Piani regolatori, terza adozione eliminata
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Piani regolatori, terza adozione eliminata
Primo Piano Corriere del Trentino Martedì 14 Gennaio 2014 3 TN Burocrazia Le risposte Piazza Dante L’assessore: serve un segnale forte. Nel mirino anche la normativa urbanistica: «Troppo dettagliata, la rivedremo» «Piani regolatori, terza adozione eliminata» Daldoss: intervento in finanziaria. Tempi, il guadagno medio sarà di due anni TRENTO — Due sole adozioni per i piani regolatori dei Comuni. Carlo Daldoss, assessore tecnico all’urbanistica, si prepara a dare «un segnale forte di semplificazione nella prossima manovra finanziaria», la cui approvazione è prevista al massimo entro la prima settimana di aprile. Non è l’unica misura che Piazza Dante sta preparando per sburocratizzare un comparto su cui, a vario titolo, convergono gli interessi di aziende, enti locali e professionisti. All’orizzonte c’è anche la revisione della normativa urbanistica «sotto il profilo delle procedure ma anche, se occorrerà, attraverso una legge». Prg «brevi» Attualmente in Trentino l’iter del piano regolatore prevede tre adozioni da parte dei Comuni: prima adozione, periodo per le osservazioni, seconda adozione, secondo periodo per le osservazioni, approvazione definitiva. «Vogliamo dare un segnale vero di semplificazione — spiega Daldoss — e lo faremo già in finanziaria. Attualmente i nostri uffici devono dare due pareri e i Comuni devono deliberare tre volte: troppo». La proposta messa a punto da Piazza Dante non si limita a ridurre il numero delle tappe, ma «vuole cambiare schema: i Comuni che vorranno — prosegue l’assessore — potranno confrontarsi con gli uffici provinciali prima della prima adozione del piano regolatore, effettuando uno screening delle eventuali questioni rilevanti. Voglio sottolineare che non formalizzeremo questo passaggio con una norma, perché non vogliamo appesantire l’impianto». Dopo lo screening facoltativo il Comune adotterà il prg una prima volta e aprirà la finestra temporale per le osservazioni e il parere degli uffici provinciali. «Se sarà stato effettuato lo screening preventivo — afferma l’assessore — il parere di Piazza Dante sarà leggero, meno macchinoso. Terminata questa fase, ci sarà l’approvazione definitiva». Mediamente, si stima che l’iter possa essere accorciato di due anni. «I tempi lunghi — sostiene Daldoss — non dipendono tanto dagli uffici provinciali. Ci sono Comuni che fanno trascorrere molto tempo tra un’adozione e l’altra. Noi faremo la nostra parte, i municipi dovranno fare la loro. Sempre all’interno della legge finanziaria sarà introdotta una semplificazione per snellire l’iter dei piani territoriali di comunità, che oggi è fin troppo articolato». Le norme L’altro obiettivo dichiarato di Daldoss è la rivisitazione della normativa urbanistica. «La nostra legge — osserva l’assessore — è troppo di dettaglio. Se si norma tutto, c’è sempre qualcosa che resta fuori. Dobbiamo recuperare una visione più generale, lasciando maggiore responsabilità ai Comuni o ai consorzi di Comuni che realizzano un’opera. Da un lato vogliamo semplificare le procedure amministrative, dall’altra vogliamo intervenire proprio sulla legge urbanistica. La mia proposta è costituire un gruppo operativo ristretto, con uno o al mas- simo due rappresentanti degli ordini professionali, uno dei costruttori, uno della Provincia, i sindacati, per rivisitare le normative del comparto». Daldoss, infine, lancia un messaggio agli Artigiani che, la scorsa settimana, avevano criticato la mancata approvazione del regolamento della legge sugli appalti del 2012. «Riguarda solo la possibilità di frazionabilità degli alberghi, per il resto la normativa è regolamentata». Alessandro Papayannidis © RIPRODUZIONE RISERVATA Urbanistica L’assessore Carlo Daldoss vuole ridurre i tempi e le procedure relativi ai piani regolatori dei Comuni, per i quali si prevederebbero solo due adozioni (Rensi) I professionisti Vertice in Provincia: parte un gruppo ristretto per la semplificazione. Armani: chiudere in 6 mesi Winterle: i Comuni si responsabilizzino Architetti Il presidente Winterle (Rensi) TRENTO — «C’è la massima disponibilità a lavorare per arrivare in tempi brevi a semplificare il quadro normativo sull’urbanistica. Condividiamo la proposta dell’assessore Daldoss e noi faremo la nostra parte all’interno del gruppo di lavoro. Per ottenere il risultato è molto importante, però, che poi tecnici e funzionari dei Comuni si assumano le responsabilità di un sì o un no agli atti che i professionisti presentano». Alberto Winterle, presidente dell’ordine degli architetti, non nasconde le criticità che il settore delle professioni relativo alle costruzioni sta affrontando, ma confida in un cambio di marcia innescato dal- la Provincia. Ieri i rappresentanti degli ordini delle professioni tecniche hanno fatto il punto con la Provincia; in mattinata, Daldoss aveva incontrato anche i costruttori dell’Ance. «La situazione del settore del mattone — sottolinea Winterle — è drammatica. Daldoss vuole arrivare ad asciugare le norme e noi siamo d’accordo». L’ottimismo va di pari passo con la cautela: «Anche in passato sono stati fatti tentativi di semplificazione — ricorda Winterle — Perché funzionino, però, è necessario che non vi sia una richiesta continua di pareri interpretativi. Tecnici e funzionari dei Comuni, in particolare, devono de- cidere senza rimandare, come spesso fanno, a pronunciamenti da parte della Provincia». Un altro problema riguarda la documentazione: «Negli ultimi quindici anni, ho constatato personalmente che in media la richiesta di integrazione degli atti di un procedimento è passata da 4 a 12 elaborati. Spesso, inoltre, viene richiesto al professionista di presentare più volte l’intera documentazione anche se sono intervenute variazioni parziali». Soddisfatto anche il presidente dell’ordine degli ingegneri, Antonio Armani: «Le premesse sono ottime, speriamo di proseguire il lavoro che abbiamo impostato con l’ex assessore Gil- mozzi. Anche da parte nostra c’è la massima disponibilità a dare il nostro contributo di operatori sul campo per rivedere gli assetti normativi e semplificarli con un lavoro preliminare: l’obiettivo è evitare che le norme entrino in vigore per poi dover inseguire le correzioni in corso d’opera. Il legislatore non sempre conosce gli aspetti pratici, noi siamo a disposizione». Armani promuove il gruppo ristretto proposto da Daldoss e avanza una richiesta sui tempi: «Se dipendesse da me, cercherei di chiudere la partita in sei mesi». A. Pap. © RIPRODUZIONE RISERVATA CLUB ALPINO ITALIANO Codice cliente: 8043122