Il bilancio UE: un approccio integrato lingua-contenuto

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Il bilancio UE: un approccio integrato lingua-contenuto
Strumenti
docente
di Economia aziendale
SETTEMBRE/OTTOBRE
2006
Il bilancio UE:
un approccio integrato
lingua-contenuto
I
l presente intervento si inserisce nell’esperienza SSIS sotto la guida del professor Stefano Aicardi, che ringrazio, e sulle orme del progetto europeo CLIL –
Content Language Integrated Learning – volto a promuovere insegnamenti disciplinari in lingua. L’utilizzo specifico da parte dei docenti è per una classe V o ITC, nella
programmazione di Scienza delle finanze, al termine del modulo sul bilancio, in quanto il tema dell’unità didattica presentata è il Bilancio dell’Unione europea.
Per la realizzazione del percorso vengono dati come prerequisiti gli obiettivi e i contenuti riferibili al bilancio dello Stato italiano, al bilancio pubblico in generale e alla spesa pubblica e alle teorie della finanza pubblica (le unità didattiche precedenti), nonché nozioni
relative al diritto pubblico e ai bilanci (Economia aziendale).
Con riguardo alla sola Scienza delle finanze: saper discutere e spiegare i concetti di contabilità nazionale, bilancia dei pagamenti, spesa pubblica, entrata pubblica, privatizzazione, incidenza della spesa pubblica sul Pil, sistema di bilancio italiano, relazione previsionale e programmatica, relazione generale sulla situazione economica del Paese,
parametri di convergenza di Maastricht, patto di stabilità e crescita.
CLIL e obiettivi
Content Language Integrated Learning è il nome di un progetto europeo nato nel 19981999 e successivamente incrementato in estensione e intensione a mano a mano che le
esperienze si accumulavano e nuovi soggetti (università, scuole superiori, enti) aderivano.
L’apprendimento integrato di lingua e contenuti ha come focus l’insegnamento di materie non linguistiche attraverso una lingua straniera o L21.
Agli esordi venne fondato un Consorzio CLIL, con sempre maggiori compiti, pubblicato il testo Iniziative CLIL per il millennio, lanciati programmi transnazionali di sviluppo professionale per l’istruzione primaria e secondaria. Dal 2001 si è resa disponibile
una tipologia esauriente CLIL europea e il Compendio CLIL.
Riguardo alle scuole superiori sono stati sviluppati strumenti di qualità che includono
CLIL tra i fattori che ne elevano il livello.
Tra i numerosi obiettivi delle varie tipologie CLIL ho selezionato e adattato quelli relativi alla fattispecie di progetto contenutistico che vado a disegnare e cioè:
fornire opportunità di studiare il bilancio attraverso diverse angolature a matrice
internazionale;
accedere a obiettivi relativi all’acquisizione della terminologia specifica giuridicoeconomica in lingua;
preparare i ragazzi/e al loro futuro professionale e accademico fornendo le basi per
interazioni di successo in Europa e nel mondo.
La cosa da fare, prima di presentare il progetto in Collegio Docenti, è una comparazio1. G. Langè, Apprendere una materia in un’altra lingua, “Lingua Nuova e Didattica”, a. 30, n. 4, settembre
2001, pp. 24-30.
ELEMOND SCUOLA & AZIENDA
di Paola Sacchetti
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ne con il Pof, che metta in evidenza l’interesse dell’intero Istituto per il valore aggiunto
qualitativo derivante da tale pratica. Inoltre, sarebbe opportuno cercare altri docenti
disposti a sperimentare queste modalità di azione, specialmente in sede di Dipartimento di Materia e Consiglio di Classe.
Sarebbe molto interessante che un gruppo di insegnanti nel Consiglio di Classe fornisse
la disponibilità a trattare almeno una unità didattica in lingua durante l’anno scolastico.
Per quanto riguarda invece gli altri obiettivi di natura cognitiva disciplinare dell’unità didattica, si segnalano:
riconoscere e spiegare i termini: Budget, budgetary cycle, public intervention, redistribution, macro-economic stabilization, regulation, open method of coordination, objectives 1, 2
and 3; Stability and Growth Pact; Structural Funds and Cohesion Fund, European Court of
Auditors, Common agricultural policy (CAP), Convergence criteria;
conoscere i principi fondamentali del budget comunitario;
comprendere la procedura di formazione, approvazione e controllo del bilancio UE;
analizzare discorsi di presentazione governativa del bilancio nel mondo anglosassone
e in Europa (USA, UK, UE) distinguendo entità e tipologie di intervento pubblico, con
particolare riguardo all’esiguità del bilancio UE;
confrontare le simbologie iconiche tratte da autorevoli quotidiani con le nozioni
apprese relativamente alle politiche di bilancio;
estrapolare le linee di divisione tra i Paesi membri, relativamente al bilancio.
Tutto, ovviamente, si svolge in lingua inglese.
Sono presenti anche obiettivi trasversali, sviluppati soprattutto durante le attività di
cooperative learning, che mirano a sviluppare abilità sociali quali condividere, chiedere
aiuto, lodare, rimanere sul c ompito, esprimere sostegno, ascoltare ecc. sempre in un
contesto disciplinare-linguistico. L’insegnante le osserverà e ne discuterà con i ragazzi
al momento del feedback, previsto alla fine della programmazione dell’UD.
Contenuti
I contenuti affrontati sono:
l’intervento UE: redistribuzione, regolazione, stabilizzazione macroeconomica;
conseguenze dell’esiguità del budget comunitario sul tipo di policy-making;
strategia di Lisbona e Open Method of Coordination;
bilanci del mondo anglosassone a confronto: USA e UK;
principi del bilancio comunitario: unità, universalità, specializzazione, annualità,
pubblicità, veridicità;
procedura di formazione, approvazione e controllo del bilancio UE.
Metodologie e motivazione delle scelte
ELEMOND SCUOLA & AZIENDA
Lo svolgimento dell’UD2 del modulo “Il bilancio” segue una serie di metodologie, scelte in funzione della elaborazione degli obiettivi e dei contenuti da esaminare e tiene in
considerazione i diversi stili comunicativi, cognitivi e relazionali degli alunni.
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La prima idea portante è quella della collaborazione e compresenza con l’insegnante di inglese, dunque, l’adattamento di una serie di contenuti e proposte in maniera
interdisciplinare e collaborativa, stimolante per i ragazzi che hanno sempre a disposizione un punto fermo di riferimento in materia linguistica e un altro per quanto riguarda la disciplina, dunque le curiosità emerse durante le lezioni. La preoccupazione del/i
docenti è infatti quella di arrivare tassello dopo tassello alla costruzione di una conoscenza duratura e interiorizzata, sentita come propria personale scoperta dai discenti.
Il secondo cardine è costituito da un modo di veicolare i contenuti disciplinari che
incuriosisca e motivi partendo da rappresentazioni iconiche e mentali evocanti interessi
propri dei ragazzi/e di classe V superiore, per arrivare ad altrettante idee a loro non note
e tuttavia alle prime collegate da un nesso logico forte. Gli strumenti utilizzati in questo
senso sono eminentemente presentazioni in PowerPoint dove è possibile soffermarsi
su immagini e significati, nonché avere quegli elementi che catturano dapprima l’attenzione sulle domande stimolo proposte, poi su un inquadramento logico delle risposte.
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Ulteriore importante tassello è la naturalezza con la quale si viene immersi nell’elemento
linguistico, dunque si cercherà inizialmente di non irrigidire le situazioni, incoraggiando
spesso attraverso uno stile educativo aperto e disponibile. In questo senso le opinioni dell’insegnante devono essere costruite coinvolgendo gli allievi/e nelle proprie riflessioni.
Lo svolgimento dell’UD tiene conto principalmente dello sviluppo di una adeguata
motivazione, che renda l’ambiente linguistico da “estraneo” a proprio, uno spazio dove
ci si muova con agio e aumentata facilità grazie alla esposizione sempre maggiore.
Premetto che la necessità di integrare il CLIL con altre unità da svolgersi a cura dello
stesso insegnante di Scienza delle finanze prevede una modalità di verifica sommativa
finale che nel nostro caso consisterà in un paio di domande in sede di verifica di fine
modulo (su tutto il bilancio) e diverse verifiche formative in itinere.
Modi e strumenti dell’intervento
Durante l’arco delle tre lezioni (due da 2 ore e una da 1 ora), che ricostruisco sequenzialmente con tempi e modi nelle tabelle riportate a fine paragrafo, si attinge variamente alla “cassetta degli attrezzi” del corpo docente.
Il brainstorming è utilizzato in:
LEZ I - Per ricostruire un quadro organico con le istituzioni dell’Unione europea
attraverso recupero e sistematizzazione dei prerequisiti dal Diritto pubblico (hanno
appena trattato il modulo “L’UE e le organizzazioni internazionali”).
La lezione partecipata-interattiva ricorre in:
LEZ I - Per la presentazione del progetto CLIL attraverso riferimenti alla realtà quotidiana dei ragazzi e frequenti incoraggiamenti per via della situazione in lingua, inizialmente percepita come anomala. Sono presenti l’apporto e il sostegno del docente di
Inglese che aiuta gli studenti a formulare i pensieri e li instrada;
LEZ I - Per la presentazione delle attività di stabilizzazione, redistribuzione, regolazione e classificazione delle attività UE. Si vogliono collegare le fattispecie reali ai
modelli teorici così individuati, stimolando i ragazzi;
LEZ I - Domande stimolo per ricercare la motivazione intrinseca dei ragazzi, avvicinando l’UE ai loro interessi. Questioni utilizzate anche per sviluppare la capacità di comparare
le diverse modalità di intervento o non intervento dello Stato a livello internazionale.
Le lezioni sono supportate da:
presentazione PowerPoint che viene poi fotocopiata per la classe, libro di testo e
glossary (estratto a cura dell’insegnante dal glossario consultabile sul sito dell’Unione europea);
mappe concettuali (inserite in PowerPoint) e icone utilizzate in quanto favoriscono l’apprendimento metacognitivo, essendo in sintonia con le modalità naturali di funzionamento del cervello umano. Esse, attraverso collegamenti reticolari e rappresentazioni visive, aumentano elaborazione e ritenzione a livello cerebrale.
LEZ II - La si usa nella versione multimediale con una presentazione PowerPoint che
serve a riallacciarsi alle nozioni sull’Unione europea recuperate in precedenza, anche
attraverso il lavoro domestico, a sistematizzarle e inserirle nel processo di bilancio.
Sono presenti schemi sintetici del ciclo di bilancio e vengono spiegati i principi contabili ai quali si ispira. Durante l’unità didattica sono state strutturate tre attività di cooperative learning (a coppie con discussione collettiva finale) durante la quale gli alunni
devono riformulare in lingua determinati passaggi e utilizzarli criticamente nella successiva discussione, dando vita a un momento gestito autonomamente e a uno collettivo.
Il cooperative learning serve a creare una situazione di aiuto reciproco nella comprensione
e rielaborazione di contenuti economico-finanziari in lingua.
I lavori vengono assegnati durante le lezioni I e II alla metà dei gruppi in una versione,
all’altra metà nell’altra, in modo da creare spazi per un apprendimento e confronto reciproco nella discussione collettiva che seguirà. Gli obiettivi dell’attività sono soprattutto
sociali e relazionali.
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La lezione frontale multimediale è utilizzata in:
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Durante lo svolgimento del lavoro i docenti seguono attentamente le fasi, avvicinandosi ai
vari gruppi e, se possibile, sedendosi con loro; osservano informalmente il comportamento degli studenti e intervengono direttamente solo in caso di infrazione delle regole prestabilite o se i ragazzi fanno domande di chiarimento, ma comunque senza mai dare risposte
relative al comportamento da tenere e alle risposte da dare per raggiungere lo scopo.
Si ritiene che i ragazzi possano al momento trarre relativamente scarso vantaggio da un
lavoro in gruppi superiori a due, per via della ancora scarsa autonomia linguistica. Le
abilità espressive di ciascuno verranno invece valorizzate da una discussione finale dei
lavori di coppia, con tutta la classe, sotto il controllo degli insegnanti.
Il lavoro domestico ha funzione di rielaborazione dei materiali, anche alla luce di
nuovi testi, e di verifica formativa. La correzione riveste particolare importanza in questo senso. Nella lezione I si assegna la sintesi di voci dal glossario dell’UE, esercizio di
minore impatto rispetto a una produzione e valutazione autonoma in lingua e che dal
punto di vista disciplinare consolida alcuni cardini dell’UD. Per la lezione II il lavoro è
più interpretativo in quanto si tratta della comprensione di un testo sulle divisioni in
materia di bilancio (tra Paesi su varie questioni) e della rappresentazione su mappa concettuale di quanto approfondito dalle domande e non solo.
Dopo le tabelle di Articolazione dell’attività didattica, vengono riportati alcuni esempi
di strumenti didattici un lingua.
Lezione 1
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Soggetti
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Articolazione dell’attività didattica
Tipo
di attività
Risorse
Tempi previsti
(in minuti)
Insegnanti
di Inglese
e Scienza
delle finanze (SF)
Presentazione del progetto CLIL e sua riconduzione alla motiva- Lezione
zione intrinseca dei ragazzi che viene così stimolata. Primo partecipata
impatto soft, denso di incoraggiamenti, con l’ambiente in lingua
10’
Insegnante
di Scienza
delle finanze
(in compresenza
con Inglese che
sta tra i banchi
aiutando
e correggendo,
i ragazzi)
Recupero dei prerequisiti attraverso domande ed eventuale Brainstorming Lavagna,
glossary
integrazione, brainstorming sulla natura e articolazione delle
istituzioni dell’Unione europea, in inglese: l’insegnante disegna
alla lavagna lo schema con le istituzioni dell’UE e le loro interrelazioni su indicazione dei ragazzi (hanno appena affrontato il
tema in Diritto) fornendo aiuti e consentendo l’utilizzo del glossario UE
30’
Insegnante
di SF e Inglese;
ragazzi
Attraverso domande-stimolo supportate da icone su PowerPoint Domandee utilizzando animazioni per evidenziare e “movimentare” i con- stimolo,
cetti più rilevanti, l’insegnante collega le attività UE alla vita quo- discussione
tidiana dei ragazzi (automobile, lipgloss, fragole, cioccolato)
Presentazione
in PowerPoint;
fotocopie,
glossario
20’
Insegnante
di SF e Inglese;
ragazzi
Presentazione delle attività di regolazione, stabilizzazione, redi- Lezione
stribuzione e classificazione delle attività menzionate in prece- partecipata
denza da parte dei ragazzi (tramite completamento di una
mappa muta)
Presentazione in
PowerPoint; con
mappa
muta
10’
Insegnante
di SF e Inglese;
ragazzi
Domanda stimolo su quali scelte politiche intraprendere vista Domandal’esiguità del budget UE, conseguente discussione, allargamen- stimolo
to dell’ottica a USA e UK che invece rientrano in tipologie con
cospicue disponibilità di bilancio
Insegnante
di SF e Inglese;
ragazzi
Cooperative learning a coppie, sullo State of the Union Address
2005 di Bush e sul Budgetary Briefing 2005 del Cancelliere
dello Scacchiere Gordon Brown con conseguente discussione.
Gli insegnanti girano tra i banchi per aiutare, riformulando le
questioni. Individuazione di una via per il sociale dell’Unione
europea nella strategia di Lisbona e l’Open Method of
Coordination
Insegnante SF
Assegnazione del lavoro domestico: sintesi di alcuni concetti dal Lavoro
glossary (3-10 righe)
domestico
Cooperative
learning
(work in
pairs),
discussione
5’
Presentazione
in PowerPoint;
con vignette
satiriche,
documenti
adattati
dall’insegnante
per il cooperative
learning,
istruzioni
20’
Glossary
5’
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Lezione 2
Soggetti
Tipo
di attività
Articolazione dell’attività didattica
Risorse
Tempi previsti
(in minuti)
Insegnanti
di Inglese e SF
Correzione del lavoro domestico nella quale viene richiesto ai Verifica
ragazzi di leggere ad alta voce in inglese la loro sintesi
formativa
Glossary
15’
Insegnante
di SF
Presentazione di principi e ciclo di bilancio UE
Presentazione in
PowerPoint;
glossary
30’
Insegnante
di SF e Inglese;
ragazzi
Cooperative learning su un documento adattato dall’insegnan- Cooperative
te, relativo alle principali voci attive e passive del bilancio UE e learning
successiva discussione. Gli insegnanti girano tra i banchi per discussione
aiutare riformulando le questioni
Brano adattato,
istruzioni, glossary
45’
Insegnante
di SF e Inglese;
ragazzi
Lettura in classe da parte dei ragazzi, a turno, dell’estratto su Lavoro
cui si baserà il lavoro domestico
domestico
Brano adattato,
istruzioni,
schema analitico
da riempire
10’
Risorse
Tempi previsti
(in minuti)
Glossary,
materiali forniti
in precedenza
30’
Lezione
frontale
multimediale
Lezione 3
Tipo
di attività
Articolazione dell’attività didattica
Insegnanti
di Inglese e SF
Correzione del lavoro domestico nella quale si cerca di creare Verifica
un dibattito
formativa
Insegnante
di SF e Inglese;
ragazzi
Discussione in inglese sulle impressioni relative alle politiche di Feedback
bilancio, alle cose rimaste più impresse, a quelle che non piacciono, all’esperienza CLIL, alla ricerca di suggerimenti e nuove idee
20’
Esempi di materiale didattico in lingua
EU budget
THE KEY CLEAVAGES AND CORE ISSUES1
(…) There were divisions along budgetary negotiations: between the net contributors and net beneficiaries;
between the major contributors and those who contributed proportionately less; between those who wanted
to push for deep reform in the CAP [Common Agricultural Policy, instructor’s note] and those who wanted to
protect the existing regime; and between the UK, with its budgetary rebate, and those who wanted to replace
the rebate mechanism.
(…) These cleavages translated especially into divisions between the Mediterranean states and their northern
partners, and another between France and Germany on agriculture. The core issues revolved around the
traditional budgetary issues of burden-sharing and the manner in which the pattern of EU expenditure and
revenue-raising impacted on net financial flows. The constellation of forces on these issues had, however,
changed, and the shadow of future enlargements added force to those who wished to control and to
contain EU expenditure. The growing “net contributors” club became extremely vocal in its demand for a
fairer system of burden-sharing.
(…) As for the revenue side of the budget there has been strong pressure for change.
The Berlin European Council Conclusions (1999) underlined the key principles to govern the system of “own
resources” by stating that they should be “equitable, transparent, cost-effective and simple”. Agreement
was reached to make “own resources” more progressive and based on “ability to contribute”.
This reduced the maximum rate of call on the VAT [Value Added Tax, instructor’s note] resource to 0.75% in
2002 and 0.50% in 2004, as this element of revenue had been clearly identified as regressive for the least
prosperous member states.
As a consequence, the GNP resource became more significant. Provision was made for a review of the system by 2006.
1. Source: Laffan, B. and Shackleton, M. (2000) “The Budget: Who Gets What, When and How” in Wallace, H. and Wallace, W.
(eds.) Policy Making in the European Union (New York: Oxford University Press, pp. 232-237).
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A suggestion:
make use of your
textbook
(the part on tax issues)
SETTEMBRE/OTTOBRE
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PROVIDE CONTEXT-DRIVEN DEFINITIONS FOR THE FOLLOWING
STATEMENTS:
1. budgetary rebate;
2. fairier system of burden-sharing;
3. Agreement was reached to make “own resources” more
progressive and based on the “ability to contribute”.
1. .....................................................................................................................................
........................................................................................................................................
........................................................................................................................................
2. .....................................................................................................................................
........................................................................................................................................
........................................................................................................................................
3. ....................................................................................................................................
........................................................................................................................................
........................................................................................................................................
KEY CLEAVAGES
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FILL IN THE FOLLOWING TRIANGLES DETECTING BUDGETARY NEGOTIATIONS MAIN CHALLENGES
AND OPPOSING ACTORS.
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