L`immagine di Marilyn nella fiction televisiva
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L`immagine di Marilyn nella fiction televisiva
1. DESCRIZIONE COPERTINE PROGRAMMI TELEVISIVI (19/05/1990 (simbolo epoca) – 10/11/1998 (morte Joe Di Maggio) – 12/11/2005 (Vespa) – 2. FICTION IN VIAGGIO NEL TEMPO (QUANTUM LEAP) (IV SERIE) GOODBYE NORMA JEAN (GOODBYE MARILYN - APRIL 4, 1960) Marilyn Monroe: una donna che è diventata un mito. Alla luce della quantità di materiale pubblicato e realizzato su questa affascinante attrice del Novecento, la ricerca che si presenta in questa sede darà modo di illuminare quante volte e con quali modalità è stata utilizzata l’immagine di questa donna e le storie che si porta con sé. Marilyn Monroe, nome d’arte della sfortunata Norma Jean, è stata il simbolo di un’epoca. Il Novecento viene ricordato anche dal suo volto e dalla sua flebile voce, un’immagine eterea che si è fermata nella memoria di molti: la copertina di una trasmissione sportiva1 mostrano, dopo un elenco audiovisivo di importanza politico – sociale rilevanti, alcune fotografie a colori di Marilyn, commentando queste rappresentazioni attraverso le seguenti parole: «Il candore della spregiudicatezza e la spudorata esibizione del suo bisogno di tenerezza attraevano e respingevano, colpivano. Assieme alla coscienza di essere merce, essa esprimeva una naturale incapacità di esserlo. Eravamo tutti, più o meno, innamorati di lei. Vederla era come toccare qualcosa di vivo, di nudo.» La vita di una celebrità, si sa, è conosciuta, soprattutto per i burrascosi legami sentimentali con personaggi che occupano un altrettanto interesse nell’immaginario del pubblico di tutto il mondo: ecco perché ritroviamo l’immagine di Marilyn nella copertina di commemorazione per Joe di Maggio 2, suo ex marito. Alcuni giornalisti dotati di fervida creatività sono riusciti a collegare il mito e l’immagine di Marilyn Monroe con quello della Vespa3; usando come sottofondo la canzone Yesterday, Claudio Valeri sostiene che «(…) Vedere i suoi primi disegni è come (…) ricordarsi del sorriso di Marilyn (…)» Il 13/04/2007 sul terzo canale della Rai è stato trasmesso un episodio della quarta serie de In viaggio nel tempo intitolato Goodbye Marilyn 4. La diegesi generale della serie racconta del compito che ha Sam, un uomo qualunque che riesce a ritornare nel passato per sistemare gli eventi che non hanno avuto un lieto fine. In questo episodio, Sam conoscerà personalmente Norma Jean, diventando dapprima suo chaffeur fino a diventare suo confidente e a incitarla a non lasciarsi andare. In compagnia di Marilyn durante una partita di baseball, perciò in pubblico, Sam si chiede ad alta voce come mai nessuno viene loro incontro e Marilyn risponde che in quel momento lei non è nient’altro che Norma Jean: alle altre persone interessa solo Marilyn. Sam sposta il discorso sulla famiglia, facendole capire che sa dei suoi matrimoni, e che, se si è sposata, vuol dire che aspira a crearsi una famiglia migliore di quella che ha avuto durante la sua infanzia. Marilyn appare disincantata e cinica e quando l’amico prova a dirle che nel mondo tutte le persone la amano, lei risponde in tono provocatorio: 1 Dribbling . Calcio: Campionato Mondiale 1990 I mondiali nella storia, 19/05/1990, numero Teca: D003477/01 M90139/014 Baseball: Joe Di Maggio Le condizioni di salute del campione, 10/11/1998, numero Teca: T98314/403 Ciclismo: Presentazione Giro d' Italia 2006 L' Italia e la Vespa, 12/05/2005, numero Teca: D005316/06 T05316/406 4 IN VIAGGIO NEL TEMPO ( QUANTUM LEAP ) (IV SERIE), titolo puntata: GOODBYE NORMA JEAN (GOODBYE MARILYN - APRIL 4, 1960), 13/04/2007, numero Teca: F469402 2 3 «Perché non lo sento?» Subito dopo, chiede di essere lasciata sola. Nella storia è stata inserita da Sam una variante: Barbara, una fan di Marilyn che si mostra subito agli occhi degli spettatori come sospetta. In seguito all’ episodio in cui Marilyn cerca di suicidarsi con un cocktail di medicinali e alcool, Marilyn prova a sedurlo, ma Sam rifiuta un rapporto sessuale con la nota attrice, fedele alla sua missione di evitarle il suicidio. Il giorno seguente, però, scopre che Barbara non è solo una semplice ammiratrice, bensì un’attrice che sfrutta l’amicizia e l’ingenuità di Marilyn per sostituirla nel film che sta girando. Nonostante sia stato licenziato, Sam corre dall’attrice per indurla ad alzarsi dal letto e presentarsi sul set del film. Proprio nel momento in cui Barbara sta convincendo regista, produttore e attore, Clark Gable, arriva sul set Marilyn Monroe che cattura su di sé l’attenzione, relegando l’invidiosa Barbara al ruolo di semplice portatrice di bevande. Emblematiche le parole di Marilyn Monroe: «Quando ci si ama veramente, ognuno insegna all’altro tutto quello che sa. Non siamo eterni, ma finché sarò qua, io cercherò di dare il meglio di me stessa, l’infinita gioia di amare gli altri. » Il capo di Sam comparirà sul set al suo fianco e comunicherà che il titolo del film venne cambiato dopo quella scena, in memoria di quello che Sam disse a Marilyn circa l’essere una “meravigliosa spostata”. Inoltre, lo informerà che Marilyn morirà ugualmente una notte dell’agosto 1962 in seguito a un’overdose di alcool e barbiturici. Di fronte allo sgomento di Sam, che si rende conto di non essere riuscito a salvarle la vita, ma solo a farle realizzare il suo film migliore, il capo gli risponderà semplicemente: Si, però che film.