Febbraio 2013 - Bottega Checevo

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Febbraio 2013 - Bottega Checevo
EQUO E DINTORNI ...
News-letter
Realizzata dall'Associazione COMPARTIR GIOVANE che gestisce le botteghe CHECEVÒ (Cuneo – Corso
Galileo Ferraris n. 15), BASTA POCO (Caraglio – Via Roma n. 127) e BOTTEGA DEL MONDO (Dronero – Via
Roma n.19), in collaborazione con QUI E LÀ (Boves – Piazza dell'Olmo n.6). È gradito un contributo di
10,00 euro annuo che servirà a sostenere le attività associative. Info: [email protected]
Numero 1. Febbraio 2013
NOTIZIE
BOTTEGA DEL MONDO IN SENEGAL. Si chiama Maam Samba la prima bottega equo solidale del
Senegal. Dopo dieci anni di scambi equo commerciali l'Ong Ndem a deciso di dar vita di un canale di
vendita locale a Dakar, da affiancare a quello internazionale. Il punto vendita che si rivolge ai consumatori
locali gestisce anche un ostello per i turisti responsabili con sei stanze. (Agices)
ALLA SHELL IL “NOBEL DELLA VERGOGNA”. Dal 2000 Greenpeace e Dichiarazione di Berna
assegnano il Public Eye Award organizzando un concorso che avviene in contemporanea e in polemica con il
Forum economico mondiale di Davos. Più di 16.000 persone hanno scelto on line la Royal Dutch Shell come
peggiore impresa del pianeta. Decisivo per la vittoria della multinazionale anglo-olandese il rischio di nuovi
disastri legati alle trivellazioni petrolifere nella regione artica dell'Alaska e all'estrazione di sabbie
bituminose in Canada, nonché i precedenti sulle violazioni dei diritti umani in Africa e in particolare nella
regione del Delta del Niger, dove secondo l'Onu per rimediare l'inquinamento dei campi e dei corsi d'acqua
saranno necessari almeno 30 anni. (Misna)
COMMISSIONE EUROPEA: STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO ENTRO IL 2050. Con il
documento “Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare
l'impermeabilizzazione del suolo” la commissione europea stabilisce che ogni stato membro dovrà tenere
conto delle conseguenze derivanti dall'uso dei terreni entro il 2020, con il traguardo di un incremento
dell'occupazione di terreno pari a zero da raggiungere entro il 2050. Dalla metà degli anni '50 la superficie
totale delle arre urbane nell'Unione Europea è aumentato del 78%, mentre la crescita demografica è stata
appena il 33%. In Italia, secondo una ricerca dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
Ambientale, ogni secondo il cemento si mangia 8 metri quadrati di terreno. È come se ogni cinque mesi
venisse cementificata una superficie pari a quella di Napoli e ogni una vasta come Milano e Firenze messe
insieme. Un dato che non si può spiegare con la crescita demografica che si è fermata da tempo. Il nostro
Paese con il 2,8% di suolo consumato è ben al di sopra della media europea che è del 2,3%. (Forum Italiano
dei Movimento per la Terra e il Paesaggio)
ANCHE IN ABRUZZO BICI GRATIS SUI TRENI REGIONALI. La Regione Abruzzo ha messo a
disposizione 30mila euro per una convenzione di Trenitalia finalizzata al trasporto gratuito sui treni regionali
delle biciclette al seguito dei viaggiatori sui treni regionali. L'iniziativa accoglie la proposta del
Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano. L'Abruzzo è la terza regione dopo Puglia e Marche ad adottare
tale provvedimento. (www.controlacrisi.org)
DAL COMITATO CUNEESE ACQUA BENE COMUNE
ACQUA: REFERENDUM CALPESTATI. Il 28 dicembre 2012 l' Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas
(Aeeg) ha approvato il nuovo Metodo Tariffario Transitorio 2012-2013 per il Servizio idrico Integrato. La
nuova tariffa reintroduce la “remunerazione del capitale investito” cancellata dal secondo quesito
referendario, cambiandone semplicemente la denominazione in “costo della risorsa finanziaria” e porterà ad
aumenti anche superiori al 7% annuo. Il 31 gennaio 2013 il Consiglio di Stato, al quale la stessa Aeeg aveva
chiesto un parere, ha stabilito che dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, gli
italiani pagano bollette illegittime perchè non decurtate del 7% di remunerazione del capitale investito. Ma
l'Aeeg, invece di acquisire che la sentenza delegittima le scelte che hanno portato alla nuova tariffa, annuncia
che nel calcolare i rimborsi si seguiranno “criteri già utilizzati per la definizione del c.d. Medoto Tariffario
Transitorio (MTT) che copre il biennio 2012-2013” all'interno del quale, secondo l'Autorità “già si sono
considerati gli effetti del referendum abrogativo”. Una vera e propria truffa ai danni dei cittadini che invece
del 7% di remunerazione del capitale investito, si vedranno restituire un misero 0,6%. Contro il MTT, il
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sta predisponendo il ricorso al TAR Lombardia, competente per
territorio. Il 25-26 gennaio in tante piazze d'Italia si è manifestato contro il nuovo metodo tariffario. A
Cuneo, il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune ha avvolto il monumento di Barbaroux, al centro di Piazza
Galimberti, con le bandiere dell'acqua. Giuseppe Barbaroux. fu Ministro Guardasigilli e contribuì alla
promulgazione dello Statuto Albertino. Se fosse vivo oggi, si batterebbe contro questo scandalo.
LA CAMPAGNA
ACCUSE A ORIGINAL MARINES. Abiti Puliti e Filcams Cgil hanno lanciato una campagna per
sostenere le rivendicazione di 42 lavoratori licenziati per avere tentato di formare un sindacato indipendente,
in seguito ai numerosi abusi avvenuti all'interno della fabbrica. Le denunce includono minacce di
licenziamento o intimidazione diretta nei confronti di coloro che cercano di sindacalizzarsi, un uso illegale e
volto allo sfruttamento dei contratti a breve termine e dei lavoratori in nero, straordinari obbligatori e
straordinari non pagati o sottopagati, salari soggetti a decurtazioni illegali, politiche e norme discriminatorie
nei confronti delle donne. Alcuni sostenitori della campagna hanno ricevuto un'e-mail dal sindacato Spi che
difende l'azienda. È fondato però il timore che tale organizzazione sia poco indipendente: la sua sede
coincide con quella della Pt Sc Enterprise e diversi suoi funzionari lavorano a livello manageriale in fabbrica.
Per aderire: http://raccontiamoilloroincubo.org.
IL COUS COUS DALLA PALESTINA DI LIBERO MONDO
Il cous cous bianco e integrale che trovate nelle nostre botteghe di commercio equo è prodotto in Palestina da
YWCA ( Young Women's Christian Association), ONG nonviolenta internazionale a sostegno delle donne,
attiva in circa centodieci paesi. YWCA of Palestine ha una lunga storia di impegno a favore delle donne,
costituendo un riferimento importante per la vita quotidiana delle proprie associate, in un contesto sociale e
politico ancora oggi molto difficile. Tra i principali interventi sono da annoverare la formazione di formatori,
l’accoglienza per giovani donne in cerca di casa, l’informazione sanitaria, l’avvio all’impresa e la gestione di
progetti di sviluppo e la promozione dei diritti delle donne, il lavoro per la giustizia sociale attraverso
progetti di sviluppo e campagne di pressione. Oltre al cous cous l'Ong ha organizzato la produzione di erbe,
olio e di manufatti artigianali (bambole e pupazzi).
LA RICETTA:1 kg. circa di verdure e legumi misti, per esempio carote, zucchine, melanzane, piselli, fave
fresche, ceci (fate in modo da avere almeno tre tipi diversi), 3 o 4 pomodori maturi o equivalente quantità di
pelati, 1/2 cipolla tritata, 1 cucchiaino di cannella in polvere, 1 cucchiaino di zenzero in polvere, 4 cucchiai
di pinoli tostati in una padella antiaderente, 1 cucchiaio di zucchero, brodo vegetale, olio d’oliva extra
vergine q.b., sale e pepe q.b., cous cous integrale o bianco di Liberomondo
Preparazione. Fate rosolare dolcemente la cipolla in 2 o 3 cucchiai di olio d’oliva, poi unite la cannella e lo
zenzero e cuocete ancora 2 minuti.Unite le verdure pulite e tagliate a pezzetti e i legumi, poi i pomodori (che
avrete pelato e a cui avrete eliminato i semi), il brodo vegetale, lo zucchero, un po’ di pepe e sale. Bagnate
con un paio di bicchieri di acqua. Coprite e lasciate cuocere almeno 20 minuti. Controllate la cottura,
sapendo che alla fine deve risultare un po’ brodoso, se serve unite altra acqua calda. Preparate il cous cous
seguendo le indicazioni sulla confezione. Servitelo accompagnato dalle verdure. Completate in tavola con i
pinoli tostati e un filino di olio d’oliva a crudo (e chi ama il piccante potrebbe usare dell’olio aromatizzato al
peperoncino).
IL LIBRO
MEMORIA DEL CALABOZO. 13 anni sottoterra. Di Maurizio Rosencof e Fernandez Huidibro (Ed
Jacobelli). È un dialogo tra lo scrittore e l'attuale ministro della difesa dell'Uruguay, entrambi militanti del
Movimento di Liberazione Nazionale che si opponeva alla dittatura e per questo incarcerati dal 1973 al 1985.
Una prigionia lunga e disumana all'interno dei Colabozos, celle d'isolamento alte 180 cm e profonde 120.
Una notte di Natale Rosencof, che in quel periodo è in una cella contigua a quella di Huidibro, ma con il
divieto assoluto di comunicare, trasmette all'amico gli auguri in un improvvisato codice Morse che diventerà
poi il loro modo di rompere l'isolamento. Gli autori hanno condiviso prigionia e trasferimenti, ma senza mai
riuscire a comunicare, con Pepe Mujica, attuale Presidente dell'Uruguay. Il presidente più povero del mondo:
si è ridotto lo stipendio a 800 euro al mese.
IL LIBRO PUÒ ESSERE PRESO IN PRESTITO PRESSO LA “BIBLIOTEQUA” DI CHECEVÒ
DICE IL SAGGIO
“Questo è il tempo in cui serve la pazienza lunga. Il punto è essere disponibili a pagare un prezzo. Non è
possibile salvare carriere e costruire futuro. Occorre gente generosa che pianta alberi, disposta a non
mangiare i frutti” (Mino Martinazzoli)