factoring e concentrazione dei rischi

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factoring e concentrazione dei rischi
FACTORING E
CONCENTRAZIONE DEI
RISCHI
Il 31 dicembre 1998 ha rappresentato una data importante
per gli intermediari finanziari sottoposti alla vigilanza prudenziale
della Banca d’Italia, ai sensi
dell’art. 107, comma 2, del Testo
Unico. Intorno a tale data ruotano
infatti alcune disposizioni transitorie relative alla disciplina della
concentrazione dei rischi.
Tali disposizioni riguardano
prima di tutto la definizione dei
grandi rischi, che fino al 31 dicembre 1998 sono considerati tali
per le posizioni di rischio risultanti
pari o superiori al 15% del patrimonio di vigilanza (anziché al
10%, come previsto dalle disposizioni generali).
SOMMARIO
-
Il mercato estero
Le statistiche
Notizie dai siti Web
Da: "Il Factoring: 10 domande e 10 risposte"
Notizie dalle Associate
Notizie dal Consiglio e dalle Commissioni Tec-niche
Le circolari Assifact
Attività associative
Documentazione distribuita
Ordina oggi…
Per quanto riguarda il limite individuale, fino alla stessa data del
ASSIFACT
Via Cerva, 9 – 20122 Milano
Tel. 0276020127 – Fax 0276020159
Internet www.assifact.it
31 dicembre 1998 si applica
un limite del 60% agli intermediari finanziari appartenenti ai
gruppi bancari (anziché del
40%).
Più in generale, agli intermediari finanziari è consentito
riallineare le posizioni di rischio verso la clientela (clienti
singoli o connessi in gruppo)
alle disposizioni, secondo i
seguenti termini:
x 60% del patrimonio di vigilanza entro il 31 dicembre
1996;
x 40% del patrimonio di vigilanza entro il 31 dicembre
1998;
x 25% del patrimonio di vigilanza entro il 31 dicembre
2001.
Per quanto riguarda, da ultimo, i grandi rischi, questi devono essere ricondotti dagli intermediari entro il limite globale nel più breve tempo possibile e comunque, ancora una
volta, entro il 31 dicembre
1998.
Non vi è dubbio quindi che
tale scadenza abbia prodotto
effetti rilevanti sulle relazioni
tra gli intermediari finanziari e
la clientela di maggiori dimensioni. La portata degli effetti
delle norme in tema di concentrazione dei rischi è peraltro
ampiamente differenziata in
relazione alle caratteristiche
delle specifiche attività finanziarie non bancarie.
Nell’ambito del rischio di
credito, le norme di vigilanza
prudenziale
esplicitamente
previste per gli intermediari fiNUMERO CHIUSO IL 02.03.99
nanziari sono rappresentate da
disposizioni in materia di frazionamento dei rischi, volte ad evitare l’assunzione di posizioni eccessivamente concentrate.
Gli intermediari sono tenuti, in
primo luogo, ad osservare un limite globale, cioè a contenere
l’ammontare complessivo dei
grandi rischi entro il limite di otto
volte il patrimonio di vigilanza. I
grandi rischi sono costituiti in particolare dalle posizioni di rischio di
importo pari o superiore al 10%
del patrimonio di vigilanza.
In secondo luogo gli intermediari sono tenuti ad osservare un
limite individuale, cioè a contenere ciascuna posizione di rischio
verso singoli clienti (o gruppi di
questi) entro il limite del 25% del
patrimonio di vigilanza.
Nel caso del factoring, gli anticipi erogati a fronte di acquisti di
crediti rappresentano attività a rischio nei confronti del debitore
ceduto, per le operazioni pro soluto, e del cedente, per le operazioni pro solvendo. In quest’ultimo
caso è lasciata all’intermediario la
facoltà di considerare l’esposizione in capo al debitore ceduto, applicando la relativa ponderazione;
tale opzione deve essere mantenuta con riferimento a tutte le operazioni concluse con il medesimo
cedente. Gli impegni assunti a
fronte di acquisti di crediti pro soluto relativi ad importi non anticipati, così come gli importi relativi
a crediti ceduti a terzi pro solvendo rientrano tra le attività di rischio
fuori bilancio. I crediti per cui
l’intermediario si limiti a curare
l’incasso senza alcun anticipo o
garanzia a fronte della cessione,
non costituiscono attività di rischio.
La normativa non si applica
comunque ai rapporti intercorrenti
tra società appartenenti al medesimo gruppo bancario; ai crediti
vantati nei confronti di altri soggetti iscritti nell’elenco speciale appartenenti al medesimo gruppo
dell’intermediario finanziario; ai
crediti acquistati da terzi e vantati
nei confronti di società appartenenti al gruppo dell’intermediario
finanziario (fattispecie tipica, ad
esempio, nel factoring cosiddetto
“monoceduto”, posto in essere
dalle società captive operanti
nell’ambito di gruppi non finanziari), a condizione che l’intermediario stesso non abbia in essere
operazioni di raccolta del risparmio presso il pubblico ai sensi
dell’art. 11 del Testo Unico; ai
crediti acquistati da terzi e vantati
nei confronti di società partecipanti al capitale dell’intermediario,
ancorché non appartenenti al medesimo gruppo (pluricaptive), a
condizione che queste svolgano
la propria attività prevalentemente
nei confronti degli stessi soci (con
preventiva comunicazione alla
Banca d’Italia, corredata dai riferimenti sulla compagine sociale e
sui soggetti nei confronti dei quali
viene svolta l’attività di factoring).
Gli intermediari finanziari appartenenti a gruppi bancari non
sono inoltre sottoposti ad alcun
limite globale nell’ammontare
complessivo dei grandi fidi; per
essi vige un limite individuale pari
al 40% del patrimonio di vigilanza
(anziché al 25%).
Certamente il modello di vigilanza prudenziale proposto dalla
Banca d’Italia per gli intermediari
finanziari
tiene conto dell’esigenza di assicurare la parità di
trattamento tra i diversi soggetti
operanti nel settore finanziario,
perseguendo un obiettivo di neutralità degli strumenti di controllo
rispetto alle formule istituzionali e
organizzative utilizzabili per lo
svolgimento dell’attività (intermediario finanziario specializzato o
pluriprodotto, offerta diretta da
parte della banca).
Esso si propone peraltro
anche di rispettare, attraverso
la differenziazione delle caratteristiche tecniche degli strumenti di vigilanza, le peculiarità delle tipologie di attività
svolte e delle modalità operative utilizzate, cosi’ come prospettato dalla delibera CICR
del 29 marzo 1994.
Tale finalità deve essere
tenuta presente nel valutare
l’impatto delle norme sulla
concentrazione
dei
rischi
sull’attività di factoring.
Il factoring si caratterizza
infatti per la particolarità del
rapporto tra il factor ed il cliente cedente e fa leva proprio
sull’acquisizione di un importo
rilevante di crediti nell’ambito
dell’economia
dell’impresa
cliente, che consente a
quest’ultima di sfruttare i vantaggi del ricorso allo strumento, in termini di risparmio di
costi amministrativi e organizzativi, ed alla società di factoring di acquisire una visione
ed un controllo più ampi ed efficaci dell’attività della clientela.
Nel factoring il controllo sulla concentrazione del rischio è
assicurato in via principale dalle politiche di composizione
dei portafogli crediti acquistati
(in termini di diversificazione e
frazionamento dei debitori ceduti), piuttosto che da una
parcellizzazione dei cedenti,
che porta ad alterare le specificità dello strumento creando
le
premesse
per
l’assunzione di generici e più
pericolosi rischi economici e
finanziari.
In questo senso le norme
generali sulla concentrazione
dei rischi non risultano “adatte”
alle caratteristiche dell’attività
di factoring e rischiano di segnare l’avvio di un processo di
alterazione dei connotati distintivi dello strumento, spingendo il comparto a modificare
significativamente la natura
delle relazioni con la clientela,
nella direzione dell’offerta di
generici apporti finanziari al
capitale circolante dell’impresa
più che di sostegno operativo alla
sua gestione dei crediti commerciali, per rispettare gli obblighi
previsti dalla vigilanza.
Ciò può compromettere l’evoluzione del settore del factoring,
da tempo impegnato in una importante opera di riconversione, tesa
a consolidare le differenze dei
prodotti offerti rispetto ai finanziamenti tradizionali, a tutto svantaggio di una equilibrata e diversificata offerta di servizi all’economia reale da parte del sistema finanziario.
La Banca d’Italia ha reagito
positivamente all’evidenziazione
delle problematiche sopra esposte
ed ha per il momento prorogato la
disciplina transitoria vigente.
(per informazioni:
Alessandro Carretta tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
IL MERCATO ESTERO
EUROPAFACTORING – LEGAL
AFFAIRS COMMITTEE
In occasione della Conferenza Annuale di Europafactoring,
Federazione Europea delle Associazioni Nazionali del Factoring,
tenutasi il 3 luglio 1998 a Stoccolma, è stato nominato chairman
della Europafactoring Legal Affairs Committee il Dr. Jur. Ulrich
Brink, responsabile della Deutsche Factoring Verband. Il giorno
19 maggio 1999 è prevista la prima riunione del suddetto Comitato, che tratterà i seguenti temi:
1.
UNCITRAL Draft convention on international receivables;
2.
Value Added Tax and
Factoring in Europe.
(per informazioni:
Liliana Corti tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
LE STATISTICHE
NOTIZIE DAI SITI WEB
IL MERCATO DEL FACTORING
Il sito Web di Assifact è stato
aggiornato:
(http://www.assifact.it)
Nel 1998 il mercato del factoring conferma, per il terzo anno consecutivo, una netta propensione alla crescita. Se nel 1997, infatti, il
turnover complessivo segnava un incremento pari al 20%, nel 1998
tale percentuale si è innalzata fino a raggiungere il 25%. Anche l'ammontare dei crediti acquistati in essere ha conosciuto un sensibile sviluppo, aumentando di 14 punti percentuali rispetto al medesimo campione censito nel 1997.
I dettagli delle statistiche ed i valori aggiornati sono disponibili anche presso il sito web Assifact, nella sezione "Statistiche 98".
(per informazioni :
Enrico Memo tel. 0276020127 E-mail: [email protected])
Notizie sull'impatto dell'Euro
sono disponibili al seguente
indirizzo:
http://www.finanze.it/xeuro.htm
Tutto sulla privacy:
http://www.privacy.it
(per informazioni:
Enrico Memo tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
DA: "IL FACTORING, 10
DOMANDE E 10
RISPOSTE"
Il factoring è un'alternativa
al finanziamento bancario?
Il factoring è uno strumento
per gestire professionalmente i
crediti e, come tale, comprende diversi servizi:
x Amministrazione, gestione
ed incasso dei crediti
x Assistenza legale nella fase di recupero dei crediti
x Valutazione dell'affidabilità
della clientela
x Anticipo dei crediti prima
della relativa scadenza
x Garanzia di buon fine delle
operazioni
(per informazioni:
Alessandro Carretta
tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
Crediti acquistati Crediti acquistati
in essere
in essere
al 31.12.98
al 31.12.97
Turnover
1998
Turnover
1997
RILEVAZIONE DATI STATISTICI ANNO 1998
Scadenza restituzione dischetto:
25 febbraio 1999
NOTIZIE DALLE
ASSOCIATE
Variazione di denominazione
➨
Dal 1° gennaio 1999
l’Istituto Bancario San Paolo di
Torino ha cambiato denominazione in San Paolo IMI.
Nuove cariche
➨
Comit Factoring S.p.A.
ha nominato come Direttore, in
sostituzione del Sig. Ugo Ingrassia, il Sig. Luciano Menegotto.
(per informazioni:
Barbara Perego tel. 02.76020127
E-mail: [email protected])
NOTIZIE DAL
CONSIGLIO E DALLE
COMMISSIONI
TECNICHE
Dal Consiglio
➨
Dal 2 febbraio il Sig.
Luciano Menegotto (Direttore
Comit Factoring S.p.A.) ed il
Sig. Giorgio Burchi (Amministratore Delegato Mediofactoring S.p.A.) sostituiscono in
Consiglio Assifact rispettivamente il Sig. Ugo Ingrassia
ed il Dott. Carlo Alfei.
➨
Il Consiglio Assifact,
in data 2 febbraio, ha designato due nuovi membri del
Comitato Esecutivo nella
persona del Sig. Luciano
Menegotto (Comit Factoring
S.p.A.) e del Sig. Giorgio
Burchi
(Mediofactoring
S.p.A.).
➨
Il Consiglio di Assifact ha recentemente ammesso una nuova Associata.
Le Associate Assifact sono
attualmente 35: ABF Factoring, Banca Carige, Banca di
Roma, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco di Desio
e della Brianza, C.B.I. Factor,
Centro Factoring, Cofiri F&L,
Comit Factoring, Credem
Factor, Credit Factoring,
Deutsche Bank Factoring,
Faber Factor, Factorcoop,
Factor Industriale, Factorit,
Farmafactoring,
Fercredit,
Fin-Eco Factoring, Fivefactor,
Gallo & C., Ge Capital Finance, Ifis Factoring, Ifitalia, Mediofactoring, Merchant Leasing & Factoring, Padana
Factoring, Pool Factor, Presto Leasing, Riesfactoring,
San Paolo IMI, Savagest,
Serfactoring, UFB Factoring
Italia, Veneta Factoring.
Il Consiglio di Assifact ha recentemente deciso di trasformare la preesistente
Commissione “Centrale Rischi” nella nuova Commissione Tecnica “Segnalazioni
di vigilanza e di Centrale Rischi”, la quale si prenderà carico di tutte le problematiche
connesse alle segnalazioni in
parola.
(per informazioni:
Liliana Corti tel. 0276020127
E-mail: [email protected])
LE CIRCOLARI ASSIFACT
Circolari Informative
n. 03 del 01.02.99
Circolari Tecniche
n. 01 del 08.02.99
Circolari Statistiche
n. 04 del 08.02.99
n. 05 del 11.02.99
Calendario riunioni periodo gennaio-febbraio
1999.
Composizione Commissione “Segnalazioni di
vigilanza e di Centrale Rischi.
Risultati rilevazione sull’attività di factoring nel
1998
Dischetto per la rilevazione dei dati statistici
relativi all’ANNO 1998.
(per informazioni:
Barbara Perego tel. 0276020127 E-mail: [email protected])
ATTIVITA’ ASSOCIATIVE
Svolte nel mese di febbraio
01.02.99 Milano Stato avanzamento lavori progetto formazione (c/o
Dida.El).
02.02.99 Milano Consiglio
23.02.99 Milano Stato avanzamento lavori progetto formazione (c/o
Dida.El).
Previste per il mese di marzo
01.03.99 Milano Centrale Rischi Associativa (ABI)
18.03.99 Milano Sottocomitato “Associazioni di Prodotto” (ABI)
(per informazioni:
Barbara Perego tel. 0276020127 E-mail: [email protected])
DOCUMENTAZIONE DISTRIBUITA
-
Opuscolo associativo “10 domande e 10 risposte” (ai Direttori)
Modulo d’ordine copie aggiuntive rapporto “Euro e intermediazione
finanziaria non bancaria” (ai Direttori)
- Provvedimento dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali in tema di esonero dall’obbligo di informativa agli interessati
relativamente ai dati raccolti presso terzi (Commissione Legale)
(per informazioni:
Barbara Perego tel. 0276020127 E-mail: [email protected])
“ORDINA OGGI…” Supplemento al numero 1 anno 1 – MARZO
1999 di “Fact & News”
(per informazioni: Liliana Corti tel. 0276020127 E-mail: [email protected])
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G
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Supplemento al numero 1 - anno 1 - marzo 1999 di "Fact & News"
O
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D
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N
A
SOMMARIO DEL VOLUME
ASSIFACT – Associazione Italiana per il Factoring
Gli Organi dell’Associazione
Il mercato del factoring e l’attività associativa nel
1996/1997
Dati statistici
Le Commissioni Tecniche – Attività 1997
La domanda di factoring – Sintesi dell’indagine
promossa da ASSIFACT
Supporto multimediale alla formazione “IL
FACTORING”
Gli Associati
Lo Statuto Sociale
MODULO D'ORDINE
Desideriamo acquistare n. ....... copie del volume al prezzo:
riservato alle Associate di Lit. 13.000 (spedizione compresa)
riservato alle non Associate di Lit. 40.000 (spedizione compresa)
L'indirizzo al quale spedire i volumi è il seguente: .............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
La fattura dovrà essere indirizzata a:
(NB: compilare se diverso dal destinatario dei volumi)
..............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
(data)
Da restituire a:
ASSIFACT
Via Cerva, 9 - 20122 MILANO
FAX N. 02-76020159
(timbro e firma)
SOMMARIO DEL VOLUME
ASSIFACT–Associazione Italiana per il Factoring
Gli Organi dell’Associazione
Struttura
Il mercato del factoring e l’attività associativa nel
1997/1998
Dati statistici
Le Commissioni Tecniche – Attività 1998
Il factoring: 10 domande e 10 risposte
Supporti multimediali alla formazione:
- Il Factoring
- Valutazione della convenienza del factoring per la
clientela
Gli Associati
Lo Statuto Sociale
Elenco delle pubblicazioni Assifact
MODULO D'ORDINE
Desideriamo acquistare n. ....... copie del volume al prezzo:
riservato alle Associate di Lit. 15.000 (spedizione compresa)
riservato alle non Associate di Lit. 40.000 (spedizione compresa)
L'indirizzo al quale spedire i volumi è il seguente: .............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
La fattura dovrà essere indirizzata a:
(NB: compilare se diverso dal destinatario dei volumi)
..............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
(data)
Da restituire a:
ASSIFACT
Via Cerva, 9 - 20122 MILANO
FAX N. 02-76020159
(timbro e firma)
MODULO D'ORDINE
SOMMARIO DEI VOLUMI
VOLUME I
1. Presentazione
2. Obiettivi e metodologie dell’indagine
3. La domanda di factoring: una visione d’insieme
Desideriamo prenotare n. ....... copie del volume al
prezzo:
riservato alle Associate di Lit. 70.000 +IVA
riservato alle non Associate di Lit. 250.000 +IVA
L'indirizzo al quale spedire i volumi è il seguente:
…………………………………………………….
4. Le caratteristiche delle imprese indagate
…………………………………………………….
5. L’analisi della domanda di factoring per zone geografiche, classi dimensionali, attività delle imprese
6. Il punto di vista dei non utilizzatori del factoring e
dei debitori ceduti
…………………………………………………….
C.A. ……………………………………………….
La fattura dovrà essere indirizzata a:
(compilare se diverso dal destinatario dei volumi)
7. Il comportamento delle diverse tipologie di clientela
…………………………………………………….
8. Conclusioni
…………………………………………………….
VOLUME II
1. I risultati dell’indagine: l’analisi delle risposte
…………………………………………………….
(data)
(timbro e firma)
2. L’analisi del campione di imprese
3. Il questionario d’indagine
-----------------------------------------------------------------Da restituire a:
ASSIFACT
FAX N. 02-76020159
INDICE
INTRODUZIONE
TANCREDI BIANCHI
Presidente dell'ABI
PAOLO SCIUMÉ
Presidente dell'ASSIFACT
ROBERTO RUOZI
Prorettore dell'Università.Commerciale Luigi Bocconi,
Presidente Onorario dell'ASSIFACT
LE BANCHE ED IL FACTORING
ROBERTO MAZZOTTA
Presidente della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde.
LE IMPRESE ED IL FACTORING
PAOLO SCOPAZZI
Vice Direttore Generale Affari Economici e Societari, IBM Semea
IL FACTORING E LO SVILUPPO DEL SISTEMA INDUSTRIALE
LUCIO SCIALPI
Direttore Centrale dell'Area Economia e Impresa, Confindustria
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COME UTENTE DEL
FACTORING
ANTONIO CATRICALÀ
Consigliere di Stato
IL FACTORING NELLA PROSPETTIVA DEL TESTO UNICO SUL
CREDITO
RENZO COSTI
Ordinario di diritto commerciale, Università di Bologna
MODULO D'ORDINE
Desideriamo acquistare n. ....... copie del
volume al prezzo di 25.000 (spedizione
compresa).
L'indirizzo al quale spedire i volumi è il
seguente:
……….......................................................
……….......................................................
……….......................................................
C.A.….......................................................
La fattura dovrà essere indirizzata a:
(compilare se diverso dal destinatario dei volumi)
……….......................................................
……….......................................................
……….......................................................
(data)
Da restituire a:
(timbro e firma)
ASSIFACT
FAX N. 02-76020159
LA REGOLAMENTAZIONE DELL'ATTIVITÀ DI FACTORING
MARIO CARDILLO
Capo Servizio della Vigilanza sulla Intermediazione Finanziaria, Banca d'Italia
IL SETTORE DEL FACTORING E LA LEGGE 52/91
ALESSANDRO CARRETTA
Associato di Economia delle Aziende di credito,
Università Commerciale Luigi Bocconi, Segretario Generale dell'ASSIFACT
LEGGE 52 E NUOVO CONTRATTO DI FACTORING
GIORGIO DE NOVA
Ordinario di Diritto Civile, Università Statale di Milano
PROFILI FISCALI DELL'OPERAZIONE DI FACTORING
REMO DOMINICI
Professore a contratto di Diritto Tributario, Università di Modena
PROFILI CONTABILI DELL'OPERAZIONE DI FACTORING
BRUNO GRILLO
Audit Partner
IL FACTORING NELLE ESPERIENZE INTERNAZIONALI
PAOLO BOLZONI
Direttore alla Pianificazione e Sviluppo,Factors Chain International
CONCLUSIONI
GIUSEPPE ZADRA
Direttore Generale dell'Associazione Bancaria Italiana
INDICE GENERALE
Introduzione
1.
LA
TRANSIZIONE
ASPETTI GENERALI
VERSO
L'EURO:
1.1.
L'Euro nel quadro della prospettiva dell'Unione
Monetaria e dell'integrazione dei mercati europei
1.2.
Gli aspetti istituzionali ed il quadro regolamentare
dell'introduzione dell'Euro
1.3.
Euro e sistema economico: le principali implicazioni
per famiglie, imprese e pubblica amministrazione
2.
L'IMPATTO DELL'EURO SUL SISTEMA
FINANZIARIO E SULLE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON BANCARIE
2.1.
Le principali direttrici di cambiamento nel sistema
finanziario: una visione d'insieme
2.2.
La struttura dei bilanci e le performances degli
intermediari finanziari
2.3.
La contrattualistica e la tutela dei rapporti con la
clientela
2.4.
I profili tecnici, informatici e organizzativi
2.5.
L'informazione della clientela e la tutela del consumatore
3.
PROBLEMI E PROSPETTIVE DELLA TRANSIZIONE VERSO L'EURO DELL'INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA NON BANCARIA
3.1. Percezione dell'Euro e direttrici di cambiamento negli
intermediari finanziari: risultati di una indagine
empirica
3.2. Le principali conseguenze della transizione verso 1'euro
ed i problemi aperti
4.
ALLEGATI: I risultati dell'indagine empirica
sull'impatto dell'euro sulle attività di credito al
consumo e immobiliare, factoring e leasing
MODULO D'ORDINE
Desideriamo acquistare n. ....... copie del volume al prezzo di Lit. 8.000 - IVA esclusa.
L'indirizzo al quale spedire i volumi è il seguente:
La fattura dovrà essere indirizzata a:
(compilare se diverso dal destinatario dei volumi)
………...........................…………...........................
……….…………....................................................
………..........................................…………...........
………...............…………......................................
……….....................................................…………
……….............................…………........................
C.A.….....................................................…………
(data)
Da restituire a:
(timbro e firma)
ASSIFACT
FAX N. 02-76020159
Numero
copie
Costo in lire
(2)
Personalizzazione
(1)
IL FACTORING - 10 DOMANDE E 10
RISPOSTE
500
1.900.000
SI
NO
IL FACTORING - 10 DOMANDE E 10
RISPOSTE
2.000
3.000.000
SI
NO
(1): In caso di personalizzazione, invieremo, su richiesta, il nostro logo e altro materiale su file
(2): IVA esclusa - Spedizione inclusa
MODULO D'ORDINE
Desideriamo acquistare n. ....... copie del volume al prezzo di Lit. 35.000 - IVA esclusa.
L'indirizzo al quale spedire i volumi è il seguente:
La fattura dovrà essere indirizzata a:
(compilare se diverso dal destinatario dei volumi)
………...........................…………...........................
……….…………....................................................
………..........................................…………...........
………...............…………......................................
……….....................................................…………
……….............................…………........................
C.A.….....................................................…………
(data)
Da restituire a:
(timbro e firma)
ASSIFACT
FAX N. 02-76020159
Numero copie
Costo in lire
(2)
Personalizzazione
(1)
SINTESI DELL' INDAGINE
DOMANDA DI FACTORING
SULLA
500
2.100.000
SI
NO
SINTESI DELL' INDAGINE
DOMANDA DI FACTORING
SULLA
2.000
3.300.000
SI
NO
(1): In caso di personalizzazione, invieremo, su richiesta, il nostro logo su file
(2): IVA esclusa - Spedizione inclusa
L'indirizzo al quale spedire i volumi è il seguente:
TIMBRO E FIRMA
.........................................……………..................
...........................................................……………
...........................................................……………
Alla c.a. di: ……………………………………..
La fattura dovrà essere indirizzata a:
(NB: compilare se diverso dal destinatario dei volumi)
Restituire il presente modulo a:
ASSIFACT
............................................................………….
FAX N. 02-76020159
...........................................................…………..
...........................................................…………..
Corso multimediale di formazione factoring-base
Il prodotto, disponibile in ambiente CD-Rom, ma riversabile anche su dischetti in ambiente DOS, presenta i diversi
argomenti (Inquadramento del factoring nelle problematiche di gestione e finanziamento dei crediti dell'impresa; caratteristiche e
tipologie dello strumento; mercato del factoring; valutazione della convenienza del factoring per la clientela; attività delle società
di factoring; vendita del factoring) secondo una logica unitaria ed è orientato a porre in risalto le specificità dello strumento dal
punto di vista sia della domanda che dell'offerta.
Esso può essere destinato, nell'ambito di piani di "autoformazione" individuale o con il supporto di tutor/docenti interni,
al personale commerciale e amministrativo delle società di factoring, al personale di banche o di altri soggetti comunque preposti
alla distribuzione e vendita del factoring, alla clientela finale.
Il supporto multimediale è stato inoltre concepito in modo tale da consentire, in relazione alle diverse tipologie di utenti e
ad altre specifiche esigenze formative ed informative, una "navigazione" selettiva tra le diverse tematiche presentate,
opportunamente prescelte da ciascuna Associata.
RICHIESTA DI INFORMAZIONI
Il Sig.
della Società
desidera essere contattato da Assifact per avere maggiori informazioni (contenuto, prezzo, ecc.) relativamente al corso di
formazione factoring-base.
(data)
Da restituire a:
ASSIFACT - FAX N. 02-76020159
(timbro e firma)
Corso multimediale di formazione
Valutazione della convenienza del
factoring per la clientela
L' Associata ……………………………………
aderisce al progetto
SI
(Nome società)
NO
Costo previsto: Lit. 15.000.000 + IVA (*)
(*) Il costo potrà essere precisamente individuato una volta noto il
numero di Associate aderenti.
Restituire il presente modulo a:
ASSIFACT
Via Cerva, 9 - 20122 MILANO
FAX N. 02-76020159
S
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G
N
A
L
I
A
M
O
I
N
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L
T
R
E
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. ...
Assifact
Associazione Italiana per il Factoring
Presidenza e Segreteria:
Via Cerva, 9 – 20122 Milano MI
Telefono(02) 76020127 – Telefax: (02) 76020159
E-MAIL: [email protected]
SITO WEB: www.assifact.it
Codice Fiscale 97067880159 – Partita I.V.A. 10316950152