Mosca rinuncia al TAV

Transcript

Mosca rinuncia al TAV
Fuoritempo
Mosca rinuncia al TAV
Inviato da Criticamente
mercoledì 12 settembre 2012
Ultimo aggiornamento lunedì 17 settembre 2012
Brutto
colpo per Alstom e le ferrovie francesi. Il governo russo si rifiuta di
finanziare la costruzione di linee ad alta velocità nei prossimi anni
per ragioni di costrizioni economiche. Alstom e la SNCF avevano posto
molte speranze nel grande numero di appalti proposti. Le decisioni
sarebbero state prese all’inizio del 2013. Due linee erano previste per
la coppa del mondo di calcio che si svolgerà in Russia nel 2018.
Invece niente…..
Recentemente si è scoperta la totale
assenza di fondi federali destinati al programma di costruzione delle
due nuove linee. Il blocco “liberale” del governo (nella persona del
ministro delle Finanze Anton Siluanov e il vice primo ministro Igor
Shuvalov) si è opposto ai piani del potente padrone delle ferrovie russe
Vladimir Lakunin, per ragioni di costi.
Gli investimenti previsti per mettere il
paese su rotaie ad alta velocità dovrebbero ammontare a 103 miliardi di
euro, coperti al 70% dal budget federale russo.
Invece le somme
richieste par le ferrovie russe (RJD) non compaiono nel programma di
investimenti previsti per gli anni 2013 – 2018 …
La sorpresa è grande perché Vladimir
Putin aveva l’anno scorso annunciato la costruzione di una linea che
avrebbe collegato Mosca a San Pietroburgo in sole 2h30 (poco più di 3h45
oggi).
Il presidente russo voleva un treno in grado di circolare a
350 – 400 km orari, su due linee separate. Aveva anche annunciato una
linea che avrebbe collegato Mosca a Ekaterinburg (negli Urali) in 8 ore
contro le 26 oggi con il treno più rapido.
Le due linee dovevano essere pronte per
il 2018, datta alla quale la Russia organizzerà la coppa del mondo di
calcio in 8 città diverse (di cui 5 collegate da queste linee
ferroviarie). Vladimir Lakunin aveva previsto di comprare quest’anno i
terreni sui quali costruire la ferrovia.
E’ una bruttissima notizia per Alstom e i
suoi concorrenti, la Germania (Siemens), la Corea del Sud (Hyundai) e
la Cina (CRCC) ..
Sembra che il problema fondamentale sia che
l’efficacia economica del progetto non sia così lampante, e quindi che
gli investitori privati abbiano esitato a condividere i rischi dello
Stato.
Secondo il quotidiano Vedemosti, Igor Shugalov stima che sia
più ragionevole migliorare gli aeroporti e le strade già esistenti
piuttosto che lanciarsi in un progetto ad alto rischio …
http://www.fuoritempo.info
Realizzata con Joomla!
Generata: 16 March, 2017, 10:49
Fuoritempo
http://www.fuoritempo.info
Realizzata con Joomla!
Generata: 16 March, 2017, 10:49