al lavoro - Portale di zeman

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al lavoro - Portale di zeman
MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
R
SERIE B IL MERCATO
Torino: ciao Rosina
Bastrini per il Lecce
Domani il Frosinone attende la risposta di Ricchiuti
Gissi a Salerno, Dionisi per il Crotone, Brosco a Trieste?
BINDA-BRAMARDO-DI RIENZO
dCiao Rosina. A malincuore,
Urbano Cairo ha deciso di vendere il suo ex capitano.
«Un’operazione inevitabile e,
di questi tempi, da fare» ha
commentato il d.s. Foschi. Rosina va allo Zenit di San Pietroburgo: guadagnerà 1,9 milioni l'anno, per quattro stagioni,
nella casse del Torino otto milioni netti; clausole di rescissione: 15 milioni per il primo
anno, 13 il secondo, 10 il terzo. Ieri mattina Rosina e Foschi sono scesi dal ritiro di Folgaria e a Milano, negli uffici di
Cairo, hanno incontrato Bozzo, agente di Rosina, gli emissari dello Zenit. Oggi l'ex granata volerà a San Pietroburgo
per le visite mediche e la firma
del contratto. Adesso potrebbe partire anche Dzemaili, ma
Cairo non ha fretta. Idem Foschi per quanto riguarda i nuovi innesti: torna a circolare il
nome di Mudingayi, in rotta
con il Bologna, mentre resta vivo l'interesse per Magnanelli
del Sassuolo. Ma non ci sarà
nulla nel breve periodo.
Le altre retrocesse Il Lecce sta
chiudendo per il difensore Bastrini, rientrato alla Samp dopo il prestito al Sassuolo; per
l’attacco, l’obiettivo caldo al
momento sembra essere
Baclet dell’Arezzo. Ufficiale alla Reggina l’arrivo del portiere Cassano: in cambio al Piacenza in prestito ci va Puggioni; gli emiliani pensano anche
allo svincolato Scaglia del Treviso. La stessa Reggina ha cominciato a parlare con il Livorno, che vorrebbe Hallfredson: in cambio potrebbe arrivare Grandoni. Ma tra Lecce e
s
OBIETTIVI
V
Il ghanese
Ahmed
Barusso, 24
anni, nell’ultima
stagione 3
presenze col
Siena
V
Il difensore
Alessandro
Bastrini, 22
anni, nell’ultima
stagione ha
giocato 9 partite
col Sassuolo
V
Adrian
Ricchiuti,
30 anni,
argentino (è
nato nel paese
di Maradona),
5 gol in 40
partite
nell’ultima
stagione col
Rimini LIVERANI
Reggina rimbalza sempre il nome di Cacia: i calabresi lo vorrebbero ma non lo chiedono, i
salentini lo ritengono incedibile. Come finirà?
Il colpo del Frosinone Ricchiuti
è ad un passo dal Frosinone:
«Mercoledì (domani, ndr) scioglierò la riserva, non voglio
che la telenovela continui».
Per lui è pronto un contratto
quadriennale: se il Catania
non torna a farsi vivo, arriverà
il sì al Frosinone che, come alternativa, aveva sentito Di Napoli (Salernitana).
Trattative La Triestina pensa a
Frara del Rimini per il centrocampo; chiesto anche il giova-
ne Brosco alla Roma. La Salernitana ha in pugno Gissi (Treviso). Si attende solo l'ufficialità per Barusso al Brescia: prestito dalla Roma con diritto di
riscatto della metà del Rimini;
non è escluso un altro centrocampista (Firmani, De Ascentis, Amoroso, Correa o Amerini?). In partenza Dallamano, nei piani del Sassuolo. Il
Crotone sta per concludere
l’arrivo di Dionisi, attaccante
del Livorno che giocava nel Celano. Il Modena sta cercando
di convincere il Verona per
avere Comazzi. Un nazionale
islandese è in prova al Vicenza: è il centrocampista Marko
Pavlov, 21 anni, proveniente
dal Real Betis Siviglia.
Massimiliano
Scaglia,
32 anni,
centrocampista,
svincolato dal
Treviso: 4 gol
nell’ultimo torneo
L’INIZIATIVA
Hai perso il lavoro?
Scopri l’AlbinoLeffe
Tessere scontate
per cassintegrati e
universitari: meno
di 2 euro a partita
ROBERTO PELUCCHI
d«I nostri tifosi sono pochi, ma
buoni. E a quei pochi vogliamo
dedicare tutta la nostra attenzione». E’ riassunta in poche parole la filosofia che ha ispirato
all’AlbinoLeffe il lancio di un’altra campagna abbonamenti
senza precedenti tra serie A e B.
C’è chi dedica sempre più energie e spazi per allestire salottini
extra-lusso riservati ad abbonati d’altissimo bordo (pochi privilegiati), ma per fortuna c’è ancora chi si preoccupa dell’italiano (e tifoso) medio.
Come caffè e brioche Dopo aver
cercato di aprire le porte dello
stadio anche agli extracomunitari due stagioni fa, il club bergamasco ci riprova quest’anno
con altre due fasce deboli della
nostra società, i cassintegrati e
gli studenti universitari, che potranno assistere alle 21 partite
casalinghe dell’AlbinoLeffe in
tribuna Giulio Cesare (coperta)
sborsando appena 40 euro, meno di 2 a partita, il prezzo di caffè e brioche. Uno sconto di 60
euro rispetto all’abbonamento
standard nello stesso settore, a
patto però che si sottoscriva la
Tessera del tifoso, iniziativa alla quale la società ha aderito in
modo convinto, prima in serie
B. La stessa tariffa ridotta continuerà a essere applicata anche
ai pensionati e agli iscritti ai sindacati, così come viene riproposta la combinata family: due
persone con un vincolo di parentela diretta entreranno allo
stadio spendendo 140 euro in
due invece di 200.
Non soltanto marketing L’occhio
di riguardo per cassintegrati e
studenti universitari (bergamaschi, ma anche iscritti a un ateneo diverso da quello cittadino) non è soltanto un’operazione di marketing. Senza cadere
nel patetico, è un’operazione
che punta a portare più gente
allo stadio partendo dalla constatazione che, di questi tempi,
per molti assistere a una partita
di calcio dal vivo sta diventando un lusso. In tre anni l’AlbinoLeffe è passato da 1.200 a
2.625 abbonati. Piccoli numeri, ma un grande esempio.
REGGINA
Brienza-Bonazzoli, intesa subito o.k.
ROCCAPORENA (an.me.)
Finalmente Brienza-Bonazzoli: i
due, per la prima volta insieme
nella Reggina, hanno mostrato
un’ottima intesa.
REGGINA-NORMANNA 2-0
MARCATORI Volpi su rigore al
15' p.t.; Joelson al 28' s.t.
REGGINA (4-4-2) Marino (dal 1'
s.t. Kovacsik); Buscè, Valdez (dal
30' s.t. Pagano), Cascione,
Rizzato (dal 17' s.t. Barillà);
Pagano (dal 1' s.t. Lanzaro), Volpi
(dal 17' s.t. Hallfredsson),
Carmona, Barillà (dal 1' s.t.
Missiroli); Brienza (dal 17' s.t.
Joelson), Bonazzoli (dal 17' s.t.
Ceravolo). All. Novellino.
NORMANNA p.t. (4-4-2)
Pettinari; Pistillo, Parisi, Di
Girolamo (dal 23' Savini),
Bertoncini; Selvaggi, Massimo,
Zolfo, Chietti; Prisco, Tovalieri.
NORMANNA s.t. (4-4-2) Del
Giudice; Balestrieri, Giannotta,
Savini, Iannitti; Coquin, Arini,
Maraolo, Fontana; Longo, Perna.
All. Sergio.
LEGA PRO IL MERCATO
Rimini-Sorrento che bis
Pacilli va alla Pro Patria
Arezzo: c’è Essabr
Buzzegoli è vicino al
Varese. Lanciano:
ha firmato Masini
BIANCHIN-BINDA-DI FEO
dDoppiette per Rimini e Sorrento. I romagnoli hanno trovato l’accordo per l’attaccante
Longobardi dal San Marino e
hanno ripreso il difensore Baccin, ex del Treviso; chiesto Lorini al Frosinone, in arrivo c’è
il 17enne Malaccari (Tolentino). I campani invece hanno
scelto come portiere Marconato (ex Sambenedettese) e in attacco hanno ottenuto Paulinho dal Livorno.
Affari fatti L’Arezzo ha definito
l’arrivo dalla Juve del maroc-
chino Essabr (ex Vicenza) e
aspetta di cedere Baclet per
chiudere con Fofana (Ravenna), pur sapendo che per lui
nelle ultime ore s’è mosso anche il Mantova. Lo svincolato
Pacilli (ex Avellino) ha firmato un triennale con la Pro Patria ed è già salito in ritiro. Oggi il Varese dovrebbe firmare
il contratto con Buzzegoli
(Gallipoli): non ci dovrebbero
essere intoppi. Per il Lanciano
c’è l’ok anche di Masini, giunto in prestito dall’Ascoli. La
Ternana ha preso dal Messina
il giovane De Bellis in cambio
di altri due ragazzi: Olivieri e
Giorgi. La Paganese ha ingaggiato il difensore sinistro Giovanni Esposito dal Gela.
Trattative Il Como sta cercando rinforzi importanti: chiesti
Saverino alla Cremonese,
Baù, Gasparello e Lewan-
dowski al Padova, Puleo al
Monza. Lo stesso Monza insiste con il Cesena per avere Veronese e completare così l’attacco. Il Perugia, in attesa di
avere Menassi (Monza) e Bonomi (Bari), pensa anche a
Scaglia (Treviso). Il Cosenza
si è interessato a Cotroneo (Padova), oggi dovrebbe chiudere
per Leandro Greco (Roma, era
a Pisa) e, per l’attacco, l’obiettivo è Ginestra (Gallipoli), ma è
più probabile l’arrivo di Martini (Frosinone, era alla Reggiana).
I casi Toledo si è allenato per
la prima volta con il Ravenna
(l’ex della Pro Patria non s’era
ancora presentato in ritiro),
che lo vorrebbe tenere: una
parte dei tifosi però lo contesta
e la discussione tra le parti è
aperta. Il Taranto invece rompe con Rinaldi a causa dell’in-
gaggio: definitivamente? Non
è esclusa la riconciliazione, intanto alla corte di Braglia sono
in arrivo Magallanes e Calori
dal Vicenza. Anche il Catanzaro, in Seconda, punta su Franciel (Gela), ma il suo tesseramento è molto complicato perché il cartellino apparterrebbe
a una società privata e tutti gli
altri club che si sono interessati non sono riusciti a trovare
l’accordo.
In Seconda Lo Spezia pensa in
grande: una volta ripescato,
potrebbe cercare di riprendere
Corrado Colombo, ora al Bari.
Anche il Viareggio attende un
ripescaggio (ma in Prima) e
dal Bologna ha preso in prestito il giovane Ungurean. Il Carpenedolo ha chiesto Alberti al
Monza. Il San Marino è vicino
ad Agostinelli (Spal, ex Giacomense e Gubbio). Il Melfi, dopo Lo Iacono (Lumezzane), ha
preso anche El Kamch dal Lanciano. La Vibonese ha ingaggiato l’attaccante Cammilluzzi, ex Lazio, lo scorso anno all’Astrea (serie D), e tratta
Omolade (Barletta). Il Barletta ha preso dalla Fiorentina il
difensore Marchetti, nella
scorsa stagione al Bellaria.
RIPESCAGGI
CORTE DI GIUSTIZIA
Ecco le domande
Parola alla Figc
Il Giulianova
e il caso-Buono
E’ scaduto ieri a mezzogiorno il
termine per le domande di
ripescaggio in Prima e
Seconda divisione, con le
relative fideiussioni. Giovedì il
Consiglio federale annuncerà
le squadre prescelte, ma non
prima di aver fatto chiarezza
su aspetti controversi. Per la
Prima (4 posti) va chiarito se
sono ripescabili Andria e Prato
(già lo sono state nel 2004):
con loro hanno fatto domanda
con fideiussione da 1 milione
Potenza, Alessandria,
Bassano, Olbia e Viareggio.
Per la Seconda (8 posti) tra le
retrocesse sono ripescabili
(se c’è la fideiussione da 500
mila euro) solo Cuoiovaldarno,
Isola Liri e Valenzana, poi va
fatta chiarezza sul Poggibonsi
(nel 2006 è stato ripescaggio
o no?); tra le squadre di serie
D, l’elenco dice, nell’ordine,
Nocerina, Vico Equense,
Sapri, Spezia, Fano, ecc...
Il Giulianova ha impugnato
davanti alla Corte di Giustizia la
sentenza della Disciplinare che,
dopo il deferimento della
Procura, ha condannato il club
a un'ammenda di 10 mila euro e
l’a.d. Dario D'Agostino
all'inibizione per un mese, per
non avere documentato il
pagamento, entro il 31 marzo
2009, degli emolumenti di
ottobre, novembre e dicembre
2008 al giocatore Davide
Buono. Il problema è che Buono
il 9 marzo è stato colpito da
aneurisma celebrare,
rimanendo incosciente per un
mese e non potendo firmare la
liberatoria. Il Giulianova non ha
così potuto certificare entro il
31 marzo l'incasso da parte del
giocatore dell'ingaggio, ma la
Covisoc ha comunque
informato la Procura. Il
Giulianova, difeso dall'avvocato
Grassani, punta a dimostrare
l'estraneità da ogni addebito.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PALAZZO TRA DIRITTI TV E FUTURO
s
PAROLE
L’ACCORDO A PALAZZO CHIGI
Lega, accordo
sulla scissione
pilotata fra A e B
V
Rocco Crimi
(sottosegretario
con delega allo
Sport)
Il Governo
risponderà alle
richieste
del calcio,
l’importante è
che ora ci siano
interlocutori
legittimati
Maurizio Beretta, presidente designato di Lega A ANSA
Sky e Mediaset,
un sì da 800 milioni
La tv di Murdoch entra negli spogliatoi, Premium avrà 12 club
Rtl 102.5 sogna Tutto il calcio, la Rai per ora resta alla finestra
ANTONELLO CAPONE
[email protected]
dSky e Rti si sono praticamente aggiudicate i diritti tv per il
2010-11 e 2011-12 presentando un’offerta valida alla Lega
calcio e all’advisor Infront.
L’emittente di Murdoch per le
dirette in esclusiva sul satellite
di tutte le partite di A e della
libertà di ripresa e interviste anche negli spogliatoi — diritto
mai venduto prima in Italia —
ha messo in busta circa 580 milioni per il 2010 (minimo 570
milioni) e altrettanti per il
2011 (minimo di 578), ponendosi così al riparo da gruppi
stranieri che stavano pensando
al blitz. Il gruppo di Berlusconi
per le dirette sul digitale terrestre Mediaset Premium delle
partite in casa e in trasferta delle migliori 12 squadre di A ha
messo in busta una somma che
supera di qualche euro simbolico il minimo di 210 milioni per
il 2010 e di 225 per il 2011. Le
offerte delle due tv saranno ratificate nell’assemblea della Serie A di domani a Roma, ma già
Sky
580 milioni a stagione per due anni
per l’esclusiva sul satellite di tutte le
gare, più le riprese negli spogliatoi
Mediaset
Per le 12 migliori squadre sul
digitale terrestre ha offerto poco
più del minimo (210 e 225 milioni)
Dahlia tv
Dall’ex La7 Cartapiù offerta inferiore
al minimo per l’esclusiva di altre
8 squadre sul digitale terrestre
Rtl 102.5
Vuole rifare Tutto il calcio minuto
per minuto, ma l’offerta per i diritti
radiofonici è stata insufficiente
Theblogtv
La piattaforma multimediale ha
offerto meno del minimo richiesto
per i diritti su Internet
oggi dalle 11 i presidenti si vedranno informalmente in Lega
a Milano. Comunque già 790
milioni annui dei 950/1000
previsti sono al sicuro e per i
club è un bel partire.
Gli altri Hanno manifestato interesse ai diritti, ma con offerte
molto al di sotto del minimo richiesto, Dalhia tv (ex La7 Cartapiù, per le altre 8 squadre sul
digitale terrestre), Rtl 102.5
(radio) e Theblogtv (immagini per contenuti Internet). Non
ha presentato alcuna offerta la
Rai: ritiene di poter tranquillamente scendere in campo quando si passerà alla trattativa privata per gli highlights in chiaro
(minimi di 28 e 30 milioni) e
per la radio (3,8 e 4 milioni).
Ma ieri mattina in Lega era molto motivato il direttore di Rtl
102.5 Luigi Tornari che ha presentato personalmente la busta per l’emittente privata con
più ascoltatori. Trasmette la
Nazionale in trasferta dal
2004, ha preso i diritti per la
Confederations Cup «e ora siamo molto interessati a fare una
trasmissione tipo Tutto il calcio
minuto per minuto, però a condizioni di mercato. La richiesta
attuale ci sembra eccessiva».
Le strutture Rai ritengono di
aver fatto bene a stare alla finestra, ora vedremo come finirà
la trattativa privata «ma la Lega dovrà iniziare soltanto con
Rtl perché la Rai non ha manifestato interesse e potrà discutere soltanto se noi non raggiungeremo l’accordo e comunque
dopo un nuovo bando», rintuzza Tornari.
Rischio Antitrust Sky e Rti non
hanno preso bene l’apertura
dell’istruttoria dell’Antitrust
per abuso di posizione dominante della Lega (che aveva garantito che tutti i pacchetti erano stati approvati dalle autorità garanti). Avevano pensato
di disertare l’asta, ma hanno
preferito fidarsi delle assicurazioni Lega e portare a casa titoli che permettono ora valide
operazioni di marketing: partono a manetta per vendere anche gli abbonamenti del prossimo campionato.
«Sla, il calcio non c’entra»
ROMAd (a.p.) Un passo avanti
per la cura della Sla grazie al
calcio ma nessuna correlazione tra questo sport e la Sclerosi laterale amiotrofica. Resta
da valutare il collegamento
tra l’organismo umano, con
particolare predisposizione genetica, e i fattori ambientali
(nicotina, pesticidi e tossine
batteriche). Sono i risultati,
presentati ieri, della ricerca
sul morbo di Lou Gehrig com-
missionata dalla Federcalcio.
Lo studio Finanziato da Figc
(250mila euro stanziati), Fondazione Roma e dall’associazione privata Icom, effettuato
su 245 pazienti afflitti da Sla,
ha permesso di stabilire come
i difetti genetici siano alla base delle mutazioni responsabili del processo degenerativo
delle cellule nervose motorie.
Nulla di nuovo sotto il sole si
direbbe. Ma i ricercatori puntano forte sulla nuova scoperta.
Con tutte le cautele del caso.
Soddisfatti La ricerca, condotta dal professor Mario Sabatelli e pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Human
Molecular Genetics, può rappresentare una svolta nella cura alla malattia. «Siamo al primo piano — ha sostenuto Paolo Zeppilli, coordinatore della
commissione scientifica — e
ora dobbiamo creare un modello sperimentale su animali
e cavie prima di trovare una terapia che possa rallentare, fermare e addirittura far regredire la patologia». Soddisfatto
anche il Presidente dell’Associazione italiana Sla Mario Melazzini: «È una scoperta importante. Il fatto che la malattia
abbia colpito calciatori famosi
ha sicuramente fatto da volano per la ricerca. Può fornire
aiuti economici e fondi per la
ricerca e le terapie».
V
Giancarlo
Abete,
(presidente Figc
e commissario
della Lega Calcio)
Abbiamo chiesto
al governo
chiarimenti
sulla legge
Melandri e le
redistribuzioni dei
fondi fra A e B
V
Massimo
Cellino
(presidente del
Cagliari)
La Serie B
è soddisfatta
di quanto
ha ottenuto,
solo le piccole
di A stanno
facendo un po’
di storie
ROMAd La Lega di A-B si divide in due tra sorrisi,
strette di mano e la benedizione di ieri del Governo. A meno che nell’assemblea di domani all’Olimpico si verifichi un qualche colpo di scena.
Una scissione con vista sulla stagione
2010-2011. Per l’immediato, forse addirittura
prima dell’inizio del campionato (23 agosto),
c’è da «scommissariare» la Lega ancora formalmente di A e B e da liberare il commissario Abete: più probabile un Beretta presidente-ponte
prima di tornare ad essere il presidente della sola Serie A, piuttosto che una doppia presidenza
subito, strada resa difficile da svariate complicazioni tecniche (in primis quella arbitrale).
Accordo «È un buon punto d’incontro. Siamo
molto vicini a un accordo tra Serie A e Serie B.
Un accordo che va nella direzione di una scissione pilotata in due Leghe. Il Governo è soddisfatto che presto si possa porre fine al commissariamento». Così il sottosegretario vigilante sullo
sport, Rocco Crimi, fotografa l’incontro di
un’ora a Palazzo Chigi, alla presenza del sottosegretario Gianni Letta e del presidente del Coni
Gianni Petrucci, col presidente federale e commissario di Lega Giancarlo Abete, con il presidente della serie A Maurizio Beretta, col «portavoce» della B Gianfranco Andreoletti. Più una
squadra di dirigenti di club: Matarrese (Bari),
Cellino (Cagliari), Paolillo (Inter), Lotito (Lazio) e Rosella Sensi (Roma). «Noi non abbiamo
posto a Palazzo Chigi richieste economiche, ma
solo chiarimenti legislativi e un emendamento
alla legge Melandri in merito alla redistribuzione dei fondi». Con due aggiunte di Crimi («si è
parlato pure di riforma della legge 91) e di Beretta («il Fisco è da inquadrare a livello europeo»).
Quadratura La partita col Governo s’è giocata soprattutto sui soldi per la B. La legge Melandri
prevede che un 10% delle entrate dei diritti tv
della A vada all’«altro calcio». Un emendamento
darà presto a quel 10% contorni più netti: 7,5 %
alla B, 1% alla Lega Pro, 1% alla Lnd e 0,5% per
gli impianti sportivi. Più la promessa da parte
della maggioranza bipartisan di coltivare la proposta «di destinare un percentuale del 3% sul
prelievo statale sui giochi» per la costruzione o
ricostruzione degli stadi.
taccuino
LO STUDIO IL MORBO DI GEHRIG NASCE DALLA MUTAZIONE DI UN RECETTORE
Presentati i risultati
di una ricerca Figc:
«È il primo passo
per trovare la cura»
GIANNI BONDINI
PER IL MONDIALE 2018
Casa Bianca, Obama
palleggia con Blatter
d Quattro palleggi nello Studio
Ovale e un colpo di testa: Barack
Obama si è concesso un fuori programma con il pallone che ieri Joseph Blatter gli ha portato in dono. Il
numero uno della Fifa ha incontrato il presidente degli Stati Uniti per
parlare anche della candidatura
Usa ad ospitare il Mondiale del
2018. «L’incontro — ha detto Blatter in una conferenza stampa tenuta pochi minuti dopo — è andato benissimo». Obama è già in campo
per sostenere la candidatura di
Chicago all’Olimpiade del 2016.
CONCORSO NUMERO 58
Stefano Borgonovo con Baggio AFP
gol, partite dell’1 e 2 agosto, tutte
all’estero. 1) Sport Recife-Palmeiras; 2) Botafogo-Barueri; 3) Corinthians-Avaì; 4) Atletico PR-Fluminense; 5) Vitoria BA-Sao Paulo; 6)
Flamengo-Nautico; 7) Santo Andrè-Goias; 8) Gremio-Cruzeiro; 9)
Atletico MG-Coritiba; 10) Willem
II-Vitesse; 11) ADO Den Haag-NAC
Breda; 12) Feyenoord-NEC; 13)
PSV Eindhoven-VVV Venlo; 14) Groningen-Ajax.
Il presidente della FIGC Federazione Italiana
Giuoco Calcio Giancarlo Abete a nome personale e di tutto il consiglio federale partecipa al lutto
che ha colpito il professore Cesare Bisoni per la
scomparsa del caro papà
Italo Bisoni
- Roma, 28 luglio 2009.
Partecipano al lutto:
Marco e Mariella Onado.
Totocalcio e Totogol,
le prossime schedine
Il professor Enrico Castellacci e tutto il consiglio
direttivo della Libera Associazione Medici Italiani
del Calcio sono affranti per la grave perdita di un
grande presidente e amico
dLa schedina di Totocalcio e Toto-
- Milano, 28 luglio 2009.
prof. Pier Luigi Gatto
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MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMO PIANO IL PERSONAGGIO
P
IL GIORNO DI SAMUEL
Sbarco a Milano
Grande affetto
e tanti autografi
L’ARRIVO ALL’AEROPORTO DI LINATE ALLE 8.31
NEGLI STUDI DEL CONI ALLE 11.05
LE VISITE A PAVIA, ORE 15
A Linate l’aereo che da Parigi trasportava Eto’o atterra con 14 minuti d’anticipo AP
In via Piranesi esami del sangue e primi autografi BOZZANI
Un gruppo di camerunesi lo acclama LIVERAN
Boom
Eto’o
«Sono forte come lbra
L’Inter con me e Milito
può vincere tutto»
Fa le visite e firma: avrà il numero 9. Oggi bagno di folla
alla Pinetina e domani già a Montecarlo con la squadra
«Sono in forma, giocherò ogni partita come una finale»
w
I NUMERI
10,5
i milioni
di euro all’anno
che Eto’o
guadagnerà
all’Inter.
Al Barcellona
il camerunese
ne prendeva 6,5
5
gli anni
di contratto
che legheranno
il giocatore
ai colori
nerazzurri.
Eto’o è del 1981
come Ibra
2
i gol segnati
da Eto’o
in 2 finali (vinte)
di Champions
col Barça. Una
contro l’Arsenal
e una contro
il Manchester
LUCA TAIDELLI
be di giocare qualche metro più
lontano dalla porta?
MILANO dTe lo aspetti eccentri-
«Voglio fare i complimenti a tutti
i compagni per aver vinto il primo derby. Milito è un grande giocatore e con i grandi non è mai un
problema intendersi. Posso anche giocare più largo, deciderà
Mourinho».
co, ingioiellato e primadonna. Invece l’unico vezzo di Samuel
Eto’o è un enorme orologio su
quel polso sinistro che, oltre che
Ronaldo, sta facendo soffrire Zlatan Ibrahimovic, l’altra metà dello scambio dell’anno. Il «Leone indomabile» alle 9.50 sbuca nella
hall dell’hotel nel centro di Milano in jeans, polo giallo Camerun
e un sorrisone che fa provincia.
Con lui il fido Josè Maria Mesalles, l’agente per l’Italia Claudio Vigorelli e l’addetto stampa nerazzurro Paolo Viganò. Il gruppo lo
ha prelevato a Linate, dove l’aereo proveniente da Parigi era atterrato con 14 minuti di anticipo,
alle 8.31, quasi avvertisse la fretta che Eto’o aveva di iniziare l’avventura in nerazzurro.
Eto’o, arriva all’Inter portando
in dote anche tanti milioni in
cambio di Ibra. Non è che a Barcellona l’hanno sottovalutata?
«Io non mi sento inferiore a
Ibrahimovic. Io sono Eto’o e non
accetto paragoni con nessuno».
Fino a domenica era in vacanza. Quando potrà scendere in
campo?
«Io mi sento in forma già adesso,
poi è chiaro che queste decisioni
le prenderemo con tecnico, preparatori e staff medico. Di sicuro
non vedo l’ora di iniziare ad allenarmi».
Tifosi, Pinetina e Montecarlo La
novità è che il 28enne attaccante
del Camerun, che verrà presentato oggi alle 14,30 alla Pinetina
con tanto di maglia numero 9 e
tribuna aperta ai tifosi, domani
salirà sull’aereo che porterà l’Inter a Montecarlo per il Trofeo Pirelli di giovedì sera. Decisione definitiva oggi nell’incontro con
Mourinho, che malgrado il giorno di riposo salirà ad Appiano e
Nella notte Milito ha segnato
una doppietta al Milan. Con uno
come lui al fianco, accettereb-
P
Samuel Eto’o
circondato
dai giornalisti
nel suo primo
giorno a Milano.
Volo al mattino,
doppie visite
mediche
e infine la firma
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MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
R
MERCATO NON E’ FINITA QUI
CLIC
ETO’O DISSE A BERLINO
«MATERAZZI DECISIVO»
TAPPA NEGLI STUDI DI GHELFI ALLE 19.20
«Lo vedi quello,
figliolo? E’
Materazzi, stasera
sarà decisivo». Era il 9
luglio 2006, pochi attimi
prima di Italia-Francia. In
tribuna Samuel Eto’o istruì
così il figlio Etienne. Giusta
intuizione? Fate un po’ voi...
Oggi arriva Hleb?
Arnautovic firma
Poi via gli esuberi
Dopo il bielorusso e l’austriaco
partono 5 tra Obinna, Burdisso
Vieira, Mancini, Rivas e Kerlon
A Milano la firma sul contratto. Alle 20.37 l’annuncio su Inter.it G&G
La prima firma nerazzurra BOZZANI
che vuole accelerarne l’inserimento nel gruppo , vista anche la
metodologia di allenamento con
poca preparazione atletica e tanto pallone. Tra una tappa e l’altra
del suo intenso lunedì, Eto’o, che
dopo la firma del contratto ha
chiuso la giornata a cena con i dirigenti nerazzurri, ha mostrato di
sapere come maneggiare lo scottante argomento Champions.
ha detto
Moratti l’ha presa per vincere
la Champions?
x
«RIPARTO DA ZERO»
A Barcellona io ho fatto la
storia. Ora riparto da zero
e voglio vincere ancora
di più. Ringrazio Moratti:
è davvero un uomo di
cuore. E so che desidera
fortemente la Champions
«Intanto ringrazio il presidente,
un uomo di cuore che spero di ripagare sul campo. E’ ovvio che sono qui per vincere la Champions.
So che l’Inter desidera fortemente la Coppa, ma non si può pensare solo a quella perché altrimenti
gli altri obiettivi passano in secondo piano e poi si rischia di uscire
anche dall’Europa. Bisogna affrontare ogni partita come se fosse una finale. E’ quello il segreto
per arrivare alla finale che tutti
gli interisti vogliono». Non lo dice, ma poi in finale conta di pensarci lui, che di Champions ne ha
già decise due.
Cosa promette ai tifosi?
«Alcuni attaccanti promettono
un certo numero di gol. Io preferisco garantire che lavorerò tutti i
giorni come ho sempre fatto. Questa è la base di tutto. Credo nel
lavoro e nel gruppo. Non devo dire che ciò che voglio fare è segnare ancora più gol, io so che sono
capace di fare gol e so che attraverso il lavoro arriverò a segnare
ancora».
Chi ha fatto il vero affare tra Inter e Barça?
«Io ho fatto la storia a Barcellona,
vincendo due Champions e tre
volte la Liga. Ma quella storia
adesso è finita. All’Inter ne comincia un’altra, riparto da zero, mi
piacerebbe vivere una nuova av-
ventura e spero che tutto vada bene e di poter vincere anche di più
con questi colori. A Ibra non posso che augurare buona fortuna,
ma ora sono dell’Inter e in Europa è necessario che sia l'Inter la
più forte».
Benvenuto Eto’o incontrerà i compagni domani mattina, ma gli è
già arrivato il benvenuto di Marco
Materazzi (assistito dallo stesso
Vigorelli) e abbraccerà soprattutto i due ex compagni: ai tempi del
Real Madrid, Esteban Cambiasso
(«Samuel è un grande e speriamo
possa essere subito a disposizione
del mister» ha detto l’argentino da
Boston); nel Barcellona, Thiago
Motta «il mio vicino di armadietto
in spogliatoio» ha svelato Eto’o.
Alexander Hleb, 28 anni, al Barça dal 2008 IMAGE SPORT
MILANO dIl mercato in entrata dell’Inter non si
chiude con Eto’o. Domani Branca e Oriali dovrebbero incontrarsi con l’agente Claudio Vigorelli e con i dirigenti del Twente per mettere nero su bianco il passaggio in nerazzurro di Marko
Arnautovic (prestito con diritto di riscatto fissato a 9 milioni), ritardato dalla frattura da stress
al piede che il ragazzo sta curando da qualche
settimana a Milano.
Oggi Hleb Altra operazione in entrata sarà quella
legata ad Alexander Hleb. Il 28enne centrocampista bielorusso ha ritardato lo sbarco a Milano
perché il suo manager Maurizio Gaudino è in
Catalogna per risolvere, nella notte, la questione legata ai premi per le vittorie della scorsa stagione. Se stamattina i riscontri saranno buoni,
Hleb potrebbe arrivare entro oggi. Il suo ingaggio sarà pagato al 70% dai blaugrana, con un
diritto di riscatto fissato a 10 milioni.
In uscita Poi Branca e Oriali dovranno dedicarsi
al fare cassa sfoltendo una rosa che, con i nuovi
acquisti e con i giovani che Mou ha voluto in
prima squadra, conta al momento 33 elementi.
Devono partire almeno in cinque tra Obinna,
Burdisso, Vieira, Mancini, Rivas e Kerlon. Per
Obinna, che sembrava a un passo dal Napoli, si
lavora a un prestito con diritto di riscatto della
metà fissato a 3,5 milioni con i greci dell’Olympiacos. Di ieri invece una proposta dell’Hull City. A Vieira il Tottenham ha offerto un biennale
a 2,5 milioni a stagione. Lui, che ha un altro anno di contratto a 6 milioni con l’Inter, nicchia
ma così si gioca le ultime chance mondiali. Kerlon andrà in prestito; l’agente di Burdisso, Hidalgo, sta trattando con Atletico Madrid, Siviglia e
Valencia. Mancini ha già rifiutato il West Ham e
sembra preferire la tribuna al cambio di maglia.
Per ora, insomma, tanto fumo ma poco arrosto.
lu.tai.
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LIBERA L’ENERGIA DEI TUOI PIEDI
MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
R
PRIMO PIANO L’EX CAMPIONE NERAZZURRO
1
2
y
Sembrava una
distorsione:
metacarpo k.o.
Tra le due stelle
che hanno
lasciato Milano
per la Liga, Kakà
è costato più o
meno come Ibra,
stando alle cifre
comunicate ieri
dal Barcellona
Gli strascichi della tournée
americana su Zlatan
Ibrahimovic: l’infortunio (foto
AP) era stato riportato da Ibra
durante la gara tra Chelsea e
Inter, dello scorso 22 luglio per
lo staff medico nerazzurro
sembrava solo una distorsione.
Ieri, lo svedese, ha effettuato le
visite mediche a Barcellona, e i
medici hanno evidenziato «una
frattura alla base del secondo
metacarpo della mano sinistra.
È una frattura che va studiata
per scoprire come risolverla e
far tornare il giocatore in
campo il più presto possibile».
BARÇA
Ibrahimovic
66 milioni
1 Zlatan Ibrahimovic, 27 anni, bacia la nuova maglia del Barcellona durante la conferenza stampa di
presentazione: un gesto d’amore al quale Ibra non ci aveva abituato in Italia REUTERS 2 Palleggio in
campo e giro d’onore; Ibrahimovic saluta i 50 mila accorsi al Camp Nou prima di uscire dal campo EPA
Ibra-Barça: subito baci
Ma c’è il primo intoppo
Folla di 50 mila al Camp Nou per Zlatan, che saluta con la mano fratturata
«Grazie all’Inter, mi ha fatto crescere». Avrà una clausola da 250 milioni
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA CECERE
BARCELLONA (Spagna)d Ha bacia-
to la maglia, quattro volte, proprio sullo stemma del Barcellona, accanto alla scritta Unicef,
appena sopra al cuore. Il primo bacio Zlatan lo ha stampato nella sala conferenze, gli altri sul prato del Camp Nou gremito da cinquantamila tifosi
osannanti. L’uomo del Nord, il
professionista di ghiaccio si è
sciolto al sole catalano. Ibra
voleva fortissimamente tingersi di blaugrana e adesso: «Sono felice come un bambino».
Dell’Italia serberà un «grande
ricordo», a Moratti, ai compagni e a tutti gli interisti invia
«un sincero ringraziamento,
da voi sono cresciuto, credo di
aver anche aiutato l’Inter a vincere ma senza l’Inter non sarei
mai arrivato qui». Cioè nel
club che lui considera il top.
La mano E del resto chi c’è sul
trono d’Europa? Il popolo del
w
I NUMERI
25
i gol segnati
da Ibrahimovic
nell’ultima
Serie A, dove è
stato il re dei
cannonieri.
Eto’o ne ha
segnati 30
nell’ultima Liga,
arrivando però
secondo
nella classifica
«Pichichi»
dietro
a Forlan,
Atletico Madrid,
autore
di 32 reti.
Ma Ibra più che
i gol, sogna la
Champions
Barça lo ha atteso cinque ore
sotto un sole rovente. Cancelli
dello stadio aperti alle sedici
ma Ibra sbucherà sul terreno
solo pochi minuti prima delle
ventuno, col numero 9 che era
di Eto’o stampato sulla schiena e la mano sinistra bloccata
da un tutore. In Usa si è fratturato la base del secondo metacarpo, verrà operato ma sarà
pronto per la finale di Supercoppa contro l’Athletic Bilbao.
Anche la stampa ha dovuto pazientare per un’ora e mezzo, il
presidente Laporta ha chiesto
«scusa a tutti per questo intoppo indipendente dalla nostra
volontà. Mancavano alcuni documenti relativi al transfer, da
Milano ce li hanno inviati pochi minuti fa. Vi pregherei di
fare poche domande, fuori ci
aspetta un pubblico record.
Nemmeno per Maradona c’era
stato questo raduno spontaneo. Noi non abbiamo nemmeno avuto il tempo di pubblicizzarlo e ci troviamo dinanzi a
questa marea di entusiasmo».
Le cifre Il presidente del Barça
svela le cifre dell’affare. «Ringrazio Moratti che si è confermato un autentico caballero.
All’Inter andranno 46 milioni
più Eto’o, il cui valore di mercato è difficilmente calcolabile perché era in scadenza ma è
comunque basso rispetto al valore sportivo. Hleb è sganciato
da questa operazione, se non
accetta Milano troveremo
un’altra soluzione per l’Inter».
La clausola di Ibra è di 250 milioni per cinque anni di contratto alle cifre italiane. Prevedibile, adesso una corsa al rialzo degli altri giocatori blaugrana, ma questi sono problemi
interni e Laporta se ne tiene alla larga preferendo virare su
«Simona la presentadora italiana che ci ha fatto una bella
sorpresa oggi e che ci portò fortuna nella finale di Roma». Si
tratta della Ventura venuta a
girare un servizio per la Rai.
Anche Ibra le sorride.
Grazie Italia Cinque scudetti in
1 MILIONE
DI VOLI
VIAGGIA DA SETTEMBRE A OTTOBRE
cinque stagioni: nessuno straniero ha fatto meglio e sarà difficile eguagliare questo primato anche per i nostri: il gigante
di Malmoe resterà nella storia
del calcio italiano. «Moratti mi
ha chiesto cosa avessi intenzione di fare e io gli ho risposto
che la mia felicità la vedevo a
Barcellona. Mi ha detto che
per lui non era facile privarsi
di un giocatore del mio livello
ma che avrebbe provato ad accontentarmi. Lo ringrazio moltissimo e ringraziando lui penso a tutta la gente dell’Inter
che ha lavorato con me e naturalmente ai tifosi. Gli allenatori? Ciascuno di loro mi ha dato
qualcosa. Capello mi chiese di
muovermi come faceva Van
Basten, con Mancini e Mourinho sono arrivati successi e
soddisfazioni». Un congedo all’insegna del fair play. Poi via
ai giri di campo, conclusi giusto in tempo per evitare la pacifica ma pericolosa invasione
dei giovani blaugrana che sciamano sul prato.
POST CHELSEA-INTER
QUASI
COME
KAKA’
(All’Inter Eto’o,
valutato 20 e un
conguaglio di
46. Hleb è in
prestito con
l’ingaggio pagato
al 70%)
REAL
Kakà
67 milioni
(Milan)
C. Ronaldo
96 milioni
(Man. United)
Benzema
35 milioni
(Lione)
Albiol
15 milioni
(Valencia)
L’ALTRO CASO
V
Cristiano
Ronaldo, 24 anni,
il calciatore più
caro di sempre
Ronaldo out
come Zlatan:
mano rotta
RIO DE JANEIRO (m. can.)
Ronaldo rimarrà fermo per
quattro o cinque settimane:
confermata la frattura al terzo
e al quarto metacarpo della
mano sinistra, rimediata la
scorsa domenica durante la
gara contro il Palmeiras.
Domani l’attaccante verrà
sottoposto a radiografia e tac,
per sapere la gravità
dell’infortunio e la necessità o
meno di un intervento
chirurgico, che sembra
probabile secondo Paulo de
Faria, medico del Corinthians.
Ronaldo, dunque, salterà la
sfida contro il Flamengo di
Adriano, in programma il 9
agosto.
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#
6
R
MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
AL LAVORO I PROTAGONISTI
FLASH DA BOSTON
Due gol per
il Principe
contro il Milan
MILAN-INTER 0-2
MARCATORI Milito al 4’ p.t. e al
30’ s.t.
ARBITRO Gonzalez (Usa)
MILAN (4-3-1-2) Kalac;
Zambrotta (dal 19’ s.t. Oddo),
Thiago Silva, Onyewu (dal 19’
s.t. Nesta), Jankulovski (dal 19’
s.t. Antonini); Gattuso (dal 24’
1
s.t. Flamini ), Pirlo (dal 1’ s.t.
Abate), Ambrosini; Ronaldinho
(dal 24’ s.t. Oduamadi); Pato,
Borriello (dal 1’ s.t. Zigoni).
ALL. Leonardo.
INTER (4-3-1-2) Julio Cesar
(dal 40’ s.t. Toldo); Maicon (dal
24’ s.t. Santon), Lucio (dal 31’
s.t. Materazzi), Chivu (dal 28’
s.t. Cordoba), Zanetti (dal 46’
s.t. Obi); Muntari (dal 31’ s.t.
Burdisso), Cambiasso (dal 42’
s.t Destro), Thiago Motta (dal
17’ s.t. Vieira); Stankovic (dal
40’ s.t. Krhin); Milito (dal 31’ s.t.
Quaresma), Balotelli (dal 24’
s.t. Mancini). ALL. Mourinho.
A Milito basta
pochissimo per
timbrare il suo
primo derby.
Al 4’ del primo
tempo Milito
evita Onyewu
e scarica un
sinistro che
piega le mani a
un colpevole
Kalac: è l’1-0
per l’Inter
RICHIARDI
Milito-Thiago-Lucio
La nuova Inter avanza
24
i gol
di Diego Milito
nella stagione
2008-09 con la
maglia del
Genoa in
campionato
L’argentino: «Mi adatto alle caratteristiche dei compagni». Maicon: «Di
chi se n’è andato non m’importa». Zanetti: «Momenti di grande calcio»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
BOSTON (Usa) dIl nuovo dell’Inter
avanza già. Eppure non era così
scontato, non capita così spesso:
arrivati da poco e subito fra i migliori. Thiago Motta e Milito al
17˚ giorno di Inter, Lucio con meno di una settimana di lavoro in
gruppo. Aspettando Eto’o e
Hleb, sono loro il valore aggiunto di questa Inter e per quanto si
è visto nel derby sono già tre belle addizioni. Quelle che Mourinho aveva chiesto, già prima di
sapere che avrebbe perso Ibra e
trovato Eto’o. Ovvero: un centrale che alzasse la linea difensiva,
un centrocampista di copertura
ma anche qualità, un attaccante
a cui chiedere gol e lavoro per i
compagni, non solo di reparto.
Tre rinforzi per arricchire la spina dorsale della sua squadra. Per
pensare a un’Inter, ha detto lui,
«completamente diversa da quella della stagione scorsa».
Questo è Lucio Diversa come tipo di gioco, diversa a cominciare da dietro: molto più alta,
con la difesa quasi più vicina
alla linea di centrocampo che
a quella dell’area di rigore.
Mourinho ora può permettersela anche perché è abitudine
s
COLORI NERAZZURRI DAGLI USA
I NUOVI
V
Per Lucio,
31 anni,
inserimento
perfetto:
anticipi e uscite
palla al piede
contro il Milan
2
V
Thiago Motta,
26 anni,
capace di
coniugare
presenza fisica e
ottimi assist per
gli attaccanti
1. Antonio Cassano è sempre un sogno per i tifosi LIVERANI
con Eto’o: che sia la soluzione vincente per
conquistare la Champions League? LIVERANI
3. Non mancano gli sfottò all’indirizzo dei cugini milanisti LIVERANI
2. Lui
di Lucio fare ciò che ha fatto
nel derby: chiamare fuori la difesa, giocare sull’anticipo, uscire palla al piede. Contro il Mi1
lan ha funzionato, «e ora ha detto Maicon - si tratta
di lavorare per perfezionare i movimenti e non
lasciare mai dei vuoti
davanti a Julio Cesar». Che non pare
preoccupato: «E neanche meravigliato, perché Lucio lo conosco bene».
Piedi e centimetri Un’Inter diversa in mezzo, dove Thiago Motta
è l’espressione di un’inversione
di tendenza sottolineata anche
da Javier Zanetti. Che di quel reparto è stato un punto fisso la
3
scorsa stagione, ma ha fatto volentieri un passo indietro, sulla
sinistra, dove può dedicarsi di più a spinta - quando dall’altra parte si
ferma Maicon - e copertura (ottime
due-tre chiusure
nel primo tempo):
«Credo - ha detto
il capitano - che si siano visti momenti di grande calcio. A centrocampo adesso cerchiamo soprattutto di tenere la palla noi, di farla girare di più, di aspettare i movimenti degli attaccanti per decidere come cercare la porta».
R
Milito,
30 anni,
ha giocato con
R. Avellaneda,
Genoa e Real
Saragozza
RICHIARDI
Thiago Motta conosce a memoria quelli di Milito, ma ha piedi
buoni abbastanza per trovare
chiunque, oltre che senso della
posizione e centimetri per arrivare in fretta dove serve di più la
sua presenza fisica.
Dimmi come giochi Certo, il derby ha detto anche che Milito fa di
tutto per farsi trovare e ora che
ha segnato pure il primo gol («Sì,
ho esultato come se non fosse
un’amichevole: per una punta il
gol è tutto e lo si cerca sempre»)
la strada sarà ancora più in discesa. Il segreto è semplice: «La prima cosa che cerco di fare quando
arrivo in una nuova squadra, è conoscere le caratteristiche dei compagni: l’anno scorso al Genoa,
ora sto cercando di farlo all’Inter. Oggi ho giocato con Balotelli, prima avevo studiato l’intesa
con Ibra, ora la troverò con
Eto’o. Zlatan ha tecnica straordinaria, tende di più a tenere il pallone; Samuel è velocissimo, appena può
va in profondità: movimenti diversi, anche per me, ma non mi cambia nulla». Diplomatico sicuramente più di Maicon, che
ha già tirato una riga sopra il nome dello svedese: «Io penso solo a chi
c’è qui: di chi se n’è andato non mi frega nulla». Sta di fatto che l’Inter cambierà, perché
Mourinho la vuole ad
immagine e somiglianza del camerunese - capace di andare in verticale, dritta
verso la porta, con
grandi accelerazioni ma pure di Milito, dunque adattabile alle varie situazioni.
E se il nuovo
avanza così
in fretta, sarà tutto più
semplice.
MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
DAL NOSTRO INVIATO
2
Al 30’ del
secondo tempo
il contropiede:
da Stankovic a
Milito che salta
Abate e segna
IMAGESPORT
A destra Una
smorfia
di Josè
Mourinho, 45
anni, durante il
derby RICHIARDI
E Moratti
applaude
«Bravo Mou»
«Però ho già due Coppe
Campioni: quelle vinte dall’Inter»
BOSTON dUna battuta a testa e
palla al centro. A Mourinho
giorni fa era venuta l’uscita ad
effetto («Se il presidente vuole
la Champions al cento per cento, gli regalo con piacere la replica che ho a casa»), a Moratti
l’altro ieri è venuto da non lasciar correre e l’ha buttata lì,
con un sorriso e altrettanta decisione: «Che cosa gli rispondo? Che di Coppe Campioni
ne ho già due, quelle che l’Inter ha vinto in passato...». Come dire: non mi sono offeso,
ma mettiamo i puntini sulle i.
E non se ne parli più.
E bravo Mou Poi il presidente è
schizzato in aeroporto, perché
il suo è stato un vero e proprio
blitz: arrivo a Boston, da New
York, domenica all’ora di pranzo, un salto nell’hotel del ritiro
della squadra, una scappata
nello spogliatoio prima della
partita e poi ripartenza già in
serata, anticipando la squadra
che è decollata ieri pomeriggio. Pronti-via, si era preso subito il meglio. Dal vivo era la
sua prima Inter della stagione
e Moratti l’ha vista sbocciare
come non era ancora successo
in queste due settimane americane. Così, mentalmente ha
preso appunti che rilegge volentieri, dando a Mourinho
quello che è di Mourinho. «L’allenatore sta lavorando bene:
contro il Milan ho visto un’Inter messa bene in campo, ho
visto concretezza, talento. Derby o non derby, vincere è sempre meglio: qualunque parti-
ta, che di fronte ci sia il Milan
o un’altra squadra. Però di questi tempi contano anche altre
cose: che non ci siano infortuni, che la squadra trovi la miglior condizione fisica, soprattutto che si trovi in campo e
tenga bene anche dal punto di
vista della reazione psicologica. Mi pare che siano arrivate
risposte positive».
Questo è Milito In particolare
da Diego Milito, perché iniziare a segnare con una nuova
maglia piazzando una doppietta in un derby, anche se amichevole, non è male: «Ma lui è
questo — ha detto ancora Moratti —, un goleador. E al di là
x
MASSIMO MORATTI
PRESIDENTE INTER
«MILITO È GOLEADOR»
y
VERSO
LA SFIDA
DI PECHINO
OGGI
L’Inter rientra in
Italia
stamattina; la
Lazio termina il
ritiro
30 LUGLIO
Monaco-Inter
(Trofeo Pirelli,
Montecarlo,
20.45)
31 LUGLIO
La Lazio si
ritrova a
Formello
1 AGOSTO
La Lazio parte
per Pechino.
Milito è un goleador. E al
di là dei due gol, mi pare
che abbia mostrato tutte
le caratteristiche per cui
l’abbiamo preso
dei due gol, mi pare che stasera abbia mostrato tutte le caratteristiche per cui l’abbiamo
preso. A cominciare dalla capacità di segnare tanto, ovviamente».
a.e.
3 AGOSTO
Dopo 2 giorni di
riposo, l’Inter
parte per la
Cina.
8 AGOSTO
Supercoppa a
Pechino ore 14
italiane (20
locali)
7
R
IL CASO PER LA SUPERCOPPA
Ballardini: «Lazio,
è l’ora delle scelte»
Il tecnico potrebbe escludere
dai convocati i dissidenti De
Silvestri, Pandev e Ledesma
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI
AURONZO DI CADORE (Belluno) d«È l’ora delle scelte»,
ha sentenziato Ballardini. Una delle tante frasi
buttate lì per caricare l’ambiente? No, il tecnico
diceva sul serio. Perché oggi, insieme con i vertici societari, deciderà chi farà parte della missione-Supercoppa, che per i biancocelesti scatta sabato con la partenza per Pechino.
Quasi fuori Non è una operazione facile, perché
c’è da sciogliere il nodo dei dissidenti De Silvestri, Ledesma e Pandev. Hanno chiesto di essere
ceduti e la Lazio si interroga se sia il caso di utilizzarli o meno fin quando il mercato è aperto. Lotito e Ballardini hanno manifestato i loro dubbi;
così, è molto concreta l’ipotesi che i tre restino
fuori dai giocatori che partiranno per la Cina. La
decisione finale sarà presa questa sera al termine
di un vertice tra tecnico e presidente a Roma,
dove la truppa biancoceleste farà ritorno nel pomeriggio da Auronzo. Ballardini, nel frattempo,
si è attrezzato per allestire una formazione senza
dissidenti. Ieri, nel penultimo allenamento in Cadore, ha provato un 4-4-2, in cui non ha trovato
posto alcuno dei tre che hanno chiesto di andar
via. A centrocampo, al posto di Ledesma, c’era
Baronio (ma a Pechino potrebbe giocare Dabo,
ora acciaccato), mentre in attacco spazio alla
coppia Rocchi-Zarate. La sensazione è che la Lazio anti-Inter sarà questa, a meno di novità nelle
prossime ore. De Silvestri, Ledesma e Pandev potrebbero, però, ugualmente far parte della spedizione cinese. Ma da attori non protagonisti.
8
R
MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
AL LAVORO
dalla
prima
T
di
ALESSANDRA BOCCI
IL
LEONARDO
ARRABBIATO
Leonardo alla fine della
tournée americana è, stando
alle manifestazioni esteriori,
piuttosto arrabbiato. Grado
che equivale alla massima
arrabbiatura possibile nella
scala di quelli che popolano
il calcio. Scocciato per
essersi dovuto sottoporre
con la sua squadra neonata
a un giro francamente
assurdo, Leonardo ha
puntualizzato più volte che
al Milan manca qualcosa per
essere al pari delle grandi, il
che è quasi un avvenimento.
Preceduto dal più grande
incassatore che la storia
delle panchine italiane
ricordi, Carlo Ancelotti, il
diplomatico Leo sta tirando
fuori unghie da belvetta
gentile: se pensano che stia
lì a farsi suonare come un
punching ball si sbagliano di
grosso. Il compìto Leo,
denominato dai giornalisti
brasiliani «saponetta» per la
sua capacità di sfuggire con
garbo alle domande
tendenziose, ha deciso di
cambiare in parte registro.
Resta corpo unico con la
società, perché ripete
«vediamo cosa succede sul
mercato, poi potremo fissare
gli obiettivi», e già Galliani
ha evitato accuratamente la
parola scudetto. Ma è chiaro
che il trattamento che gli è
stato riservato in America
non gli è piaciuto. Il Milan
ha ricavato più di quattro
milioni di dollari dalle tre
amichevoli giocate nel
World Challenge, e sono
risultati che il tecnico ex
manager apprezza; però poi
c’è il campo, ci sono la sua
carriera appena iniziata e
soprattutto il destino di una
squadra. Ed è logico che Leo
senta il bisogno di tirar fuori
le unghie per difendere la
sua creatura.
«Questa squadra non si
butta giù, ne ho già parlato
con i ragazzi nello
spogliatoio e so che carattere
hanno. Quando le cose non
vanno bene hai due strade: o
ti abbatti o cerchi di
analizzare la situazione e
ripartire. Noi imboccheremo
la seconda strada». Ma poi
serve qualcosa. Capita agli
scrittori, ai registi, agli chef:
stai costruendo qualcosa e
senti che manca un dettaglio
che può cambiare tutto. E a
quel punto per superare
l’impasse e trovare
l’ingrediente giusto serve
ancora fantasia. Ma anche i
soldi sarebbero graditi. Di
solito aiutano.
Carlo
Ancelotti,
50 anni
LIVERANI
Dall’attacco
ai portieri
tutte spine
per Leonardo
Abbiati è fermo, Kalac non dà
garanzie. In avanti Pato fa il
solista, Borriello non è pronto
Leonardo, 39 anni,
allenatore del Milan
IMAGE SPORT. A fianco;
Zeljko Kalac, 36, e Pato,
19 REUTERS e RICHIARDI
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI
BOSTON (Usa) dC’è poco da stare
allegri. Quando gli chiedono,
«riesci a trovare una cosa che
funziona in questo Milan?», Leonardo ride, ma è una risata
amara. Sconfitte a parte, il Milan ha tanti problemi che difficilmente possono essere risolti
con un acquisto. All’inizio della tournée americana Nesta si
è augurato di ritrovarsi a fine
stagione con l’etichetta di squadra-rivelazione, e già questa è
una situazione anomala per il
club più titolato del mondo. Il
Milan deve e vuole ripartire,
ma la costruzione del nuovo ciclo sarà complicata.
Portiere Le amichevoli estive
non portano fortuna a Kalac,
che ha cominciato male, anche
se l’anno scorso andò peggio
AUDI CUP
Si va a Monaco:
domani il Bayern
Il Milan ha lasciato l’America
ieri notte dopo 10 giorni di
amichevoli e molti spostamenti.
Da questa mattina, la squadra
è impegnata nella Audi Cup, a
Monaco di Baviera, con
Bayern, Manchester United e
Boca Juniors. La prima partita
(domani ore 20,45, diretta su
Mediaset Premium) mette la
squadra di Leonardo a
confronto con il Bayern. A
parte qualche lieve acciacco e
gli affaticamenti muscolari tipici
del periodo, non ci sono grossi
problemi. Seedorf, reduce da
una distorsione al ginocchio col
Chelsea, dovrà stare a riposo
ancora qualche giorno.
(basti pensare al 5-0 con il
Chelsea). Storari potrebbe essere un altro buon secondo portiere, ma per ora manca il primo: Abbiati non sarà pronto
prima di metà settembre. Stavolta difficilmente ci sarà bisogno di un casting per decidere
la graduatoria dei portieri.
Difesa Thiago Silva è in crescita: gli manca ancora la capacità di restare concentrato per
novanta minuti che sarà fondamentale con il gioco preteso
da Leonardo, fatto di pressing
alto. A parte questa nota lieta,
c’è la nebbia: Nesta è in netta
ripresa, ma non è ancora il giocatore di un tempo, Zambrotta, Oddo, Jankulovski, Antonini si sono alternati con prestazioni poco convincenti. E Leonardo è stato molto chiaro in
questi giorni: ha bisogno di
una rosa più ampia, ha bisogno di esterni dinamici, ha bi-
sogno di corsa e cross precisi. E
se il problema dei centrali è stato risolto con l’inserimento di
Onyewu, il problema delle fasce rimane. Un problema difficile da risolvere, visto anche
che sul mercato non c’è molto
da prendere, soprattutto con il
budget a disposizione del Milan. E non si può più tenere in
considerazione l’ipotesi di sacrificare Flamini in difesa.
Centrocampo Stanchi, ancora
da rodare, incapaci di creare.
Soltanto Flamini e Ambrosini
hanno superato l’esame americano. Per Pirlo c’è l’attenuante
della Confederations Cup che
ha ritardato la preparazione,
per Gattuso quella, più convincente, del grave infortunio dell’anno scorso. Ma si ha l’impressione che manchi qualcosa: la
linfa, l’energia che negli ultimi
mesi aveva profuso Beckham,
spesso mascherando la stan-
chezza mentale più che fisica
del resto del reparto. Leonardo sta cercando di cambiare
schemi e fa bene, e questa forse sarebbe la medicina migliore. Ma, come ha detto lo stesso
tecnico, non è facile cambiare
modulo se gli interpreti sono
gli stessi.
Attacco Le note più dolenti.
Soltanto Seedorf e il solito Inzaghi sono stati capaci di segnare in questi giorni. L’uomo
più in forma è Ronaldinho, elogiato da Leonardo. Ma intorno
a lui c’è Pato, che nelle difficoltà mostra l’antica mania di giocare per conto suo, ci sono Borriello che deve ricostruirsi dopo gli infortuni e tanti ragazzi
che hanno bisogno di tempo.
E’ questo il problema: a parte
l’istantaneo Inzaghi, tutti gli attaccanti del Milan avranno bisogno di tempo, e il tempo corre. Anche sul mercato.
IL MONDIALE DEI SENZATETTO ALL’ARENA CIVICA DI MILANO DAL 6 AL 13 SETTEMBRE
Homeless Cup, nel nome di Cannavò
Appello di La Russa:
«Vogliamo Zanetti
e Ambrosini come
testimonial»
FRANCESCO VELLUZZI
MILANO dIl sindaco di Milano
Letizia Moratti e il ministro della Difesa Ignazio La Russa benedicono la 7ª edizione della «Homeless World Cup», il mondiale dei senzatetto, che dal 6 al
13 settembre si disputerà all’Arena Civica e sarà dedicato
alla memoria dello storico direttore della Gazzetta Candido
Cannavò che proprio una setti-
mana prima di morire si era interessato all’evento che tocca
tante problematiche sociali.
Impegno Scenderanno in campo, per un torneo di calcio 4
contro 4, 480 atleti in rappresentanza di 48 paesi. L’Italia ha
vinto due volte, nel 2004 e nel
2005 («c’era Gattuso travestito
da homeless», la battuta di La
Russa). Lo scorso anno a Melbourne si è imposto l’Afghanistan, tema scottante al momento per La Russa che si è impegnato per la riuscita della manifestazione: «Le regole vanno rispettate sempre, ma è giusto
dare una possibilità a chi vuole
cercare un reinserimento e lo
sport ha un ruolo importante.
Ignazio La Russa e Letizia Moratti con la Homeless World Cup NEWPRESS
Per questo ospiteremo in una
caserma tutti i protagonisti. Rivolgo un appello ai capitani di
Inter e Milan: sarebbe bello
avere come testimonial Zanetti
e Ambrosini». Gran sostegno all’iniziativa, che ha Nike e la fondazione Vodafone come partner, arriva dall’assessore allo
sport Rizzi e dal sindaco Moratti che ha parlato di «grande opportunità per la città».
Senza tetto Mel Young, fondatore della manifestazione, ha ricordato che «al mondo ci sono
un miliardo di senzatetto. Questo evento (lo slogan è "Un pallone può cambiare il mondo"),
ha cambiato la vita di tanti:
118 hanno abbandonato la dipendenza da alcol e droga, il
29% ha trovato un lavoro, il
71% gioca regolarmente a calcio. A Milano aspettiamo una
partecipazione straordinaria».
MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
R
w
«Ronaldinho cresce
35 Ma servono rinforzi»
I NUMERI
le reti
incassate dal
Milan lo scorso
campionato (2a
miglior difesa).
In queste prime
5 amichevoli
sono state 8
1
derby giocato
all’estero e perso
dal Milan. Nei
due precedenti,
infatti, nel 1908 e
nel 1969, i
rossoneri
avevano vinto
Il tecnico del Milan: «Non giudicateci per questo derby
Huntelaar costa tanto, l’ideale sarebbe Luis Fabiano...»
BOSTON (Usa) dGiudicateci pu-
re, ma non ora. Leonardo dopo
il derby perso a Boston ha poca
voce e voglia di dire molte cose, che poi si riducono a una:
senza tornare sul mercato, è
difficile avere grandi ambizioni. «Io aspetto il 31 agosto, poi
vedremo che cosa è stato fatto
e ci riuniremo per fissare gli
obiettivi. Non tutto va bene ed
era previsto. L’impegno che abbiamo affrontato è stato pesante, il calendario di questo torneo assurdo: noi abbiamo dovuto preparare e giocare tre
partite in cinque giorni, l’Inter
è stata qui a Boston ad allenarsi. L’Inter ha giocato meglio di
noi, ma non voglio che la mia
squadra sia giudicata per quello che ha fatto nel derby. Non
ha senso. Io preferisco ricordarmi Milan-Chelsea, che abbiamo potuto preparare meglio. Abbiamo fatto anche cose
buone in questo World Challenge». Torneo che è stato vinto dalla squadra di Ancelotti.
Stanchezza Giocatori stanchi o
IL PROGRAMMA DEL CALCIO ESTIVO
Oggi
Juventus-Seongnam (Valencia,
20.30, Peace Cup)
Domani
Parma-Iraklis (Malles, 18)
Atalanta-Cremonese (Brentonico,
18)
Fiorentina-PSG (Firenze 20.30,
Sky Sport 1 e Sky Supercalcio)
Acqui-Genoa (Acqui Terme, 20.30)
Bayern Monaco-Milan (Monaco,
20.30, diff. Milan Channel ore 24)
Bologna-Sassuolo (Sestola, 17)
Livorno-Aris (Valdaora, 17.30)
Siena-Andria (Dimaro, 18)
Giovedì 30
Roma-Gand (Europa League, Roma
ore 20.45, Rete 4)
Sollenau-Napoli (Sollenau, 18)
Trofeo Pirelli: Monaco-Inter
(Montecarlo ore 20.45, Sky Sport 1
e Sky Supercalcio)
Catania-Grosseto (Assisi, 17.30)
Samp-Monti Pallidi (Moena, 17)
Chievo-Genoa Int. (San Zeno, 16)
Villacidrese-Cagliari (Villacidro,
20.30)
Venerdì 31
Lumezzane-Bari (Stanghe, 17)
AGOSTO
Sabato 1
Watford-Parma (Londra, 16, 17 it.)
West Bromwich-Chievo
(Birmingham, 16, le 17 italiane)
Genoa-Nizza (Cuneo, 18)
Padova-Sampdoria (Padova,
20.30)
Atalanta-Iraklis Salonicco (a
Brentonico, 16)
Domenica 2
Triangolare Catania-CagliariFiorentina (Catania 20.30)
TRATTATIVA UNA HOLDING PRONTA AL SUBENTRO
Matarrese jr sul Bari
«Stiamo vendendo»
ENZO TAMBORRA
BARI d«E’ in corso una trattativa concreta per la cessione del
Bari». Le parole dell’a.d. Salvatore Matarrese confermano in
via ufficiale quanto si sussurrava da tempo. Ci sarebbe una
holding, con radici in Lombardia, pronta a fare un investimento importante (20 milioni
in contanti e altrettanti di aumento di capitale) per l’acquisto del Bari. La situazione ha
avuto un’accelerazione improvvisa dopo che sono circolati i
nomi dei due manager, Alessio
Mora e Fabrizio Tagietti, che
per conto della Advice e consul-
ting, sarebbero stati incaricati
della trattativa. «Riteniamo il
nostro interlocutore serio e affidabile», ha sottolineato il figlio
del presidente del Bari. Ieri il
primo contatto, in settimana
potrebbe esserci un incontro.
«I nostri orientamenti? Non
sappiamo se la trattativa andrà
in porto, né se saranno interessati a una possibile partnership. Noi siamo disposti a cedere tutta la società», dice Salvatore Matarrese. Di certo, la famiglia proprietaria da 32 anni
del pacchetto di maggioranza
del Bari non aveva mai aperto
a potenziali acquirenti come in
questa occasione.
Maradona non si può prendere». E neppure tanti altri.
DAL NOSTRO INVIATO
Klaas-Jan
Huntelaar,
olandese,
25 anni:
arrivato
a gennaio al
Real Madrid,
ha segnato
8 gol in 19
partite AP
in ritardo di preparazione costretti a giocare, un grave errore all’inizio (il primo gol di Milito subito da Kalac) che ha costretto il Milan a giocare in salita: queste le attenuanti del tecnico. Che ripete: la rosa è incompleta. «Per poter competere ci serve qualcosa sulle fasce
e in attacco, ma bisogna vedere cosa si può fare, è inutile
pensare a Maradona, perché
Consolazione Sul nome di Huntelaar, spesso fatto negli ultimi
tempi, Leonardo non si sbilancia. «Eravamo partiti da
Dzeko, dall’attaccante potente
in area che sfrutta i cross. In
questo senso, Huntelaar potrebbe essere un’alternativa,
ma costa tanto». In sintesi: l’acquisto di Huntelaar avrebbe
senso se abbinato a quello di
esterni capaci di servirgli i palloni giusti. E poi, le preferenze
di Leonardo sembrano andare
a Luis Fabiano. «Un affare difficile, ma se si vede la possibilità
di tornare a investire questo è
il nome». Al momento, però,
Leonardo può consolarsi solo
con Ronaldinho: «Lo vedo più
motivato, allegro, sciolto. Il
suo comportamento, l’impegno, in campo e fuori, è cambiato. Avere più responsabilità
fa bene al suo orgoglio. Ronaldinho ha 29 anni, un giocatore
come lui deve far vedere tutto
quello che ha dentro. Perché
ha ancora tanto da dare».
al.bo.
10
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MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
AL LAVORO
fAssorbita la sconfitta di Rotterdam
i blucerchiati guardano avanti
Garrone
Riccardo
Garrone
e Antonio
Cassano
PEGASO
«Al 100 per 100
Cassano
rimarrà
alla Samp»
FILIPPO GRIMALDI
VERONA dCerti spettacoli fan-
no male al cuore. Ma la Samp,
intesa come squadra, non ha
colpe. Riccardo Garrone aspetta da ventisei mesi che una Genova ottusa e miope comprenda come il suo progetto di nuovo stadio (presentato il 22
maggio 2007 a Milano...) non
è business, ma un elemento di
sopravvivenza. Intanto, domenica lui si è gustato il De Kuip
di Rotterdam.
«Avete visto nell’intervallo?
C’erano venticinquemila persone, e tutte sono andate al
bar. A Marassi neppure provano ad alzarsi. Eppure il Feyenoord è già pronto a costruire
un nuovo impianto».
Andiamo per ordine. Presidente, è preoccupato dopo il k.o.
con gli olandesi?
«Non è mai piacevole perdere,
ma c’era una tale differenza in
termini di preparazione, che
la Samp non è valutabile. Il
Feyenoord debutterà domenica in campionato, si è visto in
termini di velocità e precisione del gioco: loro facevano
trenta passaggi di fila».
Però, l’arbitraggio...
«Anche la dirigenza olandese
lo ha ammesso. Su Cassano
c’era un rigore netto. Non è
una sconfitta grave. E poi i giocatori devono abituarsi ai nuo-
w
I NUMERI
12
le reti di
Antonio Cassano
nello scorso
torneo di serie A:
nelle due stagioni
con la Samp ne
ha segnati in
tutto 21
9
gli assist di
Cassano nel
torneo
2008-09: è in
testa a questa
speciale
classifica con
Cossu e Kakà
vi schemi di Del Neri».
Tutto vero. Però, permetta,
per la quadratura del cerchio
serve ancora qualcosa. Un difensore, un esterno di centrocampo, magari un’altra punta.
«Manca più di un mese alla
chiusura del mercato. Marotta
è al lavoro. Vedremo se è possibile fare qualche colpo, ma
nulla di straordinario. Ci teniamo a mantenere la nostra linea a livello economico».
Con un punto fermo, Cassano.
Lei aveva detto che sarebbe rimasto al 99,9 per cento. Però
le voci nerazzurre non si sono
sopite. L’attuale percentuale?
«In questa stagione Cassano
sarà sampdoriano al cento per
cento. Mi spiace per certe voci, soprattutto per i tifosi».
Lo ripete da sette anni: non si
può fare il passo più lungo della gamba. La lettera d’intenti
sul nuovo stadio firmata con
lei dal presidente genoano Preziosi, e sottoscritta dal sindaco Vincenzi, apre nuovi scenari? Si è riparlato dell’utopistico progetto di abbattere e ricostruire altrove il carcere situato a fianco del Ferraris.
«Andiamo per ordine. Quel documento indica la volontà del
sindaco e del Comune per discuterlo in giunta, venerdì
prossimo, e chiarisce l’orientamento verso il nostro progetto. Il quartiere di Marassi ha
HA DETTO
SUL
MERCATO
Vedremo se si
potrà fare
ancora qualche
colpo ma senza
grandi sacrifici
economici
SU MARASSI
Non ci basta
più, è
inadeguato,
dobbiamo
trasferirci
altrove,
altrimenti
rischiamo la B
Il presidente spegne le ultime voci
«Ma lo stadio nuovo è fondamentale»
DAL NOSTRO INVIATO
x
già sofferto troppo per la presenza dello stadio. Non credo,
poi, che spostare il carcere, al
fine di ampliare la parte esterna dello stadio migliorerebbe
molto la situazione».
cora per molti anni. Lo definirei un problema di sopravvivenza delle nostre squadre nella categoria tanto ambita da
noi e dai nostri sostenitori (la
serie A, n.d.r.)».
Insomma, pare di capire che
secondo lei non ci siano alternative concrete alla realizzazione di un nuovo impianto.
Altrimenti?
«La Sampdoria, ma pure lo
stesso Genoa, non possono accettare di giocare a Marassi an-
TIFOSO NERAZZURRO
La Russa: «Antonio
serve all’Inter»
«Semplice: rischiamo di andare in serie B. Io confido che tutti i problemi e gli aspetti tecnici legati alla vicinanza di un
nuovo stadio all’aeroporto Colombo siano risolvibili».
Il partito dei contrari parla di
uno sviluppo dello scalo.
SULLO 0-3
Perdere non fa
mai piacere, ma
va tenuto conto
che il Fejenoord
era molto più
avanti di noi
nella
preparazione
SU DEL NERI
Bisogna dargli
tempo, i
giocatori
devono
assimilare con
calma gli
schemi di gioco
del tecnico
«A me non risulta alcun progetto di espansione dell'aeroporto, per cui si renda necessario
l’utilizzo dell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto del calcio genovese».
Che, fra l’altro, porterebbe
considerevoli vantaggi sul piano dell’occupazione. A lavori
ultimati, duemila posti in più.
MILANO (fr.vell.) Il ministro
della Difesa Ignazio La Russa
(nella foto Eidon), noto
interista, dà un consiglio a
Moratti: «Qui ci vuole Cassano
perché lui è un innesco per
Eto’o e Milito. Siamo forti, ma
con Cassano lo saremmo
ancora di più».
«Non solo. Si valorizzerebbe
anche lo stesso aeroporto. E
chi sostiene che lo stadio a Sestri Ponente sarebbe un danno, potrebbe avere l’interesse
a non valorizzare lo scalo».
Riuscirete nell’impresa?
«Sarebbe importante che la
legge in corso di approvazione
sugli stadi prevedesse un allungamento dei tempi per la
presentazione degli studi di
fattibilità sui progetti, ora fissata in due mesi. Poi si vedrà».
TOLTA LA SQUALIFICA
Mannini e
Possanzini
prosciolti
dal Tas
Daniele Mannini, 25 anni IPP
Davide Possanzini, 33 anni LAPRESSE
LOSANNA dIl Tribunale di Arbi-
trato per lo Sport (Tas) di Losanna ha revisionato la propria decisione del 29 gennaio
2009, accogliendo l'istanza di
revisione proposta dalla Figc
per la squalifica di un anno inflitta a Daniele Mannini e Davide Possanzini, e ha confermato la prima sanzione di 15 giorni emessa dal Giudice di ultima istanza in materia di doping del Coni. I due giocatori
che all'epoca dei fatti tesserati
per il Brescia ed il primo dicembre 2007 si erano presentati in ritardo al controllo antidoping in occasione della gara
di serie B Brescia-Chievo, sono stati così assolti definitivamente.
L’iter Il 20 marzo 2008 Mannini e Possanzini avevano subito
una squalifica di 15 giorni,
contro questa decisione la Wada aveva proposto appello. Il
Tas in prima istanza aveva aumentato la squalifica fino ad
un anno. Poi, in seguito al processo di revisione promosso
congiuntamente da Coni e Figc il 12 febbraio 2009, il Tas
ieri ha riformato il proprio lodo, confermando la correttezza della prima sentenza emessa dall'organo di giustizia del
Coni. «Mi sono tolto un grande peso, è stata fatta giustizia»
il commento di Possanzini intervistato ieri da Sky.
FIORENTINA LA SOCIETA’ NON ANDRA’ SUL MERCATO PER SOSTITUIRE IL BRASILIANO. PER INTEGRARE IL REPARTO E’ IN ARRIVO EDINHO
L’erede di Felipe Melo? Un certo Kuzmanovic
Per Ebouè l’offerta
resta di 6 milioni,
l’Arsenal continua
a volerne 10
ALESSANDRA GOZZINI
FIRENZE dIl nuovo Felipe Me-
Zdravko Kuzmanovic, 21 anni ANSA
lo? Ecco l’identikit: serbo, ventuno anni, alla Fiorentina dal
gennaio del 2007. Non è un errore ma un modo per dire che
il sostituto del brasiliano potrebbe già essere in casa. Per il
futuro la società viola è infatti
orientata a puntare su Zdravko Kuzmanovic, centrale arrivato due stagioni e mezzo fa
dal Basilea. Lui accanto a Montolivo, con Donadel come prima alternativa («Ma farò di
tutto per essere io il sostituto
di Melo» ha detto a Violagol) e
un altro centrocampista a completare il reparto. Due precisazioni: a confermare la fiducia
che il club ripone su Kuzmano-
vic c’è stato il rinnovo del contratto fino al 2013. Prolungamento già firmato, l’ufficialità
arriverà tra qualche giorno. Seconda puntualizzazione: il mediano che andrà a rifinire il reparto sarà un investimento
low-cost. Favorito il leccese
Edinho (si prende con quattro
milioni) sul romanista Brighi.
Ebouè, affare a 8 milioni Prima
però Pantaleo Corvino lavorerà sulla difesa. Per Ebouè esiste l’accordo con il giocatore,
manca quello con l’Arsenal,
che deve abbassare le pretese.
Troppi dieci milioni per il club
dei Della Valle. L’ivoriano piace, ma è considerato bravo ad
attaccare, meno a difendere.
L’offerta viola, anche per questo, è ferma a 6 milioni e difficilmente verrà aumentata.
Centrale difensivo Il centrale difensivo sarà l’ultimo investimento milionario. Luisao resta il preferito, scende Lugano
e risale il brasiliano Miranda.
Per il giocatore del Benfica vale, più o meno, il discorso fatto
per Ebouè: 10 milioni la richiesta dei portoghesi, poco più
della metà l’offerta viola. Possibile accordo a 6,5. Lugano
(svincolato) entra nella lista
di quelli che hanno un ingaggio fuori budget, Miranda del
San Paolo è l’idea che ritorna.
I nuovi verranno presentati
nel ritiro di San Piero a Sieve,
dove nel pomeriggio inizia la
seconda fase del ritiro. Domani sera amichevole con il Psg.
12
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MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
AL LAVORO
fProsegue la tournée spagnola: nella partita
di oggi i bianconeri scoprono i nuovi acquisti
Diego, scatenati!
Debutta il brasiliano
Ferrara, via al samba
Smaltiti gli acciacchi, stasera guiderà la Juve
contro i coreani. Anche Melo pronto all’esordio
Il brasiliano Diego, 24 anni,
per la prima volta in campo
con la Juventus LAPRESSE
DAL NOSTRO INVIATO
GIAMPIERO TIMOSSI
SIVIGLIA (Spagna) dAbbiate fede.
In questa città dove un minareto è diventato un campanile,
dove il bronzo del Giraldillo ricorda la Vittoria della Fede in
Cristo, anche Diego il brasiliano vince la sua piccola battaglia. E chi ha avuto fede sarà
ripagato: Diego10 sarà in campo con il suo numero 28. Per
farla breve: è pronto all’esordio con la maglia della Juventus. La battaglia era quella contro la «sfiga», piccoli guai che
fin qui lo avevano costretto ai
box. Beh, stasera si cambia musica. Si inizia a ballare. Tre brasiliani scenderanno in campo,
magari non tutti dal primo minuto, magari non proprio tutti
insieme. Però, dopo Amauri sarà la volta di Diego Ribas da
Cunha e del mediano Felipe
Melo. Brasiliani, a modo loro.
Il primo (l’attaccante) tra un
mese dovrebbe ottenete il tanto atteso passaporto italiano,
l’altro (il trequartista) il passaporto made in Italy già ce l’ha,
mentre l’ultimo (il mediano) è
in possesso pure della nazionalità spagnola. Insomma, brasiliani d’Europa. Come dire: alla
Juventus il colpo di tacco è gradito, ma deve portare alla vittoria.
24,5
il costo del brasiliano
La Juventus ha acquistato Diego
dal Werder Brema pagandolo
24,5 milioni di euro.
L’esordio Vero, stasera basterebbe pure un pareggio contro
i coreani dello Seongnam. Un
punto e sarà già semifinale di
Coppa della Pace. L’esordio
del colpo Diego, i primi calci
del botto Melo sembrano già
un ottimo antidoto contro la
noia. Per vederli si scende a
Jerez de la Frontera, provincia
di Cadice, dove l’Andalusia
cammina verso la frontiera
con il Portogallo. Ci sarà il solido caldo, anche alle 8 e mezza
della sera. Ci sarà aria lusitana, che poi fu la prima che annusò il brasiliano Diego quando sbarcò in Europa. Approdò
al Porto, due stagioni ed emigrò in Germania, Brema, il
Werder e la Bundesliga. Se doveva abituarsi al Vecchio Continente meglio di così non poteva fare.
Il traduttore Certo, il suo resta
un perfetto repertorio do Brasil. Ieri stop con palla che arrivava da dietro, senza neppure
dare un’occhiata al pallone.
Quattro giorni fa, nel primo allenamento con i nuovi compagni, nel campetto davanti al
fiume Guadalquivir, aveva fatto anche meglio. Colpo di tacco e assist per Melo-gol. Buffon, quel giorno stava seduto
sui gradoni di cemento, in
mezzo alla gente. E ha accompagnato quella prodezza con
gazza&play
SUL TELEFONINO
I GOL DI DIEGO
Inquadra* il codice oppure
invia un SMS al
34 04 34 34 34 con 3001
Z
*Per le
istruzioni
vai nella
sezione
Altri mondi
alla fine
del giornale
un sorriso compiaciuto. Ieri,
parlando della stagione che
verrà, ha raccontato: «Mi sa
che quest’anno vedremo più
colpi di tacco. Io tre brasiliani
alla Juventus, tutti insieme,
mica li avevo mai visti. Vedremo più colpi di tacco, ma non
dimenticheremo mai lo spirito
di questa squadra». In sintesi:
alla Juventus il calcio deve es-
sere bello, ma soprattutto vincente. Diego lo ha già capito e
comunque Ferrara non perderà occasione per ribadirgli il
concetto. Ieri lo ha fatto anche
Adolfo Sormani, detto Dodo.
E’ il tattico salito a bordo della
nave Ferrara. Sormani, prima
dell’allenamento, ha tenuto
una breve lezione a Diego e
Giovinco. Titolo: ultimi dettagli sul ruolo del trequartista.
Lectio brevis bilingue, italiano
e portoghese. Dodo se lo può
permettere, è figlio di Angelo
Benedicto Sormani, attaccante brasiliano che diventò italiano. Negli anni Sessanta fece la
gioia (soprattutto) del Milan.
Ora il figlio è l’arma in più della Juventus: tattico-traduttore. Così il D-Day può iniziare:
Diego è pronto a stupirvi. Non
giocava dal 30 maggio, finale
vittoriosa, in Coppa di Germania. Torna dopo qualche acciacco e un’estate fatta di nessun gol e troppi paparazzi. Tra
l’amore sacro e l’amore profano.
PEACE CUP
In campo a Jerez
senza Marchisio
SIVIGLIA (Spa) Marchisio ha la
faringite e questa sera non
sarà in campo. Così in campo
stasera a Jerez alle 20.30
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon;
Grygera, Legrottaglie, Chiellini,
Molinaro; Camoranesi, Zanetti,
Tiago; Diego; Amauri, Iaquinta.
(A disp: Manninger, Zebina,
Cannavaro, Ariaudo, Molinaro,
Melo, Marrone, Giovinco, Del
Piero, Trezeguet). All. Ferrara.
SEONGNAM (4-4-2): Song
Rjung Jung; Sung Hwan Kim,
Bjunk Kuk Cho, Ognenovski,
Hack Yong Jang; Dong Won
Han, Ho Lee, Jung Woo Kim, Jin
Ryong Kim; Dong Geong Cho,
Radonzic. All. Taeng Yon Shinl.
Stasera per la Peace Cup in
campo anche Real
Madrid-Quito alle 22.30.
IL PERSONAGGIO LO VOLEVANO LA JUVENTUS E IL REAL MADRID, MA È RIMASTO A UDINE
D’Agostino, come risvegliarsi dal sogno
Ha cancellato
la delusione
con grande
professionalità
MARCO PASOTTO
dLa valigia già fatta sul letto,
pronta per essere chiusa, è tornata tristemente nel ripostiglio
per due volte. Ma Gaetano
D’Agostino l’ha lasciata a portata di mano: in fondo ci sono ancora cinque settimane per riempirla ancora.
Sedotto e abbandonato Questa
è la storia di una grande disillu-
sione. Di un sistema che ti porta al vertice, ti spara su giornali
e tv un giorno sì e l’altro anche,
ti offre — per ben due volte:
questo è accanimento — il sogno di una svolta che vale un’intera carriera, e poi ti scarica come l’amante di una notte: la
mattina ti svegli, tocchi l’altro
cuscino, e non trovi più nessuno. Sedotto e abbandonato. O
magari illuso, come l’ha definito Pozzo. Prima dalla Juve, poi
dal Real Madrid. Con i bianconeri è stata un’agonia lunga un
mese e mezzo. Con gli spagnoli
è bastato un week-end per capire che non se ne sarebbe fatto
nulla. Se a tutto ciò aggiungiamo che il suo nome era stato accostato anche a Inter e Milan, è
roba da mettersi nella mani di
un bravo psicologo.
Verso il Mondiale Chiariamo: Gaetano D’Agostino non resterà
disoccupato, e nemmeno senza
stimoli. C’è una maglia azzurra
da conservare fino al Sud Africa, e c’è un’Udinese che nasce
dai suoi piedi. Possibilmente
da riportare in Europa. Ma tornare indietro è dura. Lo aveva
detto lui stesso a fine giugno,
quando Juve e Pozzo combattevano a suon di milioni (insufficienti) e comproprietà (non gradite): «Se andassi in ritiro con
l’Udinese, rischierei di avere la
testa da un’altra parte».
In silenzio E ora? Gaetano in riti-
ro ci è dovuto andare, e all’orizzonte non sembra esserci altro
all’infuori dell’Udinese: come
si sta comportando? Qui sta la
bella notizia. Perché la testa è
riuscita a restare a Udine. A calarsi di nuovo nella parte. La società non pretende che sia di
umore sfavillante, ma solo che
faccia il suo dovere. Ed è quello
che sta avvenendo. Non lo dice
lui, che ora ha scelto la strada
del silenzio dopo settimane di
chiacchiere, forse troppe; lo racconta, con ammirazione, chi gli
sta vicino e condivide con lui ritiro, allenamenti e momenti di
svago: è tranquillo, gioca,
scherza e lavora con la solita serietà. Un «ragazzo eccezionale», che si comporta come se
Gaetano D’Agostino, 27 LAPRESSE
non fosse successo nulla.
«Grande serietà» Adesso c’è
un’intera squadra, a partire dal
suo allenatore, che fa il tifo per
poterlo vedere ancora il 1˚ settembre. Senza di lui, che lo scorso campionato è stato il migliore in pagella di tutta la rosa,
l’Udinese dovrebbe persino
cambiare modulo. «Non avevo
dubbi che Gaetano si sarebbe
calato di nuovo nella nostra realtà con la stessa serietà di prima», racconta Marino. «Un
grande giocatore e un grande
uomo — aggiunge il d.g. Gasparin —. Dopo un primo momento di difficoltà è tornato il
D’Agostino di prima: questo significa essere un grande campione. Possibilità ulteriori che
se ne vada? In questo momento: zero». Ok, ma non si mai:
quella valigia nel ripostiglio è
ancora a portata di mano.
MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
AL LAVORO
fUna dichiarazione d’amore
del portiere bianconero alla società
Buffon&Juve
per esagerare
«Voglio restare
quindici anni»
TRATTATIVE
Poulsen
verso
il Fulham
in prestito
DAL NOSTRO INVIATO
SIVIGLIA (Spagna) dVia, si farà pu-
re il P-Day. Insomma, il giorno
di Poulsen. Pare una storia infinita, ma oggi dovrebbe arrivare al capolinea. Perché ieri pomeriggio il d.s. bianconero
Alessio Secco ha lasciato il ritiro di Siviglia ed è volato in Italia. E oggi, al centro sportivo
di Vinovo, il dirigente incontrerà il giocatore e il suo procuratore. La Juventus aspetta solo una risposta positiva: il danese deve accettare il trasferimento in un’altra squadra. Ha
già rifiutata il passaggio al Fenerbahce, che avrebbe permesso al club di incassare 7 milioni di euro. Niente da fare, rifiuto danese. Che non ha scoraggiato i dirigenti juventini.
Pronti a trovare subito un’alternativa: per Poulsen si è fatto avanti il Fulham. Così il giocatore potrebbe volare a Londra, in prestito. Una soluzione
che alleggerirebbe (comunque) il bilancio bianconero del
suo pesante ingaggio.
Il portiere: «Qui mi sento amato e sto
scoprendo una squadra più forte di
quanto sperassi. Possiamo provarci»
w
I NUMERI
378
le partite
giocate
in serie A da
Gianluigi
Buffon con le
maglie del
Parma e della
Juventus
6,20
la media
voto per il
portiere
bianconero
nell’ultimo
campionato in
cui è sceso in
campo 23 volte
17
gli anni di
Buffon
all’esordio in
serie A il 19
novembre 1995
con il Parma
contro il Milan
(finì 0-0)
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CURINO
SIVIGLIA (Spagna) d«Sono un ra-
gazzo fortunato», dice Buffon
e sembra di sentire Jovanotti
che prosegue «non c’è niente
che ho bisogno». Perché è così
anche per Gigi: «Nel calcio le
cose cambiano in fretta. Ma
quando trovi l’equilibrio e hai
una famiglia alla quale non
vuoi creare confusione, è meglio di no. Soprattutto se giochi nella Juventus. Qui ho la
possibilità di scrivere pagine
importanti per una società gloriosa. E poi mi sento amato, e
per me conta molto. Vorrei restarci 15 anni, perché significherebbe non essere un giocatore qualunque. Se andasse così potrei chiudere la carriera
soddisfatto».
Quindi ha ottenuto le garanzie
che mesi fa chiese ai dirigenti?
«Loro non mi devono e io non
mi aspettavo niente. Volevo solo sapere se il progetto intrapreso tre anni fa in B proseguiva, per la mia serenità. Ebbene: pensavo che saremmo migliorati, ma non così tanto».
Sta nascendo una Juve che va
oltre le sue aspettative?
«Sì. Ci siamo rinforzati con giocatori di spessore sia tecnico
che fisico e di livello internazionale. Melo è in ascesa e comincia a giocare in pianta stabile in una nazionale come il
Brasile: con Sissoko forma
una coppia dalla presenza atletica incredibile».
13
R
x
ha detto
SU DIEGO
Se saremo bravi a metterlo
in condizione di esprimersi
come è in grado di fare, sarà
il nostro uomo in più. È
geniale e in un certo
contesto può diventare letale
SU FELIPE MELO
È un giocatore in ascesa e
comincia a giocare in pianta
stabile in una nazionale
come il Brasile. Con Sissoko
forma una coppia di grande
forza atletica
E Diego?
«Se saremo bravi a metterlo in
condizione di esprimersi come sa, sarà il nostro uomo in
più. E’ geniale e inserito in un
certo contesto può diventare
letale. Tre brasiliani nella Juve io non me li ricordo: ci divertiremo di più. Anche se non
ci accontentiamo certo di quello».
si migliora una macchina perfetta. Eto’o vale Ibra, non lo dico io, lo dicono i numeri: ha
vinto due Champions e segnato in entrambe le finali, oltre a
una valanga di gol. Con lui però credo che l’Inter dovrà cambiare modo di giocare rispetto
a quanto faceva già con Mancini».
Mourinho non l’ha migliorata?
Allora ci sono i presupposti
per tornare a vincere?
«Siamo migliorati, quindi abbiamo qualche chance in più
per provarci. Ma preferisco
non fare proclami adesso.
Quando vincevamo non ne facevamo mai: li facevano altri e
poi restavano a bocca asciutta».
Però ora siete più vicini all’Inter.
«Noi ci siamo rinforzati, ma
l’Inter è forte come prima: non
«Chiedete a Moratti se è contento. Io l’Inter l’ho affrontata
tre volte e non ho mai perso,
perché se noi ci siamo sul piano emotivo e caratteriale nella
gara secca ce la giochiamo alla
pari».
E col Real, che rischiate di affrontare in semifinale qui a Siviglia?
«Sarebbe divertente. Queste
sfide d’estate hanno un’altra
dimensione. Non c’è il tatticismo, lo stress, l’obbligo di vin-
cere, ci si può godere la parte
migliore del calcio. E un bel risultato sarebbe galvanizzante».
Per finire, Buffon è ancora il
numero uno?
«Io volevo dimostrarlo anche
quando nessuno lo metteva in
dubbio: per dire, non ero soddisfatto neanche dopo la finale mondiale. Poi ci sono stagioni in cui stai meglio e altre peggio, ma i conti si fanno sul lungo. Dipende anche dai risultati: restare sul podio nonostante la B e due anni senza Champions non è poco. E quando,
spero presto, si tornerà a vincere tutto verrà di conseguenza.
Il mio desiderio per questa stagione sarebbe non incassare
neanche un gol. Ma siccome
so che non ci riuscirò mi interessa solo vincere».
L’unica cosa di cui Buffon ha
ancora bisogno.
Gianluigi
Buffon, 31
anni, si
prepara a
giocare
il nono
campionato
con la maglia
della
Juventus, alla
quale è
rimasto fedele
anche
nell’anno della
retrocessione
in serie B
LAPRESSE
Dirotta sul Barcellona Questa è
la soluzione numero uno, la
più immediata. Ce ne sarebbe
un’altra, ma è ancora una strada tutta in costruzione. E’ l’ipotesi che il Barcellona (sì, la
squadra campione d’Europa)
accetti uno scambio alla pari:
Poulsen al Barça, Caceres alla
Juventus. Una cosa ormai è
certa: il difensore uruguayano, la prossima stagione sarà a disposizione di Ferrara.
Trasferimento in prestito, con
diritto di riscatto. Già fissato a
quota 15 milioni. Sulla contropartita danese poi si vedrà.
Altre cessioni Oggi, a Vinovo,
Secco parlerà anche con Almiron: potrebbe passare in comproprietà al Livorno e potrebbe seguirlo (in prestito) il giovane Ariaudo. Congelato, almeno ufficialmente, il caso-Trezeguet. Ma se l’attaccante dovesse lasciare la Juventus
il piano B è già pronto. In pole
c’è Salvio, argentino del Lanus.
g.tim.
www.visitemiliaromagna.com
14
R
MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
AL LAVORO
fTotti premiato in Campidoglio dal sindaco
Alemanno per l’aggancio a Boniperti
MASSIMO CECCHINI
ROMAd Ghiacciato nel marmo,
Totti
chissà se Giulio Cesare lo avrà
guardato dall’alto per riconoscerlo figlio prediletto. Di sicuro Roma lo ha già fatto da tempo, tant’è che il sindaco Gianni
Alemanno, in Campidoglio,
sancisce l’evento dell’aggancio
a Giampiero Boniperti al 9˚ posto della classifica cannonieri
della serie A (178 gol) con queste parole: «Francesco Totti è
un grande campione e un grande uomo. Ormai lui non è solo
il capitano della Roma, ma di
tutta Roma». E il Comune applaude (famiglia Sandri compresa), mentre sul un maxi-schermo scorrono le immagini dei gol e la presidente Rosella Sensi mormora: «È unico».
«Voglio la penna
Resto alla Roma
per altri 5 anni»
Manca la firma, ma il capitano annuncia tutto:
«Ringrazio Rosella Sensi, batterò altri record»
Rinnovo Così unico che Totti in
pratica ufficializza già il rinnovo del suo contratto fino al
2014. «È il premio più importante che abbia mai ricevuto —
dice Totti ricevendo una targa
d’argento con incise tutte le partite in cui ha segnato —. Grazie
Rosella per aver creduto ancora una volta in me e prolungato
il mio contratto per altri 5 anni.
Questo mi dà la possibilità di
battere nuovi record». Dopo
preciserà: «Per la firma manca solo la penna».
x
HA DETTO / 1
SUL CONTRATTO
UN PREMIO IMPORTANTE
È il premio più importante
che abbia mai ricevuto.
Grazie Rosella per aver
creduto ancora in me,
adesso posso battere
nuovi record
x
HA DETTO/2
SULLA CHAMPIONS
CI MANCHERA’
La nostra Coppa
quest’anno si chiamerà
Europa League.
La Champions
ci mancherà, ma speriamo
di tornarci subito
sicuro il mio tifo, tranne ovviamente quando giocherai contro la mia Juve». In ogni caso,
Totti lancia già la sfida al futuro. «La classifica cannonieri è
un mio obiettivo, e poi spero
che la Roma possa vincere altri
scudetti, è un obiettivo non solo mio, ma di tutti. Non è vero
che non sono contento della
squadra, è la stessa rosa dello
scorso anno, vedremo come si
muoverà la società. Una dedica? A me stesso. Il mio carattere mi ha portato qui e ne vado
fiero. Posso battere nuovi record, con la voglia che ho arriverò molto lontano». A partire dalla sfida col Gand di giovedì (in
tv su Rete 4 alle 20.45). «Ci
mancherà la Champions, speriamo di tornarci subito, ma arriviamo bene a questo appuntamento. Speriamo di fare una
buona partita e chiudere il discorso qualificazione. Vogliamo riscattarci, speriamo di partire col piede giusto. Io sto bene
e posso cominciare forte».
Tentazione azzurra Poi il blitz ai
Mondiali di nuoto, dove regala
altri concetti. «La Nazionale?
Valuteremo insieme a Lippi, ci
sentiamo spesso. Toni e Cannavaro? Non sono finiti. L’Inter?
È la favorita, ma la Juve si è
rafforzata. Real o Barça?
Punto sui catalani». Così come punta sulla Roma il
sindaco Alemanno che,
scettico sul supermanager, dice: «La squadra
avrà un futuro e sarà adeguatamente sostenuta dal
punto di vista finanziario.
Con i Sensi? Questo è tutto da vedere». Si attendono sviluppi.
Scudetto & gol A impreziosire la cerimonia — oltre
all’incontro dei ragazzi
abruzzesi colpiti dal terremoto
— non mancano le parole inviate da Boniperti. «Caro Francesco, sarò il primo a complimentarmi con te quando diventerai
capocannoniere assoluto. Ti as-
STORIA E STATISTICA
Come cambia la storia della nostra A
Viaggio tra i numeri del campionato: l’Inter è la più presente, ma la Juve ha la miglior media-punti
RINO TOMMASI
dIl campionato di Serie A affronta la sua 78ª stagione: tra i
20 club ai nastri di partenza,
ben nove erano presenti già
nel primo campionato a girone
unico del lontano 1929-30. Sono Inter, Genoa, Juventus, Napoli, Roma, Bologna, Milan, Livorno e Lazio, mentre cinque
formazioni della prima Serie A
adesso militano in B (Brescia,
Modena, Padova, Torino e Triestina) e le restanti quattro
(Alessandria, Cremonese, Pro
Patria e Pro Vercelli) sono in
Lega Pro.
Nella storia sono state 60 le
squadre che hanno preso par-
te, almeno una volta, al massimo campionato. Nelle ultime
tre stagioni non sono più comparse le matricole: le ultime sono state il Treviso (2005-06),
la Reggina (1999-2000), il
Chievo (2001-02) e il Siena
(2003-04).
Le più presenti Dopo la retrocessione in Serie B della Juventus
(2005-06), l'Inter è rimasta la
sola squadra ad aver partecipato a tutte le edizioni della Serie
A. La Roma vanta una sola assenza (1951-52), il Milan, invece, è retrocesso in Serie B
due volte («Una volta gratis nel 1981/82 -, e una volta pagando -1979/80» secondo la
cattiva, ma spiritosa definizione dell’avvocato Prisco). Nelle
ultime 15 stagioni solo Inter,
Roma, Milan, Lazio e Udinese
hanno giocato sempre in A.
divide lo stadio con il Verona,
ultima squadra a vincere il
campionato (1984-85) senza
rappresentare una città capoluogo di regione.
Tradizione L’evoluzione dell’organizzazione calcistica ha
escluso dalla A squadre di antica tradizione come il Casale
(assente da 72 anni) e la Pro
Vercelli (70 anni). Alcune realtà calcistiche di provincia sono
state vivacizzate dall’intraprendenza di alcuni presidenti, come Paolo Mazza (16 stagioni in A con la Spal) e Costantino Rozzi (14 campionati con
l’Ascoli). Il caso più clamoroso
resta quello del Chievo che con-
Permanenza in A Escludendo i
18 club fondatori, dal 1930 in
poi ci sono stati 15 casi di retrocessione immediata tra le 42
squadre promosse dalla cadetteria: significa quindi che le
nuove neopromosse hanno
una possibilità su tre di retrocedere immediatamente. Specialista nello staccare il biglietto
di andata-ritorno è il Legnano
che è puntualmente retrocesso
dopo la promozione (è accaduto tre volte), come Pistoiese e
Meazza e Rivolta nel 1929 LIVERANI
Treviso che non hanno superato il noviziato.
Gol e classifica In tutta la sua
storia la Serie A ha registrato
una media gol attorno alle 2 reti e mezza a partita. Dai tre gol
(fino al 1951) si scende sotto i
due (tra il 1969 e il 1987), ma
nelle ultime due stagioni la media si è stabilizzata attorno alle
2,5-2,6 reti. Compilando una
classifica generale della Serie
A comprendente tutte le 60
squadre che hanno disputato
almeno un campionato, si deve assegnare il primato alla Juventus che sorpassa l’Inter,
mentre Milan e Roma inseguono al terzo e quarto posto.
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MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fAffari possibili fino al 31 agosto (ore 19)
MERCATO
Trattative al Quark di Milano dal 27 agosto
s Il tabellone ATALANTA
Intesa col Liverpool
delle 20
Dossena-Napoli si fa
squadre
di Serie A
Il Parma su Bojinov
OBIETTIVI
Agli inglesi 4,5 milioni, manca solo la firma dell’esterno
Cagliari-Bentivoglio verso il sì. Il Livorno va su Roma
CALVI-DI CHIARA-DI FEO
dE sono sei. Il Napoli ha praticamente centrato un altro colpo:
c’è l’accordo tra De Laurentiis e il
Liverpool per il passaggio dell’esterno sinistro in azzurro, al
club inglese andranno 4,5 milioni. Ora manca solo il sì del giocatore ma non tarderà: per Dossena è pronto un quinquennale da
1,3 milioni a stagione.
Andrea
Dossena,
27 anni,
26 presenze
e due reti
nella scorsa
stagione
con la maglia
del Liverpool
LAPRESSE
Torna Bojinov Si profila un clamoroso ritorno in Italia per Valeri Bojinov: l’attaccante bulgaro
ex Lecce, Fiorentina e Juve sta
per lasciare il Manchester City.
Tutti gli indizi portano a Parma che sta trattando per il
prestito. Intanto è in dirittura d’arrivo l’affare Domizzi (Udinese): oggi incontro Pozzo-Ghirardi
per chiudere.
Mosse Livorno Il Livorno aspetta l’esterno Franceschini
(Samp) ma non c’è accordo sulla
clausola per la riduzione dell’ingaggio in caso di retrocessione.
Contatti per l’esterno Modesto,
il difensore Troest (non ha ancora detto sì alla Reggina), nel mirino anche l’ interista Rincon. Per
il portiere in ballo Benussi (Lecce) Manitta e Roma (Monaco),
a centrocampo piace Magnanelli (Sassuolo) ed è vicino lo statunitense Clark (Dynamo Houston).
Affari Genoa Oggi il difensore An-
drea Esposito (Lecce) firma il
contratto e fa le visite mediche:
al Lecce 2,7 milioni per la metà.
E a Genova in giornata è in arrivo anche il centrocampista Zapater (Real Saragozza).
Varie Accelerata del Cagliari
(che ha sempre in piedi l’affare
Moro con l’Empoli) per il centrocampista Bentivoglio (Chievo);
Matheu (Cagliari) si sta allenando con l’Independiente. Sondaggi della Samp per il difensore Valdez (Reggina) e la punta Pozzi
(Empoli). Il difensore Paletta
(Boca) è atteso per oggi nel ritiro
del Palermo che tratta per Dzemaili (Torino). L’esterno messicano Layun sarà messo sotto contratto dall’Atalanta, che ha sondato anche Eder ma l’Empoli
chiede 3,5 milioni per la metà.
Il Bari per l’attacco segue Sforzini (Udinese) e Succi (Palermo) e spera di avere dalla Roma
i giallorossi Andreolli (alternative restano Rinaudo, Cribari e
Diamoutene che piace al Le
Mans) e Cerci. Rozenhal, destinato all’Amburgo, alla Lazio sarà sostituito da Lugano, Goian
o Bengtsson. Il Catania segue
la punta Armani (Newell’s).
Svincolato dal Catania, il difensore Stovini, già nel mirino del Livorno, ha avuto
un’offerta dall’Espanyol.
Emerson, svincolato dal
Milan, firma con il Santos. Premier League: Crouch passa dal
Portsmouth al Tottenham per
12,6 milioni.
LA RICHIESTA IL BOMBER VUOLE UNA PRIMA PUNTA AL FIANCO
Bologna, è caccia
alla spalla per Di Vaio
Taçi rivela: «Cavani
o Huntelaar». In
ballo anche Cruz,
Zalayeta e Lavezzi
s
LEADER
DI SCHIAVI-OREFICE
dVasco Rossi ha cantato alla
gente «il mondo che vorrei». A
Marco Di Vaio, bomber inossidabile del Bologna, basterebbe meno. Vorrebbe «solo» una
punta di spessore al suo fianco, con precise caratteristiche
fisiche. «Considerando i giocatori in rosa — afferma Di Vaio
—, penso ci serva un attaccante alto, fisicamente ben piazzato, che possa aiutarci sui palloni alti, specialmente in determinate partite. Mi farebbe piacere che la squadra avesse più
sbocchi e possibilità d’andare
in gol con più uomini: in questo modo saremmo più pericolosi e imprevedibili».
Sogno Cruz Le opzioni che circolano sono tante, pure ambiziose dopo l’arrivo del petroliere Taçi che ieri sera, a un’emittente bolognese, ha fatto i no-
V
Marco
Di Vaio
33 anni, 24 reti
in 38 presenze
nello scorso
campionato
mi di Cavani e Huntelaar.
L’identikit fatto da SuperMarco è però quello di Julio Cruz,
svincolato, il vero obiettivo
del club. Si battono comunque
anche altre piste: Succi (fattibile), mentre dall’Argentina
rimbalza la voce di un interessamento per Boselli, punta dell’Estudiantes che costa 10 milioni. Spunta un contatto col
Napoli per Zalayeta ma piace
anche Lavezzi. Per la difesa il
Bologna valuta Polenghi (Lecce) e Rivas (Inter). Su Rafael
Santos, su cui il club ha fatto
passi avanti, c’è anche
l’Espanyol.
Pace fatta Nel frattempo, da
buon capitano, Di Vaio ha riportato la pace tra Mingazzini
e Osvaldo dopo la scazzottata
di venerdì. Una pizzata la sua
idea. «Io l’ho proposta, ma la
pizza è stata offerta da loro
che, dopo aver mangiato fianco a fianco, sono andati assieme a pagare alla cassa — racconta Di Vaio —; era un modo
per far pagare loro qualcosa,
alla squadra, dopo quello che
era successo. E’ stato un brutto episodio isolato, ma hanno
subito chiesto scusa».
ACQUISTI Tiribocchi (a) e
Caserta (a, Lecce), P.
Bianco (d) e Acquafresca
(a, Cagliari), Madonna (c,
AlbinoLeffe), E. Barreto (c, Reggina).
CESSIONI Floccari (a, Genoa),
Cigarini (c, Napoli), De Ascentis (c,
svincolato), Parravicini (c, Siena),
Plasmati (a, Catania), Cerci (c,
Roma), Defendi (a, Lecce), Forsyth
(p, Allianz Lima), A. D’Agostino (c,
svincolato).
V
Carlos Valdez
26 anni, in Italia
dal 2005/2006.
Tra serie A e B ha
collezionato 116
presenze con
Treviso e Reggina
BOLOGNA
ACQUISTI Guana (c,
Palermo), Raggi (d,
Sampdoria), Viviano (p,
Brescia), Gia. Tedesco (c,
Catania), Vigiani (c,
Reggina).
V
Maurizio
Domizzi
30 anni, 25
presenze e 1
rete nell’ultimo
campionato con
l’Udinese
V
Valeri
Bojinov
23 anni, nelle due
stagioni al
Manchester City è
stato perseguitato
dagli infortuni
V
Andrea
Esposito
23 anni, con il
Lecce 2 tricolori
Primavera, 47
presenze e 2
gol in Serie A
CESSIONI Antonioli (p, Cesena),
Castellini (d), Belleri (d), Cesar (c),
Rodriguez (c), Amoroso (c) e Confalone
(c, svincolati), Marchini (c, Livorno),
Volpi (c, Reggina), Carrus (c, Mantova).
CAGLIARI
ACQUISTI Nenè (a,
Nacional), Marzoratti (d,
Empoli).
CESSIONI P. Bianco (d) e
Acquafresca (a, Atalanta),
Magliocchetti (d, Triestina), Fini (c,
Siena), Mancosu (c, Empoli).
BARI
ACQUISTI Carobbio (c,
AlbinoLeffe), Lamberti (p,
Sapri), Langella (a,
Chievo), Belmonte (d,
Siena), Piccinni (c, Noicattaro),
Meggiorini (a, Cittadella), Alvarez (c),
Bonucci (d) e G. Greco (a, Pisa), Paro
(c, Genoa), Padelli (p), Pepe (d),
Visconti (a) e Koman (c, Avellino),
Allegretti (c) e Antonelli (c, Triestina).
CESSIONI Lanzafame (a, Parma), R.
Bianco (d, Modena), Guberti (c,
Roma), Doumbia (c, Eupen), Caputo
(a) e Galasso (c, Salernitana).
CATANIA
ACQUISTI Campagnolo (p,
Reggina), Barrientos (c, San
Lorenzo), Plasmati (a,
Atalanta), Augustyn (d,
Rimini), Sardo (d, Chievo),
Bellusci (d, Ascoli), Andujar (p,
Estudiantes), Catellani (a, Modena),
Delvecchio (c, Sampdoria), Spolli
(Newell’s Old Boys). CESSIONI Paolucci
(a, Siena), Acerbis (p, Grosseto), Bizzarri
(p, Lazio), Stovini (d), Spinesi (a) e
Silvestri (d, svincolati), Baiocco (c,
Brescia), Gia. Tedesco (c, Bologna).
CHIEVO
FIORENTINA
GENOA
ACQUISTI Moracci (d) e
Girardi (a, Verona), Iunco
(a, Salernitana), Gasparetto
(a, Pisa), L. Rigoni (c,
Vicenza), Granoche (a,
Triestina), Antonazzo (d, Frosinone),
Oliveira (c, Cittadella), Ariatti (c,
Lecce). CESSIONI M. Esposito (a,
Roma), Makinwa (a, Lazio), Langella
(a, Bari), Sardo (d, Catania), Di
Donato (c, Vicenza), Cesar (d) e
Italiano (c, Padova), Kerlon (c, Inter).
ACQUISTI Di Tacchio (c,
Ascoli), Acosty (a) e Arati
(c, Reggiana), Da Costa (d,
Sampdoria), Scuffia (p,
Maceratese), Natali (d,
Torino), Marchionni (c, Juventus),
Castillo (a, Lecce).
CESSIONI Zauri (d, Sampdoria),
Bonazzoli (a, Reggina), Storari (p,
Milan), Felipe Melo (c) e Almiron (c,
Juventus), Mazuch (d, Anderlecht,
p.), Alex (d, Eupen).
ACQUISTI Floccari (a,
Atalanta), Tomovic (d, St.
Rossa), Crespo (a) e
Bolzoni (c, Inter), Kharja
(c, Siena), Troest (d,
Parma), Palacio (a) e Figueroa (a,
Boca), Fatic (d, Salernitana), Fabiano
(c, Celta Vigo), Moretti (d, Valencia),
A. Esposito (d, Lecce).
CESSIONI Milito (a) e Thiago Motta
(c, Inter), Paro (c, Bari), Ferrari (d,
Besiktas).
INTER
JUVENTUS
LAZIO
ACQUISTI Milito (a) e Thiago
Motta (c, Genoa), Quaresma
(c, Chelsea), Suazo (a,
Benfica), Arnautovic (a,
Twente), Kerlon (c, Chievo),
Lucio (d, Bayern Monaco), Eto’o (a) e
Hleb (c, Barcellona).
CESSIONI Cruz (a) e Figo (c,
svincolati), Crespo (a) e Bolzoni (c,
Genoa), Jimenez (c, West Ham),
Maxwell (d) e Ibrahimovic (a,
Barcellona).
ACQUISTI Diego (c,
Werder Brema), F.
Cannavaro (d, Real
Madrid), Almiron (c) e
Felipe Melo (c, Fiorentina).
CESSIONI Knezevic (d, Livorno),
Nedved (c, svincolato), Mellberg (d,
Olympiacos), Ekdal (c, Siena),
Marchionni (c, Fiorentina).
ACQUISTI Bizzarri (p,
Catania), Eliseu (c,
Malaga), Berni (p,
Salernitana), Bonetto (d,
Livorno), Scaloni (d,
Maiorca), Stendardo (d, Lecce),
Baronio (c, Brescia), Correa (c, Pro
Patria), Firmani (c, Al Wasl), Makinwa
(a, Chievo).
CESSIONI Carrizo (p, Saragozza),
Tuia (d, Monza).
LIVORNO
MILAN
NAPOLI
ACQUISTI Knezevic (d,
Juventus), Raimondi (c,
Vicenza), Diniz (d,
Crotone), Pieri (d,
Sampdoria), Marchini (c,
Triestina), C. Lucarelli (a, Parma).
ACQUISTI Thiago Silva (d,
Fluminense), Digao (d) e
Onyewu (d, Standard
Liegi), Storari (p,
Fiorentina), Oddo (d,
Bayern), Abate (c, Torino), Zigoni (a,
Treviso), Di Gennaro (c, Reggina).
CESSIONI Beckham (c, L. A. Galaxy),
Maldini (d, fine carriera), Kakà (a,
Real Madrid), Shevchenko (a,
Chelsea), Senderos (d, Arsenal),
Mattioni (d, Gremio), P. Aubameyang
(a, Lille), Emerson (c, svincolato),
ACQUISTI Quagliarella (a,
Udinese), Cigarini (c,
Atalanta), De Zerbi (a,
Avellino), Rullo (d,
Triestina), Campagnaro
(d, Sampdoria), De Sanctis (p,
Galatasaray), Zuniga (d, Siena).
CESSIONI Bonetto (d, Lazio), Rossini
(a, svincolato), Terranova (d,
Palermo), Rosi (c, Roma), Volpe (c,
Triestina), Migliorini (c, Spal),
Mazzoni (p, Arezzo).
CESSIONI Russotto (a, Bellinzona),
Mannini (c, Sampdoria).
Darmian (d, Padova).
PALERMO
PARMA
ROMA
ACQUISTI Fontanello (d,
Tigre), Galloppa (c) e M.
Coppola (c, Siena), Biabiany
(a, Modena), Cordova (c,
Grosseto), Mandorlini (c,
Foligno), Savi (c, Spal), Paponi (a, Rimini),
Dellafiore (d, Torino), Lanzafame (a, Bari),
Mirante (p, Sampdoria).
ACQUISTI Andreolli (d,
Sassuolo), Antunes (d,
Lecce), Cerci (a, Atalanta),
Faty (c, Nantes), Okaka (a,
Brescia), Rosi (c, Livorno),
M. Esposito (a, Chievo), Barusso (c,
Siena), Guberti (c, Bari), Virga (c,
Novara).
CESSIONI Pegolo (p) e Reginaldo (a,
Siena), Troest (d, Genoa), M. Rossi (d,
Sampdoria), C. Lucarelli (a, Livorno).
CESSIONI Panucci (d, svincolato),
Diamoutene (d, Lecce), Filipe (c,
Siena), Montella (a, fine carriera).
SAMPDORIA
SIENA
UDINESE
ACQUISTI Bastrini (d) e
Poli (c, Sassuolo), Volta (d,
Vicenza), Mannini (c,
Napoli), Bonanni (c,
Grosseto), Romeo (a,
Cavese), Tissone (c, Udinese), M.
Rossi (d, Parma), Zauri (d, Fiorentina),
Guardalben (p, Treviso).
ACQUISTI Garofalo (d,
Grosseto), Genevier (c,
Pisa), Jajalo (c, Belupo),
Pegolo (p) e Reginaldo (a,
Parma), Parravicini (c,
Atalanta), Filipe (c, Roma), Paolucci (a,
Catania), Ghomsi (d, Avellino), Ekdal (c,
Juventus), Fini (c, Cagliari).
CESSIONI Eleftheropoulos (p, sv.),
Barusso (c, Roma), Frick (a, San Gallo),
Amoruso (a, Torino), Manitta (p, sv.),
Kharja (c, Genoa), Galloppa (c) e M.
Coppola (c, Parma), Zuniga (d, Napoli),
Belmonte (d, Bari).
ACQUISTI Corradi (a,
Reggina), Orellana (a,
Audax), Alemao (a,
Santos), Romero (c,
Albacete), Morosini (c,
Vicenza), Cuadrado (d, Medellin),
Matute (c, Arezzo), Leandro Caruso
(a, Godoy Cruz), Romo (p, Llaneros),
Nyom (d, Arles).
ACQUISTI Bertolo (c,
Banfield), Sirigu (p,
Ancona), Terranova (d,
Livorno), Pastore (c,
Huracan), Brichetto (p,
Novara).
CESSIONI Fontana (p, svincolato),
Savini (d, Paok Salonicco), Guana (c,
Bologna), Cossentino (d) e Ujkani (p,
Novara).
CESSIONI Da Costa (d, Fiorentina),
Raggi (d, Bologna), Campagnaro (d,
Napoli), Pieri (d, Livorno), Mirante (p,
Parma), Rossini (a, Sassuolo),
Delvecchio (c, Catania).
CESSIONI Quagliarella (a, Napoli),
Sala (d, AlbinoLeffe), Tissone (c,
Sampdoria).