Technology Assessment
Transcript
Technology Assessment
Technology Assessment a.a. 2004/2005 Dott. Ing. Marco Scotto ([email protected]) Technology Assessment 2° principio di Christensen Mercati “piccoli” non assicurano il necessario tasso di crescita richiesto da una grande azienda ¾Come può un manager trarre vantaggio da questo principio? • Sviluppando tecnologie di tipo disruptive in piccole aziende • Una piccola azienda può crescere e prosperare anche con margini bassi e volumi ridotti di vendita Technology Assessment 2 Essere pionieri nell’innovazione tecnologica (1/2) ¾Decisione strategica cruciale quando un’azienda affronta un’innovazione tecnologica: • Essere leader nello sviluppo della nuova tecnologia (leadership) • Aspettare che la tecnologia si assesti prima di commercializzarla (followership) Technology Assessment 3 Essere pionieri nell’innovazione tecnologica (2/2) ¾Quale delle due posizioni è più vantaggiosa per un’azienda? • Nessuna delle due in assoluto: dipende dal tipo di innovazione tecnologica ¾L’industria degli hard disk fornisce alcune osservazioni per capire quando la leadership è necessaria e quando la followership può avere senso Technology Assessment 4 La leadership in tecnologie di tipo sustaining può non essere essenziale (1/5) ¾Una svolta importante nell’industria degli hard disk, dal punto di vista della densità di registrazione, è stata l’adozione della tecnologia thin-film per le testine ¾Caratteristiche: • • • • Di tipo sustaining Innovazione radicale Costosa (100 milioni di dollari) 5-15 anni di sviluppo Technology Assessment 5 La leadership in tecnologie di tipo sustaining può non essere essenziale (2/5) ¾In questo caso la leadership di un’azienda non ha apportato benefici sostanziali ¾Le aziende leader della tecnologia thin-film non avevano ottenuto nessun vantaggio competitivo rispetto alle aziende “follower” Technology Assessment 6 Rank Order of 1989 Areal denisty (1=Highest; 15=Lowest) La leadership in tecnologie di tipo sustaining può non essere essenziale (3/5) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Hewlett-Packard (75) IBM (62) Nippon Electric (56) Hitachi (64) Micropolis (72) Digital Equipment (57) Control Data (53) Rodime (45) Quantum Priam (44) (45) Memorex (30) Seagate (27) Storage Technology (25) 0 2 Fujitsu (50) Toshiba (44) 4 6 Order of Adoption of Thin-Film Tecnology 8 10 Technology Assessment 12 14 16 7 La leadership in tecnologie di tipo sustaining può non essere essenziale (4/5) ¾Anche le altre tecnologie di tipo sustaining adottate per gli hard disk mostrano un andamento simile ¾Questo, a parte situazioni particolari, vale anche per altri tipi di industrie Technology Assessment 8 La leadership in tecnologie di tipo sustaining può non essere essenziale (5/5) ¾Casi particolari • Business di tipo knife-edge Si tratta di mercati in cui le basi per la competizione sono semplici, unidimensionali ed esiste un margine di errore piccolissimo Technology Assessment 9 Industrie knife-edge (1/4) ¾Esempio: Photolithographic aligner (PLA) • La base per la competizione era molto semplice sebbene il prodotto fosse piuttosto complicato • La competizione dipendeva dalla larghezza delle linee che il prodotto era in grado di tracciare su un “wafer” di silicio Technology Assessment 10 Industrie knife-edge (2/4) Technology Assessment 11 Industrie knife-edge (3/4) ¾Esempio Photolithographic aligner (PLA): • I clienti erano produttori di chip elettronici • Essi necessitavano del più veloce e capace PLA disponibile altrimenti non erano più competitivi nel proprio mercato • Una situazione di questo genere rende la leadership nelle tecnologie di tipo sustaining fondamentale Technology Assessment 12 Industrie knife-edge (4/4) ¾In molte altre situazioni in cui sono coinvolte tecnologie di tipo sustaining la leadership non è cruciale ¾Esempio • Registratori di cassa: transizione dei dalla tecnologia elettro-meccanica a quella elettronica Technology Assessment 13 Il caso NCR (1/4) ¾NCR era molto in ritardo nell’introduzione della propria linea di registratori di cassa elettronici ¾All’inizio degli anni 80, le vendite di nuovi registratori di cassa è stata pari a zero per un anno intero ¾Nonostante questo, NCR riesce a sopravvivere grazie al servizio di assistenza Technology Assessment 14 Il caso NCR (2/4) ¾NCR sviluppa e commercializza la propria linea di registratori di cassa elettronici ¾Sfruttando il suo marchio (branding), NCR riesce a guadagnarsi una buona fetta del mercato dei registratori di cassa Technology Assessment 15 Il caso NCR (3/4) ¾Confronto mercato dei registratori di cassa e PLA (Photolithographic Aligner) • I registratori di cassa sono prodotti molto più semplici dei (PLA) • Il mercato dei registratori di cassa è più complesso del mercato dei PLA: ci sono molteplici basi per la competizione e quindi maggiori possibilità per sopravvivere all’interno del mercato Technology Assessment 16 Il caso NCR (4/4) ¾Conclusioni: • Le situazioni che rendono la leadership un punto CRUCIALE per il successo di un’azienda sono: Operare in mercati di tipo knife-edge Affrontare tecnologie di tipo disruptive Technology Assessment 17 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (1/9) ¾La leadership in tecnologie di tipo disruptive, invece, è MOLTO importante per un’azienda ¾Industria degli hard disk: • Le aziende che hanno commercializzato tecnologie di tipo disruptive entro due anni dalla loro prima apparizione avevano una probabilità di successo 6 volte maggiori di quello che l’hanno introdotta in ritardo Technology Assessment 18 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (2/9) ¾Mercati affermati N Sales ($millions) F Start-ups 3 18 7 28 11% 2,721.0 Related-Technology 0 5 0 0% 191.6 Related-Market 0 15 0 15 0% 362.6 Forward-Integrator 0 4 4 11.7 Total 3 42 7 0 0 T % Success S 0% 52 6% Technology Assessment 3,292.9 19 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (3/9) ¾Mercati emergenti N % Success T Sales ($millions) S F Start-ups 7 11 3 21 33% 48,423.0 Related-Technology 4 2 0 6 67% 11,461.0 Related-Market 1 4 0 5 20% 2,239.0 Forward-Integrator 0 0 0 0 - - Total 12 17 3 32 37% Technology Assessment 62,123.0 20 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (4/9) ¾E’ evidente che la leadership in tecnologie di tipo disruptive garantisce guadagni ENORMI ¾Però: • Dai case study affrontati precedentemente si vede che è DIFFICILE per un’azienda mantenere la leadership con tecnologie di tipo disruptive Technology Assessment 21 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (5/9) ¾Più un’azienda cresce di dimensione più difficile diventa assicurare il tasso di crescita necessario ¾Ancora più difficile è trovare la spiegazione logica per investire in un mercato emergente all’inizio del suo sviluppo Technology Assessment 22 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (6/9) ¾ Un buon valore delle azioni di un’azienda le permette di accedere a capitale a condizioni favorevoli ¾ La più semplice equazione per calcolare il valore di un’azione è: D P= C −G ¾ Dove: • D = dividendo unitario • C = costo del capitale per l’azienda • G = tasso di crescita Technology Assessment 23 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (7/9) ¾Come può un manager di una grande azienda di successo gestire un’innovazione di tipo disruptive? ¾Christensen propone tre approcci Technology Assessment 24 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (8/9) 1. Cercare di modificare il tasso di crescita e la velocità di sviluppo del mercato emergente in modo che sia adatto alle dimensioni dell’azienda 2. Attendere finché il mercato emergente diventa abbastanza grande da essere adatto alle dimensioni dell’azienda 3. Affidare la responsabilità di commercializzare tecnologie di tipo disruptive ad aziende più piccole in modo che i profitti generati dal mercato emergente siano adeguati Technology Assessment 25 Leadership in tecnologie di tipo disruptive (9/9) ¾Come mostreranno i prossimi case study: • Gli approcci 1 e 2 sono MOLTO problematici, quasi improponibili • L’approccio 3 presenta degli svantaggi ma risulta quello più promettente Technology Assessment 26 Case Study: Apple Computer (1/13) ¾La storia di Apple Computer e il mercato dei Personal Digital Assistant (PDA) può essere utile a capire le difficoltà che può incontrare una grande compagnia quando deve operare in un mercato emergente Technology Assessment 27 Case Study: Apple Computer (2/13) ¾ Apple Computer introduce l’Apple I nel 1976 ¾ Si trattava di un prodotto preliminare con funzionalità limitate ¾ Riesce a vendere 200 unità a 600$ prima di ritirare il prodotto dal mercato ¾ L’Apple I non è stato un disastro! • Apple non aveva speso molte risorse per svilupparlo • I clienti e Apple avevano capito le potenzialità del personal computer Technology Assessment 28 Case Study: Apple Computer (3/13) ¾L’esperienza acquisita con Apple I permette di realizzare nel 1977 il suo successore l’Apple II ¾L’Apple II è stato un grande successo ¾43.000 unità vendute soltanto nei primi due anni ¾Questo permette ad Apple di diventare uno dei principali leader dell’industria dei Personal Computer (PC) Technology Assessment 29 Case Study: Apple Computer (4/13) ¾Apple Computer diventa una società con un giro di affari pari a 5 miliardi di dollari ¾Nel 1990, Apple decide di investire nel nuovo mercato emergente dei PDA ¾Apple investe milioni di dollari in questo mercato per sviluppare un prodotto chiamato Newton Technology Assessment 30 Case Study: Apple Computer (5/13) ¾Apple Newton Messagepad (Model H1000) Technology Assessment 31 Case Study: Apple Computer (6/13) ¾ Caratteristiche CPU Advanced RISC Machines ARM 610 Clock Speed 20,0 Mhz RAM 640 Kb ROM 4 Mb Operating System NewtonOS 1.11D Interfaces PCMCIA Type II, serial Display LCD, Touchscreen Screen resolution 240 x 336 pixel, 2 colors price 1500,00 DM Technology Assessment 32 Case Study: Apple Computer (7/13) ¾Apple vende 140.000 unità nel 1993 e nel 1994 ¾Newton si rivela un grande flop • Le capacità di riconoscimento della scrittura erano deludenti • La tecnologia wireless di comunicazione lo rendeva un prodotto costoso Technology Assessment 33 Case Study: Apple Computer (8/13) ¾Newton vs Apple II • Nei primi due anni, le vendite di Newton sono state tre volte superiori delle vendite di Apple II • 43.000 unità di Apple II era un successo per la Apple del 1979 • 140.000 unità erano un fallimento per la Apple del 1994 Technology Assessment 34 Case Study: Apple Computer (9/13) ¾In un mercato emergente, né i produttori né i clienti conoscono con precisione come il prodotto sarà utilizzato ¾Non conoscono neanche quali saranno le caratteristiche più importanti che conferiscono valore al prodotto Technology Assessment 35 Case Study: Apple Computer (10/13) Successi Fallimenti Apple II+ Apple I Macintosh 3rd generation Apple II 1st generation Apple III Lisa Macintosh 1st and 2nd generation Newton Technology Assessment 36 Case Study: Apple Computer (11/13) ¾Lisa • • • • • • • Introdotto nel 1983 Primo PC con interfaccia grafica e mouse CPU Motorola 68000 2 drive da 5,25” 1 MB RAM Hard Disk da 5 MB esterno Lisa OS Technology Assessment 37 Case Study: Apple Computer (12/13) ¾Apple II Technology Assessment 38 Case Study: Apple Computer (13/13) ¾Apple Macintosh Technology Assessment 39 Case Study: Priam, Seagate e Conner (1/8) ¾Un altra strategia adottata dalle aziende per evitare i problemi delle tecnologie disruptive è: • Aspettare che un mercato emergente diventi abbastanza grande da garantire profitti adeguati alla dimensione dell’azienda Technology Assessment 40 Case Study: Priam, Seagate e Conner (2/8) ¾Priam Corporation, leader del mercato dei drive da 8”, operava nel mercato dei minicomputer ¾Era in grado di produrre un nuovo modello ogni due anni ¾Questo ritmo era adatto a quello dei produttori di minicomputer, ¾Riusciva a tenere il passo con i nuovi modelli di minicomputer Technology Assessment 41 Case Study: Priam, Seagate e Conner (3/8) ¾Nel 1980, Seagate per prima sviluppa un drive da 5,25” orientato al mercato emergente dei desktop ¾Le performance dei drive da 5,25” erano molto inferiori rispetto ai modelli da 8” che Priam produceva ¾Nel 1983, Seagate e altre aziende leader del mercato 5,25” erano in grado di produrre un nuovo modello ogni anno Technology Assessment 42 Case Study: Priam, Seagate e Conner (4/8) ¾Priam e Seagate erano in grado di migliorare la velocità dei loro prodotti della stessa percentuale ¾Però, Seagate era più veloce di Priam ¾Questo porta le prestazioni dei prodotti di Seagate a convergere con quelle dei prodotti di Priam Technology Assessment 43 Case Study: Priam, Seagate e Conner (5/8) ¾Priam commercializza il primo drive da 5,25” nel 1982 ¾Era sempre in grado di sfornare un nuovo prodotto ogni 2 anni • Non era in grado di tenere il passo con lo sviluppo del mercato desktop ¾Priam non è mai riuscita a dominare il mercato desktop e chiude nel 1990 Technology Assessment 44 Case Study: Priam, Seagate e Conner (6/8) ¾Nel 1984, Seagate è stata la seconda industria a sviluppare un drive da 3.5” ¾Seagate immette sul mercato i primi drive da 3.5” soltanto del 1987 • Quando il giro di affari del mercato da 3.5” raggiunge 1.6 millioni di dollari ¾Nel 1991, Seagate non era riuscita a vendere neanche un drive ai produttori di computer portatili Technology Assessment 45 Case Study: Priam, Seagate e Conner (7/8) ¾ Perché? • • Conner Peripherals, leader dei drive da 3,5”, aveva cambiato il “metodo di produzione” Inizialmente il processo per la produzione dei drive nel mercato OEM era il classico: 1. Progettazione 2. Produzione 3. Vendita Technology Assessment 46 Case Study: Priam, Seagate e Conner (8/8) ¾Conner cambia questo pattern in: • Vendita • Progettazione • Produzione ¾In pratica, i drive per il mercato dei portatili erano progettati in maniera custom per i principali clienti ¾Per questa ragione Seagate non era in grado di competere Technology Assessment 47 Case Study: Allen Bradley (1/11) ¾Per decine di anni Allen Bradley Company (AB), una compagnia situata a Milwaukee, è stata il leader indiscusso dei dispositivi di controllo per motori elettrici • Dispositivi in grado di accendere, spegnere e proteggere da sovraccarichi grandi motori elettrici Technology Assessment 48 Case Study: Allen Bradley (2/11) ¾I clienti di AB erano produttori di: • Macchine utensili • Gru • Ventole e pompe (per riscaldamento, ventilazione e condizionamento) ¾Il controllo dei motori era svolto da dispositivi di tipo elettro-meccanico Technology Assessment 49 Case Study: Allen Bradley (3/11) ¾Caratteristiche di questi dispositivi: • Robusti • Capaci di accendere e spegnere un motore milioni di volte • Resistenza alle vibrazioni e allo sporco Technology Assessment 50 Case Study: Allen Bradley (4/11) ¾Nel 1968, Modicon, una compagnia emergente, inizia a vendere dispositivi elettronici programmabili per il controllo di motori elettrici ¾Questa tecnologia è di tipo disruptive rispetto ai dispositivi di tipo elettromeccanico Technology Assessment 51 Case Study: Allen Bradley (5/11) ¾Anche Texas Instrument (TI) entra nel mercato con il proprio controllore elettronico ¾I dispositivi di Modicon e TI non erano in grado di soddisfare le caratteristiche richieste dal mercato (robustezza) ¾Pochi clienti avevano bisogno di dispositivi programmabili Technology Assessment 52 Case Study: Allen Bradley (6/11) ¾Modicon e TI furono costrette ad operare in un nuovo mercato emergente: l’automazione industriale ¾I principali clienti di questo mercato erano: • Ford • General Motors Technology Assessment 53 Case Study: Allen Bradley (7/11) ¾ I principali produttori di dispositivi di controllo elettro-meccanico erano: • • • • • Allen Bradley Square D Cutler Hammer General Electric Westinghouse ¾ Soltanto Allen Bradley riesce ad occupare un buona fetta del mercato dei dispositivi di controllo elettronici Technology Assessment 54 Case Study: Allen Bradley (8/11) ¾Allen Bradley entra nel mercato dei controllori elettronici due anni dopo Modicon ¾In pochi anni riesce ad ottenere una buona posizione sul mercato dei dispositivi per automazione industriale ¾Pur mantenendo la leadership dei controllori elettro-meccanici Technology Assessment 55 Case Study: Allen Bradley (9/11) ¾ Le altre quattro leader del mercato dei controllori elettromeccanici: • Entrano nel mercato dei controllori elettronici molto più in ritardo • Non riescono ad ottenere buone posizioni sul mercato oppure in seguito rinunciano al mercato dei controllori elettronici ¾ Dal punto di vista delle capacità la cosa sorprendente è che General Electric e Westinghouse avevano skill di microelettronica che Allen Bradley non possedeva Technology Assessment 56 Case Study: Allen Bradley (10/11) ¾Quale strategia aveva seguito Allen Bradley? • Nel 1969 AB acquista il 25% di Information Instruments, Inc., una giovane società di Ann Arbor, Michigan che produce controllori elettronici • L’anno successivo acquista un ramo di Bunker, un’altra azienda che produce controllori programmabili Technology Assessment 57 Case Study: Allen Bradley (11/11) ¾Allen Bradley combina queste acquisizioni in un’unica business unit completamente separata dalla principale business unit di Milwaukee che si occupa di controllori elettro-meccanici ¾Col passare del tempo, i controllori elettronici hanno soppiantato completamente quelli elettro-meccanici Technology Assessment 58 Johnson & Johnson ¾ Johnson & Johnson ha, con grande successo, seguito una strategia simile a quella di Allen Bradley: • Attrezzature chirurgiche endoscopiche • Lenti a contatto di tipo usa e getta ¾ I profitti di J&J ammontano a 20 miliardi di dollari ¾ J&J comprende 160 compagnie autonome: • MacNeil e Janssen grandi compagnie farmaceutiche • Piccole compagnie da 20 milioni di dollari all’anno di reddito Technology Assessment 59