano Ambiente Trasporti S.r.l. ha ottenuto la registrazione EMAS per l’attività di trasporto e nel 2011 è stato ottenuto il rinnovo della suddetta registrazione; effettua attività di sensibilizzazione chiedendo ai clienti e ai trasportatori che il servizio venga svolto con comportamenti e mezzi idonei, descritti all’interno di un regolamento sottoscritto contestualmente al contratto di smaltimento. Nella figura seguente sono riportate le percentuali delle tipologie di mezzi di trasporto in ingresso alla discarica in funzione della portata, e quindi delle tipologie, riferite al periodo 2010 - 2013. I mezzi a portata più bassi corrispondono alle motrici che effettuano la raccolta del rifiuto dal cassonetto e giungono direttamente in discarica, quelli a portata media sono rappresentati dai cassoni scarrabili che effettuano percorsi di medio raggio, mentre i mezzi la cui portata è superiore sono dotati internamente di compattatori mobili che consentono una portata fino a 28 tonnellate circa. Di seguito sono rappresentate anche il numero di automezzi in ingresso alla discarica e la portata di carico medio degli automezzi in ingresso. Mezzi di trasporto in funzione della portata 100 90 80 70 % 60 76,8 78,22 80,35 50 90,40 40 30 20 5,6 4,54 3,46 10 17,6 17,13 16,19 4,00 5,60 2010 2011 2012 2013 (con proiezione) 0 Carico < 8 t Carico 8-13 t Carico > 13 t Fig. 19 – Le percentuali dei mezzi di trasporto in ingresso alla discarica suddivisi in funzione della portata per il periodo 2010 - 2013. Osservando i grafici che riportano gli andamenti della portata, del numero di automezzi in ingresso e del carico medio, si può notare che dal 2010 la percentuale dei trasporti effettuati con camion di portata superiore alle 13 tonnellate è aumentata notevolmente a scapito di quelli effettuati con camion di portata inferiore a 8 tonnellate: questo è imputabile al maggior quantitativo di rifiuti speciali Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 51 di 78 conferiti presso la discarica nel corso del quadriennio 2010-2013. Il trasporto mediante mezzi caratterizzati da una portata elevata, a parità di rifiuto conferito, consente di utilizzare un numero inferiore di mezzi e questo si riflette in un minor impatto dal punto di vista ambientale. I dati relativi al numero di mezzi in ingresso all’Impianto di cernita e valorizzazione sono riportati nel paragrafo “I risultati del quadriennio ” a pagina 56. Il dato relativo al numero di mezzi in ingresso all’Impianto di stabilizzazione dalla data dell’apertura rileva che la totalità dei mezzi (in totale 455) è caratterizzato da una portata superiore alle 13 tonnellate. Non essendo ancora stato venduto compost non sono stati effettuati viaggi in uscita dall’impianto se non per il trasporto dei rifiuti legati all’operatività dell’impianto (es. percolato): tali viaggi sono stati, comunque, effettuati a pieno carico. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 52 di 78 INSERIMENTO PAESAGGISTICO ED IMPATTO VISIVO Nel progetto iniziale di ciascuna discarica viene definito l'assetto finale della discarica esaurita, prevedendo un vero e proprio "progetto di ripristino ambientale" che consiste essenzialmente nella copertura dei rifiuti con un adeguato spessore di terreno naturale, nella semina di erba e nella piantumazione di alberi e cespugli e che garantisce la sicurezza della discarica anche una volta chiusa e al contempo il suo reinserimento nell'ambiente circostante. Sul sito di discarica G1, attualmente in post-gestione, le attività di ripristino sono già state completate con la piantumazione di alberelli. Il sito in cui si sviluppano l’impianto di valorizzazione e cernita e l’impianto di stabilizzazione si trova nel Comune di Sogliano al Rubicone, in località Ginestreto, in un’area completamente pianeggiante alle pendici di un versante collinare calanchivo tipico del paesaggio della collina soglianese. Ai fini di un corretto inserimento paesaggistico dell’impianto di valorizzazione e cernita è stata realizzata una fascia alberata lungo le sponde del fiume Uso, all’interno delle aree di proprietà, ed una fascia boscata sugli altri confini dell’area: tale fascia di schermatura visiva è stata realizzata mediante la messa a dimora di essenze vegetali arbustive ed arboree autoctone. Per quanto riguarda l’impianto di stabilizzazione si è scelto un rivestimento di tipo GREENWALL delle pareti di tamponamento dell’edificio, con utilizzo di specie rampicanti, che andranno a ricoprire interamente i lati est ovest e parzialmente i lati sud e nord, interessati dalla presenza delle tubazioni per la ventilazione degli ambienti e delle scale di accesso alle parti alte ed alle coperture dell’edificio. L’inserimento del verde rampicante avrà, infatti, ripercussioni positive sia dal punto di vista della performance termica dell’edificio, inteso quale ambiente di lavoro e luogo di installazione di macchinari. Anche per questo impianto è stata realizzata un’area verde di compensazione che si pone in continuità con la vegetazione esistente lungo il Fiume Uso configurandosi quale elemento rilevante dal punto di vista dell’equilibrio eco sistemico e funzionale dal punto di vista dell’eco –mosaico: una fascia alberata lungo le sponde del fiume Uso, all’interno delle aree di proprietà, della larghezza di 10 m, ed una fascia boscata sugli altri confini dell’area. Presso l’impianto di stabilizzazione è stata realizzata un’opera di sostegno del tipo a massi ciclopici per contenere la scarpata al piede della strada comunale esistente al lato ovest del piazzale; la scelta dei massi ciclopici costituisce un elemento di notevole mitigazione visiva dell’impatto paesaggistico rispetto ad un’analoga opera in cemento armato. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 53 di 78 ALTERAZIONE DELL’ECOSISTEMA L’attenzione di Sogliano Ambiente verso l’ambiente circostante la discarica e gli impianti è dimostrata da attività di monitoraggio effettuate sia sull’ecosistema acquatico che terrestre che integrano i controlli ambientali prescritti dalla normativa vigente e che vengono eseguite direttamente o commissionati a soggetti terzi quali ARPA, Università di Urbino e società private. I due comparti su cui viene effettuato il monitoraggio sono: Monitoraggio chimico e biologico acque superficiali del Rio Morsano I 6 punti di prelievo sono posti lungo l’asta fluviale del Rio Morsano partendo a monte rispetto alla discarica sino alla confluenza con il Fiume Uso e nella confluenza fra il fiume Uso ed i due torrenti secondari circostanti. Il parametro determinato è l’indice EBI (Indice Biotico Esteso) che attraverso la presenza quali – quantitativa di macroinvertebrati acquatici consente di valutare il grado di inquinamento delle acque superficiali suddividendole in classi qualitative. A tale controllo è associato quello di tipo chimico sulle acque prelevate nei medesimi punti. Monitoraggio dell’ecosistema terrestre Le stazioni di campionamento sono 9, posizionate sia all’interno della discarica nelle aree in via di ripristino sia al contorno. Il controllo delle dinamiche di popolazione viene effettuato principalmente sui macro e micro invertebrati del suolo e affiancato dal controllo chimico dei terreni limitrofi alla discarica. I parametri analizzati sono confrontati con le concentrazioni limite di inquinamento per usi ricreativi – agricoli - residenziali intendendo che, in assenza di inquinanti, il terreno può essere utilizzato a tali usi senza particolari vincoli. Dal 2002 è stato inserito anche il controllo sull’eventuale presenza di metalli negli organismi terrestri. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 54 di 78 ALTRI IMPATTI Nella discarica e negli impianti di trattamento (cernita e valorizzazione e stabilizzazione): non sono presenti presso gli impianti policlorobifenili (PCB) e policlorotrifenili (PCT); non sono presenti manufatti in amianto (né in matrice solida né in matrice friabile). Si ricorda che la gestione delle emergenze (incendio, inquinamento delle matrici ambientali fuori dal corpo discarica o fuori dal sito di impianto di cernita e valorizzazione e di stabilizzazione …), è contenuta all’interno dei piani di gestione operativa e di emergenza ed è corredata ed integrata da specifiche procedure interne. Il 30/09/2011 all'interno dell'Impianto di cernita e valorizzazione si è verificato un incendio che gli addetti alle emergenze hanno affrontato e domato con successo. Tale incendio ha comunque danneggiato in minima parte alcune parti della struttura, dell’impianto elettrico e dei presidi antincendio. Ad oggi nel cantiere si stanno ultimando i lavori di ripristino, in particolare del rivestimento protettivo per elementi costruttivi portanti / separanti. Sogliano Ambiente S.p.A. esercita l’attività di gestione del sito di Ginestreto nel rispetto dell’ambiente attraverso la piena conformità alla normativa tecnica vigente (D.lgs. 36/03) e la registrazione dell’impianto e dell’organizzazione secondo il Reg. EMAS III. La discarica di Ginestreto e l’impianto di cogenerazione inoltre, non rientrano tra le attività soggette alla “Emission Trading” disciplinata dalla Direttiva Europea 2003/87/CE, relativa alle emissioni di gas a effetto serra (CO2). Gli impianti presenti in discarica soggetti al rischio di incendio, quale l’impianto aspirazione del biogas, l’impianto di produzione di energia elettrica (comprensivo di motori e impianto ORC), i serbatoi di olio, gasolio e GPL sono dotati di sistemi antincendio attivi (rete idrica ed estintori) e passivi (controlli sulla percentuale di ossigeno aspirato): gli impianti di discarica sono dotati di Certificato Prevenzione Incendi (Pratica n. 10785 con validità dal 29/03/2011 al 29/03/2014). L’impianto di cernita e valorizzazione è stato inserito in un’area caratterizzata da un Livello di rischio 2 a causa dei quantitativi di materiale combustibile che presenta un alto rischio di incendio in termini di probabilità d’innesco. E’ stato posizionato un impianto idrico antincendio alimentato da un gruppo di pompaggio con riserva idrica che è in grado di garantire alimentazione per 60 minuti nelle condizioni più sfavorite e dispositivi antincendio come idranti a muro UNI 45. L’Impianto di cernita e valorizzazione è in possesso di Attestazione di Rinnovo periodico di Conformità Antincendio ai sensi del D.P.R. 151/2011 (Pratica n° 39878 con validità dal 26/02/2013 al 26/02/2018) rilasciato dai Vigili del Fuoco della provincia di Forlì – Cesena per le attività svolte presso l’impianto di cernita e valorizzazione che presentano pericolo di incendio: deposito di carta, cartone, legno, plastica, deposito di liquidi infiammabili (gasolio) e presenza di un serbatoio di GPL. Il rispetto dei limiti individuati all’interno del Certificato Prevenzione Incendi per quanto riguarda i quantitativi di carta, cartone e polietilene stoccabili all’interno del capannone sono controllati tramite disposizioni operative documentate. Presso l’impianto di stabilizzazione è stata effettuata l’installazione di un impianto idrico antincendio ad idranti alimentati mediante pompe da una vasca di accumulo. La riserva idrica presente nella vasca, da posizionarsi all’esterno del fabbricato interrata o fuori terra, è in grado di garantire alimentazione per 60 minuti nelle condizioni più sfavorite. Le aree dei digestori sono classificate secondo normativa ATEX come zona 2, e tutta la strumentazione di processo e l’impiantistica soddisfano i requisiti di tale norma. In questa porzione di impianto sono stati installati sistemi di rilevamento di gas e fumo, in modo da rilevare eventuali perdite o incendi. Anche gli accumulatori pressostatici, posizionati sulla soletta dei digestori, sono localizzati in un’area completamente confinata e classificata secondo la normativa ATEX. Tale area racchiude al suo interno anche tutti i sistemi di captazione e trasferimento del biogas dai digestori all’area di cogenerazione. Conformemente ai requisiti antincendio, gli accumulatori pressostatici garantiscono la tenuta stagna e Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 55 di 78 sono resistenti ai raggi ultravioletti. Al momento della redazione del presente documento è stata presentata la SCIA con Prot. 5267 del 30/04/2013 per le seguenti attività del D.M. 16/02/1982: attività n. 1.1.C - stabilimento ed impianto ove si produce e impiega gas combustibili con quantità globali in ciclo o in deposito superiore a 25 Nm3/h; attività n. 2.1.B - impianto di compressione o di decompressione dei gas combustibili con potenzialità superiore a 50 Nm3/h; attività n.12.1.A - deposito di liquidi con punto di infiammabilità sopra i 65° con capacità da 1 a 9 mc; attività n.13.1.A – contenitore distributore di carburante liquido con punto di infiammabilità superiore ai 65°, di capacità geometrica fino a 9 mc; privato rimovibile; attività n.36.1.B - deposito di legname (per i 2 biofiltri) con quantitativo da 50.000 kg a 500.000 kg; attività n.49.2.B – Impianto di cogenerazione di potenza complessiva da 350 a 700 kW attività n.49.2.B – Impianto di cogenerazione di potenza complessiva da 350 a 700 kW attività n.49.2.B – Gruppo per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici di potenza complessiva da 350 a 700 kW. Il palazzo Nardini, sede legale ed amministrativa di Sogliano Ambiente S.p.A. non è soggetta a certificato di prevenzione incendi dal momento che non si effettuano attività soggette al DM. 16/02/1982. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 56 di 78 I RISULTATI DEL QUADRIENNIO 2010 - 2013 Parametro u.m. 2010 2011 2012 2013* Dati produttivi Quantità di rifiuto smaltito presso la discarica di Ginestreto Energia elettrica prodotta annualmente dal recupero di biogas di Ginestreto Quantità di rifiuto trattato presso l’impianto di stabilizzazione Quantità di rifiuti (non biogas) prodotto presso l’impianto di stabilizzazione Biogas prodotto presso l’impianto di stabilizzazione Energia elettrica prodotta dal recupero di biogas dell’impianto di stabilizzazione Energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico Media mensile del quantitativo di rifiuto in ingresso all’impianto di selezione kg 162.207.780 163.529.260 169.944.000 130.554.640 kWh 25.572.634 27.782.118 24.153.859 26.559.474 kg _ _ _ 11.988.560 kg _ _ _ 2.221.810 kg _ _ _ 1.769.879 kWh _ _ _ 2.978.400 kWh _ _ _ kg 2.919.787 2.630.320 2.706.838 3.103.942 787.176 Traffico Automezzi in ingresso Discarica Ginestreto n. 8.108 8.201 8.007 6.766 Automezzi in ingresso ed uscita impianto di cernita e valorizzazione n. 7.246 6.962 6.145 8.870 Automezzi in ingresso impianto di stabilizzazione n. _ _ _ 455 Consumo d’acqua Consumo di acqua da acquedotto per la discarica Consumo di acqua da acquedotto per l’impianto di cernita e valorizzazione Consumo di acqua per Palazzo Nardini Consumo di acqua da acquedotto per l’impianto di stabilizzazione m3 1.140 508 387 383 m3 926 1188 926 861 m3 143 102 139 146 m3 _ _ _ 120 680,8 705,9 883,6 Piovosità Millimetri di pioggia mm 1.035,4 * Per il 2013 il dato effettivo è riferito al periodo che va dal 01/01/2013 al 30/06/2013 mentre il dato qui riportato per il 2013 è una proiezione (ipotizzando una attività proporzionale a quella dei mesi precedenti) per effettuare un confronto con i precedenti anni. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 57 di 78 Scarichi idrici di tipo industriale (locale manutenzione e rimessaggio Discarica) – analisi annuale Parametro e limite u.m. 2010 2011 2012 2013* 7,28 7,68 7,49 7,33 75 7 20 46 pH 5,5-9,5 mg/l Solidi sospesi totali 80 mg/l BOD5 40 mg/l 40 <5 7 9 COD 160 mg/l 112 12 58 32 Cloruri 1200 mg/l / / / Parametro non richiesto da PSC Fosforo 10 mg/l 0,90 1,13 < 0,05 3,52 Azoto ammoniacale 15 mg/l / / / Parametro non richiesto da PSC Azoto nitrico 20 mg/l / / / Parametro non richiesto da PSC Azoto nitroso 0,6 mg/l / / / Parametro non richiesto da PSC Azoto Totale _ mg/l / 3 4 4 Tensioattivi cationici 2 mg/l / / < 0,2 Parametro non richiesto da PSC Tensioattivi anionici 2 mg/l / / / Parametro non richiesto da PSC Tensioattivi non ionici 2 mg/l / / / Parametro non richiesto da PSC _ mg/l / <0,2 / < 0,2 Grassi e oli animali e vegetali 20 mg/l 5,5 < 0,5 <3 <3 Cadmio 0.02 mg/l < 0,001 < 0,001 < 0,001 < 0,0005 Cromo totale 2 mg/l 0,088 0,006 0,014 0,0034 Nichel 2 mg/l 0,091 0,026 0,01 0,0362 Piombo 2 mg/l 0,02 < 0,01 < 0,01 0,02 Rame 0,1 mg/l 0,071 0,024 0,005 0,0379 Zinco 0,5 mg/l 0,34 0,06 0,01 0,146 Idrocarburi totali _ mg/l / / < 0.1 51 Tensioattivi totali * Per il 2013 le analisi riportate sono state effettuate in conformità a quanto definito nella nuova revisione del PSC (Piano di Sorveglianza e Controllo – in rev. 13 del 24/12/2012) della Discarica di Ginestreto. Le analisi sono state condotte nel mese di aprile 2013. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 58 di 78 Parametro u.m. 2010 2011 2012 2013* Consumi energetici Consumo annuo energia elettrica Discarica Ginestreto MWh 1969,2 1947,2 2015,9 2.591,3 Consumo annuo gasolio Discarica Ginestreto l 256.000 270.600 242.000 223.000 Consumo annuo GPL Discarica Ginestreto l 17.400 18.400 17.100 14.900 Consumo annuo energia elettrica Comparto “Area Marconi” (Impianto di cernita e impianto di stabilizzazione) MWh 417,7 364,3 313,8 929,36 Consumo annuo gasolio Impianto CV l 45.000 50.000 53.600 80.000 Consumo annuo GPL Impianto CV l 9.792 8.910 5.750 7.800 Consumo annuo gasolio impianto di stabilizzazione l _ _ _ 119.000 Consumo annuo energia elettrica Palazzo Nardini MWh 34,3 37,4 32,2 25,6 Consumo annuo GPL Palazzo Nardini m3 3.910 2.833 4.562 5.144 Rifiuti Olio esausto kg 17.913 26.300 15.860 18.080 Percolato prodotto t 23.963 26.048 19.988 17.890 Biogas in impianto di recupero t 18.648 21.218 17.976 21.437 Filtri kg 159.880 197.240 198.220 192.440 Percentuale di rifiuto recuperato dall’impianto di cernita e valorizzazione espressa come media annua % 45 47 51 50 Odore segnalazioni esterne relative al sito di discarica n° 0 0 0 2 segnalazioni esterne relative al sito di cernita e valorizzazione n° 0 0 0 0 segnalazioni esterne relative al sito di stabilizzazione n° _ _ _ 0 * Per il 2013 il dato effettivo è riferito al periodo che va dal 01/01/2013 al 30/06/2013 mentre il dato qui riportato per il 2013 è una proiezione (ipotizzando una attività proporzionale a quella dei mesi precedenti) per effettuare un confronto con i precedenti anni. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 59 di 78 Parametro e limite u.m 2010 2011 2012 2013 Qualità media biogas (certificati analisi CSA ) sito G1 Metano min. 30% % v/v 36,1 42,2 36,4 37,50 Ossigeno - % v/v 6,5 4,3 7,9 5,58 - % v/v 28,2 31,4 20,8 25,50 - mg/ m3 196 186 43 <0,01 espresso in % v/v 12.975 15.162 12.720 12.600 Anidride carbonica Acido solfidrico Potere Calorifero Inferiore min. kJ/Nm 12.500 3 Qualità media biogas (certificati analisi CSA) sito G2 min. 30% - Metano Ossigeno Anidride carbonica Acido solfidrico Potere Calorifero Inferiore - % v/v 45,1 46,7 36,9 41,22 % v/v 3,7 2,6 6,3 4,50 % v/v 33,1 32,6 24,6 27,10 mg/ m3 158,0 141,9 144,5 <0,01 espresso in % v/v 16.229 16.803 12.867 14.021 min. kJ/Nm 12.500 3 Qualità media biogas (certificati analisi CSA) impianto di stabilizzazione metano (CH4) etano propano anidride carbonica (CO2) azoto ossigeno idrogeno elio min. 30% - % mol - - - 45,70 % mol % mol - - - <0,01 <0,01 - % mol - - - 45,01 - % mol % mol % mol % mol - - - 8,47 0,60 0,22 <0,01 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 60 di 78 Emissioni in atmosfera per G2 2010 (limiti contenuti nell’autorizzazione provinciale n. 426 del 08/09/2009) G2-3 G2-4 Portata Nm3/h 2.600 per G2-3 7.056 per G2-4 1000 820 Polveri mg/Nm3 10 3,2 2,7 COT mg/Nm3 150 14,2 17,2 NOx (come NO2) mg/Nm3 450 334 393 SO2 mg/Nm3 50 14,3 13,4 HCl mg/Nm3 10 2,17 2,77 HF mg/Nm3 2 0,432 <0,04 CO mg/Nm3 300 84 51,3 Emissioni in atmosfera per G2 Emissione motore Emissione motore Emissione motore (limiti contenuti nell’autorizzazione n. 3 (G2-5) n. 4 (G2-6) n. 5 (G2-7) provinciale n. 426 del 08/09/2009) 6000 per G2-5 e Portata (Nm³/h) Nm3/h G-6 4900 5000 4900 4600 4300 5100 3400 3400 3700 4500 per G2-7 Polveri (mg/Nm³) mg/Nm3 10 7,7 9,2 0,71 7 7,3 5,7 1,1 9,4 7,7 COT (mg/Nm³) mg/Nm3 150 15,7 32,1 2,9 11,9 4,5 18 19,1 6,1 17,3 NOx (come NO2) (mg/Nm³) mg/Nm3 450 390 294 369 417 353 399 323 222 215 SO2 (mg/Nm³) mg/Nm3 50 21 <0,5 13,5 6,87 0,92 26,4 4 19,3 5,67 HCl (mg/Nm³) mg/Nm3 10 1,56 1,29 5,89 1,25 0,00 4 1,7 0,84 3,43 5,63 HF (mg/Nm³) mg/Nm3 2 <0,0 4 <0,0 4 <0,0 3 <0,0 2 <0,0 001 0,03 9 <0,0 2 <0,0 5 <0,0 8 CO (mg/Nm³) mg/Nm3 300 61 76 117 80 91 125 58 121 264 Emissioni in atmosfera per impianto di cernita (limiti contenuti nell’autorizzazione provinciale n. 126 del 07/03/2006 Materiale particellare mg/Nm3 20 2010 E1 0,33 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 61 di 78 Emissioni in atmosfera per G2 (limiti contenuti nell’autorizzazione provinciale n. 426 del 08/09/2009) 2011 G2-3 G2-4 G2-5 G2-6 G2-7 430 1.300 1.400 1.500 2.500 Portata Nm3/h 2.600 per G2-3 7.056 per G2-4 6000 per G2-5 e G-6 4500 per G2-7 Polveri mg/Nm3 10 0,73 0,32 0,29 0,55 3,2 COT mg/Nm3 150 29,9 <0,1 22,6 69,6 9,4 NOx (come NO2) mg/Nm3 450 264 284 245 287 421 SO2 mg/Nm3 50 11,5 31 9,6 18,8 17,5 HCl mg/Nm3 10 2,19 1,02 1,27 0,354 9,1 HF mg/Nm3 2 0,236 0,104 0,169 0,059 <0,05 CO mg/Nm3 300 137 96,6 91,3 161 165 Emissioni in atmosfera per impianto di cernita (limiti contenuti nell’autorizzazione provinciale n. 126 del 07/03/2006 Materiale particellare mg/Nm3 20 2011 E1 0,20 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 62 di 78 Emissioni in atmosfera per G2 (limiti contenuti nell’autorizzazione provinciale n. 426 del 08/09/2009) 2012 G2-3* G2-4 G2-5 G2-6 G2-7 Portata Nm3/h 7.056 per G2-4 6000 per G2-5 e G-6 4500 per G2-7 - 7.125 7.155 7.198 3.485 Polveri mg/Nm3 10 - 2,5 3,9 2,4 7 COT mg/Nm3 150 - 125 8 51 41 NOx (come NO2) mg/Nm3 450 - 375 266 224 396 SO2 mg/Nm3 50 - 38,6 9,9 21,3 35,1 HCl mg/Nm3 10 - 3,3 2,2 3,9 0,4 HF mg/Nm3 2 - 0,05 0,13 0,2 0,03 CO mg/Nm3 300 - 156,6 118,3 122,1 84,8 * A partire dal 24 aprile 2012 il motore classificato G2-3 è stato dismesso e con esso il relativo sistema di analisi. Emissioni in atmosfera per impianto di cernita 2012 (limiti contenuti nell’autorizzazione provinciale n. 126 del 07/03/2006 E1 Materiale particellare 0,25 mg/Nm3 20 Emissioni in atmosfera per impianto di cernita 2013 (limiti contenuti nell’autorizzazione provinciale n. 126 del 07/03/2006 E1 Materiale particellare 0,22 mg/Nm3 20 Per i punti di emissione di Ginestreto (G2-4, G2-5, G-6 e G2-7) si considerano validi i risultati registrati per l’anno 2012 dal momento che le analisi sono condotte annualmente e le ultime risalgono al 03 dicembre 2012. Per i punti di emissione E2 ed E3 relativi ai 2 motori di cogenerazione dell’impianto di stabilizzazione non sono ancora disponibili analisi alle emissioni in atmosfera poiché l’impianto non è a regime. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 63 di 78 INDICATORI CHIAVE NEL QUADRIENNIO 2010 – 2013 Nel presente paragrafo sono stati analizzati gli indicatori chiave richiesti dall’Allegato IV al Regolamento CE n. 1221/2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione ed audit (EMAS)” – Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea L. 342/1 del 22/12/2009. Per una trattazione di dettaglio si rimanda alla relazione tecnica per la definizione degli indicatori chiave correlati agli aspetti ambientali diretti significativi. Dato che Sogliano Ambiente S.p.A. non è una società di produzione, in conformità a quanto previsto dall’Allegato IV sezione C punto 2 lettera d) del citato Regolamento, il dato che indica la produzione totale annua dell’organizzazione si riferisce alla dimensione dell’organizzazione ed è espressa in numero di addetti (B = Numero di dipendenti). Efficienza energetica In Tabella 1 viene presentato il dettaglio dei due indicatori relativi all’efficienza energetica, che tengono conto sia del consumo diretto di energia elettrica, sia di quello indotto dall’uso di combustibili alternativi (gasolio e GPL/gas naturale). A – Consumo totale annuo di energia (MWh) B – Numero di addetti A/B – i1 – Consumo totale diretto di energia A – % Consumo totale di Energia Elettrica prodotta da fonti rinnovabili B – Numero di addetti A/B – i2 – Consumo totale di energie rinnovabili 2013 2010 2011 2012 (proiezione) 5844,1 5974,5 5708,4 9175,8 56 56 54 58 104,36 106,69 105,71 158,20 2010 2011 2012 36,8% 62,6% 77,9% 55,1% 56 56 54 58 0,66% 1,12% 1,44% 0,95% 2013 (proiezione) Tabella 1 – Consumo totale diretto di energia e consumo totale di energie rinnovabili, 2010-2013 Efficienza dei materiali La tematica relativa ai materiali non è correlata agli aspetti ambientali diretti significativi derivanti dalle attività svolte da Sogliano Ambiente S.p.A.: l’organizzazione, non utilizza, infatti, materiali o materie prime in quantità rilevante. Acqua In Tabella 2 viene presentato il dettaglio dell’indicatore relativo all’acqua, che tiene conto del consumo d’acqua dovuto ai servizi igienici e al raffreddamento dei motori degli impianti di produzione di energia elettrica e all’eventuale reintegro delle due vasche di accumulo dell’acqua piovana, in caso di scarsità di acqua nelle stesse, presso l’impianto di stabilizzazione. A – Consumo idrico totale (m3) B – Numero di addetti A/B – iii – Consumo idrico totale 2010 2011 2012 2013 (proiezione) 2209 1798 1453 1509 56 56 54 54 39,45 32,11 26,90 27,95 Tabella 2 – Consumo idrico totale, 2010-2013 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 64 di 78 Rifiuti In Tabella 3 viene presentato il dettaglio dei due indicatori relativi ai rifiuti, che tengono conto di tutti i rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti da Sogliano Ambiente S.p.A. CER 2010 (in kg) 2011 (in kg) 2012 (in kg) 2013 proiezione (in kg) 080318 55 30 15 0 130110* 274,51 3.525,49 680 650 130205* 18.012 21.821 15.180 17.430 130507* 36.213 22.630 10.660 9.880 ALTRI CARBURANTI (COMPRESE LE MISCELE) 130703* 0 0 110 0 ALTRE EMULSIONI 130802* 5.440 0 2.120 0 IMBALLAGGI IN MATERIALI MISTI 150106 3.840 1.400 0 3.760 150110* 2.470 1.150 484 610 150111* 27 7 40 12 150202* 2.130 1.411 1.404 934 VEICOLI FUORI USO 160104* 0 0 4.900 0 FILTRI DELL'OLIO 160107* 225 173 179 132 APPARECCHIATURE FUORI USO, CONTENENTI CLOROFLUOROCARBURI, HCFC, HFC 160211* 0 50 127 0 APPARECCHIATURE FUORI USO, CONTENENTI COMPONENTI PERICOLOSI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLE VOCI 16 02 09 E 16 02 12 160213* 0 1.440 0 0 APPARECCHIATURE FUORI USO, DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLE VOCI DA 16 02 09 A 16 02 13 160214 1.690 368 80 36 160216 128 243 293 114 160305* 0 6.080 0 0 GAS IN CONTENITORI A PRESSIONE DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 160504 (ESTINTORI) 160505 0 0 0 200 BATTERIE AL PIOMBO 160601* 751 177 717 1.008 BATTERIE AL NICHEL-CADMIO 160602* 0 2 0 0 BATTERIE ALCALINE (TRANNE 16 06 03) 160604 0 7 3 0 ALTRE BATTERIE ED ACCUMULATORI 160605 0 1 0 0 Rifiuti prodotti TONER PER STAMPA ESAURITI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 08 03 17 OLI MINERALI PER CIRCUITI IDRAULICI, NON CLORURATI SCARTI DI OLIO MINERALE PER MOTORI, INGRANAGGI E LUBRIFICAZIONE, NON CLORURATI ACQUE OLEOSE PRODOTTE DALLA SEPARAZIONE OLIO/ACQUA IMBALLAGGI CONTENENTI RESIDUI DI SOSTANZE PERICOLOSE O CONTAMINATI DA TALI SOSTANZE IMBALLAGGI METALLICI CONTENENTI MATRICI SOLIDE POROSE PERICOLOSE (AD ESEMPIO AMIANTO), COMPRESI I CONTENITORI A PRESSIONE VUOTI ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI (INCLUSI FILTRI DELL'OLIO NON SPECIFICATI ALTRIMENTI), STRACCI E INDUMENTI PROTETTIVI, CONTAMINATI DA SOSTANZE PERICOLOSE COMPONENTI RIMOSSI DA APPARECCHIATURE FUORI USO, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 16 02 15 RIFIUTI ORGANICI, CONTENENTI SOSTANZE PERICOLOSE Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 65 di 78 CER 2010 (in kg) 2011 (in kg) 2012 (in kg) 2013 proiezione (in kg) 100709* 0 0 0 2.680 161001* 1.260 190.700 5.600 6.548 SOLUZIONI ACQUOSE DI SCARTO, DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA VOCE 16 10 01 161002 9.420 2.603 2.760 3.595.360 LEGNO 170201 89720 5800 0 0 ALLUMINIO 170402 3260 0 0 0 FERRO E ACCIAIO 170405 61.705 15.985 0 3.380 RIFIUTI METALLICI CONTAMINATI DA SOSTANZE PERICOLOSE 170409* 20.200 0 0 0 ALTRI MATERIALI ISOLANTI CONTENENTI O COSTITUITI DA SOSTANZE PERICOLOSE 170603* 13 1.580 196 60 170605* 2.260 0 0 0 170904 66.820 218.160 0 0 190110* 159.880 193.240 198.220 192.440 190603 0 0 0 1.163.600 Biogas 190699 18.647.588 21.218.431 17.976.436 21.437.297 PERCOLATO DI DISCARICA, DIVERSO DA QUELLO DI CUI ALLA VOCE 19 07 02 190703 23.978.000 26.074.250 19.988.170 17.889.940 190814 97.780 10.8940 35.540 80.760 191212 19.162.910 16.677.530 15.797.360 18.539.300 200304 22.610 9.800 4.000 0 Rifiuti selezionati post cernita/valorizzazione in tonnellate 8.744 8.838 10.428 11.519 A – Produzione totale di rifiuti (t) 71.139 73.616 64.473 74.465 56 56 54 58 1.270 1.315 1.194 1.284 A – Produzione totale di rifiuti pericolosi (t) 249 444 241 232 B – Numero di addetti A/B – iv2 – Produzione totale di rifiuti pericolosi 56 56 54 58 4,4 7,9 4,5 4,0 Rifiuti prodotti RIFIUTI CONTENENTI ALTRE SOSTANZE PERICOLOSE SOLUZIONI ACQUOSE DI SCARTO, CONTENENTI SOSTANZE PERICOLOSE MATERIALI DA COSTRUZIONE CONTENENTI AMIANTO RIFIUTI MISTI DELL'ATTIVITA' DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLE VOCI 17 09 01, 17 09 02 E 17 09 03 CARBONE ATTIVO ESAURITO, IMPIEGATO PER IL TRATTAMENTO DEI FUMI (REFLUO PRODOTTO DAL TRATTAMENTO ANAEROBICO DEI RIFIUTI ORGANICI) LIQUIDI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO ANAEROBICO DEI RIFIUTI URBANI FANGHI PRODOTTI DA ALTRI TRATTAMENTI DELLE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 19 08 13 ALTRI RIFIUTI (COMPRESI MATERIALI MISTI) PRODOTTI DAL TRATTAMENTO MECCANICO DEI RIFIUTI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 19 12 11 FANGHI DELLE FOSSE SETTICHE B – Numero di addetti A/B – iv1 – Produzione totale di rifiuti Tabella 3 – Produzione totale di rifiuti e produzione totale di rifiuti pericolosi, 2010-2013 Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 66 di 78 Biodiversità La tematica relativa alla biodiversità non è correlata agli aspetti ambientali derivanti dalle attività svolte da Sogliano Ambiente S.p.A.: l’attività dell’organizzazione non genera impatti diretti significativi sulla biodiversità, esprimibili con l’indicatore “Utilizzo di terreno”. Emissioni In tabella 4 presentato il dettaglio dei due indicatori relativi alle emissioni, che tengono conto delle emissioni in atmosfera provenienti da: - Impianti per la produzione di energia elettrica (sia presso la discarica che presso l’impianto di stabilizzazione); Impianto di cernita e valorizzazione; Emissioni fuggitive dal corpo della discarica; Emissioni dalle autovetture. 2013 2010 2011 2012 CO2 23594,434 27427,706 18238,860 24835,525 CH4 1562,513 1807,581 2504,855 2504,857 N 2O 0,445 0,469 0,462 0,587 25157,392 29235,756 20744,177 27340,969 56 56 54 58 449,239 522,067 384,151 471,396 (proiezione) A – Emissioni annue di gas serra (tCO2eq) Totale B – Numero di addetti A/B – vi1 – Emissioni totali annue di gas serra A – Emissioni annue totali (t) CO2 23594,434 27427,706 18238,860 24835,525 CH4 62,501 72,303 100,194 100,194 N 2O 0,001 0,002 0,002 0,0020 SO2 0,663 0,510 2,42 4,878 NOx 20,110 9,259 29,754 59,691 PM 0,383 0,075 0,379 0,721 23678,092 27509,854 18371,613 25001,011 56 56 54 58 422,8 491,2 340,2 431,1 Totale B – Numero di addetti A/B – vi2 – Emissioni annuali totali in atmosfera Tabella 4 - Emissioni totali annue di gas serra ed emissioni totali in atmosfera, per il periodo 2010-2013 In merito alle emissioni di CO2 dai motori di cogenerazione alimentati a biogas é opportuno fare alcune importanti considerazioni. In primo luogo va messo in evidenza come il recupero e l’utilizzo ai fini della produzione di energia del biogas rappresenti un sistema di efficace e significativa riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra dalla discarica e dall’impianto di stabilizzazione, per effetto di due azioni: ossidazione del metano contenuto nel biogas e recupero di energia. La combustione nei motori assicura l’ossidazione pressoché completa del metano con formazione di CO2, gas caratterizzato da potenziale di riscaldamento globale (global warming potential (GWP)) molto inferiore al metano (1 contro 25 del valore di GWP a 100 anni rispettivamente per CO2 e CH4, fonte: 4° Rapporto IPCC, 2007). Ciò significa che 1000 Nm³ di biogas hanno potenziale di riscaldamento globale pari a circa 8,5 t CO2eq, mentre 1000 Nm³ di biogas dopo combustione completa hanno potenziale di Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 67 di 78 riscaldamento globale pari a 1,5 t CO2eq: quindi ogni 1000 Nm³ di biogas aspirato e avviato a recupero energetico si ottengono 7,0 tCO2eq di emissioni evitate. Secondariamente, e più in generale, si può osservare che la frazione biodegradabile dei rifiuti, che di fatto dà origine al biogas, può essere considerata biomassa neutra in termini di CO2, in quanto la CO2 emessa può considerarsi corrispondente a quella fissata dalla biomassa nel suo ciclo di crescita. Ciò trova supporto nella definizione di energia rinnovabile indicata dalla normativa (es. Direttiva 2009/28/CE, D.Lgs. 387/2003, D.Lgs. 28/2011) e anche nelle linee guida per il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra ai sensi della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dove il combustibile gas di discarica viene indicato tra biomasse neutre in termini di CO2 e il relativo fattore di emissione é posto pari a 0 t/TJ). Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 68 di 78 IL MIGLIORAMENTO CONTINUO Sogliano Ambiente S.p.A. nell’ambito della gestione della Discarica, dell’Impianto di cernita e valorizzazione, dell’impianto di stabilizzazione e della Sede legale, stabilisce annualmente gli obiettivi di miglioramento. Gli obiettivi sono volti principalmente al miglioramento: dell’efficienza degli impianti di recupero di energia dal biogas che porta ad una riduzione costante del consumo di risorse rinnovabili attraverso lo sfruttamento e la trasformazione di un rifiuto in energia; della gestione della discarica e dell’impianto di stabilizzazione arrivando alla riduzione delle emissioni di biogas e dei composti odorigeni in atmosfera; della gestione dell’impianto di cernita e valorizzazione garantendo il recupero di sempre maggiori quantitativi di materia e la conseguente riduzione del consumo di materie prime non rinnovabili; della gestione dell’impianto di stabilizzazione, volto a massimizzare il recupero energetico del biogas e di materia (compost). Gli obiettivi ambientali portati avanti nel corso del 2012 e nei primi 6 mesi del 2013 sono stati quelli relativi alla costruzione di: impianto di stabilizzazione; impianto di trattamento del refluo di discarica (per il quale manca solamente la messa in esercizio dello stesso); nuova pesa (attualmente in fase di cantiere). Questi obiettivi hanno assorbito energie e risorse e sono stati portati avanti con determinazione e con ritmi molto serrati. I restanti obiettivi ambientali individuati dall’azienda sono stati portati avanti in accordo alle tempistiche definite: non sono stati completati in quanto aventi orizzonti temporali maggiori. Sono di seguito riepilogati, in forma sintetica, i piani di miglioramento. In essi sono riportati gli obiettivi, gli interventi previsti, i risultati attesi, le responsabilità e le risorse finanziarie e lo stato di avanzamento temporale. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 69 di 78 OBIETTIVO Ob. 02/08 Cessazione dello smaltimento di percolato presso depuratori tramite installazione di un impianto di depurazione del percolato Ob.03/2010 censimento ed adeguamento delle certificazioni impianti, mezzi d'opera ed attrezzature Indicatore Traguardo tonn di percolato avviato a smaltimento 0 tonn a smaltimento presso terzi Disponibilità a sistema di Raccolta tutta la della totalità documentazi dei one relativa documenti alle dei vari certificazioni impianti impianti, presso la mezzi Sede Legale d'opera ed attrezzature Rev. 0 del 18/09/2013 Attività Resp. Risorse Scadenza Stato di avanzamento al 30/06/2013 Studio di fattibilità tecnico-economica RPC 60 gg/uomo 30/04/2009 FATTO Progettazione della struttura RPC 20 gg/uomo 31/12/2009 FATTO Realizzazione dell'impianto RPC da definire 15/02/2013 FATTO Autorizzazione dell'impianto RPC 30 gg/uomo 31/12/2012 FATTO (27/08/2012 con Delibera G.P. 330) Messa in esercizio dell'impianto RPC ND 31/08/2013 _ Censimento dei documenti relativi a tutti gli impianti, i mezzi d'opera e le attrezzature Ricerca / Raccolta dei documenti per censimento + Valutazione della conformità o meno alla normativa vigente degli impianti, mezzi d'opera ed attrezzature di cui alla documentazione fornita + Dismissione immediata d'utilizzo dei "soggetti non CE"→come da modulo mail sono "soggetti non CE" quelli sprovvisti sia di documenti attestante, sia di targhetta CE + Segnalazione immediata dei "soggetti non CE" ad RGD/RGC/DCV/RF ed ad RSI. completato il censimento RSI Attualmente ND 01/04/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Slitta la previsione del completamento delle attività connesse alla piccola strumentazione 30/09/2013. Pagina 70 di 78 OBIETTIVO Ob.03/2010 censimento ed adeguamento delle certificazioni impianti, mezzi d'opera ed attrezzature Indicatore Traguardo Attività Se non si trovano i documenti ma c'è la targhetta CE: ricerca della documentazione su fonti disponibili (Internet, presso il Produttore / Distributore, letteratura tecnica, etc…). Qualora la ricerca di cui sopra non sortisca risultati: Disponibilità valutazione (economica) se conveniente individuare Ente a sistema di Raccolta che provveda alla messa in conformità alla normativa tutta la della totalità vigente, oppure se ri-acquistare il "soggetto" documentazi dei o one relativa documenti Eventuale incarico ad Ente per la messa in conformità alla alle dei vari normativa vigente certificazioni impianti + impianti, presso la Effettuazione / Esecuzione della messa in conformità alla mezzi Sede Legale normativa vigente d'opera ed attrezzature Archiviazione informatica di tutta la documentazione Archiviazione informatica di tutta la documentazione Ob.01/2013 Estensione delle Certificazioni all' Impianto di Stabilizzazione e all'impianto di Trattamento reflui di Ginestreto Ob.02/2013 Identificazione puntuale dei consumi delle risorse negli impianti al fine di massimizzarne l'efficienza Risultanze degli Audit effettuati Andamento dei consumi specifici Rev. 0 del 18/09/2013 Progettazion e, sviluppo e certificazion e del sistema di Gestione SGQSA Massimizzaz ione dell'efficienz a energetica degli impianti Resp. Risorse RSI, RSPP ed RF Scadenza Stato di avanzamento al 30/06/2013 31/12/2013 RSI 31/12/2013 RSI 31/12/2013 Progettazione e sviluppo dei documenti di SGQSA 30/04/2013 in fase di attuazione 30/05/2013 _ 30/05/2013 _ Ottenimento delle integrazioni dei nuovi impianti nelle certificazioni QSA 30/09/2013 _ Misurazione di un anno di dati 01/08/2014 _ 30/06/2015 _ Analisi dei dati raccolti 31/12/2015 _ Valutazione di possibili azioni di miglioramento in termini di massimizzazione di efficienza 30/04/2016 _ Informazione, Formazione ai dipendenti Utilizzo dei Moduli di SGI da parte dei dipendenti RSI e RF ND Eventuale ulteriore installazione di misuratori RSI e RF ND Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 71 di 78 ELENCO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI Di seguito sono elencati e brevemente descritti gli aspetti ambientali significativi generati dall’attività svolta presso: la discarica di Ginestreto e gli impianti connessi; l’impianto di cernita e valorizzazione; l’impianto di stabilizzazione; la sede legale ed amministrativa. L’individuazione e la valutazione degli aspetti ambientali significativi è avvenuta schematizzando il processo produttivo nel suo insieme, componendolo poi in tante attività ordinarie svolte. Viene proposto un giudizio di sintesi dell’aspetto/impatto ambientale: tale giudizio è derivante dall’analisi dei dati riportati all’interno della presente Dichiarazione Ambientale e del compendio di dati presentati nel paragrafo “I risultati del quadriennio 2010 - 2013”. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 72 di 78 DISCARICA GINESTRETO ATTIVITA’ ASPETTO AMBIENTALE IMPATTO AMBIENTALE DIRETTO(D)/ INDIRETTO (I) GIUDIZIO COMPLESSIVO Conferimento e scarico dei rifiuti Odori emessi dal rifiuto Diffusione di sostanze maleodoranti in atmosfera D SUFFICIENTE Emissioni diffuse di biogas dal corpo discarica Inquinamento atmosferico/ effetto serra D BUONO Odori emessi dal rifiuto fresco stoccato Diffusione di sostanze maleodoranti in atmosfera D SUFFICIENTE Utilizzo di terreno per copertura giornaliera del rifiuto stoccato Consumo di terreno naturale D Produzione di biogas Riduzione delle emissioni fuggitive dal corpo discarica Movimentazione e coltivazione dei rifiuti Drenaggio e captazione biogas Produzione di biogas Aspirazione e combustione biogas Ripristino ambientale Impianto di produzione di energia elettrica Rev. 0 del 18/09/2013 Emissione di biogas dalla rete di captazione Combustione di biogas in torcia Rinaturalizzazione della superficie della discarica Emissioni dall'impianto di cogenerazione di SOx, NOx e CO NOTE 2 segnalazioni pervenute (n. di segnalazioni relative alla presenza di cattivo odore) Relazione annuale CSA sulle emissioni fuggitive di biogas dal corpo discarica (stima del quantitativo annuale di metano e anidride carbonica prodotti rispetto ai limiti IPPC) 2 segnalazioni pervenute (n. di segnalazioni relative alla presenza di cattivo odore) BUONO A partire da novembre 2007 utilizzo di biostabilizzato per le coperture giornaliere (quantitativo di terreno utilizzato) D BUONO Relazione annuale CSA sulle emissioni fuggitive di biogas dal corpo discarica (stima del quantitativo annuale di metano e anidride carbonica prodotti) D BUONO Registro C/S (produzione annuale di biogas) D BUONO Inquinamento atmosferico D BUONO Non è mai stata riscontrata la presenza di perdite dalla rete del biogas Ore di funzionamento delle torce di combustione del biogas Riduzione impatto visivo della discarica D BUONO Piano di ripristino ambientale Inquinamento atmosferico D BUONO Sistema di monitoraggio in continuo ubicato presso l’impianto di cogenerazione (scostamento dai limiti di emissione) Riduzione delle emissioni fuggitive dal corpo discarica Inquinamento atmosferico/ effetto serra Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 73 di 78 DISCARICA GINESTRETO ATTIVITA’ ASPETTO AMBIENTALE Produzione di energia elettrica Gruppo turbo generatore ORC Produzione di energia elettrica IMPATTO AMBIENTALE Diminuzione del consumo di materie prime non rinnovabili per la produzione di E.E. Diminuzione del consumo di materie prime non rinnovabili per la produzione di E.E. DIRETTO(D)/ INDIRETTO (I) GIUDIZIO COMPLESSIVO NOTE D BUONO Registro produzione energia elettrica (kW prodotti) D BUONO Registro produzione energia elettrica (kW prodotti) NOTE IMPIANTO CERNITA E VALORIZZAZIONE ATTIVITA’ ASPETTO AMBIENTALE IMPATTO AMBIENTALE DIRETTO(D)/ INDIRETTO (I) GIUDIZIO COMPLESSIVO Conferimento Emissioni di polveri e/o odori da rifiuti Inquinamento atmosferico D BUONO Stoccaggio area interna Odori emessi dal rifiuto stoccato Inquinamento atmosferico da diffusione di sostanze maleodoranti in atmosfera D BUONO Stoccaggio area esterna Produzione reflui derivanti dal dilavamento aree di stoccaggio Inquinamento idrico D SUFFICIENTE Triturazione e vaglio Emissioni odorigene D BUONO D BUONO D BUONO D BUONO Abbattimento delle polveri tramite sistema di nebulizzazione dell’acqua Nessuna segnalazione pervenuta(n. di segnalazioni relative alla presenza di cattivo odore) Certificati analitici delle analisi degli scarichi in acque superficiali (rispetto dei limiti normativi) Nessuna segnalazione pervenuta(n. di segnalazioni relative alla presenza di cattivo odore) Nessuna segnalazione pervenuta(n. di segnalazioni relative alla presenza di cattivo odore) Registro di C/S (percentuale di sovvallo prodotto) Registro di C/S e MPS (percentuale di rifiuto venduto) D BUONO Analisi annuale delle emissioni del filtro a maniche (rispetto dei limiti autorizzativi) Emissioni odorigene Cernita Selezione manuale del rifiuto Pressatura Rev. 0 del 18/09/2013 Emissione di polveri Inquinamento atmosferico da diffusione di sostanze maleodoranti in atmosfera Inquinamento atmosferico da diffusione di sostanze maleodoranti in atmosfera Riduzione dei rifiuti in discarica Riduzione del consumo di materie prime Inquinamento atmosferico Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 74 di 78 IMPIANTO STABILIZZAZIONE ATTIVITA’ ASPETTO AMBIENTALE IMPATTO AMBIENTALE DIRETTO(D)/ INDIRETTO (I) GIUDIZIO COMPLESSIVO Conferimento rifiuti Emissioni di polveri e/ o odori da rifiuti Inquinamento atmosferico D BUONO Stoccaggio rifiuti in area interna Odori emessi dal rifiuto stoccato Inquinamento atmosferico D BUONO Triturazione e vaglio Emissioni odorigene Inquinamento atmosferico D BUONO Impianto di produzione di energia elettrica Emissioni dall'impianto di cogenerazione di SOx, NOx e CO Inquinamento atmosferico D BUONO Rev. 0 del 18/09/2013 NOTE Nessuna segnalazione scritta pervenuta(n. di segnalazioni relative alla presenza di cattivo odore) Nessuna segnalazione scritta pervenuta(n. di segnalazioni relative alla presenza di cattivo odore) Nessuna segnalazione scritta pervenuta(n. di segnalazioni relative alla presenza di cattivo odore) Sistema di monitoraggio delle emissioni Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 75 di 78 DICHIARAZIONE DI APPROVAZIONE Sogliano Ambiente S.p.A. - Discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e sede legale ed amministrativa (Sogliano al Rubicone). Questa dichiarazione è stata preparata dal Responsabile del Sistema Integrato Aziendale della Sogliano Ambiente S.p.A., Ing. Francesca Sandrini, con il supporto tecnico di NIER Ingegneria S.p.A., Via Clodoveo Bonazzi, n° 2 - 40013 Castel Maggiore (BO) ed approvata dalla direzione nella persona del Direttore Generale, Geom. Giovanni Giannini. La presentazione dell’Aggiornamento della presente Dichiarazione Ambientale avverrà entro il mese di settembre 2014. Verificato e validato da Bureau Veritas Italia S.p.A. Verificatore accreditato: Bureau Veritas Italia SpA, (IT – V - 0006) Viale Monza 261 20126 Milano E per saperne di più …. Questo documento contiene un breve rendiconto della attività della discarica della Sogliano Ambiente S.p.A., per ottenere ulteriori informazioni sui temi trattati e/o per fornire suggerimenti migliorativi od integrativi rivolgersi direttamente a: Sogliano Ambiente S.p.A. – Piazza Garibaldi, 12 Sogliano al Rubicone (FC) Ing. Francesca Sandrini - Responsabile Servizio Ambiente-Qualità Tel. 0541-948910 Fax 0541-948909 e-mail: [email protected] Per approfondire alcuni argomenti potete consultare “Regolamento CE n. 1221/2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione ed audit (EMAS)” - Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea L. 342/1 del 22/12/2009. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 76 di 78 GLOSSARIO Acque di sottotelo: si intendono le acque superficiali e di infiltrazione sotterranea raccolte dal sistema di drenaggio posto al di sotto della impermeabilizzazione artificiale della discarica e convogliate, tramite tubazioni interrate, a punti di prelievo posti ai piedi della discarica stessa. BOD5 (biochemical oxygen demand): indica la richiesta biochimica di ossigeno, cioè la quantità di ossigeno necessaria ai microrganismi per ossidare una determinata quantità di liquame organico. Calanco: valle di erosione incisa dalle acque dilavanti nei pendii argillosi. CER (Codice Europeo Rifiuti): codice identificativo dei rifiuti assegnato in base all’origine degli stessi secondo quanto disposto dalla normativa in campo di rifiuti. CO: monossido di carbonio COD: dall’inglese “Chemical Oxigen Demand” parametro che esprime a quantità di ossigeno espressa in mg/l necessaria a degradare le sostanze organiche ed inorganiche presenti nell’acqua, attraverso reazioni di tipo chimico (ossidazione). Conduzione di discariche ed impianti: la presa in carico da parte della società di una parte delle attività tecnico-operative regolate da apposito contratto sottoscritto unitamente al titolare dell’autorizzazione COT: carbonio organico totale dB(A): decibel, unità di misura del livello di potenza o intensità associato ad una fonte di rumore. Gestione di discariche ed impianti: definita dal decreto discariche (D.lgs. 36/03), comprende tutte le fasi di vita di un impianto, dalla realizzazione alla gestione operativa compresa l’attività di sorveglianza e controllo, fino alla chiusura, alla gestione post-operativa e al ripristino ambientale finale. A ciò si aggiunge il fatto che il gestore deve essere titolare degli atti autorizzativi, assumendo in sé tutte le obbligazioni derivanti da questi atti. NACE: dal francese “Nomenclature des Activités dans la Communauté Européenne” codice identificativo della tipologia di attività economica inserito all’interno di un sistema di classificazione per settore economico dell’Unione Europea. Nm3: unità di misura della portata di un fluido NOx: Ossidi di azoto (principalmente NO e NO2), gas prodotti nei processi di combustione per ossidazione di azoto contenuto sia nel combustibile che nell’aria comburente. PCB: sigla chimica con cui si indicano i policlorodifenili Percolato: liquido che si raccoglie sul fondo della discarica che è impermeabilizzato ed isolato dal terreno circostante in seguito a precipitazioni meteoriche ed a decomposizione dei rifiuti. pH: parametro chimico che permette la misurazione del livello di acidità di una soluzione ovvero indica la concentrazione degli ioni di idrogeno (H+) nella soluzione stessa. Potere calorifico: quantità di calore che viene svolta nella combustione completa dell’unità di peso o di volume disponibile. La differenza tra il potere calorifico inferiore e superiore è nel calore di vaporizzazione dell’acqua formatasi nella combustione. REFLUO: Percolato che non assume la connotazione di "rifiuto" in conformità a quanto definito dalla Corte di Cassazione Penale, Sez. III, 25/02/2011 (Ud. 17/11/2010), Sentenza n. 7214. In definitiva il percolato prodotto dalle discariche G1 e G2 è refluo qualora avviato a trattamento presso l’impianto di trattamento dei reflui sito nella discarica di Ginestreto di Sogliano al Rubicone (FC). TEP: tonnellate equivalenti di petrolio, unità di misura dell’energia, equivalente a quella media contenuta in una tonnellata di petrolio; l’equivalenza è stabilita convenzionalmente in 1 MWh di energia elettrica = 0.25 TEP; 1 t di gasolio = 1,08 TEP; 1t di GPL = 1,10 TEP (Circ. Min Ind. N. 219/F del 02/03/92). Zonizzazione acustica: suddivisione del territorio in aree omogenee, in funzione della loro destinazione d'uso (presenza di attività economiche, densità di popolazione, tipologia di traffico, Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 77 di 78 presenza di industrie, ospedali, scuole, abitazioni, ecc.), associando a ciascuna di esse i limiti ammissibili per la rumorosità nell'ambiente esterno. Solidi sospesi totali (SST): Materiale, di qualsiasi natura, in sospensione. Rappresentano la totalità delle varie sostanze presenti nella miscela liquida, che rimangono in un contenitore, dopo che tutta l’acqua è stata fatta evaporare. Tensioattivi: sostanze che sciolte in piccola quantità in soluzione acquosa, ne diminuiscono la tensione superficiale aumentandone il potere bagnante SOx: Ossidi di zolfo (sommatoria di SO e SO2), gas prodotti nei processi di combustione per ossidazione dello zolfo presente in alcuni combustibili. Definizioni tratte dal Regolamento CE n° 1221 del 25 novembre 2009 ASPETTO AMBIENTALE (Reg. EMAS): elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente (allegato VI Reg. EMAS); un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo. AUDIT AMBIENTALE (Reg. EMAS): strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati alla protezione dell’ambiente, al fine di facilitare il controllo sulle procedure che possono avere impatto sull’ambiente e per valutare la conformità alle politiche ambientali, compresi gli obiettivi e i target ambientali dell’organizzazione. DICHIARAZIONE AMBIENTALE (Reg. EMAS): “dichiarazione” resa dall’organizzazione in attuazione alla procedura prevista dal Regolamento EMAS. Deve contenere le informazioni di cui al Regolamento EMAS UE 1221/2009, Allegato IV. È un documento destinato al pubblico in cui l’organizzazione che aderisce al Regolamento EMAS divulga le informazioni riguardanti le proprie attività e i propri impatti ambientali e presenta il proprio sistema di gestione ambientale. Tutte le informazioni contenute nella Dichiarazione Ambientale sono convalidate dal Verificatore ambientale accreditato. MIGLIORAMENTO CONTINUO (Reg. EMAS): processo di accrescimento dei risultati misurabili del sistema di gestione ambientale relativi alla gestione da parte di un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla sua politica e ai suoi obiettivi e target ambientali; questo miglioramento non deve necessariamente verificarsi simultaneamente in tutti i settori di attività; OBIETTIVO AMBIENTALE (Reg. EMAS): obiettivo ambientale complessivo, conseguente alla politica ambientale, che l’organizzazione si prefigge di raggiungere, quantificato per quanto possibile. ORGANIZZAZIONE (Reg. EMAS): società, azienda, impresa, autorità o istituzione, o parte o combinazione di essi, con o senza personalità giuridica pubblica o privata, che ha amministrazione e funzioni proprie. POLITICA AMBIENTALE (Reg. EMAS): obiettivi e principi generali di azione di un’organizzazione rispetto all’ambiente, ivi compresa la conformità a tutte le pertinenti disposizioni regolamentari sull’ambiente e l’impegno a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; tale politica ambientale costituisce il quadro per fissare e riesaminare gli obiettivi e i target ambientali; PRESTAZIONE AMBIENTALE: risultati misurabili del sistema di gestione ambientale, conseguenti al controllo esercitato dall’organizzazione sui propri aspetti ambientali, sulla base della sua politica ambientale, dei suoi obiettivi e dei suoi traguardi; PREVENZIONE DELL’INQUINAMENTO: procedimenti, prassi, materiali o prodotti idonei per evitare, ridurre o tenere sotto controllo l’inquinamento, compresi il riciclaggio, il trattamento, i cambiamenti di processo, i sistemi di controllo, l’utilizzazione efficiente delle risorse e la sostituzione di materiali. PROGRAMMA AMBIENTALE (Reg. EMAS): una descrizione degli obiettivi e delle attività specifici dell’impresa, concernenti una migliore protezione dell’ambiente da parte di un’organizzazione, ivi compresa una descrizione delle misure adottate o previste per raggiungere questi obiettivi, nonché le scadenze stabilite per l’applicazione di tali misure. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale Pagina 78 di 78 IMPATTO AMBIENTALE: qualunque interferenza o modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, derivante dall’esercizio di qualsiasi attività, processo produttivo o servizio posto in essere dall’impresa, dalla comunità o dall’uomo. SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE: è la parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, la responsabilità, la prassi, le procedure, i processi e le risorse previste nell’ambito del programma di attuazione del Regolamento EMAS. Rev. 0 del 18/09/2013 Sogliano Ambiente S.p.A Siti di discarica di Ginestreto, Impianto di cernita e valorizzazione, Impianto di stabilizzazione e Sede legale