CONVEGNO ASCOM RAPALLO – ZOAGLI SUL TEMA “DIRETTIVA

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CONVEGNO ASCOM RAPALLO – ZOAGLI SUL TEMA “DIRETTIVA
CONVEGNO ASCOM RAPALLO – ZOAGLI SUL TEMA “DIRETTIVA BOLKESTEIN
RAPALLO – HOTEL ITALIA E LIDO
Nella serata di ieri, in rappresentanza di A.C.O. Liguria, l’Associazione che riunisce i
concessionari di posti barca, ho partecipato al convegno ben organizzato dall’ASCOM Rapallo /
Zoagli, sul tema delle concessioni demaniali marittime. Intanto un grazie sincero anche a nome dei
miei associati ad Elisabetta Lai ed i suoi collaboratori, per la bella serata che è riuscita a regalarci.
Penso che di queste serate dovremmo cominciare a farne più spesso nel nostro comprensorio in
modo da far si che finalmente l’opinione pubblica venga informata che il comparto balneare e
quello nautico rappresentano insieme delle vere e proprie eccellenze che han contribuito a far
conoscere l’Italia nel mondo.
Il tema della serata era basato sulla Direttiva Europea Bolkestein che in questi ultimi anni ha
sempre tenuto alta la preoccupazione dei settori balneari e nautici.
A.C.O. Liguria fin dalla sua costituzione ha messo come obiettivo prioritario la salvaguardia dei
posti di lavoro dei propri associati, dal rischio concreto che le imprese corrono in caso di
applicazione della direttiva Bolkestein. Fin dal primo giorno ci siamo affiancati in questa battaglia
agli amici del comparto balneare che in modo encomiabile stanno lavorando a tutti i livelli per
salvaguardare le loro aziende.
Concordo con l’Assessore Angelo Berlangieri quando egli dice che la questione della direttiva
Bolkestein è un problema di carattere politico. Allora ribadisco, ancora una volta e sempre con più
convinzione che si deve insistere sulla definizione di tavoli tecnici sia regionali ma soprattutto a
livello governativo ove insieme alle Istituzioni ci si siedano rappresentanti delle categorie. A titolo
esclusivamente contributivo, per portare aiuto ai nostri politici che si batteranno per noi.
Ovviamente nel rispetto delle posizioni di ognuno. Ma è importante essere a questi tavoli.
A mio parere questo potrebbe già essere anche un modo nuovo di rapportarsi, un modo nuovo di
far capire a tutti, a qualsiasi livello, non solo che siamo uniti per salvaguardare il nostro lavoro ( e
scusate se ciò è poco), ma anche per evidenziare all’U.E. che il comparto balneare e nautico in
Italia è parte integrante del proprio tessuto socio / economico.
Ha ragione il mio amico Luciano Monticelli, Presidente Nazionale ANCI per il demanio marittimo,
quando dice che si deve lavorare per far si non di ottenere una proroga, ma
l’uscita dalla
Bolkestein di tutto il comparto nautico e balneare. Io aggiungo che la proroga, a mio avviso,
potrebbe apparire come un riconoscimento della correttezza applicativa della stessa direttiva, cosa
che invece sappiamo bene non essere per quanto riguarda tali comparti ( così come non le era per
quelli che sono invece riusciti ad uscire………………e che sappiamo quali essere e non solo in
Italia).
E’ un momento storico molto difficile e preoccupante per cui occorre, a mio avviso, che anche il
settore privato faccia la sua parte attivamente, affrontando i temi attraverso una giusta sinergia
con il “pubblico”, che deve, a sua volta, necessariamente tenerne conto, perché gli sforzi se
saranno uniti potranno servire a raggiungere gli obiettivi perseguiti, viceversa diventerà sempre
tutto più complicato.
Esempio concreto, in tal senso lo abbiamo qui in Liguria quando alcuni settori del privato, tra cui il
sottoscritto, hanno chiesto alla Regione di procedere a disporre affinchè i Comuni costieri
interessati trascrivessero sulle licenze demaniali marittime la proroga della validità delle stesse al
31.12.2020. La Regione in pochissimo tempo vi ha provveduto ma non solo, ha anche chiesto
all’Agenzia delle Entrate disposizioni in merito all’applicazione dell’eventuale tassa di registro.
Ecco questo è un piccolo esempio di sinergia tra privato e pubblica che ha portato a risultati utili
per il concessionario.
In questi mesi di confronti che ho avuto per conto di A.C.O. Liguria, ma anche nella veste di
Consulente demaniale marittimo e portuale, mi ha colpito una cosa:
LA CATTIVA INFORMAZIONE ED A VOLTE IL PREGIUDIZIO CHE SI E’ CERCATO DI DARE
ALL’OPINIONE PUBBLICA NEI CONFRONTI DEI CONCESSIONARI DI STRUTTURE
BALNEARI E DI POSTI BARCA
Occorre dirlo con chiarezza che ancora oggi ( per fortuna molto meno rispetto a prima) si cerca
di dare notizie come ad esempio che l’applicazione della direttiva Bolkestein permetterà di avere
maggiori spiagge libere o più ampi specchi acquei destinati alla balneazione.
Sbagliatissimo: le spiagge ed i specchi acquei se andranno alle aste significherà che
probabilmente non ci sarà più il concessionario a cui eravamo ben abituati, ma certamente ce ne
sarà un altro che nella stragrande maggioranza dei casi potrebbe essere una macro azienda che
non permetterà più quel rapporto familiare che le nostre imprese attuali hanno saputo creare negli
anni con la propria clientela. La stessa qualità dei servizi ne risentirà.
Nella serata di ieri durante il mio intervento ho approfittato della presenza in sala dei Sindaci per
fare una richiesta che magari potrebbe apparire banale, ma credetemi non lo è.
Chi lavora nel comparto balneare o nautico, utilizza solo una piccola parte dell’anno. A volte solo 5
mesi. In tal senso ho chiesto che almeno nei mesi da Aprile a Settembre gli Uffici comunali del
demanio marittimo siano aperti al pubblico tutti i giorni e non solo una o due volte alla settimana
per poche ore. In particolare che si faccia in modo, stante le competenze diverse degli uffici
comunali stessi, che si crei tra di loro la giusta sinergia e polifunzionalità. Questo permetterebbe
davvero al concessionario che deve disbrigare una pratica demaniale di non perdersi nei meandri
delle competenze di questo o di quell’ufficio.
Nell’immediato futuro, infine, come associazioni di categoria dovremo farci carico di dare un
contributo ad un percorso normativo che porti, finalmente, i nostri Comuni ad essere destinatari
dell’acquisizione dei canoni demaniali, perché noi operatori siamo coscienti che gli enti locali
stanno facendo sforzi a volte oltre il limite del possibile per garantire la gestione amministrativa del
demanio marittimo attraverso l’utilizzo di proprie risorse ma senza avere un ritorno nei propri
bilanci……………….”
Cordiali saluti,
Angelo Siclari
Presidente A.C.O. Liguria