Relatrice : Prof.ssa Costantini Cristina Tesi : Il Diritto

Transcript

Relatrice : Prof.ssa Costantini Cristina Tesi : Il Diritto
Relatrice : Prof.ssa Costantini Cristina
Tesi : Il Diritto comparato alla prova della cooperazione internazionale
Studente : Stucchi Lidia
La Diplomazia e l'esplicarsi di relazioni internazionali si basano su un
indispensabile presupposto: il confronto ampio, culturale, che si verifica a più livelli.
Al contempo ne sono il risultato con le Convenzioni di Vienna sulle relazioni consolari
e diplomatiche del 1961 e 1963 che codificano i caratteri dell'agente diplomatico e
consolare. Gli Stati firmatari riconoscono in queste Convenzioni l'espressione di
qualcosa che li accomuna, a prescindere da quanto possano essere diverse le culture, i
regimi politici e gli interessi nazionali: la necessità di creare una piattaforma condivisa
per le relazioni internazionali. Nel 1° capitolo vengono quindi prese in considerazione
le due Convenzioni di Vienna, analizzando il significato dell'invio di una missione
diplomatica o consolare, lo status che viene conferito a questi agenti, le funzioni loro
assegnate e il tipo di rapporti che si instaurano con lo Stato accreditatario. Nel 2°
capitolo si vede come tutto questo viene recepito nell'ordinamento italiano e si studia
più da vicino la persona del funzionario diplomatico: le sue caratteristiche, come viene
reclutato, il tipo di formazione, la carriera.
La Diplomazia é anche il mezzo attraverso cui gli Stati curano le proprie
relazioni con altri Stati, lo strumento con cui si perseguono soluzioni condivise ad
esigenze comuni. Tra queste rientra la gestione delle successioni mortis causa, cui
vengono dedicati i capitoli 4 e 5. Il quarto capitolo considera la materia dalla
prospettiva dell'ordinamento italiano; il quinto invece, dopo aver inquadrato i possibili
modelli teorici, volge l'attenzione a quelli ora vigenti anche in altri ordinamenti europei,
mettendo in luce l'evoluzione socio economica dell'istituto, e facendo poi alcuni cenni
ad istituti alternativi al testamento e infine alla sopravvenienza.
Da alcuni considerate oggetto di studio poco adatto ad un'indagine
comparatistica, le successioni mortis causa hanno invece assunto sempre maggiore
importanza: attualmente, tra i paesi dell'UE il 10% delle delazioni ereditarie hanno
carattere transazionale. Il capitolo 6 si sofferma in primo luogo sui principi generali e
sui criteri di collegamento tra i vari ordinamenti che sono interessati da una successione
transnazionale cercando di chiarire quale legge può risultare applicabile. Prosegue poi
con l'analisi della Convenzione di Washington del 1973 che delinea la disciplina di un
testamento internazionale, e del Regolamento UE del marzo 2012 in materia di
successioni transnazionali e certificato successorio europeo.
L'ultimo paragrafo del capitolo 6 e il capitolo 3 tracciano un legame tra
comparazione di diverse tradizioni giuridiche, cooperazione internazionale e
diplomazia, ed esperienza europea. Il capitolo 3, dopo l'analisi delle Convenzioni di
Vienna e della figura del diplomatico nell'ordinamento italiano, prende atto della
coesistenza tra relazioni internazionali dei singoli Stati Membri e relazioni
internazionali dell'UE come soggetto giuridico autonomo. L'ultimo paragrafo del
capitolo 6 porta a conclusione il ragionamento iniziato con lo studio della Diplomazia e
continuato con le Convenzioni internazionali. L'Unione Europea nasce come un accordo
fra Stati, che decidono di riconoscersi in una serie di Trattati, espressione non più di
singole unità ma di tratti comuni. Con l'Alto Rappresentante coadiuvato dall'EEAS
acquisisce la possibilità di agire sulla scena internazionale: tale ufficio tuttavia non
comprende funzionari diplomatici specializzati in materie internazionali al pari di quelli
degli Stati Membri ma "tecnici", esperti nelle materie di competenza europea. Viene
quindi teorizzata una nuova Diplomazia comune, che costituirebbe l'espressione dei 27
Stati Membri appartenenti all'UE ( quindi di per sé un modello di cooperazione ), e
quindi il connubio più stretto tra comparazioni delle diverse tradizioni giuridiche e
cooperazione internazionale: un corpo diplomatico espressione di un'unione di Stati e
che agisce in base alla normativa UE non in maniera "derivata" ( come potrebbe essere
per uno Stato Membro, in virtù dell'appartenenza all'UE stessa ) ma come normativa
originariamente propria.