PDF: 23 web - Unindustria Bologna

Transcript

PDF: 23 web - Unindustria Bologna
Autorizzazione del Tribunale di Bologna n.6858 del 26.11.1998 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n° 46)art. 1, comma 1, DCB Bologna
n. 23 - marzo 2014
VERSO NUOVI
ORIZZONTI
HORIZON 2020:
L’ INNOVAZIONE
E’ UNA OCCASIONE
Cosa sono i nuovi finanziamenti
europei e come si accede.
BOLOGNA CITTA’
METROPOLITANA
Vacchi: ”L’ultima occasione
per una riforma a costo zero”
INDUSTRIAMOCI
Scuola e imprese insieme
per formare i ragazzi
LAVORO
FATTO DA CANI?
Ritagliati un
po’ di tem
po per cont
attarci e vi
nci
sule
una con
nza profe
ssionale
, senza im
istingu
pegno. D
iti dai tu
oi conco
rrenti, co
n
ace ca
una effic
mpagna
pubblici
tari
muov
a per pro
ere
o serv
prodotti
izi della
tua azie
nd a
!
LA PROFESSIONALITÀ
NON SI PUÒ IMPROVVISARE!
| applicazioni multimediali | comunicazione | consulenza | gadget e promotion
| grafica | design | media relation | moda | eventi | pubblicità | servizi fotografici
| siti internet | spot audio e video | stand fieristici | ufficio stampa | video virali
| social media marketing | web design | web marketing | viral marketing
Professionisti per vocazione
www.sicomunica.com
0 5 1 . 5 8 7 2 . 8 07
|
0 51 . 5 8 7 2 . 9 7 7
via del tuscolano 10/A
|
bologna
sts italiana
BREVETTI
MODELLI D’UTILITÀ
DESIGN
MARCHI
DIRITTO D'AUTORE
INTERNET
NUOVE VARIETÀ VEGETALI
CONSULENZA TECNICO-LEGALE
RICERCHE
SORVEGLIANZE
Proteggere le idee, valorizzare i progetti, vincere la concorrenza.
Luppi&Crugnola
Consulenti in Proprietà Industriale
Intellectual Property Attorneys
MODENA | BOLOGNA | MILANO | www.lcpat.com | [email protected]
FARE 1
Service Group
Assicurazione UniSalute. Il risparmio a portata di mano
Sottoscrivere una copertura sanitaria per i
propri dipendenti è una scelta utile per un
imprenditore: aumenta la fidelizzazione del
personale, contribuisce al miglioramento
delle relazioni industriali e riduce i giorni
di assenza dal lavoro grazie a prestazioni
tempestive, senza liste d’attesa. Le soluzioni
UniSalute sono economiche e per le aziende
ancora più vantaggiose, grazie alle possibilità
offerte dalla normativa fiscale. Affidati ad
UniSalute, l’assicurazione sanitaria che dà
più valore alla tua azienda.
Soluzioni flessibili e innovative per le esigenze dell’azienda
2 FARE
www.unisalute.it
numero verde 800 114444
RIVISTA TRIMESTRALE DI UNINDUSTRIA BOLOGNA
numero 23 marzo 2014
Direttore Responsabile
Elena Boromeo
05 FOCUS
Editore
FARE S.r.l.
via San Domenico, 4 - 40124 Bologna
tel. 0516317111 - fax 051356118
06 VITA INDUSTRIALE
Direzione e Redazione
UNINDUSTRIA BOLOGNA
via San Domenico, 4 - 40124 Bologna
tel. 0516317111 - fax 051356118
Art Director
Lorella Luccarini - Unindustria Bologna
Stampa
GRAFICA EDITORIALE PRINTING srl
via Mattei 106 - 40138 Bologna
tel. 0514592900
[email protected]
www.poligraficiprinting.it
Pubblicità
FARE S.r.l.
via San Domenico, 4 - 40124 Bologna
tel. 0516317111 - fax 051356118
PUBBLI’concessionaria editoriale S.r.l.
corso Vittorio Emanuele 113
41100 Modena
tel. 059212194 - fax 059226627
[email protected]
Foto
Archivio Unindustria Bologna
Alberto Vacchi
Elena Boromeo - Francesca Aufiero - Marco Taddei
36 ICT, motore per l’innovazione
rubrica a cura di ReteICT
38 Iniziamo il cammino per innovare
40 In Europa per crescere e innovarsi con Horizon2020
Marco Taddei
44 “Ora le imprese scommettano sulle proprie capacità”
MT
46 Città Metropolitana: quella sfida che non possiamo perdere
Elena Boromeo
50 “Trasportiamo 400 mila passeggeri al giorno. E abbiamo
nuove sfide”
EB
52 “Siamo in tanti, e tutti con la voglia di fare”
55 Oltre 4.500 ospiti per la serata di auguri di fine anno
58 Scuola e impresa insieme per costruire il domani
Francesca Aufiero
Presidente
Alberto Vacchi
62 NEWS UNINDUSTRIA
Elena Boromeo - Francesca Aufiero - Marco Taddei
Direttore Generale
Tiziana Ferrari
Sedi
via San Domenico, 4 - 40124 Bologna
tel. 0516317111 - fax 051356118
piazzale Pertini 8 - 40026 Imola
tel. 0542644044 - fax 0542643971
www.unindustria.bo.it
Autorizzazione del Tribunale di Bologna
n. 6858 del 26.11.1998
Poste Italiane S.p.A.
Spedizione in abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)
art.1, comma 1, DCB Bologna
Gli articoli presentati possono non rispecchiare le posizioni di Unindustria Bologna che comunque li ritiene un
contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione
FARE 3
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
TU
vuoi più semplicità
nella gestione del tuo business.
NOI
ti offriamo
CONTO BUsINess
INsIeme.
La soluzione migliore è sempre quella più semplice. Per questo nasce Conto
Business Insieme, il conto corrente flessibile che aiuta i piccoli imprenditori
ad amministrare il proprio business. Permette di scegliere il canone più
adatto, riducibile con la sottoscrizione di nuovi prodotti, gestire incassi e
pagamenti, eseguire bonifici tramite internet e telefono senza commissioni
e accedere al servizio POs di setefi. Inoltre, con le due carte Commercial e
superflash Commercial, consente di fare acquisti ovunque con un alto grado
di sicurezza. Perché gestire una piccola impresa è sempre un grande lavoro.
4 FARE
Vieni in Filiale
a parlarne con uno dei nostri gestori.
www.smallbusiness.intesasanpaolo.com
Banca del gruppo
Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni economiche e contrattuali dei prodotti/servizi/finanziamenti consultare i Fogli Informativi a
disposizione in Filiale e sui siti internet delle Banche che commercializzano il conto. La concessione delle carte e dei finanziamenti è soggetta alla valutazione della Banca.
FOCUS
Cari lettori,
da molti anni chiediamo alla classe politica di avere il coraggio
di cambiare. Invochiamo di sfoltire le strutture, di semplificare
i livelli di governance, di ridurre i costi di funzionamento. In altre parole, di svecchiare il sistema per adattarlo alle esigenze
di oggi. Ma non saremmo coerenti, né di conseguenza credibili, se non fossimo noi per primi a dare l’esempio. È arrivato il
momento che anche il nostro sistema di rappresentanza, che
in più occasioni in passato ha dato prova di lungimiranza, si
interroghi su quali siano i percorsi più virtuosi da intraprendere per affrontare al meglio le sfide di domani.
Partendo da questa consapevolezza, abbiamo avviato un percorso di confronto che potrebbe portare, se ci saranno le condizioni, all’unificazione delle tre Associazioni di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Questo significherebbe riunire sotto un unico grande tetto il distretto manifatturiero più grande d’Italia, dando vita ad un’Associazione di oltre 4.000 membri e 200.000 dipendenti, con presidi territoriali distinti, e un’offerta di servizi
omogenea e di alto livello, coerenti con i bisogni che gli attori dell’economia reale, le imprese, manifestano.
È una scelta che va nella direzione del contenimento dei costi e che consentirebbe al tempo stesso di accrescere il peso specifico delle imprese della via Emilia sullo scacchiere europeo. Che tradotto significherebbe
dare più forza alle singole realtà, aumentando, per esempio, la capacità di fare massa critica per accedere ai
finanziamenti europei.
Sappiamo che non è un percorso semplice, né immediato. Fondere delle Associazioni implica una notevole
capacità innovativa. Per questo lavoreremo insieme, senza lasciare nessuno indietro, perché l’Associazione
che nascerà domani sarà ancor più la Casa di tutti gli industriali, piccoli e grandi, di uno dei territori più virtuosi
d’Europa.
Alberto Vacchi
Presidente di Unindustria Bologna
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FARE 5
ECOSOSTENIBILE E HI-TECH:
É LA NUOVA SEDE DI ALBERICI
vita
industriale
Elena Boromeo
Francesca Aufiero
Marco Taddei
Invitiamo le aziende associate a segnalare notizie su attività, iniziative o avvenimenti che le
riguardino, dandone comunicazione all’Ufficio
Stampa di Unindustria Bologna (riferimento
Elena Boromeo,
[email protected]).
La scelta sarà poi compiuta dalla redazione di
FARE.
6 FARE
Ecosostenibile e all’avanguardia: è
il nuovo stabilimento dell’azienda
Alberici di Castel San Pietro Terme,
che viene inaugurato ufficialmente il
prossimo 19 marzo. L’intero progetto
è stato pensato per realizzare una sede
confortevole e di design in grado di
favorire le attività, la partecipazione e
le prestazioni del personale.
Si tratta di un complesso produttivo
di 15.000 metri quadrati, sviluppato su una superficie di 24.000 metri
quadrati, ed edificato utilizzando le
più innovative tecniche di risparmio
e di autoproduzione di energia da
fonti ecosostenibili.
A favorire il benessere dei dipendenti e la qualità del loro lavoro contribuiscono un corretto rapporto tra
illuminazione artificiale e naturale,
condizioni di temperatura e umidità adeguate, nonché spazi distribuiti
ergonomicamente e acusticamente
protetti.
Il cuore pulsante del progetto risiede in una storia di quasi 70 anni,
contraddistinta dall’attenzione verso
tutti i suoi protagonisti (dipendenti, clienti, fornitori, stakeholders)
tipica della conduzione familiare e
dalla passione per la tecnologia e la
ricerca per l’innovazione. L’azienda
è stata fondata nel 1946 da Augusto
Alberici, come piccola realtà imprenditoriale dedicata alla produzione di
ricambi e accessori per le macchine
da gioco. La prima importante affermazione sul mercato italiano si è
avuta con l’introduzione dei joystick
per home computer e consolle di giochi, a cui ha fatto seguito una cresci-
ta costante, che ha portato l’azienda
ad imporsi tra i leader internazionali
nella produzione di sistemi di pagamento e della componentistica per i
mercati del gaming, dell’autolavaggio e del vending.
La dimensione internazionale su cui
oggi Alberici può contare è il frutto
di attenti investimenti nella ricerca e
nelle risorse umane. Dopo aver conquistato un’interessante quota del
mercato europeo, il prossimo obiettivo di medio-lungo termine sarà
quello di ampliarla e al contempo di
consolidare la propria presenza anche
nelle Americhe e sugli altri mercati
extra-europei. Ciò che contraddistingue Alberici oggi è il valore che
contiene ciascun prodotto collocato
sul mercato. Infatti, non solo l’azienda possiede il know-how, ma realizza
all’interno anche le attività di ideazione e sviluppo di progetti, di prototipazione e di ingegnerizzazione
dei prodotti e dei processi, nonché
tutte le fasi della produzione e del
collaudo. Tutto questo si traduce per
il cliente in prodotti di qualità e in
tempi rapidi di approntamento.
ALSTOM POTENZIA IL NODO
FERROVIARIO DI ROMA
Alstom si è aggiudicata, in Associazione Temporanea di Impresa con
Gemmo SpA, M. Pavani Segnalamento Ferroviario, Ricci e Politecnica, un contratto per il potenziamento tecnologico del nodo ferroviario
di Roma, uno dei punti nevralgici
del sistema ferroviario italiano dove
l’Alta Velocità si incrocia con le linee
nazionali e regionali.
L’opera, commissionata dal Gruppo
Ferrovie dello Stato Italiane, per un
valore complessivo di 120 milioni di
euro, di cui 80 per Alstom, prevede la
progettazione, installazione e la messa in servizio di sistemi di segnalamento ferroviario che permetteranno
di migliorare la fluidità della circolazione e l’efficienza di questo nodo
che vede un traffico di 1.200 treni al
giorno tra merci e passeggeri. La fine
dei lavori è prevista per la primavera
del 2017.
In particolare ad Alstom è stata affidata la progettazione ed esecuzione
degli Apparati Centrali computerizzati multistazione a servizio degli impianti di stazione e di linea, compresi
nelle tratte Tiburtina-Orte, Ciampino-Colleferro, Roma CasilinaCampoleone-Nettuno e del Sistema
di Comando e Controllo dell’intero
nodo ferroviario di Roma. Sistemi
computerizzati di nuova generazione
che garantiscono, rispettivamente,
la sicurezza e la gestione integrata
dell’esercizio ferroviario in tutte le
sue componenti: dalla circolazione
dei treni, all’informazione ai passeggeri, all’infrastruttura, e permettono
all’operatore di avere in tempo reale
tutte le informazioni necessarie per
interventi rapidi in caso di bisogno.
La commessa prevede anche la realizzazione di sistemi di controllo della
marcia del treno, delle telecomunicazioni, delle opere civili e degli altri
interventi funzionali alla realizzazione del progetto. “L’aggiudicazione di
questo importante progetto – spiega
Pierre-Louis Bertina, presidente e
amministratore delegato Alstom Ferroviaria Spa – rappresenta per le sedi
italiane di Alstom un’opportunità
per mettere al servizio di RFI l’elevata tecnologia dei prodotti del Gruppo e contribuire al potenziamento
delle infrastrutture del Paese”.
Alstom è presente in Italia dal 1998
e oggi opera nei mercati della produzione e trasmissione e di energia e del
trasporto ferroviario, ha 13 sedi sul
territorio nazionale e impiega circa
3.500 persone. Leader globale nella
produzione e trasmissione di energia e nelle infrastrutture ferroviarie,
rappresenta un riferimento per le
tecnologie innovative e nel rispetto
dell’ambiente.
ASSA ABLOY FRA LE 100 IMPRESE PIÙ INNOVATIVE DEL
MONDO SECONDO FORBES
Assa Abloy, il gruppo svedese leader
mondiale nel settore della sicurezza,
si è classificata fra le cento imprese
più innovative del mondo nell’elenco
pubblicato da Forbes, il più autorevole magazine statunitense di economia
e finanza (l’intera classifica su www.
forbes.com/innovative-companies/list).
Il sistema di accesso tramite dispositivo mobile
“Sono orgoglioso di questo importante successo raggiunto dalla nostra
divisione R&D”, afferma Johan Molin, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo. “Un risultato che
va a premiare i notevoli investimenti
fatti dal Gruppo negli ultimi sette
anni per l’innovazione, investimenti
che dal 2005 a oggi sono aumentati
del 129%.
La nostra ambizione è quella di diventare l’azienda più innovativa del
settore: basti pensare che nel primo
semestre del 2013 oltre il 26% dei
nostri ricavi è stato prodotto da nuovi
progetti avviati negli ultimi tre anni”.
Costituita nel 1994, Assa Abloy è
oggi un Gruppo internazionale con
circa 43.000 dipendenti attivi in 150
aziende e oltre 70 paesi del mondo.
Il Gruppo opera nei principali mercati mondiali con cinque divisioni e
ha chiuso il 2013 con un fatturato di
circa 47 miliardi di SEK e un utile
operativo di 7,6 miliardi SEK.
Assa Abloy è quindi riconosciuta a livello internazionale per competenza
e professionalità e garantisce sistemi
di sicurezza dalla tecnologia semplice, accessibile a tutti, ma sempre
innovativa rispetto a qualsiasi altro
competitor presente sul mercato.
In rapida crescita nel settore elettro-
FARE 7
AREM ITALIA: DA 35 ANNI LA FIRMA DI QUALITÀ
SU RICAMI E PERSONALIZZAZIONI TESSILI
Taglia un traguardo importante Arem Italia, realtà consolidata del mercato tessile italiano che nel 2014 festeggia 35 anni
di attività. Era infatti il 1979 quando, a San Giovanni in Persiceto (BO), i laboratori Arem iniziavano a produrre ricami in
conto terzi e personalizzazioni su tessile e abbigliamento per
moda bimbi, firme della moda e maglieria, mettendo in piedi
una struttura che, alla fine degli
anni ’80, poteva contare su una
quindicina di dipendenti.
Passata la crisi del 1992, quando le produzioni hanno iniziato
a spostarsi nei vicini Paesi
dell’Est Europa, l’azienda ha
saputo reagire con determinazione, grazie anche all’ingresso
dei figli Monica e Riccardo. Le
prime partecipazioni a eventi
fieristici dei settori promozionale e sportivo hanno contribuito alla crescita di Arem il cui
staff si è progressivamente allargato raggiungendo, nel 2008,
quasi le 40 persone tra dipendenti e collaboratori.
I ricami e le personalizzazioni rimangono tuttora un punto di
forza dell’azienda che, negli ultimi anni, ha saputo convertire il lavoro conto terzi in forniture di capi di abbigliamento “personalizzati e finiti”, arrivando ad espandersi in tutta
Europa. Oggi, Arem fornisce abbigliamento per il settore
promozionale e dell’abbigliamento da lavoro e professionale
per aziende, abbigliamento in microfibra e spugna per centri
wellness, hotel e spa, nonché abbigliamento per sport e tem-
meccanico, il Gruppo ha una posizione di leadership in campi come il
controllo degli accessi, la tecnologia
d’identificazione, le porte automatiche, la sicurezza negli alberghi, istituti di credito, aeroporti, strutture sanitarie/ospedaliere, istituti penitenziari
e centri commerciali.
8 FARE
po libero. Il tutto rigorosamente personalizzato con ricami in
alta definizione, stampe digitali, brillantissimi strass cristal,
borchie, Swarovski o anche patch in stile Abercrombie e
vintage.
L’azienda si propone sui mercati esteri, tramite la partecipazione a fiere del settore ed internet, anche con accessori come etichette tessute, scudetti sportivi in alta
definizione, gagliardetti per
lo sport e crest militari ricamati. Inoltre, per alcuni
settori di nicchia, produce
gonfaloni, labari e stendardini su preziosa seta con
finiture di pregio che, grazie
all’estrema cura del personale esperto, rendono questi
prodotti artigianali unici e
di grande valore, anche dal
punto di vista storico.
La continua ricerca dell’eccellenza tramandata dal fondatore Angelo Giovannini e dalla moglie Enza Braglia ai figli
Riccardo e Monica ha permesso all’azienda di crescere costantemente e investire in tecnologie avanzate con macchinari innovativi, resistendo nei momenti di difficoltà dei mercati e mantenendo sempre tutte le produzioni ‘made in Italy’
con elevata qualità e ottimo servizio ai clienti, ingredienti dei
quali Arem, anche dopo 35 anni, va orgogliosa.
BOLOGNA FESTIVAL 2014
ALZA IL SIPARIO
Il 16 marzo i riflettori si accendono
sulla 33^ edizione di Bologna Festival. Fino alla fine dell’anno la città
sarà teatro d’eccezione per orchestre,
© RIPRODUZIONE RISERVATA
direttori e solisti di richiamo internazionale scelti per l’originalità interpretativa. Philippe Herreweghe, Collegium Vocale Gent, Orchestre des
Champs-Élysées e le voci soliste di
Christina Landshamer, Maximilian
Schmitt e Rudolf Rosen, inaugureranno, al Teatro Manzoni, la sezione
Per la sezione Il Nuovo Il successo dell’iniziativa è testimol’Antico bisognerà aspettare niato dai numeri: oltre il 90% di
l’autunno. Protagonisti indi- riconferme anno dopo anno, quasi
scussi della rassegna saranno 3.500 appuntamenti complessivai progetti “La triade polacca: mente realizzati nelle edizioni preChopin- Szymanowski- Lu- cedenti e circa 400 nuove collaboratoslaski” e “Delizie e Te- zioni nate tra ricercatori ed aziende.
nebre”, articolati in undici Risultati che si possono facilmente
appuntamenti dedicati alla attribuire alla scelta di superare ogni
musica antica e alla contem- tipo di intermediazione e favorire un
contatto diretto tra il mondo accaOrchestre des Champs-Élysées ospite del Bologna Fe- poranea, con proposte di
stival 2014
raro ascolto, rintracciate dal demico e quello produttivo. Per le
medioevo ai nostri giorni, in imprese, questa iniziativa rappresenGrandi Interpreti. In programma La
ta un’occasione concreta di scouting
Creazione, maggior capolavoro sacro una ampia geografia musicale. Infine,
tra centinaia di progetti di ricerca
di Haydn, in una lettura che rispetta si riprende l’importante collaborazioche, già in molti casi, hanno offerto
le prassi esecutive d’epoca. Sempre al ne con il Coro del Teatro Comunale
l’opportunità di sviluppare prodotti
Teatro Manzoni si potranno ascolta- di Bologna che esegue i Canti della
nuovi o migliori rispetto al passato.
re Vladimir Jurowski con la Mahler regione di Kurpie di Szymanowski,
Per i ricercatori e le start up la BorChamber Orchestra, Yuri Temirka- quasi sconosciuti in Italia, e la Via
sa rappresenta un momento in cui
nov con la Filarmonica di San Pietro- Crucis per soli, coro e pianoforte,
presentare idee, progetti o brevetti
burgo, la Capella Savaria nei Concerti uno dei capolavori dell’ultimo Liszt.
direttamente a potenziali acquirenti
Brandenburghesi di Bach e tre grandi
o sostenitori.
pianisti: András Schiff, Mikhail PletIl Forum cerca, ad ogni edizione, di
nev e Grigory Sokolov in un recital TORNA LA BORSA DELLA
fornire anche degli spunti innovativi
tutto dedicato a Chopin.
RICERCA: MONDO ACCADE- sul tema della ricerca e, quest’anno,
Il festival, come di consueto, prevede
MICO E IMPRESE SI INCON- la sessione plenaria sarà dedicata al
altre due sezioni, Talenti e Il Nuovo
crowd funding, la nuova forma di col’Antico, oltre all’attività formativa TRANO
finanziamento delle idee basata sulla
per giovani e studenti. La rassegna
loro condivisione sociale attraverso la
Talenti, a partire dal 10 aprile, porta Gruppi di ricerca, spin off e responrichiesta di micro quote di sostegno.
sulla scena bolognese giovani artisti sabili dell’innovazione delle imprese
Alla tavola rotonda del 13 maggio,
agli esordi di carriera. Come ogni si danno appuntamento dal 13 al 15
organizzata con il coordinamento
anno ci sarà l’occasione di ascoltare maggio prossimi a Palazzo Re Enzo.
il vincitore del Premio Venezia, as- Torna il Forum annuale della
segnato nel 2013 al pianista dician- Borsa della Ricerca, giunto alla
novenne Alexander Gadjiev. Un gio- sua quinta edizione. La manifevanissimo e italianissimo, Quartetto stazione si è ormai affermata nel
Guadagnini, formatosi sotto la guida panorama nazionale per il suo
del Quartetto di Cremona, spazia format originale che prevede,
da Haydn e Beethoven a Janáček. nelle settimane precedenti, la
Orazio Sciortino, uno dei più inte- possibilità per i delegati di conressanti pianisti italiani dell’ultima sultare i progetti di tutti gli enti
generazione, accosta le Bagatelle di partecipanti, selezionare quelli
Beethoven a quelle di Bartók, le Fan- di maggiore interesse e calentasie op.116 di Brahms alle Fantasia darizzare un’agenda di appunta- Un momento della Borsa della Ricerca nella Sala del
Podestà a Palazzo Re Enzo
op.28 di Skrjabin.
menti one to one.
FARE 9
conquistato il mondo. Organizzata
da Carpigiani Gelato University e
Sigep - Rimini Fiera, l’iniziativa sta
trasformando in “capitali del gelato”
otto città nei cinque continenti.
Le prime tre tappe (Roma, Valencia e Melbourne) hanno coinvolto
340 mila persone. Quasi 18 mila
i chili di gelato prodotti, serviti in
245 mila coppette e 160 mila miniconi. Ad oggi, il comitato del Gelato
World Tour ha donato in beneficenza
13.700 euro e ha ottenuto una copertura mediatica di 857 tra articoli e reportage, realizzati dai più importanti
media di ogni Paese. L’ultima tappa,
in febbraio, si è svolta all’ombra del
Burj Khalifa, il grattacielo più alto
del mondo, a Dubai, dove i visitatori
hanno potuto seguire workshop per
imparare a fare il gelato o per esplorare l’antica storia di questo alimento
le cui origini risalgono a ben 14 mila
anni fa. A ingresso libero, l’evento ha
messo in campo 16 rinomati gelatieri
CARPIGIANI: I GELATIERI SI del Medio Oriente, che si sono sfidaSFIDANO A DUBAI CON IL ti nella creazione del miglior gusto.
Dopo Dubai sarà la volta di Austin,
GELATO WORLD TOUR
Shanghai/Singapore e Berlino, prima
del gran finale di Rimini, il prossimo
A quasi un anno dal lancio, il Gelato
settembre.
World Tour, la competizione interTra le novità di quest’anno, anche
nazionale sul gelato artigianale, ha
due sorprese tecnologiche danno vita a un nuovo modello di business
per il gelatiere, permettendo di trarre vantaggio
dalla straordinaria diffusione di smartphone e tablet presso il grande pubblico. Si tratta della App
MyGelato e della piattaforma digitale MyGelato
Shop, entrambe presenI gelatieri mediorientali che si sono sfidati a Dubai nel Gelato tate durante l’ultima ediWorld Tour di Carpigiani
zione del Sigep, lo scorso
scientifico dell’Università Sapienza di
Roma, parteciperanno rappresentanti provenienti da istituzioni, mondo
accademico, start up innovative e imprese specializzate nella gestione delle
piattaforme necessarie per la diffusione di questi progetti. Altro tema al
centro del Forum saranno i Poli di
Innovazione e le reti in generale, ovvero l’importanza delle aggregazioni
di imprese per la sostenibilità di progetti di innovazione.
La Borsa della Ricerca vedrà la partecipazione di realtà accademiche e
produttive provenienti da tutta Italia. È organizzata da Emblema, società bolognese che promuove anche
la Borsa del Placement, l’iniziativa
che favorisce la transizione dalla formazione al lavoro di neolaureati e di
diplomati grazie all’interazione tra
scuole e università italiane e straniere
e HR manager delle imprese.
10 FARE
gennaio. La prima è la App più innovativa nel settore della gelateria, grazie alla quale i consumatori possono
trovare le gelaterie più vicine a loro
in Italia, USA, Australia, Sud America ed Estremo Oriente. MyGelato
App consente di regalare e ricevere
gelati con pochi click sul proprio
smartphone. Una mappa sempre aggiornata segnala tutte le gelaterie e
quelle che lo desidereranno potranno
ottenere maggiore visibilità chiedendo al proprio distributore Carpigiani
di entrare nel network, gratuitamente. Aderire al network preferenziale
di MyGelato App consentirà ai gelatieri di essere visibili sulla mappa con
un’icona differenziata (in grandezza
e colorazione) rispetto a quella delle
gelaterie non aderenti e di far parte
dell’operazione “regala e ricevi gelati”.
MyGelato Shop è invece una piattaforma che permetterà alle gelaterie
di costruire campagne di comunicazione targettizzate su Facebook,
suscitare l’attenzione di chi si trova
nella propria zona via smartphone,
ampliare il business con servizi di ecommerce e consegne a domicilio.
CENTRO SOFTWARE DA OLTRE 25 ANNI INNOVA L’INFORMATICA
Centro Software, la storica società emiliana produttrice di software
per la gestione aziendale che, grazie
alla qualità e alla tecnologia dei suoi
prodotti, compete con colossi multinazionali come SAP e Microsoft, ha
tagliato il traguardo dei 25 anni.
Con oltre il 30% del fatturato investito ogni anno in ricerca e sviluppo,
NEI NEGOZI WIND DI IMOLA
C.C. LEONARDO via Amendola, 129
CASTENASO
CC CENTRO NOVA via Villanova,29
FARE 11
BOTTONIFICIO GIANNI: UN’ARTE CHE DURA DA 50 ANNI
L’arte dei bottoni ha una storia antica quanto la sua etimologia (dal francese antico bouton: bocciolo, germoglio) e
come tutti i mestieri artigiani, ha attraversato i secoli trasformandosi per adeguarsi alle esigenze e ai gusti delle epoche.
“Fino ai primi anni ‘70 era un lavoro quasi interamente manuale. Realizzare dei bottoni era come creare dei gioielli. Poi
è arrivata la tecnologia, la produzione è diventata più snella
e veloce. Ma ancora oggi ci sono alcune finiture che vanno
eseguite artigianalmente”. A raccontarlo è Massimo Tartarini, socio e amministratore dello storico Bottonificio Gianni, che nel 2014
taglia il traguardo
del mezzo secolo.
Il bottonificio fu
fondato nel 1964
dal padre Gianni,
“in una cantina
della Bolognina”,
racconta Tartarini,
che dal padre ha
ereditato l’arte di
modellista,
cioè
di colui che cura
l’intera creazione
del bottone: dal
disegno alla realizzazione. Nell’arco di questi 50 anni il Bottonificio Gianni ha
lavorato con tutte le più importanti firme italiane.
Oggi realizza bottoni per case del calibro di Liu Jo, Max
Mara ed Elisabetta Franchi. Tra le creazioni più originali
vanta pezzi in vero corno pensati per jeans in pelle, solo per
citarne uno. La non riproducibilità è una delle carte vincenti
Centro Software rappresenta una
delle punte avanzate della tecnologia
informatica, capace di attirare e valorizzare i talenti locali.
Nata in un tessuto territoriale che ha
fatto la storia della meccanica, dei
motori e dell’automazione, Centro
Software dimostra come lo sviluppo
12 FARE
per un’azienda come quella della famiglia Tartarini, costretta a confrontarsi sul mercato con i giganti asiatici. “Un bottone può essere copiato: è inevitabile. Eppure la differenza
tra un bottone italiano e uno cinese si vedrà sempre, anche
se è un modello semplice. Il nostro prodotto ha una finitura inconfondibile che non può essere copiata”, aggiunge
Massimo Tartarini.
Il segreto per continuare a competere nell’epoca della
globalizzazione è proprio questo: “Avere un’attenzione costante all’innovazione tecnologica, e al tempo stesso mantenersi su linee classiche ed eleganti con finiture di livello
sempre alto”, spiega. “Anche il servizio è importante, sia
nella fase di fornitura che post. Questo significa che bisogna essere sempre presenti e fornire idee nuove. Oggi ogni
stagione ha il suo campionario (prima ne facevano uno ogni
sei mesi)”. In conclusione, le carte vincenti sono due: “qualità e servizio”, afferma Tartarini.
industriale possa fare emergere realtà
produttive ad alta tecnologia e professionalità anche nel terzo settore.
In un settore in cui la vita media di
una società è di circa cinque anni,
Centro Software ha dedicato 25 anni
di crescita al continuo sviluppo del
progetto denominato SAM (Softwa-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
re Aziendale Modulare), oggi evoluto
in SAM ERP2 (ERP di ultima generazione), garantendo continuità e
affidabilità, in controtendenza con il
resto del settore.
L’azienda bolognese, inoltre, ha continuato ad assumere nuovi tecnici anche in questi anni di incertezza eco-
oltre 2.500 clienti potranno ulteriormente incrementare la propria competitività sui mercati internazionali.
DISMECO: IL “BELLO” DEI
RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI
nomica generale: un incremento del
20% di risorse che ha ulteriormente potenziato i reparti di sviluppo e
consulenza applicativa.
Con un prodotto multilingua che
consente quindi di gestire agevolmente anche le imprese con filiali e
unità produttive estere, con un target
di mercato che spazia dalla grande
alla piccola impresa, e con un focus
prevalente orientato alle medie imprese che producono ed esportano,
Centro Software può vantare oggi
circa 30.000 persone che in Italia lavorano quotidianamente utilizzando
i suoi prodotti, con un fatturato totale che contribuisce al PIL nazionale
per una quota pari a 13,5 miliardi di
euro.
Coerente al suo stile caratterizzato da
sobrietà e volontà di fare parlare i fatti, Centro Software non ha celebrato
il suo 25° anno con eventi particolari,
ma è oggi orgogliosa di poter presentare, proprio a ridosso di questa ricorrenza, qualcosa che contribuisce a
dare il senso di ciò che l’ingegno italiano è capace di realizzare: è la versione 5.0 del suo prodotto di punta,
SAM-ERP2, frutto di oltre due anni
di analisi e sviluppo, con oltre 300
nuove funzioni e possibilità di accesso a tutti i processi aziendali anche
da tablet e smartphone, e con cui gli
Quando qualcosa destinato a morire
cambia ed evolve, anziché scomparire si anima di nuova vita, prende
nuovi e inaspettati significati. Succede alla Dismeco, azienda operante a
Marzabotto dal 1977, tra le prime in
Italia a specializzarsi in gestione, trattamento e avvio allo smaltimento di
rifiuti elettrici ed elettronici urbani e
speciali, pericolosi e non pericolosi.
É il luogo in cui la parola “recupero”
assume valore non solo economico,
scientifico e sociale, ma anche culturale e artistico. Già l’anno scorso,
in occasione dell’apertura del Borgo
Ecologico, impianto progettato da
Dismeco su una superficie di 42.000
metri quadri acquisiti dall’area della
ex Cartiera Burgo, l’azienda aveva
donato a tutti i collaboratori un calendario realizzato espressamente dal
pluripremiato artista bolognese Mattia Ruggeri. Un’opera d’arte stampata
in sole 50 copie, numerate e firmate.
Claudio Tedeschi, AD di Dismeco,
spiega questa scelta: “Cerchiamo di
avere un approccio diverso al tema
della sostenibilità – dice – l’obiettivo
è costruire un rapporto costante con
il territorio. Il calendario, che ha seguito un percorso evolutivo in questi
anni, è il primo prodotto del ‘Progetto Mecenarte’, con il quale vogliamo
stimolare le imprese a tornare ad
investire proponendosi come committente in campo artistico, magari
puntando sui giovani talenti locali,
ponendosi quindi in forma attiva,
propositiva e non episodica”. Perfettamente in linea con questa concezione del rapporto tra imprese e arte,
il Borgo Ecologico si propone come
un sito dove gli artisti che usano metalli o apparecchiature connesse al riciclo e altro ancora potranno esporre
le proprie opere. La realizzazione del
calendario 2014 è stata infatti affidata ad un artista la cui produzione
si basa soprattutto sull’uso di pezzi
interi o parti di “Hardware” di recupero.
Si tratta del giovane artista eritreo naturalizzato bolognese Adonai Sebhatu che, dopo il diploma alle Aldini
Valeriani e una breve esperienza come
progettista d’interni presso l’azienda
Leikos ha intrapreso un percorso fatto di componenti elettronici (mouse,
tv, grovigli di cavi) che caratterizzano
la scenografia in cui esprime la sua
ricerca concettuale. Nei suoi lavori
si ritrovano planimetrie di città monocrome fatte rivivere sotto gettate
di colore e figure che si propongono
come ibridi tra corpo umano e materiale elettronico, in contrasto, oppure
FARE 13
integrandosi in perfetta armonia, con
l’intento di rappresentare la dialettica
contemporanea che sussiste tra l’uomo e la macchina.
PER I SUOI 130 ANNI EDISON
PUNTA SULLE IDEE PER FAR
CRESCERE L’ITALIA CON IL
PREMIO “EDISON START”
In occasione dell’Anniversario dei
suoi 130 Anni, Edison punta sulle
nuove idee, lanciando il premio Edison Start. In palio 300 mila euro per
tre progetti nell’ambito dell’energia,
sviluppo sociale e smart communities. A partire dal 13 gennaio scorso i candidati possono presentare il
proprio progetto sulla piattaforma
web www.edisonstart.it e seguire le
diverse fasi del concorso che proclamerà i vincitori il 15 ottobre 2014.
Per facilitare lo sviluppo dei progetti,
Edison offrirà ai finalisti e ai vincitori
Andrea Prandi, Direttore Relazione Esterne
di Edison
un’attività di supporto e consulenza
da parte di un team dedicato, e finanzierà le migliori iniziative di ogni
14 FARE
categoria con 100.000 euro, per un
totale di 300.000 euro.
L’iniziativa è stata presentata a livello
locale lo scorso giovedì 6 febbraio,
nella sede di Unindustria Bologna,
da Andrea Prandi, Direttore Relazioni Esterne di Edison, e Massimo
Cavazza, Vice Presidente Nazionale
della Piccola Industria di Confindustria. “É un Premio che sicuramente
stimolerà la creatività dei nostri imprenditori e degli startupper, e che
magari darà l’opportunità a qualche
giovane di tirare fuori dal cassetto la
sua grande idea”, dichiara Cavazza.
Edison Start è anche una community
sul web dove tutti i progetti caricati
sulla piattaforma (www.edisonstart.it)
potranno essere condivisi, valutati e
arricchiti dalla rete insieme al comitato Edison.
Attiva dal 1883, Edison è la società
energetica più antica di Europa e ha
contribuito allo sviluppo del tessuto
industriale del nostro Paese portando
l’energia elettrica per la prima volta
in Europa continentale: un’innovazione straordinaria che ha cambiato
la vita degli italiani. Dopo 130 Anni,
Edison continua a investire sul progresso del Paese e con Edison Start
valorizza i progetti che favoriscono il
cambiamento, la competitività e lo
sviluppo di un futuro sostenibile.
Il bando è aperto a team di persone
fisiche (studenti e non), start up, micro e piccole imprese e organizzazioni non profit che svolgono la propria
attività da almeno due anni. I principali criteri di valutazione dei progetti
sono: innovazione, utilità rispetto al
bisogno cui intendono rispondere,
fattibilità, sostenibilità economica,
sociale e ambientale, replicabilità e
ricadute positive che il progetto è in
grado di generare per la collettività.
ELIOFOSSOLO: LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE PASSA
PER LA STAMPA 3D
C’è una nuova rivoluzione industriale in atto, condotta dalle nuove
tecnologie e da una in particolare: la
stampa 3D o a prototipazione rapi-
Il team di Eliofossolo lancia il service specializzato nella stampa 3D
da. Un procedimento solo apparentemente futuristico che garantisce
notevoli vantaggi a costi contenuti.
Protagonista di questa rivoluzione a
Bologna è Eliofossolo Srl, un’azienda attiva da oltre vent’anni nel campo della stampa digitale in piccolo e
grande formato, delle stampe offset
bianco/nero e colore, plottaggi, scansioni, rilegature e plastificazioni.
Di cosa si tratta? Una stampante 3D
consente di ottenere un oggetto finito fornendo alla stampante i dati
necessari, cioè con un disegno o un
progetto tridimensionale. La tecnica
usata è quella della manifattura additiva: da uno specifico file, l’oggetto
viene modellato uno strato alla volta
FARE 15
HERBOVITAL2: 30 ANNI DI EXPORT E MADE IN ITALY
Compie 30 anni Herbovital2, partner commerciale per l’export delle più importanti realtà industriali dell’interior design
made in Italy. In Russia è sbarcata nel 1990, quando il Muro
di Berlino era appena crollato e ancora non era chiaro cosa
sarebbe successo in quello sterminato territorio. Ma l’azienda bolognese ha deciso di
scommetterci, aprendo un
ufficio a Mosca per vendere prodotti di arredobagno
made in Italy.
Ed oggi, orgogliosamente,
alla soglia dei trent’anni di attività, dopo avere vissuto per
la seconda volta una grande
crisi mondiale, ha deciso che
questo è di nuovo il momento di investire, di stringere i
denti e, addirittura, di ingrandirsi. Herbovital2, infatti, oggi
ha uffici e logistica all’Interporto di Bologna e uffici di rappresentanza a Mosca e San Pietroburgo in Russia, a Kiev in
Ucraina, a Vilnius in Lituania, a Tbilisi in Georgia, a Baku in
Azerbaijan e a Nuova Delhi in India.
“Ho cominciato la mia attività imprenditoriale nel 1978 –
racconta il Presidente e fondatore Mario Beretta - quando
lasciai un lavoro da dipendente di un’azienda mantovana
per aprire la mia rappresentanza e vendere materiale termotecnico. Poi arrivarono la Jacuzzi pompe per piscine e
la decisione di lavorare per Herbovital, azienda del settore
della cosmesi che realizzava creme e lozioni per il corpo a
per sovrapposizione o stratificazione
di materiali plastici. Nella modellazione a deposizione fusa, cioè quella
utilizzata da Eliofossolo, un ugello
riscaldato fonde il materiale di fabbricazione e lo depone in modo da riprodurre il modello 3D. Inoltre, uno
scanner speciale rileva i volumi degli
oggetti, consentendo di ottenere una
16 FARE
base di estratti naturali di erbe medicinali. Loro producevano
creme e io dovevo progettare e costruire – continua Beretta – un centro estetico in cui utilizzarle. Erano gli anni ’80
e il settore dell’estetica non era sviluppato come oggi, ma
mi permise di avvicinarmi al mondo dell’arredobagno, così
creai Herbovital2 e cominciò
un’altra avventura che ha portato l’azienda ad essere oggi
un’importante realtà”, spiega
Beretta.
L’arrivo in Russia nel 1990,
infatti, dà un nuovo impulso
alla sua attività. Sono quelli
gli anni dell’esplosione di una
ricchezza senza pari nell’ex
Unione Sovietica. E Herbovital2 è già ben radicata sul
territorio e prende così il
volo. “La ricerca dei migliori
prodotti, dei materiali più belli, dei progetti più sofisticati, ci
ha permesso di avere clienti del calibro di sceicchi, artisti o
esponenti politici di livello internazionale”, conclude il Presidente Beretta. Ed è proprio grazie a tanta cura che Herbovital2 è diventata il punto di riferimento per le più grandi
e prestigiose case produttrici italiane per tutta l’ex Unione
Sovietica. Non solo per quanto riguarda l’arredobagno, ma
anche per Spa&Wellness, pavimenti e rivestimenti, per progetti sia residenziali che alberghieri.
riproduzione fedele e dettagliata perfino di una persona.
Le opportunità offerte da questo
sistema sono ovviamente innumerevoli, dal prototipo ad altissima definizione per l’oreficeria o la meccanica di precisione, alla riproduzione
di particolari ormai introvabili per
l’industria automobilistica e la ri-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cambistica; dai plastici per il mondo
dell’edilizia alle protesi mediche; dai
piccoli componenti per l’industria
della moda fino alle riproduzioni per
l’archeologia e la gestione museale;
fino ad arrivare al modellismo o al
semplice hobby. Analisi di casi complessi, test e simulazioni in campo
medico o industriale con componen-
ti che possiedano già le caratteristiche fisiche del prodotto finale non
saranno più gravati dagli alti costi
della prototipazione.
Lo scorso 4 novembre, durante una
puntata di Report, la giornalista Milena Gabanelli ha spiegato come la
tecnologia di stampa 3D permetterà
di abbattere i costi di produzione in
modo da poter concentrare le risorse
sulla valorizzazione dell’ideazione e
del design del prodotto. “La stampa
tradizionale non vive oggi un periodo favorevole – ammette Eliofossolo
– ma si può reagire alla crisi anche
lanciandosi in nuovi, rivoluzionari
progetti”.
DA ELSA SOLUTIONS BATTERIE PER LE ENERGIE RINNOVABILI
La ELSA Solutions continua il percorso di innovazione con nuovi prodotti dedicati al mondo delle energie
rinnovabili. La serie di batterie al litio Aliant stazionarie “EA”, pensata
specificatamente per applicazioni che
richiedano la massima durata, massima riserva di carica e una maggior
profondità di scarica rispetto alle batterie al piombo acido tradizionali, è
gestita in modo ottimale grazie all’elettronica integrata di protezione che
garantisce sicurezza e longevità.
Il modulo standard 12V 100Ah
garantisce prestazioni energetiche
equivalenti ad una batteria piombo
da 200Ah, pur potendo contare su
una durata nel tempo circa cinque
volte superiore (vita utile di 2.000
cicli con 80% Dod). Le celle utilizzate sono basate sulla chimica al Litio
Ferro Fosfato, una delle più sicure e
durature nel tempo tra le varie tecnologie al litio oggi commercialmente
disponibili.
Grazie a queste caratteristiche, questa
famiglia di prodotti è particolarmente indicata per soluzioni di accumulo
fotovoltaico o da altre fonti rinnovabili, oltre ovviamente a soluzioni di
piccola trazione elettrica ed applicazioni di energia e servizi per nautica e
veicoli ricreazionali.
Ulteriori informazioni disponibili sul
sito www.go-aliant.com oppure info@
go-aliant.com.
GAIT: OLTRE 60 ANNI DI STORIA SENZA MAI RINUNCIARE ALLA QUALITÀ
“Manteniamo un livello di qualità
e un’affidabilità che da sempre contraddistingue l’azienda. Riportare
la clientela a riconoscere il giusto
valore dei propri acquisti e garantire un adeguato servizio di vendita
sono impegni costanti ai quali non
vogliamo rinunciare”. A spiegarlo in
un’intervista per la rivista specialistica “Macchine e Utensili” è Massimo
Bonfiglioli, Marketing manager della
Gait, azienda specializzata nella progettazione e produzione di portautensili, relativi ricambi e attrezzature per macchine utensili. Con oltre
mezzo secolo di storia alle spalle e
Massimo Bonfiglioli Marketing manager di
Gait
guidata sempre dalla stessa proprietà,
la famiglia Ganzerla (giunta oggi alla
terza generazione), Gait ha fatto della
qualità di prodotto e di servizio due
pedine fondamentali per la propria
crescita. Nata nel 1960 costruendo
ricambi e portautensili per torni automatici e semi-automatici, l’azienda
negli ‘80 e ‘90 amplia la propria offerta di prodotto con l’inserimento
del programma mandrini Iso. Dal
2000 ad oggi la continua crescita ha
permesso il trasferimento nell’attuale
sede dove, su una superficie di 3.000
metri quadrati, è stato completato lo
sviluppo dell’importante gamma di
produzione. Numerosi articoli a catalogo in cui convergono sia l’ampia
scelta di pinze di serraggio e codoli di
aggancio, sia la diversificata linea di
coni e portautensili.
“È impensabile oggi – dichiara Bonfiglioli – poter soddisfare le esigenze
in ambito nazionale e internazionale
senza puntare su un costante aggiornamento tecnologico, da affiancare
necessariamente a supporto tecnico
e innovazione; ciò con il preciso fine
di mantenere un livello di qualità di
prodotto e di servizio adeguato alle
richieste del mercato”. La carta vincente, in un mercato estremamente
complesso, è l’alta qualità del prodotto: una caratteristica spesso in
controtendenza rispetto alle logiche
FARE 17
che hanno dominato in questi anni
di crisi economica.
“Il settore nel quale operiamo raccoglie molteplici aziende che offrono il
medesimo prodotto ad un range di
qualità che può essere molto diversificato.
In verità, il mercato ha visto scendere la qualità media in modo drastico
negli ultimi anni, e per certi versi il
consumatore ha cercato prezzi sempre più bassi perdendo qualsiasi riferimento di origine del prodotto
e indebolendo qualunque logica di
produzione”, osserva il Marketing
manager di Gait. L’altra leva imprescindibile è l’innovazione. “Prestare
attenzione all’aggiornamento tecnologico aiuta a mantenere un adeguato
livello di competitività nell’ottica di
fornire un prodotto proprio, innovativo e costruito con tecnologie all’avanguardia, autonomo, un prodotto
che abbia quindi una identità ben
definita e un preciso riferimento”,
conclude Bonfiglioli.
nuove eccellenze rilevanti in circa 70
settori informatici ogni anno.
Gartner ha definito Gecod “cool”
per il suo prodotto YouserCMS,
piattaforma digitale che si propone
come un middleware modulare per
applicazioni web e mobile orientata
a potenziare l’esperienza utente su
più canali di interazione in parallelo,
inclusi i Social Media, Smartphone
e Tablet, OpenAPI, SmartTV, ecc.
YouserCMS è un Content Management System che permette alle
imprese, anche di dimensione multinazionale, di gestire contenuti su
qualsiasi media digitale, garantendo
la centralità del profilo utente, una
integrazione costante con i sistemi legacy interni all’impresa (ERP, CRM,
Business Intelligence), e di esporre i
dati via web e mobile, abilitando una
elevata qualità della user experience
in senso multicanale, cross-mediale e
convergente.
Tra le raccomandazioni del rapporto
GECOD ELETTA “COOL VENDOR” 2013 DA GARTNER
La Digital Technology Company
Gecod nel 2013 è stata giudicata da
Gartner Inc. come l’unica impresa
italiana, su cinque totali nel mondo, rilevante per la classificazione di
“Cool Vendor” per il settore della
gestione dei contenuti digitali con la
sua Digital Platform: YouserCMS.
Gartner è una società multinazionale leader mondiale nella consulenza
strategica, ricerca e analisi nel campo
dell’Information Technology con oltre 60.000 clienti nel mondo. In ogni
Cool Vendors List, composta da circa
cinque partecipanti, Gartner segnala
18 FARE
Luca Brunetti, uno dei soci fondatori di Gecod insieme a Luca Amendola e Marco Pirruccio
“Cool Vendors in content Management 2013”, Gartner sottolinea l’importanza di distribuire una soluzione
middleware per migliorare l’offerta
web del cliente e la relativa attività
nel mobile, anziché provvedere alla
completa rielaborazione o alla sostituzione di un sito web esistente o di
un portale. Un approccio, quello di
YouserCMS, che può fornire un’implementazione più rapida e meno
costosa. L’acronimo stesso di Gecod
(gestione ecosistemi digitali) testimonia l’originale dedizione di tutta
la società fondata dai tre soci Luca
Amendola, Luca Brunetti e Marco
Pirruccio nella realizzazione della
piattaforma YouserCMS, sviluppata interamente in tecnologie open
source su base Java Enterprise.
“Per noi diventare Cool Vendors è
motivo di grande orgoglio e di valorizzazione dello sforzo fatto in questi anni per sviluppare un prodotto
capace di accelerare i processi di sviluppo di ecosistemi digitali articolati,
con approccio pervasivo ma graduale, nel rispetto della esperienza utente e delle ultime tecnologie digitali”
, affermano Luca Amendola, Luca
Brunetti e Marco Pirruccio, soci fondatori di Gecod. “Il nostro obiettivo
ora è di continuare lo sviluppo del
prodotto espandendoci all’estero”.
Anche grazie a YouserCMS, Gecod
ha chiuso l’esercizio passato con un
fatturato in crescita per oltre due milioni di euro.
GRUPPO CIEMME: CINQUE
ANNI ALL’INSEGNA DELLA
CRESCITA
Gruppo Ciemme, software house di
Calderara di Reno, ha festeggiato a
febbraio il primo significativo traguardo dei cinque anni di presenza
sul mercato e sul territorio.
“Cinque anni e ci siamo! Cinque
DA 50 ANNI KOMSA PROTEGGE IL RESPIRO DI CHI LAVORA
Un ambiente di lavoro sano lo si riconosce anzitutto dalla
qualità dell’aria che vi si respira. Lo sanno bene gli imprenditori Luigia Pessina e Pier Giorgio Amati che da 50 anni
hanno dedicato il loro impegno al miglioramento della salubrità nei luoghi di lavoro. Era il 1964 quando, in un piccolo
ufficio del centro di Bologna, Giorgio e Pessina Amati fondano l’agenzia commerciale di impianti anti inquinamento
aria, aspirazione fumi di saldatura, aspiratori e filtri industriali Komsa. Proprio grazie all’estro dei due fondatori,
all’epoca pionieri nel settore anti inquinamento trattamento
e depurazione dell’aria, ed all’incontro con Bill Nederman
titolare dell’azienda AB PH Nederman Svedese (leader
mondiale nel campo dell’aspirazione e filtrazione industriale), Komsa cresce e negli anni diventa leader italiano negli
impianti e sistemi di aspirazione ed abbattimento polveri
fumi di saldatura, gas di scarico e filtrazione dell’aria con
un unico obiettivo: migliorare gli ambienti di lavoro e salvaguardare la salute dei lavoratori.
Negli anni ‘70 la collaborazione con il gruppo Nederman si
consolida con lo sviluppo di numerosi progetti in aziende
italiane, mentre nel decennio successivo l’azienda si trasferisce a San Lazzaro di Savena nell’attuale sede più ampia. All’inizio degli anni ‘90 l’arch. Pier Giorgio Amati, figlio
di Giorgio e Luigia Amati, sviluppa il progetto dello studio di
consulenza Komsa. Negli anni 2000 lo studio, grazie a uno
stretto lavoro di equipe di tecnici e consulenti altamente
specializzati, cresce a vista d’occhio diventando leader italiano nella sicurezza degli impianti industriali di aspirazione
e filtrazione aria polveri fumi gas e degli impianti di aspirazione Atex offrendo soluzioni a 360° per la sicurezza delle
aziende. Nel 2010 Komsa si afferma a livello nazionale per
la professionalità e competenza in materia Atex (ambienti
potezialmente esplosivi) e di dispositivi di protezione dalle
esplosioni.
anni in cui l’azienda è cresciuta, è
cambiata e si è consolidata sul mercato”, afferma Luca Ferri, Amministratore unico di Gruppo Ciemme.
“Siamo nati l’11 febbraio 2009, da
subito come partner IBM, di cui oggi
“Noi crediamo che per dare risposte esaustive e soddisfacenti si debba guardare non solo al problema contingente
ma alla problematica nel suo insieme, al fine di poter sviluppare una strategia globale risolutiva sì del problema contingente, ma anche duratura nel tempo, economicamente
più vantaggiosa e nel rispetto delle norme vigenti. La sicurezza non ammette compromessi”, dichiara il Presidente
di Komsa, Pier Giorgio Amati, che da dieci anni sostiene in
prima persona un progetto sulla dislessia DSA. In particolare, l’impegno è rivolto alla divulgazione della conoscenza
delle difficoltà dei disturbi specifici di apprendimento, al fine
di creare le basi per un miglior ambiente di lavoro senza pre-
giudizi per i dislessici che s’inseriscono nei mondi aziendali
e di cui possono essere una risorsa preziosa ed importante
(maggiori info su www.agostinomappe.com).
sono fiero di essere Premier Business
Partner. Questo grazie alla professionalità e all’esperienza dei miei collaboratori e al riconoscimento dei
clienti. In questi anni abbiamo affiancato e aiutato più di 200 aziende,
© RIPRODUZIONE RISERVATA
principalmente in Emilia-Romagna,
ma coprendo tutto il nord Italia, con
clienti anche in Toscana e nelle Marche”, continua Ferri.
“Un altro dato di cui vado fiero è
quello relativo al fatturato che ab-
FARE 19
territorio e la cultura. Gruppo Ciemme, infatti, da ormai 4 anni ha consolidato un’importante collaborazione
con la Fondazione Teatro Comunale
di Bologna, supportandola nell’implementazione dell’infrastruttura di
collaborazione interna.
“Sono davvero orgoglioso di questa
collaborazione. Credo infatti che la
ricchezza di una città non sia data solamente da un valore economico, ma
anche dai valori culturali e sociali che
riesce ad esprimere”, conclude Luca
Ferri.
Luca Ferri, Amministratore Unico di Gruppo
Ciemme
biamo raggiunto. Dopo cinque anni
lo abbiamo incrementato di oltre il
50%, e non eravamo di certo partiti
bassi”, sottolinea Ferri. “Dall’inizio
la scelta è stata chiara: lavorare con
IBM e diventare un punto di riferimento per competenza, esperienza
e professionalità nel mondo Lotus
Domino e Notes. Ci siamo sempre
tenuti aggiornati sulle novità, abbiamo ottenuto certificazioni tecniche
e commerciali e allacciato numerose
partnership con aziende e produttori
internazionali per offrire un portfolio di soluzioni e strumenti completo, che coprisse tutte le esigenze
delle imprese che hanno impostato
la loro infrastruttura di messaggistica, di comunicazione e, soprattutto,
di collaborazione aziendale, sulla
piattaforma Lotus di IBM. Solo per
citarne alcune, siamo Elite Partner
di Crossware (Nuova Zelanda), il
primo partner italiano di Panagenda (Germania) e da sempre partner
di Extracomm”, evidenzia il CEO di
Gruppo Ciemme.
Da non dimenticare l’interesse per il
20 FARE
CON INLINGUA L’APPRENDIMENTO È ANCHE ONLINE
Senza barriere linguistiche, il mondo
è più vicino.
Lo insegna inlingua, una delle organizzazioni leader a livello mondiale
per l’apprendimento delle lingue,
con i suoi 345 centri in 39 Paesi
dell’Europa, Africa, Asia, America
del Nord e del Sud, e con oltre 40
anni di esperienza nel campo dell’insegnamento delle lingue.
La sede inlingua di Bologna è attiva sul territorio da ormai 25 anni:
dal 2005 rinnova annualmente la
propria Certificazione Qualità ISO
9001 (TUV Nord Cert. GmbH)
per la progettazione e lo svolgimento
di corsi di lingue ed è sede di esami
internazionali di certificazione della
lingua inglese (esami City&Guilds) e
della lingua italiana (PLIDA – Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri).
inlingua Bologna propone percorsi
di formazione linguistica per aziende e privati, per tutte le età (adulti,
bambini e ragazzi) e si occupa anche
di progettazione e rendicontazione
di percorsi linguistici finanziati dai
maggiori fondi interprofessionali
(Fondimpresa, Fondirigenti, Fondir, Fonarcom, Fondo For.te, ecc.).
Inoltre, progetta formazione aziendale seguendo un percorso rigoroso:
analisi dei bisogni formativi (Needs
Analysis), analisi del patrimonio
attuale di competenze linguistiche
(anche con Placement Test online),
identificazione e quantificazione del
gap formativo, studio dell’intervento
ottimale e definizione dei percorsi,
monitoraggio della docenza e dei
progressi tramite periodici Progress
Report, valutazione dei risultati raggiunti dai singoli, certificazione delle
competenze acquisite, validazione
Lo stand inlingua a Farete 2013
del piano e relazione finale.
Oltre ai vari servizi e tipologie di corsi in 14 lingue, diversificati per venire incontro a tutte le esigenze della
propria clientela, inlingua propone
anche novità in campo di formazione
linguistica, con l’utilizzo di strumenti e tecniche sempre più all’avanguardia.
Pur non dimenticando la formazione tradizionale in aula, con docenti
madrelingua qualificati, selezionati
e preparati dalla propria direzione
didattica interna, inlingua propone
oggi anche percorsi di apprendimen-
MINERVA EDIZIONI: 25 ANNI SCRITTI CON PASSIONE
“I libri sono come solide costruzioni. Durano per sempre”.
Forte di questa idea, nel 1989, Roberto Mugavero fondò Minerva Edizioni, scegliendo un nome che fa subito pensare
alla dea della
saggezza, e che
invece è dedicato al suo paese
d’origine,
Minerbio. La casa
editrice tocca
quest’anno
il
traguardo
del
primo quarto di
secolo e porta
avanti, come già
ai propri esordi,
lo slogan “Editori per passione”
perché la forza
dell’esperienza, Roberto Mugavero, fondatore di Minerva
il valore delle Edizioni
idee e la ricerca dell’eccellenza nella realizzazione dei progetti continuano ad essere la mission di questa “bottega”.
Mugavero, infatti, si ispira al luogo d’incontro privilegiato per
autori, committenza e lettori, che si ritrovano nella “bottega
dell’editore” per trasformare in realtà sogni, progetti, storie
di vita vissuta, studi accademici, reportage fotografici, narrativa e molto altro ancora.
Specializzata nella pubblicazione di Varia, Minerva Edizioni
oggi sfiora i 100 titoli l’anno, con un catalogo articolato in
diverse collane: Narrativa; La Nottola di Minerva per la saggistica politica; Sul filo di lana per lo sport; I gialli Minerva e
Profili criminali per i racconti noir; La criminologia; I misteri
di Minerva nel medianico; le collane Clessidra e Ritratti per
la storia e le biografie e, infine, la neonata collana di narra-
to online, tramite la propria piattaforma iOL inlingua OnLine Learning
e le lezioni Virtual WebClassroom,
lezioni a distanza tramite web (infor-
tiva Scintille, dedicata ai giovani scrittori italiani. Quando
parla del proprio percorso,
Mugavero mette sul tavolo
le qualità che, nel tempo, gli
hanno permesso di arrivare a
competere con i giganti dell’editoria italiana, conquistando
una solida fetta di mercato:
“Ci sono volute caparbietà,
passione, brillantezza e tanto
entusiasmo”, racconta.
“Il sacrificio dell’ape” è stato il primo romanzo pubblicato
per la serie “Scintille” scritto dal giovanissimo romano Giovanni Sinapi che narra di due amici e di due vite parallele.
Quella di Robert, fatta di ordine, raziocinio e corsa al successo, e quella di Peter, sognatore e sconclusionato bohémien.
Due esistenze in fuga dal proprio passato, incapaci di vivere
il presente.
A breve poi uscirà il secondo titolo della medesima collana scritto da un altro ragazzo cremonese, Marco Fornasari,
sulla tragedia dei nostri soldati in Grecia durante la Seconda
Guerra Mondiale dal titolo “CEFALONIA. L’esercito fantasma”.
Questo e molto altro ancora è
la Minerva Edizioni, una casa
editrice che nonostante la crisi
economica che si ripercuote anche nell’editoria è una eccellenza bolognese, nota in tutta Italia,
pronta a mille altre avventure
editoriali con la qualità e la passione di sempre.
mazioni su www.inlingua.it/bologna).
Associata ad Unindustria Bologna
dal 2012, inlingua Bologna ha già
partecipato a due edizioni di “Fa-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
rete” anche con Workshop dedicati
alla formazione e riserva quotazioni
speciali ed agevolate a tutte le aziende
associate.
FARE 21
MALOSSI, OLTRE 80 ANNI DI
STORIA SOTTO LA BANDIERA DELLA QUALITÀ
Passione per le moto e per l’impresa sono da sempre le vocazioni della
famiglia Malossi, brand leader nella
produzione di parti speciali per scooter e moto da ben tre generazioni.
La storia dell’azienda, il cui motto
si può riassumere nelle due parole
“migliorare sempre!”, inizia infatti
nel 1930, quando Armando Malossi
fonda a Bologna la Cicli e Moto Malossi, attività rivolta alla costruzione
di cicli e alla riparazione di moto.
Alessandra, Ugo e Andrea Malossi davanti
alla sede della storica azienda
Nel 1946 il primogenito Ugo entra
a far parte dell’azienda dove ormai si
ripara di tutto, si costruiscono biciclette e anche qualche ciclomotore, si
restaurano le moto militari, i residuati bellici e le vecchie moto scampate
alle requisizioni. Ed è proprio grazie
alla passione per i motori di Ugo che
la Malossi, di cui nel 1957 assume la
direzione, si dedica esclusivamente
alle moto passando dalla semplice
riparazione alla costruzione di parti
speciali. Inizia così la produzione della prima delle oltre 70 linee di prodotti che oggi l’azienda può vantare:
gli accessori per carburatori.
22 FARE
La sfera d’azione si allarga in seguito
alle auto e nel 1975 anche il fratello
di Ugo, Sandro, oggi Responsabile
marketing e manifestazioni sportive, entra a far parte della direzione
aziendale con il ruolo di Responsabile commerciale e la direzione dello sviluppo informatico. È nel 1978
che si compie la vera svolta con il
grande successo del primo kit di trasformazione per motore in scatola di
montaggio che dà il via ad un nuovo filone di produzione e fa sì che la
Malossi decida di puntare esclusivamente sugli impianti di carburatori
per moto.
Negli anni ‘80 l’azienda continua a
consolidarsi, acquisendo un numero importante di nuovi clienti esteri e incrementando notevolmente il
proprio volume di affari, e fanno il
loro ingresso in azienda anche i figli
di Ugo, Andrea e Alessandra, che assumono rispettivamente la Direzione
tecnica e quella commerciale. Negli
stessi anni inizia a prendere forma
anche l’aspetto sportivo dell’attività Malossi e vengono disputati veri
e propri Trofei ideati e organizzati
direttamente dall’azienda, che oggi
sono seguiti dal figlio di Sandro, Riccardo, entrato nella società con il ruolo di Responsabile della promozione
dell’immagine Malossi nell’ambito
delle manifestazioni sportive.
Oggi, dopo oltre 80 anni di lavoro
ininterrotto, Malossi si conferma leader mondiale nel settore ed è pronta
alle nuove sfide del futuro, grazie ai
suoi principali punti di forza: un prodotto completamente made in Italy
e il cui intero ciclo di produzione, a
partire dalla ricerca e dalla progettazione, fino alla costruzione degli
stampi e alle lavorazioni robotizzate,
per terminare con i collaudi in sala
prova e nei laboratori chimici e di
metrologia, è realizzato all’interno
dei propri stabilimenti.
INNOVAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE PER NUOVA TORNERIA ZANOTTI
Dopo quasi cinquant’anni di attività, l’esperienza è solo uno dei tanti
punti di forza della Nuova Torneria
Zanotti. I continui investimenti in
attrezzature moderne e all’avanguardia hanno permesso infatti a questa
realtà imprenditoriale di porsi tra le
eccellenze emiliane nell’ambito della produzione di particolari meccanici di alta precisione per industrie
di svariati settori. Ad aumentarne
ulteriormente l’efficienza i lavori di
ammodernamento e riorganizzazione interna, finalizzati ad un accrescimento delle performance operative e
logistiche, per rispondere in maniera
sempre più efficace alle richieste del
mercato mondiale. Nuova Torneria
Zanotti ha infatti avviato un importante processo di internazionalizzazione, che la vede protagonista nel
mercato nazionale ed europeo e oggetto di attenzione nel mercato mon-
Una immagine storica degli impianti di produzione di Nuova Torneria Zanotti
PHILIP MORRIS INTERNATIONAL ANNUNCIA INVESTIMENTO
DA 500 MILIONI DI EURO
Lo scorso 10 gennaio, Philip Morris International ha annunciato un investimento che ammonta a circa 500 milioni di
euro per la costruzione, nell’area di Bologna, di uno stabilimento-pilota e della sua prima fabbrica nell’Unione Europea e nel mondo per la produzione di prodotti a potenziale
rischio ridotto che sarà costruita nell’area industriale del
Martignone a Crespellano.
Una volta a regime, la capacità produttiva della fabbrica,
combinata a quella dello stabilimento-pilota, sarà in grado
di raggiungere i 30 miliardi di unità entro il 2016.
“Lo sviluppo e la realizzazione di prodotti a rischio ridotto
rappresenta un importante passo avanti per il raggiungimento dell’obiettivo di salute pubblica di riduzione del danno da fumo, un potenziale cambio di paradigma per l’intero
settore e una grande opportunità di crescita per Philip Morris International. L’investimento in questa prima fabbrica è
una tappa fondamentale nella nostra tabella di marcia per
rendere questi prodotti disponibili per i fumatori adulti”, ha
dichiarato André Calantzopoulos, Chief Executive Officer di
Philip Morris International. “L’investimento dimostra il nostro forte impegno nei confronti dell’Italia ed in particolare
nell’area di Bologna, che non solo è sede della nostra fabbrica per filtri all’avanguardia – Intertaba, sita a Zola Predosa – ma offre anche grandi infrastrutture e, soprattutto,
l’accesso a eccezionali talenti”.
Nella comunicazione ufficiale, Philip Morris International ha
spiegato che la costruzione della nuova fabbrica comincerà
da subito e durerà circa due anni. Una volta a pieno regime
darà lavoro a circa 600 persone. Lo stabilimento-pilota in
Intertaba a Zola Predosa (BO) è già in fase di ultimazione
e servirà come impianto di formazione tecnica e di produzione per i primi test di mercato. È importante sottolineare
che la maggior parte dei macchinari per la costruzione e la
produzione saranno acquistati da aziende italiane, a ulteriore beneficio
dell’economia
del Paese.
L’investimento di PMI nello
sviluppo e nella
rigorosa valutazione scientifica
di prodotti con il
potenziale di ridurre i rischi del
fumo per la salute va avanti da
più di un decennio. Comprende
una vasta gamma di piattafor- André Calantzopoulos, Chief Executive Offime di prodotto, cer di Philip Morris International
sia contenenti
tabacco che non. Nel novembre 2013 PMI ha annunciato
i suoi piani per accelerare la commercializzazione di una
delle sue piattaforme di prodotto a potenziale rischio ridotto nella seconda metà del 2014 in alcune città selezionate,
prima del lancio sul mercato nel 2015.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
diale. Un risultato frutto della qualità dunque, testimoniata anche dalla
certificazione ISO 9001 e garantita
da strumentazioni di controllo e
collaudo. Tutto questo, unitamente
a un rigoroso metodo operativo per
la verifica delle lavorazioni, ne fanno un interlocutore di riferimento
per molti partner prestigiosi. Nuova
Torneria Zanotti si pone come capo
commessa e garante del risultato finale, ed è per questo che presta la
massima attenzione al continuo aggiornamento delle apparecchiature
e all’abbattimento totale del rischio,
attraverso il controllo di ogni mini-
mo particolare assemblato. I numerosi macchinari ad alta tecnologia
e le personalizzazioni effettuate su
specifica richiesta sono tra le espressioni più compiute di quel made
in Italy così apprezzato nel mondo.
Altro elemento distintivo è la piena
sintonia dei vari comparti, con una
FARE 23
RENNER FESTEGGIA DIECI ANNI E SOGNA IN GRANDE
ALDROVANDI: COSTRUIRE FUTURO SU DIGNITÀ DEL LAVORO
“Qualcuno sostiene che il futuro non esiste: il futuro va costruito. Il futuro che abbiamo costruito dieci anni fa l’abbiamo fondato sulla dignità del lavoro. Il nostro impegno, dieci
anni dopo, rimane fedele a se stesso: guidare l’azienda con
il fine di impedire che qualcuno assapori il gusto amaro della
Il Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo durante le celebrazioni per i
Renner Italia
disoccupazione e di instillare l’orgoglio di far parte di Renner
Italia”.
Parole dell’amministratore delegato di Renner Italia, Lindo
Aldrovandi che, in occasione delle celebrazioni del decimo
anniversario dell’azienda, lo scorso 20 dicembre a Palazzo
Re Enzo, ha ripercorso le tappe e i traguardi di dieci anni di
attività, durante i quali l’azienda è cresciuta a ritmi sorprendenti (nel 2013 l’incremento del fatturato è stato del 15%,
cioè quasi 80 milioni di euro). Ma il successo dei numeri non
può prescindere da un’etica del lavoro fondata sulla dignità
della persona: “Le mie scelte sono sempre dettate da questo impegno che per me è un punto d’onore. Sento forte la
responsabilità di difendere il progresso di Renner Italia e la
certezza del lavoro di ciascuno. È il mio modo per dirvi dieci
volte grazie. È il mio modo di far sì che la fiamma di dieci anni
fa continui a illuminare il futuro di Renner Italia”, ha detto
Aldrovandi in un passaggio del suo discorso di fronte alla
platea di 650 invitati, tra dipendenti, buyers internazionali,
giornalisti e altri ospiti, in un Salone del Podestà per l’occasione declinato in azzurro brillante.
24 FARE
“Chi guida un’azienda, specie se ha la fortuna di vederla
crescere, per quanto possa sforzarsi di evitarlo, rischia di
allontanarsi dal punto di vista della gente con cui lavora ogni
giorno. Io non ho mai dimenticato cosa significa vivere in
una famiglia in cui si attende con trepidazione il giorno della
paga, in cui bisogna quotidianamente stringere
la cinghia e rimboccarsi le maniche”, ha ricordato l’ad dell’azienda di Minerbio, dove nel 2014 i
dipendenti avranno un premio equivalente a due
mensilità in più, derivanti dalla redistribuzione
degli utili e dai proventi del risparmio energetico.
“La nostra era ed è una fiamma folle, contagiosa
e visionaria”, ha affermato Aldrovandi. È lo spirito libero e selvaggio di Pegaso, il cavallo alato della mitologia cui si ispira il marchio Renner
(sulla volta del Salone del Podestà era riprodotta
la costellazione con la tecnologia del mapping).
Durante la serata, sul palco allestito nel Salone
del Podestà sono intervenuti anche il presidente
Renner Italia, Alexandre Cenacchi, il dg Renner
dieci anni di
Sayerlack, Marcelo Cenacchi, il vice presidente Renner Italia, Alberto Cocchi, che hanno
voluto ribadire il sostegno, l’apprezzamento e la fiducia nei
confronti dell’amministratore delegato, mentre il direttore
generale di Unindustria Bologna, Tiziana Ferrari, ha consegnato la targa per la celebrazione dell’anniversario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Direttore Generale di Unindustria Bologna, Tiziana Ferrari e l’Amministratore Delegato di Renner Italia, Lindo Aldrovandi
’
A
!
IT
L
E
O
A
L
Z
QU REZ IBI
P TT
VENDESI • AFFITTASI
Granarolo dell’Emilia
A
B
IM
Superficie complessiva area
m² 5.900
Località “Cadriano”
Via Bruno Buozzi
A soli km 4 uscita Bologna-Arcoveggio
della A13 PD-BO
g
Unità al Piano Terra ideali per
Esposizioni e attività Artigianali
da m² 250 a m² 800 ca., altezza m. 5,20 ca.
Ampio piazzale recintato ed illuminato.
L’illuminazione di Palazzo Sassoli de’ Bianchi a
Bologna realizzata
da 3Fal
Filippi
per ArtePrimo
Fiera
Unità
Piano
g
ideali per Uffici
da m² 70 a m² 900 ca..
Immobile nuovo, con finiture personalizzabili.
g
C.E. B, Ipe 11,56 kW/m³ anno.
Medicina
Località “Fossatone”
A pochi Km dalle uscite autostradali di:
Castel S. Pietro Terme della A14
e Bologna Interporto della A13
Superficie complessiva area
m² 74.000
h
Superficie per attività Industriali-Logistica
da m² 300 a m² 23.000 ca.
h
Altezza utile da m. 6,50 a m. 7,00 ca.,
struttura antisismica, con R 120'
h
Illuminazione a shed; possibilità di ribalte.
Ampi piazzali per manovra.
h
Personalizzazione degli immobili,
acquistando “chiavi in mano”.
C.E. progetto, Ipe 21,37 kW/m³ a.
FARE 25
Info: Pettenon S.
Tel. 0422.299311
• lefim.it
conseguente gestione efficiente e
moderna, capace di rispondere alle
esigenze di una larga e differenziata
clientela, attraverso il coinvolgimento di tutte le figure. “Siamo un’azienda a carattere familiare - sostiene la
Presidente Lalla Reschiglian Zanotti
- fortemente radicata alle proprie origini, che opera per ottenere il miglior
risultato coniugando ai saldi principi
tradizionali una efficace utilizzazione
dei moderni mezzi tecnologici. In un
mercato in rapida evoluzione, in cui
reattività, disponibilità, competenza
e versatilità sono requisiti irrinunciabili, investiamo da sempre nel coinvolgimento, nella formazione e nella
specializzazione del personale, considerando tutti gli operatori vero motore e risorsa strategica per il presente
e il futuro aziendale”.
DA PRIME BOLOGNA TOWER
UN NUOVO MODELLO DI FITNESS
Prime Bologna Tower, il terzo club
recante l’insegna Prime Fitness &
Beauty, dopo il capostipite, aperto
nel 2009 nel cuore di Bologna, e il
“satellite” di Castelmaggiore, è stato
inaugurato lo scorso 28 giugno all’interno dell’avveniristico Complesso
Torre Unipol. Il centro è composto
da cinque macro aree: quattro sale
destinate alle più attuali espressioni
del fitness collettivo; circa 1.000 metri quadrati dedicati all’allenamento
cardiovascolare e alla tonificazione
muscolare; una piscina da 25 metri
ideale per un ampio spettro di attività acquatiche; un’elegante area benessere con centro beauty, un salone di
hair style e infine, la grande terrazza
26 FARE
Prime Fitness nel complesso Bologna Tower
– con vasche idro-massaggio e docce rinfrescanti – che funge da solarium estivo e zona relax. L’intervista a
Francesco Iezzoni, direttore generale
dei club bolognesi, chiarisce meglio
l’idea imprenditoriale alla base del
progetto. Com’è nato il progetto
Prime Bologna? “Aprimmo il primo
club, in via Albiroli, con l’intento
di configurare un nuovo modello di
centro per il fitness, dove i soci potessero sentirsi al centro dell’attenzione
e potessero svolgere esercizio fisico
e dedicarsi al benessere sentendosi
a casa”. Come siete entrati nel settore fitness? “La nostra avventura in
questo mondo è incominciata cinque
anni fa a Milano proponendo a potenziali finanziatori la presentazione
del nostro concept che è lo stesso di
oggi, a dimostrazione che abbiamo,
da sempre, una chiara idea del nostro
modello di business”. Come vi posizionate sul mercato, quale strategia
attuate e con quali risultati? “Proponiamo i nostri tre club a un prezzo
accessibile che, mediamente, su base
mensile, è pari a 100 euro nel club
di Via Albiroli, 80 al Prime Bologna
Tower e tra i 65 e i 70 a Castelmaggiore. Il tasso di fidelizzazione, su cui
puntiamo più che sul turnover, talvolta supera il 60%”. In che cosa vi
distinguete e vi sentite unici?
“Qui il socio è una persona,
non un numero e non a caso,
sin dall’apertura, un membro
dello staff si occupa di pubbliche relazioni. Prestiamo
molta cura nella scelta del
personale, che spesso selezioniamo tra gente che ha maturato un’esperienza in settori più evoluti del nostro, in
special modo per la capacità
di relazionarsi con i clienti.
Inoltre tutti i nostri istruttori sono
laureati in Scienze Motorie, requisito
che rimane, seppur indispensabile,
non sufficiente”. Perché avete scelto questa location per il terzo club
Prime? “Abbiamo deciso di aprire
il Prime Bologna Tower all’interno
dell’avveniristico Complesso della
Torre Unipol innanzitutto perché si
trova in una zona nevralgica della città, nella quale transitano e lavorano
molte persone. In secondo luogo, la
bellezza della struttura parla da sola”.
LA SICUREZZA È UN VANTAGGIO: LO INSEGNA PROLEVEN
Migliorare la qualità della vita e del
lavoro. È questa la mission di Proleven che già dal proprio nome (dall’unione del latino pro e dell’olandese
leven: “per la vita”) descrive bene
l’intento di valorizzare la qualità e
l’affidabilità dei prodotti commercializzati, selezionandoli e testandoli periodicamente, e la professionalità nei
servizi di consulenza e formazione,
appunto per la vita. Realtà dinamica
e creativa, Proleven è l’ideatrice del
primo corso di aggiornamento per
“FOOD IMMERSION” A BOLOGNA CON LA SCIENZA IN PIAZZA
Sarà l’alimentazione il filo conduttore della nona edizione di
“La Scienza in Piazza”, la manifestazione di diffusione della
cultura scientifica organizzata dalla Fondazione Marino Golinelli in collaborazione con il Comune di Bologna, che torna
sotto le Due Torri dal 28 marzo al 13 aprile 2014. Una vera e
propria “Food Immersion” con oltre 100 eventi tra mostre,
spettacoli, incontri e laboratori interattivi nel corso dei quali
si parlerà di nutrizione e lotta allo spreco, esplorazione del
gusto e cibo come opportunità di scambio culturale, consumo consapevole e sostenibilità.
Il tema dell’edizione 2014 raccoglie idealmente il testimone della sfida lanciata dalla grande mostra “Gola, Arte e
Scienza del gusto” organizzata dalla Fondazione Golinelli
in partnership con la Triennale di Milano, in programma a
Milano fino al 12 marzo, che indaga le molteplici implicazioni del rapporto tra cibo e piacere. Per 17 giornate il centro storico di Bologna (Palazzo d’Accursio, Biblioteca Sala
Borsa, START-Laboratorio di Culture Creative, Manifattura
delle Arti, Piazza Nettuno e Piazza Galvani) e i Quartieri Borgo Panigale, Porto, Santo Stefano, San Donato e Reno si
trasformeranno in un grande Science Centre che coinvolgerà come sempre il pubblico di ogni età (da 2 a 99 anni),
ma avrà una diffusione delle attività più estesa sul territorio
metropolitano.
I dialoghi, le tavole rotonde, i workshop, gli incontri con gli
autori e gli spettacoli permetteranno di approfondire gli
aspetti simbolici e culturali legati al consumo e alla produzione del cibo e di mettere in evidenza le sfide etiche e
sociali che la società contemporanea si trova ad affrontare
per garantire l’accesso al cibo alla popolazione mondiale
in modo sostenibile. I laboratori hands-on, le mostre e le
esposizioni, le attività interattive e gli eventi animati approfondiranno maggiormente il punto di vista scientifico e tec-
RLS (Rappresentante dei Lavoratori
per la Sicurezza) di quattro ore, il 10
marzo 2014 a Casalecchio di Reno,
completamente gratuito. L’azienda
con a capo un giovane amministratore, Matteo R. Milanesi, ha nel cuore
un’idea di sicurezza a tutto tondo,
nologico, valorizzando la ricerca dei laboratori internazionali
e le applicazioni possibili in ambito agronomico, botanico,
medico, sanitario. Il Children Center di La Scienza in Piazza,
realizzato presso START-Laboratorio di Culture Creative e
rivolto ad un pubblico dai 2 agli 11 anni, ospiterà animazioni,
giochi, quiz e video, che faranno scoprire ai più piccoli quanta scienza c’è negli alimenti.
La Scienza in Piazza è fulcro di sinergie e collaborazioni, con
più di 70 partner tra Istituti di ricerca, enti culturali e Musei
italiani e stranieri, e affronterà con una visione ampia e diversificata le tematiche collegate a EXPO 2015. Fa parte del
programma pluriennale (2011-2015) di Fondazione Marino
Golinelli dal titolo “La Cultura nutre il Pianeta” che si rivolge
alla collettività e in particolare alle nuove generazioni. Informazioni: www.lascienzainpiazza.it
che significa fornire alle imprese
clienti un progetto di sicurezza che
spazia dalla consulenza alla formazione, alla presenza in sede di un defibrillatore salvavita e di medicazioni
di qualità. È proprio questa, infatti,
la seconda divisione di Proleven, di-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
venuta lo scorso anno distributrice
dei defibrillatori Primedic, marchio
di eccellenza nel campo della defibrillazione cardiaca. Lo conferma
l’amministratore di Proleven: “La
nostra forza sta nel fornire alle aziende un servizio completo, quell’idea
FARE 27
Lo stand Proleven a Farete2013
di sicurezza che si traduce in una
migliore gestione e, di riflesso, in un
vantaggio competitivo. Nell’organizzare il corso per RLS gratuito del 10
marzo il nostro obiettivo è proprio
quello di trasmettere questa idea di
sicurezza, fornendo alle imprese l’enorme vantaggio di poter aggiornare
la formazione dei loro RLS a costo
zero, senza rinunciare però alla nostra qualità nella formazione”, spiega
Milanesi.
A tutte le aziende associate a Unindustria Bologna, inoltre, Proleven
propone una convenzione con riduzioni del 20-30% sulle quote di partecipazione ai corsi, tra i quali, per
citarne alcuni, il corso di formazione
per dirigenti che prenderà avvio ad
aprile e i corsi antincendio, primo
soccorso e BLS-D per l’utilizzo del
defibrillatore.
DA SAECO NASCE “MOLTIO”, LA MACCHINA PER GLI
AMANTI DEL CAFFÈ
Le macchine Saeco sono progettate
da veri “coffee lovers”, persone che
amano il caffè e che trasmettono
questa passione nelle proprie creazioni. Dalle loro mani esperte nascono
grandi innovazioni, come Moltio,
una macchina automatica pensata
per offrire esperienze di gusto sem-
28 FARE
pre nuove nella comodità di casa.
Dal caffè espresso alle bevande a base
di latte, dalle miscele più delicate a
quelle più corpose e avvolgenti, la rivoluzione di Moltio è racchiusa nel
suo nuovo contenitore di chicchi removibile grazie al quale gli intenditori possono passare da una combinazione all’altra con un semplice gesto.
La magia del caffè sta infatti nei
chicchi che compongono le diverse
miscele e che creano diversi tipi di
espresso: la possibilità di sostituire
i contenitori di tali chicchi permette di scegliere ogni volta la miscela
La nuova macchina del caffè Moltio, targata
Saeco
preferita. Arabica o robusta, con tostatura media o dark. Il contenitore
removibile da 290 grammi è dotato
di un sistema di bloccaggio che consente di rimuoverlo e inserirlo con la
massima semplicità. Può essere riposto in frigorifero per garantire una
migliore conservazione dei chicchi e,
mentre il suo coperchio in silicio ne
garantisce la freschezza, il materiale
resistente ai raggi UV ne mantiene
intatto l’aroma. Inoltre, le macine in
ceramica brevettate assicurano una
perfetta macinatura, senza rischio di
surriscaldamento. Sono disponibili
fino a cinque differenti impostazioni
di macinatura per ogni preferenza.
Infine, l’esclusivo “Saeco Adapting
System” regola automaticamente la
macinatura di ogni tipo di caffè. La
funzione memo permette, grazie ad
un’interfaccia intuitiva, di memorizzare facilmente le impostazioni di intensità, temperatura e lunghezza per
avere sempre la propria bevanda con
tutte le caratteristiche preferite. Il
design esclusivo, con le finiture nero
e silver, fanno di Moltio un oggetto
da esibire nelle zone living della casa.
Anche la pulizia e la manutenzione
sono state pensate per essere estremamente semplici e veloci, e il ciclo
di lavaggio e decalcificazione sono
automatici. Infatti grazie al comodo
accesso frontale, è possibile rimuovere con facilità il gruppo caffè per procedere con le operazioni di pulizia.
La griglia raccogli gocce e i cassetto
raccogli fondi, infine, possono essere
lavati comodamente in lavastoviglie.
SEGAFREDO ZANETTI FORNITORE UFFICIALE A SOCHI
2014
“Citius!, Altius!, Fortius!”. Il motto
adottato dal Comitato Olimpico Internazionale fin dalla sua fondazione
nel 1894, ben si addice allo spirito
con cui Segafredo Zanetti affronta
ogni giorno nuove sfide. In questo
caso rinnovando e consolidando la
propria presenza nei massimi eventi
sportivi mondiali, in qualità di Fornitore Ufficiale di Casa Italia Coni ai
Giochi Olimpici Invernali di Sochi.
Dal 7 al 23 febbraio 2014 la Russia
FARE 29
Segafredo fornitore ufficiale di Casa Italia ai
Giochi Olimpici di Sochi
ha ospitato infatti la XXII edizione
delle Olimpiadi Invernali, nella quale i migliori atleti del mondo - insieme ad atleti provenienti da tutti e
cinque i continenti che partecipano
impegnandosi al meglio delle proprie
possibilità in pieno spirito decoubertiniano - si sono sfidati nelle 15
discipline che costituiscono gli sport
invernali. Il caffè Segafredo è stato
degustato nelle due sedi di Casa Italia
allestite all’interno del Parco Olimpico a Sochi (dove si sono svolti gli
sport del ghiaccio) e a Rosa Khutor
(dove hanno avuto luogo quelli della
neve). Così come accade da tempo
nel calcio, il miglior caffè accompagna dunque non soltanto gli atleti
Azzurri, ma l’intera delegazione italiana: dai tecnici ai medici, dai dirigenti sportivi ai giornalisti, affinché
possa puntare sempre “Più veloce!
più in alto! più forte!”.
SERMA, UTENSILI DIAMANTATI NEL SEGNO DELLA
CONTINUITÀ FAMILIARE
“Stiamo puntando in maniera importante verso mercati europei quali
Svizzera, Germania, Svezia e Francia,
dove la ripresa industriale è più forte”. È ottimista Gianni Giovannini,
fondatore (insieme ad un altro ex-so-
30 FARE
cio) e titolare della Serma Srl, azienda
che dal 1982 commercializza prodotti abrasivi e che oggi, nel segno della continuità, prosegue nell’attività
di famiglia con la presenza dei suoi
tre figli. “I primi 30 anni sono serviti per il consolidamento di Serma
sul mercato italiano, i prossimi 30 ci
vedranno affrontare la sfida dell’internazionalizzazione con i nostri prodotti”, spiega orgoglioso Roberto, il
maggiore dei fratelli, che ricopre il
ruolo di direttore commerciale. Dal
1998, infatti, Serma produce utensili diamantati per tutti i processi
di rettifica e dal 2010 ha iniziato la
fabbricazione di utensili in diamante
policristallino PCD. “Negli ultimi
tre anni, nonostante la crisi del mercato italiano, abbiamo continuato ad
Il team di Serma: il fondatore Gianni Giovannini e i figli Roberto, Andrea e Matteo
investire in macchinari, ricerca e sviluppo e tecnologia”, commenta il fratello Andrea, responsabile di produzione. “Abbiamo da poco installato
un nuovo tridimensionale della Zeiss
per il collaudo dei nostri particolari
e la sala metrologica all’avanguardia
garantisce una precisione al millesimo di millimetro”, aggiunge.
“I nostri processi sono codificati in
base alla ISO 9001 con cui siamo
certificati dal 2001, per garantire e
offrire ai nostri clienti una qualità
tra le più alte del settore”, sottolinea
il titolare Gianni. Non è certamente
un caso se Serma è codificata presso
i più importanti gruppi industriali
italiani come Fiat, Bosch, Gruppo
Carraro piuttosto che SKF, solo per
citarne alcuni: “Stiamo cominciando
a fornire anche colossi esteri come
Rolex, CW Bearing e Myonik”, precisa Matteo, il terzo figlio, che segue
la rete di agenti rappresentanti.
Il rapporto con il territorio bolognese, però, è fondamentale: “È qui che
Serma è nata ed è qui che si trovano i nostri clienti storici. Abbiamo
da poco ampliato l’area produttiva
su altri 250 mq e abbiamo installato
due nuove macchine per EDM con
cui vogliamo proporci come nuovo
riferimento per quei clienti del territorio che hanno necessità di eseguire
lavorazioni conto/terzi”, evidenzia
Gianni Giovannini. L’azienda oggi
è composta da 15 dipendenti e può
contare su una rete commerciale di
12 agenti plurimandatari. È Roberto a ribadire la filosofia di Serma:
“La velocità nelle risposte al cliente,
il supporto tecnico e la qualità che
possiamo offrire sono il nostro tratto caratteristico: con questi valori in
mente potremo raggiungere traguardi straordinari”, conclude.
SOLAIR E CIRI ICT INSIEME
PER INNOVARE
A un anno dall’inizio della collaborazione tra Solair, società sviluppatrice
di una piattaforma software “intelligente” per sviluppare applicazioni
cloud e per il mondo dell’Internet
of Things, e CIRI ICT, Centro di
ricerca industriale sull’ICT dell’Università di Bologna, si segnalano già
importanti risultati e nuove interessanti prospettive che premiano questo esempio concreto di collaborazione attiva tra azienda e Università. “Il
gruppo di ricercatori del CIRI, particolarmente attivo sulle tematiche
del cloud computing e della gestione
delle reti – dice Valeria Naldi, Direttrice Sviluppo Soluzioni Solair – ha
sviluppato il nostro motore di ricerca
e ci ha sostenuto nella scelta dell’infrastruttura cloud, Microsoft Azure,
grazie ad un’attenta analisi dei diversi
fornitori. Oggi sta approfondendo
l’analisi della sicurezza legata all’utilizzo del cloud e la gestione della ricerca di documenti/testi”.
La collaborazione con il CIRI ICT è
molto stretta e i suoi ricercatori sono
considerati una parte integrante e organica dell’azienda. Inoltre, l’opportunità di confronto periodico con i
vo prefissato, sia in termini di completezza del prototipo realizzato sia
in termini di sua efficienza runtime”.
“La mia massima aspirazione è arrivare a creare un centro di eccellenza
informatica in Italia – conclude Tom
Davis, CEO di Solair – ho lavorato
in diversi Paesi negli anni passati e
devo dire che qui ci sono grandissime competenze informatiche e tecnologiche, nulla da invidiare a US e
Germania. Noi non solo scriviamo i
prodotti in Italia, ma decidiamo qui
anche le linee strategiche di marketing e vendita sia per l’Italia che per
l’estero. Il CIRI ICT è sicuramente la
prova delle competenze elevate su cui
le aziende italiane possono contare
per aumentare la loro competitività
e promuovere innovazione”.
TAGLIAVINI: OLTRE 50 ANNI
ALL’AVANGUARDIA NEGLI
IMPIANTI IDROSANITARI
Valeria Naldi, Direttrice R & S di Solair
professori dell’Università facilita lo
scambio e la condivisione di informazioni molto importanti. Spiega infatti Paolo Bellavista, Professore Associato del Dip. Informatica - Scienza e
Ingegneria e responsabile scientifico
della collaborazione con Solair, che
“ogni progetto viene seguito con la
massima cura possibile durante la sua
evoluzione, dalle sue fasi embrionali,
fino al raggiungimento dell’obbietti-
“Il 26 luglio 1963, l’azienda artigiana
Tagliavini Franco veniva iscritta alla
Camera di Commercio con la qualifica di ‘Lavori da fontaniere’, che
definiva l’ambito di attività idraulica.
Com’è accaduto spesso a tanti imprenditori di questa regione, anche
mio padre aveva incominciato l’attività in un garage di appena otto metri quadrati”.
Lo racconta Claudio Tagliavini,
facendo un bilancio dell’attività
all’indomani dei 50 anni compiuti
dall’azienda, che fu una delle prime a
Bologna a realizzare impianti a energie rinnovabili utilizzando le risorse
della natura. “Oggi, l’azienda ha una
struttura di quasi 500 metri quadrati, con 15 collaboratori specializzati
e un parco furgoni in viaggio per le
strade dell’Emilia Romagna con il
marchio Tagliavini. Il nostro core
business rimane la realizzazione di
impianti idrosanitari, ma abbiamo
ampliato gli ambiti d’intervento ai
lavori edili completi, avvalendoci di
nostri professionisti di fiducia”, prosegue Tagliavini. Sempre più spesso,
infatti, “i clienti chiedono lavori cosiddetti finiti, poiché è più complesso scegliere di volta in volta artigiani
qualificati e puntuali e seguire l’organizzazione dei singoli lavori. Con il
nostro intervento, il cliente può valutare e programmare uno scadenziario
dei lavori con l’utilizzo delle tecnologie più aggiornate e con un miglioramento dell’efficienza dell’edificio
grazie a un’offerta articolata, che ha
anche il vantaggio di presentare preventivi più chiari e precisi”. Da venticinque anni, ad esempio, “montiamo pannelli solari per la produzione
di acqua calda. Abbiamo così messo a
punto un dispositivo per il suo recupero e per il ricambio dell’aria, che si
traduce in un notevole risparmio di
gas”, spiega ancora Claudio Tagliavini. “Abbiamo anche progettato una
parabola termica, che concentra in sé
i raggi solari muovendosi lungo due
assi di rotazione per acquisire la maggiore quantità possibile di energia. In
questo modo viene prodotta l’acqua
Franco e Claudio Tagliavini
FARE 31
calda che può essere utilizzata sia per
il riscaldamento delle abitazioni sia
per uso sanitario”.
Ma in casa Tagliavini, l’attenzione
verso l’innovazione da sempre va di
pari passo con la formazione tecnica. “Ho sempre ritenuto essenziale
trasmettere, in particolare ai giovani,
l’esperienza che abbiamo acquisito
negli anni, per questo è indispensabile la formazione tecnica nelle scuole,
soprattutto professionali. Abbiamo
sempre più bisogno di giovani tecnici qualificati”, prosegue Tagliavini.
“Purtroppo, negli anni scorsi, è stato
diffuso in Italia un grave pregiudizio
sulla formazione tecnica, che derivava da una falsa contrapposizione
con la formazione umanistica. Non
può esserci lavoro senza scuola, senza
sicurezza o senza preparazione tecnico-professionale. Apriamo la mente
anche noi adulti, se vogliamo essere
credibili e autorevoli con le nuove
generazioni. La cultura dà un contributo essenziale alla stessa manualità e
migliora qualsiasi progetto”, conclude Tagliavini.
GLI OCCHI DI TELEIMPIANTI
VIGILANO SULLE DUE TORRI
Anche la Torre degli Asinelli dorme
sonni più tranquilli, grazie a Teleimpianti.
Nei mesi scorsi si sono infatti conclusi i lavori per la protezione del monumento simbolo di Bologna, sostenuti
dalla Fondazione Enzo Hruby di Milano e realizzati da Teleimpianti SpA,
società specializzata nella progettazione, installazione e manutenzione
di sistemi di sicurezza.
L’azienda bolognese interviene per
la seconda volta in meno di un anno
32 FARE
Giulia Barcelloni-Corte con il sindaco di Bologna, Virginio Merola
nella nostra città, dove ha già realizzato il sistema di videosorveglianza
nel Santuario della Beata Vergine di
San Luca. La sicurezza della Torre
degli Asinelli è garantita da una soluzione integrata in grado di rilevare
ogni tentativo di intrusione, da un
sistema antincendio di grande importanza considerato che la Torre è
per forme e materiali molto esposta
al pericolo incendio e da un avanzato
sistema di videosorveglianza che permette di controllare i flussi di turisti
e i passaggi più impervi, in grado di
offrire, in caso di necessità, un valido supporto alle indagini delle Forze
dell’Ordine. In particolare cinque
sono le telecamere in esterno: due
sulla sommità, per la ripresa del camminamento panoramico, una a piano terra che riprende l’ingresso, e due
sulla prima cornice, a controllo delle
strumentazioni che sorvegliano lo
stato sia della Torre degli Asinelli che
della Garisenda. L’intero sistema di
videosorveglianza, costituito da telecamere antivandalo Day&Night che
permettono la visione anche di notte
tramite illuminatori a raggi infrarossi, è collegato a un videoregistratore
a 8 canali che può essere collegato a
internet. Tutte le immagini riprese
sono registrate in modalità digitale
ad alta definizione 24 ore su 24, 365
giorni all’anno. Già nei primi mesi si
sono visti i risultati dell’aver installato le telecamere: i vandalismi opera
dei writers si sono completamente
annullati. Considerato il grande valore storico-artistico del contesto è
stata posta la massima attenzione nel
mimetizzare le apparecchiature di
sicurezza nel rispetto della struttura
architettonica. “L’intervento svolto
sulla Torre Asinelli – ha dichiarato il
sindaco di Bologna, Virginio Merola
- è l’esempio di come una stretta e
proficua collaborazione tra pubblico
e privato possa portare dei benefici a
vantaggio di tutta la cittadinanza”.
TOUCHÉ PREMIATA AL CONCORSO “PAROLE D’IMPRESA”
Quando in azienda si parla di sicurezza, meglio non fare troppe acrobazie. Nessun dirigente vorrebbe far
correre ai propri dipendenti gli stessi
rischi a cui è sottoposto un circense.
Su questo concetto è basata l’idea
pubblicitaria e di comunicazione realizzata da Touché e declinata in campagna stampa: brochure di 34 pagine
tradotte in tre lingue, minisito internet dedicato e direct mailing inviato ad aziende in target. Con questo
progetto l’agenzia di comunicazione
nata a Bologna nel 2006 ha conquistato il primo posto di categoria alla
prima edizione di “Parole d’Impresa”, il concorso che premia il miglior
progetto di comunicazione pubblicitaria su carta stampata, promosso
e organizzato da Piccola Industria
Confindustria e UPA con il sostegno
del Sole 24 Ore e in collaborazione
con la rivista “L’imprenditore”. La
campagna pubblicitaria è stata com-
PRONTO INTERVENTO
Tel.
051 731 110 r.a.
✆ 800-010815
numero verde
Spurgo Pozzi
Disotturazioni
Pulizie colonne di scarico
Pulizia canalizzazioni
Lavaggio strade
Pulizia cisterne
Bonifiche ambientali
Aspirazione fanghi
Trasporti: A.D.R., Rifiuti speciali e pericolosi
RELINING
SISTEMA DI RISANAMENTO
NON DISTRUTTIVO
Reg. N. 2206
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
società attestata da
DIVISIONE TELECAMERE E RISANAMENTO
Servizio detector
Geofono cercaperdite e localizzatore di tubazioni
Spazzatrici per strada e piazzali
Cestello elevatore
Fognature da D 2,5 a D 150 cm con rilievi planimetrici
Canne fumarie, colonne di scarico, condotte di aerazione
Rilascio di VHS, DVD em su richiesta, relazione tecnica
FARE 33
40011 ANZOLA EMILIA (BO) - Via Amedeo Zanini, 2-4 - Fax 051.731613
[email protected]
UMANA, OCCHI PUNTATI
SUL LEGAME TRA RETI D’IMPRESA E RISORSE UMANE
Luca d’Alesio premiato da Lorenzo Sassoli
de Bianchi e Vincenzo Boccia
missionata da I.M.A. (Industria Metalmeccanica Adriatica) di Tortoreto,
un’azienda leader nazionale e internazionale nella fabbricazione di scale in
alluminio e piattaforme aeree che nel
corso del 2013 ha lanciato “Elevah”,
nuova linea di scale elettriche semoventi. Sono state inviate alle aziende
interessate 20.000 buste contenenti
un sacchetto di pop-corn da microonde, e dei biglietti del circo che invitano a non gustarsi mai spettacoli
pericolosi per la propria azienda. Il
primo premio è stato consegnato a
Luca d’Alesio, direttore creativo e titolare di Touché, da Lorenzo Sassoli
de Bianchi, presidente UPA, e Vincenzo Boccia, ex presidente Piccola
Industria Confindustria, lo scorso
26 novembre nella sede del Sole 24
Ore a Milano. Touché è una “creative task force”, una nuova concezione
di agenzia di pubblicità indipendente, snella e flessibile, dove un team
di copywriter, art director, designer,
planner e professionisti della comunicazione sono uniti dalla passione
più maniacale per la creatività e lavorano ogni giorno per creare una
nuova immagine di comunicazione
concentrandosi sulle idee in grado di
catturare l’attenzione del pubblico,
il consumatore, il cliente finale delle
aziende.
34 FARE
Il fenomeno delle Reti d’Impresa
ha vissuto una consistente crescita
nell’ultimo anno, passando dalle 553
reti di ottobre 2012 alle 1.167 dello
stesso mese del 2013. Un successo
considerevole per uno strumento relativamente recente (la sua introduzione è datata 2009), capace di offrire
a piccole e medie imprese la possibilità di affrontare sfide che prima
erano fuori dalla loro portata, e che
coinvolge anche il territorio di Bologna, attualmente la quarta provincia
d’Italia per numero di contratti stipulati (106 contratti di rete, per un
totale di 206 soggetti aderenti). Un
fenomeno di grande interesse, come
sa bene l’Agenzia per il Lavoro Umana che, a dicembre scorso, ha organizzato nella sede di Assolombarda a
Milano il convegno “Reti d’impresa
e gestione delle risorse umane”. L’evento ha ospitato gli interventi di
diverse autorità del sistema Confindustria e del mondo imprenditoriale,
tra le quali la testimonianza di Ivano
Corsini, Presidente della rete Autebo,
aggregazione di 11 imprese nata con
il supporto di Unindustria Bologna
e prima rete certificata d’Italia. Il
convegno ha sottolineato come dalle
opportunità offerte dalla normativa
sul contratto di rete, quali il distacco
e la codatorialità, siano emerse nuove esigenze: come ottimizzare la gestione del personale della rete, come
formare i collaboratori, come gestirli e valorizzarli. A fronte di queste
necessità, è stato evidenziato come
la somministrazione sia un servizio
molto utile al “mercato del lavoro
all’interno della rete”: un mercato
per il quale Umana ha elaborato una
proposta costruita appositamente,
candidandosi a diventare quasi l’ufficio del personale della rete. Una
regia capace di garantire attraverso
gli strumenti della buona flessibilità
l’alta competitività delle imprese aderenti, che possono così dedicarsi allo
scopo comune nella certezza di avere
un supporto professionale e tutelante nella selezione, nella formazione,
nell’inserimento ed in particolare
nella gestione del personale. Umana ha chiuso positivamente il 2013
a Bologna, provincia nella quale è
presente con tre filiali: Bologna, Casalecchio di Reno e Granarolo dell’Emilia. Attenzione al cliente e qualità
del servizio offerto l’hanno portata
ad essere interlocutore di riferimento non solo per un numero sempre
maggiore di aziende, in particolare
nel settore metalmeccanico, nell’alimentare, nel turismo e nell’ICT, ma
anche per le stesse famiglie bolognesi, tramite la propria area specialistica
servizi alla persona. È inoltre in essere
un accordo con Unindustria Bologna
per garantire alle imprese associate condizioni agevolate nell’utilizzo
dei servizi di somministrazione, sia a
tempo determinato che indeterminato (staff leasing), ricerca e selezione,
formazione e outplacement.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FARE 35
L’integrazione dei sistemi informativi e
l’impatto sul controllo di gestione
La turbolenta situazione ambientale, che già caratterizzava le
opera, con il duplice scopo di influenzare il comportamento
condizioni di vita aziendali tra il 1980 e il 2000, si è ulterior-
degli individui e di verificare il raggiungimento degli obiettivi
mente accentuata, con la crisi globale dei mercati finanziari
aziendali.
del 2008. Numerosi fallimenti di aziende, sia di grandi che di
medie-piccole dimensioni, hanno dimostrato l’incapacità ma-
Il nostro intento è quello di analizzare il fenomeno dell’integra-
nageriale di rispondere a certi eventi di carattere globale.
zione delle tecnologie informatiche (sistemi IT) e il suo impatto
sulla contabilità direzionale, sul sistema di reporting e sul si-
Solo le aziende dotate di maggiori livelli di liquidità e di efficaci
stema di controllo nel suo insieme.
sistemi di pianificazione, gestione e controllo sono sopravvissute, nonostante il perdurare dello stato di crisi. Queste ultime
Il loro ruolo delle tecnologie informatiche all’interno dei siste-
sono state comunque chiamate ad attuare politiche di ripen-
mi di controllo manageriale è cresciuto esponenzialmente, ed
samento dei loro modelli gestionali, per ripercorrere la strada
oggi un’intera branca di ricerca, definita dell’Accounting In-
della crescita e dello sviluppo economico.
formation System (AIS) è dedita all’analisi delle problematiche
inerenti l’impatto delle tecnologie informatiche sulla contabili-
Sebbene gli effetti di una crisi globale siano poco prevedibili
tà direzionale e sul controllo di gestione.
per il management, il controllo di gestione, inteso come “guida”, dovrebbe facilitare il conseguimento degli obiettivi azien-
Alcuni studi dimostrano che l’introduzione di strumenti IT,
dali stabiliti attraverso i processi di pianificazione strategica e
come ad esempio i software di Enterprise Resource Planning
operativa, ed evitare che l’azienda si trovi in situazioni danno-
(ERP), non hanno avuto un reale impatto sulle pratiche di con-
se e pericolose.
tabilità direzionale e di controllo, né tantomeno un effetto su
Un efficace sistema di controllo di gestione, dovrebbe, cioè,
altri tipi di controllo di carattere informale.
aumentare la probabilità di sopravvivenza nel breve periodo, e
di sviluppo e crescita nel medio-lungo periodo.
Vero è che con il crescere della complessità e della competitività a livello globale, le aziende non possono più rinunciare
La struttura organizzativa prevede l’assegnazione di ruoli,
all’uso di sistemi e tecnologie IT per gestire i loro business.
compiti ed organi, e la definizione dei centri di responsabilità,
La delocalizzazione produttiva e commerciale e il ricorso
delle linee di autorità e delle relazioni formalizzate.
all’outsourcing presso differenti regioni geografiche non solo
Mentre, la struttura informativa si compone della contabilità
hanno ampliato le variabili da monitorare e controllare, ma
direzionale, degli strumenti di Information Technologies (IT), e
hanno anche contribuito al proliferare di nuove tecnologie in-
del sistema di reporting necessari ad alimentare il processo di
formatiche in grado di attuare modalità di controllo “remote”.
gestione e il controllo (manageriale) delle attività operative e
direzionali aziendali.
L’utilizzo degli strumenti IT dovrebbe consentire una razionalizzazione dei processi operativi, un migliore coordinamento
Il processo di controllo non è un processo meccanico: deve
delle attività operative, un miglioramento nelle relazioni di
essere in grado di rispondere alla complessità in cui l’azienda
interdipendenza tra funzioni aziendali, una standardizzazione
36 FARE
ICT, motore per l’innovazione
rubrica a cura di ReteICT
delle procedure e dei comportamenti desiderati.
La letteratura dimostra, però, che non sempre ciò si verifica a
causa delle forti resistenze che il cambiamento delle pratiche
organizzative può generare nel comportamento degli individui.
Le aziende moderne utilizzano un numero sempre crescente di
tecnologie informatiche. Le soluzioni IT offrono senz’altro una
serie di innumerevoli vantaggi, ma portano con sé altrettanti
rischi e pericoli. Una mancata coerenza e una debole integrazione tra le differenti tecnologie informatiche e la contabilità
operativa, l’errata valutazione delle rimanenze di magazzino
e la conseguente inefficienza nella spedizione di prodotti al
cliente, l’ambiguità negli obiettivi assegnati, l’insoddisfazione
dei lavoratori, e così via.
Inoltre, l’impossibilità di ottenere informazioni in tempo reale
attraverso la diretta “interrogazione” del sistema informatico,
rende il processo decisionale inefficiente, mettendo a repentaglio da un lato l’operatività aziendale, dall’altro la bontà delle
decisioni di breve termine e di quelle strategiche.
direzionale, può compromettere il livello di qualità e di tempestività dell’intero sistema di reporting direzionale.
Il processo decisionale, sia a livello operativo che a livello
manageriale, rischia di essere alimentato da informazioni che
non sono coerenti, né con l’andamento del business, né con le
esigenze organizzative, né tantomeno con le variabili chiave
del controllo.
In particolare, si è abituati a credere che l’uso dei sistemi ERP
con un alto livello di integrazione dei processi transazionali,
sia diffuso nella maggior parte delle aziende e che il corretto
funzionamento di tali sistemi sia garantito nel tempo.
In realtà, diversi casi di studio pubblicati su facoltose riviste
accademiche dimostrano che la gran parte delle aziende opera con dei sistemi che sono spesse volte disintegrati.
Sebbene, la “disintegrazione” in diversi casi sembra essere la
soluzione migliore per lo svolgimento delle attività operative,
una mancanza di integrazione comporta per diverse aziende
una grande mole di lavoro in termini di immissione manuale
dei dati e genera implicazioni negative di natura operativa ed
organizzativa, quali la perdita dei dati, la verifica successiva
dei valori immessi nel sistema, il rallentamento delle attività
operative, errori nella pianificazione e nella programmazione
Per questi motivi, l’integrazione informatico-informativa rappresenta un fattore critico per l’efficiente ed efficace funzionamento del sistema di controllo nel suo complesso.
Come anticipato in premessa, oggi le aziende sono spesso
chiamate a una revisione dell’intero sistema di controllo, per
verificare
quali
problemi di natura
organizzativa e/o
informativa rendono il sistema inefficace a guidare
l’azienda verso il
raggiungimento
degli obiettivi.
Uno di questi problemi è la mancanza di integrazione
informatica-informativa.
Maurizio Bastelli
Direzione Marketing Macro Group SpA
FARE 37
38 FARE
1
Horizon2020
Iniziamo il
cammino
per innovare
FARE 39
In Europa per crescere
e innovarsi
con Horizon 2020
di Marco Taddei
L’importanza dell’innovazione come
fattore di crescita, occupazione e
competitività internazionale. È una
delle priorità di Europa 2020, la strategia decennale per la crescita sviluppata dall’Unione europea, che punta
a creare le condizioni per un diverso
tipo di sviluppo economico: più in-
40 FARE
telligente, sostenibile e inclusivo.
In linea con tale approccio è anche
Horizon 2020, il nuovo programma
comunitario di finanziamento per la
ricerca, lo sviluppo e l’innovazione,
caratterizzato da alcuni elementi di
fondo. Nel periodo 2014-2020, infatti, diverrà prioritario concentrarsi
sulla realizzazione dei cinque obiettivi che l’UE ha definito per misurare
i progressi compiuti da Europa 2020
e che riguardano temi centrali quali occupazione, ricerca e sviluppo e
innovazione, cambiamenti climatici
e energia, istruzione, povertà e emarginazione.
Ciò significa che i nuovi programmi
sono orientati a questo traguardo e
che maggiori risorse vengono assegnate a quei settori che possono rivestire un ruolo decisivo in tal senso.
Si punta inoltre ad un migliore utilizzo delle risorse, non solo attraverso la semplificazione degli strumenti
di finanziamento e la definizione di
procedure più snelle ed efficienti, ma
anche ponendo una maggiore attenzione sui risultati. Nel dettaglio, l’obiettivo di Horizon 2020, i cui primi
bandi sono stati pubblicati a dicembre 2013 e che per i prossimi sette
anni potrà contare su un consistente budget di 70,2 miliardi di euro,
è quello di contribuire a costruire
un’economia basata sulla conoscenza
e sull’innovazione in tutta l’Ue, tramite finanziamenti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione destinati a
tre ambiti di intervento specifici, costituiti dai tre “pilastri” fondamentali
del programma: eccellenza scientifica, leadership industriale e sfide per
la società.
Una delle più importanti novità è
rappresentata dall’attenzione dedi-
cata dal programma europeo alle
piccole e medie imprese tramite una
misura specifica (Strumento SME)
destinata al supporto delle PMI che
potranno ricevere contributi fino al
70% dei costi di sviluppo di progetti, contributi che coprono l’intero ciclo di innovazione (creazione,
sviluppo e lancio sul mercato). Uno
strumento, articolato in tre distinte
fasi (ideazione, realizzazione e commercializzazione), che mira a favorire
la partecipazione delle PMI in grado
di sviluppare un progetto di ricerca
particolarmente innovativo, di respiro europeo e di elevato impatto economico.
Proprio per approfondire le modalità di accesso allo strumento dedicato
alle piccole e medie imprese, Unindustria Bologna ha organizzato, il 29
e 30 gennaio scorsi, un’intensa due
giorni di lavori per raccontare operativamente alle aziende come funziona l’accesso ai bandi di finanziamento europei, attraverso workshop
ed incontri mirati per le realtà con
un progetto innovativo nel cassetto.
Un’iniziativa che ha riscosso vivo in-
teresse da parte delle imprese e alla
quale hanno partecipato associate
appartenenti a diversi settori (dal
metalmeccanico al biomedicale, dal
chimico all’ICT).
Molte le idee di qualità, innovative e
sicuramente coerenti con le strategie
di Europa 2020 messe sul tavolo dalle imprese. L’obiettivo, ora, è quello
di valutare la fattibilità delle proposte
per accompagnare le aziende e aiutarle a percorrere tutto l’iter presentando il maggior numero di progetti tramite lo Strumento SME di Horizon
2020. Un’occasione di crescita per le
nostre imprese che intraprendendo il
percorso dei bandi europei, al di là
del finanziamento delle varie fasi di
ricerca e sviluppo, ottengono grandi
vantaggi anche dallo sfruttamento di
idee innovative e, soprattutto, dalla
rete di contatti di alto livello nella
quale si viene immessi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FARE 41
“OTTENERE I FINANZIAMENTI EUROPEI È POSSIBILE”
Accedere ai fondi europei gestiti dall’Unione Europea non è
un miraggio. Lo sanno bene Wintrade srl, azienda di Bentivoglio del settore energia, e Hydro Italia srl, realtà del settore ambiente con sede a Medicina, due delle tre imprese
bolognesi che hanno beneficiato di finanziamenti europei
nell’ambito del Settimo Programma Quadro, lo strumento con
cui l’UE ha sovvenzionato la ricerca e lo sviluppo tecnologico
nel periodo 2007-2013.
Wintrade. “Devo essere sincero, anche io pensavo che accedere a questi fondi fosse possibile solo per alcune realtà. Poi,
stimolati da Unindustria Bologna, ci siamo detti che forse era
il caso di provare: quando mi hanno telefonato per dirmi che
avevamo vinto non ci credevo, ma ora sono davvero felice
di averlo fatto”. Parole di Gabriele Guizzardi, Amministratore
Delegato di Wintrade, l’azienda di Bentivoglio che
ha aderito ad una cordata
europea per lo sviluppo di nuove tipologie di
pale eoliche, ottenendo
il finanziamento europeo
previsto dal Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Il
progetto vincente, denominato “HPC-Blade”, ha origine
dall’idea di un’azienda inglese e vede il coinvolgimento di due
centri di ricerca e di altre cinque aziende europee, una delle
quali è proprio Wintrade. “HPC-Blade nasce dall’esigenza,
nel settore delle pale eoliche, di trasportare pale di grandi
dimensioni, modificandole senza però incidere sulle caratteristiche meccaniche. È stato ideato e progettato per rendere le pale eoliche modulari e, allo stesso tempo, sfruttare
un sistema di costruzione in tubi in alluminio e aumentare le
caratteristiche meccaniche”, spiega Guizzardi.
“Il sistema modulare permette di produrle in parti facilmente
trasportabili e di assemblarle direttamente sul posto, consentendo così una progettazione di grandi dimensioni”, continua
l’AD di Wintrade che fa poi il punto sullo stato del progetto.
“A causa del ritiro di un’azienda, purtroppo, il progetto ha
subito qualche ritardo nella fase iniziale, ma a breve saremo
a pieno regime. I prossimi passi saranno la definizione del
42 FARE
Consortium Agreement necessario per definire le responsabilità
e le procedure operative. Una volta stabiliti questi parametri, si
partirà con la realizzazione del progetto e la produzione vera e
propria, che durerà massimo 24 mesi, per poi procedere con la
vendita in grande scala, sperando di riuscire a soddisfare pienamente le esigenze del mercato”, conclude Guizzardi.
Hydro Italia. Una soluzione tecnologica per ridurre i costi di gestione e smaltimento dei fanghi attraverso un’installazione che
realizzi in loco la loro conversione in prodotti utili. È questo in
sintesi lo scopo del progetto “Pyrochar”, vincitore di un finanziamento europeo nell’ambito del Settimo Programma Quadro
dedicato alla Ricerca per le PMI, che vede tra le protagoniste
Hydro Italia. L’azienda di Medicina, su proposta di Unindustria
Bologna, si è infatti inserita nel progetto ed è partner del Consorzio come una delle 5 PMI che, insieme
a 3 centri di ricerca, si occuperà dello
sviluppo e dell’industrializzazione di
questa tecnologia innovativa e conveniente per la gestione dei fanghi di depurazione prodotti negli impianti di trattamento delle acque reflue urbane di
piccola taglia: un problema che riguarda più del 60% degli impianti esistenti in
Europa. “Pyrochar permetterà il trattamento on-site mediante un
sistema per la conversione termochimica (pirolisi) dei fanghi in
due prodotti finali: il biochar riutilizzabile come compost (prodotto solido) e il syngas, gas sintetico utilizzato per la produzione di
energia elettrica e termica”, afferma Lorenzo Amadori, Amministratore Unico di Hydro Italia. Molti i vantaggi derivanti dalla partecipazione ad un bando europeo: “Il progetto è cominciato da
poco, ma l’esperienza è già molto positiva per molteplici ragioni,
che rispecchiano le principali motivazioni che ci hanno spinto a
partecipare. Da un lato, il gruppo di lavoro consente di dare al
progetto un respiro europeo, portando a confronto esperienze e
competenze in diversi ambiti; dall’altro, la definizione di obiettivi
da perseguire e ruoli che ha permesso di pianificare per i prossimi due anni attività finalizzate ad acquisire nuove conoscenze tecniche e ampliare la propria rete commerciale”, conclude
l’Amministratore Unico di Hydro Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FARE 43
“Ora le imprese
scommettano
sulle proprie capacità”
di M.T.
Sonia Bonfiglioli, membro del Comitato di Presidenza
di Unindustria Bologna con delega a ricerca e innovazione, spiega le novità del programma di ricerca europeo Horizon 2020
44 FARE
“Horizon 2020 rappresenta una
grande opportunità per le imprese
italiane, che non dovranno perdere
questa occasione, iniziando a credere
e investire maggiormente in ricerca e
innovazione per invertire il trend in
materia di finanziamenti europei”.
Sonia Bonfiglioli, componente del
Comitato di Presidenza di Unindustria Bologna con delega a Ricerca e
Innovazione e Amministratore Delegato di Bonfiglioli Riduttori Spa,
presenta così Horizon 2020, il più
grande programma di ricerca mai
promosso dall’Unione Europea che
gestirà fondi per oltre 70 miliardi di
euro nel settennato 2014-2020.
“Il nuovo programma comunitario
a supporto delle attività di ricerca e
innovazione, attivo da gennaio 2014
fino al 31 dicembre 2020, indica
una chiara volontà di discontinuità
rispetto al precedente Settimo Programma Quadro. L’intento è quello
di realizzare i profondi cambiamenti
in corso e riconoscere l’importanza
della ricerca e dell’innovazione come
risposta ai bisogni delle persone e
come elementi cardine per la competitività”, afferma Bonfiglioli. “In
molti Paesi, tra cui l’Italia, c’è stata
2
fino ad oggi una grande difficoltà a
trasformare la ricerca in risultati fruibili e prodotti, come emerge anche
dal contenuto livello tecnologico di
buona parte del nostro export – spiega il Consigliere delegato a Ricerca e
Innovazione di Unindustria Bologna
– ma questo nuovo programma può
far invertire la rotta. I fondi di Horizon 2020 saranno allocati non più
con una pre-allocazione per Paese,
ma direttamente ai singoli progetti
in base a un ranking di valutazione
da parte di valutatori indipendenti.
Il nuovo programma, poi, si presenta
per le imprese come un unico sistema
di regole e quindi prevede una semplificazione nell’accesso e nella gestione dei bandi, minore burocrazia
e auspicabilmente un iter più breve”.
Diversi gli scenari interessanti per le
nostre aziende: “L’attenzione è rivolta a molti temi strategici quali nuove
tecnologie, energia, materiali avanzati, biotecnologie, eco-sostenibilità e
altri ancora. C’è la possibilità di finanziare l’insieme delle attività, partendo dalle stesse ricerche di mercato,
servendosi di più strumenti finanziari a supporto, e sono particolarmente
incentivate, nelle attività di ricerca, le
collaborazioni tra imprese e imprese
così come tra imprese e centri ricerca
con la possibilità di coinvolgere direttamente dei ricercatori”, prosegue
Bonfiglioli.
La Commissione Europea si è concentrata in particolare sulle piccole
e medie imprese. “Al fine di incentivare la capacità innovativa delle
Small Medium Enterprise (SME), è
stato definito per loro uno strumento dedicato in esclusiva, ‘Strumento
SME’, che ha lo scopo anche di creare un contesto fertile per innovazione e crescita. È previsto un sostegno
alle start-up, agli spin-off, a giovani
imprese research-intensive, nonché
la possibilità di supportare le aziende
esistenti nelle attività di ricerca e innovazione anche attraverso azioni di
mentoring e coaching”, osserva l’AD
di Bonfiglioli Riduttori Spa.
I primi bandi di Horizon 2020 sono
stati pubblicati nel dicembre 2013 ed
è difficile oggi stimare quale impatto
sul sistema italiano della ricerca possa avere questo strumento. “L’Italia –
sottolinea Bonfiglioli - è il Paese, tra
quelli avanzati, con uno dei più bassi
valori del rapporto tra investimenti
in Ricerca/Innovazione e PIL (1,26%
nel 2010). La media OCSE si attesta
infatti al 2,4%, mentre Stati Uniti e
Germania sfiorano il 3%. Quello che
preoccupa è che il dato italiano è rimasto invariato per 20 anni. È auspicabile che un contesto di questo tipo
Horizon 2020
‘invogli’ le imprese italiane a credere
di più e cominciare ad investire in
ricerca e innovazione”. Un contesto
nel quale Unindustria Bologna conferma il proprio ruolo al fianco delle
imprese: “L’Associazione rappresenta
un luogo d’incontro tra domanda
e offerta d’innovazione eccellente,
creando un ponte tra le aziende e i
centri di ricerca e mettendole in contatto con i partner internazionali. Un
sempre maggior numero di imprese,
comprese quelle più piccole, stanno
imparando a mettersi in rete e aprirsi
alla ricerca coordinandosi con i centri d’eccellenza e questo è un grandissimo risultato”, conclude Bonfiglioli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FARE 45
Città Metropolitana:
quella sfida
che non possiamo perdere
di Elena Boromeo
Lo scorso 6 febbraio a Firenze si sono svolti gli “Stati generali” delle città metropolitane promossi dalle maggiori Associazioni industriali d’Italia. Il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, ha ribadito la necessità di “riorganizzare il territorio
nel segno dell’efficienza”.
“Parte l’Italia Metropolitana. Senza fermate”. Sotto quest’insegna, lo
scorso 6 febbraio a Palazzo Vecchio,
a Firenze, si è riunita la Rete delle
Associazioni industriali metropolitane con l’obiettivo di chiedere unitamente l’avvio “contemporaneo e
tempestivo” delle città metropolitane in tutta Italia. Bologna è uno dei
dieci territori che secondo la riforma
potrà riorganizzarsi superando l’ente
Provincia a favore di un più snello
ordinamento metropolitano. Le altre città sono Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Bari, Napoli,
Reggio Calabria e Roma: si tratta di
aree dove viene prodotto il 34,7%
dell’intero PIL nazionale, e il 75%
dell’innovazione e della creatività. La
convention è stata aperta da Benjamin Barber della City University of
New York, e dal Presidente del Con-
46 FARE
siglio dei Ministri, Matteo Renzi (in
qualità, allora, di Sindaco di Firenze)
mentre le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confindustria,
Giorgio Squinzi.
“Viviamo in un mondo di interdipendenze in cui anche i grandi problemi e le sfide sono ormai intreccia-
te tra le nazioni. Cerchiamo risposte
e soluzioni nella politica e nelle istituzioni, ma la democrazia è in crisi: è
affidata a Stati-nazione creati più di
400 anni fa, che rivendicano ognuno la propria capacità di soluzione.
Siamo davvero certi che queste forme democratiche siano in grado di
risolvere i problemi moderni? Le
città sono multiculturali, aperte,
partecipative, democratiche e capaci
di lavorare insieme, di interagire per
risolvere i problemi quotidiani”, ha
spiegato Barber in un passaggio del-
1
Città Metropolitana
la sua lectio magistralis nella
Sala del Cinquecento.
Le Associazioni industriali
hanno sottoscritto un Manifesto in cui si ribadisce
che “Le aree metropolitane
sono il motore delle economie nazionali e hanno un
ruolo sempre più rilevante
negli scenari economici, sociali e istituzionali globali.
Anche l’Italia ne deve riconoscere
l’importanza fondamentale per le
prospettive di sviluppo del sistema
industriale e per la competitività del
Paese nel suo complesso”. In particolare, le aree metropolitane italiane
rivendicano un ruolo e una specialità
non per se stesse, “ma nell’interesse
dell’intero Paese”. Pertanto, scandisce il Manifesto, “riformare l’assetto
della pubblica amministrazione locale, prevedendo forme di governo specifiche, è una priorità strategica per il
Paese: è necessaria una geografia amministrativa coerente con la geografia
economica e sociale del territorio”.
La dimensione metropolitana rappresenta un’opportunità per le imprese nella misura in cui prevede uno
snellimento della governance locale,
ma soprattutto la semplificazione del
sistema di norme. Lo spiega il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, che è intervenuto durante
la tavola rotonda di Palazzo Vecchio:
“Perché le imprese stiano sul mercato e generino ricchezza, e dunque
gettito fiscale, ci vuole un contesto
amichevole. Questo significa servizi,
infrastrutture, eticità dei comportamenti pubblici, fiscalità sostenibile,
semplificazione burocratica, ecc.
Pensiamo che la città metropolitana
possa e debba aiutare tutto questo, ed
il 2014 è l’anno in cui avremo l’ultima opportunità di riorganizzare il
nostro territorio, semplificandolo nel
segno dell’efficienza”.
Le imprese bolognesi, ricorda Vacchi,
“chiedono da sempre semplificazione
e omogeneità normativa, in modo
FARE 47
che un’azienda con più sedi in Comuni limitrofi possa fare riferimento
a un’unica regolamentazione urbanistica e fiscale”. Da un’indagine svolta
da Unindustria Bologna, ad esempio, su 12 Comuni della provincia è
emerso che la tariffa rifiuti per i capannoni industriali, al netto dei servizi indivisibili, varia da Comune a
Comune da un minimo di 1.65 euro
al metro quadro, ad un massimo di
4.68 al metro quadro, con percentuali di variazioni rispetto al 2012
che oscillano da +23 % a –11%.
Anche per i regolamenti di gestione
dei rifiuti le differenze da Comune a
Comune sono notevoli in termine di
agevolazioni e detassazioni concesse
o non concesse.
Sulla stessa linea
anche il Sindaco di
Bologna, Virginio
Merola, che ha partecipato alla convention di Firenze
in rappresentanza
della città delle Due
Torri. “La nuova
istituzione della città
metropolitana
di Bologna renderà
la nostra comunità
coesa e più forte:
diventeremo con gli
altri Comuni una
città federata di un
milione di abitanti.
Questo nuovo assetto istituzionale
porterà benefici in
termini di semplificazione delle regole e riduzione dei
tempi della burocrazia”, ha spiegato
il primo cittadino. “Fondamentale
in questa trasformazione sarà il Piano strategico metropolitano che abbiamo messo in campo all’inizio del
mandato. Una decina dei 66 progetti selezionati con il Piano strategico
saranno il cuore delle politiche di
innovazione della nuova istituzione.
Tra questi un progetto per la semplificazione amministrativa, uno per il
trasporto pubblico integrato metropolitano, ed un patto metropolitano
per il lavoro e per il welfare”, ha concluso Merola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
48 FARE
?
5
1
0
2
O
P
X
E
n
a
l
i
M
r
R e a dy f o
citi
Cooperativa Italiana Traduttori & Interpreti
Modena
Viale Corassori, 54
+39 059 2928018
[email protected]
www.cititraduzioni.it
Traduzioni Qualificate e Certificate
UNI EN ISO 9001:2000 - UNI 15038:2006
FARE 49
design: bread and jam
Reggio Emilia
Via Don Zafferino Jodi, 12 e-d
+39 0522 453735
[email protected]
“Trasportiamo 400 mila
passeggeri al giorno.
E abbiamo nuove sfide”
di E.B.
Giuseppina Gualtieri, Presidente di Tper, la più grande società di trasporti pubblici
dell’Emilia-Romagna, racconta a “FARE” come sta cambiando (e come cambierà) la
mobilità a Bologna.
Parliamo di Tper: è un’azienda
giovane, ma allo stesso tempo con
una lunga storia alle spalle. Come
è cambiata in questi anni?
Si può dire che Tper è giovane… ma
ha più di 130 anni di storia. Nata
50 FARE
nel febbraio 2012, riassume in sé le
competenze di tutte le aziende di trasporti nel tempo unitesi tra loro: nasce dalla fusione dei rami trasporto di
Atc, azienda di trasporti di Bologna e
Ferrara, e Fer, società ferroviaria regionale: si è unito un patrimonio di
cultura dei trasporti che rappresenta
una ricchezza e che dà l’idea di una
realtà complessa e articolata che impiega oltre 2.450 persone: 1.200 bus
percorrono annualmente circa 50
milioni di km; 5 milioni quelli effettuati su rotaia. Ogni giorno Tper
trasporta oltre 350.000 passeggeri
su bus e filobus, su un totale di circa
700.000 dell’intera regione, e 35.000
sui propri treni. Tper è la più grande azienda del settore del trasporto
pubblico della regione ed è già anche
azionista di Seta e Start (le altre principali aziende territoriali del TPL);
inoltre, si posiziona al sesto posto in
Italia ed è uno dei pochi gestori na-
zionali ad operare sia su gomma che
su rotaia.
La mobilità è un tema strategico
per qualunque città che voglia dirsi
“smart”. Bologna parte già da un
gradino alto rispetto alla media
del Paese. Come rendere il sistema
sempre più efficiente?
Una città è “smart” se migliora le
opportunità per le persone; vale non
solo limitatamente all’information
technology. Nel campo dell’innovazione mettiamo a disposizione dell’utenza strumenti sempre più affinati.
Qualche mese fa abbiamo reso pubblici sul portale tper.it i nostri “open
data”; ciò ha permesso ad alcuni sviluppatori di creare applicazioni utili: sul nostro sito si possono trovare
già quattro “app”, molto apprezzate.
Anche in tema di bigliettazione è
in vista l’attivazione di sistemi con
i cellulari di nuova generazione e si
1
sta migrando verso titoli di viaggio
innovativi: l’abbonamento annuale
è già a microchip, quindi ricaricabile
via web o al bancomat senza file in
biglietteria; presto anche altri tipi di
abbonamento lo saranno.
Il trasporto pubblico locale vive
un periodo delicato in Italia per la
riduzione progressiva dei trasferimenti. Quanto questo fatto ostacola l’operato dell’azienda?
I tagli che da anni hanno interessato il TPL (circa 10 milioni di euro
all’anno per il bacino bolognese),
hanno colpito duro proprio quando
la domanda di trasporto aumentava anche a causa della crisi. Sarebbe stato anche peggio se la Regione
non fosse intervenuta con proprie
risorse per continuare a garantire
livelli di servizio adeguati, lo stesso
anche gli Enti Locali. Tper, nata in
un momento congiunturale critico,
si è da subito impegnata nell’efficientamento in ottica intermodale,
agendo su vari fronti. L’azienda ha
già oggi parametri di copertura dei
costi con ricavi da biglietti che sono
ben superiori agli obiettivi di qualità
fissati a livello nazionale ed è attiva nel recupero di risorse attraverso
l’abbattimento dell’evasione tariffaria. Anche i cittadini-utenti hanno
compreso l’impegno di Tper e sono
parte importante di questo sforzo comune. Nel 2013 le vendite di titoli di
viaggio sono aumentate: un segnale
molto positivo. Non per questo mi
considero soddisfatta, c’è tanto da
fare ed è importante riprendere gli
investimenti dopo anni in cui le imprese hanno decisamente rallentato
di fronte a queste criticità.
Quali novità ha in serbo Tper per
il 2014?
Il 2014 ci impegnerà su molti fronti.
Tper ha vinto la gara della gestione
della sosta a Bologna; stiamo lavorando sodo per il riavvio operativo
del progetto ex-Civis che prevede
nuovi mezzi dopo l’accordo siglato
e il lungo iter burocratico; siamo il
soggetto attuatore e gestore dei fondi
ex-metrò che prevedono il comple-
Mobilità
tamento della filoviarizzazione e del
Servizio Ferroviario Metropolitano.
Il 2014 sarà anche l’anno dell’importante gara per il servizio ferroviario regionale. Tper si qualifica come
operatore della mobilità sia sul fronte
dei servizi, sia come soggetto attuatore di interventi complessi, un lavoro
impegnativo che non può svolgere da
sola ma sempre più in partnership
con altri soggetti. Infine, la società è
impegnata in un percorso di riequilibrio di bilancio che già nell’esercizio
2013 mostrerà risultati che consentono di guardare al futuro con fiducia, senza tuttavia dimenticare che il
nostro è un Paese che non ha investito nel trasporto pubblico da molti
anni e tutta la filiera ne ha risentito
molto anche nel nostro territorio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FARE 51
“Siamo in
tanti, e tutti
con la voglia
di fare”
52 FARE
1
Che 2014 vogliamo
FARE 53
Con te e la tua impresa
Conto Net Imprese ti consente di gestire l’operatività della tua impresa,
in autonomia, a costi contenuti, senza file allo sportello.
Scopri i dettagli sul sito www.bancadibologna.it
54 FARE
Oltre 4.500 ospiti
per la serata di auguri
di fine anno
Partecipazione da record per la serata
di fine anno targata Unindustria Bologna: sono stati oltre 4.500 gli ospiti
che hanno riempito, mercoledì 11
dicembre 2013, il PalaDozza di Bologna per assistere allo spettacolo di
Auguri di Natale organizzato come
ogni anno dall’Associazione.
Una serata emozionante, aperta dal
saluto del Presidente di Unindustria
Bologna Alberto Vacchi, che ha poi
lasciato spazio alla proiezione del video “C’è un’Italia che corre da sola”,
dedicato alle imprese che continuano
a crescere e vincere sui mercati di tutto il mondo. A seguire è andato in
scena lo spettacolo con cui l’Associazione ha voluto augurare buone Feste
agli imprenditori, alle loro famiglie e
ai loro collaboratori.
“Avrei voluto aprire questo evento
con una serie di segni positivi più
netti per la nostra economia e le nostre imprese, d’altronde sono mesi
che ci viene annunciata una ripresa, un’uscita dal tunnel che tarda a
manifestarsi soprattutto in Italia”,
ha dichiarato Vacchi prendendo la
parola sul palco. “In molte aree del
nostro Paese abbiamo imprese forti e
contiamo su lavoratori virtuosi e per
contro non disponiamo di un sistema di governo, di amministrazione
della cosa pubblica all’altezza dei
tempi - ha proseguito il Presidente
- certo, non possiamo generalizzare
i giudizi, non mancano casi virtuosi, ma l’andamento generale dello
Stato ci segnala il bisogno di nuove
politiche, di un’amministrazione
amica dell’impresa e dei cittadini e
anche di una responsabilità civile più
marcata da parte di tutti noi. Non è
facile, anche in occasione della festa
a noi più cara, dimenticare questo
stato di cose”. Tuttavia, ha ricordato
il numero uno degli industriali bolognesi, “siamo comunque un’associazione di industriali, abbiamo una
missione da compiere al servizio dei
nostri associati. Conosciamo lo stato
di sofferenza di molti nostri colleghi, dei lavoratori che operano nelle
loro imprese e dunque non possiamo permetterci il lusso di spegnere
i riflettori sui problemi. Ogni occasione deve servirci per lanciare un
messaggio chiaro a chi ci governa”. E
dunque Vacchi ha rivolto alla platea
FARE 55
“un augurio più forte del solito: un
augurio non solo formale, ma che
trovi sostanza nella nostra capacità
di riprendere il lavoro dopo le feste,
dopo il riposo, con la consapevolezza
che siamo in tanti e tutti con voglia
di fare, se ci lasceranno fare. E, pur
nella nostra spiccata individualità, sta
crescendo la nostra coscienza collettiva nell’affrontare le nuove sfide anche
di natura istituzionale”.
Infine, il Presidente ha voluto chiudere il suo intervento con un’immagine
di speranza: “tra le luci che si stanno
accendendo e che ci illuminano la
via per un futuro più sereno, debbo
ricordare che un grande esempio ci
sta venendo dal nuovo Pontefice, da
Papa Francesco, proprio perché sta
dando ossigeno a valori certamente
cristiani, ma di significato globale. E
vorrei proprio che questa immagine
accompagnasse i migliori auguri a
tutti, alle famiglie e a tutte le donne e
gli uomini che condividono con noi
lo sforzo per dare certezza al futuro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
56 FARE
FARE 57
1
Industriamoci
Scuola e impresa insieme
per costruire il domani
di Francesca Aufiero
Al via il progetto Industriamoci: sette classi gemellate con sette imprese. E Unindustria Bologna adotterà i futuri tecnici affiancandoli nella formazione per tutti i cinque
anni delle scuole superiori.
Il mondo dell’impresa e quello della
scuola non sono mai stati così vicini.
Lo scorso novembre infatti, in concomitanza con il Pmi day nazionale, la
quarta giornata delle piccole e medie
imprese italiane, Unindustria Bologna ha presentato il progetto “Industriamoci – percorsi di orientamento
alla cultura tecnica d’impresa”. Durante un incontro che si è svolto nel
Museo del Patrimonio Industriale,
Massimo Cavazza, Rappresentante
della Piccola Industria di Unindustria
Bologna e Vice Presidente nazionale
58 FARE
della Piccola Industria di Confindustria, e Sandra Samoggia, Consigliere
delegato alla Formazione e Presidente della Fondazione Aldini Valeriani,
hanno illustrato a studenti, genitori
e docenti un programma di ampio
respiro, articolato in diverse tappe,
nell’arco dei prossimi cinque anni.
Il progetto, avviato quattro mesi fa,
coinvolge gli studenti di sette Istituti
superiori secondari di primo grado
del territorio bolognese (una classe per ogni scuola, per un totale di
circa 200 ragazzi), e si avvale dell’impegno diretto
delle imprese
e
dell’Associazione nella
formazione
degli studenti: ogni classe
è stata “gemellata” con
un’azienda per
avviare una serie di attività
in aula e negli
stabilimenti. Da parte sua, Unindustria Bologna adotterà i ragazzi che
dopo aver partecipato al progetto
sceglieranno un Istituto Tecnico, e li
accompagnerà per tutti i cinque anni
delle scuole superiori.
“Le nostre imprese hanno un bisogno vitale di tecnici – ha spiegato
Cavazza – il paradosso è che, in un
contesto generale di crescita della disoccupazione, le aziende non riescono facilmente a trovare i candidati
con i requisiti giusti. È evidente che
bisogna far comprendere ai ragazzi,
fin da subito, le reali opportunità di
realizzazione personale che il mondo
delle imprese può offrire loro. Per
questo l’Associazione ha ideato un
percorso che prevede un accompagnamento anche durante i cinque
anni di scuola superiore”.
“Complice anche la crisi economica,
il modello culturale sta cambiando,
e il valore della formazione tecnica
sta tornando al centro”, ha sottolineato Samoggia. “Tuttavia la strada
è ancora lunga: i periti e gli ingegneri
Vuoi che la tua azienda sia competitiva?
Centro Software produce ERP multilingua di ultima generazione che
contribuiscono al successo di migliaia di imprese
con filiali in tutto il mondo.
Il migliore ERP per
gestire la tua impresa
CRM, Marketing e Servizi, Produzione, Pianificazione MRP I e II, MES, Magazzini,
Logistica Wireless, Controlli Qualità, Tracciabilità, Assistenza
e Servizi,
FARE
59 Portali WEB,
Contabilità, Tesoreria, Controllo Gestione, Business Intelligence...
www.centrosoftware.com
Sandra Samoggia, Consigliere delegato alla formazione, e Massimo
Cavazza,Vice Presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria
scarseggiano. Per questo non ci siamo
limitati ad aprire le porte delle aziende, ma abbiamo deciso di portare
anche gli imprenditori nelle aule e di
aprire le porte dei laboratori.”
Tra dicembre 2013 e gennaio 2014
gli imprenditori coinvolti hanno incontrato i ragazzi in aula per far loro
comprendere, con esempi pratici, la
complessità di una azienda, la sua
struttura e le dinamiche interne. A
partire da febbraio e ancora per tutto
il mese di marzo, ciascuna classe ha
visitato l’azienda che l’ha adottata.
Ad aprile i ragazzi potranno sperimentare in prima persona le attività
dei laboratori meccanici, chimici e
grafici degli Istituti Tecnici del territorio e intanto cominciare a produrre
un elaborato che contenga la descrizione dell’esperienza vissuta nelle
precedenti fasi del progetto. Questo
elaborato dovrà concludersi con l’individuazione di uno slogan che comunichi l’importanza e il valore della
cultura tecnica e d’impresa; quello
migliore sarà premiato durante Farete 2014. A gennaio 2015, infine, gli
studenti delle classi che hanno partecipato e che sceglieranno un Istituto
Tecnico verranno a far parte di una
60 FARE
Gli studenti dell’I.C. di Rastignano durante una visita in azienda
comunità adottata da Unindustria
Bologna che si farà carico di curare,
durante i cinque anni delle superiori,
una serie di attività tese a raccordare il loro percorso formativo con le
aziende anche attraverso iniziative di
alternanza scuola lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I PROTAGONISTI
Le scuole che partecipano: I.C.
Anzola S.M. Giovanni Pascoli; I.C.
Bentivoglio S.M. Giuseppe Ungaretti; I.C.N. 16 Bologna S.M. Guido
Reni; I.C. 8 Bologna S.M. Guinizzelli
Carracci; I.C. Calderara di Reno
S.M. Due Risorgimento; I.C. Crespellano S.M. Faustino Malaguti;
I.C. Rastignano S.M. Secondaria.
Le imprese coinvolte: Carpigiani,
Gammarad Italia, G.D, Gea Refrigeration Italy, Ima, Lamborghini e
Marchesini Group.
FARE 61
TORNA LA BORSA DEL TURISMO DELLA TERZA ETÁ
NEWS
unindustria
Elena Boromeo
Francesca Aufiero
Marco Taddei
Il Settore turismo di Unindustria e
Artù Bologna hanno ospitato nel capoluogo felsineo, dal 29 novembre al
primo dicembre scorsi, la sesta edizione della Borsa del Turismo della
terza età. In particolare, il 29 novembre si è svolto il convegno inaugurale nella Sala del Consiglio della
Provincia di Bologna, alla presenza
di 80 partecipanti. Il giorno seguente, 55 buyers tra cui dieci stranieri
(europei e uno statunitense) e oltre
160 sellers, provenienti da tutta Italia
e anche dalla Slovenia, hanno preso
parte a un workshop durante il quale sono stati sviluppati oltre 1.500
contatti one to one. Nel pomeriggio,
un educational tour ha condotto il
gruppo in visita alle Terme di Porretta. L’organizzazione ha previsto
l’ospitalità gratuita dei buyers, che
hanno potuto conoscere e apprezzare
anche la città: il terzo e ultimo giorno
infatti è stato dedicato ad una visita
guidata al centro storico di Bologna.
La riuscita dell’evento è stata possibile grazie anche alla collaborazione
di numerosi associati. Quello dedicato alla terza età è un segmento del
mercato turistico in costante crescita
e favorisce le attività pluristagionali,
oltre che l’offerta di pacchetti turisti-
62 FARE
ci con varie tipologie di contenuto:
l’ambiente naturale, il benessere, l’enogastronomia, l’arte e la cultura.
ASSE UNIMPIEGO-PROVINCIA
PER TROVARE TECNICI
Unimpiego Bologna, la società di intermediazione tra domanda e offerta
di lavoro del sistema Confindustria
che offre un servizio di ricerca e selezione del personale, ha attivato un
progetto di collaborazione con la
Provincia di Bologna, al fine di reperire profili tecnici da inserire in produzione presso le Aziende associate a
Unindustria che ne facciano richiesta. Il servizio viene svolto all’interno
dell’Associazione e prevede la possibilità di poter usufruire delle candidature presentate dalla Provincia di
Bologna tramite un’analisi mirata e
specifica presso i sette Centri per l’Impiego di Bologna, in modo riservato
e senza costi aggiuntivi. Già diverse
aziende dei settori della meccanica
e della gomma plastica hanno usufruito del servizio e hanno valutato
positivamente le candidature al fine
di una concreta opportunità di inserimento lavorativo. Nel 2013, Unimpiego ha mediato complessivamente
4.130 colloqui aziendali, per un totale di 198 aziende che hanno fatto
richiesta del servizio. Le assunzioni
complessive sono state 80, mentre le
aziende che hanno assunto almeno
una persona sono state 53. Unimpiego collabora attivamente con altri
soggetti sul territorio come la Fondazione Aldini Valeriani nell’ambito
dei profili tecnici e dei tirocini, e con
l’Università di Bologna per diversi
progetti, tra cui il Career Day, dove
anche quest’anno il servizio è presen-
FARE 63
te con un proprio stand. Per attivare
la richiesta di selezione e ricerca del
personale tramite la Provincia di Bologna è possibile inviare una mail a
[email protected] o telefonare al numero 051/6317227.
UNINDUSTRIA
BOLOGNA
CON ANTONIANO ONLUS
Il pasto, l’accoglienza, l’ascolto e l’aiuto: tappe di un percorso che diventano la vita di ogni giorno.
Proprio per questo, alcuni mesi fa,
Antoniano Onlus insieme a Unindustria Bologna (Settore turismo, cultura, sport e wellness), Artù Bologna
e AC Hotels Bologna by Marriott,
si sono poste l’obiettivo di garantire 300 pasti agli ospiti della mensa
Padre Ernesto Caroli e iniziare con
loro un percorso verso l’autonomia.
Hanno così organizzato un momento di incontro prima delle festività
natalizie, una cena di beneficenza che
si è svolta il 5 dicembre scorso e che
è diventata occasione preziosa per
lavorare insieme per la solidarietà.
Ogni partecipante, infatti, ha offerto
il proprio contributo per sostenere
“Il pasto è il primo passo”, progetto
di Antoniano Onlus a sostegno delle persone senza dimora. L’obiettivo
fissato a 300 pasti è stato raggiunto
e più che raddoppiato, arrivando a
quota 608, grazie alla generosità di
molti associati Unindustria che hanno donato beni e servizi, ciascuno
per il proprio settore (cibo, catering,
ospitalità, ecc.). “Garantire un pasto
a tutti i nostri ospiti è un obiettivo
importante, ma è solo l’inizio, – ha
ricordato il Direttore dell’Antoniano
Fr. Alessandro Caspoli – la mensa, il
centro d’ascolto e l’accoglienza nelle
nostre strutture sono passi in questo
percorso di reinserimento sociale e
lavorativo da compiere insieme. Ed
è grazie all’aiuto delle persone che
ci stanno vicine che i passi di questo
percorso possono diventare la vita di
ogni giorno per tante persone bisognose”.
LA SOLIDARIETÁ DI FARETE
PORTA IL CIBO IN BURUNDI
Il Burundi è un piccolissimo Paese affacciato al Lago Tanganica, tra
il Congo, il Ruanda e la Tanzania.
Conta circa 8 milioni di abitanti, la
cui aspettativa di vita non raggiunge
i cinquant’anni d’età e la mortalità
al di sotto dei cinque anni è quasi
del 20%. La percentuale di alfabetizzazione negli adulti è inferiore al
60% e il guadagno annuo procapite
si attesta attorno ai 700 dollari. È qui
che, grazie al lavoro dell’associazione
Stop Hunger Now, sono dirette 220
mila razioni di cibo, di cui 10 mila
“TELECOM ITALIA ASCOLTA”:
UN ACCORDO PER FAVORIRE LE IMPRESE
Dal 1 febbraio 2014 è partito il progetto sperimentale, in collaborazione con la Direzione Business di Telecom Italia, che
ha l’obiettivo di rafforzare la relazione tra gli Associati e Telecom Italia favorendo le imprese.
Nel dettaglio, sono stati individuati alcuni negozi TIM nel territorio (a Bologna in via Indipendenza 19, in via Rizzoli 7/8, in
via Irnerio 13, via Zanardi 23; a San Lazzaro di Savena in via
Emilia 187; a Casalecchio di Reno in via Marconi 43) presso
i quali gli Associati si potranno rivolgere con la certezza di
incontrare personale preparato ad accoglierli ed in grado
di attivare immediatamente i servizi previsti per la Clientela
Business. Questo consentirà, ad esempio, di uscire dal ne-
64 FARE
gozio con nuove SIM, magari urgenti, già attive.
Il progetto, inoltre, prevede la realizzazione di un canale
di contatto virtuale, “TELECOM ITALIA ASCOLTA”, riservato agli Associati, raggiungibile tramite il sito web
di Unindustria Bologna, al quale l’Associato potrà rivolgersi per segnalare in escalation problematiche particolarmente complesse che i canali ufficiali preposti
all’assistenza alla clientela, che restano comunque gli
unici deputati ad intervenire operativamente, non hanno
risolto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AVERE o ESSERE?
Due realtà specializzate:
Tra avere un’auto ed essere libero di guidarla senza pensieri c’è una grande differenza.
Se vuoi pianificare meglio le tue spese ed evitare ingenti investimenti iniziali, per la tua flotta o
veicolo aziendale puoi scegliere tra due opzioni:
Noleggio a lungo termine
Leasing
Per il Noleggio auto a lungo termine
Leafin Rent
[email protected]
Per il Leasing
Leafin - Agenzia in attività finanziaria
Rivolgiti a Leafin per conoscere i vantaggi di queste soluzioni e per scoprire quanto “essere” sia più
gratificante di “avere”.
Servizio di consulenza
dedicato
Procedure
burocratiche veloci
Soluzioni
personalizzate
Un team di specialisti
a disposizione
[email protected]
Via di Corticella, 181/4
40128 Bologna
t. 051 4187015
f. 051 4187053
FARE 65
www.leafin.it
una guida sicura
66 FARE
offerte da Unindustria Bologna. Durante la seconda edizione di Farete, lo
scorso settembre, si era infatti tenuta
una “staffetta di solidarietà” in cui i
pasti, 10 mila razioni appunto, erano
stati assemblati e impacchettati. Un
piccolo contributo ad un grande progetto. Partite da Bologna in una freddissima mattina di dicembre, le confezioni hanno raggiunto Londra il 16
dicembre per poi essere imbarcate a
metà gennaio per la Tanzania, dove
sono arrivate verso fine febbraio. Da
li è iniziata la parte più avventurosa
del viaggio: 1.500 chilometri su rotaia e nell’arco di un paio di settimane
il cibo giungerà ai magazzini di Bujumbura per poi arrivare a destinazione entro fine marzo. L’obiettivo è
quello di sostenere l’accoglienza dei
ragazzi all’interno delle scuole fornendo cibo ed altri aiuti umanitari,
affinché queste possano concentrare
le loro scarse risorse nella crescita, nel
consolidamento e nell’autosufficienza dell’intera comunità. La scelta di
fornire cibo a supporto dei programmi di scolarizzazione salvaguarda soprattutto i più piccoli a cui sarebbe
impossibile ‘insegnare a pescare’. È
un compito ancor più arduo perché
richiede continuità, tale almeno da
portare i bambini all’età della loro
indipendenza, e una gran quantità
di pasti. Le realtà alle quali l’aiuto è
rivolto sono infatti molto numerose e
ciò perché solo nei grandi numeri c’è
la speranza che un gruppo – e non un
singolo – emerga e riesca a raggiungere un più alto livello di formazione
scolastica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SAVE THE DATE
8 - 9 SETTEMBRE
BolognaFiere
Torna la due giorni delle imprese organizzata da Unindustria Bologna.
É possibile fin da ora prenotare il proprio stand espositivo scrivendo a
[email protected]
FARE 67

Documenti analoghi

PDF: fare21web - Unindustria Bologna

PDF: fare21web - Unindustria Bologna 70 Hanno detto di noi 72 #Farete2013 fa il pieno su Twitter 78 NEWS UNINDUSTRIA Elena Boromeo - Francesca Aufiero - Marco Taddei

Dettagli

PDF: 14 - Unindustria Bologna

PDF: 14 - Unindustria Bologna partner, clienti e installazioni in tutto il mondo. Il matrimonio era già nei fatti: Servizi Lame, azienda bolognese attualmente a gestione artigianale, è esclusivista per l’Italia di Kaltenbach Gm...

Dettagli