Rosaria Marasà VB gin Intervista a Riccardo Abate Mercoledì, ultima

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Rosaria Marasà VB gin Intervista a Riccardo Abate Mercoledì, ultima
Rosaria Marasà VB gin
Intervista a Riccardo Abate
Mercoledì, ultima ora: una volta arrivati in
aula colibrì, piuttosto buia e scarsamente
illuminata dai pochi raggi di sole che
entravano dalle finestre, ci siamo seduti uno
di fronte all’altro, io su una sedia di legno
come quelle che abbiamo in classe e lui,
Riccardo Abate, schermidore a livello
internazionale, frequentante la seconda B del
Liceo Classico di Casale Monferrato, su una di
pelle nera. Abbiamo iniziato subito
l’intervista che inizialmente era alquanto
formale, ma che subito ha preso la forma di
una semplice conversazione, permettendomi
così di scaricare la tensione e l’agitazione che
avevo accumulato nelle ore precedenti solo
all’idea di andare ad intervistarlo.
Come nasce la tua passione per la scherma?
E cosa ami di questo sport?
“ Ho iniziato a tirare di scherma a quattro
anni… sono andato a vedere una gara con
mia sorella al palazzetto di Casale, ho
provato, inizialmente per gioco, e poco per
volta, soprattutto grazie al mio maestro, che
è tuttora il mio maestro, ho iniziato ad
appassionarmi a questo sport. Mi piace il
fatto che sia uno sport individuale e che
quindi i successi o le sconfitte dipendano solo
da me e penso che sia uno sport che richiede
oltre al fisico e alla prestazione fisica, anche
molta
intelligenza
,
impegno
e
concentrazione e in più, permette anche di
viaggiare molto.”
Quale delle tre armi della scherma hai
scelto? Perché?
“Ho scelto la spada perché non penso che le
altre due (fioretto e sciabola) mi sarebbero
piaciute e anche perché a Casale ci sono solo
allenatori di spada.”
Hai un rito o un motto portafortuna prima di
ogni gara?
“Sì, per esempio andare a dormire sempre
alla stessa ora o mangiare sempre le stesse
cose a colazione indipendentemente da quale
parte del mondo mi trovi.”
Quale emozioni provi prima, durante e dopo
una gara?
“Dipende
sempre
dal
tipo
di
gara…sicuramente sono molto teso e
concentrato, ma la maggior parte delle volte
riesco a scaricare la tensione che mi dà la
giusta cattiveria e decisione per affrontare un
duello.”
Quali sono stati i traguardi più importanti
durante la tua carriera sportiva?
“Nel 2013 ho partecipato al Campione
Italiano Allievi Under 14, nel 2014
al
Campione Italiano Cadetti Under 17 con una
vittoria inaspettata , sono arrivato ottavo alle
Olimpiadi giovanili di Nanjing, in Cina e tra gli
ultimi traguardi , il Campionato Italiano
Under 20.”
Quanto tempo mediamente ti portano via
gli allenamenti? Riesci a conciliare studio,
sport e vita privata?
“Mi alleno tre volte a settimana ad Ivrea,
dalle 16.00 alle 21.00 e durante la settimana
faccio anche 2 ore in palestra e 2 ore di
nuoto. Per quanto riguarda lo studio penso
che l’importante sia sapersi organizzare una
volta che si sa il tempo a disposizione. Io di
solito studio prima o dopo gli allenamenti,
alla sera o al mattino presto e se capita
anche in macchina. In generale bisogna fare
molti sacrifici e magari rinunciare a qualche
passeggiata con gli amici per prepararsi al
meglio per una gara e personalmente cerco
sempre di lasciare liberi il sabato e la
domenica per eventuali gare.”
Cosa ti aspetti dal futuro? Hai qualche
ambizione particolare o qualche sogno nel
cassetto che ti piacerebbe realizzare?
“Mi piacerebbe poter gareggiare alle
Olimpiadi di Tokio 2020 o a quelle del 2024 e
la mia idea sarebbe quella di entrare a far
parte di un corpo militare.”