Rischi di incendio negli Istituti Bancari
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Rischi di incendio negli Istituti Bancari
Rischi di incendio negli Istituti Bancari Autore Mario Abate Ispettore Antincendi – VV.F. Milano Fabiano Rinaldi C.E.O.- Chief Executive Officer - Gruppo SILAQ Gli istituti e gli sportelli bancari fanno parte di quella categoria di luoghi di lavoro dove la valutazione del rischio di incendio deve necessariamente confrontarsi con altre tipologie di rischio, in questo caso il rischio di furto o comunque di intrusione. Appare del tutto evidente infatti, e senza effettuare macchinose valutazioni, come in uno sportello bancario il rischio più probabile sia quello della rapina o comunque della intrusione di malintenzionati. Solo in seconda battuta, dal punto di vista probabilistico, viene il rischio di incendio. D'altronde, il pericolo del fuoco ritorna in primo piano se consideriamo che negli istituti bancari possono essere ubicati importanti archivi cartacei o, ancora più importanti archivi informatici. In questo caso i tradizionali concetti generalmente adottati per l'adeguamento dei luoghi di lavoro e per la gestione delle emergenze devono essere rivisti alla luce di semplici considerazioni relative alla sicurezza contro l'intrusione. D'altro canto, non è possibile trasformare una filiale di banca in una trappola mortale in caso di incendio, per paura dei furti. Vediamo quindi quali possono essere le considerazioni da effettuare in merito, appuntando la nostra attenzione su quelli che sono le problematiche più evidenti e ricorrenti dal punto di vista antincendio. Si parte ovviamente dal presupposto che nella sede bancaria vengano presi in considerazione e rispettati i più generali criteri di sicurezza, in particolare che gli impianti elettrici siano correttamente installati e revisionati, che i sistemi di illuminazione di emergenza siano idonei ed efficienti, che gli impianti di riscaldamento/condizionamento rispettino le disposizioni di legge e non siano fonte di innesco di incendi. Ricordiamo per inciso l'elementare concetto che tutto ciò che è elettrico è soggetto ad incendio, per cui, per quanto ovviamente possibile, sarà opportuno provvedere alla disalimentazione elettrica di tutto ciò che non è strettamente necessario mantenere in funzione durante l'assenza del personale. Prenderemo in considerazione, in primo luogo, il sistema delle vie di esodo. Le vie di esodo da uno sportello bancario dovranno comunque essere conformi ai generali criteri di prevenzione incendi desumibili dal testo del decreto Ministeriale 10 marzo 1998. Ricordiamo che in linea di massima, fatte salve valutazioni specifiche, in un luogo di lavoro dove operano meno di 50 persone il senso di apertura della porta di uscita non è determinante. L'uscita di emergenza dovrà comunque essere idoneamente attrezzata con illuminazione di emergenza, abbondante segnalazione con cartellonistica di sicurezza (conforme alle disposizioni del D.Lgs. 493/1996) e possibilmente con un estintore di idonea capacità estinguente disposto in prossimità dell'uscita stessa. L'uscita di una banca potrebbe essere asservita ad un consenso elettrico dato da idonea posizione di controllo, per evitare le azioni di malintenzionati. L'importante che il consenso elettrico sia sempre attuabile, che la linea elettrica relativa sia sempre funzionante ed alimentata anche in caso di assenza di corrente di rete, e che le linee relative siano protette dall'incendio. Tutto il personale dovrà essere perfettamente informato su ubicazione e funzionamento degli attuatori dell'apertura elettrica, che dovranno essere in posizione nota al personale stesso. Si ricorda che tali misure di sicurezza, alternative all'apertura classica delle uscite di emergenza, possono essere autorizzate dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco competente territorialmente ai sensi dell'art. 13 del D.P.R. 547/1955. I sistemi di vie di esodo dovranno comunque essere dimensionati per consentire l'esodo ordinato di tutti gli occupanti in caso di necessità. Un altro problema di fondamentale importanza nelle sedi bancarie deriva dalla presenza di archivi cartacei. Per essi valgono le generali misure di sicurezza antincendio consistenti nella predisposizione di idonei muri e porte tagliafuoco ove necessari, nella installazione di un idoneo numero di estintori, nella eventuale realizzazione di un impianto idrico antincendio a naspi o idranti, in funzione del livello di rischio. Opportuna in ogni caso appare la installazione di sistemi di rivelazione di fumo, collegati a sistemi di sorveglianza, che si consiglia di allargare sempre a tutti gli ambienti dell'attività, quindi anche alla zona uffici. Infine, altro luogo nelle sedi bancarie a rischio specifico di incendio è costituito dai locali server contenenti macchinari elettronici e banche dati informatiche. Ovviamente in tali ambienti l'incendio non è ammissibile, per l'importanza dei macchinari e soprattutto dei dati custoditi. D'altra parte non sono ammissibili sistemi tradizionali di estinzione, in particolar modo quelli ad acqua, che non si potrà certo spruzzare sui computer o sui server. In questo caso le soluzioni possono essere costituite dai sistemi di rivelazione fumi e dai sistemi di spegnimento ad agenti puliti, quali gas inerti o gas chimici (cosiddetti gas sostitutivi dell'halon). Si tratta come noto di impianti speciali, da realizzarsi da parte di ditte specializzate, in grado di estinguere un incendio per riduzione del tenore di ossigeno in un ambiente confinato o addirittura per azione chimica. Gli agenti estinguenti puliti sono così chiamati perché in grado di estinguere gli incendi senza sporcare l'ambiente dove intervengono o senza allagarlo di acqua. In alcuni casi, ove necessario, possono essere pensati anche per la protezione degli archivi. Si conclude ricordando che gli estinguenti puliti hanno come limite di utilizzo la dimensione degli ambienti, che non potrà essere superiore a determinate volumetrie in funzione del tipo di impianto, mentre se ne segnala la delicatezza della tecnologia progettuale ed installativa, che li rende in pratica appannaggio installativo di poche ditte specializzate.