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Cultura e spettacoli
LIBERTÀ
Venerdì 10 maggio 2013
Con gli Uriah Heep sapore di anni ’60
La leggendaria band rock inglese di scena stasera a Cortemaggiore
CORTEMAGGIORE - Per alcuni, sono stati una spanna sopra a tutti nel cielo del rock. Tutti li ricordano come un grande gruppo e chi li conosce sa quanto
siano poco etichettabili. Musica ad ampio respiro, intrisa di
rabbiosa e grintosa elettricità
ma anche di repentine svolte
verso melodie dolci e quiete.
Nei ’70, tutto si sviluppava su
questi due poli opposti e gli Uriah Heep seppero interpretare
alla perfezione quel tempo.
Provenienti dai gloriosi ’60,
gruppo capitale nella storia del
rock, leggendari nella loro Inghilterra e idolatrati in tutto il
mondo, gli Uriah Heep approdano stasera a Cortemaggiore
per la tappa più attesa del minitour italico che li impegna in
questi giorni.
Il concerto, che ripercorrerà
quarant’anni di carriera, è a
supporto dell’album Into the
wild, uscito nel 2011, seguito
del rifacimento di vecchie hit
come Celebration, 2009, e
Wake the sleeper, 2008, primo
La leggendaria
band inglese
degli Uriah
Heep
lavoro in studio dopo 10 anni
di assenza delle scene. Quello
degli Uriah Heep, con il loro
hard rock sconfinante nella
psichedelia, è un ritorno eccellente. Con Deep Purple,
Black Sabbath e Led Zeppelin
hanno costruito un sound che
ha cambiato la storia della
musica dura inglese. Oltre 30
milioni di dischi venduti, 48
Paesi toccati dai loro concerti.
Ecco la formazione in pedana:
Mick Box (chitarra e voce, fondatore della band), Trevor Bolder (basso) Bernie Shaw (voce), Phil Lanzon (tastiere e voce) e Russel Gilbrook (batteria). Apertura porte alle 21, opening-live degli Ancillotti e
dj-set di riguardo con la procace Angel Devil Rock.
Paolo Schiavi
Quartetto Bernini:
suggestioni d’archi
Splendida prova per la Società dei Concerti
PIACENZA - Ritrovare nell’ope-
ra d’arte la propria storia,
sentire l’espressione artistica attraverso le proprie esperienze e sensazioni, cogliere
grazie al colore, al timbro e
all’armonia quell’“inespresso” che ci fa scorgere l’“oltre”.
Questo ha fatto provare al
pubblico presente l’altra sera nel Salone del Conservatorio, per un nuovo appuntamento della Società dei
Concerti, il Quartetto Bernini che ha conquistato con un
programma vario e una sentita esecuzione capace di emozionare, suggestionare e
stimolare in ogni ascoltatore
la propria sensibilità e il proprio vissuto.
Controllo, concentrazione
e comunicazione sono stati
la forza interpretativa del
Quartetto Bernini, formato
dai violinisti Marco Serino e
Yoko Ichihara, dal violista
Gianluca Saggini e dal violoncellista Valeriano Taddeo.
Il loro stile non lascia indifferenti, cattura.
Langsamer Satz per quartetto d’archi di Anton von
Webern ha aperto la serata:
pagina per nulla dodecafonica, come sarebbe dato aspettarsi, risente invece di un influsso brahmsiano e mahleriano che la inserisce in un
clima tardo-romantico. Riuscito l’amalgama timbrico
del Quartetto Bernini, le rarefatte sonorità e i pizzicati.
La Grande Fuga in Si bemolle maggiore op. 133 di
Beethoven ha sbalordito l’uditorio. Opera ardita e estrema trascende il proprio tempo. Risulta contemporanea,
ma anche enigmatica, come
risultarono enigmatiche agli
orecchi dei contemporanei
del compositore le composizioni cameristiche per la
particolare struttura, il nuovo e l’incomprensibile che
comunicavano.
Il lavoro di composizione
degli ultimi quartetti, di cui
la Grande Fuga fa parte, fu
intenso tanto da riempire la
vita di Beethoven in quegli
anni segnata dalla sordità e
dalla crescente solitudine interiore. Gli ultimi Quartetti
di Beethoven hanno sempre
rappresentato, sia per gli esecutori che per gli ascoltatori, un vertice di difficoltà.
Mirabile il Quartetto Bernini nel creare l’opera d’arte,
nel rappresentare la tensione continua, l’arditezza e la
singolarità della forma: il
suono delle corde era aspro,
crudo; il movimento energico segnato da sonorità forti
con timbri scarni.
L’intervallo è servito per
sedimentare le sensazioni
generate
dall’esecuzione
della Grande Fuga.
Nella seconda parte del
concerto il Quartetto Bernini
si è arricchito del violinista
Alberto Bologni e del pianista Giuseppe Bruno per l’interpretazione del Concerto in
Re per violino, pianoforte e
quartetto d’archi, op. 21 di
Ernest Chausson.
Opera atipica, non scritta
per sestetto, ma per due solisti con accompagnamento
di quartetto d’archi, si svolge
in un’aperta cantabilità, in
una felice invenzione melo-
Il Quartetto
Bernini durante
il bellissimo
concerto al
Nicolini
dica. Particolarmente apprezzata la fresca, elegante e
cadenzata Sicilienne; così
come il sofferto “Grave”, costruito su un disegno ripetitivo del pianoforte, che si è
concluso con una magistrale
sintonia tra tutti e sei gli interpreti. Bel dialogo tra
Quartetto e solisti, ottima interazione tra i musicisti: fu-
Lea Rossi
Bologna: anche i piacentini Caboni e Tonelli alla mostra con opere all’asta per i paesi terremotati
BOLOGNA - Una mostra di inci-
sioni per raccogliere fondi da
destinare al recupero degli
archivi danneggiati dal terremoto che nel maggio di un
anno fa colpì vari Comuni
dell’Emilia Romagna. E’ l’iniziativa promossa dall’Anai Sezione Emilia Romagna, in
collaborazione con Ali (Associazione liberi incisori), Soprintendenza archivistica per
l’Emilia Romagna, Direzione
regionale per i beni culturali e
paesaggistici dell’Emilia Romagna, Associazione Sos Archivi e Biblioteche, Fondazione Mondadori, con il patrocinio dell’Ibc, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna. L’Anai devolverà l’intero
ricavato all’aiuto degli archivi disastrati dal sisma, secondo le priorità di intervento
concordate con la Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna, dando - assicura l’Associazione nazionale
archivistica italiana - un pubblico resoconto dell’impiego
Sopra da sinistra: Lino Caboni “Notturno” e Roberto Tonelli “Ancora un’alba sul mondo”
delle risorse raccolte.
Le opere donate alla sezione emiliano-romagnola dell’Anai dall’Ali di Bologna, dall’Associazione Italiana Ex Libris, dalle gallerie Stamparte
di Arrigo Quattrini e G7 di Ginevra Grigolo di Bologna saranno esposte nella mostra
Terra tremuit che si inaugurerà questo pomeriggio alle
16.30 a Bologna nel Museo
della Sanità, in via Clavature
8-10, nel suggestivo spazio
gentilmente messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.
Sarà presente l’onorevole
Manuela Ghizzoni, già presidente della VII Commissione
(Cultura, scienza e istruzione) della Camera dei deputati, mentre l’attrice Marinella
Manicardi rievocherà quanto
il trio Tangos y Algo Mas
composto da tre degli elementi di spicco dell’Ensemble Strumentale Scaligero:
Mario Marzi ai saxofoni, Simone Zanchini alla fisarmonica e Paolo Zannini al pianoforte.
Le musiche in programma
sono opera di Piazzolla, Gardel, Weill, Galliano e Lloyd
Webber. Il concerto di lunedì 20 maggio a Castelsangiovanni, sarà dedicato all’associazione “Amici del-
accadde nel maggio 2012 attraverso la lettura di alcuni
brani, a evidenziare le devastanti conseguenze delle
scosse sullo stesso patrimonio culturale.
Il progetto dell’Anai vuole
appunto portare all’attenzione la necessità di provvedere
al restauro e al riordino degli
archivi comunali, in quanto una volta conclusi i cantieri
ven 17/05
Chiuri e Tango y Algo Mas a Castello:
rinviato al 20 il concerto per il Palestrina
se di forza maggiore il nuovo
appuntamento della stagione concertistica del Teatro
Verdi di Castelsangiovanni,
proposta dall’Istituto Palestrina con la direzione artistica del maestro Giuseppe
Albanesi, programmato per
sabato 11 maggio, verrà posticipato a lunedì 20 maggio,
sempre alle ore 21 al “Verdi”.
Si tratta di Vuelvo al Sur,
che vede in scena il mezzosoprano Annamaria Chiuri e
Il pubblico ha quindi lasciato la sala tenendo a mente la melodia sognante che si
sviluppa su un movimento
cristallino del pianoforte,
piccolo capolavoro, perfetto
come commento sonoro di
un film, che nel bis i musicisti hanno forse ancor meglio
interpretato.
Incisioni per il recupero degli archivi comunali
ERA IN PROGRAMMA SABATO
CASTELSANGIOVANNI - Per cau-
sione timbrica, controllo
strumentale e intesa interpretativa.
Annunciando il bis, il violinista Bologni ha spiegato:
«Non esistendo in letteratura
un altro brano per questa
formazione, offriamo un bis
nel senso letterale del termine: riproponiamo la Sicilienne».
Restaurant Pizza & Disco
Dj JEDDA
+ Resident Voice EDO ZORATTI
Guest Voice from VILLAPAPEETE
Milano Marittima ALEX D
sab 18/05
sugli edifici - restano da attuarsi tutte quelle misure per
rendere la documentazione
di piccole e grandi comunità
ancora fruibili al pubblico. In
omaggio agli intervenuti una
copia del catalogo della rassegna, con le immagini di tutte le opere esposte, visionabili anche su internet, all’indirizzo http: //artepergliarchivi. wordpress. com (come pure sul sito web di Ali, http:
//www. alincisori. it), dove è
anche possibile scaricare il
modulo per formulare un’offerta, partendo da una base
minima di 200 euro, relativa
ai pezzi partecipanti all’iniziativa, tra cui le incisioni dei
piacentini Lino Caboni e Roberto Tonelli.
Il 4 giugno, ultimo giorno
di apertura della mostra (visitabile da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15
alle 19) gli organizzatori
provvederanno ad abbinare
a ciascuna opere la relativa
offerta.
Anna Anselmi
MISS NADY
CASTELVETRO (PC)
www.missnady.it
0523.824565
QUESTA SERA
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SABATO KATTY PIVA
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per la pubblicità su “Libertà”
Restaurant Pizza & Show
LIVE BAND VINILE
+ Dj DOCTOR M
Il mezzosoprano Annamaria Chiuri
l’arte e della musica” di Santa Cristina e Bissone.
r. s.
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SS 45 - Strada bobbiese 81
Piacenza
info. 338 3352453
mer 22/05
Restaurant Pizza & Show
LIVE BAND ANIMA
+ Dj ROBERTO MILANI
Via Giarelli, 4/6 - Piacenza
Servizio necrologie
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