Comune di Brindisi Via Ettore Maiorana n.6/A Zona Industriale Ditta

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Comune di Brindisi Via Ettore Maiorana n.6/A Zona Industriale Ditta
Comune di Brindisi
Via Ettore Maiorana n.6/A Zona Industriale
Ditta
Brundisum s.r.l.
ATTIVITA’ n° 12.3/C – 49.1/A
DELL’ELENCO ALLEGATO AL D.P.R. 01/08/2011 n.151
VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
ai sensi del D.M. 10/03/98
PREMESSA
La presente relazione tecnica ha per oggetto l’ottenimento del C.P.I. per insediamento produttivo di
nuova costruzione da adibire a deposito costiero di idrocarburi gasolio e benzina con annesso terminale
di carico, sito nell'area prospiciente la banchina costa Morena riva del porto di Brindisi, in via Ettore
Maiorana n.6/A Zona Industriale.
La proponente del progetto è la Società Brundisium S.p.A. – Gruppo Miccolische annovera le capacità
tecniche, finanziarie e gestionali per la realizzazione e per l’esercizio del deposito nella sua configurazione
futura.
Il titolo di proprietà del terreno dove verrà allocato il parco serbatoi è posseduto dalla società Ecologica
S.p.A. facente parte dello stesso Gruppo; la proponente utilizza l’area in forza di un contratto di locazione
stipulato tra le parti nel 2009 e che sarà rinnovato nel corrente anno.
Brundisium S.p.A. prevede di realizzare No. 8 serbatoi per complessivi 40.000 m3 di capacità di prodotto.
Quale infrastruttura principale a servizio del nuovo deposito costiero per la ricezione e la spedizione via
mare dei prodotti sarà utilizzata la banchina del Molo di Costa Morena.
Il terminal costiero BRUNDISIUM è concepito per il ricevimento, lo stoccaggio e il successivo carico e
spedizione di prodotti petroliferi e petrolchimici e di liquidi alla rinfusa.
La Figura 1 su base ortofoto e la Tavola di progetto n.4 individuano il sito dove è localizzato il deposito.
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Figura 1 - Stralcio ortofoto localizzazione del sito
La superficie complessiva dell'intero lotto è di circa 23.000 m2, la zona adibita allo stoccaggio dei
carburanti occupa una superficie di circa 8500m2 e gli uffici a piano terra e primo sono di circa 250 m2
alla quale vanno ad aggiungersi i vani tecnici per gli impianti antincendio di seguito specificati.
L’accessibilità è garantita dalla via E. Majorana attraverso n.2 cancelli in ferro scorrevole ed è interamente
recintato con rete metallica e paletti in acciaio; esso confina a Nord e ad Ovest con la viabilità della zona
Industriale, a sud e a Est con altre aziende private.
Occorre precisare che lo stoccaggio dei carburanti (gasolio e benzina) avviene in serbatoi a cielo libero.
All'interno dell'attività, vi sarà la presenza di un gruppo elettrogeno della potenzialità di 320Kw di seguito
trattato.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Per l’elaborazione della progettazione antincendio del complesso, alle norme e criteri di Prevenzione
Incendi, sono state prese a riferimento le seguenti fonti normative:
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- D.P.R. 01/09/2011 n.151 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi
alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio
2010, n.78, convertito con modificazione della legge 30 luglio 2010 n.122;
- DECRETO 7 agosto 2012
Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione
incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del decreto del del Presidente
della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151.
- D.M. 30/11/1983 “Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi”;
- D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”;
Norma UNI 10779/07 “Impianti di estinzione incendi” Reti di idranti;
- D.M. 04-05-1998 “Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per
l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all'uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi
provinciali dei vigili del fuoco”.
- D.M. 10/03/98 “criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di
lavoro”
- D.M. 13-07-2011 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori
a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di
unità di cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi.
- D.M. 09/03/2007 “Criteri per determinare le prestazioni di resistenza al fuoco che devono possedere le
costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco”;
- D.M. 16/02/2007 “Prodotti e agli elementi costruttivi per i quali è prescritto il requisito di resistenza al
fuoco ai fini della sicurezza in caso d'incendio delle opere in cui sono inseriti”;
- NORMA UNI 10779/14 “Impianti di estinzione incendi, Reti di Idranti, progettazione, installazione ed
esercizio”;
- NORMA UNI 11292/08 “Integrazione delle UNI 10779 e UNI 12845, requisiti costruttivi e funzionali
minimi da soddisfare nella realizzazione di locali tecnici destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per
l’alimentazione idrica di impianti antincendio"
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- NORMA UNI 12845/15 "Sistemi automatici a sprinkler"
- D.M. 20/12/2102 "Impianti di protezione attiva contro l'incendio"
- D.M. 31/07/1934 "Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l'immagazzinamento,
l'impiego o la vendita di oli minerali, e per il trasporto degli oli stessi"
CRITERI GENERALI DI PREVENZIONE INCENDI
INDIVIDUAZIONE E PRECISAZIONE ATTIVITÀ SOGGETTE AL CPI
L'attività che sarà svolta nella struttura è:
"deposito costiero di idrocarburi gasolio e benzina con annesso terminale di carico" inquadrando
l'insediamento tra le attività soggette all’allegato I del D.P.R. 01/08/2011 n.151 ai numeri:
- Attività n.12.3/C
"Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili e/o oli lubrificanti,
diatermici, di qualsiasi derivazione, di capacità geometrica complessiva superiore a 50mc." del D.P.R
01/08/2011 n.151.
- Attività 49.1.A "Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici ed
impianti di cogenerazione di potenza complessiva da 25 a 350 kW"
Materiale in deposito soggetto a C.P.I.
- 24000m3 di gasolio in n. 4 serbatoi metallici fuori terra della capacità di 6000mc cadauno;
- 12000m3 di benzina in n.4 serbatoi metallici fuori terra della capacità di 3000mc cadauno;
Nel contesto dell'esercizio descritto, non sono previste ulteriori attività soggette al controllo dei Vigili del
Fuoco.
ACCESSIBILITÀ AI MEZZI DI SOCCORSO
Il complesso sarà quindi facilmente raggiungibile, dalla rete viaria comunale predisposta, che
naturalmente offre un’ottima percorribilità, grazie ad un piano viabile asfaltato e di idonee dimensioni.
Il livello di accessibilità alla nuova struttura per i mezzi di soccorso, anche per la circolazione all’interno del
complesso sarà classificabile come ottimo.
L’accesso all’area dov’è ubicata la struttura è a cielo libero, con area destinata all’accostamento dei mezzi
di soccorso dei V.V.F. costituita dalla strada pubblica di larghezza pari a circa 25m realizzata su terrapieno
e avente quindi resistenza al carico di almeno 20t (8t sull’asse anteriore e 12t su quello posteriore, con
passo pari a 4mt).
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CONSISTENZA DELL’INSEDIAMENTO
La superficie complessiva dell'intero lotto è di circa 23.000 m2, la zona adibita allo stoccaggio dei
carburanti occupa una superficie di circa 8500m2 e gli uffici a piano terra e primo sono di circa 250 m2
alla quale vanno ad aggiungersi i vani tecnici per gli impianti antincendio di seguito specificati.
L’accessibilità è garantita dalla via E. Majorana attraverso n.2 cancelli in ferro scorrevole ed è interamente
recintato con rete metallica e paletti in acciaio; esso confina a Nord e ad Ovest con la viabilità della zona
Industriale, a sud e a Est con altre aziende private.
Occorre precisare che lo stoccaggio dei carburanti (gasolio e benzina) avviene in serbatoi a cielo libero.
All'interno dell'attività, vi sarà la presenza di un gruppo elettrogeno della potenzialità di 320Kw.
VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO
La valutazione dei rischi di incendio deve consentire al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che
sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori e delle altre persone presenti
nel luogo di lavoro.
Questi provvedimenti comprendono:
- la prevenzione dei rischi;
- l'informazione dei lavoratori e delle altre persone presenti;
- la formazione dei lavoratori;
- le misure tecnico - organizzative destinate a porre in atto i provvedimenti necessari.
La prevenzione dei rischi costituisce uno degli obiettivi primari della valutazione dei rischi. Nei casi in
cui non è possibile eliminare i rischi, essi devono essere diminuiti nella misura del possibile e devono essere
tenuti sotto controllo i rischi residui, tenendo conto delle misure generali di tutela.
La valutazione dei rischio di incendio tiene conto:
a. del tipo di attività;
b. dei materiali immagazzinati e manipolati;
c. delle attrezzature presenti nel luogo di lavoro compresi gli arredi;
d. delle caratteristiche costruttive dei luogo di lavoro compresi i materiali di rivestimento;
e. delle dimensioni e dell'articolazione del luogo di lavoro;
f. del numero di persone presenti, siano esse lavoratori dipendenti che altre persone, e della loro
prontezza ad allontanarsi in caso di emergenza.
Nell’attività, oltre alle vigenti disposizioni in materia di prevenzione incendi, saranno osservate le
disposizioni dettate dal DL 09.04.2008 N° 81E S.M.I., in materia sicurezza degli ambienti di lavoro, in modo
da ottenere i risultati sopra citati:
RIDUZIONE DELLA PROBABILITÀ DELL'INSORGERE DI INCENDI;
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LIMITAZIONE, IN CASO DI INCENDIO, DELLA PRODUZIONE E PROPAGAZIONE DELLE COMBUSTIONE E DEI SUOI
PRODOTTI
(FUMO E CALORE), SIA ALL'INTERNO DEL COMPLESSO IN ESAME, CHE ALL'ESTERNO, CON
CONTESTUALE LIMITAZIONE DEI DANNI AI BENI ED ALL'AMBIENTE;
LA POSSIBILITÀ CHE GLI OCCUPANTI ABBANDONINO I LOCALI DI LAVORO INDENNI NEL MODO PIÙ FACILE E
SOPRATTUTTO PIÙ SEMPLICE POSSIBILE;
LA POSSIBILITÀ CHE LE SQUADRE DI SOCCORSO OPERINO IN CONDIZIONI DI SICUREZZA.
Al fine di poter eseguire una progettazione antincendio dell’attività, scegliendo le misure di
prevenzione e protezione incendi da adottarsi, occorre, eseguire una valutazione del rischio di incendio,
prendendo in esame:
individuazione di ogni pericolo di incendio;
individuazione dei lavoratori e di altre persone presenti nel luogo di lavoro esposte a rischi di
incendio;
valutazione del rischio residuo di incendio;
verifica dell’adeguatezza delle misure di sicurezza predisposte per l’eliminazione o riduzione dei
rischi residui d’incendio passando attraverso l’analisi delle seguenti componenti:
-
il Lay-out dell'azienda
-
la sua ubicazione
-
le caratteristiche delle strutture - con particolare riguardo al grado di resistenza al fuoco
-
le caratteristiche ed i quantitativi delle sostanze in deposito - con particolare attenzione per
quelle comburenti, infiammabili-, combustibili -.
INDIVIDUAZIONE DI OGNI PERICOLO DI INCENDIO
Caratteristiche delle sostanze in deposito con particolare attenzione per quelle comburenti, infiammabili,
combustibili.
Il materiale in occorrente per la lavorazione, pericoloso ai fini dell’incendio, sarà rappresentato da:
- 24000m3 di gasolio in n. 4 serbatoi metallici fuori terra della capacità di 6000mc cadauno;
- 12000m3 di benzina in n.4 serbatoi metallici fuori terra della capacità di 3000mc cadauno;
LAVORAZIONI EFFETTUATE
Il ciclo produttivo si articola nelle seguenti fasi principali:
Arrivo della merce;
Scarico e immagazzinamento a terra del materiale;
Lavorazione dei prodotti;
Caricamento della merce materiali in uscita
SORGENTI D’INNESCO LAVORAZIONE
Non sono previste fasi lavorative implicanti l’uso di apparecchiature con PRODUZIONE DI FIAMME LIBERE.
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Nella zona di ubicazione dei serbatoi sono da ritenersi assolutamente escluse lavorazioni pericolose quali:
Presenza di fiamme libere o scintille;
Corpi incandescenti;
Da un esame approfondito degli ambienti e del Lay-Out previsto, sono stati evidenziati i seguenti pericoli
di incendio:
Deposito momentaneo di materiali combustibili e infiammabili
RISCHI RESIDUI
Visto quanto premesso, il rischio residuo nell’attività, può essere provocato solo dalle cause che sono
riportate nel seguente prospetto, nel quale trovano posto anche le misure compensative cui l’azienda
darà corso, al fine di ridurre il più possibile il pericolo di incendio.
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N°
NATURA DEL RISCHIO
MISURE DI SICUREZZA COMPENSATIVE
Installazione di dispositivi ed attrezzature di
1.
Impossibilità di massima separazione del
protezione attiva: estintori portatili – impianto fisso
materiale combustibile
di spegnimento con rete ad idranti interna ed
esterna.
2.
Eventuali errori umani nella movimentazione,
Formazione ed informazione sul Lay – Out a
stoccaggio, lavorazione dei materiali
favore del personale dipendente – turni di lavoro
combustibili
comprendenti pause di riposo per evitare lo stress
3.
Mancato rispetto dell’ordine e della pulizia
4.
Mancato rispetto del divieto di fumare
5.
6.
7.
Designazione di personale addetto alla pulizia
ordinaria
Segnaletica indicante il divieto - Designazione di
personale addetto al controllo dell’osservanza
Mancato rispetto del divieto di usare fiamme
Segnaletica indicante il divieto - Designazione di
libere
personale addetto al controllo dell’osservanza
Mancata manutenzione e sorveglianza degli
impianti di protezione antincendio
Designazione di personale addetto al controllo
dell’osservanza – stipula contratto di
manutenzione con Ditta abilitata
Mancata o errata manutenzione degli impianti
elettrici
Segnaletica indicante il divieto - Designazione di
personale addetto al controllo dell’osservanza –
Incarico a Ditta esterna abilitata
Mancata informazione e formazione del
8.
personale dipendente sulle problematiche
Svolgimento di corsi di formazione antincendio
connesse alla prevenzione incendi
9.
Mancanza di idonea valutazione del rischio e
preparazione alla gestione delle emergenze
Negligenze ed incautele di appaltatori/Ditte
10. esterne non informati adeguatamente sui
pericoli di incendio connessi all’attività
11. Azioni dolose di natura esterna
12.
Designazione di personale addetto al controllo di
eventuali lavori da parte di Ditte esterne
Vigilanza notturna e diurna
Rischi di natura elettrica, sia ai fini di un incendio
che di infortuni al personale
Redazione del documento di valutazione dei rischi
Realizzazione di impianti elettrici a regola d’arte e
regolare manutenzione da parte di personale
idoneo
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IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE ESPOSTE A RISCHI DI INCENDIO
In funzione dell’analisi del rischio di incendio di cui sopra, i lavoratori più a rischio, sono quelli destinati
all’attività di calzaturificio.
Per quanto riguarda la sicurezza dei dipendenti, si rappresenta comunque che:
I dipendenti saranno adeguatamente formati ed informati, specificatamente sul Lay-Out,
sulle procedure operative da tenere in caso di emergenza, sui possibili pericoli di incendio
di cui sopra, sulle vie di esodo, sugli apprestamenti antincendio predisposti per lotta agli
incendi;
Saranno individuati lavoratori, da formare con apposito Corso Antincendio, come previsto
dall’Art. 7 del DM 10.03.1998, che assicurino un servizio di lotta antincendio interno;
Non sono previsti lavoratori con limitate capacità motorie, o con limitazioni della vista e
dell’udito, tali da rendere problematico l’esodo dei locali;
I dipendenti saranno a perfetta conoscenza dei luoghi di lavoro e delle caratteristiche dei
medesimi.
Ai lavoratori saranno consegnati appositi D.P.I. con l’obbligo di utilizzo durante la fasi di
lavoro.
ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO
I pericoli di incendio evidenziati, saranno eliminati o ridotti con l’applicazione dei seguenti provvedimenti:
DEPOSITO MATERIALE COMBUSTIBILE
Al fine di scongiurare il pericolo di incendio il materiale combustibile sarà depositato solo nelle aree
previste nel rispetto del lay-out distributivo interno ai locali.
PERICOLO FUMO DI SIGARETTE
Al fine di scongiurare il pericolo di incendio dal fumo delle sigarette, nei locali deposito sarà
espressamente vietato fumare.
APPARECCHIATURE ALIMENTATE DA CORRENTE ELETTRICA
Per il pericolo indotto dalle apparecchiature ad alimentazione elettrica, sia ai fini di un incendio che di
infortunio al personale, trattandosi di nuovi locali, l’impianto elettrico sarà realizzato in conformità alla
regola dell’arte, e specificatamente alle vigenti norme CEI. Sarà realizzato un idoneo impianto di messa a
terra. Tutte le macchine saranno alimentate a mezzo di prese di corrente del tipo interbloccate.
Tali accorgimenti saranno accompagnati da una serie di misure, dispositivi, installazioni ecc. che saranno
attuate quali provvedimenti di protezione antincendio.
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO
Facendo riferimento al DM 10.03.1998, e all’allegato IX del citato decreto, ed effettuata un’analisi delle
caratteristiche dell’attività a farsi e dei materiali in essa in deposito, nel complesso l’attività è classificabile tra
i LUOGHI DI LAVORO A RISCHIO DI INCENDIO ALTO.
MISURE DI PREVENZIONE INCENDI ADOTTATE
Tenuto conto della destinazione d’uso dei locali, nonché del valore stimato del carico di incendio, sono
state previste, misure di prevenzione e di protezione attiva e passiva che possano limitare il rischio di
incendio e comunque ridurre gli eventuali danni prodotti da un tale ipotetico evento.
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MISURE DI PREVENZIONE
ASSOLUTO DIVIETO DI FUMARE, USARE FIAMME LIBERE E DI PRODURRE SCINTILLE
REALIZZAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI A REGOLA D’ARTE
REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI MESSA A TERRA
REALIZZAZIONE DI SUFFICIENTI SUPERFICI DI VENTILAZIONE
SEGNALETICA DI SICUREZZA
MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA E NON
INSTALLAZIONE DI APPARECCHI ESTINTORI PORTATILI
INSTALLAZIONE DI IMPIANTO FISSO DI SPEGNIMENTO AD IDRANTI CON RETE INTERNA ED ESTERNA
PROGRAMMAZIONE DI UN PIANO DI ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE INDIVIDUATO QUALE ADDETTO ALLA
LOTTA CONTRO GLI INCENDI
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
ESCLUSIONE DI OPERAZIONI DI MANUTENZIONE IMPLICANTI L’USO DI FIAMME LIBERE DA PARTE DI DITTE
ESTERNE, SE NON IN PRESENZA DI UN PREPOSTO ALLA SICUREZZA DELLA DITTA
Si descrive nel seguito ciascuna delle voci elencate, per verificare nello specifico le misure proposte.
MISURE DI PREVENZIONE
VIETATO FUMARE
Nei locali di lavoro, una marcata attenzione sarà rivolta al divieto di fumare, e più genericamente di
produrre fiamme libere o scintille.
Innanzi tutto nel lay-out non sono previste lavorazioni in tal senso pericolose.
Massima attenzione sarà prestata all’intervento di ditte di manutenzione esterne che possano effettuare
operazioni pericolose sotto l’aspetto antincendio, soprattutto in occasione di eventuali operazioni di
(riparazioni varie), che saranno autorizzate solo in presenza di un addetto alla sicurezza antincendio, che
ne verificherà l’esecuzione in condizioni di massima sicurezza.
I divieti di cui sopra saranno ampiamente segnalati da apposita cartellonistica di sicurezza ed il personale
sarà puntualmente informato sui pericoli insiti alla struttura.
ESCLUSIONI FASI DI LAVORAZIONE PERICOLOSE
E’ categoricamente esclusa la possibilità di inserire operazioni di lavorazione all’interno dei locali che
comportino l’uso di fiamme libere.
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IMPIANTI ELETTRICI
Gli impianti elettrici saranno progettati e realizzati in conformità alla Legge 01.03.1968 n° 186, ed in
particolare alle vigenti norme CEI (64.8), effettuando la prevista CLASSIFICAZIONE dei LUOGHI.
Nell’attività non è prevista la formazione di polveri tali da produrre atmosfere potenzialmente esplosive e
pertanto non è necessario applicare la Direttiva ATEX - 94/9/CE.
Saranno inoltre osservate le disposizioni previste dal DM 22.01.2008 N° 37.
L’impianto sarà costituito da:
1. allacciamento alla fornitura dell’energia elettrica (ENEL) in BT;
2. Interruttore sezionatore generale esterno;
3. Quadro elettrico di comando e protezione;
4. Circuiti elettrici d’alimentazione delle utenze;
5. Impianto d’illuminazione ordinario;
6. Impianto d’illuminazione di sicurezza;
7. Impianto di forza motrice;
8. Impianto di terra.
L’alimentazione elettrica del complesso sarà garantita in BT dall’Ente erogatore (ENEL) con tensione di
400/230 V (trifase+neutro).
All’interno dei locali verranno posizionati i quadri elettrici di distribuzione nei quali saranno sistemate le
apparecchiature di sezionamento generale oltre che di comando e protezione.
I quadri elettrici conterranno un sezionatore generale a valle del quale saranno collegati un interruttore
magnetotermico differenziale completo di sganciatore a lancio di corrente in modo da interrompere, in
caso di pericolo, esclusivamente l’alimentazione elettrica all’intero della struttura mediante la semplice
pressione di pulsante ubicato in posizioni ben visibili sulle pareti esterne del capannone; un limitatore di
tensione, completo di sezionatore con fusibili, idoneo ad essere installato come protezione di linee
elettriche principali garantendo la protezione da sovratensioni tra i conduttori attivi e tra questi ultimi e la
terra.
I circuiti di distribuzione dell’energia elettrica saranno eseguiti con l’impiego di conduttori elettrici in rame
elettrolitico, isolati, flessibili, a norma CEI – UNEL (tipo N07V-K ovvero N1VV-K ovvero FG7OR).
In osservanza alle vigenti norme CEI, tutte le linee derivate dai quadri elettrici, e gli utilizzatori, saranno
provvisti di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, contro le sovracorrenti ed i corti circuiti.
In particolare, nel quadro generale di distribuzione elettrica della struttura saranno installate idonee
protezioni attive di tipo elettromagnetico (interruttori magnetotermici – differenziali) con adeguate soglie
d’intervento oltre che un limitatore di tensione per la protezione coordinata dalle sovratensioni.
Per la protezione dai contatti diretti saranno utilizzati solo componenti con accertato grado di isolamento
delle custodie e degli isolamenti superficiali.
Ai fini della prevenzione degli incendi, gli impianti elettrici garantiranno:
di non costituire causa primaria di incendio;
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di non fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi;
di essere suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio
dell'intero sistema;
di disporre di apparecchi di manovra ubicati in posizioni protette riportanti chiare
indicazioni dei circuiti cui si riferiscono.
A tale scopo si avrà cura di osservare che:
I conduttori elettrici siano disposti in modo da evitare pericoli riscaldamenti di eventuali
parti metalliche adiacenti;
I conduttori elettrici siano posati in condutture non combustibili ed i cavidotti siano
realizzati in tubi o canali aventi grado di protezione minimo pari a IP 4X;
I componenti dell’impianto saranno racchiusi entro custodie aventi grado di protezione
minimo pari a IP 4X.
INTERRUTTORI ELETTRICI DI SGANCIO
Saranno installati PULSANTI per lo SGANCIO DI EMERGENZA, posti sotto vetro, in grado di togliere tensione
all’intero complesso. Si tratterà di interruttore elettrico generale con dispositivi a lancio di corrente in grado
di assicurare lo sgancio elettromagnetico, agendo su una bobina elettromagnetica, installata
immediatamente a valle dell’interruttore generale di alimentazione della struttura.
La manovra di tale pulsante, consentirà quindi di togliere tensione all'intera attività, disattivando tutte le
utenze eccetto quelle di sicurezza antincendio (Pompe idrauliche antincendio). Al fine di renderne sicuro
ed agevole il comando e l'avvistamento, tale interruttore sarà debitamente segnalato da appositi cartelli.
Nota:
L’illuminazione di sicurezza antipanico e di identificazione delle vie di esodo prevista negli ambienti
interessati, a seconda della loro destinazione d’uso, sarà realizzata sia utilizzando parte degli stessi corpi
illuminanti dell’impianto di illuminazione ordinario dotati di propria unità autonoma con accumulatori
elettrici e sia istallando specifici apparecchi autonomi illuminanti segnaletici, in numero tale da assicurare
un adeguato grado di illuminamento per un tempo non inferiore a 2 ore in caso di improvvisa o
accidentale mancanza di energia elettrica.
IMPIANTO DI MESSA A TERRA
La protezione dai contatti indiretti sarà realizzata con il collegamento di tutte le masse metalliche
all'impianto di messa a terra, con i necessari collegamenti equipotenziali.
Il conduttore di protezione, avrà sezione almeno pari a quella dei conduttori di fase.
Sia il conduttore di protezione che quelli per i collegamenti equipotenziali, saranno costituiti da corda di
rame isolata in PVC, con colorazione giallo – verde.
L’impianto di terra sarà fornito di una serie di dispersori in acciaio, collegati in parallelo, dimensionato in
modo da soddisfare la norma CEI 11/8.
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Detto impianto sarà realizzato con collegamenti permanenti, ed il suo funzionamento non può essere
escluso in alcun caso.
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
Nei locali dell’attività, sarà installato un idoneo impianto di illuminazione di sicurezza.
Tale impianto sarà in grado di entrare automaticamente in funzione, in caso di interruzione dell’energia
elettrica di alimentazione dell’impianto di illuminazione ordinario.
L’impianto in questione sarà costituito dall’installazione di lampade lineari fluorescenti, in grado di
garantire un idoneo livello di illuminamento degli ambienti, anche al fine di rendere sicuro ed affidabile
l’esodo delle persone presenti nei locali.
Tale livello, nelle vie di esodo, sarà non inferiore ai 5 lux.
Le lampade saranno del tipo normalmente alimentato dalla tensione di rete, fornite di batterie in tampone
a bassa tensione (12 V), pertanto le medesime non creano problemi nell’eventualità dell’intervento, in
caso di incendio, dei Vigili del Fuoco, dando la possibilità dell’utilizzo, quale mezzo estinguente, dell’acqua.
La dislocazione delle lampade sarà attentamente studiata, oltre che al fine di garantire un livello di
illuminamento uniforme, anche tenendo presente la distribuzione delle porte e delle vie di fuga.
L’autonomia delle lampade sarà non inferiore ai 60 minuti.
MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA
MEZZI ANTINCENDIO MOBILI
Per un primo intervento in caso di principi di incendio, saranno installati apparecchi mobili estintori,
secondo i criteri generali di prevenzione incendi e rispettando quanto indicato dalla tabella 1 del DM
10.03.1998:
(ZONA UFFICI)
Tipo di estintore
13A - 89BC
21A - 113BC
34A - 233BC
55A - 233BC
Superficie max coperta da un estintore
Rischio BASSO
100 mq
150 mq
200 mq
250 mq
Rischio MEDIO
Rischio ELEVATO
100 mq
150 mq
200 mq
100 mq
200 mq
Pertanto saranno installati i seguenti estintori portatili:
FABBRICATO
ZONA UFFICI P.T.
ZONA UFFICI P.1°
SUPERFICIE
IN PIANTA
CIRCA 200mq
CIRCA 200mq
N° ESTINTORI
MINIMO RICHIESTO
2
2
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ESTINTORI INSTALLATI
n° 4 estintori portatili da Kg. 5 cad. a polvere
con potere di spegnimento pari a 34 A - 233
BC;
n° 2 estintori portatili da Kg. 5 cad. a polvere
con potere di spegnimento pari a 34 A - 233
BC;
Gli apparecchi installati saranno del tipo approvato dal competente Ministero dell'Interno in conformità al
DM. 07.01.2005.
Tali apparecchi, colorati in rosso, saranno collocati a parete ad un'altezza di circa 1 m dal pavimento
ancorati ad apposite staffe.
La loro posizione, debitamente segnalata con idonea segnaletica, sarà scelta in modo da rendere gli stessi
facilmente visibili e raggiungibili.
Accanto ai quadri elettrici e/o apparecchiature elettriche, vi saranno estintori a C02 oltre quelli previsti el
precedente prospetto.
Tali apparecchi sono dislocati in prossimità delle Uscite di Sicurezza, dei quadri elettrici, ed in altri punti
ritenuti strategici.
In ossequio a quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia di prevenzione incendi, si provvederà
alla stipula di un contratto di manutenzione programmata con una Ditta esperta, per l’esecuzione delle
operazioni di “Controllo” – “Revisione” – “Collaudo” previste dalla Norma UNI – CNVVF – CPAI n° 9494 del
Marzo ’92.
IMPIANTO FISSO AD IDRANTI
L’attività verrà protetta da impianto idrico antincendio ad anello mediante idranti UNI45 per la protezione
con rete di idranti ordinaria con protezione interna e UNI70 per la protezione esterna.
È stato considerato un livello di pericolosità 3 per via dei quantitativi di materiale in deposito, e di
conseguenza una riserva idrica fuori terra minima di 216mc di seguito specificata.
Considerando il livello 3 di pericolosità, sono stati previsti n.16 idranti UNI45 per la protezione interna, e
n.11 idranti UNI70 soprasuolo per la protezione esterna garantendo il simultaneo funzionamento di
almeno n.6 apparecchi UNI70 con 300l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,4MPa, per un
tempo ≥ 120 minuti, senza contemporaneità con la protezione interna.
L’impianto consisterà di:
n° 24
n° 11
n° 2
n°1
idranti UNI 45;
idranti UNI 70
attacchi autopompa VVF UNI 70.
elettropompa di spinta + motopompa + pompa pilota.
Costituisce parte integrante della presente elaborazione tecnica, il progetto relativo all’impianto
antincendio ad idranti, nel quale sono riportate tutte le caratteristiche tecniche del caso.
USCITE DI SICUREZZA E VIE DI ESODO
I locali uffici saranno dotati di un sistema organizzato di Uscite di Sicurezza tali da consentire per numero,
dimensioni ed ubicazione una rapida evacuazione delle persone presenti all'interno dell'attività.
In particolare saranno rispettate le prescrizioni del DM 10.03.1998.
Nel dimensionamento delle Uscite di Sicurezza, si è tenuto conto del numero di persone presenti nel
capannone, stabilendo innanzitutto il massimo affollamento ipotizzabile.
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Il numero delle U.S. è ampiamente sufficiente a garantire l'esodo delle persone in conformità ai dettami
del citato art. 3.3, in quanto gli affollamenti dei locali saranno sicuramente inferiori al numero di persone
evacuabili.
Da ciascun punto dei locali di lavoro, sarà possibile raggiungere un’Uscita di Sicurezza con percorsi
AMPIAMENTE INFERIORI ai 45 m, comprendendo anche la tettoia lato prospetto A, in ottemperanza a
quanto previsto dal punto 3.3 dell’allegato III del DM 10.03.1998.
Tutte le porte risulteranno facilmente apribili dall'interno dei locali di lavorazione con senso di apertura nel
verso dell'esodo, avranno altezza non inferiore ai 2,00 m e presenteranno una larghezza, misurata nel
punto di minor luce, non inferiore a 1,20.
Inoltre per ogni porta sarà installata apposita lampada, nella zona sovrastante l'infisso,
riportante
l'indicazione "USCITA di SICUREZZA".
I percorsi adducenti alle singole U.S. saranno ricavati nel contesto dei locali tenendo ben presente la
disposizione del materiale depositato, e facendo in modo che:
i percorsi di esodo risultino completamente liberi da ostruzioni, restringimenti ed ostacoli;
tutte le U.S. risultino raggiungibili con percorsi inferiori ai 45 m;
i pavimenti risultino perfettamente regolari ed uniformi, e privi di pendenze superiori al 10%;
tutte le U.S. e le vie di esodo,risultino sgombre da materiali e sicuramente fruibili in caso di
necessità.
Sarà predisposto un piano di evacuazione, ex art. 5 D.M. 10 Marzo 1998, al fine di consentire, in caso di
emergenza, di organizzare l’allontanamento delle persone dall’interno dell’azienda con un sistema
ordinato, che eviti l’intralcio ed il panico tra i lavoratori.
Nei locali saranno apposte apposite locandine, riportanti la via di esodo più vicina da utilizzare e le
raccomandazioni da seguire in caso di emergenza.
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Nei locali, sarà installata la necessaria segnaletica di sicurezza prevista dal D. L.vo 493/96 ora D.Lvo 81/08
e s.m.i.
Tale segnaletica sarà rappresentata da idonei cartelli fissi, installati in posizioni facilmente avvistabili e
riportanti:
I cartelli fissi devono indicare:
DIVIETI
AVVERTIMENTI
-
per segnalare il divieto di comportamenti che potrebbero
causare pericoli;
per segnalare un rischio o pericolo esistente;
PRESCRIZIONI
-
per prescrivere determinati comportamenti;
INFORMAZIONI
per fornire indicazioni di carattere generale.
La segnaletica installata deve essere di tipo permanente e rispettare le dimensioni e le colorazioni previste
dal citato D. L.vo. 81/08 e s.m.i.
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Si riportano di seguito quelli più significativi, che dovranno essere installati:
VIETATO FUMARE
sarà installato in tutti i locali dove il fumare o l’usare fiamme libere,
possono creare rischi di incendi, per la presenza di materiale infiammabile o combustibile
DIVIETO DI ACCESSO AGLI ESTRANEI
ED ALLE PERSONE NON AUTORIZZATE
sarà installato in tutti gli ambienti dove sono presenti i depositi, per le quali
bisogna proibire l’accesso a persone non a conoscenza dei pericoli
incombenti.
DIVIETO DI SPEGNERE INCENDI
sarà installato in prossimità di quadri elettrici
CON L’USO DI ACQUA
AVVERTIMENTO IMPIANTI SOTTO TENSIONE
sarà installato nei pressi delle macchine alimentate da tensione
elettrica pericolosa
PRESCRIZIONE USO GUANTI
sarà installato nelle zone di deposito per prescrivere la necessità di
impiegare dispositivi per la protezione delle mani
PRESCRIZIONE USO SCARPE ANTIFORTUNISTICHE
sarà installato nei locali deposito per prescrivere la necessità di
impiegare dispositivi per la protezione dei piedi
PERCORSO DI ESODO
indicherà la Direzione Uscita d’emergenza
USCITA DI SICUREZZA
indicherà un’Uscita d’emergenza
PULSANTE DI ALLARME
indicherà un punto di segnalazione manuale dell’allarme
antincendio
ESTINTORE PORTATILE
indicherà un apparecchio estintore portatile
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BOCCA IDRANTE
indicherà una Bocca Idrante
BOCCA IDRANTE
Idrante soprasuolo
ATTUAZIONE DIRETTIVE SICUREZZA SUL LAVORO
Nell'ambito della sicurezza del lavoro, saranno osservate le procedure per l'attuazione delle direttive
impartite dal DL 09.04.2008 N° 81.
La Ditta organizzerà un Servizio di Prevenzione e Protezione identificandone un Responsabile e dandone
comunicazione alle autorità previste.
Sarà effettuata la “Valutazione dei rischi” e ne sarà data informazione ai lavoratori dipendenti.
Ai sensi dell’art. 5 D.M. 10 Marzo 1998, invece, sarà steso il Piano di Emergenza ed Evacuazione, per la
gestione di eventuali incidenti che si possano verificare all’interno.
Il personale dipendente sarà reso edotto dei pericoli di incendio e saranno formati gli addetti alla lotta
antincendio ed alla prevenzione degli incendi.
CONTROLLI E MANUTENZIONE SULLE MISURE DI PROTEZIONE ANTINCENDIO - REGISTRO DEI
CONTROLLI
Il datore di lavoro avrà cura di far mantenere in condizioni di efficienza tutte le attrezzature e gli impianti di
PROTEZIONE
ANTINCENDIO,
attraverso
un’attività
di
SORVEGLIANZA,
MANUTRENZIONE
e
CONTROLLO, che riguarderà:
la garanzia del sicuro ed affidabile utilizzo delle VIE di ESODO;
la garanzia del sicuro ed affidabile utilizzo delle USCITE di SICUREZZA;
la garanzia del sicuro ed affidabile utilizzo degli APPRESTAMENTI ANTINCENDIO;
la garanzia del funzionamento degli IMPIANTI di ALLARME INCENDIO.
L’attività di controllo periodico, sarà eseguita da personale competente e qualificato.
Sarà predisposto un registro dei controlli, per l'annotazione di tutti gli interventi ed i controlli eseguiti sugli
impianti elettrici in genere, nonché sui dispositivi di protezione dagli incendi.
Sotto la responsabilità del titolare, tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e disponibile
per i controlli dell'autorità preposta.
Brindisi, 25/02/2016
IL DATORE DI LAVORO___________________________
PER CONOSCENZA IL
TECNICO___________________________________
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