senza sorpresa - AGP - Pubblicità e Marketing
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TEST SULLE UOVA FRESCHE L a mamma di Giacomo Leopardi amministrava così severamente i beni familiari, al punto di misurare il diametro delle uova prima di acquistarle: grazie all’esasperante parsimonia riuscì però a risanare il dissesto economico di casa Leopardi. Oggi Adelaide dei marchesi Antici, leggendo il nostro articolo, avrebbe risparmiato tempo. E anche denaro. Nel test, infatti, le uova non solo le abbiamo pesate, ma le abbiamo contate, esaminate esternamente, analizzate internamente e valutate in base al prezzo. D’altra parte i trascorsi non erano dei migliori: in un test passato (effettuato nel 2000) le nostre analisi evidenziarono la presenza di tracce di antibiotici in nove campioni di uova (su 32 esaminati). La denuncia di Altroconsumo portò al ritiro dal mercato di alcuni prodotti e a un processo durato quasi quattro anni. E oggi com’è la situazione? I produttori hanno fatto tesoro degli scandali passati? Visto che “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, abbiamo preferito verificare, con un test la qualità, la freschezza e la sicurezza delle uova che serviamo a tavola. Anche perché non ne consumiamo certo poche: pensate che in un anno mangiamo 219 uova a testa, di cui 145 usate fresche in cucina e 74 come ingrediente in molti prodotti industriali (dolci, salse, pasta all’uovo e così via). Nel paniere non tutte uguali Il mercato delle uova è molto frammentato e prevalentemente locale: in Italia alcune marche sono reperibili solo in determinate regioni o zone. Per il nostro test abbiamo preso in considerazione Uova senza sorpresa Questa volta non siamo rimasti a bocca aperta. Rispetto all’ultimo test, non abbiamo trovato residui di farmaci vietati. Qualche etichetta però lascia ancora a desiderare. 16 Altroconsumo 214 ı Aprile 2008 Cosa dice l’etichetta Le uova di categoria A sono quelle fresche destinate ai consumatori (non all’uso industriale) con alcune caratteristiche di qualità: guscio e cuticola (normali, puliti, intatti); camera d’aria (lo spazio vuoto tra guscio e albume con altezza non superiore a 6 mm); tuorlo (immobile, visibile alla verifica in controluce come ombratura, in posizione centrale); albume (chiaro, traslucido); germe impercettibile; nessun corpo estraneo né odori atipici. Prima che siano messe in vendita le uova di categoria A non devono essere lavate né devono subire trattamenti di conservazione o essere refrigerate in locali o impianti al di sotto di + 5 °C. L’indicazione del tipo di allevamento è obbligatoria. Sul guscio invece si trova il codice. Il codice 3 corrisponde all’allevamento in gabbia, il più diffuso. Dal 2012 saranno obbligatorie gabbie più grandi (oggi 20 galline ogni mq). Il codice 2 corrisponde all’allevamento a terra: le galline non sono in gabbia, ma non possono accedere a spazi esterni. In questo tipo di allevamento convivono 9 galline ogni mq. Il codice 1 corrisponde all’allevamento all’aperto: le galline possono uscire all’aperto grazie alla presenza di passaggi. Il codice 0 corrisponde all’allevamento biologico: il pollame può accedere a parchetti all’aperto ricoperti di vegetazione. Ogni gallina ha 4 mq di superficie scoperta. solo uova fresche di categoria A acquistate a Milano e Roma: dei 27 campioni, 6 sono uova da agricoltura biologica e 5 extra fresche. Queste ultime sono uova di categoria A con un’indicazione supplementare di qualità (appunto l’extra), valida solo fino al 9° giorno successivo alla deposizione: dopo questo periodo le uova si considerano semplicemente fresche e sono vendute come tali fino alla scadenza. Un uovo intero fornisce circa 70 calorie Prima di entrare in laboratorio una premessa è d’obbligo: le analisi sui campioni sono state fatte alla data di scadenza per mettere tutti i prodotti nelle stesse condizioni, così da essere giudicati in modo analogo. ■ Etichetta. Sulle confezioni le informazioni obbligatorie (le trovate evidenziate sull’etichetta qui sotto) ci sono. Molti produttori riportano anche l’origine geografica delle uova: dire che un prodotto è italiano – si sa - attira le preferenze dei consumatori. Sugli imballaggi di ben 15 campioni non abbiamo trovato alcuna spiegazione del codice del produttore: in tabella per loro il giudizio è negativo. Inoltre, visto che le uova vengono messe nel frigorifero solitamente prive di confezione, è importante che la data di scadenza sia riportata sul guscio di ogni singolo uovo. ■ Stampigliatura. È il termine tecnico usato per indicare il codice del produttore. In poche parole La categoria extra indica una qualità supplementare, ma solo fino al 9° giorno successivo alla deposizione. La data di deposizione è obbligatoria per le uova extra. La data di deposizione deve essere stampigliata anche sul guscio delle uova. una specie di carta d’identità, impressa sul guscio di ogni singolo uovo, che svela molte informazioni (tipo di allevamento delle galline; paese di produzione delle uova; comune dell’allevamento; provincia di appartenenza; allevamento di deposizione). Perché siano comprensibili è importante che le indicazioni siano stampate in modo chiaro e leggibile. In tabella trovate la valutazione della leggibilità della stampigliatura. ■ Peso. S, M, L, XL, VC (vario calibro): come le magliette anche le uova hanno una taglia, o meglio, una categoria di peso, obbligatoria per legge sulla confezione. In questa prova abbiamo verificato la conformità delle uova acquistate alla categoria di peso dichiarata sulla confezione. Cinque campioni pesano meno di quanto previsto per la categoria di appartenenza: in tabella prendono un voto pessimo. ■ Esame ispettivo esterno. Belle, lisce, integre e pulite: così si dovrebbero presentare le uova, una volta aperto l’imballaggio interno. Non ha invece alcuna importanza il colore: bianco, giallo, brunastro poco importa. La colorazione del guscio, infatti, non influisce sulle caratteristiche nutrizionali dell’uovo o sul sapore: dipende esclusivamente dalla razza della gallina. Nella nostra prova hanno invece influenzato negativamente il giudizio la presenza di fratture o incrinature e di altre anomalie che possono comprometterne la resistenza. La presenza di rugosità sul guscio, per esempio, può dipendere da diversi fattori: l’alimentazione dell’animale, eventuali malattie infettive (non trasmissibili all’uovo) e l’età della gallina. Anche la presenza di sporcizia, piume e feci DI TUTTI I COLORI Il colore del guscio non è indice di qualità. Anche l’intensità del colore del tuorlo non influisce né sul gusto né sulle caratteristiche nutrizionali dell’uovo. Non è sufficiente che il codice sia stampigliato sul guscio di ogni singolo uovo. Un’etichetta completa dovrebbe spiegare il significato del codice in modo dettagliato. La data di durata minima è fissata al 28° giorno dalla deposizione. La categoria di peso si distingue in: S o piccole (uova che pesano meno di 53 g); M o medie (da 53 a 62 g); L o grandi (da 63 a 72 g) ; XL o grandissime (da 73 g); V.C. o uova di vario calibro. Altroconsumo 214 ı Aprile 2008 17 (possibili fonti di contaminazione) sulla superficie dell’uovo sono state valutate in modo severo nella nostra prova: la legge stessa infatti indica lo stato di pulizia del guscio come un requisito fondamentale per la commercializzazione delle uova. ■ Speratura. Di trucchetti per capire se l’uovo è vecchio ce ne sono tanti (e non tutti validi): c’è chi dice di mettere l’uovo in una bacinella di acqua e vedere se va a fondo o se galleggia. C’è chi lo sceglie in base al colore del guscio e chi si fida solo della data di scadenza. Per valutare però tecnicamente la freschezza di un uovo (senza romperlo) in laboratorio si usa un metodo più sofisticato: la speratura. Si tratta di un OVOSANO 6 uova grandi 0,87 - 1,10 euro Numero uova Categoria di peso (1) Etichette Leggibilità codice guscio Peso medio Freschezza Microbiologia Residui di farmaci OVITO da allevamento all’aperto (deposto il) 6 V.C. D A A A B A D A A B 1,75 - 1,90 0,30 OVOSANO 6 uova grandi 6 L D A C A A C C A A B 0,87 - 1,10 0,17 GRANAROLO Prima Natura Bio 4 uova fresche da agricoltura biologica 4 V.C. B C C B B B C A A B 1,35 - 1,74 0,39 COOP 6 uova medie fresche 6 M B A A B D A D A A BFC 1,44 - 1,65 0,26 GS 6 uova fresche grandi 6 L D A A D D A C A A BFC 1,21 - 1,34 0,21 COCCOVO Superovo 6 uova fresche 6 XL C A C B A B D A A BFC 1,39 0,23 AMADORI 6 uova medie fresche 6 M B A A B C C D A A BFC 1,20 - 1,23 0,20 LE NATURELLE medie 6 M C A A C C C C A A BFC 1,12 - 1,40 0,21 Azienda Agricola GAROIA Uova di galline allevate a terra 6 V.C. D C A D C B C A A BFC 1,39 0,23 LE NATURELLE Uova da agricoltura biologica 4 V.C. C A A D B C D A A BFC 1,47 0,37 COCCODi Free 6 uova fresche da allevamento all’aperto 6 V.C. D A A C C C D A A BFC 1,69 - 1,99 0,31 OVITO BIO 6 uova fresche da agricoltura biologica 6 V.C. D A C B A C D A A BFC 2,29 - 2,62 0,40 >BI< COCCODì uova da agricoltura biologica 4 V.C. D A A D C C C A A BFC 1,35 - 1,63 0,37 FIOR DI SPESA 6 uova fresche grandi 6 L C C C C A C D A A BFC 1,29 0,22 OVITO extra fresche - Fino al 9° giorno dopo la deposizione (deposto il) 6 M D A A C B D D A A BFC 1,66 - 2 0,31 GRANAROLO - CENTRALE DEL LATTE DI MILANO Extrafresche 6 uova 6 L B A C B C C D A A BFC 1,40 - 1,69 0,25 AUCHAN BIO 4 uova da agricoltura biologica 4 V.C. D A C D C B C A A BFC 1,05 - 1,20 0,28 COOP Bio-logici 6 uova fresche da agricoltura biologica 6 V.C. D A C C C B D A A C 1,85 - 2,02 0,32 LE NATURELLE 6 uova grandi extrafresche fino al 9° giorno dopo la deposizione 6 L B A C C D C D A C C 1,59 - 1,90 0,29 Del Borgo 6 uova fresche XL 6 XL C A E D C C C A A C 0,85 0,14 OVODELIZIA 6 maxi - 6 uova fresche 6 XL C E E D C B C A A C 1,24 - 1,53 0,23 LATTE MILANO Uovo extra fresco 6 uova grandi 6 L D E E C B C D A A C 1,09 - 1,48 0,21 DELIZIE DEL SOLE (Eurospin) 6 uova fresche grandi 6 L D A E C C B D A A C 0,79 0,13 AIA Cocchi 6 uova fresche medie 6 M D A C C D D D A A C 1,05 - 1,37 0,20 COCCODì 6 uova grandi da allevamento a terra Extra fresche 6 L D A E C C C D A A C 1,29 - 1,75 0,27 CONAD uova fresche grandi (le uova con la data) 6 L D E C C C C D A A C 0,85 - 0,96 0,15 OVOMATTINO pasta gialla 6 uova fresche grandi 6 L B A C B C D D E A E 1,19 0,20 MARCA e denominazione A ottimo; B buono; C medio; D mediocre; E pessimo 18 Esame ispettivo esterno Verifica in controluce (speratura) Esame ispettivo interno UOVA FRESCHE: CLASSIFICA PER QUALITÀ Altroconsumo 214 ı Aprile 2008 GIUDIZIO GLOBALE Prezzo Prezzo in euro a confezione medio in euro per min- max uovo (dicembre 2007) (1) M: medie (da 53 a 62 g); L: grandi (da 63 a 72 g); XL: grandissime (da 73 g); V.C: uova di vario calibro (nella stessa confezione sono presenti uova di peso diverso). esame visivo, che viene realizzato disponendo l’uovo di fronte a una sorgente luminosa schermata. La legge prevede che nell’uovo fresco il tuorlo debba essere visibile solo come ombratura, in posizione centrale, e che l’altezza massima della camera d’aria (lo spazio vuoto che si forma nell’estremità più arrotondata dell’uovo) arrivi a un massimo di 6 mm. Come se la sono cavata le nostre uova alla prova della speratura? Quattro campioni (Coop, Gs, Le Naturelle extra fresche, Aia) sono stati bocciati. Quattro (Ovosano, Coccovo, Ovito bio, Fior di Spesa) invece superano brillantemente la prova. ■ Esame ispettivo interno. Che dentro ci sia il tuorlo e l’albume siamo tutti d’accordo. Ma come devono essere quelli di un uovo sano e fresco? In questa prova abbiamo valutato tutti quegli elementi che caratterizzano il livello di qualità di un uovo: accanto alla foto (qui sotto) elenchiamo le caratteristiche che distinguono un prodotto fresco da uno che non lo è. Oltre all’aspetto di tuorlo e albume la valutazione è stata fatta anche in base alla presenza o meno di odori anomali, difetti e all’aspetto della membrana. A conti fatti va piuttosto bene: sono solo tre i prodotti che non superano la prova (Ovito extra fresche, Aia Cocchi, Ovomattino). ■ Freschezza. Sulla freschezza dell’uovo non si transige: per valutarla in modo rigoroso la legge dice di considerare l’altezza della camera d’aria quale indice di qualità. Questo valore aumenta, infatti, con l’invecchiamento dell’uovo: l’altezza massima ammessa dalla legge è di 4 mm per le uova extra e 6 mm per quelle fresche. Per giudicare la freschezza abbiamo considerato anche la consistenza dell’albume. Risultato? Solo nove campioni se la cavano - al pelo - e prendono un giudizio sufficiente: tutti gli altri vengono bocciati, penalizzati soprattutto dalla consistenza dell’albume. La valutazione delle freschezza per le uova extra è stata effettuata in due tempi (i risultati nella tabella qui sotto). La prima a nove giorni dalla deposizione FRESCHEZZA A CONFRONTO extra a 9 giorni alla scadenza Freschezza COCCODì 6 uova grandi da allevamento a terra Extra fresche fino al 9° giorno dopo la deposizione C D GRANAROLO - CENTRALE DEL LATTE DI MILANO Extrafresche 6 uova A D OVITO extra fresche Fino al 9° giorno dopo la deposizione (deposto il) B D LATTE MILANO Uovo extra fresco 6 uova grandi B D LE NATURELLE 6 uova grandi extrafresche fino al 9° giorno dopo la deposizione B D MARCA e denominazione Uova: maneggiare con cura Le uova crude evocano lo spettro della salmonellosi. Chi non ne ha mai sentito parlare? Tra le varie tossinfezioni alimentari, è sicuramente la più nota. I batteri del genere Salmonella vengono distrutti da un buon trattamento termico, ma negli alimenti congelati, surgelati ed essiccati sopravvivono molti mesi. È difficile che i microrganismi della salmonella riescano a penetrare nell’uovo, ma può succedere. Quando? La contaminazione della preparazione alimentare può avvenire, per esempio, al momento della rottura del guscio. Per prevenirla bastano alcune semplici norme igieniche. ■ Lavare le mani e gli attrezzi venuti a contatto con le uova prima di toccare qualsiasi altro alimento. ■ Evitare di rompere l’uovo sul bordo della ciotola. ■ Non utilizzare il guscio dell’uovo per dividere il tuorlo dall’albume. ■ Se le uova vengono mangiate cotte, non si corre alcun pericolo. Se vengono consumate o usate a crudo (tiramisù, salse…) fate attenzione: un guscio sporco di feci può essere un veicolo di salmonelle. Prima di metterlo in frigorifero, pulitelo bene con un tovagliolo, senza però usare l’acqua: lavandolo, infatti, si danneggerebbe la cuticola di protezione e l’uovo diventerebbe più permeabile ai microrganismi. ■ L’uovo va lavato solo prima di romperlo, quando si vuole preparare una salsa o una crema. In alternativa potete acquistare ovoprodotti pastorizzati: si trovano nel banco frigorifero del supermercato. I piatti a base di uova crude vanno conservati in frigorifero e mangiati entro 24 ore. ■ Più le uova sono fresche, minore è la possibilità di contaminazione. La conservazione delle uova in frigorifero è indispensabile. Perché allora le uova nei supermercati si trovano sugli scaffali e non nel banco frigo? La refrigerazione nei negozi è vietata dalla legge: l’acqua potrebbe condensare sul guscio dell’uovo, favorendo la crescita microbica e il passaggio dei microbi dall’esterno all’interno dell’uovo attraverso i pori del guscio. Per evitare questi rischi le uova sono conservate a temperatura ambiente nei punti vendita; ■ Una volta acquistate, le uova devono essere riposte in frigorifero e lì rimanere fino al consumo. Per questo alimento è importante che la catena del freddo non venga mai interrotta dopo l’acquisto. ■ Meglio tenere le uova in frigorifero direttamente nella loro confezione: questo accorgimento limita la possibilità di contaminazione di altri alimenti e/o preparazioni. BELLO FRESCO Se l’uovo è fresco l’albume deve presentarsi nettamente diviso in due parti: una più consistente e gelatinosa vicino al tuorlo; una esterna più fluida e liquida. Invecchiando, infatti, la parte consistente tende a fluidificare e il tuorlo, prima posizionato al centro, convesso e di colore brillante, si affloscia e può anche rompersi. A ottimo; B buono; C medio; D mediocre; E pessimo Altroconsumo 214 ı Aprile 2008 19 Pediatra ci cova Qualche tempo fa non è passata inosservata la pubblicità dell’uovo “benedetto” dai pediatri. L’uovo Ovito è stato spacciato come “L’unico uovo approvato dalla Federazione Italiana Medici Pediatri”. Il messaggio era chiaramente rivolto alle mamme. Un po’ meno chiare, invece, le caratteristiche che dovevano rendere questo prodotto più adatto ai bambini rispetto ad altri: l’alimentazione vegetale, l’assenza di OGM e coloranti nei mangimi, l’origine italiana delle uova sono, infatti, caratteristiche di prodotti analoghi. Nella nota in piccolo si garantisce la consegna entro 48 ore dalla raccolta: l’uovo, dunque, è fresco, ma non automatica- mente consigliabile all’alimentazione del bambino. Il motivo per cui l’uovo viene dato ai bambini è un altro: questo alimento è una fonte importante di proteine “nobili”, alternativa alla carne. Nulla a che vedere con il tempo trascorso dalla raccolta delle uova o con l’alimentazione delle galline che le hanno deposte. I primi a scagliarsi contro questa pubblicità sono stati i veterinari pubblici (Sivemap), garanti della qualità igienico-sanitaria delle uova (e non solo) commercializzate nel nostro Paese. Spalle al muro, la Federazione medici pediatri ha ammesso che il messaggio pubblicitario può essere fuorviante. L’uovo è solo l’ultimo di una lun- ga serie di prodotti (vi ricordate lo spazzolino, l’acqua minerale o il sapone per l’igiene intima?) sponsorizzati da organismi o associazioni che dovrebbero invece essere super partes. Si tratta di pubblicità al limite dell’ingannevolezza, che mette in mostra una tendenza perico- (il termine entro cui sono considerate di categoria extra): tutte le uova superano bene la prova. La seconda alla data di scadenza (fissata a 28 giorni dalla deposizione): tutte meritano giudizi negativi. ■ Microbiologia. Igiene anzitutto: sul guscio dell’uovo e nell’uovo stesso. Per valutare le caratteristiche igieniche del contenuto abbiamo misurato la carica microbica, ovvero la presenza di quegli organismi che possono crescere a temperatura ambiente. Belle notizie: i nostri esperti non hanno rilevato nessuna traccia di batteri all’interno del guscio. Tutti i campioni si meritano un giudizio ottimo. Tra le verifiche non poteva mancare quella sul batterio della Salmonella: l’abbiamo cercata sia sul guscio sia all’interno dell’uovo. Tutti i campioni ne escono puliti. Miglior Acquisto Questa volta abbiamo evitato la frittata: rispetto all’ultimo test la situazione è decisamente migliorata (nel 2000 nove prodotti su 32 mostravano residui di farmaci). Nei 27 campioni di uova di categoria A (fresche, extra fresche e biologiche) acquistate tra Roma e Milano non abbiamo rilevato problemi gravi né alcuna traccia di antibiotici vietati. Non siamo però ancora soddisfatti: le etichette vanno migliorate sia dal punto di vista della confezione sia in termini di leggibilità della stampigliatura sul guscio. Dopo tante analisi ispettive e di laboratorio, Ovito da allevamento all’aperto (1,75 - 1,90 euro) è risultato il prodotto Migliore del Test. Per l’ottimo rapporto tra qualità e prezzo, invece, si aggiudica il titolo di Miglior Acquisto Ovosano 6 uova grandi (0,87 - 1,10 euro): un uovo di questa marca costa solo 0,17 euro. 20 Altroconsumo 214 ı Aprile 2008 losa: quella di assegnare bollini di qualità da parte delle associazioni di categoria più per ragioni economiche che per una reale attribuzione di merito a un determinato prodotto. Lo diciamo spesso ai nostri soci: non fatevi abbagliare dai facili claim. Fa eccezione Ovomattina pasta gialla: sul guscio di questo campione abbiamo isolato il batterio Salmonella Thyphimurium. Abbiamo ripetuto la prova su un secondo lotto senza trovare altre tracce. Nella nostra tabella si merita una valutazione pessima. ■ Residui di farmaci. Sei anni fa abbiamo dovuto denunciare la situazione ai Nas: in ben 9 campioni (su 32 testati) avevamo trovato tracce di antibiotici vietati. Oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo: la situazione è decisamente migliorata. Lo dicono i dati. In questa prova abbiamo ricercato 27 differenti molecole di farmaci: alcune sono autorizzate per legge (seppur con un limite massimo di residui previsto da un Regolamento europeo); altre non vengono nemmeno contemplate e, dunque, sono vietate. Un solo campione (Le Naturelle) è risultato positivo. Va detto che la sostanza non è illegale e il quantitativo è esiguo: potrebbe essere frutto di una contaminazione crociata di mangimi usati per la galline. Per tutte le tasche L’uovo è un vero e proprio concentrato di principi nutritivi: esso costituisce un alimento di grande rilievo sia per l’alimentazione del bambino sia per quella dell’anziano. Il costo - davvero contenuto - è un buon motivo per preferirlo alcune volte ad altri alimenti ricchi di proteine come carne e latticini. Anche su questo prodotto però ci sono variazioni di prezzo, che vanno da 0,13 euro per un uovo discount (Delizia del Sole) a 0,40 euro per uno biologico (Ovito Bio). Pensateci durante la spesa.