Manufatti Meditati

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Manufatti Meditati
mANufATTI m EdITATI
S E N S I
Per dare forma con le nostre mani
al silenzio delle nostre menti
A RT E
ART E’
WORKSHOP
I SENSI
Artè propone una serie di laboratori dove verranno progettate e realizzate
opere e manufatti attraverso tecniche meditative ed esercizi artigianali con l’intento di sviluppare la creatività e il pensiero.
Meditare ci aiuta a rilassare il nostro corpo e la nostra mente, a riconoscere le
energie personali e le potenzialità profonde e a spingere il nostro essere verso
una armonica espressione di sé.
Lo faremo attraverso i cinque sensi nell'ordine della successione dei Raja Chakra,
rintracciando la trama di fondo della nostra storia personale, il nostro essere
“unici”, trovando, anzi ri-trovando la capacità di esprimerci attraverso l'arte,
guardando la nostra vita e la nostra esperienza con sensibilità immaginativa e
poetica.
E sarà la meditazione il filo d'oro che unirà i laboratori e il mezzo attraverso il quale
proveremo a raggiungere una nuova consapevolezza verso l' espressività artistica,
liberandola in qualcosa che genereremo.
Nei discorsi del Buddha è detto che: “così come la mente è la base dei sensi e
così come la consapevolezza è la base della mente, la liberazione è, a sua volta,
la base della consapevolezza”.
Insegnanti:
Lilli Bacci - Laboratorio Autobiografico
Camilla Piantanida - Meditazione
Johnny Dell’Orto - Laboratorio creativo
L A BO R ATO R IO AU TO BIO G R A FIC O
Lilli Bacci
C’è un momento della nostra vita in cui si desidera fare il punto. Trovare il bandolo di quella matassa, il filo rosso di quel percorso che è la nostra vita mettendo
a fuoco i ricordi e prestando attenzione a dettagli che abbiamo trascurato. C’è
questo momento, in ognuno di noi. Affiora per una età che avanza, per una esperienza forte vissuta, per un cambiamento, per un gioco, per una curiosità, per un
puro esercizio. L’autobiografia del resto è proprio un preciso genere letterario
che va da Ovidio a Proust, da S.Agostino a Paul Auster, da Jean Jacques Rousseau
a Doris Lessing passando per tantissimi altri illustri, fino a esser divenuta una prassi quasi obbligatoria per personaggi noti anche per altri generi che non sia quello
letterario (come politici, sportivi, artisti, cantanti, attori…). Sembra essere una
terapia benefica, una riappacificazione con sé stessi, una cura che ci dobbiamo, un
percorso di autoformazione, una ricerca della propria storia, una consapevolezza
dei segni che il nostro “daimon” ci ha lanciato fin dall’infanzia, un momento in cui
“rallentare il passo”, raccontare la propria storia, “scrivere di sé”, intraprendere
un viaggio personale che vada più in profondità. Stringere un patto con sé stessi
-come diceva Rousseau- un patto di lucidità e di sincerità. Può essere uno scritto,
un diario quotidiano, una poesia, un racconto, una fotografia, una raccolta, un
dipinto, una forma artistica che lo rappresenta.
E questo è il lavoro autobiografico: insieme groviglio e diradamento della nebbia,
insieme caos e riordino. In ogni caso un prendersi cura che arricchisce e che va
sperimentato.
Dopo aver lavorato in passato come socioeducatrice, si è
laureata in Antropologia Sociale con una ricerca sugli spazi
abitati, che sono da sempre centro del suo lavoro e del
suo interesse. Libera professionista,
lavora da anni come art director e stylist per servizi
fotografici, stand, negozi e allestisce mostre ed eventi,
portando attenzione e uno sguardo antropologico
sull’interno del mondo della “casa”. Collabora come
giornalista freelance con alcune riviste e siti di design e
lifestyle. Nel 2015 e 2016 ha frequentato la Scuola
triennale di scrittura autobiografica e biografica
Mnemosyne della Libera Università dell’Autobiografia di
Anghiari conferendo gli Attestati di Formazione in Cultore
e in Esperto in Scrittura Autobiografica.
MED ITA zIO N E
Camilla Piantanida
Capita di sentirsi stanchi, demotivati, incastrati in spazi e tempi contraenti; capita
di sentire il respiro corto e il crescere della pressione interiore… per dare voce
nuovamente alla nostra essenza a volte è necessario ascoltare il silenzio, sentire
il respiro, ricontattare il proprio corpo, i propri limiti le proprie potenzialità...
Meditare.
Gabriella Cella Al Chamali dice che lo yoga è un arte perché effettivamente permette di trovare la propria chiave di espressione, di comunicazione. È un esperienza che conduce nell’intimo per poi aprire a una comunicazione autentica, non
inquinata da opinioni, pregiudizi o congetture.
Significa dedicarsi del tempo, riconquistarsi. Ascoltare con serenità il proprio passato, capire il nostro modo di percepire attraverso i sensi, osservare il nostro
modo di elaborare e custodire le diverse esperienze che diventano la nostra
natura.
“Guardo tutto ciò con immensa gioia. E per il modo in cui osservo non esiste osservatore, ma solamente vera e propria bellezza come amore. Per un momento tutti i
miei problemi, ansietà e miserie sono assenti. Esiste solo quella cosa meravigliosa.
Krishnamurti
Dopo gli studi in chimica e biologia, la passione per salute
naturale la portano diplomarsi presso la scuola SIMO con
specializzazioni in Fitocomplementi, Ortho-Bionomy e
Spagiria.
Ha studiato danza classica con Gabriella Valenti diplomata
alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano fino ai 30 anni,
quindi si è laureata in fisioterapia ed ha approfondito le
sue competenze diplomandosi come insegnante di Yoga
ratna presso la scuola SYR di Gabriella Cella a Piacenza.
Esercita la libera professione ed è docente per la scuola
S.I.M.O. di Massaggio, Reflessologia Plantare, Chimica,
Alimentazione.
Continua la sua formazione studiando osteopatia presso
l’ISO di Milano.
L A BO R ATO R IO CR EAT IVO
Johnny Dell’Orto
L’opera migliore che ogni persona può realizzare in ambito artistico è quella che
nasce all’interno del nostro essere. La vera ricchezza di ogni manufatto non sta
tanto nella sua particolare bellezza o perfezione artigianale ma il vero valore sta
nella sua autenticità.
Il mondo creativo contemporaneo dipende troppo spesso in modo ossessivo,
dalle leggi del mercato, dove tendenze e mode finiscono per condizionare la nostra fantasia facendoci diventare inconsapevolmente dei replicanti o semplici imitatori di ciò che già è stato realizzato e consumato.
Quante volte abbiamo avuto un’idea, un intuizione creativa e per un attimo abbiamo pensato di realizzarla dandoli una forma, un colore o semplicemente un
segno, ma ci siamo sentiti incapaci di sostenerla o di registrarla per poi perderla
definitivamente.
Bisogna invece tenere sempre la porta aperta alla propria immaginazione, catturando e conservando le proprie idee in qualche spazio libero della nostra
mente. Prima o poi verrà il momento adatto per riprendere quel progetto,
rielaborandolo, forse modificandolo totalmente, ma rimarrà pur sempre il frutto
di una personale e intima esperienza.
Nato e vissuto a Santiago del Cile, arriva a Milano a
metà degli anni 70.
Creativo polivalente, negli anni '80 apre a Milano lo
studio di design e autoproduzione “La Fabbrica di
Dedalo” con cui ha progettato e realizzato oggetti di
decorazione e design realizzando mostre in tutto il
mondo. Ha insegnato Laboratorio Progettuale
all'Accademia di Brera di Milano e realizzato vari
workshop alla scuola di design Tam Tam.
Da anni si dedica al cinema scrivendo e dirigendo
lungometraggi e video culturali.
Art director di alcune aziende e curatore artistico di
molteplici eventi culturali e decine di mostre d’arte e
design. Vive e lavora a Milano.
WORKSHOP 1
L’OLfATTO
Tra i cinque sensi, l'olfatto è quello che ha meno legami con una visione mediata,
ragionata del mondo. Mentre tutto ciò che percepiamo con il tatto o con la vista
diventa per noi materiale sul quale riflettere per analizzare la realtà che ci circonda, le sensazioni olfattive spesso rimangono in noi solo a livello inconscio, a un
livello dove non avviene nessun processo di analisi razionale. Dopo aver usato il
nostro organo di senso per annusare odori e profumi, scriveremo un racconto
legato al senso dell'olfatto, alla memoria autobiografica per liberare e dare corpo
ai ricordi.
WORKSHOP 2
IL GuSTO
Anche il gusto fa parte di quei sensi che ci riportano a una sensazione legata al
passato, alla memoria.
Andremo a scovare una ricetta del nostro passato e ne scriveremo gli ingredienti,
compreso gli “ingredienti” legati a quel ricordo.
Cucineremo e prepareremo quel piatto, lo assaggeremo riportandone le sensazioni che proveremo, ognuno con la tecnica che preferisce: musica, pittura, fotografia, danza, teatro.
WORKSHOP 3
LA VISTA
La vista ci collega subito al presente, a cosa possiamo vedere. Il suo funzionamento può essere collegato a quello di una macchina fotografica e noi agiremo questo senso attraverso l'uso di questo strumento (anche uno smartphone va
bene).
Non ci interessa la tecnica fotografica ma ciò che rappresentiamo attraverso l'immagine di ciò che vediamo. Fotografie e “non” fotografie per esprimere la nostra
visione.
WORKSHOP 4
IL TATTO
Il tatto dispone dell'organo di senso più grande: la pelle e rende l'uomo capace
di rilevare con estrema precisione il mondo che lo circonda. Serve toccare con
mano, si dice, quando si cerca la certezza. Lavorare con il tatto rassicura fisicamente e emotivamente, è un antidoto alla nostra epoca tecnologizzata e digitalizzata.
Questo workshop propone un percorso creativo guidato dalla capacità di sentire
la materia attraverso il tatto, e in parte si svolgerà al buio o bendati, per aumentare la sensibilità tattile. Dopo una prima lezione teorica ed esperienziale sul
tatto, nei seguenti sei incontri si lavora concretamente su un manufatto prefabbricato
WORKSHOP 5
L’udITO
Ascolteremo con la guida di un esperto un suono, un rumore, una voce che cercheremo di scomporre e ricomporre, suonare e scrivere, sperimentando anche
col corpo e con la nostra propria voce. Ricorderemo i suoni, i rumori, le voci
rimasti al nostro interno. Il nostro udito attraverso la meditazione e l'ascolto cercherà di decodificare voci e suoni e creeremo, con un lavoro corale di gruppo,
una "musica" o una canzone comune, che rappresenti ognuno di noi ma anche
“l'orchestra” che ne è scaturita.
PROGRAMMA per tutti i Workshop
1° Incontro:
Incontro con l’esperto.Meditazione. Ricerca e progettazione del soggetto.
2° Incontro:
Incontro con l’esperto. Inizio del Laboratorio Creativo
3° Incontro:
Meditazione. Laboratorio Creativo e inizio del Laboratorio Autobiografico
4° Incontro:
Meditazione. Laboratorio Creativo
5° Incontro:
Meditazione. Laboratorio Creativo ed esecutivi finali
6° Incontro:
Meditazione feedback collettivo dell'esperienza. Presentazione e mostra.
wORkShOP
mANufATTI m EdITATI
Ogni workshop ha una durata che può variare da 6 a 7
incontri settimanali
I workshop si svolgeranno tutti i venerdì
dalle ore 18.00 alle ore 20.30
I materiali necessari per la realizzazione dei manufatti
sono inclusi nel costo di ogni workshop
La quota di partecipazione è di € 180,00
Quota annuale dell’Associaione Culturale Artè € 30,00
(Assicurazione compresa)
Iscrizioni su prenotazione fino a esaurimento posti
(min.10 - max.16 persone), presso:
ASSOCIAZIONE CULTURALE ARTÈ
Via meda, 25 - 20136 mILANO
Tel 02-36512127 - Cell. 342 0401671 - [email protected]
J.dell’Orto Cell. 338 6102620 - L.Bacci Cell. 348 3305079 - C.Piantanida Cell. 339 6032420
www.arteyoga.it
Segreteria aperta da lunedì a venerdì dalle ore 16.00 alle ore 20.00