Bar Sport, guarda la pagina

Transcript

Bar Sport, guarda la pagina
Sport 17
Corriere di Bologna Mercoledì 21 Dicembre 2011
BO
(
Ipse dixit
❜❜
di Guido De Carolis
Non ci sono
annunci da
fare ma sono
fiducioso
Vorrei affrontare il nebuloso problema delle
associazioni dei tifosi. L’anno scorso ho raccolto
l’appello di Consorte e ho versato la mia quota di
100 euro per l’associazione «Futuro Rossoblù», mi
sembrava l’unico modo per aiutare la società a
salvarsi. La creazione di un albo con i nomi degli
associati, l’organizzazione di un torneo tra gli
associati da giocare al Dall’Ara e, soprattutto,
l’idea di avere un rappresentante dei tifosi nel
consiglio di amministrazione mi piacevano
molto e mi avevano convinto ancora di più a
dare un aiuto. Purtroppo le promesse fatte
non sono state per nulla mantenute e mi sono
ritrovato solo con un kit di prodotti di dubbio
gusto e una metaforica «pacca sulle spalle». Tutto
questo rispecchia la confusione che regna nella
dirigenza. Presumo di parlare a nome delle
migliaia di tifosi delusi che hanno spontaneamente
dato un contributo solo in nome di una passione
che si chiama Bologna Football Club. Che ne pensa?
Lorenzo Bonazzi
Claudio Sabatini
Il rossoblù nel privato
Garics, l’avvocato
cresciuto con Lajos
e non avesse fatto il calciatore, ora
sarebbe in un’aula di tribunale.
«Avrei fatto l’avvocato. Nei film è
sempre un personaggio carismatico e
quel lavoro, quand’ero bambino, mi
sembrava molto affascinante». A
quattordici anni, Gyorgy Garics, però già
lasciava la sua Szombathley e si
trasferiva a Vienna per il pallone. Dal
Rapid Vienna al Napoli, poi all’Atalanta
e infine al Bologna: questo è stato il suo
percorso calcistico. Vive (e gioca) qui
sotto le due Torri da un anno e mezzo,
con Irene e suo figlio Alessandro. «Adoro
le passeggiate in centro con la mia
famiglia, facciamo spesa nei mercatini
sparsi per la città». Ama anche le serate
cinema, e il suo film preferito è «Tango e
Cash». Non fuma non beve, non ha un
tatuaggio uno, e detesta i social network.
Conosce invece sei lingue. Il terzino
poliglotta ovviamente parla italiano e
ungherese, ma anche l’inglese, il tedesco,
il francese e da poco pure lo spagnolo.
Serio, tranquillo, sempre pacato nei toni,
sembra ben più maturo dei suoi 27 anni.
Cultura
Grygory
Garics parla
sei lingue,
ama Vienna
e odia i social
network
Dopo la rottura del crociato, il 4 febbraio
scorso, e quindi la dura e lunga (8 mesi
di stop) riabilitazione, è cresciuto
ancora. «È stata una strada lunga e
molto dura: quando si inizia la
riabilitazione non si vede mai la luce.
Bisogna darsi l’input ogni giorno e non
perdersi d’animo, consapevoli che i frutti
si vedranno molto lontano nel tempo.
Quando sono entrato in campo dal primo
minuto a Verona è stata un’emozione
indescrivibile, mi ha ricordato il mio
esordio in serie A in Austria».
Szombathely è in Ungheria, ma Garics
gioca nella nazionale austriaca. L’idolo
di Gyorgy ragazzino era Lajos Detari,
sebbene sia sempre andato matto per
Zidane, Roberto Carlos e Ronaldo, contro
il quale ha pure giocato realizzando così
uno dei suoi sogni calcistici.
Bar Sport
di FRANCESCA BLESIO
S
LE ASSOCIAZIONI RESTANO UN BELL’ESEMPIO
A LUGLIO IL RAPPRESENTANTE IN CDA
La lettera
Non bisogna essere così pessimisti. Le associazioni
sono quattro: tifosi, artigiani, commercianti e
professionisti. Hanno raccolto circa un milione,
versato per intero nelle casse del club e proprio per
questo a breve diventeranno soci — in percentuale a
quanto messo — dei rossoblù. Non è di competenza
diretta del club gestire le associazioni (spetta ai vari
presidenti), ma a Casteldebole stanno facendo la loro
parte. Il libro con i nomi degli associati (verificarli
tutti è un lavorone) verrà dato alle stampe entro un
mese. Il torneo al Dall’Ara sarà fatto, ma si stanno
espletando le pratiche burocratiche: cinquemila
persone da gestire, anche a livello di liberatorie e
permessi, non sono poche. Il punto più sentito resta
Le lettere vanno inviate a:
Corriere di Bologna
via Baruzzi 1/2, 40138 Bologna
e-mail: [email protected]
però il rappresentante in cda. Funzionerà così. Entro
il 10 gennaio le quattro associazioni convocheranno
ognuna la propria assemblea che si terrà entro il 10
febbraio. In quella sede le associazioni di ogni
categoria dovranno eleggere i loro presidenti e vice.
Una volta designati, i rappresentanti dovranno
riunirsi e trovare un accordo sul nome da mandare
all’interno del cda rossoblù. L’associazione dei tifosi è
quella ccon più iscritti e maggior peso economico,
tutte però hanno contribuito. Magari — ma si tratta
di un suggerimento personale — si potrebbe pensare
a un rappresentante a rotazione, mutuando il
meccanismo per la presidenza dell’Unione Europea.
Quando sarà possibile vederlo? Verosimilmente da
luglio. Per tanti l’esperimento delle associazioni è
fallito, ma è falso. Fu un grande esempio di
mobilitazione e affezione. E gli attuali membri del cda
rossoblù, sempre così inclini e pronti a litigare per un
posticino più o meno al sole, dovrebbero ricordare lo
spirito che li ha portati fin dentro Casteldebole.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il domandone
Contro Venezia la quarta vittoria su cinque partite
risponde Daniele Labanti
«Gigli è il miglior lungo?
Adesso è dirompente
e non è una sorpresa»
?
http://crossover.corrieredibologna.corriere.it
tweet
Il calendario
Oggi
ore 20.45
Bologna
-Roma,
ore 20.45
Reggio
Emilia
-Biancoblù,
27/12 ore
20.30 Virtus
-Treviso
Peppe trascinatore
Petteri cecchino
E la Virtus vola
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Virtus batte con una prova convincente Venezia e
passa un Natale sereno al quarto posto della classifica.
Il volto sorridente di Peppe Poeta è l’emblema del buon
momento bianconero, il play ha preso le redini della
squadra dopo l’addio di McIntyre e l’ha pilotata a
quattro vittorie nelle ultime cinque partite. Meno
appariscente Petteri Koponen: è la prima punta che
nella cooperativa del gol di Finelli è diventato più un
centravanti di manovra che uno stoccatore da 15 tiri a
partita. Ma quando conta non sbaglia.
Angelo Gigli è il miglior acquisto della Virtus
nel rapporto qualità-prezzo?
Gigli è una sorpresa solo per chi credeva fosse
finito. È esperto, capisce il gioco, è in grado di
difendere su 4 e 5 e soprattutto sul pick’n’roll. In
attacco non ha un grande range di tiro, ma può
fare un canestro dalla media e sfrutta bene gli
spazi per tagliare dentro. Con queste
caratteristiche, a 28 anni non puoi essere finito
nemmeno se sei reduce da molti mesi di stop per
svariati infortuni. Ci ha messo qualche settimana
per trovare la brillantezza perduta, ma ora va
confermata la sensazione che sia stato il miglior
acquisto dell’estate e non è un’eresia sostenere che
Gigli sia uno dei centri più forti del campionato.
Le sue cifre sono lusinghiere: 7,9 punti e 5,7
rimbalzi di media, con il 73% da due
e 10,6 di valutazione. Ma nelle
ultime quattro partite, il
rendimento s’è notevolmente alzato:
12,8 punti e 7,5 rimbalzi di media
con 16,8 di valutazione.
Quest’estate s’è rischiato di
prendere Sandro Nicevic, che poi il
suo agente serbo ha spedito alla
Sutor, ma Gigli e doveva essere l’unico obiettivo.
La sliding door è stata fortunata per la V.
Qualcuno lamenta che Lang non rende (ed è vero,
Kris adesso è un problema... Anche a causa di un
infortunio) e che Cdr non è un americano da 20
punti. Non va però dimenticato che la Virtus ha
puntato su Poeta e Koponen, su Sanikidze e Gigli:
se gli americani non fossero in grado di essere di
complemento, sarebbe un problema. Lang deve
migliorare. Cdr non si tocca. E Gigli nemmeno.
twitter @tripke_corriere
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Consumazione al banco Esasperante
lentezza al ristorante di Beppe Signori:
pare che per portarti i piatti debbano
aspettare un ok da Singapore.
Turkyilmaz è tornato a casa: ha un ristorante e un negozio di telefonini
Virtus-Ferrara del 25 dicembre 2008
L’idea di Sabatini: in campo il giorno di Natale
Kuby fa gol con gli smartphone
di LUCA AQUINO
di ALESSANDRO MOSSINI
Da un’idea di Claudio Sabatini, basata sulla
possibilità di sfruttare il buco lasciato dalla
sosta del campionato di calcio per dare più
visibilità alla pallacanestro, il 25 dicembre
2008 si gioca la prima partita di Natale nella
storia del basket italiano. La Virtus, alla
Futurshow Station, sfida la Carife Ferrara in
un pomeriggio diverso dal solito, con aria di
festa dappertutto, cappelli da Babbo Natale
in testa, telecamere di Sky a testimoniare
l’evento e Gobbo di Notre Dame in scena
nello spettacolo dell’intervallo all’americana.
L’unico volto cupo della giornata è quello di
Earl Boykins, la stella di quella Virtus
allestita per competere al top e che avrebbe
vinto l’Eurochallenge. Il play scapperà senza
permesso negli Usa il giorno dopo per far
operare il figlio alle adenoidi e a Natale di
fatto «sciopera» in campo prendendosi un
solo tiro in 17’, ma la Virtus s’impone 78-63.
K
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ubilay Turkyilmaz è stato
uno dei giocatori più amati
dal tifo rossoblù all’inizio degli
anni ’90, nonostante la squadra
vivesse un momento difficile:
attaccante nato a Bellinzona il 4
marzo 1967, è stato il primo
svizzero di origini turche a
giocare nel campionato italiano e
al Bologna ha giocato tre
stagioni, dal 1990 al 1993, con 90
presenze complessive e 25 gol (9
in A, in 22 partite, 15 in B e una
in Coppa Italia). Il talento non
mancava, a Kuby-gol, tanto che
in quegli anni era uno dei rari
rossoblù impegnati con le
nazionali: con la Svizzera ha
segnato 34 reti in 62 gare —
record di reti con la maglia
elvetica battuto solo da Frei nel
2008 — e si è ritirato dal calcio
professionistico nel 2002 a causa
di un serio problema al
ginocchio. Dopo una parentesi
nel calcio dilettante elvetico nel
Canton Ticino e un’esperienza da
dirigente nel «suo» Bellinzona,
spesso in affari con squadre
italiane durante la sua gestione,
Turkyilmaz ora ha praticamente
lasciato il mondo del calcio:
«Faccio una vita semplice, di
tanto in tanto commento le
partite di calcio per la RSI, la
radio-televisione svizzera. Ho
aperto un negozio di telefoni a
Bellinzona e mi occupo di un
ristorante: mi basta quello che
ho». Attività diversificate,
dunque, con il calcio che è
rimasto solo un hobby, al pari del
golf con il quale si diletta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA