Un re fece una festa di nozze per suo figlio “Un re” “Fece una festa
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Un re fece una festa di nozze per suo figlio “Un re” “Fece una festa
LUNEDÌ MERCOLEDÌ Un re fece una festa di nozze per suo figlio Il rifiuto “Un re” “Quelli non se ne curarono” È la figura dominante, è il protagonista. Tutte le azioni sono riferite a lui. Ogni iniziativa è sua. Rappresenta Dio che non cessa mai di amare gli uomini e di chiamarli a sé. È la storia amara dell’ umanità che snobba i doni di Dio e sceglie idoli pagani ed effimeri; addirittura sovente respinge e perseguita i messaggeri del Vangelo. “Fece una festa di nozze” “Andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari” Sono le nozze dei secoli: è una grande storia d'amore. Dio è felice, tanto felice che vuole condividere con altri la sua felicità. Dio vive d'amore: è in tre Persone che si vogliono bene, che si scambiano reciprocamente gioia infinita, in totale trasparenza e assoluta condivisione. Dio decide di sposare l'umanità per introdurla nella sua famiglia, nella sua vita, nel suo amore: avviene l'Incarnazione del Figlio. Anche noi preferiamo i nostri piccoli affari all'invito di Dio: c’è sempre qualcosa di urgente. La salvezza è importante, ma noi tralasciamo l’importante per l’urgente. “Per suo Figlio” “Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze” Chi si sposa è il Figlio di Dio: si sposa con la nostra umanità; la vuole unita a sé per un destino di intimità eterna. Sì, Dio sposa suo Figlio: è innamorato dell'umanità, ci ama con passione. Gesù è vero Dio e vero uomo: in lui divinità e umanità sono congiunte “Andate ai crocicchi delle strade Là dove c’è gente che attende una parola o un gesto. Ancora oggi, per vie diverse, tanti approdano alla comunità cristiana, la grande sala, dove si celebra la festa dell’amore. L'invito di Dio è per tutti gli uomini, gratuito e generoso. Nessuno può dire: “io non sono stato invitato”. Dio offre a tutti l’ opportunità di partecipare al banchetto del suo amore, ma è discreto e rispetta la nostra libertà. Tocca a noi scegliere. Impegno : Rinfranca l’anima mia. Impegno : Il Signore è la mia pace. Salmo 22: Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Salmo 22: Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. MARTEDÌ GIOVEDÌ L’ invito L’abito nuziale “Ho preparato il mio pranzo” Dio stringe un’alleanza d’amore con la famiglia umana. Dio sposa l’ umanità. Per ognuno di noi lo sposalizio è iniziato con il battesimo, è cresciuto durante la vita, avrà il suo compimento quando "il Signore sul monte santo preparerà il banchetto definitivo”. “Tutto è pronto” C’è urgenza; il presente è decisivo: il vangelo non permette di essere distratti o indecisi. “Venite alle nozze!". È lo sposalizio dei secoli: è celebrato misteriosamente nel grembo della Beata Vergine, culmina nella morte e risurrezione del Signore, si fa presente in ogni Eucaristia. "Beati gli invitati alla Cena del Signore". Tocca a noi stimare questo invito più di ogni altra cosa e rispondervi. “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto, mentre lo sposo è con loro?” (Mt 9,15). "Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa" È un invito immeritato; lo riceviamo con grande trepidazione per bontà del Signore. “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?” Tra i commensali c’è uno che si trovava lì per caso. Il suo cuore e i suoi pensieri sono altrove: un opportunista, diremmo, oppure un parassita. Il padrone gli chiede: “Amico, perché sei qui?” Questa domanda il Signore la rivolge anche a noi. Quando ci troviamo nella grande sala nuziale che è la Chiesa per il banchetto dell’Eucaristia, chiediamoci se siamo lì per caso, per abitudine, senza prendere parte a ciò che si svolge; se siamo con il cuore assente e la mente distratta. “Amico, perché sei qui?” Non basta dirci cristiani. Occorrono convinzioni profonde, fedeltà di vita, obbedienza alla volontà divina rivelata dal Signore Gesù. “Molti sono chiamati, ma pochi eletti” Le chiamate del Signore sono abbondanti, ma le nostre risposte sono scarse. Tra quelli che vanno in chiesa, chi vive da vero cristiano? Non basta avere il nome sul registro di battesimo o frequentare la parrocchia per avere il posto assicurato in paradiso. Impegno : Salvato dall’amore, canto un canto nuovo. Salmo 22: Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Impegno : Amico del giusto è il Signore. Salmo 22: Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. VENERDI TENIAMO VIVA LA PAROLA Prima lettura = Is 25,l 6-10: II banchetto sul monte Sion della domenica appena trascorsa Gerusalemme, la santa montagna, è minacciata dagli invasori assiri; i suoi dintorni sono devastati. Il Profeta Isaia annuncia che il Signore “preparerà su questo monte un banchetto … per tutti i popoli … vini eccellenti e cibi succulenti … eliminerà la morte per sempre … asciugherà le lacrime su ogni volto". ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- "Un banchetto … per tutti popoli" Partendo dalla dura situazione presente, il profeta fa sorgere nel suo popolo la speranza di una definitiva liberazione dai mali che affliggono Israele e tutta l’umanità. “La profezia si esprime in simboli”: il monte di Sion diventa punto di convergenza di tutti gli uomini, il banchetto richiama la festa per la comunione ritrovata, l'eliminazione della morte conferma la liberazione da ogni male e da ogni peccato, il velo che cade è simbolo di una ritrovata amicizia con Dio. Nessuno, tra i mali che affliggono il mondo, è tanto grave da poter cancellare in noi la speranza e da indurci allo scoramento. Impegno : Sia benedetto Dio, mio liberatore. Salmo 22: Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita. A TO Dom 28 DAL VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 22, 1-10): In quel tempo, Gesù riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali». Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». SABATO DOMENICA Seconda lettura = dalla lettera ai Filippesi: 4, 12-14. 19-20 Paolo si spende tutto per il bene spirituale dei fedeli che egli ha generato al Signore. “Ho imparato ad essere povero e ho imparato ad essere ricco" Non importa se si trova nella povertà o nell’ abbondanza. Paolo è ormai pronto a tutto: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all’indigenza. “Tutto posso in Colui che mi dà la forza” Paolo si affida totalmente a Cristo; niente lo può separare dal suo amore. Il Signore gli dà la forza di svolgere la sua missione anche nelle situazioni più difficili. "Avete fatto bene a prendere parte alle mie tribolazioni” I cristiani di Filippi aiutano con generosità Paolo che si trova in strettezze economiche. Lui si rallegra della loro amicizia e li ringrazia per il loro contributo: è segno di una sincera partecipazione alle sofferenze affrontate per il Vangelo. “La precarietà economica non può separarci da Cristo” Il Banchetto Il Banchetto è segno di comunione, di dialogo e di amicizia, non è solo un mangiare insieme. La Bibbia usa di frequente l’immagine del banchetto. “In principio” La creazione appare come un grande banchetto: Dio crea l'universo ricolmandolo di ogni bene; a coronamento crea l'uomo capace di governare e godere tutte meraviglie create. “Il Profeta Isaia” Suscita nel popolo d’Israele la speranza nella liberazione dai suoi mali, annunciando che il Signore prepara sul monte Sion un banchetto a cui tutti sono invitati. “Il regno dei cieli è simile … a un banchetto” Gesù ci fa tendere alla meta della nostra vita, alimentando in noi le virtù, che rendono piacevole il sedersi insieme attorno alla stessa mensa: la fratellanza, l’amicizia, la stima. Come Cristo “che era ricco si è fatto povero per fare noi ricchi con la sua povertà”, così anche noi, condividendo la vita con gli altri, ci arricchiamo a vicenda con il nostro amore e con la nostra solidarietà. “Sono giunte le nozze dell’Agnello” Impegno : Da Cristo Gesù la salvezza e la gioia. Impegno: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Salmo 22: Abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Salmo 22: Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. L’apocalisse annuncia così il risultato finale della nostra storia: Dio regna perché ama, amando rende noi capaci di una risposta libera d’amore.