Carlo Capelli
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Carlo Capelli
Energetica del nuoto Carlo Capelli, Dip.to di Scienze Neurologiche, Neuropsicologiche, Morfologiche e Motorie - Sezione di Scienze Motorie, Università di Verona 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 1 Scienze Motorie Verona 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 2 Definizione Costo energetico della locomozione umana ! Quantità di energia metabolica spesa per unità di distanza per avanzare ad una determinata velocità (kJ km-1; J m-1 kg-1; ml O2 m-1 kg-1) (20.9 J = 1 mlO2 se RQ = 0.96) E’ = C • v 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 3 Alle condizioni massimali E’max = C vmax = C d tmin-1 vmax = d tmin -1 = E’max C-1 Dove E’max corrisponde alla massima potenza metabolica che può essere mantenuta a livello costante per tutta la durata della gara sino al tempo di esaurimento tmin 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 4 Come determinare Cs Velocità sotto massimali aerobiche E’< V’O2max Cs = V’O2ss v-1 E’ ∝ ATP’ = cV’O2ss 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 5 Cs è diverso nei vari stili Breaststroke Cn (kJ m -1) 1.5 Backstroke 1.0 Butterfly Crawl 0.5 0.4 0.8 1.2 m s-1 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 6 Cs dipende dal livello tecnico dei nuotatori Cn (kJ m -1) 2.0 1.5 1.0 0.6 1.0 1.4 1.8 2.2 m s-1 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 7 Cs è diverso nelle donne e negli uomini Le donne sono più economiche degli uomini (di Prampero et al 1974, Pendergast et al 1977, Costill et al. 1985, Monpetit et al. 1983, Van Handel et al 1988,Chatard et al, 1991 (16 %)) Style Crawl Breastroke 17/04/12 Gender n C C (kJ m-1) (J m-1kg–1) M 24 1.02 13.6 F 17 0.80 13.2 M 25 1.43 18.3 F 24 1.12 18.6 Gemona Febbraio 2009 8 Determinanti di Cs 1 Resistenza Idrodinamica Totale del Nuoto o Drag (Fd, N) Fd = K v2 Fd = 30 v2 K = (0.5 Cd r A) v2 • E’ la somma di drag di attrito (Fa), di pressione (o di forma) (Fp) e di onda (Fo) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 9 Dimensioni di Drag • Fd corrisponde al lavoro speso per unità di distanza per vincere la resistenza idrodinamica Fd = N = (N m) m-1 = J m-1 • La potenza meccanica dissipata per vincere Fd è proporzionale al cubo della velocità w’d = Fd v = A v3 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 10 Lavoro totale nel nuoto Lavoro totale wt: • • • Vincere il drag Contrastare l’affondamento Accelerare all’indietro di una massa di acqua (∑mi) ad ogni battuta di durata T imprimendole una variazione di velocità ∆vi Forza Propulsiva = 1/T ∑ mi ∆vi 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 11 Lavoro dissipato nel nuoto La massa di acqua ∑mi spinta all’indietro acquisisce un’energia cinetica Ek Ek = 0.5 ∑ mi (∆vi)2 Conclusione: parte di wt durante la fase di spinta è spesa per muovere nel verso opposto all’avanzamento una massa di acqua ∑mi 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 12 REGRESSO 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 13 Significato del regresso Quindi: • Lo spostamento in avanti lungo il piano orizzontale del centro di massa del nuotatore nel corso di una bracciata è sempre inferiore alla distanza effettivamente percorsa dal punto di applicazione della forza propulsiva in acqua. Lavoro Totale wt = wd +wk* Potenza Totale w’t = wt v* * convertita in energia cinetica impressa a ∑mi per unità di distanza 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 14 Rendimento nel Nuoto ηp = w’d/w’t = w’d /( w’d + w’k) ηp: rendimento di propulsione (0.42 - 0.63) ηm = w’t / E’m ηm: rendimento meccanico (0.09) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 15 Drag e propelling efficiencies ηd = ηp ηm = (w’d/w’t ) (w’t / E’m ) = w’d / E’m ηd: drag efficiency (0.04 - 0.06) E’m = w’d / (ηp ηm ) Quindi: Se vuoi nuotare velocemente • Abbatti il drag • Ed aumenta ηp ! 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 16 Cs e Drag E’m = w’d / (ηp ηm ) Cs = D/ (ηp ηm ) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 17 Cs è influenzato dalla fatica ? Scopo dello studio (Capelli et al, 2005) • Determinare Cs in un gruppo di atleti maschi e femmine, nuotatori di elite sulle lunghe distance; • Valutare il possibili effetti della fatica su Cs Soggetti • 5 femmine (24 ± 5.9 yy; 167 ± 1.6 cm; 59 ± 5.4 kg) and; • 5 maschi male (28 ± 4.0 yy; 180 ± 4.8 cm; 77 ± 9.6 kg) Della nazionale italian di fondo 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 18 Cs e fatica - Protocollo 1. 3 serie sui 400-m a velocità crescenti in una piscina di 50 2. Cs determinato ad ogni velocità 3. Subito dopo, un trial di 2 km alla veolocità corrispondente alla loro velocità record sui 10 km 4. Al termine, Cs era di nuovo determinato al termine di tre serie (F) nuotate alla stessa velocità mantenuta durante le prime (PF) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 19 Cs e fatica - Metodi • Cs calcolato dividendo V’O2ss per la velocità mantenuta nel corso della corrispondente prova sui 400 m. • V’O2ss stimato mediante la metodica della “back extrapolation” dall’analisi del V’O2bb (registrato durante i primi 30 s di ristoro dopo ogni prova (Montpetit RR et al, 1981). 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 20 Cs e fatica - Risultati Cs * 17/04/12 * Gemona Febbraio 2009 21 Cs e fatica - Risultati 50.0 SF (CPM) * 45.0 Maschi F 2 km * o PF 2 km * 40.0 Femmine F 2 km 35.0 30.0 1.25 1.30 1.35 1.40 1.45 1.50 PF 2 km v (m s -1) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 22 Cs e fatica - Conclusioni • Il rapporto tra v e SF fornisce la distanza coperta in 1. Nel nuoto, C è determinato dal drag idrodinamico (D) e dal ogni bracciata, un parametro rendimento di propulsione (!p) direttament 2. E’ poco probabile che D sia influenzato dalla fatica econnesso con la “propelling efficiency” (Craig and Pendergast, 1979) • Quindi, l’aumento di Cs dopo il test sui 2 km è probabilemnet dovuto alla diminuiozione di ηp, come suggerito dall’aumento di SF. 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 23 Cs alle velocità sovra massimali C = E d-1 E = MAP t + CAn - MPA t (1-e-t τ-1) • MPA: Massima Potenza Aerobica; proporzionale al V’O2max; • CAn: Capacità Anaerobica; quantità di energia che è possibile ottenere dalla massima utilizzazione delle fonti energetiche anaerobiche (lattacide + alattacide) • τ: costante di tempo con la quale V’O2max viene raggiunto a livello muscolare dopo l’inizio dell’esercizio (24 s) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 24 Cs vs. speed Dorso 3.0 Cs (kJ m-1) Cs (kJ m-1) 3.0 Crawl australiano 2.5 2.0 2.5 2.0 1.5 1.5 1.0 1.0 0.5 0.5 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 speed (m s-1) 17/04/12 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 speed (m s-1) Gemona Febbraio 2009 25 Bilancio energetico 80.0 AnLac AnAlac % Etot 60.0 Aer 40.0 20.0 0.0 0 50 100 150 200 • Questo approccio ci ha consentito di stimare il contributo percentuale delle diverse vie metaboliche all’energia totale prodotta t (s) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 26 % improvement C AnLac AnAlac MAP 1.5 C e miglioramento delle prestazioni 5% 3.0 10 % 2.5 1.0 2.0 1.5 0.5 1.0 0.5 0.0 0.0 17/04/12 0.5 1.0 Distance (km) 1.5 2.0 0.0 0.0 Gemona Febbraio 2009 0.5 1.0 Distance (km) 1.5 2.0 27 C e miglioramento delle prestazioni Il peso di C nel determinare una data variazione della performance record sembra essere indipendente dalla potenza espressa 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 28 2 Il miglioramento di BTP raggiunto, p.e., dalla diminuzione del 5 % di C è paragonabile a quello ottenuto aumentando simultaneamente del 5 % MPA, CAnAl e CAnL 70.0 Cycling % Running 60.0 Swimming 50.0 40.0 30.0 0 500 1000 1500 2000 2500 t (s) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 29 Froude • La resistenza d’onda di un’imbarcazione (di un nuotatore) dipende dal numero adimesionale di Froude (Fr) • Fr può essere visto come il rapporto tra la forza di inerzia (m • a) e la forza di gravità (m • g) • Froude vide che imbarcazioni grandi e piccole generavano treni di onde simili quando il rapporto del quadrato della velocità diviso per la lunghezza dello scafo erano uguali per le due imbarcazioni • Dimostrò quindi, che scafi geometricamente simili erano anche dinamicamente simili Fr = v2/ g L 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 30 William Froude, 1810-1879 W. Froude, 1883 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 31 Veolocità critica e numero di Froude • Si può dimostrare che un’imbarcazione che si muove in regime di dislocamento raggiunge la sua velocità critica (vc) quando • v2 = g/2 • π • LWL (lunghezza al galleggiamento) = 1,56 • LWL • vc può anche essere sotto forma di Fr sostituendo v2 con 1,56 • LWL • In questo modo, quando Fr ≈ 0.40-0,42, si raggiunge vc 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 32 Velocità critica • Alla velocità critica, la barca dislocante avanza adagiata nel cavo di un’onda che ha le due creste a poppa e a prua • Sarebbe necessaria una potenza di fatto non disponibile per superare la cresta a prua 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 33 Velocità critica e potenza • Se descriviamo la relazione tra C e v, possiamo anche calcolare dal prodotto C • vc la potenza metabolica E’c sufficiente e necessaria a raggiungere e mantenere vc • Inoltre, conoscendo la velocità massima, possiamo calcolare Fr e capire se l’equipaggio è in grado di sfruttare completamente il potenziale dell’imbarcazione intesa come uno scafo che si muove in dislocamento • Ciò è stato, p.e., dimostrato essere il caso per un’imbarcazione tradizionale a scafo piatto (Bissa) 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 34 Fr e velocità nel nuoto • • • • E’ stato dimostrato che a vmax, Fr nei bambini è in media uguale a 0.37 (Kjendlie et al 2008) Significativamente inferiore a quello riscontrato negli adulti a vmax: 0.42 Ciò suggerisce che 1. Il drag d’onda ha un’influenza diversa a vmax nei soggetti giovani e negli adulti 2. Che i soggetti giovani non raggiungono vc in acqua, quindi non sfruttano tutte le potenzialità del loro corpo inteso come scafo avanza in dislocamento Suggerisce di calcolare Fr a vmax per valutare l’evoluzione tecnica di un giovane nuotatore in crescita 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 35 Grazie per la vostra gentile attenzione 17/04/12 Gemona Febbraio 2009 36