1 Criteri di giustizia non welfaristi
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1 Criteri di giustizia non welfaristi
1 Criteri di giustizia non welfaristi Alcuni economisti ri…utano il principio dell’individualismo etico. 1.1 La teoria della giustizia di Nozick Ha elaborato la teoria del titolo valido (entitlement theory). Essa identi…ca la giustizia distributiva non sul piano dei risultati ma delle procedure (giustizia procedurale o formale). Sono da ritenersi giuste le situazioni distributive che hanno origine nel rispetto dei diritti fondamentali degli individui. Questi diritti includono il diritto alla vita, al lavoro e la libertà di scelta. Le utilità individuali non sono il metro di misura per valutare il soddisfacimento del criterio di giustizia. 1.2 La teoria della giustizia di Sen Sen introduce concetti importani e nuovi come quelli di functioning e capabilities. Sia la quantità di un bene che l’utilità che se ne trae sono indicatori inadeguati del benessere di un individuo o di una comunità. La quantità di un bene non è un indicatore del benessere poichè solo alcuni possono avere il titolo (entitlment) per disporne e consumarlo. L’utilità è un indicatore psicologoco incapace di rilevare alcuni e¤etti. Esistono invece e¤etti non psicologici che sono rilevanti al …ne di valutare il vantaggio che ne deriva alle persone e alla società. I beni hanno caratteristiche che rendono le persone in grado di compiere certe funzioni (functioning ) e ciò consente agli individui l’esercizio della libertà positiva (essere liberi di non liberi da). E’importante non solo l’e¤ettivo compimento di certe funzioni ma anche l’e¤ettiva capacità di compierle (capability). 2 Preferenze sociali e istituzioni Ci interesseremo di come diverse istituzioni economiche ovvero diverse "norme" o procedure di interazione tra individui sul piano economico, consentono di soddisfare meglio quei principi e gli obiettivi che a essi si richiamano. Le principali norme di interazione sociale sono il mercato e lo Stato. Forniremo una valutazione di come e in quali condizioni i risultati economici che possono essere conseguiti attraverso l’azione del mercato o dello Stato grantiscano il rispetto dei principi di e¢ cienza e di equità. 2.1 I teoremi fondamentali dell’economia del benessere La teoria ha mostrato che esiste una doppia corrispondenza tra mercato e ottimo paretiano. In un sistema economico di concorrenza perfetta, nel quale vi sia un insieme completo di mercati, un equilibrio concorrenziale se esiste è un ottimo paretiamo (teorema con funzione descrittiva) Se sono rispettate alcune condizioni relative alle funzioni di utilità individuali (mappe di indi¤erenza convesse) in presenza di mercati completi ogni posizione di ottimo paretiano può essere realizzata come equilibrio concorrenziale previa un’appropriata redistribuzione delle risorse (dotazioni inziziali) tra gli individui (teorema con funzione prescrittiva). 2.2 Il primo teorema fondamentale Per concorrenza perfetta intendiamo un sistema caratterizzato da: omogeneità dei beni ampia numerosità degli operatori assenza di intese o accordi tra essi libertà di entrata e usicita dal mercato informazione perfetta. La completezza dei mercati implica l’assenza di esternalità che presumano relazioni tra gli operatori non mediate da un rapporto di scambio. L’equilibrio walrasiano di concorrenza è un vettore di prezzi e un’allocazione economica (vettori di consumo e produzione) che soddisfano le condizioni di massimizzazione di utilità e del pro…tto e che garantiscono un eccesso di domanda nullo su tutti i mercati. Ottimo paretiano: 1. L’e¢ ciente allocazione nel consumo dei beni si realizza quando il sms è uguale per ogni coppia di beni fra i vari consumatori (condizione di equilibrio per una economia di scambio: sms=rapporto tra i prezzi dei beni) 2. L’e¢ ciente allocazione degli inputs produttivi richiede l’eguaglianza dei smst per ogni coppia di input in ogni produzione (garantita dalla legge del prezzo unico+condizione di equilibrio del produttore: smst=rapporto tra i prezzi dei fattori) 3. L’e¢ cienza generale si ottiene quando il sms per ogni coppia di beni, comune fra tutti i soggetti, è uguale al SMT (garantita da condizione di massimizzazione per il produttore: prezzo=costo marginale). 2.3 Il secondo teorema fondamentale La quali…ca di "ottimo" paretiano non sottintende o implica un giudizio di merito sulla sua desiderabilità. Sen sostiene che una collettività può trovarsi in una situazione di ottimo paretiano ed essere "perfettamente disgustosa". E’ vero che varie situazioni di ottimo paretiano non sono confrontabili. Il secondo teorema fornisce un criterio a¢ nchè una istituzione possa operare e garantire il raggiungimento di un ottimo caratterizzato da "desiderabilità" secondo un preciso giudizio di valore. In questo caso lo Stato assolverebbe una funzione redistributiva e il mercato una funzione allocativa. 2.4 Estensione temporale dei teoremi I due teoremi estesi ad un orizzonte temporale di più periodi e a condizioni di incertezza continuano a garantire l’allocazione e¢ ciente delle risorse. 2.5 Limiti del primo teorema Limite costituito dalla realtà dei mercati Mercati completi Preferenze endogene Carattere statico e trattamento insoddisfacente dell’incertezza La distribuzione del reddito non è rilevante per l’ordinamento sociale 2.6 Limiti del secondo teorema Il signi…cato concreto del secondo teorema può essere esaminato dal punto di vista: a del suo contento prescrittivo a favore del mercato b della separabilità tra la funzione allocativa e redistributiva Al secondo teorema si applicano le stesse perplessità del primo. Un elemento critico si riferisce all’informazione completa da parte dello stato che costitusce il presupposto alla sua azione. Inoltre i teorici del socialismo di mercato sostengono che l’allocazione ottimale è raggiungibile anche in assenza del mercato. Risulta inoltre che le azioni redistributive compiute dallo Stato (ad esempio attraverso l’imposizione …scale e la concessione di contributi) possano distorcere i comportamenti individuali e modi…care la quantità di risorse da redistribuire con una conseguente riduzione dell’e¢ cienza (es partecipazione al mercato del lavoro o economia illegale).