04/12/12 - La politica dei tagli non ci fa uscire dal tunnel
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04/12/12 - La politica dei tagli non ci fa uscire dal tunnel
Rassegna Stampa di Settore n. 25/2012 Selezione di articoli pubblicati dal 20 novembre al 4 dicembre 2012 A cura dell'ufficio di presidenza Assoviaggi – Confesercenti 04/12/12 - Iniziano le trattative rinnovo CCNL Turismo. Occupate più di 1 milione di persone ma sale la pressione fiscale (travelling interline) Prende il via la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del turismo. A Roma, ha avuto luogo il primo incontro negoziale tra le federazioni del turismo (Fiepet, Asshotel, Assoviaggi, Fiba e Assocamping) appartenenti ad Assoturismo-Confesercenti e i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. Un rinnovo che parte da un contesto economico difficile e dall’esigenza di mantenere la vitalità delle imprese e i livelli occupazionali. Durante l’incontro, la delegazione Assoturismo-Confesercenti ha puntato il dito sulla forte crisi che il comparto del turismo italiano sta vivendo. Il 2012 ha segnato un freno per il settore: nei primi 7 mesi dell’anno si sono registrati decrementi significativi di arrivi(-6,6%) e presenze (-7,5%) rispetto al 2011. Ma il turismo ha ancora il suo forte valore: nel 2012 ha generato un valore aggiunto di oltre 63 miliardi di euro, per una quota pari al 6% del valore aggiunto totale nazionale, uguale per dimensioni a quello dell’edilizia. Le oltre 415 mila imprese del turismo (il 6,8% del totale nazionale) sono anche responsabili dell’occupazione di più di 1 milione 200 mila persone. I numeri arrivano da Confesercenti, in occasione del rinnovo del contratto collettivo nazionale. Bisogna però evidenziare l’aumento dei costi per gli imprenditori, che nel biennio 2010-2012 hanno visto salire non solo la pressione fiscale, ma anche il peso di tariffe e servizi . 04/12/12 - La politica dei tagli non ci fa uscire dal tunnel (travelling interline) Centinaia di milioni di risparmio grazie all’introduzione dell’eticketing; eliminazione del timetable cartaceo; chiusura delle agenzie passeggeri; servizi di bordo a pagamento; motoristica degli aerei sempre più efficiente che porta a tagli nei costi del carburante; free flight con relativa eliminazione dell’instradamento su aerovie con voli che procedono più speditamente nei cieli; servizi di bordo a pagamento; taglio delle commissioni agenziali…….e chissà per quanto ancora potremmo continuare elencando tutte le trovate e le innovazioni cui sono ricorse le aerolinee per tagliare le spese con il dichiarato intento di migliorare i bilanci. Ma i risultati, ahime, sono davvero deludenti in quanto le perdite continuano, la crisi dei vettori non conosce sosta e, tanto per rimanere sui casi più recenti, Iberia e Sas sono alle prese con tagli di personale, negli Usa proseguono senza sosta accorpamenti e consolidamenti, mentre a casa nostra Blue Panorama è entrata sotto il cosidetto “chapter 11 italiano” e le previsioni per Alitalia sono di perdita anche per l’anno corrente. E tutto ciò, lo ribadiamo, pur in presenza di ripetuti e reiterati interventi di tagli e risparmi per riportare i conti sotto controllo. Il dato di fatto obiettivo del quale, una volte per tutte, si dovrebbe prendere atto è che la politica dei tagli non è affatto propedeutica alla fase di ripresa che immancabilmente viene proclamata in contemporanea all’annuncio della “dolorosa ma indispensabile” politica di sacrifici. E forse qui il miglior esempio che si potrebbe citare è quanto sta accadendo a livello continentale europeo ove a fronte di continui interventi di sacrifici e rinunce rivolte a tutte le classi sociali (ormai è inutile parlare di classe lavoratrice, perché il “macello” sociale è collettivo e investe tutti) non si ravvede traccia di appropriate politiche economiche per il rilancio della crescita. Specificatamente nel campo delle compagnie aeree vorremmo ricordare il caso della Cassa Nazionale della Gente dell’Aria che forniva assistenza sanitaria ai dipendenti di tutte le aerolinee, la quale un bel giorno in nome del nuovo clima sociale venne assorbita nel tanto decantato innovativo SSN (Servizio Sanitario Nazionale), per poi arrivare ad oggi e leggere la notizia che la spesa della sanità pubblica è insostenibile e pertanto si ritornerà al privato; non ne hanno indovinata UNA e poi si rivolgono alle nostre tasche per ripianare buchi creati dalle loro scelte sbagliate. A questo punto delle due l’una: o la cosiddetta crisi altro non è che un espediente per attuare tagli che si volevano in ogni caso fare, o comunque la politica dei tagli non è quella soluzione che ci porterà all’uscita del tunnel della recessione. Ora se per caso noi ci trovassimo d’accordo con entrambi questi due punti ne consegue una terza ben più grave considerazione e cioè che è il nuovo sistema instaurato, quello della finanza innovativa, della globalizzazione, e quant’altro che non funziona e che andrebbe completamente rivisitato. E’ inutile infatti prenderci in giro: la crisi non riguarda solo le compagnie aeree, la crisi è endemica ed è partita proprio dalla scelta di aver voluto sostituire la finanza alla politica. Recita il primo articolo della nostra Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Ora la domanda che tutti ci dovremmo porre è come faccia il popolo a esercitare la sovranità, pur prevista dalla Costituzione, se ai Parlamenti nazionali vengono eletti politici che non possono attuare la politica finanziaria, economica per il proprio Paese in quanto la stessa viene decisa e comandata altrove. E sono proprio in storture di questo genere che si devono far risalire i malanni europei che fanno rimanere il nostro continente in recessione. Tornando al settore compagnie aeree è noto come fra i provvedimenti presi per risanare bilanci in perenne bilico vi siano anche quelli rivolti alle agenzie di viaggio in tempi normali considerate indispensabile strumento per la vendita del prodotto aereo. Su questo fronte non solo si sono volute in pratica azzerare le commissioni sulla tariffa aerea ma si è pure proceduto a trovate di dubbia portata come quella di includere la sovrattassa carburante nelle tasse anziché nella tariffa in modo tale (fra l’altro) di non dover riconoscere alcuna percentuale, laddove ancora esistente, sulla stessa. Ebbene tirando le somme, quali sono i risultati di tale politica fatta solo di tagli anche a voci che non si potevano di certo definire superflue ma che avrebbero invece potuto incrementare le vendite della biglietteria? La risposta è semplice: anche per i vettori -così come avviene per le promesse del governo a livello nazionale- alle scelte di tagli non ha fatto seguito l’annunciata ripresa. Antonio Bordoni Roma, 29 nov. - (Adnkronos) - Prende il via la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del turismo. Ieri a Roma, presso la sede di Confesercenti Nazionale, si e' svolto il primo incontro negoziale tra le federazioni del turismo (Fiepet, Asshotel, Assoviaggi, Fiba e Assocamping) appartenenti ad AssoturismoConfesercenti e i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil''. E' quanto si legge in una nota di Confesercenti. ''Un rinnovo che parte da un contesto economico difficile e dall'esigenza di mantenere la vitalita' delle imprese e i livelli occupazionali. Durante l'incontro, la delegazione Assoturismo-Confesercenti ha evidenziato la forte crisi che il comparto del turismo italiano sta vivendo. Il 2012 ha segnato una battuta d'arresto per le dinamiche del settore: nei primi 7 mesi dell'anno si sono registrati decrementi significativi di arrivi(-6,6%) e presenze (-7,5%) rispetto al 2011'', continua la nota. ''Il calo dei flussi e' stato accompagnato dall'aumento dei costi per gli imprenditori, che nel biennio 20102012 hanno visto salire non solo la pressione fiscale, ma anche il peso di tariffe e servizi (rifiuti +7%, servizio idrico +12,8%). L'incremento e' stato assorbito direttamente dalle imprese: dal 2010 ad ottobre 2012 la crescita dei prezzi del comparto si e' tenuta, nel complesso, al di sotto del tasso medio d'inflazione. Un dato confermato anche dai sondaggi condotti da Assoturismo, che segnalano prezzi fermi per il 72% delle imprese turistiche''. Nonostante le difficoltà dovute alla crisi, il turismo è ancora uno dei settori economici più importanti d’Italia. Nel 2012 ha generato un valore aggiunto di oltre 63 miliardi di euro, per una quota pari al 6% del valore aggiunto totale nazionale, uguale per dimensioni a quello dell’edilizia. Le oltre 415mila imprese del turismo (il 6,8% del totale nazionale) sono anche responsabili dell’occupazione di più di 1 milione 200mila persone. In occasione dell’incontro è stato altresì siglato un accordo che riduce l’intervallo tra un contratto a tempo determinato e l’altro, in riferimento delle attività stagionali regolamentate dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per il Turismo. 26/11/12 - Confesercenti, quasi otto italiani su dieci a casa fra Natale e Capodanno Quasi otto italiani su dieci non faranno nemmeno un giorno di vacanza fra Natale e Capodanno. Le prospettive per il 2013 dicono che il 46% farà meno giorni di vacanza e spenderà meno. Le previsioni non sono esaltanti e l’anno che si sta chiudendo è stato di forte crisi per le imprese turistiche: dal 2010 ad oggi ne sono state chiuse più di 22.000. Turismo in crisi, dunque, con arrivi e partenze in flessione anche a livello internazionale, a fronte della necessità urgente di rilanciare il comparto. È quanto evidenzia l’assemblea del Turismo Confesercenti in corso a Roma. Il 2012 ha visto l’Italia in forte difficoltà nel settore turistico ed una capacità di attrazione minore rispetto al resto del mondo. Dal primo semestre 2011 al primo semestre 2012 gli arrivi internazionali sono diminuiti dell’1,5% (nel resto del mondo sono aumentati del 5%). I movimenti turistici in Italia hanno registrato complessivamente un calo del 5,6% negli arrivi totali, internazionali e nazionali, ed un calo dell’1,5% in termini di presenze totali. Al calo dei flussi esteri si somma dunque la diminuzione delle vacanze degli italiani, come dimostrano anche i dati di un sondaggio Confesercenti-SWG sul periodo di Natale e Capodanno e sulle intenzioni per l’anno prossimo. Quali i risultati? Vacanze di Natale e Capodanno: richiesto agli italiani di indicare su quali acquisti quest’anno cercherà di limitare le sue spese, il 16% ha detto i viaggi, il 79% dichiara che non farà nemmeno un giorno di vacanza tra Natale e l’Epifania 2012, il 9% partirà per Capodanno, il 5% per Natale e l’8% per un periodo compreso tra il 22 dicembre ed il 6 gennaio 2013. Totale: 22% di vacanzieri in questo fine 2012. Il 39% alloggerà in albergo o pensione, ma in forte crescita al 35% è la percentuale di chi andrà a casa di parenti o amici (era il 20% l’anno scorso, il 26% nel 2010). Intervistati sulle prospettive per il 2013, solo il 23% degli italiani intervistati ritiene che non ridurrà le spese per le vacanze il prossimo anno, il 46% indica che farà meno giorni di vacanze e che spenderà meno, mentre un altro 11% vorrebbe riuscire nell’intento di fare gli stessi giorni di vacanza ma spendendo meno ed il 18% ancora non sa. Tra chi pensa di fare una vacanza entro la prossima primavera, il 10% pensa di uscire dai confini nazionali, il 9% vorrebbe andare al mare ed il 6% in montagna. Il 2012 si chiude in crisi. “Sul piano internazionale perdiamo sempre più colpi – spiega il presidente Confesercenti Marco Venturi – Solo nel primo semestre del 2012 gli arrivi da Paesi stranieri nel mondo sono saliti del 5%, mentre in Italia sono scesi dell’1,5%. Questo avviene mentre noi dovremmo guardare con maggiore attenzione ai nuovi mercati, ai Paesi emergenti ed investire su grandi realtà come la Cina, l’India, il Sud America. Il settore del turismo non è stato adeguatamente considerato, ed è un grande errore, in questa crisi, come una leva utile a rilanciare la crescita, sostenere l’occupazione, riportare sviluppo nel Mezzogiorno d’Italia. Il ruolo delle Regioni non è in discussione, ma quello che manca e che chiediamo con forza – prosegue Venturi – è la realizzazione di una politica nazionale del settore con strumenti adeguati in modo da rafforzare la capacità di contrastare la concorrenza internazionale anche usando le reti e le nuove tecnologie. Pensiamo all’Iva: nel nostro Paese è più alta di 2-3 punti rispetto ai nostri diretti concorrenti. Cosa si aspetta ad annullare questo gap competitivo? L’Italia deve essere più consapevole delle sue potenzialità e programmare relazioni, promozioni, iniziative mirate che tengano conto delle grandi tradizioni, della cultura, delle bellezze di cui disponiamo. Servono allora – conclude Venturi – risorse da investire per innovare strutture ed offerta turistica, meno imposte e meno costi che sono troppo alti, allungare la stagionalità, specie al Sud, offrire nuovi servizi”. 27/11/12 - Iberia: altre cancellazioni rotte in vista (travelling interline) La stampa spagnola ( La Razòn) segnala che oltre a La Habana e Santo Domingo, la compagnia iberica potrebbe cancellare Montevideo, Atene, Il Cairo e Istanbul come risposta al rifiuto dei sindacati di presentarsi alle riunioni convocate dal vettore. Per quanto riguarda il corto raggio, i mercati strategici dove Iberia concenterà i propri sforzi sono Londra, Francia, Belgio, Italia, Svizzera e Germania, la riduzione della capacità fissata dal piano è del 21% per i voli europei e nazionali e del 13% per i voli lungo raggio. La compagnia a fine 2011 e di fronte al calo della redditività ha sospeso la rotta verso Recife, Fortaleza e Cordoba (Argentina) che aveva inaugurato pochi mesi prima. Il taglio ha riguardato anche rotte storiche come Johannesburg dove ha perso 46 milioni di euro in 12 anni e quest’anno il vettore ha abbandonato il lancio del volo Barcellona e Sao Paulo in Brasile. 27/11/12 -Fondo di Garanzia a tutela dei viaggiatori a carico dei T.O. e vettori. La richiesta dei Consumatori La paura dei fallimenti e delle insolvenze si diffonde tra i consumatori. Le Associazioni dei Consumatori Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori hanno inoltrato al Ministero degli Affari Regionali, del Turismo e dello Sport una proposta per la costituzione di un “nuovo” Fondo di Garanzia a tutela dei viaggiatori. Il nuovo fondo dovrebbe sostituire – nelle intenzioni dei firmatari – quello attuale previsto dal Codice del Turismo che – sempre secondo queste associazioni – si starebbe dimostrando inefficace. Le Associazioni propongono invece la costituzione di un Fondo, a carico delle compagnie aeree e dei tour operator, che possa garantire la totale copertura o riprotezione in caso di insolvenza, fallimento o rimpatrio di emergenza, cogliendo inoltre l’occasione per riformare anche il sistema di amministrazione dello stesso, con l’istituzione di un Comitato Unico di gestione. (travelling interline) 27/11/12 - Visti Turistici, anche l’industria europea delle crociere richiede semplificazione Anche il settore delle crociere in mobilitazione per sollecitare la facilitazione del rilascio dei visti turistici per i cittadini non UE. “Chiediamo agli Stati membri dell’Unione Europea di collaborare per facilitare il processo, attualmente lento e complicato, dei visti turistici ai crocieristi di paesi non europei, in modo da agevolare la domanda sempre crescente per le destinazioni continentali”. E’ quanto dichiarato da Manfredi Lefebvre d’Ovidio, Presidente dello European Cruise Council, nell’ambito del Seatrade Med in corso a Marsiglia. Il Presidente di ECC ha aggiunto di essere confortato dal fatto che le Istituzioni dell’Unione Europea, in particolare il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, abbiano riconosciuto l’urgenza di un intervento in favore del turismo inbound, e ha confermato la necessità di un’azione politica per compiere progressi significativi nell’agevolazione del processo di emissione di visti turistici. I dati che fanno ben sperare. I croceristi raddoppiati negli ultimi anni Il numero di persone che hanno scelto in Europa una vacanza in crociera è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni, superando nel 2011 i 5,6 milioni di passeggeri. Di questi, circa un milione sono cittadini non europei. Secondo i dati ECC, lo scorso anno passeggeri e membri dell’equipaggio hanno contribuito all’economia delle 250 città portuali europee visitate per circa 3,5 miliardi di Euro. ECC ha infatti calcolato come nel 2011, in occasione di ogni visita presso un porto europeo, ciascun passeggero abbia speso in media oltre 99 Euro. (travelling interline) Contrario all'idea di rottamare hotel, presidente Confesercenti dà poca importanza anche al Piano 26/11/12 - Albonetti: ripartiamo dalle imprese (travelno stop) La materia del turismo deve essere gestita dallo Stato e il suo sviluppo, a livello territoriale, deve essere in mano alle Regioni ma è comunque lo Stato che deve avere il 'bandolo della matassa'. Il presidente di Assoturismo Confesercenti, Claudio Albonetti, è per un capovolgimento delle attuali prerogative - ora la materia è di competenza esclusiva delle Regioni - e sottolinea la necessità di "una chiara governance e di una organizzazione forte in mano allo Stato". Ma subito dopo questo punto, il leader di Confesercenti punta sulle imprese: "se non riusciamo a mettere le imprese nella possibilità di operare - spiega - non andremo da nessuna parte. Il quadro normativo attuale è impraticabile".Contrario invece all'idea di 'rottamare' gli hotel vecchi: "Siamo in un libero mercato - dice Albonetti - e sarà questo a stabilire quali hotel devono chiudere". Sulle concessioni balneari, Albonetti è decisamente contrario alle aste previste dalla direttiva Bolkestein. Albonetti chiede anche schiarite sulle direttive Ue in materia di sicurezza e sulle normative sul decoro urbano "che impedirebbero attività commerciali all'aria aperta nelle zone ad alto valore culturale: questo provvedimento, così a cuore all'attuale governo, farebbe perdere un pezzo fondamentale della nostra offerta turistica". Infine, poca importanza Albonetti attribuisce al Piano strategico per il turismo messo a punto dal ministro Gnudi: "ne sono stati presentati tanti...." sostiene, mentre, sulla funzione dell'Enit, Albonetti non ha dubbi: l'Agenzia nazionale del turismo deve fare promozione e non commercializzazione. 26/11/12 - La crisi pesa ancora: appena il 9% partirà per Capodanno secondo ricerca Swg Natale, Assoturismo: niente viaggi per 79% italiani (travelno stop) La gelata dei consumi continua a pesare sul turismo italiano e frenerà ulteriormente anche le vacanze di Natale di quest'anno: lo conferma un sondaggio Swg realizzato per Confesercenti e Assoturismo, presentato nel corso dei lavori dell'Assemblea Area Turismo dell'organizzazione guidata da Marco Venturi. Secondo lo studio quest'anno il 79% degli italiani non farà nemmeno un giorno di vacanza tra Natale e l'Epifania, il 9% partirà per Capodanno, il 5% per Natale e l'8% per un periodo compreso tra il 22 dicembre e il 6 gennaio 2013. Male anche le prospettive per il 2013. Solo il 23% degli intervistati ha ammesso di non voler ridurre le spese per le vacanze; il 46% ha invece spiegato che farà meno giorni di vacanze e spenderà meno. Un altro 23% vorrebbe riuscire nell'intento di fare gli stessi giorni di vacanza ma spendendo meno e un altro 18% ancora non sa. 26/11/12 - Confesercenti, quasi otto italiani su dieci a casa fra Natale e Capodanno Quasi otto italiani su dieci non faranno nemmeno un giorno di vacanza fra Natale e Capodanno. Le prospettive per il 2013 dicono che il 46% farà meno giorni di vacanza e spenderà meno. Le previsioni non sono esaltanti e l’anno che si sta chiudendo è stato di forte crisi per le imprese turistiche: dal 2010 ad oggi ne sono state chiuse più di 22.000. Turismo in crisi, dunque, con arrivi e partenze in flessione anche a livello internazionale, a fronte della necessità urgente di rilanciare il comparto. È quanto evidenzia l’assemblea del Turismo Confesercenti in corso a Roma. Il 2012 ha visto l’Italia in forte difficoltà nel settore turistico ed una capacità di attrazione minore rispetto al resto del mondo. Dal primo semestre 2011 al primo semestre 2012 gli arrivi internazionali sono diminuiti dell’1,5% (nel resto del mondo sono aumentati del 5%). I movimenti turistici in Italia hanno registrato complessivamente un calo del 5,6% negli arrivi totali, internazionali e nazionali, ed un calo dell’1,5% in termini di presenze totali. Al calo dei flussi esteri si somma dunque la diminuzione delle vacanze degli italiani, come dimostrano anche i dati di un sondaggio Confesercenti-SWG sul periodo di Natale e Capodanno e sulle intenzioni per l’anno prossimo. Quali i risultati? Vacanze di Natale e Capodanno: richiesto agli italiani di indicare su quali acquisti quest’anno cercherà di limitare le sue spese, il 16% ha detto i viaggi, il 79% dichiara che non farà nemmeno un giorno di vacanza tra Natale e l’Epifania 2012, il 9% partirà per Capodanno, il 5% per Natale e l’8% per un periodo compreso tra il 22 dicembre ed il 6 gennaio 2013. Totale: 22% di vacanzieri in questo fine 2012. Il 39% alloggerà in albergo o pensione, ma in forte crescita al 35% è la percentuale di chi andrà a casa di parenti o amici (era il 20% l’anno scorso, il 26% nel 2010). Intervistati sulle prospettive per il 2013, solo il 23% degli italiani intervistati ritiene che non ridurrà le spese per le vacanze il prossimo anno, il 46% indica che farà meno giorni di vacanze e che spenderà meno, mentre un altro 11% vorrebbe riuscire nell’intento di fare gli stessi giorni di vacanza ma spendendo meno ed il 18% ancora non sa. Tra chi pensa di fare una vacanza entro la prossima primavera, il 10% pensa di uscire dai confini nazionali, il 9% vorrebbe andare al mare ed il 6% in montagna. Il 2012 si chiude in crisi. “Sul piano internazionale perdiamo sempre più colpi – spiega il presidente Confesercenti Marco Venturi – Solo nel primo semestre del 2012 gli arrivi da Paesi stranieri nel mondo sono saliti del 5%, mentre in Italia sono scesi dell’1,5%. Questo avviene mentre noi dovremmo guardare con maggiore attenzione ai nuovi mercati, ai Paesi emergenti ed investire su grandi realtà come la Cina, l’India, il Sud America. Il settore del turismo non è stato adeguatamente considerato, ed è un grande errore, in questa crisi, come una leva utile a rilanciare la crescita, sostenere l’occupazione, riportare sviluppo nel Mezzogiorno d’Italia. Il ruolo delle Regioni non è in discussione, ma quello che manca e che chiediamo con forza – prosegue Venturi – è la realizzazione di una politica nazionale del settore con strumenti adeguati in modo da rafforzare la capacità di contrastare la concorrenza internazionale anche usando le reti e le nuove tecnologie. Pensiamo all’Iva: nel nostro Paese è più alta di 2-3 punti rispetto ai nostri diretti concorrenti. Cosa si aspetta ad annullare questo gap competitivo? L’Italia deve essere più consapevole delle sue potenzialità e programmare relazioni, promozioni, iniziative mirate che tengano conto delle grandi tradizioni, della cultura, delle bellezze di cui disponiamo. Servono allora – conclude Venturi – risorse da investire per innovare strutture ed offerta turistica, meno imposte e meno costi che sono troppo alti, allungare la stagionalità, specie al Sud, offrire nuovi servizi”.(il giornale del turismo) 21/11/2012 CONFESERCENTI: A FRASCATI (RM) L'ASSEMBLEA DELLE IMPRESE DEL TURISMO Si terrà venerdì 23 novembre a Frascati (Villa Tuscolana - via del Tuscolo km 1.5) l'annuale Assemblea delle Imprese dell'Area Turismo di Confesercenti. I lavori avranno inizio a partire dalle ore 10.30. Gli interventi di apertura e chiusura dei lavori saranno affidati, rispettivamente, a Claudio Albonetti, Presidente di Assoturismo-Confesercenti, ed a Marco Venturi, Presidente di Confesercenti. È prevista inoltre la partecipazione di rappresentanti istituzionali e della politica italiana. Nel corso dell'Assemblea, saranno inoltre premiati gli imprenditori del turismo che la scorsa primavera hanno dato ospitalità alle popolazioni colpite dal Sisma in Emilia Romagna. 21/11/125 - Assoviaggi controcorrente: ‘Contrari a rompere le relazioni con Af-Klm’ Secondo il presidente Amalio Guerra il vero problema è a monte, quando è stato accettato il passaggio dal 7 all’1%, “in quella circostanza, se le associazioni fossero state compatte invece di portare la propria bandierina, forse avremmo ottenuto una mediazione meno penalizzante” “Riteniamo poco edificante la posizione di rompere le relazioni con Air France-Klm, per un semplice abbassamento del regime commissionale dall’1% allo 0,1%: la differenza non cambia nella sostanza”. Esordisce così Amalio Guerra, presidente Assoviaggi Confesercenti, in merito alla posizione assunta da Gebta Italia nei confronti del gruppo franco-olandese. “Il vero problema - aggiunge Guerra - è stato quello di aver accettato involontariamente o forzatamente il passaggio dal 7 all’1%. In quella circostanza, se le associazioni fossero state compatte invece di portare la propria bandierina, forse avremmo ottenuto una mediazione meno penalizzante. Nei confronti dei clienti che chiedono un biglietto aereo con le compagnie in genere, ed in particolare quando solo queste gestiscono alcune determinate destinazioni, diventa difficile e poco professionale non accettare le prenotazioni con Af-Klm solo per una variante al ribasso di 0,9% di commissione. Pensiamo sia più opportuno rivendicare il ruolo delle agenzie nell’esercitare la vendita di biglietti per conto delle compagnie aeree in genere. Per tutto il lavoro che viene svolto, e che richiede professionalità e tempo, si deve essere remunerati adeguatamente”. Amalio Guerra fa presente però che, “sfortunatamente nella risoluzione 814 Iata settore 9, si afferma che all’agente di viaggi va riconosciuta una commissione, senza specificare come renderla proporzionata con la mole di lavoro che deve essere svolta per conto dei vettori (Iata)per la vendita della biglietteria”. Il presidente afferma che se si vuole si può anche esercitare il veto di non vendere i biglietti di queste compagnie, “ma non andremo da nessuna parte - ammonisce - fintanto che le associazioni del comparto non si facciano portavoce di un’azione di riconoscimento del lavoro professionale che le agenzie svolgono per l’attività di vendita di biglietteria aerea, in modo coeso, per fare fronte unico per eventuali azioni anche di altra entità”. (s.v.) (guida viaggi) 20/11/2012 Confesercenti verso l'assemblea delle imprese area turismo (turismo attualità) - Alla fine di un anno difficile per il turismo, caratterizzato da un calo generalizzato del fatturato e dei flussi turistici, italiani ed esteri, nonostante il contenimento dei prezzi operato dagli imprenditori del settore, si aprono il lavori dell’Assemblea delle imprese dell’area turismo di Confesercenti. I lavori, cui parteciperanno personalità del mondo istituzionale e della politica, saranno aperti dalla relazione del presidente di Assoturismo-Confesercenti Claudio Albonetti. Durante l’evento, verranno premiati gli imprenditori del turismo che hanno dato ospitalità alle persone colpite dal sisma in Emilia Romagna. Concluderà i lavori dell’Assemblea il presidente di Confesercenti, Marco Venturi. L?incontro , dal titolo " QualeTurismo? Strategie e responsabilità", si svolgerà venerdì 23 , alle ore 10,30 presso Villa Tuscolana , via del Tuscolo km1,5, Frascati, Roma. 20/11/12 - Quanto costerà l’aumento dell’IVA (travelling interline) Ormai è certo che a luglio 2013 l’IVA dovrebbe toccare quota 22%, dopo aver scongiurato la crescita di un altro punto, inizialmente messo in preventivo, già dallo scorso ottobre. Questo incremento quanto peserà sulle spalle delle famiglie? Le associazioni di riferimento parlano di almeno 225 euro circa. Tutto ciò potrebbe essere alleggerito in particolare per i nuclei più numerosi e in difficoltà, dall’avvento delle detrazioni che saranno bilanciate sulla ristrettezza del reddito e sull’età dei figli piccoli inferiori a tre anni. Per quanto riguarda l’Irap, invece, le agevolazioni sono per le piccole e medie imprese, in virtù del fondo di oltre 800 milioni aggiunto in extremis prima dell’approvazione in Commissione bilancio. Relativamente alle pressioni fiscali, il clima è pesante secondo Conferesercenti “il futuro non sembra lasciare spazio a valutazioni ottimistiche- spiega l’associazione del Presidente Marco Venturi – Secondo le stime del Governo, infatti, nel 2013 la pressione fiscale aumenterà ancora, portandosi al 45,3%”.