al lavoro - Portale di zeman
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MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 R SERIE B IL MERCATO Torino: ciao Rosina Bastrini per il Lecce Domani il Frosinone attende la risposta di Ricchiuti Gissi a Salerno, Dionisi per il Crotone, Brosco a Trieste? BINDA-BRAMARDO-DI RIENZO dCiao Rosina. A malincuore, Urbano Cairo ha deciso di vendere il suo ex capitano. «Un’operazione inevitabile e, di questi tempi, da fare» ha commentato il d.s. Foschi. Rosina va allo Zenit di San Pietroburgo: guadagnerà 1,9 milioni l'anno, per quattro stagioni, nella casse del Torino otto milioni netti; clausole di rescissione: 15 milioni per il primo anno, 13 il secondo, 10 il terzo. Ieri mattina Rosina e Foschi sono scesi dal ritiro di Folgaria e a Milano, negli uffici di Cairo, hanno incontrato Bozzo, agente di Rosina, gli emissari dello Zenit. Oggi l'ex granata volerà a San Pietroburgo per le visite mediche e la firma del contratto. Adesso potrebbe partire anche Dzemaili, ma Cairo non ha fretta. Idem Foschi per quanto riguarda i nuovi innesti: torna a circolare il nome di Mudingayi, in rotta con il Bologna, mentre resta vivo l'interesse per Magnanelli del Sassuolo. Ma non ci sarà nulla nel breve periodo. Le altre retrocesse Il Lecce sta chiudendo per il difensore Bastrini, rientrato alla Samp dopo il prestito al Sassuolo; per l’attacco, l’obiettivo caldo al momento sembra essere Baclet dell’Arezzo. Ufficiale alla Reggina l’arrivo del portiere Cassano: in cambio al Piacenza in prestito ci va Puggioni; gli emiliani pensano anche allo svincolato Scaglia del Treviso. La stessa Reggina ha cominciato a parlare con il Livorno, che vorrebbe Hallfredson: in cambio potrebbe arrivare Grandoni. Ma tra Lecce e s OBIETTIVI V Il ghanese Ahmed Barusso, 24 anni, nell’ultima stagione 3 presenze col Siena V Il difensore Alessandro Bastrini, 22 anni, nell’ultima stagione ha giocato 9 partite col Sassuolo V Adrian Ricchiuti, 30 anni, argentino (è nato nel paese di Maradona), 5 gol in 40 partite nell’ultima stagione col Rimini LIVERANI Reggina rimbalza sempre il nome di Cacia: i calabresi lo vorrebbero ma non lo chiedono, i salentini lo ritengono incedibile. Come finirà? Il colpo del Frosinone Ricchiuti è ad un passo dal Frosinone: «Mercoledì (domani, ndr) scioglierò la riserva, non voglio che la telenovela continui». Per lui è pronto un contratto quadriennale: se il Catania non torna a farsi vivo, arriverà il sì al Frosinone che, come alternativa, aveva sentito Di Napoli (Salernitana). Trattative La Triestina pensa a Frara del Rimini per il centrocampo; chiesto anche il giova- ne Brosco alla Roma. La Salernitana ha in pugno Gissi (Treviso). Si attende solo l'ufficialità per Barusso al Brescia: prestito dalla Roma con diritto di riscatto della metà del Rimini; non è escluso un altro centrocampista (Firmani, De Ascentis, Amoroso, Correa o Amerini?). In partenza Dallamano, nei piani del Sassuolo. Il Crotone sta per concludere l’arrivo di Dionisi, attaccante del Livorno che giocava nel Celano. Il Modena sta cercando di convincere il Verona per avere Comazzi. Un nazionale islandese è in prova al Vicenza: è il centrocampista Marko Pavlov, 21 anni, proveniente dal Real Betis Siviglia. Massimiliano Scaglia, 32 anni, centrocampista, svincolato dal Treviso: 4 gol nell’ultimo torneo L’INIZIATIVA Hai perso il lavoro? Scopri l’AlbinoLeffe Tessere scontate per cassintegrati e universitari: meno di 2 euro a partita ROBERTO PELUCCHI d«I nostri tifosi sono pochi, ma buoni. E a quei pochi vogliamo dedicare tutta la nostra attenzione». E’ riassunta in poche parole la filosofia che ha ispirato all’AlbinoLeffe il lancio di un’altra campagna abbonamenti senza precedenti tra serie A e B. C’è chi dedica sempre più energie e spazi per allestire salottini extra-lusso riservati ad abbonati d’altissimo bordo (pochi privilegiati), ma per fortuna c’è ancora chi si preoccupa dell’italiano (e tifoso) medio. Come caffè e brioche Dopo aver cercato di aprire le porte dello stadio anche agli extracomunitari due stagioni fa, il club bergamasco ci riprova quest’anno con altre due fasce deboli della nostra società, i cassintegrati e gli studenti universitari, che potranno assistere alle 21 partite casalinghe dell’AlbinoLeffe in tribuna Giulio Cesare (coperta) sborsando appena 40 euro, meno di 2 a partita, il prezzo di caffè e brioche. Uno sconto di 60 euro rispetto all’abbonamento standard nello stesso settore, a patto però che si sottoscriva la Tessera del tifoso, iniziativa alla quale la società ha aderito in modo convinto, prima in serie B. La stessa tariffa ridotta continuerà a essere applicata anche ai pensionati e agli iscritti ai sindacati, così come viene riproposta la combinata family: due persone con un vincolo di parentela diretta entreranno allo stadio spendendo 140 euro in due invece di 200. Non soltanto marketing L’occhio di riguardo per cassintegrati e studenti universitari (bergamaschi, ma anche iscritti a un ateneo diverso da quello cittadino) non è soltanto un’operazione di marketing. Senza cadere nel patetico, è un’operazione che punta a portare più gente allo stadio partendo dalla constatazione che, di questi tempi, per molti assistere a una partita di calcio dal vivo sta diventando un lusso. In tre anni l’AlbinoLeffe è passato da 1.200 a 2.625 abbonati. Piccoli numeri, ma un grande esempio. REGGINA Brienza-Bonazzoli, intesa subito o.k. ROCCAPORENA (an.me.) Finalmente Brienza-Bonazzoli: i due, per la prima volta insieme nella Reggina, hanno mostrato un’ottima intesa. REGGINA-NORMANNA 2-0 MARCATORI Volpi su rigore al 15' p.t.; Joelson al 28' s.t. REGGINA (4-4-2) Marino (dal 1' s.t. Kovacsik); Buscè, Valdez (dal 30' s.t. Pagano), Cascione, Rizzato (dal 17' s.t. Barillà); Pagano (dal 1' s.t. Lanzaro), Volpi (dal 17' s.t. Hallfredsson), Carmona, Barillà (dal 1' s.t. Missiroli); Brienza (dal 17' s.t. Joelson), Bonazzoli (dal 17' s.t. Ceravolo). All. Novellino. NORMANNA p.t. (4-4-2) Pettinari; Pistillo, Parisi, Di Girolamo (dal 23' Savini), Bertoncini; Selvaggi, Massimo, Zolfo, Chietti; Prisco, Tovalieri. NORMANNA s.t. (4-4-2) Del Giudice; Balestrieri, Giannotta, Savini, Iannitti; Coquin, Arini, Maraolo, Fontana; Longo, Perna. All. Sergio. LEGA PRO IL MERCATO Rimini-Sorrento che bis Pacilli va alla Pro Patria Arezzo: c’è Essabr Buzzegoli è vicino al Varese. Lanciano: ha firmato Masini BIANCHIN-BINDA-DI FEO dDoppiette per Rimini e Sorrento. I romagnoli hanno trovato l’accordo per l’attaccante Longobardi dal San Marino e hanno ripreso il difensore Baccin, ex del Treviso; chiesto Lorini al Frosinone, in arrivo c’è il 17enne Malaccari (Tolentino). I campani invece hanno scelto come portiere Marconato (ex Sambenedettese) e in attacco hanno ottenuto Paulinho dal Livorno. Affari fatti L’Arezzo ha definito l’arrivo dalla Juve del maroc- chino Essabr (ex Vicenza) e aspetta di cedere Baclet per chiudere con Fofana (Ravenna), pur sapendo che per lui nelle ultime ore s’è mosso anche il Mantova. Lo svincolato Pacilli (ex Avellino) ha firmato un triennale con la Pro Patria ed è già salito in ritiro. Oggi il Varese dovrebbe firmare il contratto con Buzzegoli (Gallipoli): non ci dovrebbero essere intoppi. Per il Lanciano c’è l’ok anche di Masini, giunto in prestito dall’Ascoli. La Ternana ha preso dal Messina il giovane De Bellis in cambio di altri due ragazzi: Olivieri e Giorgi. La Paganese ha ingaggiato il difensore sinistro Giovanni Esposito dal Gela. Trattative Il Como sta cercando rinforzi importanti: chiesti Saverino alla Cremonese, Baù, Gasparello e Lewan- dowski al Padova, Puleo al Monza. Lo stesso Monza insiste con il Cesena per avere Veronese e completare così l’attacco. Il Perugia, in attesa di avere Menassi (Monza) e Bonomi (Bari), pensa anche a Scaglia (Treviso). Il Cosenza si è interessato a Cotroneo (Padova), oggi dovrebbe chiudere per Leandro Greco (Roma, era a Pisa) e, per l’attacco, l’obiettivo è Ginestra (Gallipoli), ma è più probabile l’arrivo di Martini (Frosinone, era alla Reggiana). I casi Toledo si è allenato per la prima volta con il Ravenna (l’ex della Pro Patria non s’era ancora presentato in ritiro), che lo vorrebbe tenere: una parte dei tifosi però lo contesta e la discussione tra le parti è aperta. Il Taranto invece rompe con Rinaldi a causa dell’in- gaggio: definitivamente? Non è esclusa la riconciliazione, intanto alla corte di Braglia sono in arrivo Magallanes e Calori dal Vicenza. Anche il Catanzaro, in Seconda, punta su Franciel (Gela), ma il suo tesseramento è molto complicato perché il cartellino apparterrebbe a una società privata e tutti gli altri club che si sono interessati non sono riusciti a trovare l’accordo. In Seconda Lo Spezia pensa in grande: una volta ripescato, potrebbe cercare di riprendere Corrado Colombo, ora al Bari. Anche il Viareggio attende un ripescaggio (ma in Prima) e dal Bologna ha preso in prestito il giovane Ungurean. Il Carpenedolo ha chiesto Alberti al Monza. Il San Marino è vicino ad Agostinelli (Spal, ex Giacomense e Gubbio). Il Melfi, dopo Lo Iacono (Lumezzane), ha preso anche El Kamch dal Lanciano. La Vibonese ha ingaggiato l’attaccante Cammilluzzi, ex Lazio, lo scorso anno all’Astrea (serie D), e tratta Omolade (Barletta). Il Barletta ha preso dalla Fiorentina il difensore Marchetti, nella scorsa stagione al Bellaria. RIPESCAGGI CORTE DI GIUSTIZIA Ecco le domande Parola alla Figc Il Giulianova e il caso-Buono E’ scaduto ieri a mezzogiorno il termine per le domande di ripescaggio in Prima e Seconda divisione, con le relative fideiussioni. Giovedì il Consiglio federale annuncerà le squadre prescelte, ma non prima di aver fatto chiarezza su aspetti controversi. Per la Prima (4 posti) va chiarito se sono ripescabili Andria e Prato (già lo sono state nel 2004): con loro hanno fatto domanda con fideiussione da 1 milione Potenza, Alessandria, Bassano, Olbia e Viareggio. Per la Seconda (8 posti) tra le retrocesse sono ripescabili (se c’è la fideiussione da 500 mila euro) solo Cuoiovaldarno, Isola Liri e Valenzana, poi va fatta chiarezza sul Poggibonsi (nel 2006 è stato ripescaggio o no?); tra le squadre di serie D, l’elenco dice, nell’ordine, Nocerina, Vico Equense, Sapri, Spezia, Fano, ecc... Il Giulianova ha impugnato davanti alla Corte di Giustizia la sentenza della Disciplinare che, dopo il deferimento della Procura, ha condannato il club a un'ammenda di 10 mila euro e l’a.d. Dario D'Agostino all'inibizione per un mese, per non avere documentato il pagamento, entro il 31 marzo 2009, degli emolumenti di ottobre, novembre e dicembre 2008 al giocatore Davide Buono. Il problema è che Buono il 9 marzo è stato colpito da aneurisma celebrare, rimanendo incosciente per un mese e non potendo firmare la liberatoria. Il Giulianova non ha così potuto certificare entro il 31 marzo l'incasso da parte del giocatore dell'ingaggio, ma la Covisoc ha comunque informato la Procura. Il Giulianova, difeso dall'avvocato Grassani, punta a dimostrare l'estraneità da ogni addebito. MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 R PALAZZO TRA DIRITTI TV E FUTURO s PAROLE L’ACCORDO A PALAZZO CHIGI Lega, accordo sulla scissione pilotata fra A e B V Rocco Crimi (sottosegretario con delega allo Sport) Il Governo risponderà alle richieste del calcio, l’importante è che ora ci siano interlocutori legittimati Maurizio Beretta, presidente designato di Lega A ANSA Sky e Mediaset, un sì da 800 milioni La tv di Murdoch entra negli spogliatoi, Premium avrà 12 club Rtl 102.5 sogna Tutto il calcio, la Rai per ora resta alla finestra ANTONELLO CAPONE [email protected] dSky e Rti si sono praticamente aggiudicate i diritti tv per il 2010-11 e 2011-12 presentando un’offerta valida alla Lega calcio e all’advisor Infront. L’emittente di Murdoch per le dirette in esclusiva sul satellite di tutte le partite di A e della libertà di ripresa e interviste anche negli spogliatoi — diritto mai venduto prima in Italia — ha messo in busta circa 580 milioni per il 2010 (minimo 570 milioni) e altrettanti per il 2011 (minimo di 578), ponendosi così al riparo da gruppi stranieri che stavano pensando al blitz. Il gruppo di Berlusconi per le dirette sul digitale terrestre Mediaset Premium delle partite in casa e in trasferta delle migliori 12 squadre di A ha messo in busta una somma che supera di qualche euro simbolico il minimo di 210 milioni per il 2010 e di 225 per il 2011. Le offerte delle due tv saranno ratificate nell’assemblea della Serie A di domani a Roma, ma già Sky 580 milioni a stagione per due anni per l’esclusiva sul satellite di tutte le gare, più le riprese negli spogliatoi Mediaset Per le 12 migliori squadre sul digitale terrestre ha offerto poco più del minimo (210 e 225 milioni) Dahlia tv Dall’ex La7 Cartapiù offerta inferiore al minimo per l’esclusiva di altre 8 squadre sul digitale terrestre Rtl 102.5 Vuole rifare Tutto il calcio minuto per minuto, ma l’offerta per i diritti radiofonici è stata insufficiente Theblogtv La piattaforma multimediale ha offerto meno del minimo richiesto per i diritti su Internet oggi dalle 11 i presidenti si vedranno informalmente in Lega a Milano. Comunque già 790 milioni annui dei 950/1000 previsti sono al sicuro e per i club è un bel partire. Gli altri Hanno manifestato interesse ai diritti, ma con offerte molto al di sotto del minimo richiesto, Dalhia tv (ex La7 Cartapiù, per le altre 8 squadre sul digitale terrestre), Rtl 102.5 (radio) e Theblogtv (immagini per contenuti Internet). Non ha presentato alcuna offerta la Rai: ritiene di poter tranquillamente scendere in campo quando si passerà alla trattativa privata per gli highlights in chiaro (minimi di 28 e 30 milioni) e per la radio (3,8 e 4 milioni). Ma ieri mattina in Lega era molto motivato il direttore di Rtl 102.5 Luigi Tornari che ha presentato personalmente la busta per l’emittente privata con più ascoltatori. Trasmette la Nazionale in trasferta dal 2004, ha preso i diritti per la Confederations Cup «e ora siamo molto interessati a fare una trasmissione tipo Tutto il calcio minuto per minuto, però a condizioni di mercato. La richiesta attuale ci sembra eccessiva». Le strutture Rai ritengono di aver fatto bene a stare alla finestra, ora vedremo come finirà la trattativa privata «ma la Lega dovrà iniziare soltanto con Rtl perché la Rai non ha manifestato interesse e potrà discutere soltanto se noi non raggiungeremo l’accordo e comunque dopo un nuovo bando», rintuzza Tornari. Rischio Antitrust Sky e Rti non hanno preso bene l’apertura dell’istruttoria dell’Antitrust per abuso di posizione dominante della Lega (che aveva garantito che tutti i pacchetti erano stati approvati dalle autorità garanti). Avevano pensato di disertare l’asta, ma hanno preferito fidarsi delle assicurazioni Lega e portare a casa titoli che permettono ora valide operazioni di marketing: partono a manetta per vendere anche gli abbonamenti del prossimo campionato. «Sla, il calcio non c’entra» ROMAd (a.p.) Un passo avanti per la cura della Sla grazie al calcio ma nessuna correlazione tra questo sport e la Sclerosi laterale amiotrofica. Resta da valutare il collegamento tra l’organismo umano, con particolare predisposizione genetica, e i fattori ambientali (nicotina, pesticidi e tossine batteriche). Sono i risultati, presentati ieri, della ricerca sul morbo di Lou Gehrig com- missionata dalla Federcalcio. Lo studio Finanziato da Figc (250mila euro stanziati), Fondazione Roma e dall’associazione privata Icom, effettuato su 245 pazienti afflitti da Sla, ha permesso di stabilire come i difetti genetici siano alla base delle mutazioni responsabili del processo degenerativo delle cellule nervose motorie. Nulla di nuovo sotto il sole si direbbe. Ma i ricercatori puntano forte sulla nuova scoperta. Con tutte le cautele del caso. Soddisfatti La ricerca, condotta dal professor Mario Sabatelli e pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Human Molecular Genetics, può rappresentare una svolta nella cura alla malattia. «Siamo al primo piano — ha sostenuto Paolo Zeppilli, coordinatore della commissione scientifica — e ora dobbiamo creare un modello sperimentale su animali e cavie prima di trovare una terapia che possa rallentare, fermare e addirittura far regredire la patologia». Soddisfatto anche il Presidente dell’Associazione italiana Sla Mario Melazzini: «È una scoperta importante. Il fatto che la malattia abbia colpito calciatori famosi ha sicuramente fatto da volano per la ricerca. Può fornire aiuti economici e fondi per la ricerca e le terapie». V Giancarlo Abete, (presidente Figc e commissario della Lega Calcio) Abbiamo chiesto al governo chiarimenti sulla legge Melandri e le redistribuzioni dei fondi fra A e B V Massimo Cellino (presidente del Cagliari) La Serie B è soddisfatta di quanto ha ottenuto, solo le piccole di A stanno facendo un po’ di storie ROMAd La Lega di A-B si divide in due tra sorrisi, strette di mano e la benedizione di ieri del Governo. A meno che nell’assemblea di domani all’Olimpico si verifichi un qualche colpo di scena. Una scissione con vista sulla stagione 2010-2011. Per l’immediato, forse addirittura prima dell’inizio del campionato (23 agosto), c’è da «scommissariare» la Lega ancora formalmente di A e B e da liberare il commissario Abete: più probabile un Beretta presidente-ponte prima di tornare ad essere il presidente della sola Serie A, piuttosto che una doppia presidenza subito, strada resa difficile da svariate complicazioni tecniche (in primis quella arbitrale). Accordo «È un buon punto d’incontro. Siamo molto vicini a un accordo tra Serie A e Serie B. Un accordo che va nella direzione di una scissione pilotata in due Leghe. Il Governo è soddisfatto che presto si possa porre fine al commissariamento». Così il sottosegretario vigilante sullo sport, Rocco Crimi, fotografa l’incontro di un’ora a Palazzo Chigi, alla presenza del sottosegretario Gianni Letta e del presidente del Coni Gianni Petrucci, col presidente federale e commissario di Lega Giancarlo Abete, con il presidente della serie A Maurizio Beretta, col «portavoce» della B Gianfranco Andreoletti. Più una squadra di dirigenti di club: Matarrese (Bari), Cellino (Cagliari), Paolillo (Inter), Lotito (Lazio) e Rosella Sensi (Roma). «Noi non abbiamo posto a Palazzo Chigi richieste economiche, ma solo chiarimenti legislativi e un emendamento alla legge Melandri in merito alla redistribuzione dei fondi». Con due aggiunte di Crimi («si è parlato pure di riforma della legge 91) e di Beretta («il Fisco è da inquadrare a livello europeo»). Quadratura La partita col Governo s’è giocata soprattutto sui soldi per la B. La legge Melandri prevede che un 10% delle entrate dei diritti tv della A vada all’«altro calcio». Un emendamento darà presto a quel 10% contorni più netti: 7,5 % alla B, 1% alla Lega Pro, 1% alla Lnd e 0,5% per gli impianti sportivi. Più la promessa da parte della maggioranza bipartisan di coltivare la proposta «di destinare un percentuale del 3% sul prelievo statale sui giochi» per la costruzione o ricostruzione degli stadi. taccuino LO STUDIO IL MORBO DI GEHRIG NASCE DALLA MUTAZIONE DI UN RECETTORE Presentati i risultati di una ricerca Figc: «È il primo passo per trovare la cura» GIANNI BONDINI PER IL MONDIALE 2018 Casa Bianca, Obama palleggia con Blatter d Quattro palleggi nello Studio Ovale e un colpo di testa: Barack Obama si è concesso un fuori programma con il pallone che ieri Joseph Blatter gli ha portato in dono. Il numero uno della Fifa ha incontrato il presidente degli Stati Uniti per parlare anche della candidatura Usa ad ospitare il Mondiale del 2018. «L’incontro — ha detto Blatter in una conferenza stampa tenuta pochi minuti dopo — è andato benissimo». Obama è già in campo per sostenere la candidatura di Chicago all’Olimpiade del 2016. CONCORSO NUMERO 58 Stefano Borgonovo con Baggio AFP gol, partite dell’1 e 2 agosto, tutte all’estero. 1) Sport Recife-Palmeiras; 2) Botafogo-Barueri; 3) Corinthians-Avaì; 4) Atletico PR-Fluminense; 5) Vitoria BA-Sao Paulo; 6) Flamengo-Nautico; 7) Santo Andrè-Goias; 8) Gremio-Cruzeiro; 9) Atletico MG-Coritiba; 10) Willem II-Vitesse; 11) ADO Den Haag-NAC Breda; 12) Feyenoord-NEC; 13) PSV Eindhoven-VVV Venlo; 14) Groningen-Ajax. Il presidente della FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio Giancarlo Abete a nome personale e di tutto il consiglio federale partecipa al lutto che ha colpito il professore Cesare Bisoni per la scomparsa del caro papà Italo Bisoni - Roma, 28 luglio 2009. Partecipano al lutto: Marco e Mariella Onado. Totocalcio e Totogol, le prossime schedine Il professor Enrico Castellacci e tutto il consiglio direttivo della Libera Associazione Medici Italiani del Calcio sono affranti per la grave perdita di un grande presidente e amico dLa schedina di Totocalcio e Toto- - Milano, 28 luglio 2009. prof. Pier Luigi Gatto 2 R MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT PRIMO PIANO IL PERSONAGGIO P IL GIORNO DI SAMUEL Sbarco a Milano Grande affetto e tanti autografi L’ARRIVO ALL’AEROPORTO DI LINATE ALLE 8.31 NEGLI STUDI DEL CONI ALLE 11.05 LE VISITE A PAVIA, ORE 15 A Linate l’aereo che da Parigi trasportava Eto’o atterra con 14 minuti d’anticipo AP In via Piranesi esami del sangue e primi autografi BOZZANI Un gruppo di camerunesi lo acclama LIVERAN Boom Eto’o «Sono forte come lbra L’Inter con me e Milito può vincere tutto» Fa le visite e firma: avrà il numero 9. Oggi bagno di folla alla Pinetina e domani già a Montecarlo con la squadra «Sono in forma, giocherò ogni partita come una finale» w I NUMERI 10,5 i milioni di euro all’anno che Eto’o guadagnerà all’Inter. Al Barcellona il camerunese ne prendeva 6,5 5 gli anni di contratto che legheranno il giocatore ai colori nerazzurri. Eto’o è del 1981 come Ibra 2 i gol segnati da Eto’o in 2 finali (vinte) di Champions col Barça. Una contro l’Arsenal e una contro il Manchester LUCA TAIDELLI be di giocare qualche metro più lontano dalla porta? MILANO dTe lo aspetti eccentri- «Voglio fare i complimenti a tutti i compagni per aver vinto il primo derby. Milito è un grande giocatore e con i grandi non è mai un problema intendersi. Posso anche giocare più largo, deciderà Mourinho». co, ingioiellato e primadonna. Invece l’unico vezzo di Samuel Eto’o è un enorme orologio su quel polso sinistro che, oltre che Ronaldo, sta facendo soffrire Zlatan Ibrahimovic, l’altra metà dello scambio dell’anno. Il «Leone indomabile» alle 9.50 sbuca nella hall dell’hotel nel centro di Milano in jeans, polo giallo Camerun e un sorrisone che fa provincia. Con lui il fido Josè Maria Mesalles, l’agente per l’Italia Claudio Vigorelli e l’addetto stampa nerazzurro Paolo Viganò. Il gruppo lo ha prelevato a Linate, dove l’aereo proveniente da Parigi era atterrato con 14 minuti di anticipo, alle 8.31, quasi avvertisse la fretta che Eto’o aveva di iniziare l’avventura in nerazzurro. Eto’o, arriva all’Inter portando in dote anche tanti milioni in cambio di Ibra. Non è che a Barcellona l’hanno sottovalutata? «Io non mi sento inferiore a Ibrahimovic. Io sono Eto’o e non accetto paragoni con nessuno». Fino a domenica era in vacanza. Quando potrà scendere in campo? «Io mi sento in forma già adesso, poi è chiaro che queste decisioni le prenderemo con tecnico, preparatori e staff medico. Di sicuro non vedo l’ora di iniziare ad allenarmi». Tifosi, Pinetina e Montecarlo La novità è che il 28enne attaccante del Camerun, che verrà presentato oggi alle 14,30 alla Pinetina con tanto di maglia numero 9 e tribuna aperta ai tifosi, domani salirà sull’aereo che porterà l’Inter a Montecarlo per il Trofeo Pirelli di giovedì sera. Decisione definitiva oggi nell’incontro con Mourinho, che malgrado il giorno di riposo salirà ad Appiano e Nella notte Milito ha segnato una doppietta al Milan. Con uno come lui al fianco, accettereb- P Samuel Eto’o circondato dai giornalisti nel suo primo giorno a Milano. Volo al mattino, doppie visite mediche e infine la firma BOZZANI LA PRIMA VOLTA È FONDAMENTALE! N°1 MONDIALE DEI TRATTAMENTI MASCHILI* I N N O V A Z I O N E AQUAPOWER ABSOLUTE GEL Il 1° idratante** iper-fresco, non grasso. Assolutamente indispensabile dopo la rasatura. Provalo per la prima volta in profumeria. www.biothermhomme.it * Euromonitor 2009. Mercato selettivo. Periodo 2008. **Di Biotherm Homme. MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 R MERCATO NON E’ FINITA QUI CLIC ETO’O DISSE A BERLINO «MATERAZZI DECISIVO» TAPPA NEGLI STUDI DI GHELFI ALLE 19.20 «Lo vedi quello, figliolo? E’ Materazzi, stasera sarà decisivo». Era il 9 luglio 2006, pochi attimi prima di Italia-Francia. In tribuna Samuel Eto’o istruì così il figlio Etienne. Giusta intuizione? Fate un po’ voi... Oggi arriva Hleb? Arnautovic firma Poi via gli esuberi Dopo il bielorusso e l’austriaco partono 5 tra Obinna, Burdisso Vieira, Mancini, Rivas e Kerlon A Milano la firma sul contratto. Alle 20.37 l’annuncio su Inter.it G&G La prima firma nerazzurra BOZZANI che vuole accelerarne l’inserimento nel gruppo , vista anche la metodologia di allenamento con poca preparazione atletica e tanto pallone. Tra una tappa e l’altra del suo intenso lunedì, Eto’o, che dopo la firma del contratto ha chiuso la giornata a cena con i dirigenti nerazzurri, ha mostrato di sapere come maneggiare lo scottante argomento Champions. ha detto Moratti l’ha presa per vincere la Champions? x «RIPARTO DA ZERO» A Barcellona io ho fatto la storia. Ora riparto da zero e voglio vincere ancora di più. Ringrazio Moratti: è davvero un uomo di cuore. E so che desidera fortemente la Champions «Intanto ringrazio il presidente, un uomo di cuore che spero di ripagare sul campo. E’ ovvio che sono qui per vincere la Champions. So che l’Inter desidera fortemente la Coppa, ma non si può pensare solo a quella perché altrimenti gli altri obiettivi passano in secondo piano e poi si rischia di uscire anche dall’Europa. Bisogna affrontare ogni partita come se fosse una finale. E’ quello il segreto per arrivare alla finale che tutti gli interisti vogliono». Non lo dice, ma poi in finale conta di pensarci lui, che di Champions ne ha già decise due. Cosa promette ai tifosi? «Alcuni attaccanti promettono un certo numero di gol. Io preferisco garantire che lavorerò tutti i giorni come ho sempre fatto. Questa è la base di tutto. Credo nel lavoro e nel gruppo. Non devo dire che ciò che voglio fare è segnare ancora più gol, io so che sono capace di fare gol e so che attraverso il lavoro arriverò a segnare ancora». Chi ha fatto il vero affare tra Inter e Barça? «Io ho fatto la storia a Barcellona, vincendo due Champions e tre volte la Liga. Ma quella storia adesso è finita. All’Inter ne comincia un’altra, riparto da zero, mi piacerebbe vivere una nuova av- ventura e spero che tutto vada bene e di poter vincere anche di più con questi colori. A Ibra non posso che augurare buona fortuna, ma ora sono dell’Inter e in Europa è necessario che sia l'Inter la più forte». Benvenuto Eto’o incontrerà i compagni domani mattina, ma gli è già arrivato il benvenuto di Marco Materazzi (assistito dallo stesso Vigorelli) e abbraccerà soprattutto i due ex compagni: ai tempi del Real Madrid, Esteban Cambiasso («Samuel è un grande e speriamo possa essere subito a disposizione del mister» ha detto l’argentino da Boston); nel Barcellona, Thiago Motta «il mio vicino di armadietto in spogliatoio» ha svelato Eto’o. Alexander Hleb, 28 anni, al Barça dal 2008 IMAGE SPORT MILANO dIl mercato in entrata dell’Inter non si chiude con Eto’o. Domani Branca e Oriali dovrebbero incontrarsi con l’agente Claudio Vigorelli e con i dirigenti del Twente per mettere nero su bianco il passaggio in nerazzurro di Marko Arnautovic (prestito con diritto di riscatto fissato a 9 milioni), ritardato dalla frattura da stress al piede che il ragazzo sta curando da qualche settimana a Milano. Oggi Hleb Altra operazione in entrata sarà quella legata ad Alexander Hleb. Il 28enne centrocampista bielorusso ha ritardato lo sbarco a Milano perché il suo manager Maurizio Gaudino è in Catalogna per risolvere, nella notte, la questione legata ai premi per le vittorie della scorsa stagione. Se stamattina i riscontri saranno buoni, Hleb potrebbe arrivare entro oggi. Il suo ingaggio sarà pagato al 70% dai blaugrana, con un diritto di riscatto fissato a 10 milioni. In uscita Poi Branca e Oriali dovranno dedicarsi al fare cassa sfoltendo una rosa che, con i nuovi acquisti e con i giovani che Mou ha voluto in prima squadra, conta al momento 33 elementi. Devono partire almeno in cinque tra Obinna, Burdisso, Vieira, Mancini, Rivas e Kerlon. Per Obinna, che sembrava a un passo dal Napoli, si lavora a un prestito con diritto di riscatto della metà fissato a 3,5 milioni con i greci dell’Olympiacos. Di ieri invece una proposta dell’Hull City. A Vieira il Tottenham ha offerto un biennale a 2,5 milioni a stagione. Lui, che ha un altro anno di contratto a 6 milioni con l’Inter, nicchia ma così si gioca le ultime chance mondiali. Kerlon andrà in prestito; l’agente di Burdisso, Hidalgo, sta trattando con Atletico Madrid, Siviglia e Valencia. Mancini ha già rifiutato il West Ham e sembra preferire la tribuna al cambio di maglia. Per ora, insomma, tanto fumo ma poco arrosto. lu.tai. FOR VERY ACTIVE PEOPLE NET SYSTEM LA SUOLA IN RETE SUPER TRASPIRANTE LIBERA L’ENERGIA DEI TUOI PIEDI MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 R PRIMO PIANO L’EX CAMPIONE NERAZZURRO 1 2 y Sembrava una distorsione: metacarpo k.o. Tra le due stelle che hanno lasciato Milano per la Liga, Kakà è costato più o meno come Ibra, stando alle cifre comunicate ieri dal Barcellona Gli strascichi della tournée americana su Zlatan Ibrahimovic: l’infortunio (foto AP) era stato riportato da Ibra durante la gara tra Chelsea e Inter, dello scorso 22 luglio per lo staff medico nerazzurro sembrava solo una distorsione. Ieri, lo svedese, ha effettuato le visite mediche a Barcellona, e i medici hanno evidenziato «una frattura alla base del secondo metacarpo della mano sinistra. È una frattura che va studiata per scoprire come risolverla e far tornare il giocatore in campo il più presto possibile». BARÇA Ibrahimovic 66 milioni 1 Zlatan Ibrahimovic, 27 anni, bacia la nuova maglia del Barcellona durante la conferenza stampa di presentazione: un gesto d’amore al quale Ibra non ci aveva abituato in Italia REUTERS 2 Palleggio in campo e giro d’onore; Ibrahimovic saluta i 50 mila accorsi al Camp Nou prima di uscire dal campo EPA Ibra-Barça: subito baci Ma c’è il primo intoppo Folla di 50 mila al Camp Nou per Zlatan, che saluta con la mano fratturata «Grazie all’Inter, mi ha fatto crescere». Avrà una clausola da 250 milioni DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE BARCELLONA (Spagna)d Ha bacia- to la maglia, quattro volte, proprio sullo stemma del Barcellona, accanto alla scritta Unicef, appena sopra al cuore. Il primo bacio Zlatan lo ha stampato nella sala conferenze, gli altri sul prato del Camp Nou gremito da cinquantamila tifosi osannanti. L’uomo del Nord, il professionista di ghiaccio si è sciolto al sole catalano. Ibra voleva fortissimamente tingersi di blaugrana e adesso: «Sono felice come un bambino». Dell’Italia serberà un «grande ricordo», a Moratti, ai compagni e a tutti gli interisti invia «un sincero ringraziamento, da voi sono cresciuto, credo di aver anche aiutato l’Inter a vincere ma senza l’Inter non sarei mai arrivato qui». Cioè nel club che lui considera il top. La mano E del resto chi c’è sul trono d’Europa? Il popolo del w I NUMERI 25 i gol segnati da Ibrahimovic nell’ultima Serie A, dove è stato il re dei cannonieri. Eto’o ne ha segnati 30 nell’ultima Liga, arrivando però secondo nella classifica «Pichichi» dietro a Forlan, Atletico Madrid, autore di 32 reti. Ma Ibra più che i gol, sogna la Champions Barça lo ha atteso cinque ore sotto un sole rovente. Cancelli dello stadio aperti alle sedici ma Ibra sbucherà sul terreno solo pochi minuti prima delle ventuno, col numero 9 che era di Eto’o stampato sulla schiena e la mano sinistra bloccata da un tutore. In Usa si è fratturato la base del secondo metacarpo, verrà operato ma sarà pronto per la finale di Supercoppa contro l’Athletic Bilbao. Anche la stampa ha dovuto pazientare per un’ora e mezzo, il presidente Laporta ha chiesto «scusa a tutti per questo intoppo indipendente dalla nostra volontà. Mancavano alcuni documenti relativi al transfer, da Milano ce li hanno inviati pochi minuti fa. Vi pregherei di fare poche domande, fuori ci aspetta un pubblico record. Nemmeno per Maradona c’era stato questo raduno spontaneo. Noi non abbiamo nemmeno avuto il tempo di pubblicizzarlo e ci troviamo dinanzi a questa marea di entusiasmo». Le cifre Il presidente del Barça svela le cifre dell’affare. «Ringrazio Moratti che si è confermato un autentico caballero. All’Inter andranno 46 milioni più Eto’o, il cui valore di mercato è difficilmente calcolabile perché era in scadenza ma è comunque basso rispetto al valore sportivo. Hleb è sganciato da questa operazione, se non accetta Milano troveremo un’altra soluzione per l’Inter». La clausola di Ibra è di 250 milioni per cinque anni di contratto alle cifre italiane. Prevedibile, adesso una corsa al rialzo degli altri giocatori blaugrana, ma questi sono problemi interni e Laporta se ne tiene alla larga preferendo virare su «Simona la presentadora italiana che ci ha fatto una bella sorpresa oggi e che ci portò fortuna nella finale di Roma». Si tratta della Ventura venuta a girare un servizio per la Rai. Anche Ibra le sorride. Grazie Italia Cinque scudetti in 1 MILIONE DI VOLI VIAGGIA DA SETTEMBRE A OTTOBRE cinque stagioni: nessuno straniero ha fatto meglio e sarà difficile eguagliare questo primato anche per i nostri: il gigante di Malmoe resterà nella storia del calcio italiano. «Moratti mi ha chiesto cosa avessi intenzione di fare e io gli ho risposto che la mia felicità la vedevo a Barcellona. Mi ha detto che per lui non era facile privarsi di un giocatore del mio livello ma che avrebbe provato ad accontentarmi. Lo ringrazio moltissimo e ringraziando lui penso a tutta la gente dell’Inter che ha lavorato con me e naturalmente ai tifosi. Gli allenatori? Ciascuno di loro mi ha dato qualcosa. Capello mi chiese di muovermi come faceva Van Basten, con Mancini e Mourinho sono arrivati successi e soddisfazioni». Un congedo all’insegna del fair play. Poi via ai giri di campo, conclusi giusto in tempo per evitare la pacifica ma pericolosa invasione dei giovani blaugrana che sciamano sul prato. POST CHELSEA-INTER QUASI COME KAKA’ (All’Inter Eto’o, valutato 20 e un conguaglio di 46. Hleb è in prestito con l’ingaggio pagato al 70%) REAL Kakà 67 milioni (Milan) C. Ronaldo 96 milioni (Man. United) Benzema 35 milioni (Lione) Albiol 15 milioni (Valencia) L’ALTRO CASO V Cristiano Ronaldo, 24 anni, il calciatore più caro di sempre Ronaldo out come Zlatan: mano rotta RIO DE JANEIRO (m. can.) Ronaldo rimarrà fermo per quattro o cinque settimane: confermata la frattura al terzo e al quarto metacarpo della mano sinistra, rimediata la scorsa domenica durante la gara contro il Palmeiras. Domani l’attaccante verrà sottoposto a radiografia e tac, per sapere la gravità dell’infortunio e la necessità o meno di un intervento chirurgico, che sembra probabile secondo Paulo de Faria, medico del Corinthians. Ronaldo, dunque, salterà la sfida contro il Flamengo di Adriano, in programma il 9 agosto. 1 € SOLO ANDATA Prenota entro il 30.07.09. Soggetto a disponibilità, termini e condizioni. Per ulteriori informazioni visitare il sito Ryanair.com. Spese e tasse opzionali escluse. # 6 R MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT AL LAVORO I PROTAGONISTI FLASH DA BOSTON Due gol per il Principe contro il Milan MILAN-INTER 0-2 MARCATORI Milito al 4’ p.t. e al 30’ s.t. ARBITRO Gonzalez (Usa) MILAN (4-3-1-2) Kalac; Zambrotta (dal 19’ s.t. Oddo), Thiago Silva, Onyewu (dal 19’ s.t. Nesta), Jankulovski (dal 19’ s.t. Antonini); Gattuso (dal 24’ 1 s.t. Flamini ), Pirlo (dal 1’ s.t. Abate), Ambrosini; Ronaldinho (dal 24’ s.t. Oduamadi); Pato, Borriello (dal 1’ s.t. Zigoni). ALL. Leonardo. INTER (4-3-1-2) Julio Cesar (dal 40’ s.t. Toldo); Maicon (dal 24’ s.t. Santon), Lucio (dal 31’ s.t. Materazzi), Chivu (dal 28’ s.t. Cordoba), Zanetti (dal 46’ s.t. Obi); Muntari (dal 31’ s.t. Burdisso), Cambiasso (dal 42’ s.t Destro), Thiago Motta (dal 17’ s.t. Vieira); Stankovic (dal 40’ s.t. Krhin); Milito (dal 31’ s.t. Quaresma), Balotelli (dal 24’ s.t. Mancini). ALL. Mourinho. A Milito basta pochissimo per timbrare il suo primo derby. Al 4’ del primo tempo Milito evita Onyewu e scarica un sinistro che piega le mani a un colpevole Kalac: è l’1-0 per l’Inter RICHIARDI Milito-Thiago-Lucio La nuova Inter avanza 24 i gol di Diego Milito nella stagione 2008-09 con la maglia del Genoa in campionato L’argentino: «Mi adatto alle caratteristiche dei compagni». Maicon: «Di chi se n’è andato non m’importa». Zanetti: «Momenti di grande calcio» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA ELEFANTE BOSTON (Usa) dIl nuovo dell’Inter avanza già. Eppure non era così scontato, non capita così spesso: arrivati da poco e subito fra i migliori. Thiago Motta e Milito al 17˚ giorno di Inter, Lucio con meno di una settimana di lavoro in gruppo. Aspettando Eto’o e Hleb, sono loro il valore aggiunto di questa Inter e per quanto si è visto nel derby sono già tre belle addizioni. Quelle che Mourinho aveva chiesto, già prima di sapere che avrebbe perso Ibra e trovato Eto’o. Ovvero: un centrale che alzasse la linea difensiva, un centrocampista di copertura ma anche qualità, un attaccante a cui chiedere gol e lavoro per i compagni, non solo di reparto. Tre rinforzi per arricchire la spina dorsale della sua squadra. Per pensare a un’Inter, ha detto lui, «completamente diversa da quella della stagione scorsa». Questo è Lucio Diversa come tipo di gioco, diversa a cominciare da dietro: molto più alta, con la difesa quasi più vicina alla linea di centrocampo che a quella dell’area di rigore. Mourinho ora può permettersela anche perché è abitudine s COLORI NERAZZURRI DAGLI USA I NUOVI V Per Lucio, 31 anni, inserimento perfetto: anticipi e uscite palla al piede contro il Milan 2 V Thiago Motta, 26 anni, capace di coniugare presenza fisica e ottimi assist per gli attaccanti 1. Antonio Cassano è sempre un sogno per i tifosi LIVERANI con Eto’o: che sia la soluzione vincente per conquistare la Champions League? LIVERANI 3. Non mancano gli sfottò all’indirizzo dei cugini milanisti LIVERANI 2. Lui di Lucio fare ciò che ha fatto nel derby: chiamare fuori la difesa, giocare sull’anticipo, uscire palla al piede. Contro il Mi1 lan ha funzionato, «e ora ha detto Maicon - si tratta di lavorare per perfezionare i movimenti e non lasciare mai dei vuoti davanti a Julio Cesar». Che non pare preoccupato: «E neanche meravigliato, perché Lucio lo conosco bene». Piedi e centimetri Un’Inter diversa in mezzo, dove Thiago Motta è l’espressione di un’inversione di tendenza sottolineata anche da Javier Zanetti. Che di quel reparto è stato un punto fisso la 3 scorsa stagione, ma ha fatto volentieri un passo indietro, sulla sinistra, dove può dedicarsi di più a spinta - quando dall’altra parte si ferma Maicon - e copertura (ottime due-tre chiusure nel primo tempo): «Credo - ha detto il capitano - che si siano visti momenti di grande calcio. A centrocampo adesso cerchiamo soprattutto di tenere la palla noi, di farla girare di più, di aspettare i movimenti degli attaccanti per decidere come cercare la porta». R Milito, 30 anni, ha giocato con R. Avellaneda, Genoa e Real Saragozza RICHIARDI Thiago Motta conosce a memoria quelli di Milito, ma ha piedi buoni abbastanza per trovare chiunque, oltre che senso della posizione e centimetri per arrivare in fretta dove serve di più la sua presenza fisica. Dimmi come giochi Certo, il derby ha detto anche che Milito fa di tutto per farsi trovare e ora che ha segnato pure il primo gol («Sì, ho esultato come se non fosse un’amichevole: per una punta il gol è tutto e lo si cerca sempre») la strada sarà ancora più in discesa. Il segreto è semplice: «La prima cosa che cerco di fare quando arrivo in una nuova squadra, è conoscere le caratteristiche dei compagni: l’anno scorso al Genoa, ora sto cercando di farlo all’Inter. Oggi ho giocato con Balotelli, prima avevo studiato l’intesa con Ibra, ora la troverò con Eto’o. Zlatan ha tecnica straordinaria, tende di più a tenere il pallone; Samuel è velocissimo, appena può va in profondità: movimenti diversi, anche per me, ma non mi cambia nulla». Diplomatico sicuramente più di Maicon, che ha già tirato una riga sopra il nome dello svedese: «Io penso solo a chi c’è qui: di chi se n’è andato non mi frega nulla». Sta di fatto che l’Inter cambierà, perché Mourinho la vuole ad immagine e somiglianza del camerunese - capace di andare in verticale, dritta verso la porta, con grandi accelerazioni ma pure di Milito, dunque adattabile alle varie situazioni. E se il nuovo avanza così in fretta, sarà tutto più semplice. MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT DAL NOSTRO INVIATO 2 Al 30’ del secondo tempo il contropiede: da Stankovic a Milito che salta Abate e segna IMAGESPORT A destra Una smorfia di Josè Mourinho, 45 anni, durante il derby RICHIARDI E Moratti applaude «Bravo Mou» «Però ho già due Coppe Campioni: quelle vinte dall’Inter» BOSTON dUna battuta a testa e palla al centro. A Mourinho giorni fa era venuta l’uscita ad effetto («Se il presidente vuole la Champions al cento per cento, gli regalo con piacere la replica che ho a casa»), a Moratti l’altro ieri è venuto da non lasciar correre e l’ha buttata lì, con un sorriso e altrettanta decisione: «Che cosa gli rispondo? Che di Coppe Campioni ne ho già due, quelle che l’Inter ha vinto in passato...». Come dire: non mi sono offeso, ma mettiamo i puntini sulle i. E non se ne parli più. E bravo Mou Poi il presidente è schizzato in aeroporto, perché il suo è stato un vero e proprio blitz: arrivo a Boston, da New York, domenica all’ora di pranzo, un salto nell’hotel del ritiro della squadra, una scappata nello spogliatoio prima della partita e poi ripartenza già in serata, anticipando la squadra che è decollata ieri pomeriggio. Pronti-via, si era preso subito il meglio. Dal vivo era la sua prima Inter della stagione e Moratti l’ha vista sbocciare come non era ancora successo in queste due settimane americane. Così, mentalmente ha preso appunti che rilegge volentieri, dando a Mourinho quello che è di Mourinho. «L’allenatore sta lavorando bene: contro il Milan ho visto un’Inter messa bene in campo, ho visto concretezza, talento. Derby o non derby, vincere è sempre meglio: qualunque parti- ta, che di fronte ci sia il Milan o un’altra squadra. Però di questi tempi contano anche altre cose: che non ci siano infortuni, che la squadra trovi la miglior condizione fisica, soprattutto che si trovi in campo e tenga bene anche dal punto di vista della reazione psicologica. Mi pare che siano arrivate risposte positive». Questo è Milito In particolare da Diego Milito, perché iniziare a segnare con una nuova maglia piazzando una doppietta in un derby, anche se amichevole, non è male: «Ma lui è questo — ha detto ancora Moratti —, un goleador. E al di là x MASSIMO MORATTI PRESIDENTE INTER «MILITO È GOLEADOR» y VERSO LA SFIDA DI PECHINO OGGI L’Inter rientra in Italia stamattina; la Lazio termina il ritiro 30 LUGLIO Monaco-Inter (Trofeo Pirelli, Montecarlo, 20.45) 31 LUGLIO La Lazio si ritrova a Formello 1 AGOSTO La Lazio parte per Pechino. Milito è un goleador. E al di là dei due gol, mi pare che abbia mostrato tutte le caratteristiche per cui l’abbiamo preso dei due gol, mi pare che stasera abbia mostrato tutte le caratteristiche per cui l’abbiamo preso. A cominciare dalla capacità di segnare tanto, ovviamente». a.e. 3 AGOSTO Dopo 2 giorni di riposo, l’Inter parte per la Cina. 8 AGOSTO Supercoppa a Pechino ore 14 italiane (20 locali) 7 R IL CASO PER LA SUPERCOPPA Ballardini: «Lazio, è l’ora delle scelte» Il tecnico potrebbe escludere dai convocati i dissidenti De Silvestri, Pandev e Ledesma DAL NOSTRO INVIATO STEFANO CIERI AURONZO DI CADORE (Belluno) d«È l’ora delle scelte», ha sentenziato Ballardini. Una delle tante frasi buttate lì per caricare l’ambiente? No, il tecnico diceva sul serio. Perché oggi, insieme con i vertici societari, deciderà chi farà parte della missione-Supercoppa, che per i biancocelesti scatta sabato con la partenza per Pechino. Quasi fuori Non è una operazione facile, perché c’è da sciogliere il nodo dei dissidenti De Silvestri, Ledesma e Pandev. Hanno chiesto di essere ceduti e la Lazio si interroga se sia il caso di utilizzarli o meno fin quando il mercato è aperto. Lotito e Ballardini hanno manifestato i loro dubbi; così, è molto concreta l’ipotesi che i tre restino fuori dai giocatori che partiranno per la Cina. La decisione finale sarà presa questa sera al termine di un vertice tra tecnico e presidente a Roma, dove la truppa biancoceleste farà ritorno nel pomeriggio da Auronzo. Ballardini, nel frattempo, si è attrezzato per allestire una formazione senza dissidenti. Ieri, nel penultimo allenamento in Cadore, ha provato un 4-4-2, in cui non ha trovato posto alcuno dei tre che hanno chiesto di andar via. A centrocampo, al posto di Ledesma, c’era Baronio (ma a Pechino potrebbe giocare Dabo, ora acciaccato), mentre in attacco spazio alla coppia Rocchi-Zarate. La sensazione è che la Lazio anti-Inter sarà questa, a meno di novità nelle prossime ore. De Silvestri, Ledesma e Pandev potrebbero, però, ugualmente far parte della spedizione cinese. Ma da attori non protagonisti. 8 R MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT AL LAVORO dalla prima T di ALESSANDRA BOCCI IL LEONARDO ARRABBIATO Leonardo alla fine della tournée americana è, stando alle manifestazioni esteriori, piuttosto arrabbiato. Grado che equivale alla massima arrabbiatura possibile nella scala di quelli che popolano il calcio. Scocciato per essersi dovuto sottoporre con la sua squadra neonata a un giro francamente assurdo, Leonardo ha puntualizzato più volte che al Milan manca qualcosa per essere al pari delle grandi, il che è quasi un avvenimento. Preceduto dal più grande incassatore che la storia delle panchine italiane ricordi, Carlo Ancelotti, il diplomatico Leo sta tirando fuori unghie da belvetta gentile: se pensano che stia lì a farsi suonare come un punching ball si sbagliano di grosso. Il compìto Leo, denominato dai giornalisti brasiliani «saponetta» per la sua capacità di sfuggire con garbo alle domande tendenziose, ha deciso di cambiare in parte registro. Resta corpo unico con la società, perché ripete «vediamo cosa succede sul mercato, poi potremo fissare gli obiettivi», e già Galliani ha evitato accuratamente la parola scudetto. Ma è chiaro che il trattamento che gli è stato riservato in America non gli è piaciuto. Il Milan ha ricavato più di quattro milioni di dollari dalle tre amichevoli giocate nel World Challenge, e sono risultati che il tecnico ex manager apprezza; però poi c’è il campo, ci sono la sua carriera appena iniziata e soprattutto il destino di una squadra. Ed è logico che Leo senta il bisogno di tirar fuori le unghie per difendere la sua creatura. «Questa squadra non si butta giù, ne ho già parlato con i ragazzi nello spogliatoio e so che carattere hanno. Quando le cose non vanno bene hai due strade: o ti abbatti o cerchi di analizzare la situazione e ripartire. Noi imboccheremo la seconda strada». Ma poi serve qualcosa. Capita agli scrittori, ai registi, agli chef: stai costruendo qualcosa e senti che manca un dettaglio che può cambiare tutto. E a quel punto per superare l’impasse e trovare l’ingrediente giusto serve ancora fantasia. Ma anche i soldi sarebbero graditi. Di solito aiutano. Carlo Ancelotti, 50 anni LIVERANI Dall’attacco ai portieri tutte spine per Leonardo Abbiati è fermo, Kalac non dà garanzie. In avanti Pato fa il solista, Borriello non è pronto Leonardo, 39 anni, allenatore del Milan IMAGE SPORT. A fianco; Zeljko Kalac, 36, e Pato, 19 REUTERS e RICHIARDI DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA BOCCI BOSTON (Usa) dC’è poco da stare allegri. Quando gli chiedono, «riesci a trovare una cosa che funziona in questo Milan?», Leonardo ride, ma è una risata amara. Sconfitte a parte, il Milan ha tanti problemi che difficilmente possono essere risolti con un acquisto. All’inizio della tournée americana Nesta si è augurato di ritrovarsi a fine stagione con l’etichetta di squadra-rivelazione, e già questa è una situazione anomala per il club più titolato del mondo. Il Milan deve e vuole ripartire, ma la costruzione del nuovo ciclo sarà complicata. Portiere Le amichevoli estive non portano fortuna a Kalac, che ha cominciato male, anche se l’anno scorso andò peggio AUDI CUP Si va a Monaco: domani il Bayern Il Milan ha lasciato l’America ieri notte dopo 10 giorni di amichevoli e molti spostamenti. Da questa mattina, la squadra è impegnata nella Audi Cup, a Monaco di Baviera, con Bayern, Manchester United e Boca Juniors. La prima partita (domani ore 20,45, diretta su Mediaset Premium) mette la squadra di Leonardo a confronto con il Bayern. A parte qualche lieve acciacco e gli affaticamenti muscolari tipici del periodo, non ci sono grossi problemi. Seedorf, reduce da una distorsione al ginocchio col Chelsea, dovrà stare a riposo ancora qualche giorno. (basti pensare al 5-0 con il Chelsea). Storari potrebbe essere un altro buon secondo portiere, ma per ora manca il primo: Abbiati non sarà pronto prima di metà settembre. Stavolta difficilmente ci sarà bisogno di un casting per decidere la graduatoria dei portieri. Difesa Thiago Silva è in crescita: gli manca ancora la capacità di restare concentrato per novanta minuti che sarà fondamentale con il gioco preteso da Leonardo, fatto di pressing alto. A parte questa nota lieta, c’è la nebbia: Nesta è in netta ripresa, ma non è ancora il giocatore di un tempo, Zambrotta, Oddo, Jankulovski, Antonini si sono alternati con prestazioni poco convincenti. E Leonardo è stato molto chiaro in questi giorni: ha bisogno di una rosa più ampia, ha bisogno di esterni dinamici, ha bi- sogno di corsa e cross precisi. E se il problema dei centrali è stato risolto con l’inserimento di Onyewu, il problema delle fasce rimane. Un problema difficile da risolvere, visto anche che sul mercato non c’è molto da prendere, soprattutto con il budget a disposizione del Milan. E non si può più tenere in considerazione l’ipotesi di sacrificare Flamini in difesa. Centrocampo Stanchi, ancora da rodare, incapaci di creare. Soltanto Flamini e Ambrosini hanno superato l’esame americano. Per Pirlo c’è l’attenuante della Confederations Cup che ha ritardato la preparazione, per Gattuso quella, più convincente, del grave infortunio dell’anno scorso. Ma si ha l’impressione che manchi qualcosa: la linfa, l’energia che negli ultimi mesi aveva profuso Beckham, spesso mascherando la stan- chezza mentale più che fisica del resto del reparto. Leonardo sta cercando di cambiare schemi e fa bene, e questa forse sarebbe la medicina migliore. Ma, come ha detto lo stesso tecnico, non è facile cambiare modulo se gli interpreti sono gli stessi. Attacco Le note più dolenti. Soltanto Seedorf e il solito Inzaghi sono stati capaci di segnare in questi giorni. L’uomo più in forma è Ronaldinho, elogiato da Leonardo. Ma intorno a lui c’è Pato, che nelle difficoltà mostra l’antica mania di giocare per conto suo, ci sono Borriello che deve ricostruirsi dopo gli infortuni e tanti ragazzi che hanno bisogno di tempo. E’ questo il problema: a parte l’istantaneo Inzaghi, tutti gli attaccanti del Milan avranno bisogno di tempo, e il tempo corre. Anche sul mercato. IL MONDIALE DEI SENZATETTO ALL’ARENA CIVICA DI MILANO DAL 6 AL 13 SETTEMBRE Homeless Cup, nel nome di Cannavò Appello di La Russa: «Vogliamo Zanetti e Ambrosini come testimonial» FRANCESCO VELLUZZI MILANO dIl sindaco di Milano Letizia Moratti e il ministro della Difesa Ignazio La Russa benedicono la 7ª edizione della «Homeless World Cup», il mondiale dei senzatetto, che dal 6 al 13 settembre si disputerà all’Arena Civica e sarà dedicato alla memoria dello storico direttore della Gazzetta Candido Cannavò che proprio una setti- mana prima di morire si era interessato all’evento che tocca tante problematiche sociali. Impegno Scenderanno in campo, per un torneo di calcio 4 contro 4, 480 atleti in rappresentanza di 48 paesi. L’Italia ha vinto due volte, nel 2004 e nel 2005 («c’era Gattuso travestito da homeless», la battuta di La Russa). Lo scorso anno a Melbourne si è imposto l’Afghanistan, tema scottante al momento per La Russa che si è impegnato per la riuscita della manifestazione: «Le regole vanno rispettate sempre, ma è giusto dare una possibilità a chi vuole cercare un reinserimento e lo sport ha un ruolo importante. Ignazio La Russa e Letizia Moratti con la Homeless World Cup NEWPRESS Per questo ospiteremo in una caserma tutti i protagonisti. Rivolgo un appello ai capitani di Inter e Milan: sarebbe bello avere come testimonial Zanetti e Ambrosini». Gran sostegno all’iniziativa, che ha Nike e la fondazione Vodafone come partner, arriva dall’assessore allo sport Rizzi e dal sindaco Moratti che ha parlato di «grande opportunità per la città». Senza tetto Mel Young, fondatore della manifestazione, ha ricordato che «al mondo ci sono un miliardo di senzatetto. Questo evento (lo slogan è "Un pallone può cambiare il mondo"), ha cambiato la vita di tanti: 118 hanno abbandonato la dipendenza da alcol e droga, il 29% ha trovato un lavoro, il 71% gioca regolarmente a calcio. A Milano aspettiamo una partecipazione straordinaria». MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 R w «Ronaldinho cresce 35 Ma servono rinforzi» I NUMERI le reti incassate dal Milan lo scorso campionato (2a miglior difesa). In queste prime 5 amichevoli sono state 8 1 derby giocato all’estero e perso dal Milan. Nei due precedenti, infatti, nel 1908 e nel 1969, i rossoneri avevano vinto Il tecnico del Milan: «Non giudicateci per questo derby Huntelaar costa tanto, l’ideale sarebbe Luis Fabiano...» BOSTON (Usa) dGiudicateci pu- re, ma non ora. Leonardo dopo il derby perso a Boston ha poca voce e voglia di dire molte cose, che poi si riducono a una: senza tornare sul mercato, è difficile avere grandi ambizioni. «Io aspetto il 31 agosto, poi vedremo che cosa è stato fatto e ci riuniremo per fissare gli obiettivi. Non tutto va bene ed era previsto. L’impegno che abbiamo affrontato è stato pesante, il calendario di questo torneo assurdo: noi abbiamo dovuto preparare e giocare tre partite in cinque giorni, l’Inter è stata qui a Boston ad allenarsi. L’Inter ha giocato meglio di noi, ma non voglio che la mia squadra sia giudicata per quello che ha fatto nel derby. Non ha senso. Io preferisco ricordarmi Milan-Chelsea, che abbiamo potuto preparare meglio. Abbiamo fatto anche cose buone in questo World Challenge». Torneo che è stato vinto dalla squadra di Ancelotti. Stanchezza Giocatori stanchi o IL PROGRAMMA DEL CALCIO ESTIVO Oggi Juventus-Seongnam (Valencia, 20.30, Peace Cup) Domani Parma-Iraklis (Malles, 18) Atalanta-Cremonese (Brentonico, 18) Fiorentina-PSG (Firenze 20.30, Sky Sport 1 e Sky Supercalcio) Acqui-Genoa (Acqui Terme, 20.30) Bayern Monaco-Milan (Monaco, 20.30, diff. Milan Channel ore 24) Bologna-Sassuolo (Sestola, 17) Livorno-Aris (Valdaora, 17.30) Siena-Andria (Dimaro, 18) Giovedì 30 Roma-Gand (Europa League, Roma ore 20.45, Rete 4) Sollenau-Napoli (Sollenau, 18) Trofeo Pirelli: Monaco-Inter (Montecarlo ore 20.45, Sky Sport 1 e Sky Supercalcio) Catania-Grosseto (Assisi, 17.30) Samp-Monti Pallidi (Moena, 17) Chievo-Genoa Int. (San Zeno, 16) Villacidrese-Cagliari (Villacidro, 20.30) Venerdì 31 Lumezzane-Bari (Stanghe, 17) AGOSTO Sabato 1 Watford-Parma (Londra, 16, 17 it.) West Bromwich-Chievo (Birmingham, 16, le 17 italiane) Genoa-Nizza (Cuneo, 18) Padova-Sampdoria (Padova, 20.30) Atalanta-Iraklis Salonicco (a Brentonico, 16) Domenica 2 Triangolare Catania-CagliariFiorentina (Catania 20.30) TRATTATIVA UNA HOLDING PRONTA AL SUBENTRO Matarrese jr sul Bari «Stiamo vendendo» ENZO TAMBORRA BARI d«E’ in corso una trattativa concreta per la cessione del Bari». Le parole dell’a.d. Salvatore Matarrese confermano in via ufficiale quanto si sussurrava da tempo. Ci sarebbe una holding, con radici in Lombardia, pronta a fare un investimento importante (20 milioni in contanti e altrettanti di aumento di capitale) per l’acquisto del Bari. La situazione ha avuto un’accelerazione improvvisa dopo che sono circolati i nomi dei due manager, Alessio Mora e Fabrizio Tagietti, che per conto della Advice e consul- ting, sarebbero stati incaricati della trattativa. «Riteniamo il nostro interlocutore serio e affidabile», ha sottolineato il figlio del presidente del Bari. Ieri il primo contatto, in settimana potrebbe esserci un incontro. «I nostri orientamenti? Non sappiamo se la trattativa andrà in porto, né se saranno interessati a una possibile partnership. Noi siamo disposti a cedere tutta la società», dice Salvatore Matarrese. Di certo, la famiglia proprietaria da 32 anni del pacchetto di maggioranza del Bari non aveva mai aperto a potenziali acquirenti come in questa occasione. Maradona non si può prendere». E neppure tanti altri. DAL NOSTRO INVIATO Klaas-Jan Huntelaar, olandese, 25 anni: arrivato a gennaio al Real Madrid, ha segnato 8 gol in 19 partite AP in ritardo di preparazione costretti a giocare, un grave errore all’inizio (il primo gol di Milito subito da Kalac) che ha costretto il Milan a giocare in salita: queste le attenuanti del tecnico. Che ripete: la rosa è incompleta. «Per poter competere ci serve qualcosa sulle fasce e in attacco, ma bisogna vedere cosa si può fare, è inutile pensare a Maradona, perché Consolazione Sul nome di Huntelaar, spesso fatto negli ultimi tempi, Leonardo non si sbilancia. «Eravamo partiti da Dzeko, dall’attaccante potente in area che sfrutta i cross. In questo senso, Huntelaar potrebbe essere un’alternativa, ma costa tanto». In sintesi: l’acquisto di Huntelaar avrebbe senso se abbinato a quello di esterni capaci di servirgli i palloni giusti. E poi, le preferenze di Leonardo sembrano andare a Luis Fabiano. «Un affare difficile, ma se si vede la possibilità di tornare a investire questo è il nome». Al momento, però, Leonardo può consolarsi solo con Ronaldinho: «Lo vedo più motivato, allegro, sciolto. Il suo comportamento, l’impegno, in campo e fuori, è cambiato. Avere più responsabilità fa bene al suo orgoglio. Ronaldinho ha 29 anni, un giocatore come lui deve far vedere tutto quello che ha dentro. Perché ha ancora tanto da dare». al.bo. 10 R MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT AL LAVORO fAssorbita la sconfitta di Rotterdam i blucerchiati guardano avanti Garrone Riccardo Garrone e Antonio Cassano PEGASO «Al 100 per 100 Cassano rimarrà alla Samp» FILIPPO GRIMALDI VERONA dCerti spettacoli fan- no male al cuore. Ma la Samp, intesa come squadra, non ha colpe. Riccardo Garrone aspetta da ventisei mesi che una Genova ottusa e miope comprenda come il suo progetto di nuovo stadio (presentato il 22 maggio 2007 a Milano...) non è business, ma un elemento di sopravvivenza. Intanto, domenica lui si è gustato il De Kuip di Rotterdam. «Avete visto nell’intervallo? C’erano venticinquemila persone, e tutte sono andate al bar. A Marassi neppure provano ad alzarsi. Eppure il Feyenoord è già pronto a costruire un nuovo impianto». Andiamo per ordine. Presidente, è preoccupato dopo il k.o. con gli olandesi? «Non è mai piacevole perdere, ma c’era una tale differenza in termini di preparazione, che la Samp non è valutabile. Il Feyenoord debutterà domenica in campionato, si è visto in termini di velocità e precisione del gioco: loro facevano trenta passaggi di fila». Però, l’arbitraggio... «Anche la dirigenza olandese lo ha ammesso. Su Cassano c’era un rigore netto. Non è una sconfitta grave. E poi i giocatori devono abituarsi ai nuo- w I NUMERI 12 le reti di Antonio Cassano nello scorso torneo di serie A: nelle due stagioni con la Samp ne ha segnati in tutto 21 9 gli assist di Cassano nel torneo 2008-09: è in testa a questa speciale classifica con Cossu e Kakà vi schemi di Del Neri». Tutto vero. Però, permetta, per la quadratura del cerchio serve ancora qualcosa. Un difensore, un esterno di centrocampo, magari un’altra punta. «Manca più di un mese alla chiusura del mercato. Marotta è al lavoro. Vedremo se è possibile fare qualche colpo, ma nulla di straordinario. Ci teniamo a mantenere la nostra linea a livello economico». Con un punto fermo, Cassano. Lei aveva detto che sarebbe rimasto al 99,9 per cento. Però le voci nerazzurre non si sono sopite. L’attuale percentuale? «In questa stagione Cassano sarà sampdoriano al cento per cento. Mi spiace per certe voci, soprattutto per i tifosi». Lo ripete da sette anni: non si può fare il passo più lungo della gamba. La lettera d’intenti sul nuovo stadio firmata con lei dal presidente genoano Preziosi, e sottoscritta dal sindaco Vincenzi, apre nuovi scenari? Si è riparlato dell’utopistico progetto di abbattere e ricostruire altrove il carcere situato a fianco del Ferraris. «Andiamo per ordine. Quel documento indica la volontà del sindaco e del Comune per discuterlo in giunta, venerdì prossimo, e chiarisce l’orientamento verso il nostro progetto. Il quartiere di Marassi ha HA DETTO SUL MERCATO Vedremo se si potrà fare ancora qualche colpo ma senza grandi sacrifici economici SU MARASSI Non ci basta più, è inadeguato, dobbiamo trasferirci altrove, altrimenti rischiamo la B Il presidente spegne le ultime voci «Ma lo stadio nuovo è fondamentale» DAL NOSTRO INVIATO x già sofferto troppo per la presenza dello stadio. Non credo, poi, che spostare il carcere, al fine di ampliare la parte esterna dello stadio migliorerebbe molto la situazione». cora per molti anni. Lo definirei un problema di sopravvivenza delle nostre squadre nella categoria tanto ambita da noi e dai nostri sostenitori (la serie A, n.d.r.)». Insomma, pare di capire che secondo lei non ci siano alternative concrete alla realizzazione di un nuovo impianto. Altrimenti? «La Sampdoria, ma pure lo stesso Genoa, non possono accettare di giocare a Marassi an- TIFOSO NERAZZURRO La Russa: «Antonio serve all’Inter» «Semplice: rischiamo di andare in serie B. Io confido che tutti i problemi e gli aspetti tecnici legati alla vicinanza di un nuovo stadio all’aeroporto Colombo siano risolvibili». Il partito dei contrari parla di uno sviluppo dello scalo. SULLO 0-3 Perdere non fa mai piacere, ma va tenuto conto che il Fejenoord era molto più avanti di noi nella preparazione SU DEL NERI Bisogna dargli tempo, i giocatori devono assimilare con calma gli schemi di gioco del tecnico «A me non risulta alcun progetto di espansione dell'aeroporto, per cui si renda necessario l’utilizzo dell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto del calcio genovese». Che, fra l’altro, porterebbe considerevoli vantaggi sul piano dell’occupazione. A lavori ultimati, duemila posti in più. MILANO (fr.vell.) Il ministro della Difesa Ignazio La Russa (nella foto Eidon), noto interista, dà un consiglio a Moratti: «Qui ci vuole Cassano perché lui è un innesco per Eto’o e Milito. Siamo forti, ma con Cassano lo saremmo ancora di più». «Non solo. Si valorizzerebbe anche lo stesso aeroporto. E chi sostiene che lo stadio a Sestri Ponente sarebbe un danno, potrebbe avere l’interesse a non valorizzare lo scalo». Riuscirete nell’impresa? «Sarebbe importante che la legge in corso di approvazione sugli stadi prevedesse un allungamento dei tempi per la presentazione degli studi di fattibilità sui progetti, ora fissata in due mesi. Poi si vedrà». TOLTA LA SQUALIFICA Mannini e Possanzini prosciolti dal Tas Daniele Mannini, 25 anni IPP Davide Possanzini, 33 anni LAPRESSE LOSANNA dIl Tribunale di Arbi- trato per lo Sport (Tas) di Losanna ha revisionato la propria decisione del 29 gennaio 2009, accogliendo l'istanza di revisione proposta dalla Figc per la squalifica di un anno inflitta a Daniele Mannini e Davide Possanzini, e ha confermato la prima sanzione di 15 giorni emessa dal Giudice di ultima istanza in materia di doping del Coni. I due giocatori che all'epoca dei fatti tesserati per il Brescia ed il primo dicembre 2007 si erano presentati in ritardo al controllo antidoping in occasione della gara di serie B Brescia-Chievo, sono stati così assolti definitivamente. L’iter Il 20 marzo 2008 Mannini e Possanzini avevano subito una squalifica di 15 giorni, contro questa decisione la Wada aveva proposto appello. Il Tas in prima istanza aveva aumentato la squalifica fino ad un anno. Poi, in seguito al processo di revisione promosso congiuntamente da Coni e Figc il 12 febbraio 2009, il Tas ieri ha riformato il proprio lodo, confermando la correttezza della prima sentenza emessa dall'organo di giustizia del Coni. «Mi sono tolto un grande peso, è stata fatta giustizia» il commento di Possanzini intervistato ieri da Sky. FIORENTINA LA SOCIETA’ NON ANDRA’ SUL MERCATO PER SOSTITUIRE IL BRASILIANO. PER INTEGRARE IL REPARTO E’ IN ARRIVO EDINHO L’erede di Felipe Melo? Un certo Kuzmanovic Per Ebouè l’offerta resta di 6 milioni, l’Arsenal continua a volerne 10 ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE dIl nuovo Felipe Me- Zdravko Kuzmanovic, 21 anni ANSA lo? Ecco l’identikit: serbo, ventuno anni, alla Fiorentina dal gennaio del 2007. Non è un errore ma un modo per dire che il sostituto del brasiliano potrebbe già essere in casa. Per il futuro la società viola è infatti orientata a puntare su Zdravko Kuzmanovic, centrale arrivato due stagioni e mezzo fa dal Basilea. Lui accanto a Montolivo, con Donadel come prima alternativa («Ma farò di tutto per essere io il sostituto di Melo» ha detto a Violagol) e un altro centrocampista a completare il reparto. Due precisazioni: a confermare la fiducia che il club ripone su Kuzmano- vic c’è stato il rinnovo del contratto fino al 2013. Prolungamento già firmato, l’ufficialità arriverà tra qualche giorno. Seconda puntualizzazione: il mediano che andrà a rifinire il reparto sarà un investimento low-cost. Favorito il leccese Edinho (si prende con quattro milioni) sul romanista Brighi. Ebouè, affare a 8 milioni Prima però Pantaleo Corvino lavorerà sulla difesa. Per Ebouè esiste l’accordo con il giocatore, manca quello con l’Arsenal, che deve abbassare le pretese. Troppi dieci milioni per il club dei Della Valle. L’ivoriano piace, ma è considerato bravo ad attaccare, meno a difendere. L’offerta viola, anche per questo, è ferma a 6 milioni e difficilmente verrà aumentata. Centrale difensivo Il centrale difensivo sarà l’ultimo investimento milionario. Luisao resta il preferito, scende Lugano e risale il brasiliano Miranda. Per il giocatore del Benfica vale, più o meno, il discorso fatto per Ebouè: 10 milioni la richiesta dei portoghesi, poco più della metà l’offerta viola. Possibile accordo a 6,5. Lugano (svincolato) entra nella lista di quelli che hanno un ingaggio fuori budget, Miranda del San Paolo è l’idea che ritorna. I nuovi verranno presentati nel ritiro di San Piero a Sieve, dove nel pomeriggio inizia la seconda fase del ritiro. Domani sera amichevole con il Psg. 12 R MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT AL LAVORO fProsegue la tournée spagnola: nella partita di oggi i bianconeri scoprono i nuovi acquisti Diego, scatenati! Debutta il brasiliano Ferrara, via al samba Smaltiti gli acciacchi, stasera guiderà la Juve contro i coreani. Anche Melo pronto all’esordio Il brasiliano Diego, 24 anni, per la prima volta in campo con la Juventus LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO GIAMPIERO TIMOSSI SIVIGLIA (Spagna) dAbbiate fede. In questa città dove un minareto è diventato un campanile, dove il bronzo del Giraldillo ricorda la Vittoria della Fede in Cristo, anche Diego il brasiliano vince la sua piccola battaglia. E chi ha avuto fede sarà ripagato: Diego10 sarà in campo con il suo numero 28. Per farla breve: è pronto all’esordio con la maglia della Juventus. La battaglia era quella contro la «sfiga», piccoli guai che fin qui lo avevano costretto ai box. Beh, stasera si cambia musica. Si inizia a ballare. Tre brasiliani scenderanno in campo, magari non tutti dal primo minuto, magari non proprio tutti insieme. Però, dopo Amauri sarà la volta di Diego Ribas da Cunha e del mediano Felipe Melo. Brasiliani, a modo loro. Il primo (l’attaccante) tra un mese dovrebbe ottenete il tanto atteso passaporto italiano, l’altro (il trequartista) il passaporto made in Italy già ce l’ha, mentre l’ultimo (il mediano) è in possesso pure della nazionalità spagnola. Insomma, brasiliani d’Europa. Come dire: alla Juventus il colpo di tacco è gradito, ma deve portare alla vittoria. 24,5 il costo del brasiliano La Juventus ha acquistato Diego dal Werder Brema pagandolo 24,5 milioni di euro. L’esordio Vero, stasera basterebbe pure un pareggio contro i coreani dello Seongnam. Un punto e sarà già semifinale di Coppa della Pace. L’esordio del colpo Diego, i primi calci del botto Melo sembrano già un ottimo antidoto contro la noia. Per vederli si scende a Jerez de la Frontera, provincia di Cadice, dove l’Andalusia cammina verso la frontiera con il Portogallo. Ci sarà il solido caldo, anche alle 8 e mezza della sera. Ci sarà aria lusitana, che poi fu la prima che annusò il brasiliano Diego quando sbarcò in Europa. Approdò al Porto, due stagioni ed emigrò in Germania, Brema, il Werder e la Bundesliga. Se doveva abituarsi al Vecchio Continente meglio di così non poteva fare. Il traduttore Certo, il suo resta un perfetto repertorio do Brasil. Ieri stop con palla che arrivava da dietro, senza neppure dare un’occhiata al pallone. Quattro giorni fa, nel primo allenamento con i nuovi compagni, nel campetto davanti al fiume Guadalquivir, aveva fatto anche meglio. Colpo di tacco e assist per Melo-gol. Buffon, quel giorno stava seduto sui gradoni di cemento, in mezzo alla gente. E ha accompagnato quella prodezza con gazza&play SUL TELEFONINO I GOL DI DIEGO Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001 Z *Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale un sorriso compiaciuto. Ieri, parlando della stagione che verrà, ha raccontato: «Mi sa che quest’anno vedremo più colpi di tacco. Io tre brasiliani alla Juventus, tutti insieme, mica li avevo mai visti. Vedremo più colpi di tacco, ma non dimenticheremo mai lo spirito di questa squadra». In sintesi: alla Juventus il calcio deve es- sere bello, ma soprattutto vincente. Diego lo ha già capito e comunque Ferrara non perderà occasione per ribadirgli il concetto. Ieri lo ha fatto anche Adolfo Sormani, detto Dodo. E’ il tattico salito a bordo della nave Ferrara. Sormani, prima dell’allenamento, ha tenuto una breve lezione a Diego e Giovinco. Titolo: ultimi dettagli sul ruolo del trequartista. Lectio brevis bilingue, italiano e portoghese. Dodo se lo può permettere, è figlio di Angelo Benedicto Sormani, attaccante brasiliano che diventò italiano. Negli anni Sessanta fece la gioia (soprattutto) del Milan. Ora il figlio è l’arma in più della Juventus: tattico-traduttore. Così il D-Day può iniziare: Diego è pronto a stupirvi. Non giocava dal 30 maggio, finale vittoriosa, in Coppa di Germania. Torna dopo qualche acciacco e un’estate fatta di nessun gol e troppi paparazzi. Tra l’amore sacro e l’amore profano. PEACE CUP In campo a Jerez senza Marchisio SIVIGLIA (Spa) Marchisio ha la faringite e questa sera non sarà in campo. Così in campo stasera a Jerez alle 20.30 JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Zanetti, Tiago; Diego; Amauri, Iaquinta. (A disp: Manninger, Zebina, Cannavaro, Ariaudo, Molinaro, Melo, Marrone, Giovinco, Del Piero, Trezeguet). All. Ferrara. SEONGNAM (4-4-2): Song Rjung Jung; Sung Hwan Kim, Bjunk Kuk Cho, Ognenovski, Hack Yong Jang; Dong Won Han, Ho Lee, Jung Woo Kim, Jin Ryong Kim; Dong Geong Cho, Radonzic. All. Taeng Yon Shinl. Stasera per la Peace Cup in campo anche Real Madrid-Quito alle 22.30. IL PERSONAGGIO LO VOLEVANO LA JUVENTUS E IL REAL MADRID, MA È RIMASTO A UDINE D’Agostino, come risvegliarsi dal sogno Ha cancellato la delusione con grande professionalità MARCO PASOTTO dLa valigia già fatta sul letto, pronta per essere chiusa, è tornata tristemente nel ripostiglio per due volte. Ma Gaetano D’Agostino l’ha lasciata a portata di mano: in fondo ci sono ancora cinque settimane per riempirla ancora. Sedotto e abbandonato Questa è la storia di una grande disillu- sione. Di un sistema che ti porta al vertice, ti spara su giornali e tv un giorno sì e l’altro anche, ti offre — per ben due volte: questo è accanimento — il sogno di una svolta che vale un’intera carriera, e poi ti scarica come l’amante di una notte: la mattina ti svegli, tocchi l’altro cuscino, e non trovi più nessuno. Sedotto e abbandonato. O magari illuso, come l’ha definito Pozzo. Prima dalla Juve, poi dal Real Madrid. Con i bianconeri è stata un’agonia lunga un mese e mezzo. Con gli spagnoli è bastato un week-end per capire che non se ne sarebbe fatto nulla. Se a tutto ciò aggiungiamo che il suo nome era stato accostato anche a Inter e Milan, è roba da mettersi nella mani di un bravo psicologo. Verso il Mondiale Chiariamo: Gaetano D’Agostino non resterà disoccupato, e nemmeno senza stimoli. C’è una maglia azzurra da conservare fino al Sud Africa, e c’è un’Udinese che nasce dai suoi piedi. Possibilmente da riportare in Europa. Ma tornare indietro è dura. Lo aveva detto lui stesso a fine giugno, quando Juve e Pozzo combattevano a suon di milioni (insufficienti) e comproprietà (non gradite): «Se andassi in ritiro con l’Udinese, rischierei di avere la testa da un’altra parte». In silenzio E ora? Gaetano in riti- ro ci è dovuto andare, e all’orizzonte non sembra esserci altro all’infuori dell’Udinese: come si sta comportando? Qui sta la bella notizia. Perché la testa è riuscita a restare a Udine. A calarsi di nuovo nella parte. La società non pretende che sia di umore sfavillante, ma solo che faccia il suo dovere. Ed è quello che sta avvenendo. Non lo dice lui, che ora ha scelto la strada del silenzio dopo settimane di chiacchiere, forse troppe; lo racconta, con ammirazione, chi gli sta vicino e condivide con lui ritiro, allenamenti e momenti di svago: è tranquillo, gioca, scherza e lavora con la solita serietà. Un «ragazzo eccezionale», che si comporta come se Gaetano D’Agostino, 27 LAPRESSE non fosse successo nulla. «Grande serietà» Adesso c’è un’intera squadra, a partire dal suo allenatore, che fa il tifo per poterlo vedere ancora il 1˚ settembre. Senza di lui, che lo scorso campionato è stato il migliore in pagella di tutta la rosa, l’Udinese dovrebbe persino cambiare modulo. «Non avevo dubbi che Gaetano si sarebbe calato di nuovo nella nostra realtà con la stessa serietà di prima», racconta Marino. «Un grande giocatore e un grande uomo — aggiunge il d.g. Gasparin —. Dopo un primo momento di difficoltà è tornato il D’Agostino di prima: questo significa essere un grande campione. Possibilità ulteriori che se ne vada? In questo momento: zero». Ok, ma non si mai: quella valigia nel ripostiglio è ancora a portata di mano. MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT AL LAVORO fUna dichiarazione d’amore del portiere bianconero alla società Buffon&Juve per esagerare «Voglio restare quindici anni» TRATTATIVE Poulsen verso il Fulham in prestito DAL NOSTRO INVIATO SIVIGLIA (Spagna) dVia, si farà pu- re il P-Day. Insomma, il giorno di Poulsen. Pare una storia infinita, ma oggi dovrebbe arrivare al capolinea. Perché ieri pomeriggio il d.s. bianconero Alessio Secco ha lasciato il ritiro di Siviglia ed è volato in Italia. E oggi, al centro sportivo di Vinovo, il dirigente incontrerà il giocatore e il suo procuratore. La Juventus aspetta solo una risposta positiva: il danese deve accettare il trasferimento in un’altra squadra. Ha già rifiutata il passaggio al Fenerbahce, che avrebbe permesso al club di incassare 7 milioni di euro. Niente da fare, rifiuto danese. Che non ha scoraggiato i dirigenti juventini. Pronti a trovare subito un’alternativa: per Poulsen si è fatto avanti il Fulham. Così il giocatore potrebbe volare a Londra, in prestito. Una soluzione che alleggerirebbe (comunque) il bilancio bianconero del suo pesante ingaggio. Il portiere: «Qui mi sento amato e sto scoprendo una squadra più forte di quanto sperassi. Possiamo provarci» w I NUMERI 378 le partite giocate in serie A da Gianluigi Buffon con le maglie del Parma e della Juventus 6,20 la media voto per il portiere bianconero nell’ultimo campionato in cui è sceso in campo 23 volte 17 gli anni di Buffon all’esordio in serie A il 19 novembre 1995 con il Parma contro il Milan (finì 0-0) DAL NOSTRO INVIATO LUCA CURINO SIVIGLIA (Spagna) d«Sono un ra- gazzo fortunato», dice Buffon e sembra di sentire Jovanotti che prosegue «non c’è niente che ho bisogno». Perché è così anche per Gigi: «Nel calcio le cose cambiano in fretta. Ma quando trovi l’equilibrio e hai una famiglia alla quale non vuoi creare confusione, è meglio di no. Soprattutto se giochi nella Juventus. Qui ho la possibilità di scrivere pagine importanti per una società gloriosa. E poi mi sento amato, e per me conta molto. Vorrei restarci 15 anni, perché significherebbe non essere un giocatore qualunque. Se andasse così potrei chiudere la carriera soddisfatto». Quindi ha ottenuto le garanzie che mesi fa chiese ai dirigenti? «Loro non mi devono e io non mi aspettavo niente. Volevo solo sapere se il progetto intrapreso tre anni fa in B proseguiva, per la mia serenità. Ebbene: pensavo che saremmo migliorati, ma non così tanto». Sta nascendo una Juve che va oltre le sue aspettative? «Sì. Ci siamo rinforzati con giocatori di spessore sia tecnico che fisico e di livello internazionale. Melo è in ascesa e comincia a giocare in pianta stabile in una nazionale come il Brasile: con Sissoko forma una coppia dalla presenza atletica incredibile». 13 R x ha detto SU DIEGO Se saremo bravi a metterlo in condizione di esprimersi come è in grado di fare, sarà il nostro uomo in più. È geniale e in un certo contesto può diventare letale SU FELIPE MELO È un giocatore in ascesa e comincia a giocare in pianta stabile in una nazionale come il Brasile. Con Sissoko forma una coppia di grande forza atletica E Diego? «Se saremo bravi a metterlo in condizione di esprimersi come sa, sarà il nostro uomo in più. E’ geniale e inserito in un certo contesto può diventare letale. Tre brasiliani nella Juve io non me li ricordo: ci divertiremo di più. Anche se non ci accontentiamo certo di quello». si migliora una macchina perfetta. Eto’o vale Ibra, non lo dico io, lo dicono i numeri: ha vinto due Champions e segnato in entrambe le finali, oltre a una valanga di gol. Con lui però credo che l’Inter dovrà cambiare modo di giocare rispetto a quanto faceva già con Mancini». Mourinho non l’ha migliorata? Allora ci sono i presupposti per tornare a vincere? «Siamo migliorati, quindi abbiamo qualche chance in più per provarci. Ma preferisco non fare proclami adesso. Quando vincevamo non ne facevamo mai: li facevano altri e poi restavano a bocca asciutta». Però ora siete più vicini all’Inter. «Noi ci siamo rinforzati, ma l’Inter è forte come prima: non «Chiedete a Moratti se è contento. Io l’Inter l’ho affrontata tre volte e non ho mai perso, perché se noi ci siamo sul piano emotivo e caratteriale nella gara secca ce la giochiamo alla pari». E col Real, che rischiate di affrontare in semifinale qui a Siviglia? «Sarebbe divertente. Queste sfide d’estate hanno un’altra dimensione. Non c’è il tatticismo, lo stress, l’obbligo di vin- cere, ci si può godere la parte migliore del calcio. E un bel risultato sarebbe galvanizzante». Per finire, Buffon è ancora il numero uno? «Io volevo dimostrarlo anche quando nessuno lo metteva in dubbio: per dire, non ero soddisfatto neanche dopo la finale mondiale. Poi ci sono stagioni in cui stai meglio e altre peggio, ma i conti si fanno sul lungo. Dipende anche dai risultati: restare sul podio nonostante la B e due anni senza Champions non è poco. E quando, spero presto, si tornerà a vincere tutto verrà di conseguenza. Il mio desiderio per questa stagione sarebbe non incassare neanche un gol. Ma siccome so che non ci riuscirò mi interessa solo vincere». L’unica cosa di cui Buffon ha ancora bisogno. Gianluigi Buffon, 31 anni, si prepara a giocare il nono campionato con la maglia della Juventus, alla quale è rimasto fedele anche nell’anno della retrocessione in serie B LAPRESSE Dirotta sul Barcellona Questa è la soluzione numero uno, la più immediata. Ce ne sarebbe un’altra, ma è ancora una strada tutta in costruzione. E’ l’ipotesi che il Barcellona (sì, la squadra campione d’Europa) accetti uno scambio alla pari: Poulsen al Barça, Caceres alla Juventus. Una cosa ormai è certa: il difensore uruguayano, la prossima stagione sarà a disposizione di Ferrara. Trasferimento in prestito, con diritto di riscatto. Già fissato a quota 15 milioni. Sulla contropartita danese poi si vedrà. Altre cessioni Oggi, a Vinovo, Secco parlerà anche con Almiron: potrebbe passare in comproprietà al Livorno e potrebbe seguirlo (in prestito) il giovane Ariaudo. Congelato, almeno ufficialmente, il caso-Trezeguet. Ma se l’attaccante dovesse lasciare la Juventus il piano B è già pronto. In pole c’è Salvio, argentino del Lanus. g.tim. www.visitemiliaromagna.com 14 R MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT AL LAVORO fTotti premiato in Campidoglio dal sindaco Alemanno per l’aggancio a Boniperti MASSIMO CECCHINI ROMAd Ghiacciato nel marmo, Totti chissà se Giulio Cesare lo avrà guardato dall’alto per riconoscerlo figlio prediletto. Di sicuro Roma lo ha già fatto da tempo, tant’è che il sindaco Gianni Alemanno, in Campidoglio, sancisce l’evento dell’aggancio a Giampiero Boniperti al 9˚ posto della classifica cannonieri della serie A (178 gol) con queste parole: «Francesco Totti è un grande campione e un grande uomo. Ormai lui non è solo il capitano della Roma, ma di tutta Roma». E il Comune applaude (famiglia Sandri compresa), mentre sul un maxi-schermo scorrono le immagini dei gol e la presidente Rosella Sensi mormora: «È unico». «Voglio la penna Resto alla Roma per altri 5 anni» Manca la firma, ma il capitano annuncia tutto: «Ringrazio Rosella Sensi, batterò altri record» Rinnovo Così unico che Totti in pratica ufficializza già il rinnovo del suo contratto fino al 2014. «È il premio più importante che abbia mai ricevuto — dice Totti ricevendo una targa d’argento con incise tutte le partite in cui ha segnato —. Grazie Rosella per aver creduto ancora una volta in me e prolungato il mio contratto per altri 5 anni. Questo mi dà la possibilità di battere nuovi record». Dopo preciserà: «Per la firma manca solo la penna». x HA DETTO / 1 SUL CONTRATTO UN PREMIO IMPORTANTE È il premio più importante che abbia mai ricevuto. Grazie Rosella per aver creduto ancora in me, adesso posso battere nuovi record x HA DETTO/2 SULLA CHAMPIONS CI MANCHERA’ La nostra Coppa quest’anno si chiamerà Europa League. La Champions ci mancherà, ma speriamo di tornarci subito sicuro il mio tifo, tranne ovviamente quando giocherai contro la mia Juve». In ogni caso, Totti lancia già la sfida al futuro. «La classifica cannonieri è un mio obiettivo, e poi spero che la Roma possa vincere altri scudetti, è un obiettivo non solo mio, ma di tutti. Non è vero che non sono contento della squadra, è la stessa rosa dello scorso anno, vedremo come si muoverà la società. Una dedica? A me stesso. Il mio carattere mi ha portato qui e ne vado fiero. Posso battere nuovi record, con la voglia che ho arriverò molto lontano». A partire dalla sfida col Gand di giovedì (in tv su Rete 4 alle 20.45). «Ci mancherà la Champions, speriamo di tornarci subito, ma arriviamo bene a questo appuntamento. Speriamo di fare una buona partita e chiudere il discorso qualificazione. Vogliamo riscattarci, speriamo di partire col piede giusto. Io sto bene e posso cominciare forte». Tentazione azzurra Poi il blitz ai Mondiali di nuoto, dove regala altri concetti. «La Nazionale? Valuteremo insieme a Lippi, ci sentiamo spesso. Toni e Cannavaro? Non sono finiti. L’Inter? È la favorita, ma la Juve si è rafforzata. Real o Barça? Punto sui catalani». Così come punta sulla Roma il sindaco Alemanno che, scettico sul supermanager, dice: «La squadra avrà un futuro e sarà adeguatamente sostenuta dal punto di vista finanziario. Con i Sensi? Questo è tutto da vedere». Si attendono sviluppi. Scudetto & gol A impreziosire la cerimonia — oltre all’incontro dei ragazzi abruzzesi colpiti dal terremoto — non mancano le parole inviate da Boniperti. «Caro Francesco, sarò il primo a complimentarmi con te quando diventerai capocannoniere assoluto. Ti as- STORIA E STATISTICA Come cambia la storia della nostra A Viaggio tra i numeri del campionato: l’Inter è la più presente, ma la Juve ha la miglior media-punti RINO TOMMASI dIl campionato di Serie A affronta la sua 78ª stagione: tra i 20 club ai nastri di partenza, ben nove erano presenti già nel primo campionato a girone unico del lontano 1929-30. Sono Inter, Genoa, Juventus, Napoli, Roma, Bologna, Milan, Livorno e Lazio, mentre cinque formazioni della prima Serie A adesso militano in B (Brescia, Modena, Padova, Torino e Triestina) e le restanti quattro (Alessandria, Cremonese, Pro Patria e Pro Vercelli) sono in Lega Pro. Nella storia sono state 60 le squadre che hanno preso par- te, almeno una volta, al massimo campionato. Nelle ultime tre stagioni non sono più comparse le matricole: le ultime sono state il Treviso (2005-06), la Reggina (1999-2000), il Chievo (2001-02) e il Siena (2003-04). Le più presenti Dopo la retrocessione in Serie B della Juventus (2005-06), l'Inter è rimasta la sola squadra ad aver partecipato a tutte le edizioni della Serie A. La Roma vanta una sola assenza (1951-52), il Milan, invece, è retrocesso in Serie B due volte («Una volta gratis nel 1981/82 -, e una volta pagando -1979/80» secondo la cattiva, ma spiritosa definizione dell’avvocato Prisco). Nelle ultime 15 stagioni solo Inter, Roma, Milan, Lazio e Udinese hanno giocato sempre in A. divide lo stadio con il Verona, ultima squadra a vincere il campionato (1984-85) senza rappresentare una città capoluogo di regione. Tradizione L’evoluzione dell’organizzazione calcistica ha escluso dalla A squadre di antica tradizione come il Casale (assente da 72 anni) e la Pro Vercelli (70 anni). Alcune realtà calcistiche di provincia sono state vivacizzate dall’intraprendenza di alcuni presidenti, come Paolo Mazza (16 stagioni in A con la Spal) e Costantino Rozzi (14 campionati con l’Ascoli). Il caso più clamoroso resta quello del Chievo che con- Permanenza in A Escludendo i 18 club fondatori, dal 1930 in poi ci sono stati 15 casi di retrocessione immediata tra le 42 squadre promosse dalla cadetteria: significa quindi che le nuove neopromosse hanno una possibilità su tre di retrocedere immediatamente. Specialista nello staccare il biglietto di andata-ritorno è il Legnano che è puntualmente retrocesso dopo la promozione (è accaduto tre volte), come Pistoiese e Meazza e Rivolta nel 1929 LIVERANI Treviso che non hanno superato il noviziato. Gol e classifica In tutta la sua storia la Serie A ha registrato una media gol attorno alle 2 reti e mezza a partita. Dai tre gol (fino al 1951) si scende sotto i due (tra il 1969 e il 1987), ma nelle ultime due stagioni la media si è stabilizzata attorno alle 2,5-2,6 reti. Compilando una classifica generale della Serie A comprendente tutte le 60 squadre che hanno disputato almeno un campionato, si deve assegnare il primato alla Juventus che sorpassa l’Inter, mentre Milan e Roma inseguono al terzo e quarto posto. 16 R # MARTEDÌ 28 LUGLIO 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT fAffari possibili fino al 31 agosto (ore 19) MERCATO Trattative al Quark di Milano dal 27 agosto s Il tabellone ATALANTA Intesa col Liverpool delle 20 Dossena-Napoli si fa squadre di Serie A Il Parma su Bojinov OBIETTIVI Agli inglesi 4,5 milioni, manca solo la firma dell’esterno Cagliari-Bentivoglio verso il sì. Il Livorno va su Roma CALVI-DI CHIARA-DI FEO dE sono sei. Il Napoli ha praticamente centrato un altro colpo: c’è l’accordo tra De Laurentiis e il Liverpool per il passaggio dell’esterno sinistro in azzurro, al club inglese andranno 4,5 milioni. Ora manca solo il sì del giocatore ma non tarderà: per Dossena è pronto un quinquennale da 1,3 milioni a stagione. Andrea Dossena, 27 anni, 26 presenze e due reti nella scorsa stagione con la maglia del Liverpool LAPRESSE Torna Bojinov Si profila un clamoroso ritorno in Italia per Valeri Bojinov: l’attaccante bulgaro ex Lecce, Fiorentina e Juve sta per lasciare il Manchester City. Tutti gli indizi portano a Parma che sta trattando per il prestito. Intanto è in dirittura d’arrivo l’affare Domizzi (Udinese): oggi incontro Pozzo-Ghirardi per chiudere. Mosse Livorno Il Livorno aspetta l’esterno Franceschini (Samp) ma non c’è accordo sulla clausola per la riduzione dell’ingaggio in caso di retrocessione. Contatti per l’esterno Modesto, il difensore Troest (non ha ancora detto sì alla Reggina), nel mirino anche l’ interista Rincon. Per il portiere in ballo Benussi (Lecce) Manitta e Roma (Monaco), a centrocampo piace Magnanelli (Sassuolo) ed è vicino lo statunitense Clark (Dynamo Houston). Affari Genoa Oggi il difensore An- drea Esposito (Lecce) firma il contratto e fa le visite mediche: al Lecce 2,7 milioni per la metà. E a Genova in giornata è in arrivo anche il centrocampista Zapater (Real Saragozza). Varie Accelerata del Cagliari (che ha sempre in piedi l’affare Moro con l’Empoli) per il centrocampista Bentivoglio (Chievo); Matheu (Cagliari) si sta allenando con l’Independiente. Sondaggi della Samp per il difensore Valdez (Reggina) e la punta Pozzi (Empoli). Il difensore Paletta (Boca) è atteso per oggi nel ritiro del Palermo che tratta per Dzemaili (Torino). L’esterno messicano Layun sarà messo sotto contratto dall’Atalanta, che ha sondato anche Eder ma l’Empoli chiede 3,5 milioni per la metà. Il Bari per l’attacco segue Sforzini (Udinese) e Succi (Palermo) e spera di avere dalla Roma i giallorossi Andreolli (alternative restano Rinaudo, Cribari e Diamoutene che piace al Le Mans) e Cerci. Rozenhal, destinato all’Amburgo, alla Lazio sarà sostituito da Lugano, Goian o Bengtsson. Il Catania segue la punta Armani (Newell’s). Svincolato dal Catania, il difensore Stovini, già nel mirino del Livorno, ha avuto un’offerta dall’Espanyol. Emerson, svincolato dal Milan, firma con il Santos. Premier League: Crouch passa dal Portsmouth al Tottenham per 12,6 milioni. LA RICHIESTA IL BOMBER VUOLE UNA PRIMA PUNTA AL FIANCO Bologna, è caccia alla spalla per Di Vaio Taçi rivela: «Cavani o Huntelaar». In ballo anche Cruz, Zalayeta e Lavezzi s LEADER DI SCHIAVI-OREFICE dVasco Rossi ha cantato alla gente «il mondo che vorrei». A Marco Di Vaio, bomber inossidabile del Bologna, basterebbe meno. Vorrebbe «solo» una punta di spessore al suo fianco, con precise caratteristiche fisiche. «Considerando i giocatori in rosa — afferma Di Vaio —, penso ci serva un attaccante alto, fisicamente ben piazzato, che possa aiutarci sui palloni alti, specialmente in determinate partite. Mi farebbe piacere che la squadra avesse più sbocchi e possibilità d’andare in gol con più uomini: in questo modo saremmo più pericolosi e imprevedibili». Sogno Cruz Le opzioni che circolano sono tante, pure ambiziose dopo l’arrivo del petroliere Taçi che ieri sera, a un’emittente bolognese, ha fatto i no- V Marco Di Vaio 33 anni, 24 reti in 38 presenze nello scorso campionato mi di Cavani e Huntelaar. L’identikit fatto da SuperMarco è però quello di Julio Cruz, svincolato, il vero obiettivo del club. Si battono comunque anche altre piste: Succi (fattibile), mentre dall’Argentina rimbalza la voce di un interessamento per Boselli, punta dell’Estudiantes che costa 10 milioni. Spunta un contatto col Napoli per Zalayeta ma piace anche Lavezzi. Per la difesa il Bologna valuta Polenghi (Lecce) e Rivas (Inter). Su Rafael Santos, su cui il club ha fatto passi avanti, c’è anche l’Espanyol. Pace fatta Nel frattempo, da buon capitano, Di Vaio ha riportato la pace tra Mingazzini e Osvaldo dopo la scazzottata di venerdì. Una pizzata la sua idea. «Io l’ho proposta, ma la pizza è stata offerta da loro che, dopo aver mangiato fianco a fianco, sono andati assieme a pagare alla cassa — racconta Di Vaio —; era un modo per far pagare loro qualcosa, alla squadra, dopo quello che era successo. E’ stato un brutto episodio isolato, ma hanno subito chiesto scusa». ACQUISTI Tiribocchi (a) e Caserta (a, Lecce), P. Bianco (d) e Acquafresca (a, Cagliari), Madonna (c, AlbinoLeffe), E. Barreto (c, Reggina). CESSIONI Floccari (a, Genoa), Cigarini (c, Napoli), De Ascentis (c, svincolato), Parravicini (c, Siena), Plasmati (a, Catania), Cerci (c, Roma), Defendi (a, Lecce), Forsyth (p, Allianz Lima), A. D’Agostino (c, svincolato). V Carlos Valdez 26 anni, in Italia dal 2005/2006. Tra serie A e B ha collezionato 116 presenze con Treviso e Reggina BOLOGNA ACQUISTI Guana (c, Palermo), Raggi (d, Sampdoria), Viviano (p, Brescia), Gia. Tedesco (c, Catania), Vigiani (c, Reggina). V Maurizio Domizzi 30 anni, 25 presenze e 1 rete nell’ultimo campionato con l’Udinese V Valeri Bojinov 23 anni, nelle due stagioni al Manchester City è stato perseguitato dagli infortuni V Andrea Esposito 23 anni, con il Lecce 2 tricolori Primavera, 47 presenze e 2 gol in Serie A CESSIONI Antonioli (p, Cesena), Castellini (d), Belleri (d), Cesar (c), Rodriguez (c), Amoroso (c) e Confalone (c, svincolati), Marchini (c, Livorno), Volpi (c, Reggina), Carrus (c, Mantova). CAGLIARI ACQUISTI Nenè (a, Nacional), Marzoratti (d, Empoli). CESSIONI P. Bianco (d) e Acquafresca (a, Atalanta), Magliocchetti (d, Triestina), Fini (c, Siena), Mancosu (c, Empoli). BARI ACQUISTI Carobbio (c, AlbinoLeffe), Lamberti (p, Sapri), Langella (a, Chievo), Belmonte (d, Siena), Piccinni (c, Noicattaro), Meggiorini (a, Cittadella), Alvarez (c), Bonucci (d) e G. Greco (a, Pisa), Paro (c, Genoa), Padelli (p), Pepe (d), Visconti (a) e Koman (c, Avellino), Allegretti (c) e Antonelli (c, Triestina). CESSIONI Lanzafame (a, Parma), R. Bianco (d, Modena), Guberti (c, Roma), Doumbia (c, Eupen), Caputo (a) e Galasso (c, Salernitana). CATANIA ACQUISTI Campagnolo (p, Reggina), Barrientos (c, San Lorenzo), Plasmati (a, Atalanta), Augustyn (d, Rimini), Sardo (d, Chievo), Bellusci (d, Ascoli), Andujar (p, Estudiantes), Catellani (a, Modena), Delvecchio (c, Sampdoria), Spolli (Newell’s Old Boys). CESSIONI Paolucci (a, Siena), Acerbis (p, Grosseto), Bizzarri (p, Lazio), Stovini (d), Spinesi (a) e Silvestri (d, svincolati), Baiocco (c, Brescia), Gia. Tedesco (c, Bologna). CHIEVO FIORENTINA GENOA ACQUISTI Moracci (d) e Girardi (a, Verona), Iunco (a, Salernitana), Gasparetto (a, Pisa), L. Rigoni (c, Vicenza), Granoche (a, Triestina), Antonazzo (d, Frosinone), Oliveira (c, Cittadella), Ariatti (c, Lecce). CESSIONI M. Esposito (a, Roma), Makinwa (a, Lazio), Langella (a, Bari), Sardo (d, Catania), Di Donato (c, Vicenza), Cesar (d) e Italiano (c, Padova), Kerlon (c, Inter). ACQUISTI Di Tacchio (c, Ascoli), Acosty (a) e Arati (c, Reggiana), Da Costa (d, Sampdoria), Scuffia (p, Maceratese), Natali (d, Torino), Marchionni (c, Juventus), Castillo (a, Lecce). CESSIONI Zauri (d, Sampdoria), Bonazzoli (a, Reggina), Storari (p, Milan), Felipe Melo (c) e Almiron (c, Juventus), Mazuch (d, Anderlecht, p.), Alex (d, Eupen). ACQUISTI Floccari (a, Atalanta), Tomovic (d, St. Rossa), Crespo (a) e Bolzoni (c, Inter), Kharja (c, Siena), Troest (d, Parma), Palacio (a) e Figueroa (a, Boca), Fatic (d, Salernitana), Fabiano (c, Celta Vigo), Moretti (d, Valencia), A. Esposito (d, Lecce). CESSIONI Milito (a) e Thiago Motta (c, Inter), Paro (c, Bari), Ferrari (d, Besiktas). INTER JUVENTUS LAZIO ACQUISTI Milito (a) e Thiago Motta (c, Genoa), Quaresma (c, Chelsea), Suazo (a, Benfica), Arnautovic (a, Twente), Kerlon (c, Chievo), Lucio (d, Bayern Monaco), Eto’o (a) e Hleb (c, Barcellona). CESSIONI Cruz (a) e Figo (c, svincolati), Crespo (a) e Bolzoni (c, Genoa), Jimenez (c, West Ham), Maxwell (d) e Ibrahimovic (a, Barcellona). ACQUISTI Diego (c, Werder Brema), F. Cannavaro (d, Real Madrid), Almiron (c) e Felipe Melo (c, Fiorentina). CESSIONI Knezevic (d, Livorno), Nedved (c, svincolato), Mellberg (d, Olympiacos), Ekdal (c, Siena), Marchionni (c, Fiorentina). ACQUISTI Bizzarri (p, Catania), Eliseu (c, Malaga), Berni (p, Salernitana), Bonetto (d, Livorno), Scaloni (d, Maiorca), Stendardo (d, Lecce), Baronio (c, Brescia), Correa (c, Pro Patria), Firmani (c, Al Wasl), Makinwa (a, Chievo). CESSIONI Carrizo (p, Saragozza), Tuia (d, Monza). LIVORNO MILAN NAPOLI ACQUISTI Knezevic (d, Juventus), Raimondi (c, Vicenza), Diniz (d, Crotone), Pieri (d, Sampdoria), Marchini (c, Triestina), C. Lucarelli (a, Parma). ACQUISTI Thiago Silva (d, Fluminense), Digao (d) e Onyewu (d, Standard Liegi), Storari (p, Fiorentina), Oddo (d, Bayern), Abate (c, Torino), Zigoni (a, Treviso), Di Gennaro (c, Reggina). CESSIONI Beckham (c, L. A. Galaxy), Maldini (d, fine carriera), Kakà (a, Real Madrid), Shevchenko (a, Chelsea), Senderos (d, Arsenal), Mattioni (d, Gremio), P. Aubameyang (a, Lille), Emerson (c, svincolato), ACQUISTI Quagliarella (a, Udinese), Cigarini (c, Atalanta), De Zerbi (a, Avellino), Rullo (d, Triestina), Campagnaro (d, Sampdoria), De Sanctis (p, Galatasaray), Zuniga (d, Siena). CESSIONI Bonetto (d, Lazio), Rossini (a, svincolato), Terranova (d, Palermo), Rosi (c, Roma), Volpe (c, Triestina), Migliorini (c, Spal), Mazzoni (p, Arezzo). CESSIONI Russotto (a, Bellinzona), Mannini (c, Sampdoria). Darmian (d, Padova). PALERMO PARMA ROMA ACQUISTI Fontanello (d, Tigre), Galloppa (c) e M. Coppola (c, Siena), Biabiany (a, Modena), Cordova (c, Grosseto), Mandorlini (c, Foligno), Savi (c, Spal), Paponi (a, Rimini), Dellafiore (d, Torino), Lanzafame (a, Bari), Mirante (p, Sampdoria). ACQUISTI Andreolli (d, Sassuolo), Antunes (d, Lecce), Cerci (a, Atalanta), Faty (c, Nantes), Okaka (a, Brescia), Rosi (c, Livorno), M. Esposito (a, Chievo), Barusso (c, Siena), Guberti (c, Bari), Virga (c, Novara). CESSIONI Pegolo (p) e Reginaldo (a, Siena), Troest (d, Genoa), M. Rossi (d, Sampdoria), C. Lucarelli (a, Livorno). CESSIONI Panucci (d, svincolato), Diamoutene (d, Lecce), Filipe (c, Siena), Montella (a, fine carriera). SAMPDORIA SIENA UDINESE ACQUISTI Bastrini (d) e Poli (c, Sassuolo), Volta (d, Vicenza), Mannini (c, Napoli), Bonanni (c, Grosseto), Romeo (a, Cavese), Tissone (c, Udinese), M. Rossi (d, Parma), Zauri (d, Fiorentina), Guardalben (p, Treviso). ACQUISTI Garofalo (d, Grosseto), Genevier (c, Pisa), Jajalo (c, Belupo), Pegolo (p) e Reginaldo (a, Parma), Parravicini (c, Atalanta), Filipe (c, Roma), Paolucci (a, Catania), Ghomsi (d, Avellino), Ekdal (c, Juventus), Fini (c, Cagliari). CESSIONI Eleftheropoulos (p, sv.), Barusso (c, Roma), Frick (a, San Gallo), Amoruso (a, Torino), Manitta (p, sv.), Kharja (c, Genoa), Galloppa (c) e M. Coppola (c, Parma), Zuniga (d, Napoli), Belmonte (d, Bari). ACQUISTI Corradi (a, Reggina), Orellana (a, Audax), Alemao (a, Santos), Romero (c, Albacete), Morosini (c, Vicenza), Cuadrado (d, Medellin), Matute (c, Arezzo), Leandro Caruso (a, Godoy Cruz), Romo (p, Llaneros), Nyom (d, Arles). ACQUISTI Bertolo (c, Banfield), Sirigu (p, Ancona), Terranova (d, Livorno), Pastore (c, Huracan), Brichetto (p, Novara). CESSIONI Fontana (p, svincolato), Savini (d, Paok Salonicco), Guana (c, Bologna), Cossentino (d) e Ujkani (p, Novara). CESSIONI Da Costa (d, Fiorentina), Raggi (d, Bologna), Campagnaro (d, Napoli), Pieri (d, Livorno), Mirante (p, Parma), Rossini (a, Sassuolo), Delvecchio (c, Catania). CESSIONI Quagliarella (a, Napoli), Sala (d, AlbinoLeffe), Tissone (c, Sampdoria).