Discorso dell`Ambasciatore Reinhard Schäfers in occasione dell
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Discorso dell`Ambasciatore Reinhard Schäfers in occasione dell
Discorso dell’Ambasciatore Reinhard Schäfers in occasione dell'evento Rosetta/Philae a Palazzo Farnese in data 5.12.2014 - Fa fede il discorso effettivamente pronunciato - Stimati membri del Senato e della Camera, (tbc) Eccellenze, Cara Cathérine, Cari Studenti, Signore e Signori, condivido le parole della mia collega, l’Ambasciatrice Colonna. Anche per me è una particolare gioia poterVi salutare qui oggi in occasione del nostro evento congiunto. L’occasione, come sapete, è un progetto iniziato quasi due decenni fa e che inciderà ancora a lungo sul nostro futuro. Per noi – Germania, Francia e Italia – questo è un grande motivo per festeggiare. Vogliamo cogliere quest’occasione per sottolineare l’importanza della ricerca e dello sviluppo, in particolare del settore aerospaziale. Pertanto abbiamo aderito con piacere alla proposta dell’ASI, a cui rivolgo un cordiale ringraziamento. Il progetto “Rosetta” fu avviato nel 1996. Nel 2004 la sonda iniziò il suo viaggio nello spazio e già ora, dopo 10 anni, ha battuto alcuni record storici: È stata infatti la prima sonda spaziale a orbitare intorno al nucleo di una cometa, ad approcciare lateralmente una cometa osservandola e affiancandola per un anno e mezzo. È stata la prima sonda spaziale a volare molto vicino all'orbita di Giove, utilizzando cellule solari come fonte di energia principale. È stata la prima sonda spaziale ad esaminare da vicino la superficie ghiacciata di una cometa. Così possiamo vedere come una cometa ghiacciata viene trasformata dal calore del sole, cambiando configurazione. Speriamo di ottenere molte altre importanti informazioni nel 2015. Rosetta è un progetto straordinario non soltanto per la ricerca spaziale, bensì anche per l’Europa e quindi per noi tutti. È espressione dei successi di cui è capace la nostra comunità internazionale grazie ad una proficua cooperazione. Attraverso l’ottima e produttiva collaborazione di diversi Paesi europei - oltre a Germania, Francia e Italia anche Finlandia, Gran Bretagna, Irlanda, Austria, Ungheria, (Polonia) e ringrazio i loro rappresentanti per essere presenti qui oggi [da parte dell’ESA sono altresì da menzionare i Paesi Bassi, la Norvegia, la Svezia, la Svizzera e la Spagna] – si ottengono importanti risultati per la scienza e la tecnologia, per i quali il congiunto impegno finanziario ha costituito un presupposto imprescindibile. Il costo complessivo del progetto Rosetta è pari a 1,4 miliardi, di cui circa 220 milioni sono serviti per il lander Philae. Sembra molto. Eppure, per il periodo dal 1996 al 2015 questa spesa corrisponde, ripartita tra i Paesi partner dell’ESA, a un contributo annuo di 20 centesimi per abitante. Inoltre, in tutta l’Europa sono oltre 300 i ricercatori che collaborano alla missione. L’Agenzia Spaziale Europea ESA dà lavoro complessivamente a circa 2220 persone. Anche il Centro Aerospaziale Tedesco DLR partecipa in modo determinante al progetto con il Centro di controllo del lander Philae a Colonia. Il successo della Missione Rosetta si orienta al motto: tutti hanno contribuito a questa missione, da solo non ce l’avrebbe fatta nessuno! Questo vale per l’aerospazio così come per la politica europea per la pace. Tale cooperazione verrà proseguita in molti ambiti della ricerca europea, in cui si potranno cogliere i frutti della riuscita Missione Rosetta. In Europa possiamo essere fieri di aver avviato un’interazione che ci consente di superare noi stessi. L’agenzia spaziale indiana a settembre è riuscita, come prima nazione asiatica, a far entrare un veicolo spaziale senza pilota nell’orbita di Marte. Questo dovrebbe ricordarci che nelle future questioni decisive per il nostro pianeta non dobbiamo lavorare gli uni contro gli altri, bensì insieme agli altri Stati e organizzazioni. La NASA ha partecipato come partner a questo progetto dell’ESA e si è congratulata con parole molto commoventi con i responsabili europei: “Thank you, ESA - The world is ours”. Alle ore 1:36 del 15 novembre il Philae è entrato in letargo. Tuttavia i dieci strumenti installati a bordo, facendo affidamento sulla batteria primaria, fino a quel momento avevano lavorato perfettamente per 60 ore. I dati raccolti vengono ora analizzati dagli studiosi incaricati. Philae e Rosetta sono il simbolo delle nostre capacità tecnologiche. I risultati sono di massima rilevanza per la scienza. Per quale motivo? 1. Poiché le comete sono in un certo qual modo i dinosauri del nostro sistema solare, esse conservano il materiale più primitivo e antico che ci potrebbe dare preziose informazioni sulla nascita del nostro sistema solare. 2. Il “cubo high-tech” Philae (citazione del DLR) studia in particolare la distribuzione degli elementi e dei loro isotopi, molecole organiche, minerali e ferro, per poter da ultimo fornire, con l’ausilio delle nuove informazioni acquisite, risposte all’interrogativo sull’iniziale scintilla della vita (sulla terra o nell’universo?). 3. Tre strumenti scientifici essenziali esemplificano in modo straordinario l’importanza scientifica dei dati rilevati con Philae: - Il martello del lander Philae (le cui attività vengono guidate dal Control Center del DLR di Colonia) consente di prelevare campioni del materiale della superficie. (Avrebbe dovuto trapanare fino a 40 cm la superficie della cometa, invece ha sorprendentemente incontrato una forte resistenza, per cui i ricercatori suppongono vi sia uno strato duro di ghiaccio. Questo non se l’aspettavano affatto!) - Lander e orbiter: eseguono una radiografia della cometa da entrambi i lati, in modo da realizzare un modello tridimensionale del suo nucleo. (Così si potrà rispondere soprattutto all’interrogativo sulla struttura a strati e sulle caratteristiche fisiche di una cometa.) - La telecamera (ROLIS): esegue immagini che consentono risultati scientifici unici, che fanno già ora della Missione Rosetta un successo. - Già durante la discesa di Philae verso la cometa erano state scattate delle immagini, inoltre la telecamera era di nuovo attiva anche nel corso del terzo atterraggio. Con la valutazione e l’analisi dei rilievi inizia ora però la fase successiva, importantissima, della Missione Rosetta. Gli strumenti a bordo di Philae simboleggiano in modo efficace la collaborazione degli Stati e delle industrie coinvolti, poiché in Philae confluiscono le migliori capacità tecnologiche dell’Europa. I dieci strumenti del lander vedono tra l’altro la partecipazione determinante di istituti di ricerca e università di Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Ungheria. Pertanto, congratulazioni a tutti noi! Avanti così, Europa!