spermiogramma - Analisi di Laboratorio

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spermiogramma - Analisi di Laboratorio
SPERMIOGRAMMA
Cosa è . Lo spermiogramma è un esame di Laboratorio rivolto allo studio del liquido seminale.
Perché si esegue. Si esegue perché è ancora considerato uno strumento fondamentale per valutare e
dare indicazioni sulla fertilità maschile.
Quali sono i limiti. Le risposte fornite dallo spermiogramma sulla capacità riproduttive non sono
comunque definitive ,poiché si tratta di un esame in vitro che può non riflettere il comportamento
del liquido seminale nell’apparato riproduttivo femminile.
Inoltre, studia una sola eiaculazione e può accadere ,per es. , che in quel determinato momento il
numero degli spermatozoi sia solo occasionalmente inferiore ai limiti considerati “normali”.
Per una prima valutazione del paziente ,quindi, dovrebbero essere esaminati due campioni raccolti
in un periodo compreso tra un minimo di 7 giorni ed un massimo di 3 mesi. Ogni uomo ,infatti,
rinnova i propri spermatozoi ogni 3 mesi (ciò rende necessario , al fine di verificare gli esiti di una
eventuale terapia intrapresa, attendere almeno tre mesi dal loro inizio prima di ripetere l’esame) .
Inoltre la produzione dei gameti è influenzata da molteplici fattori.
Fattori che influenzano la produzione degli spermatozoi.
1. Temperatura : l’aumento della temperatura scrotale determina un aumento di spermatozoi
con forme anomale , riduzione della motilità e riduzione del numero . E’ importante ,quindi ,
l’esposizione a fonti di calore elevate per brevi periodi così come una esposizione a
temperature più moderate ma per periodi prolungati : bagni caldi ,saune , il posizionamento
del computer sulle gambe , ecc. Inoltre vi sono attività lavorative a rischio da questo punto
di vista come saldatori , fornai o comunque coloro che lavorano in vicinanza di fonti di
calore importanti. Ricordiamo che anche un banale stato febbrile , determinando un aumento
della temperatura anche dei testicoli può determinare una alterazione temporanea e
reversibile della spermatogenesi . All’influenza della temperatura va associato anche il
VARICOCELE (dilatazione varicosa delle vene dello scroto). Le vene dilatate , infatti ,
determinano un innalzamento di pochi gradi della temperatura del testicolo ,aumento che
altera la funzionalità , il numero e la densità degli spermatozoi, e che se si mantiene per
lungo tempo può causare infertilità.
2. Esposizione a sostanze tossiche ,radioattive ,pesticidi , diserbanti , idrocarburi policiclici
aromatici , possono incrementare il rischio di infertilità.
3. Il fumo di sigarette si associa ad una più alta percentuale di spermatozoi malformati
(teratospermia) ma può alterare anche il volume dell’eiaculato , la concentrazione e la
motilità degli spermatozoi.
4. Deleterio è l’uso di droghe sia le cosiddette “leggere” come la marijuana che quelle
“pesanti” come l’eroina o la cocaina , poiché inducono un peggioramento delle qualità del
liquido seminale ed hanno un effetto “castrante” come i farmaci dopanti.
5. E’ noto l’effetto negativo sulla spermatogenesi di alcuni antibiotici (es. gentamicina ,
streptomicina, ofloxacina , nitrofurantoina) o di altre sostanze , utilizzate per la terapia di
patologie concomitanti , che possono determinare un calo della libido e/o disturbi
dell’erezione o annullare l’eiaculazione come alcuni antidepressivi.
6. L’età avanzata dell’uomo si associa a riduzione del volume dell’eiaculato e della motilità
degli spermatozoi.
7. Infezioni delle ghiandole sessuali dell’uomo possono comportare marcate alterazioni del
numero,forma e motilità degli spermatozoi. La ricerca dei microrganismi potenzialmente
patogeni si effettua con la spermio coltura.
Raccolta e consegna del campione.
Le modalità di raccolta del campione sono molto importanti ai fini dell’attendibilità dell’esame
per cui è necessario rispettarle con scrupolo.
Le regole preliminari sono:
1. Astinenza dei rapporti compresa tra 3 e 5 giorni; Si precisa che per “astinenza” si
intende mancata eiaculazione cioè rapporto sessuale, masturbazione o polluzione
notturna. In presenza di questi eventi è consigliabile rinviare l’esame.
I giorni di astinenza sono un parametro standardizzato atto a confrontare gli esami tra
loro altrimenti se si effettua ,per es., una analisi con 4 giorni di astinenza ed una con 15
non si hanno dati attendibili . Il liquido seminale non peggiora se l’astinenza aumenta , è
solo più probabile trovare spermatozoi immobili per l’aumento di tempo di
stazionamento nelle vie genitali.
1. Eiaculazione ottenuta esclusivamente per masturbazione evitando l’uso del
profilattico o la tecnica del coito interrotto. I comuni profilattici non devono essere usati
perché possono interferire con la vitalità degli spermatozoi; il coitus interruptus non è
accettabile per la raccolta perché è possibile che venga persa la prima parte
dell’eiaculato che contiene normalmente la più alta concentrazione degli spermatozoi.
2. Raccolta completa dell’eiaculazione : prima della masturbazione procedere ad una
adeguata igiene delle mani e del pene. Utilizzando contenitori adeguati (in genere si
usano contenitori per urine a bocca larga) raccogliere l’intera emissione del liquido
seminale ; campioni incompleti non dovrebbero essere analizzati in modo particolare se
è andata persa la prima frazione. Dopo l’eiaculazione attendere il tempo necessario
affinchè il pene torni pressoché flaccido e spremere dalla base verso la punta per far
uscire tutto il liquido seminale dall’uretra; l’uretra maschile in erezione , infatti, contiene
in media 1 ml di liquido seminale e per campioni di eiaculazione non abbondante questa
aliquota persa può modificare i parametri dello spermiogramma.
3. Consegna del campione entro 1 ora : dopo l’eiaculazione far pervenire il campione al
laboratorio entro 30/60 minuti , evitando shock termici (meno di 20 °C e più di 40 °C) .
Per questo motivo , è preferibile effettuare la raccolta direttamente presso il laboratorio.
4. Assenza di terapie farmacologica o sostanze teoricamente dannose per la
spermatogenesi (sopra descritte) nei 30 giorni che precedono l’esame
Valutazione del liquido seminale.
Lo spermiogramma prevede una valutazione macroscopica ed una valutazione microscopica.
- L’analisi macroscopica prende in considerazione i seguenti parametri:
1. Volume dell’eiaculato;
2. pH
3. liquefazione (appena emesso il liquido seminale coagula per poi liquefarsi
nuovamente dopo 30-60 minuti)
4. viscosità .La viscosità non va confusa con la fluidificazione: mentre la
fluidificazione è un processo transitorio, la viscosità è una caratteristica permanente
di un determinato liquido seminale . Normalmente viene valutata facendo defluire
lentamente il liquido seminale da una pipetta: il liquido seminale non viscoso forma
un filo inferiore a 2 cm. L’eccessiva viscosità impedisce il normale movimento degli
spermatozoi.
5. Colore
- L’analisi microscopica permette di valutare:
1. Concentrazione (quantità per ml ) degli spermatozoi,
2. Motilità : la motilità viene divisa in 4 classi:
 Tipo a : movimenti rettilinei, vivaci e progressivi;
 Tipo b : movimenti lenti o non progressivi ;
 Tipo c : movimenti vivaci ma non progressivi ;
 Tipo d : assenza di movimento
3. Vitalità : esistono teste (es.eosina) che consentono di individuare spermatozoi
immobili ma vitali.
4. Morfologia : preparati dopo opportune colorazioni permettono di valutare la forma e
la normalità della testa del corpo e della coda degli spermatozoi.
Tests aggiuntivi :
1. Fruttosio : rispecchia la funzione secretoria delle vescichette seminali .
2. Acido citrico : fornisce una valida misura della secrezione prostatica.
3. MAR test : il MAR test (mixed antiglobulin reaction ) è un esame che serve per
ricercare gli anticorpi anti- spermatozoo adesi agli stessi . La presenza di questi
anticorpi è tipica ed è considerata specifica dell’infertilità su base immunitaria.
Valori normali . In risposta alla crescente richiesta di standardizzazione delle metodiche
per l’esame del liquido seminale la World Health Organization (WHO) ha pubblicato per la
I^ volta nel 1980 un “Manuale di laboratorio per l’esame del liquido seminale” in cui si
elencavano le linee guida per l’esecuzione dell’esame. Tali linee guida , in seguito alle
nuove conoscenze , sono state modificate nel 1987, nel 1992 ,nel 1999 e nel 2010.
Dal 2010 nei laboratori sono quindi entrate in vigore le nuove linee guida , in cui i valori
minimi di riferimento sono stati stabiliti grazie ad uno studio di Cooper et al. Condotto su
1900 uomini di comprovata fertilità , vale a dire che hanno ottenuto una gravidanza nella
partner entro un anno di rapporti liberi.
I parametri sono stati misurati ed espressi in percentili ,che di fatto descrivono la probabilità
di ottenere una gravidanza in relazione allo stato dei parametri seminali.
PARAMETRI
VALORI 5°
VALORI 50°
VALORI 95°
SEMINALI
PERCENTILE PERCENTILE PERCENTILE
Volume (ml)
1.5
3.7
6.8
pH
>7.2
>7.2
>7.2
N° spermatozoi/ml
15 milioni
73 milioni
213 milioni
N° spermatozoi/eiaculato
39 milioni
255 milioni
802 milioni
Motilità progressiva
32%
55%
72%
Motilità totale
40%
61%
78 %
Vitalità
>58%
>58%
>58%
Forme normali
4%
15%
44%
Leucociti
<1 milione/ml
<1 milione/ml
<1 milione/ml
Anticorpi antispermatozoo:
<50%
<50%
<50%
Mar test IgG/IgA
Dalla tabella si evince che possono essere considerati fertili tutti gli uomini con parametri
dello spermiogramma che superano quelli indicati dal 5° percentile , tenendo conto che
quanto più tali parametri saranno superiori al 5° percentile , tanto maggiori saranno le
probabilità di successo.
Infine è corretto sottolineare come il 5% dei soggetti studiati da Cooper abbiano ottenuto
una gravidanza pur avendo spermio grammi con valori inferiori a quelli di riferimento. Da
ciò si può dedurre che il solo spermiogramma non è sufficiente per la valutazione della
fertilità maschile e che , infine, i valori di riferimento sono indicatori di fertilità ma non la
garantiscono.
A cura di A.Proietti
Informazioni:
 L’esame si esegue dal lunedì al venerdì per appuntamento.

L’esito si ottiene dopo 5-7 gg. Lavorativi (dipende anche se è richiesta spermio
coltura)
 Il costo dell’esame è di € 85,00.
Esami correlati:
 -Spermiocoltura per batteri comuni (costo € 20,00).
 Ricerca Mycoplasmi (€ 25,00)