PISU (Progetto Integrato Strategico Urbano

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PISU (Progetto Integrato Strategico Urbano
Castelpizzuto
Isernia
Carpinone
Miranda
Pesche
P.I.S.U.
(Progetto Integrato Strategico Urbano)
area urbana di Isernia
Comuni : Isernia (capofila), Carpinone,
Castelpizzuto, Longano, Miranda, Macchia
D’Isernia, Monteroduni, Pesche, Pettoranello del
Molise, Sant’Agapito
Longano
Macchia D’Isernia
Monteroduni
Sant’Agapito
Pettoranello del
Molise
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LA STRATEGIA INTEGRATA DI SVILUPPO LOCALE IN MOLISE : PROGETTAZIONE
TERRITORIALE 2007-2015
PROGRAMMA PISU – ISERNIA (capofila), Carpinone, Castelpizzuto, Longano, Macchia
D’Isernia, Miranda, Monteroduni, Pesche, S.Agapito, Pettoranello
1 - Dati identificativi
• 1.a - Territorio interessato
• 1-b - Partenariato Istituzionale dell’area urbana
• 1.c - Soggetto Responsabile
• 1.d - Unità Tecnica
2 - Quadro Strategico e Metodologico
• 2.a - Documento di indirizzo per la città di Isernia – Sindaco G.Melogli (febbraio 2008)
• 2.b - Strumenti di supporto alla “Diagnosi Tecnica” del contesto urbano a favore degli attori
dello sviluppo locale :
o 2.b.1 - Check-List dello Sviluppo Urbano
o 2.b.2 - Questionario per l’ascolto del territorio
3 - Partenariato
• 3.a – Tavolo del Partenariato Istituzionale dell’area urbana
• 3.b – Tavolo del Partenariato allargato
• 3.c – Tavoli Tematici
4 - Partecipazione
• 4.a - Incontri con le Pubbliche Amministrazioni
• 4.b - Box delle Idee
• 4.c - Ricognizione presso i privati
• 4.d - Tavoli Tematici
5 - Governance e Procedure di attuazione
6 - Documentazione Ufficiale
• 6.a - Deliberazione della Giunta Regionale n.1257 del 14 novembre 2008
• 6.b - Documento attuativo “La Strategia integrata di sviluppo locale in Molise”
• 6.c – Protocollo preliminare di adesione al PISU da parte dei comuni dell’area urbana
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1 - Dati identificativi
1.a - Territorio interessato
Il territorio interessato dal Piano Strategico Urbano (PISU), con Isernia città capofila, coincide con
quello proposto dalla regione Molise e comprende dieci comuni, oltre il capoluogo di provincia.
L’area, ubicata al centro del territorio provinciale, confina con la zona del Matese, in provincia di
Caserta, con tre zone , a vocazione turistica, Matese-Molisano, Alto Molise e Mainarde e, nella
parte sud, con la zona del polo industriale di Pozzilli-Venafro. Il territorio, attraversato dalla SS 17
e dalla SS.85, si trova lungo la direttrice Tirreno-Adriatico ed è lo snodo di consistenti flussi
turistici e commerciali verso il mare Adriatico e verso la Montagna dell’Alto Molise e di Roccaraso.
Considerata la posizione baricentrica tra Adriatico e Tirreno (circa 80 km) , e la limitata distanza
da grosse città come Napoli (100 km) , Roma (160 km) e Pescara (150 km) può essere considerata
uno snodo territoriale aperto da un punto di vista economico e sociale. Orograficamente il
territorio è caratterizzato da un varco pianeggiante che si snoda da Venafro a Isernia attraversato
da un sistema consistente di corsi d’acqua circondato da una zona di collina e di montagna che,
quasi impercettibilmente, interrompe la continuità tra i monti del Matese e delle Mainarde. Tale
area ha visto consumarsi le prime vicende della storia italiana e ha continuato a segnare per
secoli quella molisana, come testimoniato dal formidabile sistema di fortificazioni sannite, di
insediamenti preistorici e dal sistema dei Tratturi che, con la Transumanza, hanno fatto da
sfondo al transito di uomini e greggi e hanno caratterizzato la vicenda economica e culturale
molisana. Il territorio ha una elevata sismicità, come testimoniato dai numerosi terremoti storici,
e per questo motivo il patrimonio edilizio dei centri storici e più in generale dei centri urbani è ben
conservato e, in parte, adeguato simicamente a seguito dei recenti interventi eseguiti dopo gli
eventi del 1984. Le zone di montagna sono coperte da fitti boschi di cerro e faggio e caratterizzate
geologicamente da formazioni calcaree mentre nella zona di valle sono presenti in abbondanza
depositi fluvio-lacustri con passaggi ad argille e marne. I centri storici in alcuni casi sono
arroccati sulle pendici delle montagne (Pesche e Miranda) compreso quello di Isernia che si trova
su una cresta di travertino segnata ai lati da due valli scavate dai fiumi Carpino e Sordo lungo le
quali ha vissuto, migliaia di anni fa, anche l’Homo Aeserniensis.
Territorio interessato dal PISU di Isernia
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1.b – Partenariato Istituzionale dell’area urbana
Il comune di Isernia, in qualità di comune capofila, intende effettuare formalmente la candidatura
del PISU, e ha attivato il Partenariato Istituzionale dell’area urbana composto dai Sindaci di tutti i
comuni previsti dalla regione : Carpinone, Castelpizzuto, Longano, Macchia D’Isernia, Pesche,
Miranda, S.Agapito, Pettoranello del Molise.
La costituzione preliminare del Partenariato Istituzionale dell’area urbana , è avvenuta su invito
del Comune Capofila designato dalla procedura PISU.
Il Partenariato Istituzionale svolgerà funzioni di concertazione, approverà la proposta di PISU e
definirà le successive fasi attuative.
Componenti del Partenariato Istituzionale dell’area urbana :
Sindaco di Isernia
Gabriele Melogli
Sindaco di Carpinone
Pasquale Sarao
Sindaco di Castelpizzuto
Di Santo Fortunato
Sindaco di Longano
Angelo Monaco
Sindaco di Macchia D’Isernia
Dante Cicchini
Sindaco di Miranda
Domenico Marucci
Sindaco di Monteroduni
Carmine Gonnella
Sindaco di Pesche
Domenico Zullo
Sindaco di Pettoranello del Molise
Camillo Paolino
Sindaco Di Sant’Agapito
Giuseppe Picciano
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1.c – Soggetto Responsabile
Il Soggetto Responsabile, come previsto dal documento di indirizzo regionale, coincide con il
Comune Capofila della Città di Isernia. Saranno affidate al Soggetto Responsabile, in qualità di
ente pubblico, attività e funzioni, decise dal Pertenariato Istituzionale dell’area urbana, relative
all’attuazione degli interenti che saranno finanziati nell’ambito del PISU di Isernia.
1.d – Unità Tecnica
L’unità Tecnica del PISU rappresenta la struttura del PISU che, individuata dal Soggetto
Responsabile, lo supporta nell’esercizio delle funzioni affidate dal Partenariato Istituzionale
dell’area urbana.
Il Soggetto Responsabile ha individuato con responsabile del Procedimento del PISU l’Arch.
Agapito Di Lonardo, Dirigente del Servizio Lavori Pubblici del Comune di Isernia e sono stati
incaricati, (Determina Dirigenziale n.540/IV/2008) come supporto tecnico esterno per la
predisposizione del PISU e del successivo monitoraggio il dott. Claudio Di Florio e l’ing. Alberto
Lemme.
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2 - Quadro Strategico e Metodologico
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2.a - Documento di indirizzo per la città di Isernia a cura del Sindaco G.Melogli
(febbraio 2008)
Premessa
La Regione Molise, nell’ambito dell’attività di programmazione degli interventi da realizzare con i
fondi strutturali per il periodo 2007-2013 ha previsto una fase di concertazione istituzionale tra
gli Enti locali maggiori e le parti sociali. Il comune di Isernia ha contribuito a tale fase delineando
le linee di indirizzo generali di sviluppo scaturite da una riflessione sul ruolo che potrà avere nei
prossimi anni nel contesto regionale e interregionale e sugli obiettivi generali e strategici che
intende perseguire.
Il Progetto Integrato Strategico di Sviluppo Urbano (PISU) della città di Isernia, previsto nell’ambito
della Programmazione Regionale, per il periodo 2007-2013, ha come obiettivo strategico la crescita
demografica basata sulla promozione di una politica di governo del territorio orientata a
potenziare l’attrattività verso l’esterno, a migliorare la qualità della vita, a sviluppare i servizi alle
PMI locali e a favorire il riequilibrio urbano di una città cresciuta velocemente negli ultimi
decenni.
Tali obiettivi strategici dovranno essere esaminati e sviluppati, necessariamente, insieme ai
comuni limitrofi che, per alcuni aspetti, condividono con il capoluogo opportunità di sviluppo
economico e sociale e problematiche territoriali.
Il PISU rappresenta, sotto il profilo della configurazione dello sviluppo socio – economico di medio
e lungo periodo, una incredibile opportunità per la Città di Isernia.
In effetti, a prescindere dalla consistenza e dalla qualità della dotazione finanziaria intrinseca allo
strumento, il PISU appare come un presupposto per organizzare e programmare, in un’ottica
integrata e condivisa, un sistema di interventi pianificati di enorme incisività sulla struttura
urbanistica ed economica della Città, tali comunque da poter favorire rilevanti innovazioni sotto il
profilo del posizionamento competitivo di tale contesto cittadino.
La presenza di interventi che, in relazione alla dimensione urbana interessata, senza dubbio
possono essere qualificati come “Grandi Eventi” merita una riflessione profonda sul disegno
urbanistico della Città e sulla “mission” che deve essere perseguita in coerenza con le aspettative
dei cittadini e con il ruolo, imprescindibile, di centro di sviluppo gravitazionale che la Città deve
recuperare nel contesto provinciale e, se possibile, in un ambito extra – provinciale che può essere
attratto in relazione allo sviluppo della rete dei collegamenti viari.
La definizione di un “modello di sviluppo urbano” orientato a costruire un tessuto economico e
sociale intorno a “fattori critici di unicità” che mai, fino ad oggi, hanno trovato una corretta
valorizzazione deve necessariamente assicurare la “sostenibilità” del Progetto.
Appare, pertanto, imprescindibile costruire un pacchetto di interventi che sia effettivamente
coerente con il sistema delle iniziative in corso e che possa dimostrare la propria sostenibilità
tramite attente analisi economico – finanziarie volte a definire i vantaggi diretti, connessi al
conseguimento degli obiettivi del piano, e i vantaggi indiretti che principalmente vanno ricercati
nella possibilità di recuperare “equilibrio” nella ordinaria gestione della Politica di Bilancio.
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Tali requisiti rappresentano i presupposti per il coinvolgimento di capitali privati nel
perseguimento degli obiettivi strategici del PISU. In particolare, appare evidente la necessità di
operare affinché la quota di risorse pubbliche potenzialmente disponibile a valere sulle risorse
della Programmazione 2007 – 2013, possa rappresentare un’importante contributo al successo di
operazioni di Project Financing.
Non da ultimo è interessante evidenziare che il coinvolgimento diretto di capitali privati in
operazioni a potenziale rientro tariffario rappresenta una opportunità in termini di efficienza ed
efficacia dei modelli di gestione associati ad opere pubbliche funzionale allo sviluppo economico
del contesto comunale.
La strategia di base ed il punto di partenza del piano è quello di soddisfare i bisogni del cittadino
residente, colui il quale nell’ambito urbano vive ed, eventualmente, lavora. E’ in tale quadro di
riferimento che è indispensabile programmare un sistema di interventi volto a rafforzare la
“funzione insediativa” della città di Isernia nel quadro di una “Politica d’Area” basata sulla
specializzazione delle aree ad indirizzo produttivo e sullo sviluppo di un terziario che possa
fungere da “fattore cerniera” tra sistema sviluppo economico e qualità della vita.
Le problematiche afferenti il piano potranno essere analizzate, preliminarmente, per (1) linee
strategiche e successivamente , in un’ottica di sviluppo integrato, (2) per tipologia di servizi ed
infrastrutture organizzate per (3) zone omogenee.
Si riporta una sintesi dei punti di forza e di debolezza del sistema urbano e una prima indicazione
della strategia di sviluppo che si intende perseguire :
Punti di forza:
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Centralità geografica : Isernia è molto ben collegata a realtà economiche forti come il Lazio
(Roma) , la Campania (Napoli), e l’Abruzzo e gode di una centralità geografica sia per flussi
turistici che commerciali.
È situata sul percorso verso la montagna abruzzese a dell’alto Molise, verso il Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio e Molise ed è ubicata lungo le direttrici del mare verso l’Adriatico e il Tirreno.
Disponibilità di spazi urbani e territoriali : gli spazi liberi in prossimità del centro urbano sono
ampi ed è possibile prevedere opere ed interventi per il riequilibrio e l’utilizzo del territorio.
Sicurezza sociale : il problema è analogo a quello ambientale; al momento siamo in una
condizione di sufficiente sicurezza ed è possibile ridurre i problemi presenti con azioni mirate e
di limitato impegno. Il problema maggiore è provocato dalla vicinanza alla Campania e alla
presenza di una comunità Rom molto numerosa non completamente inserita nel tessuto
sociale.
Aria Vasta : Isernia è orograficamente inserita in un contesto territoriale che evidenzia notevoli
potenzialità di cooperazioni con i piccoli centri abitativi contigui. Lo sviluppo economico della
Città non può prescindere da considerazioni in merito alle aree produttive di Miranda,
Macchia d’Isernia, Carpinone e Pettoranello del Molise.
Elementi caratteristici e di elevato valore della Cultura dei Luoghi (insieme del patrimonio
culturale e ambientale) : Nella zona urbana di Isernia, a tutt’oggi, l’ambiente è ancora
parzialmente incontaminato ed è possibile con interventi mirati migliorarne la qualità
ambientale sia della zona urbana sia di quella extraurbana caratterizzata da ambiti di elevato
valore naturalistico con dignità di aree protette. Tra gli aspetti culturali risalta quello
archeologico di valore internazionale.
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Principali realtà produttive, turistiche, culturali, ……..
- ITR: Pettoranello (moda)
- Di Risio: Macchia D’Isernia (vendita e produzione auto)
- Neuromed: Pozzilli (servizi e ricerca nel settore sanitario)
- Industria alimentare : Fornelli, Monteroduni,
- Centri Commerciali : Isernia
- Archeologia Paleolitico : Isernia
- Università : Isernia,Pesche
- Aree naturalistiche (RNO di Pesche, ……..)
Punti di debolezza
- Dispersione del sistema urbano : lo sviluppo di Isernia negli ultimi 50 anni ha determinato
una situazione urbanistica policentrica e dispersa sul territorio. Il centro storico è
marginale rispetto al centro urbano. Il centro urbano, continuazione del centro storico, è
suddiviso sostanzialmente in tre settori (corso Garibaldi, S.Leucio e Corso Risorgimento)
tagliati longitudinalmente dalla ferrovia, e comprende un quartiere satellite S.Lazzaro,
scollegato dal centro urbano, e una periferia ampia e diffusa costituita da case rurali e
residenziali. Tale assetto genera una dispersione dei servizi, una frammentazione dei punti
di aggregazione, e una emarginazione di alcune zone rispetto ad altre ma soprattutto non
qualifica ed individua una zona come centro della città intorno al quale far ruotare
iniziative sociali ed economiche.
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Assenza di forze economiche trainanti a livello locale e territoriale : a Isernia non esiste un
comparto produttivo trainante; l’edilizia rappresenta l’attività produttiva che ha più addetti
non residenti; sono presenti piccole realtà produttive e la popolazione attiva è dedicata
principalmente al pubblico impiego, ai servizi e al commercio. Realtà produttive più
significative sono presenti nei comuni limitrofi dove sono ubicate aree industriali che
gravitano sulla realtà economica Isernina. I due principali insediamenti sono a
Pettoranello, dove nella zona industriale ha sede la ITR, gruppo di livello internazionale nel
settore della moda, e a Macchia D’Isernia dove ha sede la Di Risio, concessionaria di auto e
casa costruttrice di automobili in via di sviluppo e affermazione.
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Bassa densità di popolazione : da oltre 20 anni la popolazione di Isernia è ferma a circa
22.000 abitanti, nonostante lo sviluppo urbanistico che si è avuto; la popolazione
residente, per la maggior parte non è di origine molisana ed è molto elevata la pressione
demografica della Campania con addetti al pubblico impiego e nell’edilizia. Molto elevata è
anche la popolazione pendolare proveniente da centri limitrofi dentro e fuori regione.
Concentrazione della forza lavorativa e imprenditoriale in pochi settori;
Scarsa discrezionalità strategica nelle politiche di bilancio tenuto conto che la maggior
parte delle risorse è “ingessata” su capitoli di spesa che si rinnovano anno per anno.
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LINEE STRATEGICHE GENERALI DI SVILUPPO
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Puntare alla completa valorizzazione dei “Grandi Attrattori” della Città intorno ai quali costruire
un nuovo modello di Governance orientato al “marketing territoriale”. Si pensi, in particolare,
al Paleolitico e all’Auditorium, strutture di interesse nazionale ed internazionale intorno alle
quali costruire una nuova immagine della Città. Si pensi, inoltre, alla riqualificazione urbana e
dei servizi imposta da tali interventi.
Puntare su politiche di intervento integrate e volte al recupero di efficienza. In tale ottica lo
sforzo prioritario è rappresentato da una politica energetica integrata in termini di risparmio e
di generazione da Fonti Rinnovabili.
Migliorare la qualità dell’ambiente e la qualità della vita favorendo l’insediamento residenziale
delle giovani coppie con il supporto di politiche sociali pluriennali pensate per la famiglia e la
strutturazione di uno spazio urbano orientato alle attività sportive e ricreative all’aria aperta in
“sicurezza”.
Potenziare e riqualificare il sistema scuola attraverso l’adeguamento del patrimonio edilizio, il
potenziamento dei servizi e l’integrazione con le attività produttive;
Puntare su un sistema di “eccellenze” che possa valorizzare i “cervelli” locali in connessione con
il tessuto produttivo dell’area, ma nella proiezione di una economia globalizzata e orientata
alla cooperazione internazionale. In tale ambito appare fondamentale la collaborazione con le
realtà economiche del territorio, la spinta delle istituzioni locali alla costituzione di
partenariati internazionali e una compiuta affermazione delle potenzialità della società
dell’informazione.
Favorire lo sviluppo e l’attrazione di iniziative economiche coerenti con la strategia di sviluppo
deliberata e con gli obiettivi perseguiti nell’ambito del PISU. In tale ambito appare
fondamentale potenziale il sistema dei servizi collegati con lo sportello unico delle attività
produttive in modo da creare un vero e proprio strumento a supporto della strategia di
marketing territoriale del Comune.
Riequilibrare il territorio sul piano dei servizi e della dispersione urbana con l’obiettivo di
realizzare una città diffusa sicura e cablata (città diffusa, città policentrica specializzata).
Le linee strategiche sommariamente identificate nel presente documento di indirizzo, che
dovranno trovare sviluppo e attenta validazione nella fase di analisi del PISU e potranno essere
passibili di affinamento e implementazione in fase di confronto partenariale ed inter-istituzionale,
identificano un ambito di operatività del PISU che va oltre l’ASSE IV del POR FESR 2007 – 2013.
Appare evidente, inoltre, che il PISU, per gli obiettivi fissati, è strumento di politica di sviluppo che
non può essere indifferente alle politiche d’intervento del POR FSE 2007 – 2013.
In ultima analisi, con specifico riferimento al PISU di Isernia, appare fondamentale poter ancorare
le logiche dello sviluppo urbano con le dinamiche di sviluppo dei sistemi economici che stanno
caratterizzando le aree limitrofe alla città.
In tal senso è auspicabile che gli aiuti di stato programmati a favore dello sviluppo di sistemi
produttivi possano essere gestiti, in quota significativa, tramite strumenti “negoziali” tali da
garantire, tramite la opportuna mediazione delle strutture competenti della Regione Molise, un
raccordo stringente tra PISU e Poli Produttivi.
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TIPOLOGIA DI SERVIZI ED INFRASTRUTTURE ORGANIZZATE PER ZONE OMOGENEE.
Il programma dei servizi e delle infrastrutture prevede, prioritariamente, di soddisfare i bisogni dei
cittadini di Isernia che, in una logica di sviluppo integrato e globale, hanno la necessità di
relazionarsi con l’esterno.
In questo programma ha un ruolo determinante il sistema delle grandi opere, finanziate con
programmi nazionali speciali come l’Auditorium, il parco archeologico e il parco dell’acqua. Questo
sistema di opere contribuisce, in modo determinante, a proiettare Isernia verso l’esterno per
attrarre flussi turistici e capitali esogeni. A ciò si aggiunge la presenza dell’Università in rapida
crescita e alcuni comparti produttivi nel settore della moda e dell’auto, ubicati nei comuni
limitrofi.
Pertanto l’obiettivo strategico del programma è quello di integrare i bisogni del cittadino con il
sistema delle grandi opere.
Per individuare con maggiore puntualità gli obiettivi del programma il territorio comunale stato
suddiviso in quattro zone : il Centro storico (paese commerciale) , il Centro Urbano, l’Area urbana
comprendente anche i comuni limitrofi (Polo commerciale, espositivo, servizi, …) e la zona agricola
(parco biologico).
Per ciascuna zona è stata individuata una strategia di sviluppo in linea con gli obiettivi generali
del programma basata su un modello di sviluppo che prevede per Isernia una funzione di polo
commerciale e servizi che storicamente le appartiene.
Per il centro storico (centro commerciale, culturale, residenziale) si intende rafforzare la funzione
originaria della residenza e del commercio interpretata secondo le esigenze attuali; la
residenzialità negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo con il soggiorno di lavoratori pendolari e
studenti; tale destinazione potrebbe essere incentivata con residenze per un turismo commerciale
e culturale; il commercio potrebbe essere potenziato e valorizzato realizzando uno spazio
attrezzato sul modello di un centro commerciale con una regia unica.
Per il centro urbano si prevede di rafforzare le funzioni esistenti e mal distribuite sul territorio e di
promuovere nuove occasioni di sviluppo ancorandole alle attività produttive locali, alla cultura,
alla ricerca, all’istruzione, ai servizi, e agli interventi di prossima realizzazione come l’auditorium.
Isernia intesa come cittadella dell’istruzione, della ricerca, della giustizia,della cultura e delle arti
(musica e teatro). In quest’ottica è stato previsto un piano di interventi che prevede : la
ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico in particolare quello scolastico, la realizzazione di
ambiti urbani attrezzati per lo sport e il tempo libero, opere di arredo urbano, un piano parcheggi
e di verde urbano.
Nella zona periferica ed exatrurbana (polo commerciale, espositivo,logistico,culturale…) si prevede di
completare il parco archeologico del paleolitico e di realizzare un polo commerciale, espositivo con
servizi logistici per le imprese da attuare attraverso l’integrazione delle realtà produttive presenti,
il miglioramento dei collegamenti viari e la realizzazione di alcuni servizi a supporto della
vocazione commerciale di base.
Nella zona agricola (parco biologico) si prevede di effettuare il censimento delle terre incolte e
frazionate per attuare una politica di concentrazione delle attività agricole su coltivazioni
biologiche e incentivare la tutela delle aree ad elevato valore naturalistico.
Il Sindaco
Grabriele Melogli
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