It`s easy to beat (Album 2010)

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It`s easy to beat (Album 2010)
VINA RECORDS presenta “IT'S EASY TO BEAT” l'album d'esordio degli HELENE'S MATES Quando il cd gira nel lettore al ritmo del beat più sfrenato degli ultimi tempi. Due musicisti, un unico intento: to play, giocare con le influenze della musica pop inglese anni sessanta, creando uno stile personale, un disco di debutto meritevole di conoscere i Capitol Studios di Los Angeles. Nessuno ha avuto occasione di conoscere Helene, ma la musica dei suoi due compagni di viaggio si é già fatta sentire. Nati artisticamente nel 2006, Sir Richard Blue, batterista e cantante, insieme a The Bure, cantante e chitarrista, sono gli Helene's Mates, all'esordio discografico con l'album “It's Easy to Beat”, pubblicato il 3 giugno 2010 dalla label torinese Vina Records. Piemontesi, numerosi concerti all'attivo, alcuni concorsi e festival vinti, un opening-­‐act per gli americani Dropkick Murphys al Libra Festival 2007 e nessuna voglia di comparire tra le vintage-­‐band! Solo il desiderio di scrivere brani propri, magari mentre ci si immerge nell'ascolto di vecchi dischi dal caratteristico odore di cantina che il cartone dei vinili americani conserva. Influenzato dai cantautori e dai gruppi che hanno reso gli anni sessanta l'età dell'oro del pop (come i Kinks, gli Small Faces, i Beach Boys, Bob Dylan e Neal Young), il duo biellese cerca semplicemente di rileggerli con gli occhi di chi é nato musicalmente quarantanni dopo. “It's easy to beat” é un orecchiabile gioco di parole, un punto di arrivo e di partenza. Gli Helene's Mates fanno della seria ironia su se stessi e hanno lo sguardo rivolto ai tempi in cui il rock era ancora artigianale e fatto col cuore. Apripista dell'album l'esplosivo “We are not the Beatles”, primo singolo estratto per le radio, piuttosto essenziale nella durata (neanche due minuti), quanto basta per chiedersi come mai finisca così presto e per non vedere l'ora di riascoltarlo ancora e ancora! Il duo ama giocare con la voce e con i suoni, conosce bene il beat, senza rispettarlo come un'istituzione, ma sbeffeggiandolo con amore. Cantano “Blah blah blah yeah yeah yeah”, riducendo il linguaggio della musica pop a puro feticcio, come faceva Warhol con la Zuppa Campbell. Si descrive un messaggio sostanzioso, attraverso semplici immagini. It’s Easy to Beat è un disco che potrebbe far innamorare sia le madri che le figlie, da ascoltare senza pause. Variopinto a partire dalla cover, firmata dal web designer Roberto Grosso from London, il mastering del cd è stato curato da Kevin Bartley nei mitici Capitol Studios di Vine Street a Los Angeles. E' proprio a questa città che gli Helene's Mates, hanno anche dedicato il brano “Lost Angeles”, dalle atmosfere malinconiche che si contrappongono al lazy old sun della California. Per tutti i dodici mesi e per tutte le generazioni, “It's Easy to Beat” si ascolta senza rimanere seduti, soprattutto in sede live, dove l'energia è tanta e il volume assestato oltre i livelli di guardia. Sir Richard Blu e The Bure, due uomini neri con cappotti neri che masticano coloratissime “Jelly Bean”, vi augurano un buon ascolto!