Ministero dello Sviluppo Economico - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
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Ministero dello Sviluppo Economico - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L’IMPRESA E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE – UIBM IL DIRETTORE GENERALE BIP Research 2010 Milano, 19-21 maggio Intervento del Direttore Generale Avv. Loredana Gulino Buon pomeriggio a tutti i presenti, e un saluto al Prof. De Cleva e al Prof. Chiabrera. Desidero formulare il mio benvenuto agli ospiti presenti e ringraziarli per la partecipazione a questo evento che la Direzione vive come un impegno congiunto e comune con la Fondazione Crui e Lavoro Italia, e che ci vedrà dunque condividere le rispettive competenze, oltre a scambiarci preziosi contributi, sul tema dell'innovazione nella ricerca e del dialogo tra il mondo universitario, le imprese e le istituzioni. Vorrei aprire i miei saluti illustrandoVi le motivazioni che sottendono alla nascita della Direzione nel contesto socio-economico attuale, come sapete, caratterizzato sempre di più dal primato della conoscenza, dalla centralità degli assets immateriali; è una sfida continua e crescente per le nostre imprese e per tutti gli attori economici coinvolti nel processo di innovazione. In questo scenario è emersa molto chiaramente, da parte delle istituzioni, l’esigenza di definire una strategia di prevenzione e di difesa sinergica e condivisa, che consentisse di raccordare l’azione delle Istituzioni e degli organismi coinvolti, a vario titolo, nel processo di valorizzazione e di tutela dei diritti di privativa. Tale esigenza ha indotto il Governo ad avviare una riforma delle strutture organizzative del Ministero dello Sviluppo Economico, portando alla razionalizzazione delle funzioni dipartimentali e alla creazione di un'unica entità rafforzata: la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione-Ufficio Italiano Marchi e Brevetti, che rappresento. La denominazione stessa della Direzione mostra, in tutta la sua evidenza, la determinazione e la volontà dell’Autorità politica di offrire al cittadino e alle imprese la necessaria sinergia tra la tutela dei diritti di privativa industriale e le azioni mirate alla lotta alla contraffazione. La collocazione della medesima Direzione all’interno del Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione risponde esattamente all’esigenza di un maggiore potenziamento di tutti gli strumenti di politica industriale offerti alle imprese, ovunque operanti. A tale intervento, assolutamente rivoluzionario sul piano europeo, il Governo ha poi fatto seguire, con la Legge Sviluppo, l’istituzione del Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC), volto a favorire l’integrazione ed il coordinamento delle responsabilità politiche dei vari Dicasteri coinvolti nell'azione di contrasto al fenomeno della contraffazione in ragione degli effetti allarmanti che lo stesso produce su salute, sicurezza e ordine pubblico. La strategia della DG per la Lotta alla Contraffazione – UIBM, adottata sin dalla sua costituzione, è quella dunque di sostenere l'innovazione e la capacità competitiva delle imprese italiane sul mercato interno e internazionale, favorendo l'accesso al sistema di Proprietà Industriale, ma non solo. L'obiettivo, che come Direzione ci siamo preposti, è soprattutto quello di creare un sistema di PI che operi quale volano dell'economia e del mercato della conoscenza, in cui tutti gli attori, quindi le imprese, i cittadini, ma anche i centri pubblici di ricerca, le banche, le università, riconoscano e condividano l'importanza della tutela degli assets immateriali. Tutti questi valori ed obiettivi sono contenuti e riassunti nel cosiddetto “pacchetto innovazione”, un vero e proprio strumento di politica economica che pone in essere tutte quelle strategie, di più ampio respiro, volte alla promozione del ruolo attivo del Sistema Paese in seno alle istituzioni sovranazionali, deputate alla valorizzazione e alla tutela della PI e che, a livello nazionale, si traduce concretamente nello studio e nell'implementazione di interventi e servizi altamente qualificati. Il “pacchetto innovazione” è dunque in grado di rilanciare il trasferimento tecnologico (e conseguentemente la Proprietà Industriale) perché in grado di incidere sulla preparazione tecnica dei soggetti coinvolti nel mondo della ricerca e tutelare così la nostra produzione di eccellenza dal fenomeno della contraffazione. È con questi obiettivi che abbiamo messo in campo, e metteremo in campo, provvedimenti e iniziative destinati al sostegno alle imprese, in particolare alle PMI, anche in ambito internazionale, con l'istituzione del network degli IPR DESK; alla sensibilizzazione degli attori economici e dei cittadini sui temi della lotta alla contraffazione e della proprietà industriale; e soprattutto iniziative volte ad incentivare e valorizzare il circolo virtuoso tra imprese e innovazione. Una strategia più che mai sentita e determinante nel contesto attuale, in cui siamo chiamati a confrontarci con una realtà molto complessa e composita, che risente ancora di uno sviluppo territoriale disomogeneo e che necessita dunque di un maggiore raccordo e sinergia fra le Università/centri di ricerca e mondo privato. Tra le azioni messe in atto, in tema di Proprietà Industriale, un ruolo di assoluto rilievo è interpretato dalla piattaforma di valutazione economica dei brevetti e dal Fondo Nazionale Innovazione (FNI), con una dotazione complessiva di 60 Mln di euro. Al fine di contribuire al rafforzamento competitivo delle imprese sia a livello nazionale che internazionale - il Ministero ha invitato gli attori del mondo dell’innovazione a trovare un punto di incontro. È nato, così, un gruppo di lavoro composito costituito da esponenti della Direzione e da rappresentanti delle imprese (CONFINDUSTRIA), degli istituti bancari (ABI), delle Università (CRUI), dei consulenti in P.I., che ha operato secondo gli stessi obiettivi e si è rivelato fondamentale per lo sviluppo di un linguaggio comune e per la condivisione di una metodologia di valutazione economica dei brevetti. Quest'ultima è basata sull’omonima “Griglia”, ossia una piattaforma volta a definire il valore dei brevetti in un contesto di business, misurato come incremento del valore aziendale derivante dallo sfruttamento della nuova tecnologia o soluzione brevettata. A queste importanti azioni si aggiungono poi i protocolli di intesa, le campagne di comunicazione sul territorio, mirati alla diffusione della cultura della lotta alla contraffazione, del consumo consapevole e della tutela della proprietà industriale presso i cittadini, le imprese e le università; tra questi voglio citare il protocollo con Anci Puglia, quello sottoscritto con UnionCamere e il protocollo di intesa firmato con la Fondazione CRUI lo scorso 3 febbraio, volto a mettere in moto un circolo virtuoso tra Università, enti pubblici di ricerca e il mondo dell'industria quale motore competitivo per il paese. Di fronte a questa impostazione innovativa, fortemente voluta da questa Direzione, l'evento di oggi si inscrive nella necessità della “messa a fattore comune” delle esperienze, delle eccellenze e delle risorse di tutti gli interlocutori interessati, per addivenire all’attuazione di politiche di intervento partecipate, destinate in primis a quei settori che, pur strategici, scontano in Italia un ritardo tecnologico o la carenza di risorse finanziarie adeguate. Vi ho presentato un quadro di sintesi delle numerose iniziative intraprese dalla Direzione per contribuire a qualificare e facilitare l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e a sostenere il tessuto produttivo italiano, rendendo più agevole la gestione della conoscenza ed i processi di trasferimento tecnologico. Vorrei concludere ringraziandovi per la vostra partecipazione e ribadendo l’assoluta necessità di proseguire sulla strada di un dialogo aperto e sistematico tra istituzioni - imprese - operatori del mondo scientifico e tecnologico per la promozione di un contesto operativo trasparente ed efficiente, in cui i diritti di proprietà industriale siano realmente valorizzati e rispettati e l’impegno profuso in materia, da ciascuno di noi, conduca a risultati utili e concreti per la competitività delle imprese ed il benessere dell’intero Sistema Paese.