75 capitolo 3 – caratteristiche dell`infrastruttura

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75 capitolo 3 – caratteristiche dell`infrastruttura
CAPITOLO 3 – CARATTERISTICHE DELL’INFRASTRUTTURA
INTRODUZIONE (aggiornamento dicembre 2014)
3.1
Il capitolo descrive le principali nfrastruttura ferroviaria nazionale, con la finalità di fornire alle imprese ferroviarie tutti gli
elementi necessari affinché le stesse siano in grado di pianificare la loro offerta e richiedere le relative tracce orarie e i
servizi connessi.
Il dettaglio delle informazioni fornite nel capitolo 3, quali le caratteristiche delle linee e degli impianti, è contenuto
nell’applicazione interattiva via internet denominata PIR WEB e negli allegati: 3, 4, 5, 5bis, 6, 6bis, 7, 7bis, 8, 9, 9bis, 10,
10bis, 11, 12, 13.
Il PIR WEB è consultabile on line con credenziali di accesso sul portale di RFI: www.rfi.it > Clienti e mercato > Per
accedere alla rete > Prospetto informativo della rete o all’indirizzo diretto http://pir.rfi.it/pir
Per eventuali informazioni aggiuntive relative ai contenuti del presente capitolo fare riferimento a:
RFI S.p.A. - Direzione Commerciale ed Esercizio Rete
e-mail: [email protected]
3.2
ESTENSIONE DELLA RETE
3.2.1
Estensione
L’infrastruttura ferroviaria nazionale è quella che risulta dal D.M, n. 138T del 31 ottobre 2000.
Ai soli fini del calcolo del pedaggio, coerentemente con il D.M. n.43/T del 21 marzo 2000, l’infrastruttura è suddivisa in
nodi, rete fondamentale e rete complementare (a sua volta suddivisa in linee della rete secondaria, linee della rete a
scarso traffico, linee a spola).
3.2.2
Stazioni di collegamento reti estere
I rapporti tra Gestori Infrastruttura di reti estere, relativamente alle operazioni del servizio di traffico di confine, sono
disciplinati da accordi internazionali stipulati tra gli stessi, la cui normativa è richiamata nei contratti di accesso
all’infrastruttura sottoscritti con le Imprese Ferroviarie (cfr. cap. 2 - appendice 1 bis);
Le stazioni di collegamento tra l’infrastruttura nazionale e le reti estere sono:
-
per la frontiera Francese: le stazioni di Ventimiglia e Modane;
-
per la frontiera Svizzera: le stazioni di Domodossola, Luino e Chiasso;
-
per la frontiera Austriaca: le stazioni di Brennero, Tarvisio Boscoverde e S.Candido;
-
per la frontiera Slovena: le stazioni di Villa Opicina e Nova Gorica.
Per eventuali contatti con i gestori dell’infrastruttura delle reti confinanti con la rete italiana si faccia riferimento a:
RFF, gestore della rete ferroviaria francese
92, avenue de France
75648 PARIS CEDEX 13
Tel : +33 (0)1 53 94 30 00
Fax : +33 (0)1 53 94 38 00
Sito web: http://www.rff.fr
SBB/BLS Infrastructure, gestore della rete ferroviaria svizzera
Hochschulstrasse 6
3000 Bern 65
Tel: +41 (0) 512 20 33 44
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Fax: +41 (0) 512 20 51 51
e-mail: [email protected]
Österreichische Bundesbahnen – Netz, gestore della rete ferroviaria austriaca
A-1010 Vienna, Elisabethstrasse 9
Tel: +43 1 93000 33480
Fax: +43 1 93000 25480
e-mail: [email protected]
Slovenske železnice d.d., gestore della rete ferroviaria slovena
Kolodvorska ulica 11, SL - 1506 Ljubljana
Tel. (386 1) 29 12 100, (386 1) 29 14 180
Fax (386 6) 29 14 805
Sito web: www.slo-zeleznice.si
3.2.3
2014)
Collegamento infrastruttura ferroviaria nazionale con le reti regionali (aggiornamento dicembre
I rapporti fra il Gestore dell’infrastruttura nazionale ed i Gestori delle infrastrutture regionali a contatto sono regolati da
apposite convenzioni da stipularsi ai sensi del D.M. n. 28/T del 5 agosto 2005.
Si riportano di seguito le stazioni di collegamento tra l’infrastruttura ferroviaria nazionale e le reti regionali unitamente ai
gestori di quest’ultime
STAZIONI DI COLLEGAMENTO RETI Settimo Torinese Seregno, Milano Lancetti, PM Ghisolfa, Merone, Busto Arsizio, Brescia, Rovato Laveno*, Camnago* Merano Adria, Mestre Udine Ferrara, Poggio Rusco, Suzzara, Parma, Bologna C.le, Portomaggiore, Casalecchio Garibaldi, Modena, Reggio Emilia, Bivio Rivana San Severo, Foggia Perugia Ponte San Giovanni, Terni Cancello, Benevento, S.Maria Capua Vetere Lecce* GESTORI DELLE RETI FERROVIARIE REGIONALI Gruppo Trasporti Torinese Ferrovienord SAD Sistemi Territoriali Ferrovie Udine Cividale Ferrovie Emilia Romagna Ferrovie del Gargano Umbria Mobilità Ente Autonomo Volturno Ferrovie del Sud Est * Sono ammessi esclusivamente movimenti di manovra tra l’infrastruttura ferroviaria nazionale e la rete regionale
3.3
Descrizione della rete
Quanto segue è riferito alla cartografia e alle tabelle in allegato.
3.3.1
Dati geografici (aggiornamento dicembre 2014)
Le informazioni relative alle linee facenti parte della infrastruttura ferroviaria nazionale riguardanti:

Numero di binari;

Distanza tra le stazioni.
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sono deducibili dal PIR WEB.
Lo scartamento delle linee della infrastruttura ferroviaria nazionale è di 1435 mm.
Il nome e la posizione geografica delle stazioni di confine sono indicati nel PIR WEB.
3.3.2
Caratteristiche della linea (aggiornamento dicembre 2014)
La caratteristica delle linee in relazione al trasporto combinato è deducibile dal PIR WEB.
La codifica delle linee stesse è riportata nelle Pubblicazioni di Servizio.
Nel caso di trasporti eccedenti sagoma (TES) occorre fare riferimento a quanto detto nel paragrafo 2.6.
La classifica delle linee rispetto alla massa assiale è deducibile dal PIR WEB. Viene evidenziata inoltre la presenza di
eventuali limitazioni particolari in caso di carichi superiori al limite di carico ammesso; queste ultime sono rilevabili dalla
Prefazione Generale all’Orario di Servizio (di seguito P.G.O.S.) ed in fase di programmazione saranno comunicate a
richiesta alle IF interessate.
I valori corrispondenti alle classifiche delle linee sono:
Classifica (categoria)
Massa per asse
Massa per metro corrente
D4
22,5 t
8,0 t/m
C3
20,0 t
7,2 t/m
B2
18,0 t
6,4 t/m
A
16,0 t
5,0 t/m
Nel caso di trasporti eccedenti tali limiti di peso fare riferimento a quanto detto nel paragrafo 2.6.
Nel PIR WEB sono altresì presenti:

La pendenza massima della linea, espressa in per mille, distintamente nei due sensi di marcia della tratta;

Le velocità di fiancata (di linea), nei suoi valori minimo e massimo per ciascun rango di velocità ammesso nella
tratta; i ranghi di velocità ed i relativi treni ammessi sono riportati nei Fascicoli Linea/Fascicoli Orario;

Il sistema di alimentazione ove è:
a) TE a corrente continua a 3000 V sulle linee convenzionali;
b) TE a corrente alternata 25.000 V sulle linee AV/AC;
c) TD, linea non elettrificata (Trazione Diesel);

3.3.3
Il modulo della linea che rappresenta la lunghezza massima utilizzabile dai treni, viaggiatori e merci, che la
possono percorrere (locomotiva/e più materiale rimorchiato).
Sistemi di sicurezza e sistemi di comunicazione (aggiornamento dicembre 2014)
La presenza o meno dell’attrezzaggio tecnologico che permette la ripetizione dei segnali verso il mezzo di trazione è
deducibile dal PIR WEB.
Il regime di circolazione in uso sulle linee della infrastruttura ferroviaria nazionale è deducibile dal PIR WEB. BAB è da
intendersi con Blocco Automatico Banalizzato, BA con Blocco Automatico, BCA con Blocco Conta Assi, BEM con Blocco
Elettrico Manuale, ERTMS con European Rail Traffic Management System.
Il sistema di comunicazione terra-treno denominato GSM-Railway è attivo dal 25 ottobre 2004. Da tale data il Gestore
dell’infrastruttura ferroviaria nazionale prende in carico direttamente i servizi di comunicazione mobile a supporto
dell’esercizio ferroviario, tra i quali le chiamate di emergenza, di gruppo nonché la gestione di chiamate prioritarie.
L’attivazione di tali funzionalità, legate alla disponibilità della copertura radio della rete GSM-R sulle singole tratte, sarà
comunicata nei modi d’uso e resa disponibile tempestivamente sul sito di RFI - Direzione Tecnica - GSM-R.
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Il sistema di esercizio delle linee della infrastruttura ferroviaria italiana è deducibile dal PIR WEB. Con la simbologia
utilizzata DC è da intendersi con Dirigente Centrale, CTC con Controllo Centralizzato del Traffico in cui opera il Dirigente
Centrale Operativo, SCC con Sistema Comando Controllo, DL con Dirigenza locale, DU con Dirigente Unico; ove sia
indicato “Altri” si rinvia alle pubblicazioni di servizio relative alla linea.
L’attrezzaggio delle linee della infrastruttura ferroviaria nazionale con il Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT) è
deducibile dal PIR WEB.
Per le caratteristiche e funzionalità del sistema si rinvia alle disposizioni regolamentari disponibili su www.rfi.it
3.4
RESTRIZIONI DI TRAFFICO
3.4.1
Linee dedicate (aggiornamento dicembre 2014)
Le linee adattate o specializzate per servizi AV viaggiatori vengono indicate in Allegato 3; le linee adattate o specializzate
per servizi merci vengono indicate in Allegato 4. In essi è anche specificato se l’adattamento/specializzazione sia da
intendersi totale o parziale, in questo ultimo caso vengono evidenziati i periodi (ipotesi di parzialità nel tempo) e gli altri
servizi ammessi (ipotesi di parzialità nella utilizzazione).
3.4.2
Restrizioni ambientali
Per memoria
3.4.3
Merci pericolose
Gli impianti idonei alle operazioni di terminalizzazione di merci pericolose sono individuati nell’allegato 7. Per il trasporto
di merci pericolose valgono le prescrizioni del Regolamento concernente il trasporto Internazionale Ferroviario delle
merci pericolose (RID) e quanto detto nei paragrafi 2.6 e 4.7.
3.4.4
Restrizioni in galleria
Per quanto riguarda le restrizioni di traffico in galleria si veda il paragrafo 3.3.2 relativamente alle caratteristiche della
linea per il trasporto combinato.
3.4.5
Restrizioni sui ponti
Per quanto riguarda le restrizioni di traffico sui ponti della infrastruttura ferroviaria italiana si faccia riferimento alle
tabelle 49ter, 50, 51 e 53 della P.G.O.S.
3.4.6
Altre restrizioni
Di seguito vengono indicate le caratteristiche di quei mezzi di trazione ai quali, per gli effetti negativi indotti sulla
capacità infrastrutturale a causa delle ridotte prestazioni in termini di velocità e potenza continuativa oraria, viene
esclusa la circolazione sulle tratte stesse.
Eventuali deroghe alla circolazione dei mezzi in questione verranno valutate di volta in volta su tratte parziali, oltre che in
caso di provvedimenti specifici di deviazioni di flussi di traffico per interruzioni di linea.
[Milano] Milano Rogoredo - Lavino [Bologna]
Modane / Modane FX - Alpignano [Torino]
Brennero-Verona
[Bologna] Bologna S. Ruffillo - Firenze Castello [Firenze]
Velocità massima 110 km/h
Potenza continuativa oraria 2 Mw
Velocità massima 110 km/h
Potenza continuativa oraria 2 Mw
Velocità massima 110 km/h
Potenza continuativa oraria 2 Mw
Velocità massima 110 km/h
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Potenza continuativa oraria 2 Mw
nota: i mezzi interessati sono quelli che hanno entrambe le caratteristiche
3.4.7
Ulteriori limitazioni (aggiornamento dicembre 2014)
Eventuali ulteriori limitazioni possono essere dichiarate nella documentazione tecnica normativa del GI (Fascicoli
Circolazione Linee, Prefazione Generale all’Orario di Servizio, ecc.)
ORARIO DI ESERCIZIO (aggiornamento dicembre 2014)
3.5
Il periodo di abilitazione delle linee è di regola come da tabella seguente:
Periodo apertura linee
Linee AV/AC
24h
Per l'elenco cfr. DM 43T e DM-T 18/8/06
Linee fondamentali
24h
Per l'elenco cfr. DM 43T e DM-T 18/8/06
Linee nei nodi
24h
Per l'elenco cfr. DM 43T e DM-T 18/8/06
Linee Complementari Tipo "A"
24h
Per l'elenco cfr. allegato n°5
Linee Complementari Tipo "B"
17h46'
Per l'elenco cfr. allegato n° 5
Linee Complementari Tipo "C"
15h46'
Per l'elenco cfr. allegato n° 5
Linee Complementari Tipo "D"
14h24'
Per l'elenco cfr. allegato n° 5
Il presenziamento delle linee complementari tipo "B", "C" e "D" all'interno del periodo di apertura previsto nella tabella su
riportata, non comporta oneri aggiuntivi. Il presenziamento può essere esteso, oltre le soglie di apertura previste, su
richiesta dell’IF e, in ogni caso, previa verifica della disponibilità di personale. Tale richiesta deve essere formalizzata
all'atto della presentazione della richiesta di tracce e comunque almeno 30 giorni prima rispetto alla data di avvio del
servizio per il quale è richiesta l'estensione del presenziamento. Qualora la richiesta venga soddisfatta, l’IF interessata
dovrà corrispondere l'onere economico corrispondente al costo dell'ampliamento (Cap. 6.3.3).
L’elenco completo delle linee classificate complementari e la loro natura con riferimento al periodo di apertura per l’orario
2015/2016 è deducibile dall’Allegato 5.
L’elenco delle linee con sospensione del servizio commerciale è desumibile dall’allegato 5 bis
Il periodo di abilitazione degli impianti è deducibile dall’allegato 2 e 7. Per quanto riguarda le stazioni di testa di Torino
P.N., Milano C.le, Venezia S.L., Trieste C.le, Firenze S.M.N., Roma T.ni, Napoli C.le, Palermo C.le, Cagliari, il servizio
commerciale è sospeso nel periodo notturno per almeno 3 ore, al fine di garantire le attività di manutenzione e pulizia.
Eventuali richieste e conseguenti assegnazioni di tracce al di fuori dei suindicati periodi comporta per l’IF l’onere
economico corrispondente al costo dell’ampliamento del periodo (cap. 6.3.3).
Le ore effettive di inizio e termine del periodo di abilitazione delle linee e degli impianti sono deducibili, per l’orario
2014/2015, dalla normativa d’esercizio vigente (Fascicoli Linee).
Per le stazioni in regime di Telecomando/D.U., le ore indicate si riferiscono all’orario di abilitazione del posto centrale con
D.C.O./D.U.
Nelle stazioni rette da Dirigente Movimento (D.M.), sulle linee esercitate a Dirigenza Locale (D.L.), durante il periodo di
disabilitazione non è possibile effettuare operazioni di manovra, incroci e precedenze.
STAZIONI PASSEGGERI ED IMPIANTI MERCI (aggiornamento dicembre 2014)
3.6
Le informazioni relative alle stazioni passeggeri ed agli impianti merci facenti parte della infrastruttura ferroviaria italiana
riguardanti:

Nome;
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
Posizione geografica
sono deducibili nel PIR WEB.
Nel PIR WEB sono altresì presenti:

la tipologia dell’impianto, indicando con “S” le stazioni (località ove sono possibili incroci, precedenze), con “F”
le fermate; con PC Posto di Comunicazione e con PM Posto di Movimento. Le località indicate con (t) sono
quelle gestite in regime di Telecomando/Dirigenza Unica (D.U.), con (P) quelle dotate di P luminosa, con (D)
quelle dotate di D luminosa e con (A) quelle dotate di A luminosa.

la disponibilità di infrastrutture atte a effettuare servizio per passeggeri o per merci. La lunghezza minima e
massima dei marciapiedi (in presenza di un solo marciapiedi è esposto un solo valore) per il servizio viaggiatori,
espressa in metri, con la quale deve essere compatibile la lunghezza dei treni che effettuano fermata, nonché
l’indicazione dei marciapiedi per servizio passeggeri aventi altezza pari a 55 cm. Per eventuali ulteriori
informazioni richieste dalle IF circa le caratteristiche tecniche delle infrastrutture di stazione e degli impianti di
competenza di GI, lo stesso fornirà risposta, entro 15 giorni.

la presenza o meno di sottopasso per l’accessibilità ai binari di stazione;
L’accessibilità per i portatori di handicap se prevista, è indicata con apposite note.
Per quanto riguarda le stazioni passeggeri origine e destino l’allegato 6 e 6 bis forniscono informazioni circa:

numero di binari di circolazione origine/destino per lo svolgimento delle operazioni tecnico-commerciali e relativi
limiti temporali di utilizzo;

numero di binari dedicati al servizio di sosta lunga/ricovero nonché di deposito e limiti temporali di utilizzo;

dettaglio sulle regole di utilizzo delle principali stazioni (all.6 bis).
In relazione alla finalità della Carta dei Servizi di RFI le stazioni/fermate passeggeri sono catalogate nelle seguenti 4
categorie:

Platinum: categoria che comprende i grandi impianti ferroviari caratterizzati da altissime frequentazioni (> di
25.000 frequentatori medi/giorno circa) e servizi viaggiatori di elevata qualità per lunga, media e breve
percorrenza

Gold: categoria che comprende impianti ferroviari di dimensioni medio/grandi caratterizzati da frequentazioni
alte (> 10.000 frequentatori medi/giorno circa) e servizi viaggiatori di qualità elevata per la lunga, media e
breve percorrenza

Silver: categoria che comprende impianti caratterizzati di dimensioni medio/piccoli spesso impresenziate e prive
di Fabbricato Viaggiatori e dotate unicamente di servizi regionali/metropolitani caratterizzati da elevate e
consistenti frequentazioni (in alcuni casi > 4.000 frequentatori medi/giorno), ovvero stazioni e fermate
caratterizzate da frequentazioni consistenti (> 2.500 frequentatori medi/giorno circa) e servizi per la lunga,
media e breve percorrenza

Bronze: categoria che comprende piccole stazioni e fermate caratterizzate da basse frequentazioni
(generalmente < di 500 frequentatori medi/giorno), spesso impresenziate, prive di Fabbricato Viaggiatori e
dotate di servizi unicamente per il traffico regionale/locale
Per quanto riguarda gli impianti merci l’allegato 7 fornisce indicazioni sui servizi offerti alle IF e sulla possibilità di utilizzo
degli impianti ai fini del trasporto di merci pericolose.
3.7

STRUTTURE ATTE A SERVIZI (aggiornamento dicembre 2014)
Traghettamento
Questa sezione del documento fornisce le informazioni sul servizio di traghettamento di carri merci e carrozze viaggiatori
sulla rotta Messina-Villa S.Giovanni, servizio che garantisce la continuità delle tracce fra la Sicilia e l’Italia continentale.
La capacità di traghettamento è di:
- 425 metri lineari di binario (per ciascuna corsa)
- 1300 tonnellate.
Il tempo necessario per le operazioni di imbarco (intervallo fra l’arrivo della traccia oraria alla stazione di riferimento e la
partenza della nave traghetto) e sbarco (intervallo fra l’arrivo della nave traghetto e la partenza della traccia oraria dalla
stazione di riferimento) è orientativamente il seguente:
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Impianto
Villa S.Giovanni
Messina
Imbarco
Sbarco
- Viaggiatori 40’-50’
- Viaggiatori 40’-50’
- Merci 50’
- Merci 50’
- Viaggiatori 35’-50’
- Viaggiatori 35’-50’
- Merci 50’
- Merci 50’
I tempi di cui sopra possono essere aumentati qualora, oltre alla manovra di imbarco o sbarco, debbano essere
effettuate manovre di composizione o scomposizione con veicoli non interessati alla traversata marittima.
La richiesta di tracce orarie che collegano Sicilia e Continente si intende comprensiva del servizio di traghettamento.
Il servizio di traghettamento sulla rotta Civitavecchia-Golfo Aranci, che assicura la traversata del Tirreno ai carri merci nel
collegamento fra Sardegna e Italia continentale, non interessa treni completi.
Le informazioni sulle relative prestazioni, non indicate nel presente documento, potranno essere richieste direttamente al
settore Navigazione:
RFI S.p.A.
Direzione Produzione – Produzione Navigazione
Via Calabria, 1 - 98122 Messina
Tel: 0039 090 6786010

Rifornimento Carburante
Il GI garantisce, su richiesta dell’IF, la messa in disponibilità di aree destinate all’accesso delle autocisterne di proprietà
di terzi e funzionali al rifornimento del carburante dei mezzi ferroviari.

Terminalizzazione
La funzione caratteristica di “impianto atto alla movimentazione e trasferimento delle merci tra diverse modalità di
trasporto” è indicata nell’Allegato 7 e nel PIR WEB.

Platea di lavaggio e fosse di visita
Gli impianti dotati di platee per il lavaggio dei treni e di fosse di visita sono indicati nel PIR WEB.

Servizio auto al seguito
Gli impianti dotati di attrezzaggio per il carico/scarico di auto (servizio auto al seguito) sono indicati nel PIR WEB.

Rifornimento idrico e Preriscaldamento/Climatizzazione
Gli impianti dotati di attrezzaggio per rifornimento idrico, per il preriscaldamento e/o climatizzazione sono deducibilii nel
PIR WEB.
3.8
SVILUPPO DELL’INFRASTRUTTURA (aggiornamento dicembre 2014)
In questa sezione sono indicati gli interventi che durante la validità del presente documento, produrranno un aumento di
capacità dell’infrastruttura (nuove opere disponibili per il traffico - allegato 10) o una riduzione di capacità di
infrastruttura (allegato 11, contenente tutti gli interventi sull’infrastruttura che GI si impegna a comunicare alle IF
secondo quanto previsto al paragrafo 2.4.2). Nel caso in cui l’intervento comporti un aumento di capacità GI provvederà
a richiedere preventivamente all’ANSF se detto intervento determini la necessità dell’acquisizione del relativo Certificato
di Sicurezza e, conseguentemente, ad informare le IF interessate.
Gli interventi riportati nelle tabelle di cui ai summenzionati allegati sono distinti per giurisdizione di esercizio e per
linea/tratta interessata, con l’indicazione della data di attivazione dell’intervento per le opere di potenziamento
dell’infrastruttura e della data/periodo di indisponibilità nel caso di riduzione di capacità.
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GI, con cadenza almeno annuale, convocherà, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento
per le Infrastrutture, gli Affari Generali ed il Personale – Direzione Generale per le Infrastrutture Ferroviarie e
l’Interoperabilità Ferroviaria e l’ART, un tavolo tecnico di ascolto e di raccolta delle richieste di miglioramenti,
efficientamento e sviluppo dell’infrastruttura con tutte le IF operanti in Italia, al fine di verificarne, in maniera autonoma
e d’intesa con la D.G. del MIT, l’eventuale inserimento in CdP. Le eventuali proposte avanzate nell’ambito del suddetto
tavolo tecnico dovranno essere supportate da una analisi documentale sugli effettivi vantaggi dell’intervento, sulla sua
economicità (costi/benefici) e sul miglioramento qualitativo dell’infrastruttura interessata.
UTILIZZAZIONE DELLA RETE (aggiornamento dicembre 2014)
3.9
Il grado di utilizzo dell’infrastruttura e l’elenco delle linee e degli impianti a capacità limitata sono rinvenibili nell’allegato
9 “Grado di utilizzo dell’infrastruttura ed Infrastruttura a capacità limitata”.
Ai fini della dichiarazione di infrastruttura a capacità limitata, si è fatto riferimento:
- per le linee a doppio binario, prendendo in considerazione il traffico di una giornata di circolazione tipo, ad un
volume di traffico giornaliero ≥ 200 treni/g nei due sensi di marcia, considerato come rappresentativo in media
di un utilizzo della capacità prossimo alla saturazione, e determinato tenendo conto di livelli medi di eterotachia;
-
per le linee a semplice binario, prendendo in considerazione il traffico di una giornata di circolazione tipo, ad un
volume di traffico giornaliero ≥ 70 treni/g nei due sensi di marcia, considerato come rappresentativo in media di
un utilizzo della capacità prossimo alla saturazione, e determinato tenendo conto di livelli medi di eterotachia;
-
per le stazioni, all’analisi di capacità con metodo statico (Pottohff) sulla base del modello dei servizi e della
configurazione esistente (in corso di realizzazione). L’analisi dell’impianto viene svolta tenendo conto dell’
organizzazione per stazioni elementari.
3.10
UTILIZZAZIONE DELLE LINEE AV/AC (aggiornamento dicembre 2014)
Questa parte del documento fornisce alcune indicazioni necessarie alla pianificazione dei servizi di trasporto sulle linee
della rete AV/AC.
A tale riguardo, premesso che le nuove linee AV/AC sono caratterizzate da:

velocità standard di linea 300 km/h

sistema di sicurezza ERTM-S livello 2

energia di trazione 25.000 V corrente alternata.
Al fine di non pregiudicare la piena utilizzazione delle prestazioni in qualità e quantità consentite dalle particolari
caratteristiche delle linee AV/AC, nel periodo diurno caratteristico delle circolazioni AV, di massima dalle ore 6 alle ore 22,
saranno ammesse solamente velocità di almeno 250 km/h.
Velocità inferiori potranno essere ammesse solo per tratte di estensione limitate, indicate nell’allegato 3.
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