Corsa di prova
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t e c . N e w s 1 7 : H A R T I N G Te c h n o l o g y G r o u p Gert Havermann Corsa di prova HARTING ottimizza la caratterizzazione delle proprietà di alta frequenza Al fine di rispondere ai requisiti delle sempre maggiori velocità di trasferimento dati anche dal punto di vista della tecnica di misurazione, il Signal Integrity Labor del gruppo tecnologico HARTING è stato dotato di una stazione di prova. Le stazioni di prova derivano dalla tecnologia dei semiconduttori, ma possono essere impiegate anche per la caratterizzazione di alta frequenza dei componenti elettronici passivi, quali connettori o circuiti stampati. La difficoltà nella caratterizzazione dei componenti consiste nell‘allacciamento del singolo componente agli strumenti di misura necessari. Per la caratterizzazione di gran parte delle proprietà occorre che i connettori siano montati su una scheda stampata. Questa, accanto all’interfaccia verso il dispositivo di misura, deve inoltre disporre di uno schema conduttivo corrispondente alla misurazione, affinché le caratteristiche della scheda non si sovrappongano a quelle del connettore. Per questo motivo, per le diverse misurazioni occorre impiegare diversi circuiti stampati. Le schede per la caratterizzazione di alta frequenza devono essere progettate con bassa perdita 64 e riflessione con interferenze minime, al fine di permettere l’estrazione delle caratteristiche pure del connettore. Per l’allacciamento al dispositivo di misura occorrono connettori coassiali di alta qualità, che coprano l’intera banda di frequenza da misurare. Il passaggio dal connettore coassiale al circuito stampato dev’essere simulato e ottimizzato in modo molto impegnativo, per garantire una misura pulita. L’ingombro dei connettori coassiali richiede linee verso la scheda stampata relativamente lunghe e quindi soggette a perdite (Vedi Fig. 1: Scheda stampata di prova). Una stazione di prova sostituisce i harting tec.News 17 (2009) tec.News 17: Professional Broadcast Fig. 1: Scheda stampata di prova con connettore coassiale connettori coassiali e riduce al minimo la complessità delle schede di prova, con un contemporaneo miglioramento della qualità delle misurazioni. Una stazione di prova è essenzialmente un apparecchio meccanico che permette di posizionare con alta precisione diverse teste di misura sul dispositivo in prova (Vedi Fig. 2: Stazione di prova). Il posizionamento delle teste di misura può teoricamente avvenire anche manualmente con movimenti tranquilli, ma i dati marginali meccanici delle teste di misura dell’alta frequenza determinano chiaramente le necessità di una stazione di prova: - distanze contatti minime < 0,1 mm - contatto contemporaneo in 8-12 punti per linea dati (a seconda della testa di misura) - ressione di contatto uniforme, riproducibile e con la minima tolleranza possibile (spesso inferiore a ±0,1N) Poiché il contatto avviene direttamente sulla scheda stampata o sul dispositivo in prova, viene meno la necessità degli ingombranti connettori coassiali (vedi fig. 3: Scheda di prova). La ridotta distanza di contatto delle punte di misura permette inoltre di posizionare i (cuscinetti) di contatto della scheda stampata molto vicino all’oggetto da misurare, con una forte riduzione della lunghezza delle linee. Le linee ideali sono talmente corte da esercitare un influsso trascurabile. Nella maggior parte dei casi, la misurazione delle proprietà passive di un singolo componente di sistema (ad es. backplane), a causa delle dimensioni e della geometria di tale componente, non è eseguibile direttamente con la stazione Fig. 2: Stazione di prova Fig. 3: Circuito stampato di test con elementi di contatto per stazione di prova di prova. Tuttavia, la stazione di prova può essere utilizzata per misurare le caratteristiche delle schede di prova, per poi scorporarli dai dati di misura complessivi (deembedding). Quel che resta sono le caratteristiche del componente desiderato. Gert Havermann Signal Integrity Engineer, Germany HARTING Technology Group [email protected] 65