dipartimento politiche europee

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DIPARTIMENTO POLITICHE EUROPEE
Coordinamento nelle fasi di formazione della normativa europea e le fasi di recepimento nell’ordinamento Italiano
-L n. 11 del 4 febbraio 2005-
Fase ascendente
Fase discendente vedi pag.2
Per fase ascendente s'intende la modalità attraverso la quale il nostro Paese
partecipa al processo di formazione delle decisioni comunitarie e dell'Unione
Europea
Tutti i progetti di atti comunitari dell'Unione Europea, i relativi documenti
preparatori (ivi inclusi i libri bianchi, i libri verdi e le comunicazioni) *, vengono
trasmessi dal Governo alle Camere per l'assegnazione alle commissioni
parlamentari competenti, alle regioni e province autonome e agli enti locali se
riguardano materie di loro competenza, Coordinatore: Ministro per le Politiche
Comunitarie
Art 3-5-6 L n. 11 del 4 febbraio 2005,
L'istituto della riserva parlamentare che il Governo deve porre nel caso che il
Parlamento abbia iniziato e non ancora terminato l'esame sugli atti comunitari
trasmessi dal Ministro per le Politiche Comunitarie. In questo caso, il Governo
deve inviare il testo alle Camere al fine di acquisirne il parere entro venti giorni
dalla trasmissione. Decorso tale termine, il Governo potrà procedere alle attività
di sua competenza anche senza la pronuncia parlamentare. Tale riserva potrà
essere apposta dal Governo anche per i progetti normativi o gli atti che
rivestono una particolare importanza politica, economica o sociale.
Art 4 L n. 11 del 4 febbraio 2005,
Il CIACE (Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei) Presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri il rappresenta una sorta di "Gabinetto degli
affari europei" con lo scopo di consentire l'approfondimento delle tematiche
riguardanti la partecipazione del nostro Paese all'Unione Europea, coordinando
tra loro i Ministri interessati alle materie, di volta in volta, poste all'ordine del
giorno..
Art 2 L n. 11 del 4 febbraio 2005,
Enti e soggetti che possono partecipare al CIACE qualora
l’ordine del giorno preveda tematiche di interesse
Le regioni
Le province autonome
Enti locali
*« i Libri verdi sono documenti di riflessione su un tema politico specifico pubblicati dalla Commissione. Sono prima di tutto documenti destinati a tutti coloro - sia organismi che privati - che
partecipano al processo di consultazione e di dibattito »
*« i Libri bianchi sono documenti che contengono proposte di azione comunitaria in un settore specifico. Talvolta fanno seguito a un libro verde pubblicato per promuovere una consultazione a
livello europeo. Mentre i libri verdi espongono una gamma di idee ai fini di un dibattito pubblico, i libri bianchi contengono una raccolta ufficiale di proposte in settori politici specifici e
costituiscono lo strumento per la loro realizzazione »
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Fase discendente
,
La fase discendente costituisce il processo di recepimento delle direttive
comunitarie nell'ordinamento italiano
La legge comunitaria è il principale strumento di attuazione della normativa
comunitaria e regola modalità e tempi per la trasposizione delle direttive. Spetta
al Ministro per le politiche comunitarie predisporre il disegno di legge recante
"disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza
dell'Italia alle Comunità europee" da presentare al Parlamento entro il 31
gennaio di ogni anno.
NB: Specifiche sulla legge Comunitaria riportato sul prospetto dedicato
La legge 4 febbraio 2005, n. 11, riformando le modalità di partecipazione
dell'Italia alle istituzioni comunitarie, ha delineato un nuovo sistema diretto a
garantire la necessaria tempestività nell'adempimento di obblighi che risultino
così urgenti da non poter essere idoneamente ottemperati tramite la legge
comunitaria annuale.
il Ministro per le Politiche Comunitarie in casi particolari (sentenze degli organi
giurisdizionali delle Comunità europee e dell'Unione europea) può proporre al
Consiglio dei Ministri, o alla Conferenza Stato-regioni nel caso di materie di
competenza regionale, l'approvazione di provvedimenti urgenti seguendo un
iter predefinito.
Possibilità del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per i Rapporti
con il Parlamento di chiedere alle Camere di attivare corsie parlamentari
preferenziali per favorire una tempestiva approvazione di questi provvedimenti.