Resta l`arte tua - Comune di Manfredonia
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Resta l`arte tua - Comune di Manfredonia
Resta l’Arte tua Resta l’Arte tua Attilio col suo smisurato talento per il disegno satirico, la sua intensa, seppur breve, attività artistica. Il robusto e generoso Alberto, la cui passione si divideva tra scherma e pittura. Il malinconico e ricorrente ricordo della loro prematura scomparsa. Di Luisa e Giuseppina si sa così poco… Resta l’Arte tua l’amore per una Patria… mai Patria, le tue tante onorificenze. Resta l’Arte tua la vignetta sempre politica, le innumerevoli autocaricature, le raffinate illustrazioni, qualche rara pergamena o… rarissima miniatura. Le mille premure per i tuoi affezionati allievi, tutte quelle che non potevi più avere per Attilio e Alberto. Il ricordo di quel troppo vicino campanile, quello dell’età felice. Caro “Campanellaro”, oggi vorrei che rintoccassero ottanta volte le antiche campane dell’Orsini. Ottanta tocchi: uno per ogni anno dalla tua partenza. No, non quella sullo sbuffante treno per Montecitorio, non quella del tuo celebre Album. La partenza da questo strano mondo, dall’ancora dormiente Parthenope, nella notte novembrina del mai così irridente giorno tredici. La partenza da quel risorgimentale Parnaso di caricaturisti meridionali. Si formava nuovamente, anche nei cieli, la perfetta terna: Delfico, Colonna e… Manganaro. Resta l’Arte tua la tua rima garbata e arguta, il tuo cappello a sghimbescio, la folta barba a due punte, il tuo naso curvo, che il Del Giudice definiva “altisonante”, quel ghigno impertinente, quella così felice mano nel disegno. Il 13 novembre 1931 se ne andava il “Campanellaro”… e con lui: L’Arca, Centrillo,Totonno, Totonno M., M, EMME, Mang, manca-danaro… Se ne andava l’illustre professor Antonio MANGANARO. Resta l’Arte tua ma… non una foto per ricordare le tue vere sembianze. Solo autocaricature, anche dopo la morte: altro beffardo scherzo della sorte. Autocaricature che erano uno spasso! Quasi un contrappàsso. Ah! Dimenticavo… il tuo citare - a memoria - versi di Dante, Petrarca, Parini, Tasso… Quasi senza accorgermene sto usando rime baciate: con Mariano Del Giudice… ne scrivevate di rime o di “pulcinellate”! In occasione dell’inaugurazione del primo Parlamento in Roma: sì, proprio quello del 1871, non avete risparmiato nessuno. Le cose, da allora, non sono poi così cambiate. Si litiga sempre, ad ogni ora, mentre quasi tutto va… in malora. Ai problemi del Paese, si provvede poi. Intanto in Europa si ride ancora di noi: proprio come ai tempi del giovane Mameli. Si litiga in barba al 150° anniversario dell’Unità d’Italia e… ai suoi tanti cimeli! “…Noi siamo da secoli calpesti, derisi, perché non siam Popolo, perché siam divisi…” La verità è che in Parlamento - e non solo - vi sono troppe facciacce, pochi visi. Chiudo con un saluto forse un po’… irriverente: come, in fondo, nello stile di “manca-danaro” e… di “manca-grana” ossia lo scrivente. Un anti-borbonico come te, che tratteggiava un brigantesco “Franceschiello” ogni volta nasuto e magro fino all’osso; uno che raffigurava Garibaldi in veste di “San Giuseppe” a dispetto del poncho rosso; un anti-napoleonico, che disegnava Napoleone III incinto e… baffuto a più non posso; un anti-clericale, che effigiava Pio IX persino come bianca pantegana dal ventre grosso… Insomma uno come Vossignoria: non credeva nei miracoli… figurarsi nella fotografia! Io, da discreto cattolico credente, credo in un miracolo imminente. Vossignoria mi dirà certamente: <<RESTA L’ARTE MIA! Ti pare niente?!>>. F.to Francesco Granatiero ossia il tuo più grande estimatore vivente! In tempi di crisi: meglio lui che… niente. Manfredonia, 13 novembre 2011 ad Antonio MANGANARO nell’80° anniversario della sua morte Francesco Granatiero Note per meglio comprendere il componimento "Resta l'Arte Tua": Attilio ed Alberto (Attilio Manganaro, Alberto Manganaro) ossia i due figli del Manganaro, a loro volta pittori, scomparsi prematuramente tra il 1890 ed il 1891; Luisa (Luisa Mazzaro) è il nome della moglie del Manganaro; Giuseppina (Giuseppina Manganaro) ossia la primogenita del Manganaro; Enrico Colonna e Melchiorre Delfico sono (con il Manganaro) i maggiori caricaturisti operanti a Napoli nella seconda metà dell'Ottocento. Brevi notizie in merito a Francesco Granatiero: Caricaturista, illustratore, poeta dialettale, appassionato di Storia della Satira, impiegato presso il Centro INFORMA del Comune di Manfredonia dal 2001. Ha pubblicato: "Balenando in Burrasca" piccola antologia di poeti sipontini - Editrice VolontariatOggi, 1998; "N'onze d'ombre" raccolta di satire e poesie nel dialetto di Manfredonia - Presentazione Pasquale Caratù - note a commento della vignetta autocaricaturale (in antiporta) di Mauro Giancaspro e Dino Aloi (autorevole storico della satira, editore e vignettista) - Andrea Pacilli Editore Buenaventura, 2010. Ulteriori approfondimenti sul Manganaro, con relativi link: http://www.comune.manfredonia.fg.it/attivitaservizi/cultura/manganaro.htm http://www.comune.manfredonia.fg.it/news_long.php?Rif=2105 http://www.comune.manfredonia.fg.it/news_long.php?Rif=2142. Nel blog del dott. Siriano Cordoni, che da tempo cerca di rivalutare la figura del grande caricaturista Melchiorre De Filippis Delfico, è possibile ammirare ben 5 splendide caricature dei maggiori caricaturisti della "Scuola Napoletana" (tra cui una a firma del nostro Antonio Manganaro). Questo il link in questione: http://sirianocordoni.blogspot.com/2011/10/delfico-e-gli-altri.html