PRESENTAZIONE DEL GRUPPO Il gruppo “Versi Diversi” è nato nel
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PRESENTAZIONE DEL GRUPPO Il gruppo “Versi Diversi” è nato nel
PRESENTAZIONE DEL GRUPPO Il gruppo “Versi Diversi” è nato nel 2007 per volontà dell’Associazione Inoltre. Caratteristica principale di questo gruppo è quello di essere composto da genitori di ragazzi disabili e non. Questa composizione ha consentito un confronto in grado di ampliare il punto di vista relativo alla diversità perché spesso l’incontro con il diverso non avviene per il timore di sentirsi inadeguati. “Ho cominciato questo percorso quasi per scherzo”, dice Cristina parlando delle prime esperienze, “non pensando certo che mi avrebbe coinvolta così tanto già dopo pochi incontri. Mi è venuto spontaneo aprirmi e condividere con gli altri le mie sofferenze, le mie gioie e i miei dubbi come genitore di una ragazza disabile. Il fatto che alcuni di loro avessero figli normodotati ha solo arricchito questo confronto. Ora mi sento parte di un gruppo fantastico che cerca con il teatro di comunicare agli altri quanto poco basti per evitare i luoghi comuni sulla diversità, a non averne paura e a considerare tutti innanzitutto come persone”. Obbiettivo del gruppo dunque era quello di sensibilizzare le persone sul tema della diversità e dei numerosi aspetti che ne derivano. Per questo è iniziato uno scambio di esperienze, racconti, aneddoti intorno alla diversità che hanno fornito materiale per le prime rappresentazioni. Sì, perché il gruppo ha deciso di raggiungere i propri obbiettivi utilizzando il linguaggio e le tecniche teatrali, prima prevalentemente attraverso la narrazione e successivamente attraverso la realizzazione di uno spettacolo. “Abbiamo imparato a farci carico di qualcuno, la responsabilità, la com-passione, nel vero e proprio senso della parola a condividere le nostre passioni. E lo abbiamo fatto ascoltandoci. Recitiamo non per essere o diventare attori ma per ascoltare e farci ascoltare”. Questo afferma Giulio che nel gruppo è uno dei genitori che non hanno ragazzi disabili. E’ fondamentale conoscere la diversità per sapere come avvicinarsi ad essa senza timori Occorre anche liberarsi di tanti pregiudizi e luoghi comuni. Forse non tutti possiamo frequentare a fondo la diversità per arrivare addirittura ad apprezzarne la potenzialità e la ricchezza che essa è in grado di racchiudere ma quando ascoltiamo talune testimonianze il nostro punto di vista è costretto a cambiare diametralmente. E’ prima di tutto una nuova visione del mondo è la capacità di stabilire un linguaggio nuovo, di sviluppare la propria sensibilità a favore del più debole, dell’emarginato, del diverso. Concludiamo con le parole di Alessandra, sorella di Cristina: “Quando mia sorella mi parlava di questo gruppo di teatro io la prendevo in giro pensando di avere un'attrice in famiglia. Ho assistito al suo primo spettacolo e mi sono accorta di avere i brividi per l'emozione. L'anno successivo è riuscita a trascinarmi all'interno della sua avventura e,credetemi, i brividi sono aumentati”. Il gruppo “Versi Diversi” ha prodotto fino ad ora tre spettacoli, occasione di incontro-confronto sui temi della diversità e della disabilità: 2007 “Versi Diversi” 2008 “Soli” 2010 “Il Paese dei ciechi” dal romanzo di H.G. Wells E’ in lavorazione un’altra esperienza dal titolo provvisorio “Pro e Contro” che vedrà il coinvolgimento del pubblico come giudice di alcune situazioni che hanno suscitato discussione nell’opinione pubblica. PROGRAMMA DELLA SERATA E’ l’insieme di racconti di vita vissuta, di dialoghi assurdi, brani letterari, aneddoti amari, frasi ironiche. Momenti di riflessione a volte anche con tono leggero o dissacratorio non per sminuire il problema ma per evidenziarlo maggiormente. IL RACCONTO DI CRISTINA Le tipiche domande che una mamma si pone quando la figlia deve iniziare la scuola elementare: ce la farà? la capiranno? la prenderanno in giro? pretenderanno troppo da lei? Sì, ce la farà. Basta starle vicini, con discrezione e aspettare il suo momento. CHIAMATEMI PER NOME La poesia di un disabile che vorrebbe essere considerato innanzitutto una persona. SONO SOLO Gabriella ha fatto una cosa fantastica. Ha immaginato di entrare nella testa del figlio autistico per tentare di farne conoscere i pensieri: i dubbi, le preoccupazioni, le paure, le consapevolezze, le speranze. E’ quello che potremmo cercare di fare un po’ tutti: entrare nei panni dell’altro, assumere un punto di vista diverso. Magari ci aiuterà a comprendere. LE FRASI Frasi che non avreste mai voluto sentirvi dire. Quelle che invece fanno immenso piacere e aiutano. Infine un piccolo gioco con risposte pungenti. BRANI TRATTI DA “IL LIBRO DI ALICE” Alice Sturiale (1982-1996) è una ragazzina affetta da una malattia congenita che le impediva di camminare ma non di essere felice. IL COLOMBRE Una fiaba e il tema svolto da una ragazzina. MI CHIAMO ANDREA Qui abbiamo due Andrea che sembrerebbero uguali ma in realtà sono molto diversi. E’ un piccolo scherzo per rendere un po’ più leggeri gli argomenti trattati. Anche se a volte si tratta di un sorriso un po’ amaro. Anche il divertimento può far pensare. SUE ANNE Un esempio di riscatto della diversità ci viene raccontato nell’episodio di Sue Anne una ragazza pellerossa capace di affermare con forza la propria origine, la propria cultura, le proprie capacità e di riscattarsi di fronte a coloro che si sentono superiori e che invece manifestano tutta la loro debolezza e inferiorità. IL CASO DELL’AFFITTUARIA Un fatto di cronaca. Due posizioni diverse. Voi quale scegliereste?