Il ruolo dell`UO Malattie Infettive

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Il ruolo dell`UO Malattie Infettive
IL RUOLO DELL’UO MALATTIE INFETTIVE Dr. Giampietro Pellizzer Direttore U.O.A. Malattie Infettive e Tropicali – Azienda Ulss 6 Vicenza DEFINIZIONE E ALCUNE CARATTERISTICHE DELLA EMERGENZA INFETTIVA Una emergenza infettiva può essere definita come un evento accidentale causato da agenti biologici (batteri, virus, tossine) che hanno la capacità di provocare malattie significative o morte nella popolazione. Le emergenze infettive hanno alcune caratteristiche che evidenziano la complessità dell’evento: 1.
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intensità delle informazioni (problemi di gestione delle informazioni), cambiamenti rapidi degli eventi (strategia di comunicazione, problemi organizzativi e decisionali), elevato livello di expertise (formazione, multidisciplinarietà), durata variabile dell’evento da giorni a mesi (problemi di risorse), impraticabilità o forte limitazione di auto‐soccorso da parte della popolazione (infezioni trasmissibili). QUALI EMERGENZE INFETTIVE La maggior esperienza acquisita dalle UO di Malattie Infettive nel corso degli ultimi anni è relativa alla infezione HIV, alla influenza pandemica, alla SARS e alla meningite meningococcica. Tuttavia, è importante mettere in adeguata evidenza anche altre epidemie infettive potenziali o attuali (Tab. 1) In particolare, non va dimenticata la resistenza batterica, la cui diffusione è un problema globale. Per molti aspetti la resistenza batterica è un problema di sanità pubblica, (FIG. 1), e solo in questa ottica gli interventi per contrastarne la diffusione diventano efficaci (Clinical Infectious Diseases 2011;52(7):1–8). Inoltre alcune malattie trasmissibili da importazione (es Chikungunya, Dengue), possono diventare endemiche, o avviare sporadici cicli autoctoni di trasmissione, come già avvenuto. Altre febbri emorragiche di importazione (Ebola, Marburg, Lassa), se non prontamente riconosciute possono avere una trasmissione interumana disastrosa. I CONTESTI ORGANIZZATIVI In linea generale, e indipendentemente dal tipo di infezione che causa una epidemia, gli obbiettivi essenziali di intervento per avere un impatto sulla curva epidemica sono principalmente la previsione, l’allarme precoce, la precoce rilevazione, e le azioni tempestive di intervento. Il dettaglio delle azioni e strategie da attuare per ciascuno degli obbiettivi elencati è complesso, multidisciplinare, e condizionato dalle caratteristiche del particolare evento epidemico. E’ essenziale quindi per l’infettivologo avere conoscenze adeguate, non solo del contesto epidemiologico ma anche degli aspetti organizzativi e strategici di risposta alla epidemia in cui si trova ad essere coinvolto, a seconda del livello di allerta, e delle azioni messe in atto per contrastare la epidemia (http://www.euro.who.int/en/what‐we‐do/health‐
topics/communicable‐diseases/influenza/facts‐and‐figures/pandemic‐influenza/about‐pandemic‐phases) (1)(2)(5). Operativamente , e in base alle recenti esperienze della influenza pandemica, l’infettivologo è soprattutto coinvolto nel trattamento e assistenza dei casi, anche se, a livello aziendale, deve partecipare a tutti gli step di pianificazione, che sono principalmente costituiti dalla sorveglianza, prevenzione e controllo, garanzia della funzionalità dei servizi sanitari essenziali, formazione e strategie di comunicazione. LA UO DI MALATTIE INFETTIVE. COMPETENZE E RISORSE La UO di Malattie Infettive è costituita da personale medico specializzato, e da personale infermieristico dedicato ed esperto in problematiche infettivologiche . Lo specialista infettivologo opera in una struttura idonea per l’ isolamento di pazienti affetti da patologia da infezione trasmissibile, prevalentemente in un contesto ospedaliero “centralizzato” (provinciale). In caso di epidemia la UO di Malattie Infettive è direttamente coinvolta nella gestione dei casi, secondo quattro principali linee di attività: diagnosi, terapia, sorveglianza , prevenzione della trasmissione (nel personale sanitario e altri utenti). Poiché la risorsa UO Malattie Infettive è disponibile solo negli ospedali di “provincia”, vi è la necessità di un livello di pianificazione provinciale che definisca le attività e competenze nel trattamento e assistenza dei casi: quando ricoverare, chi ricoverare, dove,quale terapia, quale profilassi, quale modalità di consulenza infettivologica (nelle strutture dove non è disponibile l’infettivologo) CONCLUSIONI 1. Il ruolo della UO di Malattie Infettive è prevalentemente nella trattamento e assistenza dei casi, nonché di supporto per la sorveglianza, prevenzione e controllo. 2. Nel flusso informativo degli eventi infettivi epidemici ed emergenti, la UO di Malattie Infettive ha un ruolo chiave, punto di origine del sospetto diagnostico, della diagnosi e della notifica che mette in movimento la maggior parte delle attività di sorveglianza e prevenzione. (FIG.2) 3. Nel piano di preparazione e risposta alle emergenze infettive la UO di Malattie Infettive si pone ad un livello operativo periferico, provinciale o aziendale, in diretto contatto con il gruppo operativo a risposta rapida ed eventuale taskforce di rete. 4. Per le caratteristiche di multidisciplinarietà e complessità delle emergenze infettive, ivi comprese le infezioni da batteri antibiotico resistenti e infezioni da importazione, è auspicabile un rafforzamento della sorveglianza e controllo a partire dal livello aziendale, attraverso la individuazione di una o più figure di specialista infettivologo con esperienza specifica in tema di risposta alle emergenze infettive. FONTI 1. REGIONE VENETO. ALLEGATO A alla Dgr n. 443 del 20 marzo 2012. Piano per la preparazione e la risposta ad emergenze di sanità pubblica con particolare riferimento alle emergenze infettive “Livello aziendale” 2. REGIONE VENETO. ALLEGATO A alla Dgr n. 323 del 13 febbraio 2007 pag. 1/48 PIANO REGIONALE DI PREPARAZIONE E RISPOSTA AD UNA PANDEMIA INFLUENZALE 3. PIANO EMERGENZE EPIDEMICHE DA MALATTIE TRASMISSIBILI REGIONE LIGURIA 2007 4. http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2009/31/attach/dgr_11769_830_20072009_a
1.pdf 5. PIANO NAZIONALE DI PREPARAZIONE E RISPOSTA AD UNA PANDEMIA INFLUENZALE 6. www.iss.it/binary/esps2/cont/piano%20naz%20risposta%20pandemia.1158742801.pdf 7. http://www.ccm‐network.it/prg_area3_mal_infettive_Piseb TAB.1 Emergenze Infettive (Giovanni Rezza Istituto Superiore di Sanità, http://www.iss.it/mipi/emer/index.php?anno=2011&lang=1.&tipo=8) 27/02/2012 Virus dell'influenza A/H5N1: aggiornamenti 24/01/2012 SORVEGLIANZA VIROLOGICA DELL'INFLUENZA 02/12/2011 ‐ NDM‐1 in Italia 11/11/2011 ‐ Casi autoctoni di malaria in Grecia 22/10/11 ‐ Filovirus simil‐Ebola in Spagna 14/10/2011 ‐ Casi di West Nile ‐ Aggiornamenti 30/09/2011 – Casi di West Nile in Italia ‐ Aggiornamenti 16/09/2011 – Casi di West Nile in Veneto 30/08/2011 ‐ Focolaio ospedaliero di tubercolosi (Roma) 01/08/2011 – Influenza Aviaria 26/07/2011 – Primo caso di West Nyle in Romania 12/07/2011 ‐ Casi di encefalite da zecca (Russia) 12/07/2011 ‐ Casi di encefalite da zecca (Russia) 04/07/2011 – casi di febbre emorragica ed encefalite da zecche in Russia 27/06/2011 ‐ E.coli aggiornamenti 17/06/2011 ‐ E. coli in Francia 17/06/2011 ‐ Chikungunya nella Repubblica del Congo 07/06/2011 ‐ E. coli ‐ Aggiornamenti 03/06/2011 ‐ E.coli ‐ aggiornamenti 30/05/2011 ‐ Casi di E. coli in Germania 23/05/2011 ‐ Febbre emorragica Crimea‐Congo 16/05/2011 ‐ Ebola ricompare in Uganda 09/05/2011 ‐ Febbre Gialla in Africa 02/05/2011 ‐ Casi di lebbra negli USA FIG.1 Impatto sulla mortalità ospedaliera delle infezioni da S.aureus meticillino resistente (MRSA) FIG.2