disciplinatamente

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disciplinatamente
DISCIPLINATAMENTE
Gian Maria Zapelli
L’autenticità è una disciplina, perché è un diventare, non solo un essere. La nostra
autenticità non è solo ciò che già siamo. Vi è una nostra autenticità in attesa di
essere realizzata, che ci appartiene come possibilità. Occorre impegno per
impossessarsene. Occorre disciplina, necessaria per contrastare la spontaneità, che
è ripetizione, riproduzione di ciò che già siamo, e non raramente una riproduzione
non eccellente. Realizzare tutta la nostra autenticità richiede la forza di volontà
indispensabile per contrastare quel che già siamo. "Quando mi libero da quello che
sono divento quello che posso (essere)." (Bachelard G., 1972)
I Greci chiamavano enkrateia il dominio di sé, necessario per governare il conflitto
tra i nostri diversi bisogni. Ulisse è il prototipo di enkrateia, nel saper governare le
proprie emozioni, nell'esercitare una forza di volontà, sino a imporre di essere legato
nell'ascolto delle sirene, sapendo che altrimenti avrebbe ceduto. Ulisse sa resistere,
sa trattenere, ha energie psicologiche che gli consentono di autocontrollarsi e
regolare i propri comportamenti sulla base di finalità e valori. Allo stesso tempo sa
abbandonarsi e lasciarsi andare agli impulsi quando non compromettono il suo
futuro e i suoi obiettivi.
Aristotele ha scritto della sophrosyne, del controllo di sé, dell'autoregolazione dei
propri impulsi. Essere autentici e realizzare la propria identità sono il risultato della
capacità di possedere sophrosyne, perché richiedono di tenere la briglia dei nostri
desideri e delle nostre spontaneità meno eccellenti. Spesso vorremmo di più,
vorremmo creare il nostro futuro e impossessarci di nuove esperienze, arricchirci di
modi d’agire migliori. Sennonché la giornata finisce come quella del giorno prima,
senza una disciplina che si impone sugli impulsi e sulla protervia delle abitudini.
La capacità di autodisciplina è dunque la capacità di controllare i comportamenti, gli
impulsi e le reazioni che spontaneamente si producono in noi. L’autocontrollo ha
bisogno di energia mentale. Con l’autodisciplina si dirigono i nostri modi di agire,
secondo le modalità che abbiamo scelto e che crediamo siano le migliori. Non vi è
cambiamento ed eccellenza senza la capacità di autodisciplina. Quest’ultima è
un’abilità (non è un talento innato). Come ogni abilità è tanto più sviluppata tanto più
la si allena e la si pratica. Ognuno ha a disposizione una limitata quantità di energia
mentale per esercitare l’autocontrollo, esattamente come quella muscolare. Quando
l’energia mentale e psicologica viene esaurita nello sforzo reattivo e nello stress non
ne rimane per attività e sforzi che pur consideriamo utili. Non è il tempo che ci
manca, se desideriamo fare un po’ di attività fisica settimanalmente, nemmeno è il
tempo la ragione che ci impedisce di leggere un po’ di più o di impegnarci
nell’imparare qualcosa di nuovo. Ciò che manca è l’energia necessaria per
esercitare una forza di volontà sulla fatica, sulla pigrizia, sulle modalità spontanee e
reattive che abbiamo. Avere a disposizione le energie che ci occorrono per
affrontare la fatica necessaria per controllare ciò che vivremmo spontaneamente
richiede di saperle non disperdere, di saper organizzare la nostra vita sottraendoci a
inutili consumi psicologici.
Essere dotati di disciplina nell’autocontrollo consente di alleare pensiero e
comportamento, di trasformare desideri in modi di agire, di passare dal rimpianto
alla soddisfazione.
PRATICA-MENTE
Suggerimenti per allenare la tua autodisciplina e per risparmiare energie poter
utilizzare per i tuoi traguardi di maggiore autenticità:
 avere ben presenti le conseguenze negative e ciò che perdi se non eserciti
autocontrollo su tuoi comportamenti;
 testimoniare e rendere pubblici i tuoi obiettivi di cambiamento;
 prevenire o evitare le situazioni che possono causare una perdita del tuo
proposito di autocontrollo;
 mettere pause e momenti di rilassamento, per non esaurire le tue energie
mentali e psicologiche;
 esercitarti regolarmente con piccole pratiche di autocontrollo (trattenerti da
mangiare un cibo, importi una postura del corpo, fare sempre le scale,
ecc.).