INSIEME VERSO SIBIU news - n. 1

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INSIEME VERSO SIBIU news - n. 1
INSIEME VERSO SIBIU news – n. 1
notizie e commenti sulla terza Assemblea Ecumenica Europea
a cura dell’iniziativa (privata) “Insieme verso Sibiu”, info: [email protected]
(via Ostiense 152, 00154 Roma; tel. 06.57287347)
Sommario:
1.1 – Il processo assembleare verso Sibiu
1.2 – La presentazione ufficiale dell’evento
1.3 – Il logo di AEE3
1.4 – Un “kit ecumenico” informativo
1.5 – Chi andrà a Sibiu
1.6 – I delegati italiani
1.7 – Strumenti di lavoro
1.8 – Gli indirizzi dei promotori
Allegati:
1 – Kit ecumenico
2 – Poster di AEE3, formato pdf
1.1- Il processo assembleare verso Sibiu
Dal 1989 le chiese cristiane europee si sono impegnate in un processo di collaborazione ecumenica
che ha avuto come prime due tappe le grandi assemblee di Basilea nel 1989 e di Graz nel 1997. Nel
2001 a Strasburgo è stata firmata la “Charta oecumenica”, una specie di statuto della riconciliazione
e cooperazione delle chiese in Europa. Dal gennaio 2003 i presidenti della Conferenza delle chiese
europee (KEK) e del Consiglio delle conferenze episcopali europee (CCEE) hanno avviato la
preparazione della terza Assemblea ecumenica europea (in sigla AEE3) da tenere a Sibiu in
Romania dal 4 al 9 settembre 2007 sul tema: “La luce di Cristo illumina tutti. Speranza di
rinnovamento e unità in Europa”. Non si tratterà di una grande assemblea come le precedenti, ma di
un”processo assembleare” a partire dal 2006, una specie di “pellegrinaggio ecumenico” alle radici
delle tre grandi tradizioni cristiane europee (cattolici, protestanti e ortodossi). La prima tappa è stata
Roma nel gennaio 2006, la seconda a Wittemberg nel febbraio 2007, la conclusione nel settembre
2007 a Sibiu in Romania, nel cuore dell’Ortodossia. La città di Sibiu è stata scelta perché “capitale
della cultura europea nel 2007”e perché testimone di un’eccezionale collaborazione ecumenica tra
ortodossi, cattolici e protestanti.
1.2 – La presentazione ufficiale dell’evento
Riportiamo lo scritto di Aldo Giordano, segretario della CCEE e Colin Williams, segretario del
KEK nell’introduzione al “Documento di lavoro per AEE3”.
Nel gennaio 2002 il comitato congiunto della Conferenza delle Chiese europee (KEK) e del
Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE) ha iniziato a riflettere su come strutturare
una terza assemblea ecumenica europea, dopo quelle di Basilea (1989) e di Graz (1997). Abbiamo
considerato tanti interrogativi, ma abbiamo raggiunto la consapevolezza che l’Europa ha oggi
urgente bisogno di una nuova testimonianza comune dei cristiani.
L’Europa è un continente che ha la possibilità di creare uno spazio dove le diverse
confessioni cristiane si possono incontrare, condividere una testimonianza reciproca e decidere di
offrire un contributo comune per venire incontro ai bisogni della nostra società. Riconosciamo che è
l’ora di rimetterci umilmente in cammino per trovare un nuova luce per il cammino di
riconciliazione e superare la tentazione di tornare indietro. Il cammino ecumenico, nonostante tutte
le difficoltà che ben conosciamo, è un compito e una vocazione senza ritorno. Il CCEE e la KEK
hanno la responsabilità di dare il contributo che è loro proprio: la loro originalità sta nel fatto di
costituire un rete europea capace di coinvolgere la maggior parte delle Chiese e comunità che
vivono nel continente.
Il tema scelto ha trovato ampio consenso: «La luce di Cristo illumina tutti. Speranza di
rinnovamento e unità in Europa». L’intero processo assembleare e i suoi obiettivi sono guidati da
questo riferimento cristologico (Gv 8,12). Il simbolo della luce è particolarmente significativo sia
nella tradizione cristiana d’Oriente che in quella d’Occidente. Il sottotitolo mette in evidenza il
ruolo del Vangelo di Cristo nell’Europa attuale, pur nella coscienza che la prima responsabilità
delle Chiese è di realizzare il rinnovamento e l’unità a casa propria.
Piuttosto che concentrarci su un unico evento, abbiamo optato per un vero processo
assembleare di due anni, quasi una sorta di «pellegrinaggio» europeo, che culminerà nell’assemblea
di Sibiu nel settembre 2007.
Credendo nel fatto che Dio accompagna questo nostro progetto e confidando nella
comunione e preghiera di tantissime persone, ci proponiamo due grandi obiettivi per il nostro
cammino.
Il primo obiettivo è di aiutarci a ritrovare in Cristo, crocifisso e risorto, luce nuova per il
cammino di riconciliazione tra i cristiani d’Europa. Riprendiamo in questo modo il tema centrale
dell’assemblea di Graz del 1997.
Il processo assembleare non affronterà direttamente le questioni dottrinali esistenti fra le
Chiese, che non sono di sua competenza, ma sarà piuttosto un’occasione per celebrare, pensare e
testimoniare insieme, come cristiani, la fede in Gesù Cristo – luce che illumina tutti, e la sequela
che ne deriva.
La comune «conversione» a Cristo appare il segreto essenziale per procedere nel cammino
dell’unità. Per questo sentiamo il bisogno di approfondire la conoscenza e la stima delle diverse
tradizioni confessionali-spirituali che esistono nel nostro continente. Le tappe del processo
assembleare sono anche simbolo dell’incontro con le ricchezze delle diverse tradizioni cristiane in
Europa.
È importante esprimere nella collaborazione concreta la comunione già esistente tra i
cristiani in Europa. Il processo sarà accompagnato dalla Charta Oecumenica, che costituisce
un’agenda che le Chiese si sono date per approfondire la collaborazione e trovare impegni comuni
per il futuro dell’Europa. Le possibilità di incontrarsi e dialogare offerte dal processo assembleare
potranno generare fiducia, far cadere paure e favorire il superamento di forme di tensione e
difficoltà persistenti fra le Chiese.
Concretamente vogliamo rafforzare e allargare la rete ecumenica europea. Primi attori del
processo e dell’assemblea sono gli incaricati per l’ecumenismo delle Chiese, conferenze episcopali,
comunità e organismi ecumenici. Abbiamo grande fiducia nella partecipazione a questo nostro
cammino delle esperienze ecumeniche che lo Spirito Santo ha donato in questi anni all’Europa.
Un’attenzione speciale è riservata alle nuove generazioni.
Il secondo obiettivo è quello di riscoprire il dono di luce che il Vangelo di Cristo è per
l’Europa di oggi. L’assemblea di Basilea del 1989 si era concentrata sul tema della pace e della
giustizia. Il processo assembleare verso Sibiu – considerando le grandi sfide per le Chiese che
derivano dalla cultura e dalla società europea – vuole contribuire a:
– ridare consapevolezza e fiducia ai cristiani del continente, mostrando la possibilità di
vivere il Vangelo in una cultura segnata dalla secolarizzazione;
– riscoprire e approfondire l’identità cristiana ed ecclesiale per realizzare un dialogo più
vero e più autentico con la cultura attuale;
– rispondere alla domanda di spiritualità, alla ricerca di senso e alle attese dell’uomo e della
donna di oggi, specialmente delle giovani generazioni;
– affrontare le questioni comuni della nostra generazione (libertà religiosa, migrazioni, pace,
solidarietà...), mostrando il rapporto intrinseco e dinamico fra la dimensione spirituale-liturgica e
l’impegno diaconale e sociale;
– approfondire l’incontro e il dialogo tra le religioni presenti nel continente;
– far avanzare e illuminare il processo di unificazione europea (in questo processo le Chiese
sono coscienti che esiste un’Europa che ha confini più larghi dell’Unione Europea e che va oltre il
suo orizzonte politico ed economico);
– prendere coscienza della responsabilità dell’Europa verso gli altri continenti della terra.
Questi sono i temi, già presenti nella Charta Oecumenica, che vogliamo riprendere e
approfondire insieme in questi due anni. Essi saranno affrontati durante gli incontri dei delegati
delle Chiese che si realizzeranno a Roma nel gennaio 2006 e a Wittemberg all’inizio del 2007. Essi
saranno poi saranno affrontati in tutta Europa durante gli incontri nazionali o regionali che si
realizzeranno in questi due anni.
Infine, saranno ripresi nell’assemblea di Sibiu. La nostra speranza è che i delegati che
parteciperanno a Sibiu saranno persone che hanno la vocazione a essere animatori e moltiplicatori.
Preghiamo inoltre perché le reti di persone da tutti i paesi del continente e da tutte le Chiese,
conferenze episcopali e comunità che si rinsalderanno durante il processo e a Sibiu possano essere
una realtà che ci sostiene gli uni gli altri anche per il futuro.
Abbiamo la speranza che il documento di lavoro che qui presentiamo possa esser utile a
tante persone e comunità per iniziare con noi quest’avventura europea che pensiamo essere al tempo
stesso umana e divina. Esso introduce nel cammino da Basilea a Graz e a Sibiu; riflette
teologicamente sul tema della nuova assemblea ecumenica; considera il ruolo dei cristiani e delle
Chiese per l’Europa di oggi; s’interroga sulla responsabilità dell’Europa nei confronti degli altri
continenti; presenta le diverse tappe del processo assembleare e, infine, offre materiali e
informazioni utili.
Siamo grati di poter iniziare questo cammino con molte sorelle e fratelli. Sinceramente non
sappiamo in anticipo dove esso ci porterà, ma siamo certi che esso è nel cuore del Padre celeste.
1.3 – Il logo di AEE3
Il logo di AEE3 disegnato dal grafico italiano Gabriele Riva di Belluno “rappresenta una croce che
estende e allargar la sua base al mondo. E’ la luce di Cristo che illumina l’Europa. L’estensione
della croce diventa anche una strada, la via per la riconciliazione tra i cristiani. I colori usati sono il
blu per la terra e il giallo per la luce. Insieme al rosso, rappresentano i colori nazionali della
Romania”. Il gruppo “Insieme verso Sibiu” ha stampato un manifesto in italiano, cm 50x70, nel
quale oltre al lodo di AEE3 è riprodotta la città di Sibiu con lo sfondo dei monti Carpazi (costo € 1).
La riproduzione del poster in pdf è qui allegata e può essere riprodotta liberamente.
1.4 – Un “kit ecumenico” informativo
Da un anno un gruppo di associazione cristiane, ospitate e sollecitate dal Servizio Rifugiati e
migranti della Federazione delle Chiese evangeliche ha lavorato ecumenicamente sul tema delle
migrazioni in Europa in vista dell’Assemblea di Sibiu. Il gruppo ha elaborato un documento sulle
“Migrazioni in Europa” e allo stesso tempo ha preparato uno strumento informativo telematico per
favorire l’informazione e la partecipazione ad AEE3. Si intitola “Kit ecumenico” e viene inviato a
chiunque ne faccia richiesta..
Ecco il suo indice: 1) PRESENTAZIONE DELL’EVENTO: Introduzione. Il processo assembleare
dell’AEE3. 2) LE TAPPE: Prima tappa: Roma, 24-27 gennaio 2006. Seconda tappa: incontri
nazionali. Terza tappa: Wittemberg 15-18 febbraio 2007. 3) I GRUPPI DI LAVORO TEMATICI.
4) OPEN PROGRAMME.
La spedizione su larga scala è curata da [email protected] . Viene qui allegato e può essere
liberamente diffuso e riprodotto.
1.5 – Chi andrà a Sibiu
I responsabili della KEK e del CCEE hanno deciso che il numero dei delegati sia assai superiore a
quella delle precedenti assemblee. Si tratterà infatti di 2100 delegati ufficiali tra cattolici,
evangelici ed ortodossi. Ad essi si aggiungeranno 80 giovani stewards, e circa 400 persone tra staff,
invitati e giornalisti. A queste più che 2500 persone previste se ne aggiungeranno altre di propria
iniziativa sia dalla Romania che dall’estero. Le possibilità recettive della città sono piuttosto
limitate e saranno messe a dura prova. Le chiese locali e le autorità civili locali e nazionali hanno
promesso il massimo impegno per il successo di AEE3.
1.6 – I delegati italiani
E’ di estremo interesse per associazioni, comunità e singoli conoscere tempestivamente chi sarà
delegato a Sibiu per potergli inviare documenti e suggerimenti sui temi dell’assemblea. Il numero
dei delegati ufficiali è stato rigorosamente ripartito per ogni chiesa e nazione da KEK e CCEE. Per
quanto riguarda la chiesa cattolica italiana non sono ancora noti i nomi delle persone scelte dalla
Conferenza episcopale italiana. Certa è comunque la partecipazione di:
Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e
il dialogo della CEI (e.mail: [email protected])
Guido Dotti della Comunità di Bose, coordinatore del gruppo di lavoro sulla spiritualità
(e.mail: [email protected])
Marco Gnavi, segretario dell’ufficio ecumenismo e dialogo del Vicariato di Roma, della Comunità
di S.Egidio, coordinatore del gruppo di lavoro sulla giustizia ([email protected])
Massimo Ferè, consigliere nazionale di Pax Christi, rappresentante di Pax Christi internazionale
(e.mail: [email protected]).
La Federazione delle chiese evangeliche ha comunicato i suoi delegati spiegando che “Da più parti
è venuta la sollecitazione di mettere in rete le informazioni,così come anche i componenti delle
varie delegazioni in modo che possano essere contattati e informati di quanto succede anche a
livello locale”. Tra di essi, segnati con * sono i membri della “Delegazione Migranti” “invitati dalla
KEK”:
:
*Vivian Wiwoloku, Chiesa Metodista (Palermo-Nigeria); e.mail: [email protected]
Susanna Nicoloso, Chiesa Battista, [email protected]
*Gheorghe Radu, Chiesa Battista rumena (Roma-Romania), [email protected]
Michel Charbonnier, Chiesa Valdese, Bruxelles, [email protected]
*Mercedes Frias, Chiesa Apostolica, Prato-Santo Domingo, [email protected]
Massimo Paone, Esercito dela Salvezza, [email protected]
Massimo Long, Chiesa Valdese, [email protected]
*Martina Keser, Chiesa Metodista, Bologna-Croazia, [email protected]
Letizia Tomassone, Chiesa Valdese, [email protected]
Laura.Casorio, Federazione chiese evangeliche italiane, [email protected]
Ibarra, Martin, Chiesa Battista, [email protected]
Gioachino Fraenkel, Chiesa Luterana, [email protected]
*George Ennin, Chiesa Valdese, Parma-Ghana [email protected]
*Eric Darko, Chiesa Valdese, Conegliano-Ghana, [email protected]
Claudia Angeletti, Movimento femminile evangelico battista, [email protected]
Birgit Wolter, Comitato centrale KEK, [email protected]
Annemarie Duprè, CCME, [email protected]
Anna Maffei, European Baptist Federation, [email protected]
Angelika Teichmann, Chiesa Luterana, [email protected]
*Edouard Kibongui, Chiesa Battista, Torino-Congo Brazzaville, [email protected]
1.7 – Strumenti di lavoro
Nel marzo 2007 le case editrici Claudiana ed Elledici hanno pubblicato un libro di 264 pagine
intitolato “Charta oecumenica – un testo, un processo, un sogno delle chiese in Europa”.
L’Introduzione è di mons. Vincenzo Paglia. Il testo è stato curato dal Consiglio dele chiese cristiane
di Milano. Si tratta della seconda edizione, notevolmente ampliata della originale pubblicazione
della Charta oecumenica ed è pensato ed arricchito in vista dell’Assemblea di Sibiu.
Costo € 12,50. Purtroppo non è presente in tutte le librerie. Se non si trova può essere richiesto
anche a “Insieme verso Sibiu”.
Il poster a quattro colori, cm 50x70, € 1, è disponibile presso la redazione di questo notiziario.
1.8 – Gli indirizzi dei promotori
CCEE, Gallustrasse 24, 9000 St. Gallen, Svizzera
tel. 0041 712276040 - fax 0041 712276041
[email protected]
http://www.ccee.ch
KEK, P.O. 2100, 150 route de Fernet, 1211 Ginevra, Svizzera
tel. 0041 7916228 – fax 0041227916227
[email protected]
http://www.cec-kek.org
Sito ufficiale dell’AEE3: www,eea3.org
Ufficio ecumenismo e dialogo della CEI:
Circonvallazione Aurelia 50, 00165 Roma
tel. 06 663981 – 06 6623057
[email protected]
http://www.chiesacattolica.it
Federazione delle Chiese evangeliche in Italia – FCEI:
Via Firenze 38, 00184 Roma
tel. 06 483768, 06 4825120 – fax 06 4828728
[email protected]
http://www.fcei.it
ALLEGATI:
1 – Kit ecumenico
2 – Poster di AEE3, formato pdf