Missori rivuole i soldi, il Tar per ora dice “n o”

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Missori rivuole i soldi, il Tar per ora dice “n o”
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LATINA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
IL GIORNALE DI LATINA
SANITA’
Ambulatori, l’Asl aumenta le prestazioni
L
a Asl di Latina tra le
prime della Regione Lazio - si legge
nella nota - ha ricondotto tutte le attività libero professionaliall’interno degli spazi disponibili presso le
strutture dell’Azienda, eliminando la cosiddetta libera professione intramuraria allargata. Dal 2014 l'Asl è impegnata
a diversi livelli a cercare di ottenere l'abbattimento dei tempi
di attesa per le prestazioni ambulatoriali per esterni. A tale
scopo sono state intraprese nel
corso dell'anno 2014 numerose attività incluse nel piano
aziendale di governodelle liste
di attesa, come previsto dalla
IL DATO
Regione Lazio, che continuerannoanchenel 2015,miratealla riduzione dei tempi di attesa
delle prestazioni erogate ai cittadini e consistenti soprattutto
nella riorganizzazione dell'offerta e nel governo della domanda. In particolare, i dati di monitoraggio disponibili dimostrano
che l'Azienda ha erogato ai cittadini nel 2014 un numero di prestazioni ambulatoriali in regime
istituzionale di gran lunga superiorealle prestazioniche isingoli
professionisti hanno svolto in
regime di libera professione intramuraria: considerando le prestazioni “critiche” oggetto del
monitoraggio regionale, in regime istituzionale sono state svolte
oltre 214.000 mila prestazioni a
fronte di31.000 circa resein ALPI. Occorre tuttavia constatare
chei tempidi attesaper leprestazioni istituzionali di “primo accesso”, nonostante la sensibile riduzioneottenuta conilprogetto
di abbattimento messo in campo dalla Regione, risultino ancora eccessivi e superiori a quelli in
regime ALPI, diversamente dalle prestazioni rese per controlli e
percorsi assistenziali organizzati
che sfuggono al calcolo dei tempi medi. Tuttavia, una corretta
valutazione del problema deve
considerare l’incidenza degli
utenti che non si presentano
all’appuntamento, che rappresentano circa il 20% del totale, e
di quelle prestazioni che “naturalmente” sono prenotate in
tempi lunghi: per queste ultime,
oggetto del progetto di riduzionedeitempi diattesa,laRegione
Lazio ha calcolato nel 60% gli
utenti che non hanno voluto
usufruire della possibilità di anticipare la prenotazione.Lo sforzo dell'Azienda è orientato a
riorganizzare le modalità di prescrizione e prenotazione secondo classi di priorità e tempi massimi di attesa differenziati in base
a criteri clinici ben definiti, secondo una strategia di governo
della domanda e di appropriatezza dell'offerta, a partire dalle
prestazioni di diagnostica per
immagini”.
Un paziente su cinque si prenota ma non si presenta nel giorno fissato per l’esame diagonostico
Tac ed ecografie, utenti fantasma
La percentuale di assenze supera il 30% per alcune risonanze magnetiche. Due su tre disertano la visita ai nei
di MARCO BATTISTINI
U
n utente su cinque prenota la
visita o l’esame
diagnostico ma
non si presenta nel giorno
indicato dall’Asl. Una tendenza particolarmente forte anche nelle prestazioni
critiche. Eclatanti alcuni
dati. 25 pazienti su 27 (ovvero il 92%) risulta assente
al momento dell’Elettromiografia semplice neurografia; 42 su 106 non vanno
ad effettuare l’ecografia ginecologica (39%); 101 su
354 disertano l’ecografia
morfologica (28,5%); 12 su
40 non vanno a farsi la risonanza magnetica della spalla sinistra; la percentuale di
assenze sale al 32% per la risonanza della spalla destra.
Molti buchi neri
nelle prestazioni
più critiche
Cifre piuttosto clamorose si
registrano per delle semplici
Tac. Spicca il 56% di utenti
assenti per la tomografia assiale
computerizzata
dell’addome superiore totale; 6 su 17 non si presentano
per una Tac del rachide cervicale, mentre per la Tac
dell’addome completo la
percentuale di utenti che disertano l’esame sfiora il
30%. Sia pure in maniera
meno netta il trend si conferma pure per le visite spe-
cialistiche. Spicca il 72% di
assenti per la visita dermatologica dei nei, come anche il 43% della visita ostetrica, il 28% della visita al-
IL CONTENZIOSO
Missori rivuole i soldi, il Tar per ora dice “no”
Il medico universitario reintegrato ricorre per gli arretrati, ma rischia di non essere accontentato
C
aso Missori, il Tar
rileva profili di una
possibile inammissibilità del giudizio
di ottemperanza del professore
universitario contro l’Asl,
emettendo
un’ordinanza
istruttoria con relativa richiestadi nuovi atti. L’ex primario
universitario della Neurotraumatologia del Goretti, Paolo
Missori, chiede all’Asl il pagamento degli stipendi arretrati
dopo la sentenza che nel 2012
dispose la reintegra in ospedale
oltre ad un maxi risarcimento
di circa 100.000 euro. L’azienda sanitaria hapresentato reclamo presso il Tribunale del Lavoro, contro la reintegra del
professore. L’Asl non intende
eseguire la sentenza ed ha chie-
sto la revoca della pronuncia.
Come è noto, fu disposta la destrutturazione del primario (licenziamento, ndr) nel 2009 per
giusta causa, dopo la vicenda
relativa al decesso di una donna
di Fondi nel gennaio 2009. Il
Tar di Latina nelmarzo 2012 ha
quindi accolto il ricorso di Missori. Quest’ultimo era stato sostituito sempre nel 2009 dal
professor Antonino Raco, anche per via delle tensioni venutesi a creare fra la Neurochirurgia ospedaliera e gli universitari. Missori decise di impugnare
proprio la nomina di Raco, per
poter rientrare nel reparto successivamente spostato dal Goretti all’Icot.Il 10gennaio 2009
la paziente Giuseppina Capotosti era giunta al reparto di
Neurochirurgia dell'ospedale
Goretti di Latina, direttamente
dal S.Giovannidi Diodi Fondi.
La donna era stata colpita da
uno “spandimento ematico cerebrale”. La donna veniva operata il giorno successivo per decompressione e trasferita quindi in Rianimazione, dove giungeva in stato di coma. La paziente è quindi morta il 18 gennaio. A seguito della tragedia,
l'Asl chiese ed ottenne il “licenziamento” del professor Paolo
Missori, responsabile della
Neurotraumatologia universitaria. Il primario della Neurochirurgia Stefano Savino venne
invece prima sospeso (con richiesta di licenziamento) e poi
“assolto” dal comitato dei garanti della Regione Lazio.
lergologica ed il 30% della
visita ortopedica patologica
della colonna vertebrale.
Numeri che possono avere
diverse chiavi di lettura. Va
detto comunque come gli
sforzi dell’azienda sanitaria
si siano moltiplicati nell’ultimo anno. Anche per le
analisi di laboratorio. E’
giusto ricordare come si
possono scaricare i referti
online. Non sarà più necessario mettersi in coda allo
sportello dell'azienda sanitaria: con il nuovo portale è
possibile scaricare gratuitamente i referti delle analisi
di laboratorio in ogni momento della giornata e in
qualsiasi giorno della settimana, da qualunque dispositivo connesso alla rete internet.
Simonetta e Valerio ringraziano di cuore l’equipe medica del professor Giuseppe Cimino, il dottor Sergio
Mecarocci, le dottoresse
Angela Rago, Natalia Cenfra e Simona Tommasini, il
personale infermieristico
tutto dell’ospedale Icot di
Latina, Divisione universitaria – Ematologia La Sapienza, per le amorevoli
cure e assistenza prestate al
carissimo marito e papà
Dottor GIUSEPPE
VOCISANO
Uomo di alte doti
morali, umanitarie
e professionali
Grazie a tutti coloro che
numerosissimi hanno desiderato rendergli l’ultimo
saluto e si sono stretti attorno a noi in questo momento tanto doloroso.
Una messa in suffragio sarà
celebrata oggi, mercoledì
11 febbraio alle 18, presso
la parrocchia San Luca a
Latina.