NeO 400, la GraN turISMO deI MarI

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NeO 400, la GraN turISMO deI MarI
barche&cantieri
a cura di Federico Maselli ✉ [email protected]
COMING SOON
Ingegnosa la scelta
delle tre cuccette
pivotanti per le
“lunghe”
neo 400, la gran turismo dei mari
Semeraro e Ceccarelli insieme per realizzare la barca dei sogni per regate IRC e ORCi.
Velocità, sicurezza e accorgimenti tecnici che esalteranno lei e il suo armatore
Le timonerie sono molto avanzate per
allontanare i pesi dalle estremità e
dare una maggior visibilità sulle vele
L’albero poggiato in coperta è
arretrato per consentire un maggior
sviluppo della J
I volumi delle sezioni di prua sono
generosi e insieme alla poppa
leggera sull’acqua consentono
una ideale simmetria dei volumi a
barca sbandata
I winch a poppa del timoniere
manovrano i due paterazzi
Nella versione “Loft”,
per guadagnare
spazio in quadrato, la
dinette si trova a prua
sce meglio a tenere la rotta e la lunghezda assicurare il massimo della velocità
teorica. Per il conseguimento di questo
risultato, il Neo 400 presenta una prua
q
uando l’esperienza da veli-
risaltano subito agli occhi. A cominciare
chiglia). Alla base del progetto emerge
rovescia (come nei cat) che evita alla
sta professionista di Paolo
dalla robustezza e leggerezza di questo
un’altra qualità fondamentale (vi invi-
barca di ingavonare sotto la spinta dei
Semeraro si incontra con
40 piedi per regate IRC e ORCi, assicura-
tiamo a leggere il focus sui naufragi a
fiocchi dalla superficie molto generosa.
la sapienza e l’estro di Gio-
te dalla struttura dello scafo in carbonio
pagina 54): la volontà di realizzare una
L’albero arretrato, allungando la misura
vanni Ceccarelli, il risultato non può che
prepreg unidirezionale, lavorato sotto-
barca sì performante, ma che mettesse
della J, permette l’armo di vele da lasco
essere strabiliante. Il suo nome è Neo
vuoto in uno stampo femmina. Il tutto,
in primo piano l’incolumità del suo equi-
più potenti. La lifting keel (opz) e il timo-
400, una vera Gran Turismo del mare
unito all’adozione di appendici e rig in
paggio. Per questo l’albero è poggiato in
ne (sollevabile) sono caratterizzati da un
pensata per correre. Come la definisce lo
carbonio, ha permesso di mantenere
coperta, le manovre non passano sot-
elevato aspect ratio. Il pozzetto ampio
stesso Semeraro, “un racer-cruiser e non
il dislocamento contenuto (solo 4.700
tocoperta e, soprattutto, sono previste
concentra i pesi a centrobarca e lo testi-
un cruiser-racer”. E le sue qualità (molte)
Kg, di cui 2.400 kg si concentra nella
due paratie stagne a prua e a poppa.
monia anche la doppia timoneria mol-
Parlavamo però di velocità. Dai rende-
to avanzata. Innovativo il layout degli
ring possiamo subito notare i punti di
interni offerto in tre diverse versioni: 2
forza del Neo 400. Il disegno della poppa
cabine e 2 bagni, 3 cabine e 1 bagno, e la
alta sull’acqua, ottimizzata per con-
“loft” con dinette a prua per guadagnare
dizioni di vento leggero, non presenta
più spazio e ospitare comodamente fino
spigoli ma un ginocchio così da lasciare
a 10 persone.
La prua rovescia
ottimizza la
distribuzione dei
volumi in relazione al
piano velico
la scia pulita e diminuire l’attrito. A differenza dei suoi competitor, le sezioni di
prua sono potenti e generose, mentre la
carena è più fina. Ad avvantaggiarsene
sono le andature che stringono il vento
perché la superficie bagnata rimane regolare, simmetrica, così come la linea
di sbandamento della barca è più rettilinea. Risultati evidenti: il timoniere rie-
016
FareVela maggio 2013
Neo-400, ceccarelli ne spiega la filosofia
za al galleggiamento dello scafo è tale
Scheda tecnica
progetto
lunghezza scafo
larghezza
immersione
dislocamento
sup. velica
www.neoyachts.com
Ceccarelli YD
12,15 m
3,99 m
1,60-2,60 m
4.700 kg
105 mq
Capita veramente di rado che un cantiere commissioni un progetto di serie volendo mantenere un
approccio “NO COMPROMISE”, ovvero avendo ben chiare le esigenze e i target del prodotto (velocità, sicurezza, innovazione) ma senza alcun vincolo, budget o tecnologie da usare, se non il RANGE di
GPH 2013 ORC fra 220 e 230. L’approccio progettuale è stato in tutto e per tutto simile ad una barca
di Coppa America, con ampio uso di Vpp e di CFD e un continuo work in progress fino al momento
del varo. Il gruppo di lavoro ha visto coinvolti il project management del cantiere così come gli ingegneri delle ditte fornitrici, tutte leader mondiali nel loro settore. Volendo approcciare una nicchia ben
specifica e non avendo di fatto paragoni sul mercato, mi sono sentito libero di proporre e realizzare
una serie di innovazioni che io chiamo “mature”, dettate dal buonsenso e dai calcoli matematici, ma
che in effetti non troviamo in nessun altro prodotto di serie al mondo. Penso che abbiamo generato
la perfetta barca mediterranea, con ampi spazi esterni, sicura, asciutta e abitabile dentro anche sotto
navigazione a vela impegnativa, con cui poter scegliere una crociera veloce o una regata ai massimi
livelli senza smontare neanche un cuscino”. (G. Ceccarelli)
barche&cantieri
coming soon
salona 33, l’entry level versatile
sunbeam 28.1, sport luxury cruiser
J&J firma un natante sportivo che all’occorrenza diventa più “docile” per la crociera
Rinnovata intesa: il cantiere austriaco torma alla matita dello studio J&J
p
A scelta dell’armatore la
timoneria a barra o con doppia
ruota
La tuga è ricca di punti di luce
naturale e di due osteriggi a filo per
la ventilazione degli interni
er festeggiare al meglio
i suoi primi dieci anni di
attività, il cantiere croato
Salona ha presentato due
n
elle acque del lago di Costanza, a metà aprile, è
stato presentato il Sunbeam 28.1. A differenza delle
novità di 60 e 33 piedi, disegnate la prima
sorelle più recenti, nate tutte dalla matita
da Jason Ker e l’entry level dallo studio
di Georg Nissen, per questo modello il
J&J.Come per gli altri Salona - si veda ad
cantiere austriaco si è affidato a J&J che
esempio il 38 - il layout degli esterni è pu-
ha realizzato uno Sport Luxury dei Crui-
lito con drizze che corrono sotto la tuga.
ser. A caratterizzarlo sono la simmetria
Le lande interne e le lunghe rotaie ai piedi
ricercata della carena, l’elevato rapporto
della tuga permettono di adottare genoa
fra zavorra e dislocamento e la scelta del
sovrapposti, ideali anche per la crociera.
timone a barra estremamente equilibrato.
Due le configurazioni possibili per la ti-
La rigidità e la resistenza alle torsioni dello
moneria: o a barra (versione standard) o
scafo sono state assicurate dal reticolo di
con due ruote. La tuga profilata presenta
Piano velico, chiglia e scafo sono
personalizzabili in base alle esigenze
di crociera o regata
due lunghe finestrature ai lati e due osteriggi a filo per una maggiore ventilazione
Lunghe le rotaie del genoa
per divertirsi a giocare con le
regolazioni in bolina
interna. Vista la volontà di realizzare una
organizzato in modo da consentire anche
al solo armatore di condurre la barca. Infatti i due winch del fiocco sono posizio-
barca versatile, il piano velico, la chiglia e
bili in base alle esigenze: crociera, perfor-
la struttura dello scafo sono personalizza-
mance o racing. Per esempio il bompresso
retrattile è opzionale. Gli interni, a due cabine e un bagno, prevedono nella versione
standard un ampio tavolo da carteggio,
una cucina funzionale a L e una confortevole dinette dove godersi i momenti di
relax. Le finestre sulle murate assicurano
più luce negli spazi interni.
In occasione della
passata manifestazione “Vele d’Epoca”,
tappa del circuito
internazionale “Panerai Classic Yachts
Challange”, è stata
presentata la novità
Dilong, One Design che coniuga tradizione progettuale
classica a soluzioni innovative, frutto delle nuove tendenze
cantieristiche. Dilong è un daysailer lungo 9,75 metri che
Scheda tecnica
progetto
lunghezza scafo
larghezza
immersione
dislocamento
sup. velica
prezzo
www.salonaitalia.it
nati sui paraonde vicino alla posizione del
J&J/Salona Desing
dietro la barra del timone per un senso di
3,35 m
pulizia. Il piano velico prevede un fiocco
1,50-2,15 m
4.950 kg
67,00 mq
84.900 euro
Italia Yachts ha presentato il restyling del modello 10.98, disponibile sia nella
versione con immatricolazione che come natante. è stato rivisitato il design
degli esterni, che riprende parte degli stilemi estetici della sorella maggiore
13.98, alla ricerca di un evidente e piacevole family feeling. Gli osteriggi in
tuga e le aperture a scafo sono stati completamente ridisegnati, con l’aggiunta
di due ulteriori aperture a poppa sulle murate. Ne risulta una barca dal look
più filante ed aggressivo, in linea con le caratteristiche di performance cruising
del modello. L’intervento ha riguardato alcuni aspetti tecnici, come ad esempio lo spostamento della rotaia del fiocco sulla tuga, grazie alla creazione di
un apposito recesso, accorgimento che garantisce un punto di scotta più interno e quindi un migliore angolo nelle andature di bolina, oltre che passavanti
verso prua ancora più libero. www.italiayachts.it
si presta sia a regate costiere sia a divertenti passeggiate
con amici e parenti. A uno scafo che ammicca alle forme
classiche fa da contraltare un rig in full carbon. Lo scafo
è ottenuto per infusione e può ospitare fino a 4 persone. A
disposizione del futuro armatore tre tipologie differenti di
deck: dal puro teak fino al GRP. Nelle andature portanti il
One Design del cantiere francese Yacht Racing Services
prevede armo frazionato con bompresso su cui murare gli
asimmetrici. Ricordiamo che il Dilong è stato costruito dal
cantiere francese Yacht Racing Services, nato nel 2004.
018
timoniere. Il circuito della randa si trova
9,99 m
ITALIA 10.98 nuovo look
Il Daysailer DILONG
www.esprit-de-legendes.com
costolatura in vetroresina. Il pozzetto è
FareVela maggio 2013
autovirante. Gli interni sono a una cabina
con bagno. L’altezza in cabina: 1,65 m.
Scheda tecnica
progetto
lunghezza scafo
larghezza
immersione
dislocamento
sup. velica
prezzo
www.verdeblu.com
J&J
8,50 m
2,49 m
0,75-1,60
2.300 kg
38,00 mq
78.650 euro
barche&cantieri
coming soon
Maxi
j88, il daysailer per la famiglia
ICE 100, crescere in grande stile
Bisognerà aspettare il prossimo giugno per vedere in acqua la novità di J/Boats
Notevole vitalità del cantiere italiano che in poco tempo ha dato vita a 4 nuovi progetti
d
opo i fortunati J/111 e J/70
Così la neonata riprende
(di cui pubblicheremo la
alcune qualità delle sorel-
prova a breve), J/Boats
le: per esempio la chiglia
vuole continuare a stupi-
in vetroresina con poca im-
Due scelte possibili
per le appendici:
chiglia fissa con
timone singolo (nel
disegno) o lifting keel
con doppia pala del
timone
re presentando un nuovo modello di 29
mersione riprende quella del
piedi. Come ha spiegato il presidente Jeff
J/70, mentre il disegno a T del
Johnstone, il J/88 si propone come un
pozzetto ripropone le soluzioni
daysailer adatto per gli armatori con fa-
viste già nel J/111. A caratterizzare il la-
zetto il timone
miglia al seguito: “Stabilità, piano velico
yout degli esterni sono la lunga linea al
è a barra. Ai 4 winch sono riman-
non impegnativo e sicurezza sono stati
galleggiamento dello scafo, lo spigolo di
date le manovre che scorrono sulla tuga
alla base delle nostre scelte progettuali”.
poppa per risalire meglio il vento e il drit-
dalle dimensioni contenute e sulla quale
Pur pensato per la
famiglia, J/Boats
non rinuncia a un
daysailer potente e
veloce
c’
è fermento in casa Ice Yachts. Mentre il
primo esemplare del 62 è in fase di ultimazione e il 44 è prossimo al varo, il cantiere
dimostra la sua propensione a crescere di
misura, con un 80 di cui ci sono già gli stampi e la presentazione di questo tecnologico 100 piedi. A risaltare è il disegno
della tuga che ricalca le ultime tendenze stilistiche dello
studio Felci nascondendo con sapienza i volumi di un Raised
Saloon che però, oltre a fornire vetrature dall’effetto panoramico,
permettono di alloggiare la sala macchine sotto il pavimento del quadrato. La scelta di suddividere il pozzetto in due aree permette da una parte agli
to di prua vertica-
sono presenti due piccole finestrature.
le. Il piano velico
Le sedute sono ergonomiche. Gli interni,
e all’equipaggio di manovrare con più libertà nei movimenti. In più a poppa è previsto l’ac-
prevede l’albero in
essenziali, prevedono una cabina a prua
cesso diretto agli alloggi dell’equipaggio. Le appendici possono essere di due tipi: chiglia
fibra di carbonio-
con letto matrimoniale e una dinette con
fissa con timone singolo, oppure lifting keel con doppia pala del timone. Il piano velico, che
poggiato in coper-
due divani. Il bagno è passante.
rispecchia il concept easy-sailing del designer italiano, prevede un corredo di vele minimal:
ospiti di godersi la crociera indisturbati e protetti a centrobarca, dall’altra allo skipper
randa furling, fiocco autovirante e Code O. Il layout degli interni riserva la zona di prua
ta (per sfruttare
tutto lo spazio a
disposizione degli
interni), due ordini di crocette acquartierate, fiocco
non sovrapposto
e bompresso in
carbonio. In poz-
talent scout
Scheda tecnica
progetto
lunghezza scafo
larghezza
immersione
dislocamento
sup. velica
www.jboats.com
esclusivamente all’armatore: principeschi i volumi della cabina con letti separati e una cabi-
Alan Johnstone
8,90 m
ha addirittura una vasca, wc e bidet
2,90 m
separati. A centrobarca trovano al-
1,98 m
2,200 kg
40,80 mq
barche (mai) viste. Finora...
tiwal 3.2, la deriva pneumatica multiuso
Tiwal 3.2, importato in Italia da Sail Yachting, è una deriva progettata da Marion Excoffon
per il piacere di una navigazione divertente. Lo scafo pneumatico in PVC è facilmente sgonfiabile, il che consente di trasportarlo comodamente nel portabagagli della propria auto o
stivarlo in un gavone. Il montaggio avviene in sei fasi: gonfiare lo scafo non al massimo con
la pompa elettrica; installare mast step; montare la struttura di alluminio tubolare; fissare la
struttura di alluminio sullo scafo con strisce autoadesive in velcro; gonfiare lo scafo manualmente a una pressione di 0,8 bar; assemblare i cinque pezzi che compongono l’albero e il
boma, armare la vela sull’albero. La forma a V dello scafo è ampia per garantire la massima
stabilità all’imbarcazione. Inoltre lo scafo
pneumatico ha doppie
e triple stratificazioni per sostenere l’alta pressione con cui il Tiwal viene gonfiato:
in questo modo si garantisce la rigidità dello scafo stesso aumentando la stabilità
della deriva. L’armo prevede una randa standard di 5.40 mq, mentre opzionale
quella di 7 mq per navigazioni più sportive. Le manovre e gli spazi sono organizzati per garantire agevolare gli spostamenti a bordo. Ma il Tiwal vuole essere una
deriva multi-funzione: per questo, una volta disalberato, è possibile utilizzarlo
come canoa e passeggiare pagaiando insieme alla famiglia. www.tiwal.it
020
na armadi degna di una villa; il bagno
FareVela maggio 2013
loggio invece gli ospiti.
Felci ha disegnato un pozzetto dove
la zona ospiti a centrobarca è ben
separata dalle timonerie
Scheda tecnica
progetto
lunghezza scafo
larghezza
immersione
dislocamento
sup. velica
www.iceyachts.it
Felci YD
30,70 m
6,80 m
3,50-5,50 m
23.000 kg
550,00 mq
Southern wind 102
Per disegnare Almagores II, presentato allo scorso salone di Monaco, il cantiere italiano con base
a Cape Town (Sudafrica) si è affidato a Farr Yacht Design per l’architettura navale e a Nauta Design per gli interni. Il risultato è di un 102 piedi performante in navigazione (tanto da non soffrire
anche le brezze più leggere) e confortevole da vivere in crociera. Dopo le esperienze con i SW
100 e 110, il cantiere dimostra voglia di rinnovarsi ancora, imponendosi nel mercato dei Maxi.
Per accrescere le prestazioni e dare
più stabilità alla barca, il disegno
dello scafo ha una carena potente e
la parte poppiera più larga, così da
avvantaggiare anche la cabina armatoriale che torna a poppa. Un tocco
di classe è la timoneria provvista di
comoda sedia ruotante.
www.southernwindshipyard.com