+ p - Dipartimento di Economia e Diritto

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+ p - Dipartimento di Economia e Diritto
Corso di
POLITICA ECONOMICA
Giuseppe Croce
Università La Sapienza - sede di Latina
a.a. 2013-14
Queste slides non sostituiscono in alcun modo i testi consigliati per la
preparazione dell’esame ma intendono solo fornire una traccia utile allo studio
Per info su orari lezioni e ricevimento, date esami vedi la pagina del docente in
http://w3.uniroma1.it/economialt/
Per programmi, materiali didattici e risultati esami vedi la pagina del docente in
http://dipecodir.it/docenti/index.php?page=Home&idutente=27
ISTITUZIONI
Mercato: sistema economico in cui le scelte sono effettuate in modo
decentrato da agenti individuali che agiscono ognuno per perseguire
i propri interessi
Stato: istituzioni orientate a interessi collettivi
Mercato o stato… quale è da preferire?
Quale realizza gli obiettivi perseguiti?
OBIETTIVI FONDAMENTALI
Efficienza: in termini generali consiste in un utilizzo delle risorse
disponibili da cui consegue il miglior risultato possibile
Equità: riguarda la distribuzione della risorse e del reddito prodotto
dall’economia tra i diversi agenti economici e gruppi sociali
economia del benessere
2
CRITERIO DI SCELTA TRA MERCATO E STATO
Il Mercato garantisce sempre e in misura adeguata
efficienza ed equità
?
Sì, allora il Mercato è sufficiente e non è necessario che
intervengano altre istituzioni (stato o altri)
NO, allora potrebbe essere giustificato l’intervento
pubblico
economia del benessere
3
Alla ricerca di un “metodo” per giudicare
gli “stati del mondo” dal punto di vista della collettività
Per stabilire se i risultati del funzionamento dei mercati sono
soddisfacenti e per decidere se è auspicabile un intervento pubblico
abbiamo bisogno di un “metodo” per valutare i diversi “stati del
mondo” e ordinarli secondo un ordine di preferenza
è un’operazione in parte analoga a quella che compie il
consumatore che valuta e ordina secondo le sue preferenze i diversi
panieri di beni, tuttavia…
gli “stati del mondo” non riguardano un solo individuo ma la
collettività
inoltre si vuole che il giudizio sugli stati del mondo non rifletta le
preferenze di un solo individuo (“dittatore”) o una norma
esterna (giudizio di valore) ma le preferenze individuali dei
membri della collettività
economia del benessere
4
Il CRITERIO PARETIANO rappresenta un possibile “metodo” per il
confronto tra situazioni diverse in cui può trovarsi una collettività:
una situazione B è migliore della situazione A
se in B almeno un individuo sta meglio che in A
e nessun individuo sta peggio;
se invece in B almeno un individuo sta meglio che in A ma qualcun altro sta
peggio che in A, allora A e B si dicono non confrontabili (non è possibile
stabilire quale dei due stati sia migliore e quale peggiore)
•
•
•
•
•
Il criterio p. si occupa di efficienza: questa aumenta quando una collettività
realizza più di qualcosa senza avere meno di qualcos’altro, date le risorse a
disposizione
Il criterio p. fa proprio l’individualismo etico: ognuno è il miglior giudice di
se stesso (della propria situazione)
Le soddisfazioni individuali sono ritenute non confrontabili: lo star meglio di
un soggetto e lo star peggio di un altro non sono confrontabili
Il criterio p. definisce un ordinamento incompleto
Il criterio p. non si occupa di equità
economia del benessere
5
Miglioramenti paretiani da A a B a C…
Utilità di Tizio
uC
uB
uA
C
B
A
vA
vB
vC
Utilità di Caio
Passando dallo stato del mondo A a B e da B a C questa economia composta
da Tizio e Caio realizza dei miglioramenti paretiani: l’utilità di almeno uno dei due
aumenta senza che diminuisca quella dell’altro
economia del benessere
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Attraverso successivi miglioramenti paretiani è possibile raggiungere
infine un OTTIMO paretiano, cioè
uno stato del mondo rispetto al quale non è possibile
migliorare ancora la soddisfazione di un individuo senza
peggiorare quella di qualcun altro
Possiamo pensare all’ottimo p. come alla situazione che sarebbe imposta
all’economia da un ipotetico “dittatore benevolente”, che abbia l’obiettivo
di massimizzare il benessere della collettività secondo il criterio paretiano e
disponga del potere per attuare le misure necessarie a realizzarlo
Tuttavia, un ottimo p. è una situazione efficiente ma ciò non implica
necessariamente che sia anche una situazione accettabile rispetto
ad ogni punto di vista (potrebbe essere non equa o violare la dignità
delle persone)
economia del benessere
7
Alla ricerca di ottimi paretiani
Utilità di Tizio
Utilità di Tizio
Utilità di Tizio
C
C
A
B
B
B
A
C
A
Utilità di Caio
B è migliore di A.
C è migliore di B e di A.
C è l’ottimo p.
Utilità di Caio
B e C sono migliori di A .
Ma B e C non sono
confrontabili.
B e C sono gli ottimi p.
economia del benessere
Utilità di Caio
A, B e C non sono
confrontabili.
Sono tutti e tre ottimi p.
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Alla ricerca di ottimi paretiani: somme di denaro
Tizio e Caio dispongono ogni mese di una somma
di denaro.
A
B
C
Tizio
2000
1900
600
Tizio
A
Caio
10
1200
600
B
A non è confrontabile né con B né con C, quindi
è un ottimo.
In particolare: passando da A a B non c’è un
miglioramento p. sebbene probabilmente in A
Caio soffra la fame mentre in B sta molto meglio
(e Tizio solo un po’ peggio) che in A.
B è migliore di C (entrambi stanno meglio) e non
è confrontabile con A, quindi è un altro ottimo.
C non è un ottimo perché è migliorabile in B.
economia del benessere
C
Caio
9
Alla ricerca di ottimi paretiani: su un’isola deserta
Aldo e Caio sono su un’isola deserta in cui crescono solo alberi di cocco.
In A entrambi dispongono di un certo numero di alberi di cocco.
In B Aldo scopre nell’isola un altro albero di cocco fino ad allora sconosciuto: aumenta l’utilità di
Aldo. B è migliore rispetto ad A.
In C Aldo abbatte un albero per costruirsi una capanna e di conseguenza Caio trova meno noci
di cocco: C non è un miglioramento p. rispetto ad A e B perché Caio soffre un (sia pur leggero)
calo della sua utilità.
In D Caio trova il relitto di una zattera con cui si costruisce un riparo (senza dover abbattere
alcun albero). D rappresenta l’ottimo p. per questa economia.
A
B
C
D
utilità di
Aldo
100
110
300
300
utilità di
Caio
120
120
115
300
economia del benessere
10
Alla ricerca di ottimi paretiani: torte alla crema
Aldo e Ugo dispongono soltanto di una torta alla crema, che piace a
entrambi: poiché ogni spartizione che avvantaggi Aldo danneggerà Ugo e
viceversa, non v’è alcuna allocazione che sia confrontabile con un’altra.
Pertanto qualsiasi possibile spartizione rappresenta un ottimo p. (punti A,
B, C, ecc.).
Nota: anche la spartizione in cui Aldo ha tutte le fette di torta e Ugo
nessuna (e viceversa) è un ottimo p. (punti Z e W)
Fette di Aldo
Z
A
B
C
W
Fette di Ugo
economia del benessere
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Alla ricerca di ottimi paretiani: musica
Aldo e Ugo possono disporre di due beni: CD di musica classica, che
piacciono ad Aldo ma sono sgraditi a Ugo, e CD di musica rock, che piacciono
a Ugo ma disturbano Aldo. Vi è un unico ottimo p. nel quale Aldo ha tutti i CD
di musica classica e Ugo tutti quelli rock (punto Q). Ogni altra allocazione
riduce l’utilità di entrambi: ogni spostamento da un punto come A o M verso Q
consente un miglioramento paretiano).
CD rock di Ugo
Ugo
CD class
Q
M
CD class
di Ugo
A
CD class
di Aldo
Aldo
CD rock di Aldo
CD rock
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L’equilibrio di un mercato in concorrenza perfetta
assicura l’efficienza: è un ottimo paretiano
Perché per quantità scambiate q≠ qE non c’è efficienza?
prezzo
offerta
Prezzo max di
acquisto
pd
E
pd =ps
Prezzo min di
vendita
ps
domanda
q0
qE
economia del benessere
quantità
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I prossimi passi: dall’ottimo paretiano all’efficienza di
un’economia di mercati in concorrenza…
1.
Attraverso la scatola di Edgeworth individueremo l’ottimo in un’economia di solo
scambio come la situazione in cui tutti i possibili scambi mutuamente vantaggiosi
sono realizzati: i saggi marginali di sostituzione (s.m.s.) dei consumatori sono uguali
2.
Poi individueremo l’ottimo in un’economia con produzione e scambio come la
situazione in cui i saggi marginali di sostituzione dei consumatori (s.m.s.) sono uguali
al saggio marginale di trasformazione (SMT) dell’economia (s.m.s.=SMT)
3.
Infine, verificheremo se queste condizioni di ottimo sono rispettate nelle situazioni
che costituiscono l’equilibrio di mercato in un’economia di produzione e scambio:
- dimostrando che le imprese massimizzano i profitti quando SMT=rapporto tra i prezzi
- inoltre, è noto che i consumatori massimizzano l’utilità quando s.m.s.=rapporto tra i prezzi
- di conseguenza, risulta che in equilibrio si verifica esattamente la condizione che caratterizza
l’ottimo: s.m.s.=SMT
(e con questo avremo dimostrato il Primo Teoremo dell’Economia del Benessere)
economia del benessere
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La scatola di Edgeworth: alla ricerca dell’ottimo nello scambio.
Un’allocazione qualsiasi dei beni 1 e 2
Economia di solo scambio: le quantità totali prodotte dei beni sono date e non
sono oggetto di scelta.
Bene 1 di Bianca
Bianca
bene 2
Bene 2
di Bianca
R
Bene 2
di Andrea
bene 1
Andrea
Bene 1 di Andrea
economia del benessere
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La scatola di Edgeworth: alla ricerca dell’ottimo nello scambio.
Le preferenze di Andrea e Bianca
Bianca
bene 2
Curve di
indifferenza di
Bianca
Curve di
indifferenza di
Andrea
Andrea
bene 1
economia del benessere
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La scatola di Edgeworth: alla ricerca dell’ottimo nello scambio.
L’allocazione iniziale e l’area dei possibili miglioramenti paretiani
Bianca
bene 2
Area dei possibili
miglioramenti p.:
in qualsiasi punto
interno a questa
area Aldo e
Bianca. o almeno
uno dei due,
stanno meglio che
in W.
Partendo da W,
in G Bianca
aumenta la sua
utilità
(l’utilità di Andrea
non cambia), in F è
Andrea che
aumenta l’utilità
(l’utilità di Bianca
è invariata)
F
G
W
Allocazione
iniziale
bene 1
Andrea
economia del benessere
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La scatola di Edgeworth: alla ricerca dell’ottimo nello scambio.
Punti di ottimo paretiano
Bianca
bene 2
Nel punto E le
curve di indif. di
Andrea e Bianca
sono tangenti
(ottimo) e
domanda e
offerta dei due
beni coincidono
Andrea
E
W
bene 1
Tutti i punti come E, di tangenza tra una c.d.i. di Andrea e una di Bianca, sono
allocazioni ottime (efficienti) :
sono queste le allocazioni di beni che sarebbero imposte da un “dittatore benevolente”
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La condizione di ottimo in un’economia di solo scambio
In termini grafici gli ottimi corrispondono ai punti di tangenza tra le c. di
indifferenza dei due consumatori A e B (le loro c. di indifferenza hanno
uguale pendenza)
In termini analitici la pendenza di una c. di indifferenza rappresenta il saggio
marginale di sostituzione (s.m.s.) del consumatore, dato dal rapporto tra le
utilità marginali dei due beni
utilità marg q 2
s.m.s. =
utilità marg q1
quindi in un punto di ottimo si devono uguagliare i s.m.s. dei due
consumatori A e B:
s.m.s. (A)= s.m.s. (B) cioè
utilità marg q 2 ( A) utilità marg q 2 ( B)
=
utilità marg q1 ( A) utilità marg q1 ( B)
Se i s.m.s. fossero diversi, sarebbe possibile ripartire i beni tra A e B in
modo da aumentare l’utilità di uno dei due senza peggiorare quella
dell’altro!
economia del benessere
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Da un’economia di solo scambio a un’economia di
scambio e produzione
In un’economia di solo scambio le quantità dei beni a
disposizione sono fisse (i lati della scatola di Edgeworth sono di
lunghezza data!)
Ma nella realtà le quantità disponibili di beni di consumo sono
anch’esse oggetto di decisione, in quanto output delle imprese
In un’economia di scambio e produzione qual è la combinazione
delle quantità prodotte degli output che rappresenta l’ottimo
paretiano (tenuto conto delle preferenze dei consumatori)?
economia del benessere
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Alla ricerca dell’ottimo in un’economia di scambio e produzione.
Le possibilità di produzione delle imprese: un’impresa che produce 2 beni
bene 2
Frontiera delle
possibilità
produttive
(FPP):
indica la
quantità max che
si può produrre
del bene 2 per
ogni quantità
prodotta del
bene 1
Insieme delle
possibilità di
produzione
SMT
0
bene 1
Il saggio marginale di trasformazione (SMT) in un punto lungo la FPP è pari alla
pendenza della FPP in quel punto e indica di quante unità deve diminuire la quantità
prodotta del bene 2 per poter produrre un’unità in più del bene 1 (o viceversa).
economia del benessere
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L’ottimo in un’economia con produzione e scambio
bene 2
Scatola di
Edgeworth
Punto di ottimo
nello scambio
E
sms
0
Punto di ottimo
nella produzione:
La combinazione
delle quantità
dei due beni
prodotte dalle
imprese è
esattamente
uguale a quella
domandata dai
consumatori
SMT
bene 1
L’ottimo in un’economia con produzione e scambio si raggiunge nel punto in cui
l’inclinazione della FPP è uguale all’inclinazione delle c.d.i. nel loro punto di tangenza, cioè
quando vale SMT = s.m.s.. Finchè SMT≠ s.m.s è possibile modificare le quantità prodotte
o consumate e ottenere un miglioramento paretiano.
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Un’impresa che opera in un mercato di concorrenza perfetta e produce due
beni, quale combinazione di output sceglie?
Indichiamo con q1 e q2 le quantità prodotte dei due beni, con p1 e p2 i loro prezzi di mercato.
Il costo totale è fisso (per ipot.), pari a L*. Il profitto dell’impresa è π = p1q1 + p2q2 – L*.
Se teniamo fissa la quantità π, dati i prezzi, possiamo ricavare la retta della curva di isoprofitto
q2 = (1/p2)(π +L*)-(p1/p2)q1, che ha inclinazione pari a (-p1/p2).
A livelli crescenti di π corrispondono curve di isoprofitto via via più alte e con uguale
inclinazione.
q2
Curve di
isoprofitto con
inclinazione
-p1/p2.
A curve più alte
corrisponde un
profitto
maggiore
0
economia del benessere
q1
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Quale combinazione di output sceglie l’impresa?
q2
SMT = -p1/p2
Combinazione di
quantità
prodotte scelta
dall’impresa
La FPP
rappresenta il
vincolo che
definisce le
possibilità di
produzione
dell’impresa
q1
0
Ogni impresa sceglie la combinazione di quantità prodotte con la quale realizza il max
profitto, corrispondente al punto lungo la FPP tangente alla retta di isoprofitto.
Quindi in quel punto deve valere SMT = -p1/p2
economia del benessere
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Quindi, in un’economia di produzione e scambio, tutte le imprese
scelgono la produzione in corrispondenza dell’uguaglianza tra il saggio
marginale di trasformazione e il rapporto tra i prezzi
SMT=-p1/p2
inoltre, i s.m.s. di tutti i consumatori si uguagliano tra loro e, come noto
dall’esame di economia, i s.m.s. sono pari al rapporto tra i prezzi dei beni,
infatti in equilibrio la c.d.i. del consumatore è tangente alla retta di bilancio,
quindi per ogni consumatore vale
s.m.s.=-p1/p2
Di conseguenza, in un’economia di concorrenza in cui le imprese
massimizzano i profitti e i consumatori massimizzano l’utilità, risulta anche
SMT=s.m.s.
Pertanto l’equilibrio di un’economia concorrenziale corrisponde proprio a
un’ottimo paretiano (in quanto realizza le condizioni di ottimo ricavate sopra)!
economia del benessere
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Per riassumere…
attraverso la scatola di Edgeworth abbiamo visto che in un’economia di
solo scambio l’ottimo p. consiste in un’allocazione dei beni in cui ogni
scambio tra consumatori mutuamente vantaggioso è stato realizzato
nel punto di ottimo le c.d.i. dei consumatori sono tangenti (cioè hanno
uguale inclinazione)
e poiché l’inclinazione di una c.d.i. in un punto equivale al saggio marginale
di sostituzione (s.m.s.) in quel punto, possiamo dire che nel punto di ottimo i
s.m.s. di tutti i consumatori si uguagliano tra loro
Attraverso il grafico con la FPP abbiamo mostrato che in un’economia con
scambio e produzione l’ottimo richiede che ogni aggiustamento dei fattori
produttivi tra le diverse produzioni, se vantaggioso, è stato realizzato e la
combinazione dei beni prodotti nell’economia è quella preferita dai
consumatori
nel punto di ottimo il SMT è uguale al s.m.s. dei consumatori
economia del benessere
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Da quanto visto fin qui si ricava il
Primo Teorema dell’Econ. Benessere
In concorrenza perfetta, e in un insieme di mercati completi,
l’equilibrio di mercato è sempre un ottimo p.
Questo teorema verifica l’equivalenza tra le condizioni di ottimo
paretiano (efficienza) e il risultato (equilibrio) del funzionamento di un
mercato di concorrenza :
il mercato concorrenziale conduce a un equilibrio che corrisponde a un
ottimo paretiano.
In un’economia in cui i consumatori massimizzano le loro utilità, le
imprese massimizzano i profitti e i mercati sono in equilibrio, sono
verificate le condizioni dell’ottimo paretiano.
economia del benessere
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Il Primo Teorema spiega che il mercato di concorrenza
funziona come una “mano invisibile”
Il singolo agente economico “mira solo al proprio guadagno
ed è condotto da una mano invisibile, in questo come in
molti altri casi, a perseguire un fine che non rientra
nelle sue intenzioni.
Né il fatto che tale fine non rientri nelle sue intenzioni
è sempre un danno per la società.
Perseguendo il proprio interesse, egli spesso persegue
quello della società in modo molto più efficace
di quando intende effettivamente perseguirlo”.
Adam Smith, The wealth of nations, 1776
economia del benessere
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Ancora sul Primo Teorema: condizioni di validità e limiti
Il risultato del Primo Teorema è valido soltanto se:
• il mercato è in concorrenza perfetta
• i mercati sono completi
Concorrenza perfetta
Omogeneità dei beni
Ampia numerosità degli operatori
Assenza di intese o di accordi
Libertà entrata nel e uscita dal mercato
Perfetta informazione
Completezza dei mercati
Esiste un mercato per ogni bene e servizio al presente e nei periodi nei quali
si estende l’orizzonte della scelta
Non ci sono esternalità
Non ci sono beni pubblici
Non ci sono costi di transazione e asimmetrie informative
economia del benessere
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Secondo Teorema
dell’Econ. Benessere
In concorrenza perfetta e in un insieme di mercati completi, ogni
posizione di ottimo p. può essere ottenuta come equilibrio di
mercato, previa un’opportuna redistribuzione delle risorse iniziali
economia del benessere
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Significato e limiti del Secondo Teorema
Poiché esistono molteplici situazioni di ottimo p. (tutte ugualmente
efficienti), questo Teorema indica in che modo realizzare quella
preferita
Assegnazione dei compiti
STATO redistribuzione iniziale
MERCATO allocazione tramite l’equilibrio concorrenziale
Il Teorema presuppone la separabilità tra redistribuzione ed
efficienza
economia del benessere
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CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO
A. Mercati non concorrenziali
B. Mercati non completi
C. Pur in una situazione di
ottimo paretiano…
1.
2.
3.
4.
5.
Scarsa numerosità degli operatori
Rendimenti di scala crescenti
Barriere o costi di entrata e uscita
Presenza di accordi e intese
Imperfetta/asimmetrica informazione
1. Esternalità
2. Beni pubblici
3. Costi di transaz. e asimmetrie informative
1.
2.
economia del benessere
Equità dell’equilibrio
Bisogni meritori
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